Vicenza, il set ideale per girare i migliori film!
Vicenza Film Commission nasce nel 2001 per promuovere Vicenza e la sua provincia come location per tutti i tipi di produzioni (film, programmi televisivi, spot pubblicitari, serial televisivi, documentari e video clip). Vicenza Film Commission ha come obiettivo principale la promozione del territorio, della città e di tutta la provincia, attraendo produzioni sia italiane che straniere e allo stesso tempo incentivando lo sviluppo dell'industria cinematografica sul territorio creando nuove opportunità di business.
Moltissime scene del film per la tv "Questione di stoffa" sono stato girate durante l'est...
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Vicenza Film Commission
Vicenza Film Commission nasce nel 2001 per promuovere Vicenza e la sua provincia come location per tutti i tipi di produzioni (film, programmi televisivi, spot pubblicitari, serial televisivi, documentari e video clip). Vicenza Film Commission ha come obiettivo principale la promozione del territorio, della città e di tutta la provincia, attraendo produzioni sia italiane che straniere e allo stesso tempo incentivando lo sviluppo dell'industria cinematografica sul territorio creando nuove opportunità di business.
Nell’anno del trentesimo anniversario dalla costituzione del Consorzio Vicenza è, compie 20 anni anche la Vicenza Film Commission che nacque come ramo d’azienda del consorzio condividendone il principale obiettivo, vale a dire la valorizzazione del territorio, in questo caso, sul modello delle film commission americane sfruttando le grandi potenzialità che l’audiovisivo poteva e può offrire con il cineturismo.
Grazie a questa sinergia Vicenza Film Commission ha potuto raggiungere fin da subito destinazioni lontane, come Bollywood e le sue produzioni così come le fiction televisive coreane ed attirare nel territorio vicentino alcuni importanti progetti in collaborazione con le stesse delegazioni estere dell’ENIT- Ente nazionale italiano del Turismo che pure aveva aperto a queste collaborazioni.
Grazie all’ospitalità della Regione del Veneto - Assessorato alla Cultura, da molti anni si rinnova l’appuntamento al Lido che permette di presentare progetti legati al Vicentino, siano essi lavori destinati al grande pubblico (come il Mancino Naturale con Claudia Gerini, girato lo scorso autunno in città ed in uscita nelle sale il mese prossimo) che lavori di più giovani registi che stanno affacciandosi sulla scena cinematografica. L’appuntamento al Lido diventa una vetrina ma anche un’occasione di incontro e confronto tra i protagonisti.
Nel corso dell’incontro oltre all’omaggio a Mario Rigoni Stern nell’anno del centenario della nascita nel momento curato dal giornalista Alessandro Comin, saranno proiettati ben 12 trailer tra cui gli inediti di 800 giorni, il nuovo film di Dennis Dellai dedicato al rapimento di Carlo Celadon – evento che scosse l’Italia negli anni 80 - ed il primo assaggio di “Mancino Naturale”.
Inedito anche il trailer de La Rua. La magia di Vicenza, mediometraggio che unisce la volontà di presentare Vicenza ed alcuni luoghi della sua provincia con la Rua, festa nata nel 1444. Il film sarà anche uno dei principali strumenti di sostegno della candidatura di Vicenza “Città della Cultura 2024”.
800 GIORNI - lungometraggio di Dennis Dellai Film liberamente ispirato al sequestro di Carlo Celadon, avvenuto nel 1988. Relatori Dennis Dellai - Regista Giacomo Turbian - Sceneggiatore Marta Dal Santo – Attrice Il film 800 giorni, la cui lavorazione è iniziata nell’autunno dello scorso anno, è il terzo lungometraggio del regista vicentino Dennis Dellai, che è anche redattore presso il quotidiano Il Giornale di Vicenza. Si tratta di un soggetto originale scritto dallo stesso Dellai con la collaborazione dello sceneggiatore Giacomo Turbian, liberamente ispirato alla drammatica vicenda dell’arzignanese Carlo Celadon che alla fine degli anni Ottanta fu vittima di uno dei più lunghi ed efferati sequestri a scopo di lucro operati dall’Anonima Sequestri calabrese. L’intreccio si svolge tra il Vicentino e l’Aspromonte, in un periodo che va dal 1988 al 1990. Molto curata l’ambientazione storica e del costumi dell’epoca, con il consueto contributo di collezionisti e appassionati. Verrà rievocato anche il mondo della comunicazione di quegli anni, giornali e radio private, del quale fecero parte proprio in quel periodo lo stesso regista e altre figure del cast. Dellai ha deciso di scommettere sul talento e la voglia di emergere di giovani attori vicentini senza esperienza, cui sono stati affidati i ruoli principali, a partire dalla protagonista Marta dal Santo che nel film interpreta la fidanzata del giovane rapito. Assieme a loro interpreti più rodati come il padovano Vasco Mirandola (Mediterraneo di Salvatores, Notte italiana di Mazzacurati) e il thienese Davide Dolores (apparso in tv ne Il commissario Montalbano e nella serie Màkari), che si sono messi a disposizione del progetto con grande entusiasmo. Il regista e l’associazione Progetto Cinema AV che cura la produzione del film, con il generoso contributo di alcuni imprenditori coordinati da Pietro Sottoriva, confermano con questo terzo lavoro la grande attenzione per territorio in cui vivono. Come già avvenuto per Terre Rosse (2008) e Oscar (2016) al centro del racconto c’è una vicenda accaduta nel Vicentino, sia pure rivisitata, e il progetto produttivo coinvolge maestranze, attori e luoghi della provincia di Vicenza. Un nuovo capitolo di quello che alcuni critici hanno definito come sorprendente e singolare esempio di “cinema di comunità”, in grado di coinvolgere una intera comunità locale nel progetto un po’ folle ma quanto mai concreto di realizzare un lungometraggio d’epoca, con centinaia di comparse, decine di location, mezzi e attori di richiamo (come Mariano Rigillo e Sara Lazzaro in “Oscar”), sostanzialmente autoproducendosi. -- RIGONI STERN E IL CINEMA talk a cura di Alessandro Comin giornalista, inviato alla Mostra del Cinema per Il Giornale di Vicenza Breve talk show sul rapporto tra Mario Rigoni Stern (nel centenario della nascita) e i film, progettati o realizzati, sulle sue opere o con il suo apporto. Contributi video con interviste e clip di alcuni film. -- ORE 15.00 RENAISSANCE miniserie di Youssef Da Lima Relatori Youssef Da Lima - Regista Diego Dalla Palma – Truccatore, scrittore e attore Laura Milan – Stilista Il progetto ad episodi, girato in pieno lockdown, parte sulla Rinascita, una parola che implica passato, una storia e un nuovo inizio. Un inizio che abbiamo deciso di avviare in questo periodo storico dentro un teatro vuoto, sospeso tra spazio e luce, e affine al bisogno di dar vita tramite le stoffe della stilista Laura Milan, che si intrecciano con musica, arte, parole, e poesia. Tra le location vicentine, il teatro Comunale di Thiene. Troupe interamente della provincia di Vicenza.
DI FUOCO E D’OMBRA cortometraggio di Youssef Da Lima Relatori Rossella Menegato – Scrittrice e Sceneggiatrice Youssef DaLima – Regista e Sceneggiatore Marzia Garofletti - Produttrice Paco Cacciola – Fonico e Compositore Manuela Brocco – Storica e scrittrice Cosa avranno in comune un Saggio, 10 giovani ragazze alle prese con la soluzione di un enigma e 11 donne evocate dal lontano passato? Sullo sfondo una città misteriosa e un susseguirsi di avvenimenti che porteranno alla soluzione del mistero. Una storia poco conosciuta, solo sussurrata, a volte scomoda. Quella vissuta dalle donne, protagoniste inascoltate di tutti gli eventi. Troupe interamente vicentina per il cortometraggio, girato in centro storico a Vicenza (locations: Piazza dei signori, Basilica Palladiana, Biblioteca Bertoliana, Palazzo Chiericati, Criptoportico Romano, Palazzo Leoni Montanari, Cattedrale, Torre di Porta Santa Croce). Il progetto è finanziato dalla Regione Veneto. -- ORE 15.20 DESIDERIO IMPERFETTO cortometraggio drammatico di Alessandro Rindolli Relatori Alessandro Rindolli - Regista e Sceneggiatore Sofia Nostrali - Aiuto Regista Matteo Pagliarusco - Montatore Thomas Pappacena - Attore Protagonista Desiderio Imperfetto è un dramma che tratta temi come l'adolescenza, la crescita e il rapporto conflittuale con la famiglia. La trama ruota attorno alla relazione che si crea tra Adamo e Giona, il primo un uomo maturo e stabilmente fidanzato con la sua compagna Eva, il secondo un adolescente alla scoperta di se stesso. Tra desideri proibiti e visioni premonitrici, i due continueranno la loro danza fatta di tradimenti e bramosia, da cui nessuno dei due è capace staccarsi. Il film è stato girato interamente a Vicenza, sia negli interni che negli esterni. Il cast è composto da persone del vicentino e del veronese, come Thomas Pappacena, Jennifer Armani, Caterina Formentelli, Alessia Bartolomucci (I delitti del BarLume) e William Moreschi (Alta Infedeltà, Real Time), tutti studenti e/o diplomati all'accademia di cinema. Il film è stato realizzato grazie una raccolta fondi, che ha permesso di raggiungere il livello qualitativo prefissati. Diversi luoghi di Vicenza hanno ospitato le riprese, tra cui Piazza dei Signori, Monte Berico, scorci di Piazza Matteotti oltre a location della provincia ad Altavilla Vicentina e Nanto.
DATI SENSIBILI short documentario Relatori Alessandro Rindolli - Regista, montatore Gianna Rubini - Performer e Artista, autrice dei volumi Dati Sensibili Insieme all'artista e performer Gianna Rubini (vicenza-1993) Rindolli ha realizzato un breve documentario sulla ricerca Dati Sensibili, che tratta il rapporto essere umano/macchina e più nello specifico utente/assistente digitale presenti nei nostri dispositivi elettronici. Gianna Rubini dal 2017 intervista Siri, assistente digitale di Apple INC dei dispositivi IOS e ne segue gli aggiornamenti trascrivendoli e documentandoli. Dal materiale raccolto nascono due libri. Gianna Rubini presenta per la prima volta quest’anno Ehi, monologo di 17 minuti da lei creato e performato in occasione della mostra Pillows like pillars a cura di Stefano Volpato presso Associazione Barriera di Torino. Il ritratto di Siri che ci propone Gianna Rubini non è l'unico lato affascinante del libro, troviamo stimoli a riflettere sul significato della conoscenza fra un essere umano e un assistente digitale, della sua perfettibilità, e dell’evoluzione tecnologica che ci sta dietro, e ci accompagnerà sempre in futuro. Il documentario è girato in parte a Torino ed in parte a Vicenza (sono presenti alcuni scorci di Vicenza centro e lo studio d’artista “Il Salotto”).
RED cortometraggio d'azione Relatori Matteo Pagliarusco: Regista e montatore Giulia Reine: Regista Alessandro Rindolli: Assistente alla regia Giorgio Recchia: Scrittore Girato tra Milano e Vicenza, Red è uno short-film d'azione. Tra le figure del cast Daniela Delle Cave (Quelli ell' Intervallo, Disney), Giorgio Recchia (Made in Italy, Mediaset) e Paolo Massaria (The Carpenter, Klojo Production). Il film è un Action Movie che omaggia il cinema degli anni 80, con ispirazioni a Taxi Driver, Rambo e serie come Breaking Bad. La storia ruota attorno a un uomo, un ex-militare, che per uscire dalla depressione a causa della morte della moglie, decide di aiutare un amico in difficoltà dopo un affare andato storto con la malavita. Tra le location Vicenza e Monte Berico, Montebello e Altavilla Vicentina.
PANNOCCHIA NON HA PIÙ PAURA cortometraggio d'animazione Relatori Matteo Pagliarusco - regia, montaggio e animazione Dirigente scolastico Pierpaolo Frigotto - scrittura “Pannocchia non ha più paura” è un cortometraggio della durata di venti minuti, diretto e animato da Matteo Pagliarusco. Il cartone si basa sul racconto per bambini del dirigente scolastico Pierpaolo Frigotto e dell'insegnante Lucia Nizzaro. La storia narra delle avventure della burattina Pannocchia, la sorellina di Pinocchio. Durante un inverno molto freddo l'intero paese viene paralizzato da una nevicata che costringe tutti gli abitanti a non uscire più di casa. Le scuole vengono chiuse, i vigili urlano col megafono di rimanere nelle proprie abitazioni e i genitori possono uscire solo per le commissioni più urgenti... Stando attenti a non scivolare e farsi male! Pannocchia si ammala di raffreddore e spaventata dalla sua malattia decide di non uscire più di casa per non ammalarsi di nuovo. Si rintana nel suo piccolo mondo e nasconde nei suoi foltissimi capelli biondi tutte quelle cose che la spaventano, come le scarpe della mamma per non farla andare via, lo stetoscopio del Dottor Baffoni e lo zainetto di scuola. Alla fine però, grazie alla sua famiglia e ai suoi amici, impara a superare le sue paure e a tornare così a vivere serena e felice. In un mondo di digitalizzazione, ritornare al disegno sembrava doveroso per una generazione di bambini cresciuti in un'era post-manuale e post-analogica. A questa generazione di bambini mancava il vero cartone animato, quello disegnato a mano. E' esattamente da qui che è nata l'idea. L'unicità di questo cartone animato è stata la sua realizzazione perché è stato interamente disegnato, colorato, ritagliato, doppiato e cantato dai bambini della scuola dell'infanzia. I bambini hanno realizzato sia i personaggi che tutti i fondali di scena e proprio per questo si sono volute lasciare libere le proporzioni e le prospettive, permettendo alla loro fantasia di muoversi senza limiti dopo aver ascoltato la storia. L'animazione è stata realizzata in parte al computer e in parte in un'aula speciale che, grazie alla creazione di una “saletta green-screen” dove si sono mossi tutti i disegni, ha immerso i bambini all'interno di un ambiente totalmente nuovo e fantastico, svincolato da qualsiasi limite se non quello dei loro sogni. I bambini inoltre hanno imparato in modo semplice e adatto alla loro età le basi per diventare creatori di contenuti multimediali, diventando così membri attivi di un progetto cinematografico e non dei semplici spettatori o consumatori passivi. La responsabilità della riuscita del cartone animato ha fatto nascere in loro un grande senso di comunità che si è palesato in commoventi gesti di supporto e aiuto reciproco. Oltre che come artisti, i bambini si sono resi protagonisti anche come doppiatori, dimostrando un grandissimo impegno e un entusiasmo pazzesco verso quel mondo fatto di microfoni, copioni e battute da riprovare tantissime volte senza mai scoraggiarsi. Anche qui, la creazione di una stanza dedicata a questo genere di attività ha permesso loro di sentirsi dei veri professionisti e di dare sempre il massimo. Per finire, tutti insieme hanno imparato a memoria e cantato la canzone originale di Pannocchia, scritta da Riccardo Tronca, e utilizzata come sigla del corto animato. Realizzare un cartone animato rende entusiasti i bambini perché possono vedere i loro disegni animarsi e prendere vita e, al tempo stesso, acquisire consapevolezza delle nozioni fondamentali relative al movimento e alla dinamicità del mondo che li circonda.
ORE 15.40 MANCINO NATURALE lungometraggio Relatori Salvatore Allocca, regista Riccardo Di Pasquale, Direttore area Cinema · Fenix Entertainment SPA Daniele Esposito, Emma Film La determinazione di una madre sola (Claudia Gerini) disposta ad andare oltre alle sue possibilità pur di dare a suo figlio una chance nello spietato mondo del calcio professionistico. Ma dietro a questo sogno c’è un conto aperto col passato che Isabella, proprio per il bene del figlio, sarà costretta a regolare. Il racconto, sebbene incentrato su una storia e su argomenti drammatici, è dotato di forti elementi umoristici tipici della commedia romantica, insiti naturalmente nella vicenda e nei suoi personaggi. Si genera così un’alternanza di dramma e ironia, tenuti insieme, in un’unica amalgama, da un’ambientazione e da un registro espressivo realistico. Questo consente di indagare e raccontare l’umanità e i drammi legati alla vicenda e ai personaggi, ma anche di sorridere, e ridere delle loro debolezze, dei loro tic, e delle situazioni paradossali ed eccessive che si vengono a creare di volta in volta. In questo senso il genere del film che immaginiamo è quello che viene oggi propriamente definito "commedia drammatica" o "dramedy". Un genere che per molti versi si rifà anche alla vecchia commedia all’italiana, dove proprio all’interno di drammi importanti si originava un tono umoristico: una mescolanza di dramma e commedia, che riflette la vita quotidiana di tutti i giorni. Nel cast, oltre a Claudia Gerini, Francesco Colella, Massimo Ranieri, Katia Ricciarelli ed il giovane Alessio Parinelli al suo esordio. Le riprese iniziate a Latina si sono poi spostate per un paio di settimane a Vicenza, città in cui il ragazzo scappa sull tracce del padre, anche lui un tempo tifoso del Lanerossi. Location in centro storico, allo stadio Menti e allo stadio comunale di Caldogno. Film in uscita nelle sale in ottobre 2021.
LA RUA.LA MAGIA DI VICENZA mediometraggio Relatori Simona Siotto, Assessore alla Cultura del Comune di Vicenza Daniele Cazzola, regista Davide Fiore, direttore artistico del progetto Il Film mediometraggio, è stato prodotto in occasione del “Giro della Rua”, edizione 2021, per rispettare la cadenza biennale della seconda più antica Festa storica del Veneto e, modernamente, divenuta una parata di tutto il volontariato e l’associazionismo. Il film ( 62 minuti) unisce la volontà di presentare Vicenza ed alcuni luoghi della sua provincia con la Rua, festa nata nel 1444, candidabile a patrimonio immateriale Unesco. Il film vuole, inoltre, appassionare i cittadini nel sostenere la Candidatura di Vicenza e la sua provincia a “Città della Cultura 2024”. Una lunga passeggiata circolare di Stendhal per le strade, nei luoghi e nelle viscere della città, persino nelle rovine della città moderna, offrono una visione di Vicenza che va oltre gli stereotipi e i simboli per la quale è conosciuta, includendo l’architettura moderna e le prospettive di luoghi di quotidianità, ma dal forte impatto estetico. È un invito a cercare altri livelli di lettura della (presunta) realtà: un interno di Carlo Scarpa diviene un labirinto interiore, un edificio di Franco Stella, un’abbagliata acropoli metafisica, la grande Rua smontata, un capriccio del Piranesi, mentre il Palladio è regista di città ideali. Come lo studioso potrà sfogliare i suoi Quattro Libri, allo stesso modo il viaggiatore percorrerà “le piazze”che incontra sul suo cammino. Architetture disegnate o semplici scenografie, amplificano il senso di “Theatrum urbis”insito nella città. Il forestiero vi coglierà simboli premonitori, i volti grotteschi e le espressioni goliardiche che lo interrogheranno sul “conosci te stesso?”. Il centro della narrazione sono i cittadini, immersi in uno straordinario patrimonio artistico e monumentale che diviene parte emotiva del carattere dei personaggi. I riferimenti storici, talvolta mitologici tra sacro e pagano, sono rappresentati in una “società in continuità sognante” che la mente letteraria del viaggiatore curioso, traducono in un sognare continuo. Tutti gli interpreti (attori e non), recitano la parte di personaggi storici, o mitologici, o incarnano un’intera categoria di cui sono parte nella vita vera (es. il volontariato, lo sport, i mestieri). Stendhal amplifica i sentimenti attraverso la Sindrome (Patrizia Laquidara), racchiusa nel suo animo. Ogni dialogo è declinato al senso del girare, della circolarità, quindi del destino. Ogni elemento è un ingranaggio, nemmeno a dirlo, mosso dal signore del tempo. La temporalità e i luoghi sono scomposti e rinventati, rendendone ardua una definizione vera e propria. Vicenza è vicina alle montagne ma lamenta di “aver perduto il mare”, è “una Venezia cui hanno prosciugato i canali”, è concreta e onirica e in inconsapevole mutazione. Vivace e solidale, è abitata da cittadini attorniati di anguane, sirene, spiriti, persino allegorie come il Giano bifronte. E tutti sublimano la quotidianità attraverso valori universali. Si possono cogliere varie citazioni cinematografiche, come Il Commissario Pepe (E. Scola, 1969) o letterarie (Stendhal o Il Prete Bello di Parise) e omaggi a grandi registi come Fellini, Pasolini, Sokurov, Kurosawa, Ferreri, Monicelli, Cocteau, Greenaway, o ai fotografi Paolo Ventura e Maria Svarbova (per i suoi riferimenti agli anni ’60 dai colori pastello). Ricorre spesso il “sogno nel sogno” come nel romanzo di Polifilo, o il paganesimo insito nella religiosità popolare, così come un senso alchemico nelle geometrie euclidee, care al Rinascimento. Curiosi personaggi sibillini sembrano usciti dall’Odissea o dai Tarocchi marsigliesi. Si potrebbe affermare che ogni elemento della città ha un’anima che rimane in circolo nel presente, basta volerne leggere il messaggio. Persino il Pigafetta osserva il mistero del mare con occhi letterari, impavido e tentato dalle sirene, come se fosse un Giona biblico, intrappolato nel ventre del mostro marino. La ricerca iconografica attinge anche dalla pittura, con particolari tratti da dipinti celebri (Paolo Veneziano, Giovanni Bellini, Paolo Veronese, i Bassano, Moroni, Piranesi) inseriti “in tableau vivant” e dalla scultura (ogni posa della Sindrome fa riferimento a sculture del Canova). Nella colonna sonora originale prevale il jazz o il virtuosismo per piano e contrabbasso, con forte presenza ambientale del vento, che sospende l’atmosfera della città e la rende inquieta. La considerazione finale ha, tuttavia, un aspetto del tutto mondano e godereccio, lo scrive lo Stendhal stesso: «il grande male della vita è la noia». Numerose le location, tutte vicentine: Vicenza: Teatro Olimpico, Piazza dei Signori, La Rotonda, Palazzo Chiericati, Basilica Palladiana, Teatro Comunale Teatro Città di Vicenza, Museo Diocesano di Vicenza e Palazzo Vescovile, Duomo, Gallerie d’Italia a Palazzo Leoni Montanari, Chiesa di Santa Corona, Cimitero Monumentale, Corso Palladio e piazze e strade del centro, ex Fiera ai Giardini Salvi, Parco Querini, Villaggio del Sole, esercizi commerciali del centro, Magazzini AIM, Monte Berico e i suoi portici, i fiumi, i colli berici, botteghe e negozi, laboratori artigiani.. Bassano del Grappa: Bolle Nardini Zovencedo: Cava Arcari Sarcedo: parco di una villa storica Vetreria artistica a San Giorgio di Perlena: e Liuteria Breganze
WHEN THE MIST CLEARS lungometraggio Relatori Make up artist Tamara Pellegrin Film scritto e diretto da Cengiz Dervis Casa di produzione “Fight Me Productions” di Londra. E’ un lungometraggio ambizioso con una trama molto forte e scene accuratamente realizzate. La storia è guidata da personaggi forti, naturalismo, eccezionali location italiane accompagnati da una grande squadra per realizzare la visione e la direzione dell'attore, scrittore, produttore, regista Cengiz Dervis. Il film ha vinto fin ora numerosi premi in Festival Internazionali, sia negli Stati Uniti che in India. La Locandina officiale e alcune immagini di backstage, si trovano in allegato, insieme alla sinossi del film in inglese. Il Film sta avendo successo nei festival internazionali, e ad oggi vanta premi a Nova International Film Festival - North Virginia, Usa Film International Film Festival - Las Vegas, Usa Roshani (Reels) International Film Festiva 2021 – India Miracle Makers International Film Festival 2021 - Las Vegas, Usa Winner - Mico Award –a Cengiz Dervis Accolade Global Film Competition - Usa
MALACARNE lungometraggio Relatori Lucia Zanettin - Regista Piergiorgio Piccoli - Attore protagonista Samuele Ferri – Attore Malacarne è un lungometraggio di fiction, di genere drammatico, che vede come protagonista una montagna inviolata e misteriosa, che, a causa del suo isolamento, inesorabilmente attira a se’ un eterogeneo gruppo di personaggi. Le riprese del film sono iniziate il 9 agosto e termineranno entro il mese di settembre 2021. L’uscita in sala è prevista per la primavera 2022. Il film è prodotto in collaborazione con il Centro di Cinematografia e Cineteca del CAI (Club Alpino Italiano). Il film è girata tra Trentino e il Bellunese: vicentini sia la regista che alcuni degli attori principali (P. Piccoli e A. Zago)
SHELLA MARZO docu-fiction Relatori Bruno Carli: Regista e sceneggiatore Giacomo Manghi: Direttore della fotografia e sceneggiatore Lara Lettieri: Aiuto regia e pre-produzione
Schella Marzo (titolo provvisorio), film con base documentaristica: Immersi nella ritualità ciclica di una piccola comunità alpina, due bimbi crescono insieme. Quando, a causa della pandemia, la famiglia di Daniele emigra a Chicago, Giacomo rimane in paese. La piccola comunità continua a vivere; le feste, le stagioni si avvicendano come prima e l’inverno finisce ancora una volta, ma per Giacomo il mondo si è aperto. Schella Marzo è nato come un progetto di ricerca filmica sull’Altopiano dei Sette Comuni e di questo porta ancora il segno: la scrittura di finzione è andata allargandosi a macchia d’olio su un'intelaiatura documentaristica, fino a trasformare il film in un ibrido in cui la messinscena emerge dalle situazioni e dagli eventi della comunità di Cesuna. Lungo il corso di un anno seguiremo quattro momenti tradizionali della ritualità del paese su cui innesteremo gli eventi della sceneggiatura per ottenere una sorta di doppio piano che vede da un parte lo svolgersi della finzione legata alla storia di Giacomo e Daniele e dall’altro il fluire, quasi documentaristico, della vita del paese. In questa sezione saranno incastonate le due sequenze di immagini di archivio. La struttura produttiva di questo film verrà scandita dagli eventi del paese di Cesuna. L’idea del progetto, infatti, è quella di innestare una finzione all’interno dei veri contesti di festa e comunità del posto. A questa messinscena ibrida seguirà una serie di interviste agli abitanti del paese (tra cui gli stessi attori), che ci racconteranno della memoria di Cesuna, della questione migratoria, della loro percezione della comunità e del mondo fuori da essa. Il documentario è totalmente ambientato e girato a Cesuna (Roana), sull’Altopiano di Asiago.
+++ Rodeo Drive comunica la CHIUSURA del CASTING per il nuovo film di Ivano De Matteo. +++
Si ricercano ancora solamente figurazioni di uomini tra i 30 e i 50 anni, rumeni o della zona dei Balcani.
COMUNICATO RODEO DRIVE
A SEGUITO DELL'ALTISSIMO NUMERO DI CANDIDATURE ARRIVATE, SI PRECISA CHE AL CASTING DEL NUOVO FILM DEL REGISTA IVANO DE MATTEO PRESSO L’HOTEL ALLA CORTE (BASSANO DEL GRAPPA) SARANNO PROVINATI ESCLUSIVAMENTE I CONVOCATI DALLA REGIA PER I PICCOLI RUOLI E FIGURAZIONI SPECIALI SULLA BASE DEL MATERIALE INVIATO. QUESTO A CAUSA DELLA NUMEROSA LISTA DI CONVOCATI.
PER CANDIDATURE COME COMPARSE GENERICHE È POSSIBILE INVIARE UN’EMAIL CON INDICATI ETÀ, COMUNE DI RESIDENZA E NUMERO DI TELEFONO, PIÙ DUE FOTO ALLEGATE (PRIMO PIANO E FIGURA INTERA) ALL’INDIRIZZO info@vicenzafilmcommission.com VERRETE COSÌ INSERITI NELLA BANCA DATI A DISPOSIZIONE DELLA REGIA. // NEWS La selezione comparse è terminata.
ATTENZIONE: SIAMO ANCORA ALLA RICERCA DEI SEGUENTI RUOLI (NO COMPARSE):
- SEGRETARIA 30 anni circa dialetto veneto attrice goffa, fisicità morbida
- BARISTA tra i 40 e i 60 anni dimestichezza con la macchina del caffè dei bar dialetto veneto attore
- RAGAZZA SUDAMERICANA 30 anni circa Pelle color nocciola, molto bella Disponibilità al nudo
- 15 UOMINI RUMENI tra i 30 e i 50 anni Rumeni o della zona dei Balcani volto di strada
SOLO PER ATTORI NON ANCORA PROPOSTI, VENERDÌ DALLE 17 IN POI ( residenti in Veneto e maggiorenni).
GRADITO AVVISO ALLA MAIL info@vicenzafilmcommission.com
Astenersi dalla candidatura se non residenti in Veneto.
La raccolta delle candidature mezzo mail termina venerdì 19 ottobre. Non inviare mail oltre questa data.
"Quello che conta per una ballerina di danza classica è la grazia. Le brave maestre sostengono che la grazia è un dono e come tutti i doni lo puoi ricevere, trovare o perdere.”(Camilla)
In una tranquilla città del Nord Italia, vive Camilla una diciassettenne come tante e cometante un po’ speciale. Ha ottimi voti a scuola, un rapporto conflittuale con la sorellinaFrancesca e un sogno, che sua madre (donna dell’est, pragmatica e lavoratrice) noncapisce, suo padre (più “materno”) invece sì.Camilla vuole diventare una ballerina di danza classica e l’audizione, che di lì a poco devetenere per entrare in un’importante accademia, è una grande occasione.Nella sua vita però - prepotente come un vento estivo - entra Sara, anche lei aspiranteballerina. Sara ha diciotto anni appena compiuti, un padre benestante e una madreassente; è carismatica e sensuale.Tra conturbanti slanci d’affetto, crisi, decisioni dirimenti e colpi di scena, il loro rapportoprenderà strade imprevedibili, segnando per sempre la vita di Camilla.
NOTE DI REGIA
“Si dice che il tempo e l’armonia non si amano. Il tempo è sguaiato, si muove sempre. L’armonia è immobile. L’armonia è qualcosa che cerchi, anche se è passata. Il tempo quando è passato non ritorna più. Nemmeno per un attimo. In quell'alba acerba, il tempo prese il sopravvento. Ma era il tempo sbagliato.” (Camilla)
Si dice che l’adolescenza è il luogo dei grandi conflitti dove tutto è portato ai limiti: si odia o si ama, si è timidi o estroversi, si è buoni o cattivi in un continuo scambio di ruoli. Ma l’adolescenza è anche il momento delle grandi scoperte: si è più consapevoli dei propri sentimenti, delle proprie emozioni e a queste cominciamo a dare un valore nuovo. Anche l’odio e la cattiveria fanno parte di queste emozioni. La scoperta dell’imperfezione è il tema di questo film, raccontato attraverso gli occhi della diciassettenne Camilla.
Il suo punto di vista è il solo e preponderante, in un viaggio che la porterà a fare i conti con la scoperta del proprio lato oscuro. Non c’è una scena in cui Camilla non ci sia: tutto è filtrato dal suo sguardo e dall’evoluzione dei suoi pensieri. La mdp la segue in ogni momento, osservandola sia da fuori (come in una sorta di pedinamento) che “trasformandosi” nei suoi occhi (in soggettiva). La mdp è a spalla, per rendere in modo più preciso quell’effetto di realtà (in stile quasi documentaristico) che cercavamo. Tutto questo ha comportato alcune scelte rigorose: un uso costante - ma non esclusivo - della musica in presa diretta, l’autenticità degli ambienti e dei costumi e la scelta di attori (in alcuni casi anche non professionisti) perfettamente consoni al loro ruolo, attori su cui si è lavorato molto per renderli “veri”, spogliandoli di qualsiasi vezzo. Il film si svolge nella periferia di una città di medie dimensioni, della provincia ricca del paese, quella del nord-est, che abbiamo provato a raccontare fuori da ogni stereotipo: niente nebbia, niente freddo, niente ricchezza ostentata, bensì sole, caldo, afa e soprattutto i suoi ceti sociali che convivono in un ambiente “liquido”. L’altro “protagonista visivo” del film - costante e impellente - è il mondo della danza classica, con la sua disciplina, il suo rigore, le sue fatiche e la forma fisica. Il mondo della danza classica (da Degas, ai Balletti Russi) si muove in un immaginario freddo, “classico” per l’appunto. Tutto questo sarà il cuore delle scene in interno e contrasterà con il calore degli esterni. “Fuori”, infatti, sarà un film fatto di azioni, parole, volti e sensualità. “Dentro” di movimenti, sguardi, silenzi, e candore. La forza di questo film sta nel suo tema e nei suoi personaggi certo, ma soprattutto nella sua credibilità, nella verità che sprigiona.
LOCATION VICENTINE: Torri di Quartesolo, Camisano, Vicenza, Sandrigo.
Film riconosciuto di interesse culturale con contributo economico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Direzione generale Cinema.
Per realizzare 8 episodi da 4 minuti per il canale Youtube della scrittrice Irene Cao, che andranno poi a costituire un mediometraggio,
si ricerca:
**Un Attore: archetipo Uomo (età scenica dai 33 ai 38 anni, altezza non superiore a mt 1,80, moro con barba) **Una Attrice: assistente personale di Irene scrittrice: (età scenica dai 25 ai 35 anni, altezza non superiore a mt 1,75)
Impegno previsto: 3/4 giornate non consecutive. Location in Triveneto.
Irene Cao ci mostra come nascono i personaggi dei suoi romanzi. Nel flusso di pensiero scrittura si attua un vero e proprio processo di sdoppiamento scrittrice/protagoniste. La scrittrice si innamora così tanto dei suoi personaggi che diventa loro: si veste, pensa e ama come loro.
Sole e Luna Production per la realizzazione di un video emozionale per una prestigiosa azienda del territorio ricerca:
*Attore dai 25 ai 35 anni di bella presenza, non alla prima esperienza. Inviare foto e video (realizzato con il cellulare) in cui la persona si presenta, parla un po’ di se ed inviare video di precedenti esperienze. Le scene verranno girate a Bassano del Grappa e Vicenza, disponibili a valutare un’eventuale rimborso trasferta ed eventuale gettone presenza. Impegno: dai 4 ai 5 giorni da definire.
*Attrice dai 25 ai 35 anni di bella presenza, anche alla prima esperienza. Inviare foto e video (realizzato con il cellulare) in cui la persona si presenta, parla un po’ di se. La scena verrà girata a Bassano del Grappa, disponibili a valutare un’eventuale rimborso trasferta. Impegno: al massimo di mezza giornata.
* Attori: giovane ragazzo di vent’anni di bella presenza, barista donna dai 25 ai 40 anni, per entrambi anche alla prima esperienza. Inviare foto e video (realizzato con il cellulare) in cui la persona si presenta, parla un po’ di se. La scena verrà girata a Bassano del Grappa, disponibili a valutare un’eventuale rimborso trasferta. Impegno: al massimo di mezza giornata.
* Attrice giovane ragazza dai 25 ai 35 anni di bella presenza anche alla prima esperienza. Inviare foto e video (realizzato con il cellulare) in cui la persona si presenta, parla un po’ di se. Per la ragazza inviare anche foto dei polsi, per esigenze di scena. La scena verrà girata a Vicenza, disponibili a valutare un’eventuale rimborso trasferta. Impegno: al massimo di mezza giornata.
* Attrice: signora di mezza età di bella presenza, anche alla prima esperienza. Inviare foto e video (realizzato con il cellulare) in cui la persona si presenta, parla un po’ di se. La scena verrà girata in provincia di Venezia, disponibili a valutare un’eventuale rimborso trasferta. Impegno: al massimo di una giornata.
Sole e Luna Production per la realizzazione di un video emozionale per una prestigiosa azienda del territorio ricerca:
Per il ruolo di uno scrittore: uomo adulto dai 40 ai 50 anni, di bella presenza, non alla prima esperienza. Inviare video (realizzato anche con il cellulare) in cui la persona si presenta, parla un po’ di se ed inviare riferimenti di precedenti esperienze. Le scene verranno girate a Bassano del Grappa e Vicenza, rimborso spese giornaliero. Impegno: da un minimo di 3 ad un massimo di 5 giorni.
Ruolo compagna dello scrittore: giovane donna dai 30 ai 40 anni di bella presenza, anche alla prima esperienza. Inviare video (realizzato anche con il cellulare) in cui la persona si presenta, parla un po’ di se. La scena verrà girata a Bassano del Grappa, disponibili a valutare un’eventuale rimborso trasferta. Impegno: al massimo di una giornata di ripresa
Per il nuovo film di Steven Spielberg si cerca URGENTEMENTE per il ruolo del piccolo protagonista, "EDGARDO MORTARA", un bambino italiano di 6-8/9 massimo di età che parli inglese a livello madrelingua o quasi.Il film sarà interamente girato in italia.
Potete inviare foto e video del candidato, indicando NOME E COGNOME su ogni file; poi a parte, data e luogo di nascita, nome e recapito del genitore. Per le foto servono immagini chiare con almeno una figura intera e un primo piano; per il video invece, potete chiedere al bambino di fare un'IMPROVVISAZIONE IN INGLESE. Il filmato si può aprire con la figura intera del bambino che cammina e si gira su se stesso, poi potete stringere l'inquadratura fino ad avere un primo piano e farlo parlare per un massimo di due 2 minuti di ciò che più gli piace e lo appassiona, ciò che più sinceramente lo affascina e che non smetterebbe di parlarne per ore. Più entra nei dettagli più originale sarà l'intervista.
(non dimenticando di nominare il file con NOME e COGNOME del bambino) e poi scrivere un’email con nome e cognome, data e luogo di nascita del fanciullo, più nomi e recapito completo dei genitori all’indirizzo e-mail: assistant@fbicasting.itentro lunedì 23 gennaio 2017.
IMPORTANTE:Si prega di astenersi dal proporre bambini che non corrisponda esattamente alle caratteristiche descritte, ovvero bambino italiano (maschio) che parli inglese a livello madrelingua o quasi, di età compresa fra i 6 e 8/9 anni di età. In questa fase non verranno prese in considerazione candidature diverse. Grazie mille!
L’Università di Padova promuove il MASTER IN SCENEGGIATURA CARLO MAZZACURATI per l’anno accademico 2015/2016.
Il master presenta un piano didattico articolato e completo, 300 ore di lezioni e laboratori in cui gli studenti vengono guidati da docenti e sceneggiatori professionisti nella stesura di una storia. I corsi forniranno gli strumenti del lavoro dello sceneggiatore, fatto di talento, creati-vità e tecnica narrativa. Durante le lezioni e nei laboratori i frequentanti vengono indirizzati a scoprire come si costruisce una storia, come si porta a termine, come si strutturano i colpi di scena, come si scrivono i dialoghi, come si lavora sui personaggi. In questo percorso ognuno scriverà una storia originale :dall’idea al soggetto, dalla stesura alla revisione, con le correzioni individuali necessarie ad ottenere una breve sceneggiatura. Parte delle lezioni sarà dedicata a testi teatrali e serie televisive, adattamenti da opere lette-rarie e trasposizioni di storie disegnate.
Alle competenze e alle sinergie del Master in Sceneggiatura Carlo Mazzacurati hanno creduto realtà culturali, imprenditoriali e produttive del territorio che, con il loro contributo, soste-gno e collaborazione, hanno permesso la realizzazione del progetto: Fondazione Cassa di Ri-sparmio, Grafica Veneta, Jolefilm, Mestiere Cinema, Anec, Cinema 2000, Printmateria, Medici con l’Africa CUAMM. Con il patrocinio di Premio Campiello.
In un evento esclusivo tenutosi a Palazzo Brusarosco Zaccaria, è stato presentato in anteprima il teaser del docufilm La Vigna di Demetrio Zaccaria, un progetto che celebra la figura straordinaria del fondatore della Biblioteca Internazionale “La Vigna”, eccellenza vicentina nel campo delle scienze agrarie e della civiltà contadina, punto di riferimento internazionale per gli studi ampelografici.
Con la regia di Manuela Tempesta e la produzione di Kublai Film e Biblioteca Internazionale “La Vigna”, il teaser anticipa un’opera cinematografica che ambisce a portare la storia di Demetrio Zaccaria a un pubblico nazionale e internazionale. Il docufilm racconterà la vita di un imprenditore visionario, appassionato di libri e profondo conoscitore del mondo agricolo ed enologico, che nel 1981 donò alla città di Vicenza la sua preziosa raccolta libraria, dando vita a una delle biblioteche più importanti del settore.
Protagonista e guida nel racconto sarà Gianmarco Tognazzi, che ripercorrerà i luoghi cari a Zaccaria – da Vicenza al Lago di Garda, dai vigneti della campagna veneta alla Fondazione Jonathan Collection – raccogliendo testimonianze di chi lo ha conosciuto: i nipoti Antonio, Giorgia e Michele Zaccaria, il collaboratore Attilio Carta, l’enologo Angelo Valentini, la governante Angela Salvadori e altri ancora.
Il docufilm intreccerà linguaggi diversi: interviste, immagini d’archivio, materiali inediti – tra cui un servizio delle Teche Rai del 1992 – e scene in costume con un attore che interpreterà lo stesso Zaccaria. Ne emergerà il ritratto di un uomo poliedrico: volontario di guerra, prigioniero in Kenya, imprenditore, bibliofilo, poliglotta, viaggiatore instancabile e attento promotore culturale.
Una volta completato, il film sarà candidato a festival cinematografici italiani e internazionali e verrà proposto anche nelle scuole – in particolare negli istituti a indirizzo economico – per stimolare nei giovani una riflessione sulla responsabilità sociale dell’impresa e sull’importanza della cultura come motore di sviluppo.
La Vigna di Demetrio Zaccaria è più di un semplice racconto biografico: è un omaggio vibrante a una vita dedicata alla conoscenza e un invito a coltivare la memoria come strumento di crescita collettiva. Fondamentale, per la diffusione dell’opera, è il contributo della comunità: nei prossimi giorni verrà attivata una campagna di crowdfunding su Ideaginger.it, che permette a tutti di partecipare a questo importante progetto culturale.
A oltre trent’anni dalla sua scomparsa, Demetrio Zaccaria continua a ispirare generazioni di studiosi, imprenditori e appassionati: il docufilm ne raccoglie il testimone, proiettandone il messaggio verso il futuro.
Un video con protagonista MADAME per raccontare il brano VOCE, fresco di presentazione a Sanremo, e l'album omonimo "MADAME", in uscita oggi, venerdì 19 marzo. Questo il progetto realizzato in collaborazione da Sugar Music e Spotify che vede l'artista tornare a casa, nella sua Vicenza, per un'esibizione unica, in un luogo che ha da sempre un posto speciale nel suo immaginario: Il Teatro Olimpico, che è storia, arte, bellezza e rappresentazione compiuta dell'architettura palladiana vicentina.
Francesca ha cantato la sue canzone nel teatro vuoto, simbolo e denuncia di questo periodo difficile, ma soprattutto ha cantato se stessa e il suo percorso, perché la voce per lei non è solo un mezzo espressivo, ma l'origine di ogni cosa. E il racconto, alla fine, poteva assumere un senso compiuto solo nella città dove tutto ha avuto inizio.
Un video omaggio alle sue radici dunque, che non dimentica i fan, le cui voci la accompagnano sul palco e ci ricordano come la passione per la musica superi qualsiasi distanza fisica.
Comunicato stampa ufficiale: Sugar Music / Spotify
Il video integrale è pubblicato sui profili Instagram @sonolamadame @spotifyitalia GUARDA IL VIDEO
E’ stato presentato al Prix Italia 2024 “Questione di stoffa”, il nuovo film della collana PURCHE’ FINISCA BENE, con la regia di Alessandro Angelini, una produzione Pepito in collaborazione con Rai Fiction, prodotto da Agostino Saccà, in prima visione su Rai1 domenica 10 novembre.
La quarta edizione della Biennale del Cortometraggio internazionale e video di Vicenza, che si terrà dal 2 al 7 ottobre, al Teatro Astra e anche al Palazzo del Monte di Pietà, è stata presentata all'Odeo del Teatro Olimpico dall'assessore alla cultura, al turismo e all'attrattività della città Ilaria Fantin e dal direttore artistico Luca Dal Molin.
Organizzata da Is Art e diretta da Luca Dal Molin, la mostra propone la conoscenza e la diffusione del cortometraggio internazionale attraverso la visione delle opere e con incontri e focus con registi italiani e stranieri.
Programma
La Biennale verrà inaugurata il 2 ottobre alle 19 al Teatro Astra, dove si terranno le proiezioni, con una serie di cortometraggi e tanti ospiti, tra i quali il regista Sandro Baldoni e gli attori Flavio Bonacci e Donatella Finocchiaro.
Martedì 3 ottobre alle 9.30 ci sarà una master class per le scuole con l’attrice Donatella Finocchiaro condotta dalla giornalista Barbara Taricone di Sky Cinema. Seguirà la proiezione del film “Le sorelle Macaluso”. Dalle 18 alle 20 cortometraggi internazionali e italiani.
Mercoledì 4 ottobre ci sarà alle 9.30 una master class per le scuole con Mario Sesti, regista e scrittore, che presenterà il film “Altri padri”. Alle 18 spazio alla retrospettiva sul grande regista Jaques Tatì e ai suoi cortometraggi. Sempre alle 18, da “& Art Gallery” in contra’ Frasche del Gambero 17, si terrà l’incontro tra cinema e letteratura condotto e creato da Mario Sesti e Luca Dal Molin.
Giovedì 5 ottobre alle 17 al Teatro Astra focus sul paese straniero scelto per questa edizione, ovvero l’Albania: in scena 13 cortometraggi in collaborazione con il Tirana film office.
Venerdì 6 ottobre alle 17 ci sarà una sezione speciale di 12 cortometraggi prodotti da Rai Cinema - Rai Channel. Sabato 7 ottobre dalle 16 alle 18 cortometraggi internazionali e italiani.
Dal 2 al 7 ottobre, inoltre, a Palazzo del Monte di Pietà ci sarà una mostra dedicata all’artista Mircea Cantor con cinque video.
“Paesi che vai” arriva a Vicenza. Nella puntata in onda domenica 18 giugno alle 9.40 su Rai 1 Livio Leonardi, partendo da Piazza dei Signori, condurrà il pubblico sulle tracce di Giambattista Tiepolo, il celebre pittore veneziano, considerato da alcuni “il più grande scenografo della pittura italiana”. Il racconto verterà proprio attorno alla vita di Giambattista Tiepolo e si addentrerà tra le mura di antiche dimore da lui magistralmente affrescate. Partendo dalla magnifica Villa Loschi Zileri Motterle, la puntata proseguirà nel Salone di Villa Cordellina Lombardi, per concludersi a Villa Valmarana ai Nani e infine a Palazzo Chiericati. Le telecamere scopriranno anche le meraviglie della città di Vicenza dalla terrazza della Basilica Palladiana, opera dell’architetto Andrea Palladio, e simbolo della città. Inoltre, le telecamere andranno anche alla scoperta di alcune location che hanno fatto da set a celebri pellicole cinematografiche. Infine “Paesi che vai” si immergerà nelle bellezze paesaggistiche di un celebre Altopiano, quello dei Sette Comuni, paradiso degli amanti degli sport invernali.
Nei prossimi giorni inizieranno in città le riprese del film "La vita accanto" per la regia di Marco Tullio Giordana, ispirato all'omonimo romanzo della scrittrice vicentina Maria Pia Veladiano che racconta di una famiglia vicentina la cui vita viene sconvolta dalla nascita di una bambina con un vasto angioma sul viso.
"Il film, tratto dal libro della scrittrice vicentina Maria Pia Veladiano, rappresenta una nuova occasione di promozione dell’immagine della nostra città ed in particolare del centro storico. Molti luoghi che tutti noi conosciamo e amiamo si trasformeranno infatti nei set delle riprese di questo progetto di qualità che sarà visto nelle sale cinematografiche di tutto il Paese" - commenta il sindaco Giacomo Possamai.
Prodotta da Kavac Film S.r.l., l'opera è stata considerata di interesse culturale da parte del Ministero della cultura ed è sostenuta da Fondazione Veneto Film Commission di cui il Comune di Vicenza è socio sostenitore.
Le riprese prenderanno il via dal 5 giugno e proseguiranno per due mesi circa. Sono previsti specifici set nel loggiato inferiore della Basilica palladiana, al Giardino Salvi e in contra' Ponte San Paolo. A Monte Berico la troupe sarà in via dei Nani, in viale Dieci Giugno e in piazzale della Vittoria, riservato alle riprese dal 5 al 7 giugno.
Fin dai prossimi giorni i mezzi della produzione sosteranno in alcuni stalli di sosta in via Rattazzi, contra' San Marco, piazza Araceli, viale Rumor, lungo corso Santi Felice e Fortunato, in viale Verona e in contra' Santa Lucia, oltre che in altre zone della città.
Durante le riprese saranno possibili alcune brevi interruzioni della circolazione, sia veicolare che pedonale.
La nuova stagione di "Illuminate", la docu-serie Rai prodotta da Anele in collaborazione con Rai Cultura che ripercorre le vite straordinarie di quattro eccellenze femminili. Alcune scene della puntata dedicata a Maria Callas, interpretata da Silvia D'Amico, sono state girate al Teatro Olimpico di Vicenza, grazie alla collaborazione del Consorzio Vicenza è, e si potranno vedere su Rai 3 il 9 gennaio.
"Vicenza e i suoi luoghi più belli e suggestivi sono sempre più richiesti dalle produzioni televisive. Si tratta di un riconoscimento dell'apprezzamento per la nostra città che ha con "Illuminate" una nuova occasione di mostrarsi al pubblico televisivo"- spiega l'assessore alla cultura Simona Siotto.
Silvia D’Amico, preparandosi a mettere in scena un monologo teatrale ispirato a Maria Callas, ripercorre il vissuto della grande artista e la continua lotta tra le sue due anime: la donna e la diva, il suo trasformarsi artisticamente e fisicamente, il costante lavoro che ha dovuto fare su sé stessa per far convivere il “corpo pubblico” dell’artista con il “corpo privato” della persona.
Numerosi i testimoni illustri che hanno dato il loro prezioso contributo all'episodio di Maria Callas: il biografo e collezionista di oggetti appartenuti alla cantante Michele Nocera, il soprano Selene Zanetti, la responsabile dell'archivio Fondazione Zeffirelli Caterina D’Amico, il direttore d’orchestra Massimiliano Stefanelli e, infine, Enrico Stinchelli e Michele Suozzo, autori e speaker radiofonici.
La serie prenderà il via con la regista Lina Wertmüller (Michela Andreozzi) e proseguirà con Maria Callas, l‘imprenditrice Wanda Ferragamo (Anna Valle) e l’attrice Franca Valeri (Emanuela Fanelli).
Attingendo dalle reali e personali vocazioni delle quattro attrici-narratrici e incrociando narrazione cinematografica, documenti d’archivio e testimonianze dirette, si ripercorrono le biografie e le scelte più significative delle quattro protagoniste.
“Luce dei tuoi occhi”, la nuova serie tv di Mediaset ambientata a Vicenza con protagonisti Anna Valle e Giuseppe Zeno e la regia di Fabrizio Costa, andrà in onda su Canale 5 in prima serata da mercoledì 22 settembre.
"Sarà una grande emozione vedere le contrade, le piazze, i palazzi e i monumenti di Vicenza in tv in una fiction di qualità interpretata da noti attori, apprezzati dal pubblico - dichiara l'assessore alla cultura Simona Siotto -. Si tratta di una vera e propria occasione per la nostra città che saprà farsi apprezzare e conoscere dal grande pubblico in un momento in cui tra l'altro i visitatori qui in città non mancano, spinti dal desiderio di scoprire le nostre bellezze, dopo i duri mesi di privazioni a seguito della pandemia".
Prodotto da Massimo Del Frate per Banijay Studios Italy, “Luce dei tuoi occhi” è un thriller melodrammatico in sei puntate ambientato in un’affascinante accademia di danza della città berica. Anna Valle, nel ruolo di Emma Conti, è una donna ambiziosa e coraggiosa convinta che la figlia, creduta morta, sia viva e sia una delle allieve dell'Accademia di danza dove lei, ora famosa star internazionale, mosse i primi passi. Emma Conti troverà un nuovo amore in Enrico, insegnante del locale liceo, interpretato da Giuseppe Zeno protagonista maschile della serie tv.
“Luce dei tuoi occhi” è tra le prime serie tv ad essere state girate in Italia dopo l'allentarsi delle misure di contenimento causate dalla pandemia: la produzione, infatti, ha iniziato le riprese a Roma il 6 luglio 2020. Tra settembre e ottobre la troupe si è poi spostata a Vicenza e in altri luoghi della provincia.
A Vicenza alcuni luoghi interessati dalle riprese sono stati piazza San Lorenzo, il Teatro Olimpico e Palazzo Chiericati.
COMUNICATO STAMPA: Comune di Vicenza
Anna Valle in Piazza dei Signori a Vicenza, foto ufficio stampa Banijay Italia
La mappa con i luoghi della fiction presto online!
Ritorna dal 18 al 26 settembre a Vicenza la Biennale internazionale del cortometraggio, giunta quest'anno alla terza edizione.
Durante i nove giorni della rassegna, organizzata da Is Art e diretta da Luca Dal Molin, short film provenienti da tutto il mondo saranno proposti gratuitamente al pubblico insieme ad incontri con attori, registi, produttori, distributori, critici e giornalisti, tra cui Daniele Ciprì, Umberto Contarello, Lorenza Indovina, Danilo Rea, i Manetti Bros e i fratelli De Serio.
"Si tratta di una rassegna di alto livello – dichiara l'assessore alla cultura Simona Siotto – che contribuisce ad arricchire un settembre veramente denso di proposte culturali. Il Comune sostiene l'iniziativa mettendo a disposizione le location degli eventi".
Il teatro Astra sarà le sede principale delle proiezioni e degli incontri.
All'inaugurazione di sabato 18 settembre alle 18 sarà presentato in anteprima nazionale un teaser lungo del film "Gotico padano", un omaggio al film cult “La casa dalle finestre che ridono“ di Pupi Avati realizzato dai registi vicentini Roberto Leggio e Gabriele Grotto, che uscirà nel 2022.
Saranno più di 300 i cortometraggi proposti nelle sezioni Overtour di corti nella serata inaugurale, Animazione per l’infanzia, Internazionale, Italiana, Cortometraggi della regista Agns Varda’, Pedalata retrò: corti in bicicletta, Focus dedicato alla Polonia con 10 cortometraggi, Corti prodotti da RAI Cinema, Festival Mantova Lovers, Vincitori del festival video Essay film festival di Roma con la presentazione di Mario Sesti.
Molte le presenze che definiranno l’edizione 2021 della Biennale, a cominciare dal regista e direttore della fotografia Daniele Cipri. Il regista sarà protagonista della giornata inaugurale sabato 18 settembre.
Barbara Tarricone di Sky Cinema nello speciale Women to Watch incontrera’ le attrici Lorenza Indovina e Michela Andreozzi , lunedì 20 e martedì 21 settembre.
Martedì 21 settembre è in programma una master class con i registi Gianluca e Massimiliano De Serio.
Giovedì 23 settembre saranno consegnati i premi al miglior sceneggiatore Umberto Contarello e al miglior musicista Danilo Rea.
Sabato 25 c'è l'incontro con i registi Manetti Bros e l’attrice Daniela Piperno.
Nel corso della Biennale uno spazio particolare sarà dedicato alla video arte, con la mostra "Damaged Goods" nella sala degli Zavatteri in Basilica Palladiana del duo svedese Nathalie Djurberg & Hans Berg: lei è una protagonista della scena artistica contemporanea internazionale, lui è un musicista particolarmente noto negli ambienti dell’elettronica e della sperimentazione. (ingresso libero con green pass - inaugurazione 18 settembre ore 16).
Per tutta la durata del festival la Loggia del Capitaniato in piazza dei Signori accoglierà l’Info Point, con incontri con ospiti della Biennale e dirette radio (https://www.spreaker.com/show/radio-baccala ) dalle 10 alle 12 e il negozio della Biennale.
Le location dell'evento sono state messe a disposizione dal Comune di Vicenza.
L'accesso alle proiezioni al teatro Astra e all'esposizione nella sala degli Zavatteri dovrà avvenire nel rispetto delle normative anti Covid, previa presentazione del green pass.
L’Assessore Regionale alla Cultura della Regione del Veneto ha presentato il nuovo bando da un milione 500mila euro a favore della produzione cinematografica e audiovisiva presso lo spazio Regione del Veneto - Veneto Film Commission all'Hotel Excelsior, nell'ambito degli eventi della 78esima Mostra internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, che si svolgono.
“Abbiamo scelto di continuare a sostenere il settore cinematografico e dell’audiovisivo anche quest’anno, anno di transizione nella programmazione dei fondi comunitari. A fronte di ciò, abbiamo intrapreso un percorso diverso per intercettare fondi europei che originariamente erano destinati all'economia tradizionale, all'industria. Anche se, in verità, investire nel mondo del cinema significa investire in una vera e propria industria perché ogni risorsa pubblica investita nel cinema produce un effetto moltiplicatore di risorse. Abbiamo la fortuna di essere in una regione ricchissima, con poli di eccellenza mondiale come Venezia, ma con anche una provincia che deve esser scoperta. Il Veneto può essere una grande fucina di questo mondo, valorizzando le potenzialità non solo di artisti, ma anche di operatori e di tutte le maestranze”.
Il bando rientra, infatti, nel Programma Operativo Complementare al POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto. Asse 3 “Competitività dei sistemi produttivi” – Azione 3.3.2 “Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio, anche attraverso l'integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo”.
Del milione e mezzo di euro disponibile da bando:
-1,2 milioni sono destinati a serie televisive e lungometraggi
-200.000 euro a film di animazione
-100.000 euro a Doc-Short-XR, ossia prodotti di realtà virtuale e realtà aumentata.
--> La presentazione della domanda sarà attiva dalle ore 10.00 del 11 ottobre 2021 alle ore 15.00 del 13 dicembre 2021.
L'entroterra veneto, tra bellezze artistiche e ville di nobili o di ricchi proprietari di epoche differenti: è il viaggio percorso dal giovane archeologo Andrea Angelucci in “Art Rider”, in onda venerdì 9 luglio alle 21.15 su Rai5 per “Art Night”.
Scopo di Andrea è raggiungere il sito dove è stata rinvenuta una pavimentazione a mosaico, sotto i filari di un vigneto, resti di un'antica e sfarzosa villa romana. Ed è facendo alcune deviazioni dal tracciato principale che si troverà anche a raccontare, grazie a un affresco, uno dei suoi personaggi storici preferiti, passato forse per Bassano del Grappa: Federico II. Ma questa volta sotto un'altra veste, ovvero quella di poeta e di dotto pensatore.
Si andrà poi alla scoperta di due ville meno note di Andrea Palladio: Villa Forni Cerato a Montecchio Precalcino e Villa Trissino a Meledo di Sarego.
Supporto organizzativo: Consorzio Vicenza è - Vicenza FIlm Commission
In onda dallo scorso 18 giugno, la seconda stagione di 'Art Rider' continua la sua ricerca dei luoghi d’arte meno conosciuti d’Italia condotta da Andrea Angelucci, giovane e dinamico archeologo, guida turistica e travel designer. Il format originale, prodotto da GA&A Productions, in collaborazione con RAI CULTURA, a seguito del grande successo di pubblico, anche sui social, è di nuovo in onda in prima serata ogni venerdì su Rai 5.
IL CONDUTTORE Andrea Angelucci è un giovane archeologo, guida turistica e travel designer con tanti interessi, dagli sport estremi nella natura incontaminata ai concerti con il gruppo rock di cui è frontman. Assieme all’archeologia, la sua più grande passione che lo accompagna sin dall'infanzia, il disegno. Andrea, infatti, non ama soltanto perdersi davanti le opere d'arte ma, come un novello Bruce Chatwin, immortala tutte le meraviglie che scopre durante i suoi viaggi. Il taccuino è il suo inseparabile compagno di viaggio, così ricco dei bellissimi disegni che ha realizzato nelle sue avventure per il mondo. Tra Martin Mystère e Indiana Jones, Andrea è sempre in cerca delle "chiavi" segrete che gli possano aprire tesori dimenticati. Tracce di civiltà millenarie che, ancora oggi, sono un oceano sterminato di storie ed enigmi da svelare.
Il nuovo film di Salvatore Allocca sul calcio giovanile e il mito di Paolo Rossi
Questa mattina il sindaco Francesco Rucco ha accolto a Palazzo Trissino i protagonisti di “Mancino Naturale”, il nuovo film di Salvatore Allocca con Claudia Gerini, dedicato al mondo del calcio giovanile e al mito di Paolo Rossi.
L'importante produzione cinematografica, realizzata dalla società Emma Film e da Rai Cinema, vede la collaborazione del Comune di Vicenza, di Vicenza Film Commission e il sostegno della Regione del Veneto.
Oltre a Claudia Gerini, erano presenti gli attori Francesco Colella e Katia Ricciarelli, accompagnati da Daniele Esposito, rappresentante della produzione.
Ad accogliere gli ospiti insieme al sindaco, c'erano il direttore generale del L.R. Vicenza Virtus Paolo Bedin e il rappresentante di Vicenza Film Commission Vladimiro Riva.
“A nome della città dò il mio benvenuto alla produzione, agli attori, al giovanissimo regista e a tutto lo staff – ha dichiarato il sindaco Francesco Rucco –. Da appassionato di cinema, ho accolto con entusiasmo la proposta di ospitare le riprese di un film che racconta un po' della nostra città e della vita di Paolo Rossi, simbolo di Vicenza in Italia e nel mondo e, dallo scorso anno, anche nostro concittadino onorario. Grazie a questa produzione, la nostra bellissima città viene proiettata a livello nazionale e internazionale: un'importante occasione per la valorizzazione del nostro meraviglioso patrimonio artistico e architettonico”.
La produzione di “Mancino naturale” ha iniziato a lavorare in città già da ieri, lunedì 26 ottobre. Salvo maltempo o nuove problematiche legate all'emergenza sanitaria, girerà a Vicenza fino al 31 ottobre.
Alcune location cittadine diventeranno set del film, contribuendo a promuovere l'immagine di Vicenza tra gli spettatori del grande schermo: piazza dei Signori, lo stadio Menti, il piazzale della stazione, alcune strade del centro e il quartiere di Villaggio del Sole.
Apre ufficialmente i battenti domani, 2 settembre, la 77.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e come da tradizione la Regione del Veneto sarà presente e attiva per tutto l’intero evento, all’hotel Excelsior del Lido, con uno spazio d’incontro, approfondimento e discussione, condiviso per la prima volta insieme alla Veneto Film Commission.
“Nel nostro spazio – afferma l’assessore Corazzari – sono in programma circa 60 appuntamenti, nel corso dei quali, tra dibattiti, presentazioni e confronti, saranno affrontate diverse tematiche: da quella dei finanziamenti al settore al cineturismo, dalle tecnologie innovative alla letteratura come ispiratrice di storie per il cinema, dalle nuove frontiere della narrazione attraverso la realtà virtuale e i videogiochi alle ricchezze dell’offerta territoriale veneta.
Ore 14.00 Iniziative a cura di Vicenza Film Commission.
• Presentazione di Covid-19, Vicenza. Intervengono: Alberto Bombardini – Videomaker e fotografo Alessandro Meggiolan – Videomaker
• Presentazione del cortometraggio Questo non è reale. Intervengono: Samuele Schiavo – Regista Sara Favero, Edoardo Billato – Attori protagonisti Alberto Trevisan – Attore Raffaella Toniolo – Scenografa e assistente regia
• Presentazione di Through The Mirror. Intervengono: Youssef DaLima – Regista e Sceneggiatore Michele Maltauro – Produttore e attore Protagonista Lorenzo Maltauro, Fabrizio Bernar – Attori
• Presentazione delle nuove opportunità per sceneggiatori, attori e professionisti da parte della casa di produzione cinematografica OneArt. Interviene: Riccardo Roan – Produttore Creativo OneArt
• Presentazione di Le ville di Palladio. Interviene: Alessandro Meggiolan – Videomaker
Prodotta da Banijay Studios Italy. Previste modifiche alla circolazione
Nei prossimi giorni a Vicenza prenderanno il via le riprese della nuova serie Tv “Luce dei tuoi occhi” che andrà in onda su Canale 5 e che vedrà come protagonisti Anna Valle e Giuseppe Zeno e la regia di Fabrizio Costa.
La produzione si sposterà quindi a Brendola per poi rientrare in città l'11 settembre e rimanere a Vicenza fino a fine novembre. Altri set saranno allestiti in questo periodo anche in altri luoghi della provincia.Prodotta da Banijay Studios Italy, che ha iniziato le riprese a Roma durante l'estate, la fiction in sei puntate racconta una vicenda tra melodramma e thriller ambientata a Vicenza, in un'accademia di danza.
"Ringrazio la produzione per aver collaborato affinché il programma culturale e di apertura museale non solo non venisse sospeso, mai e nemmeno momentaneamente, ma anche arricchito da questa occasione. I palazzi comunali di volta in volta sede del set, in particolare il Teatro Olimpico e Palazzo Chiericati, non saranno mai chiusi al pubblico, ma sempre visitabili dai turisti e dai cittadini che potranno anche assistere alle riprese, nel rispetto delle normative anti Covid-19" - precisa l'assessore alla cultura.
La casa di produzione RedString annuncia un CASTING per il Cortometraggio 'Una Nuova Prospettiva'
GIOVEDI' 1 AGOSTO 2019 dalle ore 9.00 alle ore 17.00 presso la Sala della Reggenza Piano Terra, Piazza Stazione 1 - ASIAGO
Sono attualmente già aperte le selezioni per il nuovo progetto prodotto dalla casa di produzione RedString: inizieranno infatti a fine agosto per circa una settimana le riprese del film cortometraggio "Una nuova prospettiva".
Il Cortometraggio scritto e diretto da Emanuela Ponzano sarà prodotto da RedString, Kaos, FrameVox e SmileVision, con la fotografia di Daniele Ciprì, il montaggio di Marco Spoletini e le musiche di Teho Teardo.
ll cortometraggio sarà girato interamente sull' altopiano di #Asiago e racconterà, attraverso gli occhi di alcuni bambini, una storia di migrazione e di guerra.
La produzione ricerca figure di diverse età sia uomini che donne, residenti soprattutto nella provincia di #Vicenza e nel comune di Asiago, per ricoprire sia ruoli di figurazioni speciali che come comparse.
Si cercano per figurazioni speciali persone di aspetto germanico o dei paesi del centro est (ungheresi, rumeni, austriaci) : - Uomini dai 25 ai 50 anni Si ricercano come comparse persone di aspetto arabo siriano o di pelle olivastra e capelli scuri: - Bambine femmine 6/ 9 anni (di cui una sarà una figurazione speciale) - Bambini maschi 9/16 anni - Donne 35/45 anni - Uomini 40/50 anni - Anziani 70/80 anni
Il casting è aperto a tutti, non è necessario appuntamento. Il provino consisterà in un semplice colloquio conoscitivo con la regista e alcuni scatti fotografici da parte della produzione. Presentarsi muniti di un documento d’identità e del codice fiscale, i minori potranno presentarsi accompagnati da un genitore o da un parente con delega.
È bandito un pubblico avviso per l’acquisizione di disponibilità alla nomina di Direttore della “Fondazione Veneto Film Commission”. L’avviso è rivolto a persone rappresentative e di documentata esperienza nel campo delle attività di competenza della Fondazione, che non abbiano interessi diretti e concorrenziali nei confronti dell’attività della Fondazione stessa.
L’ULTIMO APPUNTAMENTO DELLA STAGIONE "L’ARTE AL CINEMA" DI MAGNITUDO FILM ARRIVA NELLE SALE
Palladio - nelle sale cinematografiche di tutta Italia dal 20 al 22 maggio – è dedicato ad Andrea Palladio, uno degli architetti più influenti di sempre che con la sua opera inspirò la costruzione dei più importanti edifici del potere del mondo, come la Casa Bianca e il Congresso.
Il film d’arte realizzato in 8K intreccia l’universo antico di Palladio alla sua moderna eredità, in un viaggio attraverso lo sguardo e le voci dei palladiani contemporanei, coloro che oggi studiano, vivono e preservano la sua opera per le generazioni future.
Dopo il successo di Bernini, Dinosaurs, Mathera, Leonardo Cinquecento, Wunderkammer – Le stanze della meraviglia e Canova, Palladio è il settimo e ultimo titolo della stagione L’arte al cinema prodotta da Magnitudo Film e distribuita da Magnitudo Film con CHILI e arriverà al cinema per tre giorni, il 20, 21 e 22 maggio (l’elenco delle sale sarà disponibile a breve su www.magnitudofilm.com/it/al-cinema/).
Comunicato stampa N° 95 del 24/01/2019 (AVN) Venezia, 24 gennaio 2019
Il giornalista Luigi Bacialli, in qualità di presidente, e il consulente editoriale Giacomo Brunoro, la responsabile di Rai Movie Cecilia Valmarana, l’imprenditore Vittorio Dalle Ore e la ricercatrice dell’Università di Padova Giulia Lavarone, in veste di consiglieri, sono i nuovi amministratori di Veneto Film Commission. Con la nomina dei vertici e del revisore dei conti (Massimo Venturato), la Giunta regionale del Veneto ha così completato il percorso costitutivo della Fondazione, sostenuta dalla Regione e aperta alla partecipazione di camere di commercio, imprenditori privati e istituzioni locali, che dovrà promuovere il patrimonio storico e paesaggistico, le risorse professionali e le imprese del Veneto che operano nel settore del cinema e dell’audiovisivo e assicurare accoglienza e supporto gratuito alle produzioni italiane e estere.
La Veneto Film Commission, istituita poco più di un anno fa con legge regionale 45/2017, ha il compito primario di attrarre e facilitare la produzione di opere cinematografiche, televisive e audiovisive nel territorio regionale.
“Il cinema, le fiction televisive e, più in generale, gli audiovisivi rappresentano un eccezionale veicolo di promozione culturale nonché turistica di un territorio – commenta l’assessore regionale a cultura Cristiano Corazzari che ha reso ufficiale oggi, a Roma, la composizione del primo ‘board’ della Veneto Film Commission – Il Veneto è stato e continuerà ad essere un set ideale e poliedrico per accogliere il meglio della produzione filmica nazionale e internazionale. Con la nomina di una personalità come Luigi Bacialli, che sarà affiancato da figure di spicco e collaudate, si potrà finalmente mettere in moto la ‘macchina’ regionale della Film Commission che offrirà assistenza gratuita e supporto logistico alle imprese produttrici, aiuterà la filiera delle nostre imprese a fare rete e sosterrà i nostri territori nel diventare ‘set’ ancor più attrattivi”.
La fondazione è retta dal consiglio di amministrazione composto da 5 membri nominati dalla Giunta regionale, all’interno dei quali la Giunta ha scelto il presidente. Ai bandi aperti dalla Giunta veneta nel maggio scorso per selezionare amministratori e revisori dei conti della nuova Veneto Film Commissione hanno concorso rispettivamente 40 e 24 candidati.
“Ora finalmente anche il Veneto ha uno strumento di supporto alle produzioni filmiche – aggiunge Corazzari – La Veneto Film Commission ha preso vita dopo un lungo iter partecipato che ha coinvolto i più importanti soggetti culturali, imprenditoriali e associativi del mondo dello spettacolo e della produzione audiovisiva, con l’obiettivo di fare sistema e di superare il rischio del localismo. Forse arriviamo un po’ in ritardo rispetto alle altre regioni, ma il percorso costitutivo, la qualità e la professionalità delle persone a cui è affidata ora l’operatività della nuova Fondazione e le esperienze maturate nei singoli territori ci consentono di partire con il piede giusto. Al nuovo Cda chiediamo di aiutarci a gestire al meglio il budget di 5 milioni di euro per la realizzazione di produzioni cinematografiche del Veneto, reperiti grazie ai fondi della Programmazione Por Fesr 2014-2020. Ora non resta che rimboccarsi le maniche e mettersi subito al lavoro. Affinchè il Veneto, ‘location’ versatile inconfondibile amata da grandi cineasti del cinema italiano e internazionale, possa meglio strutturarsi anche in termini di produzione, di accoglienza e di organizzazione turistica, ed essere sempre più il set ideale di storie da raccontare sul grande e sul piccolo schermo”.
I Castelli di Giulietta e Romeo di Montecchio Maggiore sono stati scelti come location italiana di un film Bollywoodiano. A dieci anni dal Kolossal “Kambaqt Isq” ambientato a Villa Cordellina e nel centro di Vicenza, che registrò milioni di spettatori, e dopo altre rapide incursioni della prolifica industria del cinema indiano, Bollywood è infatti tornata a Montecchio Maggiore grazie alla collaborazione della Città di Montecchio Maggiore, del Ristorante Castelli di Giulietta e Romeo e della Vicenza Film Commission.
Ai castelli sono state girate alcune scene del film “Amavas”, che in indiano significa “eclisse di luna”, del regista Bhushan Patel. La pellicola, prodotta da Viking Media & Entertainment Limited (la produzione esecutiva italiana è invece affidata alla Bmovie Italia di Andrea Boscaro), uscirà a settembre in tutta l’India. L’attore principale è Sachiin Joshi, che è anche co-finanziatore del film insieme alla sua famiglia di imprenditori, mentre l’attrice principale è Nargis Fakhri, modella indo-americana nata nel Queens (NY city) da madre ceca e padre pakistano che ha iniziato la carriera come modella negli States per poi debuttare a Bollywood nel 2011. Ha oltre 10 milioni di followers nel suo profilo Facebook, dove ha postato tre foto dal set del castello di Giulietta che sono state subito commentate da migliaia di fans. Nonostante la notizia fosse stata tenuta riservata per consentire lo svolgimento regolare delle riprese, forse proprio grazie ai post dell’attrice sono stati diversi gli indiani residenti a Montecchio Maggiore e dintorni che sono saliti al colle per seguire i ciak.
“Ringrazio la Vicenza Film Commission e il Consorzio Vicenzaè e ringrazio i gestori del ristorante che hanno fornito la massima collaborazione, seppur in tempi strettissimi, ospitando il quartier generale della produzione composta da una trentina di persone tra tecnici, regista, produzione, truccatore, costumiste, parrucchiere, coreografo tutti in trasferta da Mumbai – afferma il sindaco Milena Cecchetto -. L’evento non ha ostacolato in nessun modo lo svolgimento della tre giorni di danza al Castello di Romeo, anzi c’è stata anche una fruttuosa collaborazione fra tecnici per il noleggio di una prolunga da 150 metri. Bello vedere questo mix artistico internazionale e questo fermento creativo nei nostri castelli, location ideale per proposte culturali di vario genere dalla danza, al teatro fino alla moda e all’arte in generale”.
La trama del film – spiegano da Vicenza Film Commission – combina scene romantiche come quelle girate ai Castelli, con altre più forti, addirittura horror, come le hanno definite, sull’onda del nuovo corso bollywoodiano. Decisamente internazionali sono i luoghi dove la troupe ha finora girato: da Mumbai a Londra e appunto in Italia dove si sviluppa la parte più sweet del film, con ambientazioni sul Lago di Garda, Venezia e appunto Montecchio Maggiore.
Dopo i risultati da record di “Caravaggio – L’Anima e il Sangue”, con 130mila spettatori in sala nelle prime tre giornate di programmazione e dopo i successi mondiali di ‘Musei Vaticani’, ‘Firenze-Uffizi’, ‘Basiliche Papali’ e ‘Raffaello - Il Principe delle Arti’, Magnitudo Film annuncia nuove produzioni indipendenti in 8K HDR, la massima risoluzione esistente oggi nel mondo audiovisivo, affacciandosi sul mercato internazionale della distribuzione di contenuti d’arte e culturali.
Alle produzioni già in corso, come ad esempio “Bernini”, il docu-film d’arte che racconta la più grande e importante mostra della Galleria Borghese mai realizzata sino ad oggi sull’artista, si affianca “Palladio, the Power of Architecture” il progetto cinematografico dedicato al genio di Andrea Palladio. Non si tratta di un documentario storico e biografico sulla vita di Palladio, bensì di un film d’arte che, attraverso le opere architettoniche palladiane e i moderni luoghi del potere istituzionale e finanziario, vuole far riflettere sulla modernità dell’artista e su quanto abbia influenzato l’evoluzione delle città, dello sviluppo dell’abitare umano e della società contemporanea. Il documentario on the road, che parte dal Veneto regione natale di Palladio e dalle ville da lui progettate per le nobili e potenti famiglie del Cinquecento, attraversa poi Roma e dintorni. Basti pensare al Pantheon che ha influenzato fortemente Palladio, tanto che la cupola emisferica è diventata un elemento caratteristico della villa palladiana. Ultima tappa gli Stati Uniti dove, solo a titolo d’esempio, Wall Street e la Casa Bianca sono state costruite seguendo le indicazioni lasciate da Palladio quattrocentocinquanta anni fa.
Come ha fatto uno sconosciuto scalpellino del Cinquecento figlio di un mugnaio, a diventare il punto di riferimento per la costruzione dei più importanti edifici del potere? È ciò su cui si interrogano e riflettono - tra gli altri - Gregorio Carboni Maestri, Peter Eisenman, Antonio Foscari, Kenneth Frampton, Lionello Puppi, George Saumarez Smith, Alexandra di Valmarana protagonisti in questo viaggio alla scoperta di Palladio.
I palladiani contemporanei: la scena della cena al tavolo di Villa Saraceno La scena al tavolo di Villa Saraceno rappresenta uno dei momenti più importanti del film. Un autentico incontro tra ‘palladiani contemporanei’ proprietari e abitanti delle ville (come il conte Antonio Foscari, il conte Nicolò Valmarana e Cristian Malinverni), esperti, restauratori e studiosi che dialogano tra loro durante un banchetto conviviale cercando di cogliere al meglio l’universo antico e allo stesso tempo modernissimo di Palladio. La scena dei commensali a Villa Saraceno è stata resa possibile anche grazie al contributo di The Landmark Trust, proprietari della villa e di Tognana che ha fornito il materiale scenico necessario per l’allestimento della tavola che comprende anche prodotti dello storico marchio dell’azienda, Andrea Fontebasso 1760.
Regista è Giacomo Gatti, discepolo di Ermanno Olmi che ha già diretto per Sky il docu-film ‘Michelangelo, il cuore e la pietra’. Direttore della fotografia è Massimiliano Gatti e Elia Gonella firma la sceneggiatura. Il team autoriale è composto da Gregorio Carboni Maestri, Giacomo Gatti, Elia Gonella e Stefano Paolo Giussani.
La realizzazione di ‘Palladio, the Power of Architecture’ è sostenuta da Regione del Veneto - Veneto Film Commission, in collaborazione con Vicenza Film Commission – Consorzio Turistico Vicenz aè, Lombardia Film Commission, Regione Lazio – Lazio Cinema International; le riprese saranno effettuate in Italia (Veneto, Lombardia e Lazio) e negli Stati Uniti (Washington D.C., New York e Virginia).
Il clip di backstage Magnitudo film
Il film chiuderà la stagione 2018- 2019 di Magnitudo Film: sarà al cinema 17-16-17 Aprile.
Dopo il successo mondiale di “Musei Vaticani”, “Firenze-Uffizi”, “Basiliche Papali” e “Raffaello-il principe delle arti” co-prodotti con Sky e diventati in breve tempo i docu-film d’arte più venduti e distribuiti al mondo (in oltre 60 paesi) Magnitudo film ha presentato i presso lo Spazio Regione Veneto alla 74° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia il suo nuovo progetto cinematografico: “I Palazzi del Potere – Palladio, l’architetto del mondo”.
Con questa nuova produzione targata Magnitudo film il film d’arte diventa cinema narrativo realizzato attraverso un documentario “on the road” per così cogliere al meglio l’universo antico – ma allo stesso tempo modernissimo – di Palladio.
Solo a titolo d’esempio: Wall Street è stata costruita seguendo le indicazioni che ha lasciato scritto Palladio quattrocentocinquanta anni fa, come d’altra parte anche la Casa Bianca e altri simboli architettonici che scopriamo nel corso film. Come ha fatto uno sconosciuto scalpellino vicentino del Cinquecento figlio di un mugnaio, a diventare il punto di riferimento per la costruzione dei più importanti edifici del potere? “I Palazzi del Potere - Palladio, l’architetto del mondo” segue il viaggio di un professore cosmopolita dell’Université Libre di Bruxelles, Gregorio Carboni Maestri, impegnato a dimostrare ai suoi studenti del corso di Architettura, l’importanza e l’estrema contemporaneità dell’artista vicentino Andrea di Pietro della Gondola detto Palladio. Nel suo viaggio il Professore consulterà il suo guru e noto storico dell’architettura Kenneth Frampton e Peter Eisenman, influente docente degli studenti di Yale, ma anche il famoso architetto francese Jean Louis Cohen e il filosofo Massimo Cacciari. Insieme a loro il Professore, attraverserà i luoghi del potere istituzionale e finanziario riflettendo sulla modernità di Palladio e su quanto e come abbia influenzato l’evoluzione delle città e della società contemporanea.
Regista e autore del soggetto è Giacomo Gatti che dal 2006 collabora stabilmente con Ermanno Olmi e ha diretto per Sky il docu-film “Michelangelo, il cuore e la pietra”. Direttore della fotografia è Marco Sgorbati e Elia Gonella firma la sceneggiatura.
La realizzazione di “I Palazzi del Potere- Palladio, l’architetto del Mondo” è sostenuta da Regione del Veneto - Veneto Film Commission e Lombardia Film Commission; le riprese saranno effettuate in Veneto, Lombardia, Lazio e Stati Uniti.
Va da sé che Vicenza è universalmente riconosciuta quale la "capitale palladiana", il punto d'origine, l'epicentro di quello che poi per tre secoli è stato il principale movimento architettonico d'occidente. La città di Vicenza è il luogo che vede la maggiore concentrazione al mondo di monumenti, ville, edifici palladiani Il docu-film della durata di 90 minuti è realizzato in formato 4K HDR (tecnica di ripresa di cui Magnitudo film è leader mondiale in ambito docu-film d’arte) Come ricorda Francesco Invernizzi, fondatore e Amministratore Delegato di Magnitudo film: “Con il suo stile inconfondibile, adottato da poteri e istituzioni di tutto il mondo, Andrea Palladio è un punto di riferimento della cultura e icona dello stile italiano. Mi è sembrato naturale dedicargli un film, un'opera che raccontando la contemporaneità dei suoi progetti colmi il vuoto cinematografico di colui che potrebbe essere definito la prima archistar della storia”. Per l’Assessore alla cultura di Regione Veneto Cristiano Corazzari: “Palladio è un’eccellenza nel panorama internazionale e si tratta di un'eccellenza tutta veneta che rappresenta non solo un modello architettonico ma anche un modello culturale di libertà che richiama alla Serenissima. La presentazione del documentario “I palazzi del potere – Palladio l’architetto del mondo”, realizzato anche con il sostegno della Regione del Veneto, è un racconto inedito di Palladio attraverso il cinema che ci permetterà di conoscere ulteriormente la sua opera e l’influenza della sua arte nel mondo.” “Il documentario non poteva ricevere il proprio battesimo pubblico in luogo più indicato della Mostra del Cinema di Venezia” – commenta l’Assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, presente alla presentazione. “Andrea Palladio è stato uno dei cittadini più illustri della Repubblica di Venezia e le Ville da lui progettate nel territorio della Serenissima, oggi patrimonio dell’Unesco, continuano ad attrarre appassionati di architettura da ogni parte del mondo. Mi auguro che la prima opera cinematografica a lui dedicata contribuisca a diffondere il fascino e la genialità di questo veneto illustre e delle sue creazioni in tutto il mondo.” Per il Vicesindaco e Assessore alla Crescita di Vicenza Jacopo Bulgarini d’Elci: “Partendo da Vicenza il genio di Palladio ha dato vita alla più grande rivoluzione architettonica del mondo moderno: la cui eredità è visibile da Washington a San Pietroburgo, ma il cui punto d'origine è nel cuore del Veneto, tra i monumenti, le ville, gli edifici superbamente restaurati che ancora oggi definiscono la terra vicentina. È una storia che meritava di essere raccontata: che lo facciano i più abili e fortunati narratori d'arte del nostro tempo crea un'attesa carica di aspettative entusiastiche".
“Il documentario non poteva ricevere il proprio battesimo pubblico in luogo più indicato della Mostra del Cinema di Venezia” – commenta l’Assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, presente alla presentazione. “Andrea Palladio è stato uno dei cittadini più illustri della Repubblica di Venezia e le Ville da lui progettate nel territorio della Serenissima, oggi patrimonio dell’Unesco, continuano ad attrarre appassionati di architettura da ogni parte del mondo. Mi auguro che la prima opera cinematografica a lui dedicata contribuisca a diffondere il fascino e la genialità di questo veneto illustre e delle sue creazioni in tutto il mondo.”
Le riprese iniziate a settembre per catturare i colori autunnali del paesaggio delle ville, procederanno poi a fine novembre e nella primavera del 2018. Vicenza Film Commission sta assistendo la programmazione di sopralluoghi e riprese che stanno interessando le ville ed il centro di Vicenza.
Domenica 5 novembre, alle 9.45, su Raiuno andrà in onda la quinta puntata del programma ideato, scritto e condotto da Livio Leonardi “Paesi che vai... Luoghi, detti, comuni” che, per l'occasione, farà tappa a Vicenza.
Le riprese sono state realizzate con l’assistenza di “Vicenza è - Vicenza Film Commission” e grazie alla collaborazione dell’assessorato alla crescita del Comune di Vicenza.
Il programma, che di volta in volta racconta l'incomparabile patrimonio culturale, artistico ed archeologico del territorio nazionale - un grande "museo diffuso" da divulgare e promuovere -, torna in un'edizione rinnovata. Il territorio del BelPaese è, così, declinato nei suoi molteplici aspetti e risorse, la storia, l'arte, l'architettura, i siti archeologici, i monumenti, la cultura, le tradizioni, gli usi e i costumi popolari, l'ambiente, le risorse naturali, le specialità enogastronomiche, le peculiarità dell'ingegno e del talento italiano ed internazionale. In questo nuovo appuntamento con le bellezze delle città d’arte italiane, il conduttore guiderà il pubblico alla scoperta di Vicenza, Comune di 115 mila abitanti, fiore all’occhiello dello splendido territorio veneto, fondato dai Paleoveneti, che nel 49 a.C. divenne un fiorente municipio romano. Con l’annessione alla Repubblica Serenissima, nel corso del 1400, Vicenza visse il periodo di massimo splendore, accogliendo artisti di elevatissimo valore, primo fra tutti Andrea Palladio che ha donato a questa città opere di irraggiungibile bellezza, compendio del suo stile.
Da sempre meta di studiosi di storia dell’arte, il capoluogo berico è un’icona di inconfondibile eleganza: i palazzi gotici contrapposti agli edifici rinascimentali la rendono assolutamente unica. Proprio il Rinascimento ha dato i natali a uno dei più grandi architetti della storia, Andrea Palladio, padovano di origine ma vicentino di adozione. Il programma condurrà, così, alla scoperta delle bellezze della città attraverso le tracce lasciate da un grandissimo artista, il cui stile ha condizionato non solo i gusti della sua epoca ma ha improntato molta parte dell’architettura mondiale dei secoli successivi.
Dall’Inghilterra agli Stati Uniti d’America, dalla Russia alla Nuova Zelanda, sono tantissimi gli esempi di costruzioni chiaramente ispirate ai suoi canoni estetici e alle sue forme. Un solo esempio, per tutti... La Casa Bianca, un chiaro omaggio oltreoceano allo stile di Palladio, il primo, vero architetto “globale” della storia. La raffinatezza dei suoi monumenti non è sfuggita all’Unesco che, nel 1994, ha conferito al capoluogo berico il titolo di patrimonio dell’Umanità. Sarà proprio il talento di Andrea Palladio a fare da filo conduttore nella scoperta di questa cittadina, a partire dal bellissimo Altopiano di Asiago, punto di approdo del viaggio.
L'arte ha tanti volti e spesso si manifesta anche nelle antiche tradizioni gastronomiche di una comunità; nel corso della puntata si degusterà un dolce celebre e famoso e saranno ripercorsi la storia e i segreti del piatto tipico della città: il baccalà, cucinato in svariati modi gustosi.
Sono quattro le rubriche all’interno del format “Paesi che vai...”: “Almanacco”, “Eccellenze”, “Gossip dell’Arte” e “Naturosa” (termine, quest'ultimo, preso in prestito da uno scolaro che aveva identificato così il desiderio di immaginare la propria città e da anni nel copyright del programma). Sono tante le curiosità che vengono man mano svelate: le particolarità, gli antichi borghi, gli eventi, le feste, e il racconto di aneddoti su usi e costumi legati ai luoghi dell'arte e della storia. Il tutto arricchito dall’uso del drone, primo format ad averne fatto uso e – per usare le parole del conduttore – “il mio primo autore”. Ogni appuntamento rispecchia le tradizioni, la cultura, le curiosità della popolazione: si snoda così una collana di miti, leggende, riti ed usanze frutti di storie millenarie. I paesaggi incontaminati, i parchi e le riserve naturali vengono descritti in tutta la loro sorprendente bellezza, un museo a cielo aperto da vivere e salvaguardare. Il format va anche alla scoperta dei prodotti tipici di punta nel mondo, dell’ingegno e del talento italiano, una vetrina dell'eccellenza del Made in Italy, un patrimonio di tradizioni e qualità che rappresentano il dna del nostro Paese.
È stata un’autentica kermesse la sfilata di cineasti vicentini, autori di freschi cortometraggi, organizzata nei giorni scorsi a Venezia, al Festival del cinema, da Vicenza Film Commission e ospitata negli spazi promozionali della Regione Veneto all’Excelsior. Vladimiro Riva, anima della Vicenza Film Commission, ha aperto con un annuncio non del tutto gradevole: le disposizioni di legge prevedono che le Film Commission saranno solo a dimensione regionale. Il che renderebbe l’incontro in corso ultimo della serie. Non è escluso però che un’opportuna riorganizzazione, già presentata all’assessore regionale Corazzari, consenta analoghi incontri in futuro. Giulia Brazzale e Luca Immesi hanno dunque presentato il loro corto “Gaga”, vincitore del bando Mibact Migrarti 2017 voluto dal ministro Franceschini per attirare l’attenzione sugli immigrati di seconda generazione. Il film sarà divulgato su canali Rai. Livio Pacella, sceneggiatore, ha precisato che la storia di Gaga rovescia i luoghi comuni: non è il suo arrivo da noi a creare scompiglio ma sono le magagne nostrane che le complicano la vita. Corrado Ceron, versatile regista di video “creativi” e commerciali, assieme a Mira Topcieva, conosciutissima agente-casting e formatrice attoriale apprezzata ovunque a cominciare dalle produzioni Rai, hanno fatto vedere spezzoni di corti legati al territorio e presentato gli interpreti: alcuni assai giovani, altri portatori della sindrome di Down impiegati, con il coinvolgimento dell’associazione di genitori A.Gen.Do, in modo arricchente per la produzione e per gli attori. E a cura di Make Up Boutique "Valentina B." tre modelle, peraltro già belle per conto proprio, sono state con buona professionalità “trasformate” in Angelina Jolie, Natalie Portman e Martina Stella. Daniele Scarpi ha raccontato la genesi del suo “Pioggia d’inverno”: recatosi a Crosara di Marostica per un sopralluogo si è visto proporre da Gino Cadore (Cineforum di Marostica) di produrre il suo corto, mentre tutti gli abitanti della frazione hanno collaborato alla realizzazione. I prof. Mario Ferrara e Rosaria Nolo hanno quindi illustrato il progetto formativo professionale, che inizia ora il 5° anno, del Settore Audiovisivo dell'Istituto Bartolomeo Montagna di Vicenza, realizzato con il concorso di autori come Marco Segato, Daniele Scarpi, Alberto Marchiori e professionisti come Federico Pelle, Mario Lasalandra, Attilio Pavin. Il giovane Alessandro Meggiolan, esperto di riprese con droni, ha davvero stupito ed entusiasmato col suo Vicenza e-motion che, in 3 minuti e un montaggio infernale, concentra bellezze paesaggistiche, architettoniche e di varia natura, della provincia vicentina. I castelli di Giulietta e Romeo, girato in tempi rapidissimi e con stilizzate presenze attoriali, rivendica finalmente che l’amore tra gli innamorati più famosi al mondo, è fiorito in terra vicentina. Toccanti per tutti le parole di Stefano Pieropan-Piter, che ha affrontando la sclerosi multipla, malattia invalidante, facendo forza sulle sue passioni: il calcio e la scrittura. Il libro “In viaggio con la multipla” raccoglie il tentativo di ripensare in positivo l’esistenza coabitando con la malattia. Dal libro il regista Giuliano Cremasco ha tratto il corto “Contando le formiche”, primo film italiano sulla sclerosi multipla. Infine Dennis Dellai ha confessato d’aver messo nel corto, dopo 2 lunghi,“Berlin Cola” la sua fascinazione giovanile per le storie di spie nella Germania comunista, consentendo inoltre di non far arrugginire (progetti in pentola?) una preziosa macchina produttiva composta di validi volontari (proverbiale la cura ricostruttiva di oggetti, insegne, uniformi). Divertente anche cercare col lanternino nella “Vicenza bellissima” gli angoli più tristemente “Berlino est” (che ci sono, ci sono...).•
Giovedì 31 agosto il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini interverrà alla conferenza stampa di presentazione del Portale Nazionale delle Location e degli Incentivi alla produzione Italy for Movies (ore 16 | Italian Pavillion - Sala Tropicana - Hotel Excelsior | Venezia Lido ). Saranno presenti il Direttore Generale Cinema, Nicola Borrelli, il Direttore Generale Turismo, Francesco Palumbo, il Presidente e Ad Istituto Luce-Cinecittà, Roberto Cicutto e il Presidente dell’Italian Film Commission, Stefania Ippoliti.
Il portale conterrà numerose location della provincia di Vicenza.
Vicenza Film Commission continua l’attività di promozione del territorio vicentino e incentivazione delle produzioni audiovisive supportando gli operatori nella fase di scouting delle location e l’ottenimento dei permessi, ma anche valorizzando i professionisti già attivi sul territorio tessendo una rete di collaborazioni pronta ad attivarsi sia per produzioni domestiche, sia per progetti nazionali ed internazionali come la grande produzione di Bollywood ospitata a Villa Cordellina o per la fortunata fiction di RAI1 “Di Padre in Figlia” girata quasi interamente nel Bassanese, Marostica, Montegalda e Costabissara.
Si tratta di professionisti quali registi, aiuti, tecnici, agenzie di casting, trucco-parrucco che hanno all’attivo già diverse produzioni o che stanno iniziando un percorso formativo e di sperimentazione. A questo proposito ci sarà a Venezia anche una rappresentanza di docenti dell’Istituto Montagna di Vicenza che da 4 anni ha istituito un percorso didattico dedicato al settore dell’audiovisivo. Questo il programma di interventi che si alterneranno venerdì 1° settembre dalle 14,30 alle 17 presso lo spazio della Regione del Veneto, all’Hotel Excelsior – Lido di Venezia, con la presentazione di alcuni corti realizzati a Vicenza e provincia assieme ai loro registi, produttori, attori e collaboratori, con particolare attenzione al tema del sociale.
Nel corso degli interventi ci sarà anche una dimostrazione di trucco scenico curato dalla vicentina Make Up Boutique "Valentina B." su tre modelle che si trasformeranno in Angelina Jolie, Natalie Portman e Martina Stella.
IL PROGRAMMA
Ore 14.30 CORTOMETRAGGIO GAGA regia di Luca Immesi e Giulia Brazzale Interventi: Luca Immesi e Giulia Brazzale, registi - Paolo Masini, Consigliere diretto del ministro Franceschini- Chiara Fortuna, responsabile del progetto Mibact Migrarti 2017
Ore 14.45 IL TERRITORIO COME FONTE DI ISPIRAZIONE. GLI ULTIMI LAVORI REALIZZATI regia di Corrado Ceron Interventi: Corrado Ceron, regista e Mira Topchieva, Mira Project
Ore 15.15 PRESENTAZIONE DEL CORTO “PIOGGIA D’INVERNO” regia di Daniele Scarpi Interventi: Daniele Scarpi, il regista e Gino Cadore, il produttore (Cineforum di Marostica)
Ore 15.30 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE NELL’AUDIOVISIVO A VICENZA Istituto Montagna, Vicenza Interventi: il Prof. Mario Ferrara e la prof.sa Rosaria Nolo dell’Istituto Montagna di Vicenza, Indirizzo Produzioni Audiovisivo, Gino Cadore, il produttore e Mira Topchieva, Mira Project
Ore 15.45 RACCONTARE IL TERRITORIO CON LE IMMAGINI a cura di Alessandro Meggiolan Interviene: Alessandro Meggiolan, Project Administrator
Ore 16.00 PRESENTAZIONE DEL CORTO “CONTANDO LE FORMICHE” DAL PROGETTO “IN VIAGGIO – PASSI DI PITER” regia di Giuliano Cremasco Interventi di Giuliano Cremasco e Mira Topchieva
ORE 16.15 PRESENTAZIONE DI “BERLIN COLA” regia di Dennis Dellai Interviene: Dennis Dellai, regista
Serie in 4 puntate in prima visione su Rai 1 a partire dal martedì 18 aprile
LA SERIE
In un arco di tempo che va dal 1958 ai primi anni ‘80, Di padre in figlia racconta la storia della famiglia Franza, una famiglia patriarcale veneta che attraversa i grandi cambiamenti storici che hanno portato le donne a lottare per guadagnarsi la parità e i diritti civili.
Tra tensioni, conflitti e ribellioni, il potere della figura paterna viene sostituito, in modo nuovo e lungimirante, dalle tre figlie e dalla madre, la quale ha coltivato in loro i suoi desideri irrealizzati di libertà, indipendenza e amore.
Giovanni Franza è tornato dal Brasile con Franca, la moglie giovanissima. La loro è una fuga. Li tiene uniti un segreto, non l’amore. Appena arrivato in Italia, a Bassano del Grappa, Giovanni apre una distilleria. E’ un uomo duro, abituato alla fatica nei campi di tabacco. E’ lui a prendere tutte le decisioni; Franca non ha voce in capitolo su nulla. Siamo nel 1958. I coniugi hanno due figlie, ma Giovanni non si dà pace perché desidera più di ogni altra cosa il maschio, che arriva insperato insieme alla sorella gemella. La primogenita Maria Teresa capisce subito che con la nascita del fratello Antonio il ramo femminile della famiglia vivrà nell’ombra. E crescendo ne ha la prova: per iscriversi alla facoltà di chimica deve contrapporsi al padre e in seguito, per svolgere il lavoro per cui si è laureata, è costretta a farsi assumere dai Sartori, la distilleria concorrente dell’ex socio di suo padre, Enrico, e di suo figlio Riccardo, di cui Maria Teresa è da sempre innamorata. La secondogenita Elena rimane incinta all’età di 16 anni. E’ fidanzata con Filippo, il figlio del sindaco di Bassano. Rinuncia quindi al sogno di diventare ballerina e accetta un matrimonio riparatore. Sofia, la gemella di Antonio, è la più istintiva e ribelle tanto da rischiare la stessa vita. Antonio è invece il più fragile, non riesce infatti a reggere il peso del progetto che il padre ha su di lui, unico discendente maschio della famiglia Franza. Nessuno è in grado di aprirsi e di aiutare l’altro. Anche Franca, di cui cominciamo a intuire il passato quando in paese arriva Jorge, un brasiliano in visita a Bassano. Franca lo ha amato da ragazza e per le settimane in cui lui rimane in Italia vive di nascosto una passione fugace e intensa. Giovanni, col suo carattere ruvido e i suoi modi dispotici, è riuscito ad allontanare tutti. L’unico che gli resta accanto è Antonio il quale sente di non avere altra scelta e fa di tutto per essere all’altezza del suo ruolo nella distilleria “Franza & Figlio”, ma è diverso dal padre e distante dal suo mondo. In un drammatico evolversi di eventi, la famiglia Franza si trova ad attraversare il dolore più profondo: ognuno è costretto a pensare a un futuro diverso, fatto per la prima volta di vicinanza, rispetto, amore. Tutto alla fine viene condiviso e chiarito, anche il segreto che unisce Franca a Giovanni. Un segreto che racconta di violenza e salvezza insieme. Siamo arrivati così agli anni 80, quando sull’entrata della distilleria paterna campeggia una nuova insegna: “Sorelle Franza”. E’ la testimonianza del cambiamento dei tempi e soprattutto della battaglia portata avanti dalle donne della famiglia: unite sono riuscite a emanciparsi e a conquistare la parità, così come è accaduto nel Paese. Tema che la fiction ha scelto di esplorare e ricostruire anche con il contributo di materiali di repertorio tratti dai più ricchi archivi storici italiani, in particolare dal patrimonio audiovisivo delle Teche e dalla fototeca Rai.
La produzione di RaiUno comunica che a causa delle dirette dedicate ai viaggi del Papa a Il Cairo e Lisbona, il programma "Paesi che vai" ha subito uno slittamento della programmazione per cui la puntata dedicata a Vicenza sarà trasmessa nella prossima edizione, con tutta probabilità in ottobre.
COMUNICATO STAMPA
Sarà Vicenza, con il suo patrimonio storico e artistico, protagonista della puntata “Paesi che vai... Luoghi detti comuni” in onda sabato 29 aprile, alle 11.30, su Rai 1. Le riprese sono state realizzate con l’assistenza di “Vicenza è - Vicenza Film Commission” e grazie alla collaborazione dell’assessorato alla crescita del Comune di Vicenza.
Il programma, che di volta in volta racconta l'incomparabile patrimonio culturale, artistico ed archeologico del territorio nazionale, torna in un'edizione rinnovata, con un format originale ideato, realizzato e condotto da Livio Leonardi. In questo nuovo appuntamento con le bellezze delle città d’arte italiane, il conduttore guiderà il pubblico alla scoperta della città di Vicenza, dal 1994 patrimonio Unesco, intimamente legata al genio artistico di Andrea Palladio, uno dei più grandi architetti di tutti i tempi. Gli spettatori potranno ammirare alcuni tra i palazzi più belli della città – Basilica palladiana, Palazzo Barbarano, Palazzo Thiene, Teatro Olimpico – dimore di ricchissime famiglie di imprenditori della Vicenza rinascimentale, progettate dallo stesso Palladio, oltre che le opere pubbliche a lui commissionate dal governo cittadino. Un viaggio sulle tracce del celebre architetto non può però prescindere dalle sue maestose ville. Sarà così possibile osservare da vicino la famosa Villa Almerico Capra, detta la “Rotonda”, emblema dell’arte palladiana e del suo innovativo concetto di architettura. Per la rubrica “Paesi che vai... Gossip dell’arte che trovi”, si entrerà nel mistero che da sempre aleggia sul volto del celebre architetto. Vicenza, però, non è legata solo alle splendide opere del Palladio, ma anche ad una golosa tradizione dolciaria e gastronomica. Le delizie tipiche della città saranno, infatti, protagoniste della rubrica “Paesi che vai... Almanacco che trovi”. Mentre per “Paesi che vai... Eccellenze che trovi” sarà il baccalà, cucinato in tanti modi, uno più gustoso dell’altro, a dominare la scena. La rubrica “Paesi che vai... Naturosa che trovi” ci condurrà, invece, sull’altopiano di Asiago a scoprirne bellezza e sapori. La puntata si chiuderà sull’immagine dell'incantevole panorama che si può ammirare da Monte Berico.
Da sabato 21 maggio sono iniziate le riprese della commedia "Mamma o Papà"
Procederanno per tutta la settimana in varie location del Vicentino le riprese della nuova produzione targata"Wildside", che vede protagonisti Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Matilde Gioli e Luca Angeletti.
La casa di produzione romana di Mario Gianani e Lorenzo Mieli, all'inizio 2016 ha diramato nelle scuole vicentine l’annuncio di una ricerca bambini per il prossimo film del regista di punta della Rai, Riccardo Milani: sue fiction di successo come E’ arrivata la felicità, Tutti pazzi per amore, Una grande famiglia, Volare e film come Scusate se esisto con Raoul Bova e Paola Cortellesi e Buongiorno presidente con Claudio Bisio. E come non ricordare l'ultimo lavoro, “Di padre in figlia” la fiction in 4 puntate per Raiuno che andrà in onda il prossimo autunno e che è stata girata per lo più a Bassano del Grappa.
Ed è proprio nel Veneto che Milani ora ha scelto di tornare per ambientare la storia una coppia che vive nel nordest, Paola Cortellesi e Antonio Albanese.
Il progetto è un remake di una pellicola francese dal titolo “ Papa Ou Maman”, del 2015, che in Francia ha avuto al box office 2.744.918 spettatori, in 7 settimane di programmazione e di cui è stato annunciato un sequel.
La Vicenza Film Commission sta assistendo nella logistica la produzione ed ha seguito la troupe nell’individuazione delle location della provincia, come per l’ospedale Alto Vicentino, che con la sua moderna struttura ha subito colpito il regista. Numerose altre location in esterna seguiranno nei prossimi giorni ed interesseranno anche la città di Vicenza, che farà da sfondo alle vicende della famiglia protagonista, e che è stata oggetto di vari sopralluoghi da parte del regista e del suo staff nelle scorse settimane.
Decine le comparse e le figurazioni locali, la cui gestione è affidata al Centro Mira Project di Sandrigo, che ha seguito anche i casting che hanno interessato centinaia di bambini per la selezione dei figli dei protagonisti della commedia.
La troupe, composta di circa 60 persone, alloggia in provincia per una settimana; si sposterà poi in altre location venete dove si effettueranno ancora riprese, all’aeroporto di Venezia, alla centrale di Fusina e in città a Treviso. Seguiranno poi circa 5 settimane di riprese in interni in studio a Roma.
La serie racconta le avventure di quattro ragazze adolescenti che fanno amicizia sul web e fondano una band, per poi incontrarsi realmente in vista di un concerto.
Si terranno a Vicenza martedì 22 e mercoledì 23 marzo dalle 14 alle 18 al Polo Giovani B55 (Contrà Barche 55) i provini per la preselezione delle protagoniste di “Io credo che lassù”, la nuova serie web prodotta da Rai Fiction e Tempesta s.r.l., incentrata sulla storia di un gruppo di adolescenti. Il casting, dopo le recenti tappe di Torino e Napoli, sarà realizzato nel capoluogo berico in collaborazione con La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale e ha l’obiettivo di preselezionare in tutta Italia ragazze tra i 14 e 18 anni per il ruolo delle quattro protagoniste e degli altri personaggi. 9 le puntate previste, da 10 minuti ciascuna, che verranno girate a Bologna e dintorni nell’arco di tre settimane, da fine giugno/inizio luglio. Il lavoro delle ragazze, come quello di tutti coloro che parteciperanno alla produzione, sarà retribuito. Per partecipare ai provini, della durata di circa 5 minuti ciascuno, sarà sufficiente presentarsi al B55 nei giorni e negli orari stabiliti. Tutte le partecipanti dovranno essere accompagnati da un genitore o da chi ne fa le veci. Per informazioni: email iocredochelassucasting@gmail.com, www.iocredochelassu.rai.it
Diretta da Duccio Chiarini, la web serie nasce da un gioco online che ha coinvolto migliaia di ragazze tra i 14 e i 17 anni, di tutte le etnie e di tutte le tipologie fisiche e caratteriali, provenienti da tutto il territorio nazionale. Un’iniziativa che ha dato vita ad una community in cui le giocatrici si sono divertite a rispondere alle domande della produzione, raccontandosi e riflettendo sulle proprie esperienze. A partire dai loro contributi, due sceneggiatrici hanno costruito una storia che racconta di quattro ragazze adolescenti – Elena, Ludovica, Giusy e Noemi – che fanno amicizia sul web e, unite dalla passione per la musica, decidono di fondare una band. L’occasione di incontrarsi sarà un concerto-contest, per la cui preparazione le quattro si riuniranno in una casa in montagna. Dal virtuale al reale, un incontro che darà inizio a una serie di avventure che le faranno divertire, disperare, gioire e crescere.
Sin dalla prima produzione, “Corpo Celeste” di Alice Rohrwacher, i film de La Tempesta - che tra gli altri ha prodotto “Le meraviglie” sempre della Rohrwacher, vincitore del gran premio della giuria a Cannes 2014 - esplorano il delicato e decisivo momento dell’adolescenza. Un progetto, quello della casa di produzione bolognese, che vuole coinvolgere una parte di società generalmente inascoltata, a partire sì dai contributi degli adolescenti stessi, ma anche dalla scelta di renderli partecipi di aspetti creativi come la scrittura dei testi e la produzione delle musiche.
Info per le partecipanti: La Tempesta s.r.l. email iocredochelassucasting@gmail.com www.iocredochelassu.rai.it
************CASTING COMPARSE E FIGURAZIONI SPECIALI PER FICTION TV*******
PER LA NUOVA FICTION AMBIENTATA IN EPOCA VINTAGE CHE SARÀ GIRATA A BASSANO DEL GRAPPA A PARTIRE DAL PROSSIMO MESE DI SETTEMBRE SI RICERCANO ADULTI UOMINI E DONNE, SENZA TATUAGGI E PIERCING IN VISTA, NO TAGLI E COLORI CAPELLI STRAVAGANTI.
FICTION SCRITTA DA CRISTINA COMENCINI E DIRETTA DA RICCARDO MILANI - REGISTA DI FICTION RAI COME "VOLARE - LA GRANDE STORIA DI DOMENICO MODUGNO", "TUTTI PAZZI PER AMORE" E "ATELIER FONTANA - LE SORELLE DELLA MODA"
**IL CASTING È PREVISTO PER SABATO 29 AGOSTO DALLE 10 ALLE 13 E DALLE 14 ALLE 18,30 PRESSO LA SALA AL PIANO SUPERIORE DELL'UFFICIO TURISTICO IAT DI BASSANO DEL GRAPPA IN LARGO CORONA D'ITALIA 35
COORDINATRICE CASTING:DOTT.SSA MIRA TOPCIEVA POZZATO, MOB. 320 3732388, E-MAIL info@miraproject.it GRADITA CHIAMATA O E-MAIL Centro Mira Project Mira Topcieva Pozzato
Torna anche quest'anno FANTASIO il FESTIVAL INTERNAZIONALE DI REGIA TEATRALE organizzato da EstroTeatro Scuola di Teatro e Cinema e dal Gruppo Teatrale Gianni Corradini che vede i registi sfidarsi su un unico testo teatrale. Per i registi 14 giorni di residenza, da 1 a 3 attori assegnati dall'organizzazione e 15 minuti per rappresentare la propria pièce, questi i termini della sfida. Due i bandi uno per i registi e uno per gli attori. L'iscrizione al Festival è gratuita e aperta a tutti i registi e attori maggiorenni residenti in Europa che vogliano mettere alla prova il proprio talento. Per iscriversi è necessario compilare l'apposito form presente sul sito www.festivaldiregia.it Il termine ultimo per l'invio delle domande di partecipazione è fissato al 15 settembre 2015.
SABATO 4 LUGLIO IN ONDA SU RAI1 LA QUARTA PUNTATA DI ROAD ITALY CHE HA FATTO TAPPA IN VENETO, TRA CITTÀ D'ARTE E PICCOLE ED INASPETTATE STRADE PROVINCIALI
La quarta puntata di Road Italy fa tappa inVeneto, tra città d'arte e piccole ed inaspettate strade provinciali. Si apprezza l'arte e la bellezza a Vicenza nelle altezze vertiginose del rinascimentale Andrea Palladio, il più influente architetto della storia occidentale. Si termina il viaggio a Bassano, sul suo famoso ponte, per un incontro con il fiume Brenta ed il corpo degli Alpini.
PROROGATA LA SCADENZA DELLA CALL AL 22 SETTEMBRE!!
Italian film Commissions insieme a Rai Fiction, Rai Cinema, Rai Cultura e Rai Com lanciano il progetto "Opportunity tour: la Rai incontra i territori": un' occasione di incontro tra produttori e autori delle diverse regioni italiane con i rappresentanti della Rai.
"CINETURISMO CHE PASSIONE"- ESCURSIONE SUL SET DI OLMI
In occasione dell'uscita nelle sale cinematografiche del film "TORNERANNO I PRATI" di Ermanno Olmi, girato interamente sull'Altopiano di Asiago, il Comune organizza delle VISITE GUIDATE GRATUITE alla "trincea" realizzata per le riprese in Località Val Giardini di Asiago.
Durata uscita: 2 ore; 10 minuti d'auto con mezzi propri.
IFC INSIEME A MIBACT E EDISON ORGANIZZA L'INCONTRO "LA MIGLIORE OFFERTA" IL 20 MAGGIO, CANNES.
Italian Film Commission in occasione del decennale dell'associazione, insieme a Mibact e in collaborazione con Edison vi invita all'incontro "La migliore offerta" che si svolgerà il 20 maggio presso l'Italian Pavillon a Cannes
10 punti per il cinema italiano - 20 maggio 2014 ore 14.30
Dieci punti chiave su cui riflettere, per definire la "migliore offerta" di un cinema italiano di successo,come stimolo e base su cui lavorare nei mesi a venire, per istituzioni, associazioni e operatori del settore.
Dopo una 2. edizione che ha rivelato un incremento del 25% nel numero di distributori, produttori e agenti di vendita partecipanti al mercato, così come dei film presentati, la 3. edizione del Mercato del Film (Venice Film Market, 28 agosto – 2 settembre 2014) della 71. Mostra del Cinema di Venezia (Lido, 27 agosto – 6 settembre 2014), diretta da Alberto Barbera, prosegue il suo potenziamento e lancia una nuova iniziativa, il Venice European Gap-Financing Co-production Market, che avrà luogo il 29 e il 30 agosto 2014.
Il Venice European Gap-Financing Co-production Market è la nuova piattaforma per sostenere i produttori europei, assicurando il completo finanziamento dei loro progetti, attraverso incontri one-to-one con potenziali e qualificati professionisti internazionali.
Il parametro principale per partecipare a questa opportunità è avere il 70% del finanziamento in essere e il Mercato del Film (Venice Film Market) offrirà a 16 progetti selezionati (8 europei e 8 italiani) l'occasione unica di completare il loro finanziamento internazionale attraverso finanziatori selezionati, produttori, distributori, agenti di vendita e fondi per il cinema.
Il bando per i progetti si apre il 9 maggio e il termine per la loro presentazione è il 20 giugno. Il regolamento, la modalità di partecipazione e il modulo per la richiesta sono disponibili su www.labiennale.org/it/cinema/vfm-71/egf.html.
Inoltre quest'anno sarà organizzato uno speciale Italian Industry Focus che porrà in rilievo l'internazionalizzazione dell'industria italiana con specifiche sessioni di networking, panels e eventi tra professionisti italiani e internazionali.
Il Mercato del Film (Venice Film Market) della 71. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia si affiancherà, potenziandolo, all'Industry Office che continuerà la sua funzione durante tutta la Mostra come avvenuto negli anni scorsi, offrendo molteplici possibilità di assistenza agli operatori. L'edizione del 2013 del Mercato del Film (Venice Film Market) mostra chiaramente un incremento positivo di adesione dei professionisti che hanno partecipato al Mercato, con 246 distributori di primaria importanza e 86 tra i più importanti venditori, a cui si aggiungono 1400 professionisti del settore tra cui produttori, istituzioni e film commission, espositori, film festival ecc. provenienti da 58 paesi.
Il riscontro generale dai professionisti dell'industria cinematografica è che il Mercato del Film (Venice Film Market) sia il luogo perfetto per creare incontri, si inserisce perfettamente nella programmazione della Mostra e che Venezia sta tornando a essere un evento da aggiungere alla propria agenda.
Cupidity, è un bando rivolto a tutti gli studenti delle università e scuole di cinema italiane per promuovere la creatività giovanile.
Il bando, coordinato dal regista Roberto Faenza in collaborazione con l'Università Sapienza e sponsorizzato da Unilever, è stato presentato al Festival del Film di Roma 2013 con la partecipazione di Caterina d'Amico. Scopo del bando è la produzione di tre cortometraggi, video d'animazione o videoclip musicali sul tema“amore, giovani, estate”. Il bando scade il 17 gennaio 2014. Tutte le informazioni per partecipare si trovano sul sito www.cupidity.it
E' in fase di Casting in questi giorni un progetto cinematografico ambientato completamente nel Veneto.
Si cercano attori e aspiranti attori tra Vicenza, Padova, Mestre e Venezia (inviare dati e foto recenti a casting@padovafilm.com). Il progetto nasce al termine della Mostra del Cinema di Venezia (edizione 2013), dove per l'occasione sono stati presentati settanta cortometraggi di registi affermati. L'idea iniziale prevedeva di realizzare un settantunesimo cortometraggio chiamato #Venezia71 (www.venezia71.com), il progetto poi si è sviluppato fino a prevedere tre episodi (una "Trilogia") che si svolgerà rispettivamente a Padova (con alcune scene anche in provincia di Treviso) a Mestre e al Lido di Venezia. Per questo sono attivi tre siti web: www.padovaFilm.com www.mestreFilm.com e www.venezia71.com.
Il progetto è coordinato e diretto dal Regista vicentino Giorgio Viali. Si tratta di un progetto Low Budget. Il film è una riflessione sul Mondo delle Immagini e sul Mondo del Cinema e prova ad immaginare degli "estremisti" delle immagini che cercano di organizzare un'azione simbolica (un sequestro simbolico) di un'altrettanto immaginaria Direttrice della Mostra del Cinema di Venezia. Questo gruppo di "Rivoluzionari" si muove tra Padova, Mestre e il Lido di Venezia per fare dei sopralluoghi, trovare dei collaboratori, organizzarsi. Il Regista Giorgio Viali ci confida che: "Il Veneto e Venezia hanno l'onore di ospitare da settant'anni la Mostra del Cinema di Venezia ma non hanno mai saputo costruire attorno ad essa una struttura solida di legami locali e di iniziative e di produzioni che invece meriterebbe e che potrebbe coinvolgere tutto il territorio veneto. Le Film Commission venete sono da sempre attente solo alle grandi produzioni straniere che vengono a girare nel territorio e non hanno mai puntato o creduto nello sviluppo di realtà locali. Da questo punto di vista sono profondamente responsabili di un mancato sviluppo del settore in Veneto". Alcune prove di riprese sono state effetuate a Padova e a Mestre. Da notare come le richieste per poter girare alcune scene in alcune Ville e Hotel di Mestre, Treviso, Padova e Vicenza siano state accolte con molto interesse.
Il progetto prevede una immediata interazione tra prove, riprese e web e in particolare Twitter, dove sul profilo (molto seguito) del Regista Vicentino Giorgio Viali www.twitter.com/giviali si possono vedere alcuni fermi immagini di prove realizzate al NH Laguna Palace di Mestre. Altre immagini di prove si possono vedere nel sito www.padovafilm.com e www.mestrefilm.com. Per il casting inviare dati e foto recenti a casting@padovafilm.com Per Informazioni contattare info@padovafilm.com o info@mestrefilm.com
ASIAGO/1. Proseguono le riprese del film che racconta gli episodi quotidiani nella prima guerra mondiale sull´Altopiano.La neve ha imbiancato il set permettendo riprese invernali Ricostruita ai Larici la trincea dov´è ambientata la narrazione
Gerardo Rigoni da Il giornale di Vicenza 26/11/2013
La neve caduta nei giorni scorsi, sia pur non particolarmente abbondante, si è rivelata alquanto preziosa per il set cinematografico che il regista Ermanno Olmi ha allestito sull´Altopiano. È stato possibile infatti girare già alcune delle scene che richiedono un´ambientazione invernale, con la neve appunto, mentre ci si aspettava di poterlo fare più avanti nella stagione. Per l´allestimento del set sono state prese in considerazione varie zone dell´Altopiano, come Val Giardini, giudicata però troppo vicina al paese, oppure l´ecomuseo sul monte Zebio, dove sono state sistemate delle trincee risalenti alla prima guerra mondiale, che tuttavia sono state considerate non adatte alle riprese. Si è deciso quindi di ricostruire una trincea in zona Larici, dove ambientare la storia.
IL RACCONTO. Il film “´14-´18”, questo il titolo, nasce in realtà quasi mezzo secolo fa, quando Olmi si stava occupando di un´altra sua celebre opera, “I recuperanti”, con la sceneggiatura dello stesso Olmi, di Tullio Kezich e di Mario Rigoni Stern. Il nuovo “´14 –´18” di Olmi parlerà della guerra narrata attraverso i ricordi di un pastore che visse da giovane soldato i combattimenti della prima guerra mondiale sull´Altopiano. Combattimenti che si svolsero proprio là dove, da anziano, fa pascolare i suoi animali, e dove da bambino aveva giocato e vissuto. I ricordi sono quelli di “Toni mato”, chiamato così per la sua vena estrosa, che si traduceva in una straordinaria capacità di raccontare storie. Storie di guerra appunto. Ma “Toni mato” è un personaggio vissuto realmente e che il regista bergamasco, altopianese d´adozione, conobbe durante le riprese de “I recuperanti”. «Nel ´69, mentre giravo “I recuperanti”, volli conoscere quegli uomini che, finita la guerra, si improvvisarono artificieri “scaricando” le bombe per sopravvivere tra queste montagne brulle - racconta Olmi - Uno di loro si chiamava proprio Toni mato, faceva il pastore, e durante le pause delle riprese raccontava tante storie risalenti alla prima guerra mondiale sui monti dell´Altopiano». «In quanto pastore, conosceva ogni angolo dell´Altopiano e quindi era prezioso per i reparti italiani accompagnando gli ufficiali alla scoperta del territorio - prosegue Olmi - Così ha conosciuto e ha vissuto storie straordinarie, gran parte delle quali sono finite in questa sceneggiatura».
TUTTO IN UNA NOTTE. La storia è ambientata all´interno di una trincea italiana e ha vari episodi, ciascuno con il proprio protagonista. Il tutto si svolge nell´arco di una sola nottata, nella quale però c´è tutta la guerra: morte, sofferenza, coraggio, paura. La notte è quella del plenilunio di fine autunno 1917, in una trincea situata sul fronte nord ovest. Il racconto è, appunto, quello di Toni mato, un vecchio di 80 anni che per tutta l´estate si sposta lungo il territorio altopianese con le greggi di altri. Per lui ogni punto di sosta ha una storia da raccontare, ed è lui stesso a narrarla ad un giovane incuriosito dai racconti del vecchio. Storie come quella in cui i soldati austriaci e gli italiani si scambiavano pane per sigarette nei pressi della Grotta del Lago, dove esiste una lapide ricorda la circostanza. Così il ragazzo porta a Toni dei sigari in cambio di un nuovo racconto, e il pastore continua a scandire episodi realmente accaduti tra i turni di guardia, la fatica di scavare i rifugi nella roccia, l´ordine di attacco. Un giorno Toni mato racconta dell´alpino conducente che ogni giorno portava con il mulo il rancio e la posta ai soldati di prima linea. L´alpino mentre saliva verso il fronte cantava. Saliva allo scoperto, sotto il tiro dei cecchini, ma senza temere il nemico. Perché cantava così bene che anche gli austriaci lo ascoltavano con commozione. Ma poi la guerra ha fatto irruzione sulla scena, portando morte e distruzione. E facendo tacere per sempre l´alpino conduttore cantante. «La Grande Guerra conservava ancora una sorta di umanità, che le guerre attuali hanno perso - conclude Ermanno Olmi - Allora tra soldati esistevano ancora atti di pietà, solidarietà, comunanza. Oggi invece, nelle guerra come nella vita quotidiana, non ci si guarda più in faccia».
VoIF Contest è un concorso nazionale aperto a cineasti e case di produzione cinematografica lanciato da IBTS – Italian Broadcasting & Technology Show in collaborazione con ADCOM e RoxyBar TV, nell’ambito delle attività collaterali alla Fiera (27-29 settembre 2013). La sfida è realizzare in 48 ore un cortometraggio musicale (cortoclip) e un video reportage il cui protagonista sia il brano di un gruppo musicale emergente da selezionare all’interno di un roster appositamente individuato da Red Ronnie: i partecipanti avranno facoltà di scegliere online la band con cui collaborare, mentre tutta la fase di produzione e postproduzione del lavoro si svolgerà a Bologna, in contemporanea alla fiera.
Grazie all’attività promozionale di Vicenza Film Commission è stato possibile concretizzare per la televisione svizzera tedesca “SRF bi de Lut”, programma di intrattenimento, in onda ogni venerdì ore 20 sulla SRF1 che segue i due protagonisti in un viaggio in motocicletta dalla Svizzera verso Tirolo, Alto Adige fino al mare a Chioggia: sulla strada verso il mare un’intera giornata di riprese è stata dedicata a bassano del Grappa.
La giunta regionale ha approvato il bando 2013 per l’assegnazione dei contributi a sostegno del cinema e dell’ audiovisivo che prevede uno stanziamento di 300.000 mila euro per la produzione cinematografica e uno stanziamento di 50.000 euro per contributi a sostegno dello sviluppo di progetti cinematografici che, nonostante i tagli apportati al bilancio regionale, risultano quasi invariati rispetto al 2012. Le relative domande potranno essere presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione del provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione e saranno valutate da una commissione di esperti nominati dalla Regione.
Il bando sarà consultabile anche sul sito www.regione.veneto.it nelle pagine Bandi e finanziamenti.
“Si tratta di uno strumento strategico – fa rilevare il vicepresidente e assessore alla cultura Marino Zorzato - e la Regione del Veneto, anche in un momento di difficoltà economica, ha voluto mantenere nel 2013 l’impegno economico per promuovere le politiche in favore del cinema, la valorizzazione dei professionisti e delle imprese del settore cinematografico e agevolare la presenza sul nostro territorio di produzioni cinematografiche nazionali ed internazionali di particolare rilievo. Una scelta importante che trova conforto nei positivi riscontri che negli anni scorsi le produzioni realizzate con il Fondo per il cinema hanno fatto registrare sia sotto il profilo delle ricadute economiche sul territorio che sotto il profilo artistico. Basti pensare agli importanti riconoscimenti ottenuti dai film sostenuti con il contributo regionale, come “Io sono Li” di Andrea Segre, premiato con il David di Donatello, “Sfiorando il muro” di Silvia Giralucci e “L’uomo che amava il cinema” di Marco Segato, presentati alla 69.ma Mostra del Cinema di Venezia. Riscontri che mi auguro saranno confermati anche nel 2013, grazie al sostegno che la Regione riserva al settore”.
Il Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo potrà sostenere le spese sostenute a partire dall’1 gennaio 2013 per due tipologie: a) la produzione cinematografica e audiovisiva, con localizzazione produttiva nel Veneto per un periodo pari o superiore a cinque giorni, b) lo sviluppo di progetti cinematografici e audiovisivi. Per la prima, il contributo regionale sarà concesso nella misura massima di 70.000 euro; per la seconda tipologia il contributo è previsto nella misura massima di 7.000 euro.
PROMOVIES SCUOLA PERMANENTE DI CINEMATOGRAFIA DI PADOVA
CON FRANCO FERRINI
Un maestro della sceneggiatura italiana Padova - dall'11 al 14 maggio 2013
L’iniziativa “Come ideare e scrivere un film, Laboratorio di Sceneggiatura cinematografica e televisiva” si terrà a Padova dall’ 11 al 14 maggio 2013.
La nuova proposta della Scuola Permanente di Cinematografia di Padova - Promovies porterà in veste di docente, il più hollywoodiano degli sceneggiatori italiani: Franco Ferrini, maestro della scrittura per il cinema e la tv. E’ stato tra gli sceneggiatori del mitico film “C’era una volta in America” di Sergio Leone con Robert De Niro. Ha scritto quasi tutti i film di Dario Argento (da “Phenomena”, “Opera” a “Ti piace Hitchcock?”) e molti thriller firmati da Lamberto Bava e Michele Soavi, senza dimenticare le bellissime commedie italiane realizzate per Carlo Verdone, Pasquale Festa Campanile, Carlo Vanzina, Nanni Loy, Sergio Corbucci (e interpretate dai vari Maria Grazia Cucinotta, Adriano Celentano, Renato Pozzetto, Francesco Nuti, Michele Placido, Ornella Muti, Christian De Sica, Diego Abatantuono, Amanda Sandrelli, Asia Argento, Lino Banfi, Raz Degan, Donald Pleasance…), e ancora film d’autore per i vari Alberto Lattuada, Renzo Martinelli, Peter Del Monte, Alberto Negrin...
Dall’alto dei suoi trentacinque anni di attività e di 50 film scritti per i più importanti registi italiani, Franco Ferrini - che è stato anche saggista e regista di “Caramelle da uno sconosciuto” nel quale esordirono al cinema Sabrina Ferilli e Mara Venier - darà la possibilità di imparare ad ideare e scrivere un film oltre a far conoscere la struttura del racconto e le migliori tecniche espressive e di scrittura da utilizzare. Il corso è dedicato a tutte le persone interessate (insegnanti, studenti e appassionati di cinema) e a tutti coloro che vogliono capire come si “legge” un film e dare sviluppo alla propria creatività e fantasia sotto la direzione di un grande ed affermato professionista.
Il corso è aperto a tutti senza limitazioni d’età. Le persone interessate dovranno inviare una richiesta di partecipazione via mail al seguente recapito:
info@promovies.it entro martedì 30 aprile. Tutte le informazioni dettagliate sono pubblicate sul sito: www.promovies.it
TECNOLOGIE. Ieri sera l´inaugurazione, sono stati spesi oltre 70 mila euro con i fondi regionali
Don Graziani (Acec): «Nel 2014 passaggio assicurato per 12 sale»
Addio pellicole. Con rimpianto e, soprattutto, con un velo di polemiche. Il passaggio al digitale è costato. E molto, per i cinema parrocchiali, ma anche per le altre sale che non potevano contare su grossi finanziamenti come è accaduto all´Odeon di corso Palladio, storica sala che ha lanciato un allarme alla fine della scorsa estate. Da allora, ed era trascorso oltre un anno dal primo grido di aiuto lanciato dall´Acec, c´è stata una legge regionale che ha messo a disposizione una prima trance di 300 mila euro. Una parte sono stati distribuiti anche nel Vicentino. Non certo sufficienti, al punto che molti direttori artistici o meglio addetti alla produzione, si sono dovuti rimboccare le maniche per trovare in modo di trovare i fondi necessari per dire addio alle pellicole.
«Ormai non si trovano più - ammette Fabio Costa del cinema Araceli - le grosse case di distribuzione sono tutte sul digitale e a dicembre sarà la! fine. Noi ci siamo rimboccati le maniche, prima chiedendo un finanziamento in banca, che ci ha impiegato quasi un anno a darci una risposta, poi abbiamo aumentato in piccola parte i biglietti d´ingresso e studiato un sistema di tessere che permette agli spettatori di scegliere i film che vogliono vedere e, infine, da Venezia sono arrivati 26 mila euro. Tutto questo ci ha permesso di acquistare un´apparecchiatura all´avanguardia con un Open Sky satellitare che, almeno per ora, nessuno possiede in città».
E ieri sera è iniziata la nuova programmazione : in calendario alle 20.45: “La scelta di Barbara” del regista Christian Petzold, che ha vinto l´Orso d´Argento a Berlino lo scorso anno, in sala c´erano i volontari, mons. Lino Genero e il delegato Acec (Associazione cattolica esercenti cinema) del Veneto, don Alessio Graziani.
I cinema parrocchiali aderenti all´associazione nella diocesi sono 20. Dopo Sandr! igo e Breganze, l´Araceli è il terzo che si dota di imp! ianto digitale. La digitalizzazione ci sarà a breve anche per la sala Martinovich di Bassano e per la parrocchiale di Cartigliano. In attesa del contributo regionale nel 2013 dovrebbero avere la possibilità di passare al nuovo sistema entro l´anno le sale di Isola, Camisano, i Salesiani di Schio, Malo e Santa Bertilla di Vicenza.
«Il passaggio al digitale - spiega don Alessio Graziani- è sicuramente una svolta epocale, i cui costi elevati costringeranno sicuramente molte piccoli cinema a chiudere o a rivedere la loro attività. Il contributo della Regione è stato essenziale per permettere almeno alle sale più vitali di continuare la loro attività, il loro servizio culturale e aggregativo sul territorio. Nel Vicentino almeno 12 sale dovrebbero riuscire a passare al digitale entro la fine del 2014, quando la pellicola in 35 mm andrà definitivamente in pensione. Le altre - conclude don Alessio - speriamo non siano costrette a chiudere, ma possano continuare! a lavorare proponendo piccole rassegne cinematografiche acquisendo i diritti dei film e utilizzando altri metodi legali di proiezione e, soprattutto, completando quella trasformazione da “cinema parrocchiale” a “sala delle comunità” che l´Acec da tempo auspica».
La Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia (Fondazione CSC), con finalità di alta formazione e di ricerca nel campo della cinematografia, in iniziativa congiunta con l'Agenzia Brasiliana per il Cinema (ANCINE) - in riferimento all'intesa raggiunta con la Direzione Generale per il Cinema (DGC) presso il Ministero per il Beni e le Attività Culturali (MIBAC) sintetizzata nel Protocollo di cooperazione firmato il 15 novembre 2012 - bandiscono un concorso a sostegno dello sviluppo di tre progetti di film lungometraggi a prioritario sfruttamento cinematografico.
MERCOLEDI’ 20 MARZO 2013 ore 21,00CINEMA TEATRO ARACELI
SARANNO PRESENTI IL REGISTA E GLI ATTORI
Produzione: Una Cooproduzione Italo Slovena: Kineofilm – Gianluca Arcopinto – Arkadema filmcon il contributo del Fondo per l’Audiovisivo FVG e del Slovenski Filmski Center.Distributore per l’Italia Pablo film.
MENZIONE D’ONOREGIURIA DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI MURCIA IBAFF“El Jurado Internacional del Festival Internacional de la Ciudad de Murcia compuesto por Ignacio Oliva (director de cine), Jorge Yglesias (director de la Escuela de Cine de Cuba de San José de los Baños) y Mohamed Laid Madiouni (Director del Festival de cine de Cartago) ha decidido por unanimidad hacerte entrega de una Mención de Honor por vuestra película "Voci bel buio" "por estructurar el film de una manera muy equilibrada sin cometer excesos formales. La misma estructura justifica la mención. Es una película en la que se muestran muchos temas políticos, sociales y humanos como el sufrimiento de un conflicto con la familia o la lejanía con el país natal sin el exceso propagandístico ni la excesiva dramatización.”
Il regista Padovano firma il suo quarto lungometraggio “VOCI NEL BUIO” Anche in questo caso un film provocatorio sulla crisi consumata tra le mura domestiche. In questo film c’è il rovesciamento degli stereotipi sociali a cui il cinema e la televisione ci hanno abituato. Per esempio la disabilità è vista non come minorazione ma risorsa creativa alla quale attingere per avviarsi verso un nuovo modo di vivere.
L’UNESCO ha riconosciuto nel gruppo creato da Bisatti un punto di riferimento per lo sviluppo della Carta dei Diritti della Comunicazione patrocinando il laboratorio V.A.M. (Video Alfabetizzazione Multisensoriale) che si prefigge di combattere il video analfabetismo.
Note dell’autore:“Questo è un film disobbediente: disobbedisce alle regole del cinema commerciale, disobbedisce alle norme del cinema d'autore, alle categorie e ai generi. Pur essendo fatto da molte inquadrature non è inquadrabile.” Rodolfo Bisatti
PER OGNI ULTERIORE INFORMAZIONE UFFICIO STAMPA KINEOFILM secretary@kineofilm.it tel 3398646377
Era il lontano 2003 quando il direttore artistico dell’Ischia Film Festival Michelangelo Messina coniò il termine “Cineturismo”. Il neologismo ha spento le prime 10 candeline nella sua amata Ischia, durante l’8a Borsa delle Location e del Cineturismo, svoltasi dal 3 al 5 luglio 2012.
Il primo evento in programma, il X Convegno Internazionale sul Cineturismo, ha fatto il punto sulla situazione del non più così recente fenomeno turistico e socio-culturale, focalizzando l’attenzione sul contesto nazionale e sulle problematiche e le prospettive del location placement. In un mondo in cui la sinergia fatica a decollare, la BILC e l’isola di Ischia rappresentano metaforicamente l’ancora di salvataggio nel mare magnum di amministrazioni, enti locali, produzioni cinematografiche e Film Commission.Un momento di dialogo e confronto quanto mai importante in ottica futura. Solo con l’intesa fra gli attori coinvolti è possibile, in effetti, superare la crisi che ha minato profondamente il settore culturale e non solo.
Il direttore Michelangelo Messina ha aperto il X Convegno, moderato da Ivano Fucci di Occhi di Ulisse, presentando i temi chiave della discussione: «fare il punto della situazione, scambiare esperienze e raccontare quale futuro e quali prospettive sono legate al turismo cinematografico». Il direttore ha altresì sottolineato la rilevanza del mezzo audiovisivo per il settore turistico, sostenendo l’esistenza di una sinergia positiva tra cinema e territorio.
La parola è poi passata ad Alberto Contri, Direttore generale della Lombardia Film Commission, il quale ha presentato gli sforzi e le azioni intraprese dalla Film Commission per recuperare il terreno perso da quella che in passato non era una delle più performanti del paese. Dal momento che il settore ha a disposizione sempre meno fondi, la chiave fondamentale diventa lo sbroglio della matassa burocratica, in primis la permessistica. La Lombardia Film Commission può vantare oggi una serie di servizi tecnici e facilitazioni che costituiscono un risparmio notevole per la produzione, a partire dall’assistenza logistica e alberghiera. La Film Commission, infine, ha compreso appieno le potenzialità del location placement, proponendo e segnalando ai produttori delle storie possibili ed interessanti che si inseriscono perfettamente nel territorio lombardo. Il territorio, in definitiva, deve dialogare con la storia, diventando anch’esso protagonista.
Raffaella Del Vecchio, Product Manager dell’Apulia Film Commission, ha illustrato il lavoro e l’esperienza maturata dalla propria Film Commission nei 5 anni di attività. Il Film Fund a disposizione per il 2012 è incrementato fino a raggiungere i 3 milioni di euro, declinato in 3 tipologie distinte: National, International e Ospitalità (nazionale ed internazionale, con fondi FESR europei). La mission dell’Apulia Film Commission rivolge sempre di più l’attenzione allo sviluppo di un’industria locale indipendente ed efficiente, puntando sulle proprie maestranze. Il tutto senza dimenticare la qualità dei servizi finora offerti e l’importanza della Film Commission quale mediatrice fra le istituzioni locali e le produzioni audiovisive. L’intervento si è concluso con due interessanti testimonianze: la collaborazione con Bollywood e la delocalizzazione che ha portato il regista Daniele Ciprì a girare il proprio film “E’ stato il figlio” nella città di Brindisi. La narrazione, infatti, si sviluppa diegeticamente a Palermo.
Le notizie che giungono dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia* che ha deliberato a maggioranza di chiudere le attività della sua Film Commission regionale, probabilmente come rappresaglia per aver sostenuto, come previsto dalla legge regionale - tramite il suo fondo che notoriamente è il primo e tra i più efficienti in Italia - la produzione del film “La bella addormentata” di Marco Bellocchio, sono gravissime e mettono in allarme l’intero sistema nazionale delle Film Commission.
L’Associazione nazionale “Italian Film Commissions”, che rappresenta le più importanti film commission italiane, chiede a tutte le istituzioni del cinema, le associazioni, gli operatori, gli artisti audiovisivi e la politica più lungimirante di mobilitarsi, affinché venga riparata con urgenza la ferita che viene inferta agli stimati colleghi del Friuli Venezia Giulia. Colpendo la film commission del Friuli Venezia Giulia, viene compromessa l’autonomia e la professionalità dell’intero sistema delle film commission pubbliche e con esse tutte le istituzioni che, nei territori come a livello centrale, consentono al nostro cinema e all’intero Paese di continuare a narrarsi e, in definitiva, a esistere nella sua capacità produttiva e creativa.
Bari, venerdì 29 giugno 2012
L’Italian Film Commissions è presieduta da Silvio Maselli, direttore della Apulia Film Commission.
L’Ischia Film Festival, alla decima edizione, presenta dopo la sezione dedicata alle “opere in concorso” e agli “Scenari” le sezioni di “Primo Piano” e “Location Sociale”.
“Primo Piano”, con undici proiezioni fuori concorso dallo stampo internazionale grazie alla portata delle proprie opere e dei propri interpreti, presenta location dalla Turchia alla Gran Bretagna, dall’Italia alla Grecia, dal Marocco all’opposta Antartide. Location protagoniste delle opere al pari dei loro attori, tra i quali spiccano i nomi di star del calibro di Ewan McGregor, Emily Blunt, Kristin Scott Thomas, Diego Abatantuono, Raoul Bova, Sean Penn e molti altri.
Tra gli incontri previsti a “Parliamo di Cinema” ,presso la Cattedrale dell’Assunta, quelli con Andrea Roncato e Stefania Barca, i quali presentano, “Il Cuore grande delle ragazze”, l’ultimo lavoro del regista Pupi Avati, già illustre ospite del Festival nelle passate edizioni. Atteso anche l’appuntamento con Francesco Patierno, regista di “Cose dell’altro mondo”.
Attualità, ironia, inchiesta, cronaca, ambiente sono solo alcuni dei temi affrontati nelle opere in proiezione per la sezione, che si aggiunge alla già lunga lista di opere presentate, a completamento della lista finale (77 opere in tutto): Almanya, Cose dell’altro Mondo, Il Cuore Grande delle Ragazze, Il pescatore di sogni, Immaturi il Viaggio, La sorgente dell’amore, Napoli 24, Paradiso Amaro, Qualcosa di Straordinario, This must be the place e Tre uomini e una pecora.
Location Sociale, altra sezione presente al Festival, new entry della kermesse cinematografica, è concentrata sulla focalizzazione del concetto di location alla luce delle problematiche economico sociali emerse con forza ed evidenza culturale nella più recente cinematografia nazionale e non. Particolare attenzione all’interno della sezione “Location Sociale” sarà dedicata dalle “location off limits” che da tempo costituiscono, per le produzioni che girano sul territorio nazionale e per le film commission italiane che ne sostengono ed assistono il lavoro, un problema ed insieme una straordinaria opportunità di significativa ambientazione.
Mattia Sbragia, parte del Cast di “Diaz”, dalla regia di Daniele Vicari, sarà presente alla serata di proiezione e introdurrà l’opera, concentrata sui fatti di Genova del 2001. Nelle serate successive saranno inoltre presenti alla proiezione del lavoro “Maternity Blues”, ambientato in un ospedale psichiatrico e narrante le vicende di quattro donne colpevoli di infanticidio, il regista Fabrizio Cattani e le attrici Chiara Martegiani e Marina Pennafina.
Ultime due opere della sezione dedicata alle Location sociali, il documentario “The Summit”, lavoro a quattro mani dei due giornalisti d’inchiesta Franco Fracassi e Massimo Lauria sui lati oscuri del G8, e “L’Industriale”, regia di Giuliano Montaldo, dal tema quanto mai attuale concentrato sulla vita di Nicola, industriale proprietario di una fabbrica in fallimento.
Pietro Parolin è il 35enne nativo di Cittadella (Padova) e residente a Rosà (Vicenza) che ha vinto il bando 2011 di finanziamento regionale di 700 mila euro per realizzare un film tratto dalla sua sceneggiatura originale e inedita ‘Duri e Puri’.Il bando è stato indetto dalla Regione Veneto/Assessorato alle politiche giovanili per la valorizzazione del talento dei giovani veneti, in questo caso nel settore della cinematografia (importante anche per l’indotto economico e il lavoro giovanile). Lo sceneggiatore veneto e la sceneggiatura vincente (opera prima inedita) del bando sono stati presentati oggi ai giornalisti nella sede della Giunta regionale a Palazzo Balbi.
La sceneggiatura mette in scena il Veneto vivo e attuale di oggi; una commedia feroce con personaggi descritti al modo di Pietro Germi e di Woody Allen, uno spaccato di un certo tipo di ‘italianità’. “Non ho inteso raccontare stereotipi sui veneti – ha detto Parolin – ma piuttosto archetipi umani cioè persone calate nella loro realtà quotidiana, dall’imprenditore in crisi, all’insegnante, dalla vedova al poliziotto”.
Vicenza e Catania inaugurano il tour nazionale della pellicola indipendente ispirata a Tondelli, in corsa per il Globo d’Oro 2012
DA VENERDI’ 25 MAGGIO AL CINEMA ARACELI DI VICENZA
Il regista e la produttrice incontrano il pubblico vicentino
venerdì 25 maggio alle 18 alla Libreria Do Rode
e dopo la proiezione delle 21 al Cinema Araceli
In corsa per il Globo d’Oro 2012, il prestigioso riconoscimento assegnato dalla stampa estera in Italia, I giorni della vendemmia opera prima di Marco Righi, il 25 maggio arriva finalmente a Vicenza, al Cinema Araceli e a Catania al King Multisala Cinestudio, dopo essere stata applaudita in 22 festival internazionali ed aver riempito per oltre un mese le sale dell’Emilia Romagna.
Inizia quindi da Vicenza e Catania, proseguendo poi a Milano, allo storico cinema Mexico che ha tenuto a battesimo importanti esordi quali Il veneto fa il suo giro e nelle principali città italiane (Roma, Torino, Venezia, Firenze, Genova, Treviso) il tour nazionale di ‘una piccola grande opera difficile da cancellare dalla mente’ (Alain Bichon, Vivilcinema).
Ispirato alla figura dello scrittore correggese Pier Vittorio Tondelli, con una citazione da Altri Libertini ad aprire la pellicola, Marco Righi firma una storia emozionante e sincera, dal respiro internazionale che fin dal primo weekend di uscita ha sedotto il pubblico facendo registrare affluenze record e alimentando un passaparola spontaneo che l’ha portato a varcare i confini regionali.
Ambientato nel 1984 - anno della morte di Enrico Berlinguer di cui il film ripropone le immagini dell’ultimo comizio - il film racconta l'educazione sentimentale dell’adolescente Elia (Marco D’Agostin), che vive insieme a un padre (Maurizio Tabani) con una forte inclinazione ideologica al marxismo, una madre molto cattolica, e un fratello maggiore Samuele (Gian Marco Tavani), sempre in giro per l’Europa, ex settantasettino ora giornalista musicale. Inizia la vendemmia ed aiutare nel campo arriva la bella Emilia (Lavinia Longhi) che sconvolgerà la quotidianità di Elia.
Dall’11 aprile al 2 maggio nelle sale del Veneto una rassegna di opere cinematografiche per raccontare il territorio regionale con un linguaggio innovativo e lo sguardo di giovani autori
La Regione Veneto per il Cinema di Qualità, dedica quattro settimane al cinema nato sul territorio veneto e capace di raccontarlo con un linguaggio innovativo e lo sguardo di giovani autori. Dall’11 aprile a 2 maggio parte Veneto Film Tour prima edizione di una rassegna cinematografica, che ha come filo conduttore di opere realizzate da autori veneti, prodotte da case di produzione venete o che abbiano un qualche legame stretto con il territorio regionale. Nove appuntamenti, che coinvolgeranno le sale d’essai di Padova, Belluno, Verona, Vicenza, Montebelluna ed Este, a cui saranno presenti in sala i registi. Costo d’ingresso di 4 euro.Veneto Film Tour è più di una semplice rassegna. L’obiettivo è quello di crescere e creare col tempo una vera e propria rete di distribuzione per opere indipendenti, sfruttando le potenzialità delle numerose sale cinematografiche presenti nelle città e in provincia. Veneto Film Tour è un progetto della Regione del Veneto realizzato in collaborazione con l’associazione Veneto Film Festival che ha curato l’organizzazione e i contenuti artistici e la Federazione Italiana Cinema d’Essai finalizzato a far conoscere, attraverso il cinema, aspetti del territorio, memorie, tradizioni e storie che hanno contribuito a definire e plasmare la cultura del Veneto contemporaneo.
Tra le tante novità messe in campo per il Teatro Comunale di Lonigo dal nuovo Consiglio di Amministrazione guidato da Fausto Gelati e dal Direttore Artistico Carlo Mangolini si segnala la nascita del Laboratorio Teatrale Permanente. Un progetto formativo per coinvolgere i numerosi appassionati di teatro presenti sul territorio che avranno desiderio di confrontarsi con l'arte scenica. L'esperimento nasce a partire dall’esperienza della Scuola di Teatro ed offre una nuova modalità di affrontare il tema della formazione scenica affidata ogni anno a un artista differente. Per la prima edizione, protagonista sarà il drammaturgo / scrittore / attore Vitaliano Trevisan, coadiuvato dall’attore Giancarlo Previati e dal regista Michele De Vita Conti.
Il laboratorio prevederà 24 incontri legati alla pratica teatrale e verterà a realizzare una riscrittura di un testo goldoniano tra i più celebri, “La Locandiera”, letto in chiave contemporanea. I contenuti del laboratorio analizzeranno quindi i temi della scrittura e della riscrittura teatrale ma anche le diverse tecniche di recitazione e di messa in scena. Più che un corso puro e semplice il percorso intende seguire le diverse fasi progettuali e realizzative di una riscrittura teatrale, dalla lettura e analisi del testo originario fino alla messa in scena del nuovo testo con protagonisti i partecipanti selezionati. I 24 incontri previsti dal Laboratorio Teatrale Permanente si svolgeranno dal 1° dicembre 2011 al 31 maggio 2012 tutti i giovedì presso il Teatro Comunale di Lonigo dalle ore 20.00 alle 23.00.
Venerdì 18 novembre tutti i candidati che avranno mandato domanda di partecipazione prenderanno parte ad un incontro preliminare nel corso del quale verranno fornite ulteriori informazioni e materiali e saranno selezionati i partecipanti effettivi dal coordinatore artistico del corso e dal direttore del teatro. Questo in sintesi il progetto formativo per la stagione 2011/2012 del Teatro Comunale di Lonigo, che sempre più si candida a diventare punto di riferimento non solo per la città ma per un territorio più vasto, di sicuro provinciale, che ambisce ad essere regionale e anche nazionale.
Per informazioni Segreteria Teatro di Lonigo: tel. 0444 835010 www.teatrodilonigo.it
VISIO ABSOLUTA - CASTING www.visioabsoluta.com PROGETTO DI CINEMA SPERIMENTALE di GIORGIO VIALI per un LUNGOMETRAGGIO
CASTING: SI CERCANO 3 ATTRICI. Inviare Foto Recenti e Dati a: casting@visioabsoluta.com LOCATION: ARZIGNANO - VICENZA COMPENSO: NON E' PREVISTO COMPENSO PROGETTO ZERO BUDGET
Facoltà di Lettere e Filosofia – Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie delle Arti dello Spettacolo
Da qualche anno il nostro lavoro ha attirato l’attenzione anche di alcune Università grazie all’impegno di professori e studenti che sperimentano nuove proposte che arrivano dal mondo del lavoro e del quotidiano e a cui va sicuramente il nostro plauso.
L’ultima in ordine di tempo è stata appunto Valentina Forti di Brescia, brava e determinata fin dal nostro primo incontro telefonico la quale ha raggiunto qualche mese fa il 110 con lode con la tesi “Le Architetture palladiane di Vicenza e provincia come location di film”.
Una proposta decisamente innovativa e gratificante anche per il lavoro che stiamo cercando di portare avanti ed una sfida anche per Valentina che è una ragazza molto preparata,seria, educata che ci ha subito colpito per la sua gentilezza ed educazione, ma soprattutto per la sua determinazione. Abbiamo avuto un solo incontro nella nostra sede e poi grazie a mail e telefono la dott.ssa Valentina Forti è riuscita a raccogliere anche il nostro contributo insieme a tante altre informazioni che hanno composto questo lavoro e coronato il suo percorso di studi.
Auguriamo a Valentina tanta fortuna e ovviamente un lavoro che la possa gratificare pienamente. Non abbiamo dubbi che questo possa accadere perché Valentina … vale.
A giugno 2011 partirà a Roma il Master in Produzione e Realizzazione del Documentario D’Autore promosso dal Centro studi CTS con la collaborazione del documentarista e docente di regia Mario Balsamo. Il percorso formativo, nato con l’ obiettivo di formare una figura professionale più completa e adeguata al mercato presente e a quello futuro, nelle sue articolazioni più diversificate di prodotti e di budget, avrà una durata di 7 mesi (4 di corso in aula + 3 di stage). Per partecipare gratuitamente e senza impegni alla presentazione ed alle prove di selezione è necessario inviare il CV a: documentari@centrostudicts.itA conclusione dell’iter formativo verrà rilasciato il Diploma del Centro Studi CTS sottoscritto da tutti gli Enti patrocinatori del corso. Informazioni: CENTRO STUDI CTS Via Albalonga, 3 - 00183 Roma Tel. 06.64960387 Fax 06.64960366 e-mail: info@centrostudicts.it Website: www.centrostudicts.it
Un lusinghiero successo in termini di presenze e di apprezzamento ha ottenuto la sera di martedì 19 a Londra, presso l’Istituto Italiano di Cultura, in occasione del London Film Festival, la presentazione del sistema veneto delle Film Commission. L’appuntamento è stato promosso dalla Regione nell’ambito delle attività di promozione della cultura veneta all’estero realizzate in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura, attività per le quali si è congratulato anche il ministro degli esteri Franco Frattini.
L’incontro a Londra, realizzato sotto l’egida della Veneto Film Commission, è servito ad illustrare a produttori e registi internazionali, presenti per il festival, le attività e i progetti d’intervento della Regione del Veneto nell’ambito della promozione del territorio come set cinematografico ideale e le facilitazioni che il sistema veneto delle Film Commission è in grado di offrire alle produzioni cinematografiche. Tra i registi erano presenti anche gli italiani Daniele Lucchetti e Ferzan Ozptek.
Sono state presentate, in particolare, le opportunità del Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo, strumento previsto dalla legge regionale del comparto cinema (n. 25/2009), che prevede la possibilità di concedere contributi regionali fino ad un massimo di 200.000 euro.
I rappresentanti della Polesine e della Vicenza Film Commission, che hanno partecipato alla serata durante la quale è stato possibile degustare prodotti agroalimentari veneti, hanno avuto numerosi contatti, prevedendo occasioni di ospitalità per produttori per far conoscere le possibilità di “location” nei rispettivi territori.
Presentazione del documentario Raccolto d’Inverno di Riccardo De Cal
mercoledì 8 settembre ore 17.30
Sala Tropicana 1, Hotel Excelsior, Lido di Venezia
Nell’ambito della 67. edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, si terrà oggi alle ore 17.30, presso lo spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo (Sala Tropicana 1 dell’Hotel Excelsior), la proiezione del film Raccolto d'inverno, cine-ritratto dell’artista Alessio Tasca, promosso da CNA Vicenza e realizzato da Riccardo De Cal, con il contributo della Regione del Veneto, Provincia di Vicenza - Consorzio Vicenza è e Vicenza Film Commission.
«Mani veloci, avvezze al lavoro, pestano, impastano, battono. I colpi sono ora più sordi, ora più precisi, sonori. Tutto ha inizio dalla materia: l'argilla, anzi, la "crea" come si chiama dalle nostre parti. E come in un percorso iniziatico, l'uomo, il ceramista, si reca dapprima dove tutto ha origine: le cave. Montagne d'argilla. È un luogo strano, silenzioso, dove tutto ha lo stesso colore lunare e sembra davvero un altro pianeta.Chi è questo vecchio taciturno, col viso incorniciato da bianchi boccoli in forma di fiammelle, che creano l'impressione di una testa ellenistica? Quale la sua storia di uomo, di ceramista, di artista? Il film tenta un percorso nella sua vita e nel luogo simbolico al quale ha dedicato immensi sforzi, nel quale si è insediato da lunghissimo tempo: l'antica fornace di Rivarotta.Innestandosi sulla tradizione millenaria della ceramica, egli ha avuto un'intuizione che gli ha permesso di scoprire un modo nuovo di lavorarla. Ed è attorno a questa intuizione che tutto il film si svolge, passando attraverso la fatica di creare un'altra opera, attraverso questo inverno che è sì l'inverno della vita, ma è un inverno produttivo, e il raccolto è sempre il frutto del duro lavoro, di fronte al quale quest'uomo non si è mai tirato indietro» sintetizza Riccardo De Cal.
La visione del film avverrà dopo una breve presentazione dell’opera. A seguire, presso lo spazio della Regione del Veneto (Terrazza Hotel Excelsior), il regista Riccardo De Cal e l’artista Alessio Tasca incontreranno il pubblico e la stampa. Interverranno:
Dario E. Viganò, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, che dichiara: «Non poteva esserci miglior luogo e miglior contesto per presentare il lavoro del giovane Riccardo De Cal se non la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Perché proprio in quelle due parole – “Arte” e “Cinematografica” – si racchiude l’anima di un’opera che riplasma e riporta alla luce la miglior tradizione del documentario d’arte reso immortale da maestri quali Luciano Emmer e Carlo Ludovico Ragghianti».
Angelo Tabaro – Regione del Veneto - Segretario Regionale alla Cultura, che precisa «il film di Riccardo De Cal ripercorre gli oltre cinquant’anni di attività di un artista che con la sua opera è stato capace di ridefinire l’utilizzo della ceramica nell’ambito della modellazione plastica. Un viaggio che analizza i complessi rapporti che legano l’artista agli elementi, alla terra che viene plasmata, al fuoco, all’aria e all’acqua. La materia, infatti, come gli oggetti del mestiere, la casa - laboratorio e i luoghi del territorio che hanno accompagnato il percorso artistico del Maestro rappresentano un perfetto esempio di sintesi possibile tra arte e artigianato. La figura e l’opera del maestro Tasca, sono un simbolo del “made” in Veneto della cultura e dell’identità della nostra regione. Il progetto proposto, in questo senso, oltre ad essere un omaggio a un grande artista veneto può costituire un importante strumento di valorizzazione dell’artigianato artistico in grado di promuovere l’intero settore della ceramica d’autore».
Silvano Scandian, Presidente CNA Vicenza, che aggiunge: «Tra i grandi esponenti dell’artigianato artistico che CNA Vicenza ha l’orgoglio di annoverare tra i propri associati, il maestro Alessio Tasca rappresenta senz’altro l’artista più poliedrico, significativo e con una fama mondiale che ha pochi eguali.
È per questo che, approssimandosi il traguardo degli 80 anni del Maestro, CNA ha pensato di riservagli un omaggio ed un pensiero particolari, a significare la vicinanza che da sempre lega la nostra Associazione all’arte locale e ad Alessio Tasca in particolare. Dall’idea al progetto il passo è stato breve: la realizzazione di un film-documentario, realizzato direttamente a Rivarotta, storica “bottega” del nostro prestigioso Socio, era la soluzione ideale per ricostruire la storia di questo grande artista, rievocando i luoghi, i sentimenti e i “sapori” che lo hanno circondato in questi anni.Tasca rappresenta una ricchezza ed un vanto per tutto il territorio, del bassanese in particolare, ed è stato doveroso coinvolgere in questo progetto la stessa Provincia e i Comuni del Circondario. In particolare, vorremmo sottolineare come la vocazione artigiana e di qualità dei prodotti dell’arte berica sia custodita proprio nelle opere e nei progetti di esponenti come Alessio Tasca, unici ma allo stesso tempo capaci di incarnare culture e tradizioni sempre vive e in dinamico rinnovamento, che rappresentano e rappresenteranno sempre la forza e la vitalità della nostra gente e della nostra economia».
Secondo DinoSecco, Vice presidente della Provincia di Vicenza, «non c'è miglior modo di raccontare il Vicentino che attraverso la vita di chi a pieno lo rappresenta, come un artista che sa interpretare la creatività, il legame con la terra, l'affezione al lavoro pari a quella per la famiglia tipici della nostra terra. Alessio Tasca diventa, in questo contesto, una scelta virtuosa e quasi obbligata. Alessio chino sull'argilla, capace di trasformare la materia in arte. Alessio che con maestria sa fondere l'antica tradizione della ceramica vicentina, di cui è massimo esponente, con tecniche innovative di lavorazione, facendo della fornace di Rivarotta un fortino che racchiude la storia millenaria di un'arte che solo testa e braccia di un artigiano-artista possono mantenere in vita in tutto ciò che di prezioso rappresenta. Tradizione e innovazione nel nome della qualità. Questo è Alessio Tasca e questi sono gli artigiani vicentini. Avidi di conoscenze ma generosi nel condividerle. Così come fece Tasca all'Istituto d'Arte di Nove, una scuola in grado di trasmettere ai giovani il sapere condito di fantasia che contraddistingue nel mondo la produzione locale. Ma come continua a fare anche a Rivarotta, punto di incontro, di confronto e di crescita per un'arte che non ha voglia, né intenzione, di invecchiare».
Modererà l’incontro: Ario Gervasutti, direttore di «Il Giornale di Vicenza».
L’evento è realizzato in collaborazione con la Regione del Veneto. Media Partner: «Il Giornale di Vicenza».
Nel Vicentino troupe coreana gira “Iris II Athena”
Il ruolo della Regione e di Vicenza Film Commission
Vicenza Film Commission, ramo d’azienda del Consorzio Vicenza è, da alcuni anni opera per ricercare produzioni cinematografiche e televisive interessate a girare nel vicentino, al fine di favorire il marketing territoriale.
Dopo Kambakkht Ishq, la più importante fra le produzioni di Bollywood girata anche a Vicenza, è ora la volta della coreana Taewon Entertainment che ha scelto le location venete, soprattutto vicentine, per girare “Iris II Athena”, un drama o movie action che ha avuto un grandissimo successo e che, con la prima edizione, è stato seguito da oltre 200 milioni di telespettatori in tutto l’estremo oriente.
Già nel 2004 Vicenza e la provincia sono state scelte come location per un’altra fortunata soap opera ONLY YOU sempre grazie al Consorzio Vicenzaè e Vicenza Film Commission e alla fondamentale collaborazione della Delegazione ENIT di Seoul guidata da Kim Boyeong.
“ Grazie alla disponibilità dell’assessore regionale al turismo Marino Finozzi – ha dichiarato il responsabile di Vicenza è Dino Secco – siamo potuti venire parzialmente incontro alle richieste della produzione e creare quindi le condizioni perché durante tutto il mese di luglio vengano girate le scene a Vicenza, Bassano, Marostica, Montecchio Maggiore, nel padovano e nel bellunese”.
Vicenza Film Commission fornisce l’assistenza alla troupe e concorre nei costi per l’ospitalità, mentre Vicenza è già collabora con Hana tour, avendo già realizzato dei depliant in lingua coreana, al fine di indirizzare turisti coreani in Veneto.
Nella foto Guido Cerasuolo di Mestiere Cinema e Dino Secco, vice presidente della Provincia e presidente di Vicenza è sul set con la produttrice.
L'assessore regionale Finozzi sul set a Marostica con il produttore.
In data 18 maggio 2012 è stato pubblicato il bando relativo all’assegnazioni di contributi a valere sul Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo per l’anno 2012.
Testo o Estratto Bando di Gara
TITOLO COMPLETO Approvazione delle modalità per la presentazione delle domande e dei criteri di valutazione per l'erogazione del Fondo regionale per il cinema e l'audiovisivo. Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 25 art. 19. Esercizio finanziario 2012.
DESTINATARI Case di produzione nazionali ed estere e case di produzione con sede nel veneto.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 25 art. 1.
FINALITA' Favorire azioni mirate alla crescita e alla qualificazione tecnica degli operatori del sistema cinematografico e audiovisivo della regione con particolare riguardo allo sviluppo delle nuove tecnologie; promuovere iniziative dirette ad attrarre nella regione produzioni cinematografiche e audiovisive, nazionali e internazionali; promuovere e sostenere le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva con sede nel Veneto, quale fattore rilevante per la valorizzazione economica delle risorse culturali e ambientali della regione.
Le disposizioni sul tax shelter permettono la detassazione degli utili di impresa con la possibilità di beneficiare di uno scudo fiscale, per la parte di utili investiti nella produzione e nella distribuzione cinematografica. Tax credit e tax shelter non sono cumulabili in riferimento alla medesima opera filmica.
Attualmente possono beneficiare della detassazione le imprese di produzione cinematografica (decreto 7 maggio 2009 “tax shelter produttori”).
Il beneficio è richiesto nella dichiarazione dei redditi relativa all’esercizio cui si riferiscono gli utili accantonati, e spetta a condizione che il nulla osta di proiezione in pubblico (cd. “visto censura”) del film oggetto dell’istanza di “tax shelter”, sia richiesto entro 18 mesi dalla data di approvazione del bilancio cui si riferiscono gli utili investiti.
Riconoscimento requisiti per i produttori Per accedere alle agevolazioni fiscali, le imprese di produzione devono chiedere alla direzione generale per il Cinema il riconoscimento dell’eleggibilità culturale dei film prodotti. I film in oggetto sono sottoposti a un test di eleggibilità che ne assicura la matrice culturale italiana o europea (tabella A del decreto 7 maggio 2009). Viene effettuata una specifica istruttoria tecnica, ricorrendo se necessario al parere della Commissione per la cinematografia.
Richieste e Procedure Per accedere alle agevolazioni fiscali i soggetti interessati devono inviare o consegnare la richiesta alla direzione generale per il Cinema, compilando l’apposita modulistica. L’ufficio responsabile del procedimento è il Servizio II Produzione cinematografica, tel. 0667233248. Funzionario addetto Giorgio Squitieri tel. 0667233225 giorgio.squitieri@beniculturali.it. Per il tax credit digitale: Leonilde De Cinque tel. 0667233251 leonilde.decinque@beniculturali.it.
Con la pubblicazione dei decreti ministeriali 7 giugno 2011 nella Gazzetta Ufficiale 31 agosto 2011, n. 202, sono ripristinati per l’anno in corso i contributi per la produzione e la distribuzione e per la promozione cinematografiche, previsti rispettivamente dal decreto 12 aprile 2007 e dal decreto 28 ottobre 2004 e successive modificazioni. La loro efficacia era stata sospesa con decreti del 30 dicembre 2010. La pubblicazione completa l'iter dei due provvedimenti di ripristino, anche se la registrazione da parte della Corte dei Conti, avvenuta il 20 luglio, aveva già consentito lo svolgimento delle sedute deliberative della commissione per la Cinematografia nelle giornate del 2 e del 3 agosto. Qui sotto i due decreti, consultabili in questo sito internet anche nella sezione Normativa – Normativa statale.
Le disposizioni sul tax credit - credito d’imposta prevedono la possibilità di compensare debiti fiscali (Ires, Irap, Irpef, Iva, contributi previdenziali e assicurativi) con il credito maturato a seguito di un investimento nel settore cinematografico. Destinatari sono le imprese di produzione e distribuzione cinematografica, gli esercenti cinematografici, le imprese di produzione esecutiva e post-produzione (industrie tecniche), nonché le imprese non appartenenti al settore cineaudiovisivo associate in partecipazione agli utili di un film dal produttore di quest’ultimo.
5. Tax credit digitale
Gli esercenti di sale cinematografiche possono beneficiare di un credito d’imposta pari al 30% delle spese complessivamente sostenute per:
acquisto di apparecchi di proiezione e riproduzione digitale
acquisto impianti e apparecchi per la ricezione del segnale
formazione del personale
ristrutturazione e conformazione delle cabine di proiezione e degli impianti.
Il massimale annuo di credito per ciascuno schermo è pari a 50 mila euro.Il beneficio è concesso nel rispetto delle soglie previste dall’Unione europea per gli aiuti di Stato, ovvero 200 mila euro complessivi nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari. Se la richiesta di beneficio è stata effettuata entro il 31 dicembre 2010 e comunque per costi sostenuti non prima di giugno 2009, la soglia è elevata a 500mila euro. Se le spese sono sostenute con riferimento a multisale da 5 a 10 schermi in comuni con più di 50mila abitanti o in multisale con più di 10 schermi ovunque ubicate, il credito d’imposta spetta a condizione che l’impresa si impegni a rispettare un obbligo di programmazione, articolato nei successivi 3 anni, di film nazionali ed europei rispondenti ai requisiti di eleggibilità culturale di cui al “tax credit produttori”.
Riconoscimento requisiti per le imprese di esercizio Per beneficiare delle agevolazioni fiscali, le imprese di esercizio devono fare l’apposita richiesta alla direzione generale per il Cinema allegando la documentazione relativa alle spese per la digitalizzazione. L’ufficio effettua l’istruttoria tecnica e la direzione generale adotta il provvedimento di riconoscimento dell’agevolazione.
Richieste e Procedure Per accedere alle agevolazioni fiscali i soggetti interessati devono inviare o consegnare la richiesta alla direzione generale per il Cinema, compilando l’apposita modulistica. L’ufficio responsabile del procedimento è il Servizio II Produzione cinematografica, tel. 0667233248. Funzionario addetto Giorgio Squitieri tel. 0667233225 giorgio.squitieri@beniculturali.it. Per il tax credit digitale: Leonilde De Cinque tel. 0667233251 leonilde.decinque@beniculturali.it.
Le disposizioni sul tax credit - credito d’imposta prevedono la possibilità di compensare debiti fiscali (Ires, Irap, Irpef, Iva, contributi previdenziali e assicurativi) con il credito maturato a seguito di un investimento nel settore cinematografico. Destinatari sono le imprese di produzione e distribuzione cinematografica, gli esercenti cinematografici, le imprese di produzione esecutiva e post-produzione (industrie tecniche), nonché le imprese non appartenenti al settore cineaudiovisivo associate in partecipazione agli utili di un film dal produttore di quest’ultimo.
1. Tax credit produzione (art. 1, comma 327, l. 244/2007 e decreto 7.5.2009 “tax credit produttori”)
Il credito di imposta può essere chiesto dalle imprese di produzione cinematografica ed è pari al 15% del costo complessivo di produzione è fino all’ammontare massimo di euro 3.500.000 per periodo d’imposta.Nel caso di produzioni associate il credito di imposta spetta a ciascun produttore associato, in relazione alle spese di produzione direttamente sostenute e in proporzione alla quota di effettiva partecipazione.Nel caso di produzioni con contratti di appalto il credito di imposta spetta sia al produttore esecutivo sia al produttore appaltante, in relazione alle spese di produzione da ciascuno sostenute.Sono beneficiari del credito d’imposta:
Film di nazionalità italiana (art.5 della “legge cinema” (decreto legislativo n. 28 del 2004) e decreto 7.5.2009 “tax credit produttori”);
Film riconosciuti di interesse culturale dalla Commissione per la cinematografia (art. 7 della legge cinema e decreto 7.5.2009). Nell’ambito di questi ultimi, la Commissione per la cinematografia può attribuire l’ulteriore qualifica di “film difficile”, ai fini di un maggior livello della soglia di aiuti pubblici e quindi anche dell’entità del beneficio fiscale.
Con decisioni del 7 luglio scorso, la Commissione europea ha approvato la proroga al 31 dicembre 2013 (a partire dall’1 gennaio 2011) dei regimi italiani del tax credit “produttori” e del tax credit “investitori esterni e distributori”, stabilita con il decreto legge mille proroghe di fine 2010. L’attesa decisione è giunta al termine del prescritto iter di notifica della proroga alle autorità di Bruxelles.
Le decisioni non riguardano il tax credit “digitale”, che non era stato a suo tempo approvato dall’Unione Europea e che, comunque, è prorogato anch’esso fino al 31 dicembre 2013, per ora nelle soglie di aiuto “de minimis”, in attesa della conclusione, nei prossimi mesi, del negoziato con la Commissione per l’autorizzazione un nuovo decreto tecnico, senza le predette limitazioni.
Costanza al Museo Diocesano di Vicenza Foto@Raiplay
4.028.000 telespettatori, per uno share del 23.2%, hanno seguito la prima puntata della nuova fiction Rai "Costanza", interamente ambientata in Veneto.
Spazio anche ad una visita al Museo Diocesano di Vicenza per risolvere un mistero legato a Selvaggia di Staufen, figlia illegittima di Federico II di Svevia, sposa giovanissima di Romano d'Ezzelino.
La troupe di Banijay Studios Italy è stata in città lunedì 17 giugno 2024 per le riprese della fiction, tratta dal bestseller di Alessia Gazzola “Questione di Costanza”.
Ruolo centrale nella ricerca va al prezioso "Piviale dei Pappagalli", antico tessuto, dono di Federico II al tiranno Ezzelino, che è realmente esposto al museo, aperto al pubblico tutti i giorni.
Moltissime scene del film per la tv "Questione di stoffa" sono stato girate durante l'estate 2024 nel centro storico di Vicenza.
Location principale è la centralissimaContra’ del Monte, la via dove insistono i due negozi concorrenti: al civico 10 una proprietà del Comune, allestita per l'occasione a bottega di tessuti indiani e all'angolo con Piazza dei Signori un reale negozio storico di tessuti. Da sfondo, la pietra bianca della Basilica Palladiana.
Altre scene sono state girate in piazza Matteotti e all'interno del Teatro Olimpico, di cui si vedono anche Odeo ed Antiodeo.
E' Villa Valmarana ai Nani invece ad accogliere la visita dei due attori alla scoperta dei colori del Tiepolo.
Il campo da golf si trova sui Colli Berici, a Brendola, dove svetta anche la Rocca dei Vescovi che vediamo in una scena.
Anche quest’anno il Consorzio Vicenza è - Vicenza Film Commission è stato ospite dello spazio Regionale allestito all’interno dell’Hotel Excelsior in occasione della Mostra d’arte cinemato
"E’ il primo anno senza il nostro Direttore Vladimiro Riva – ricorda Roberto Astuni – che da anticipatore,come spesso gli capitava, aveva dato vita più di 25 anni fa a questo segmento operativo all’interno delConsorzio turistico, avendo studiato le film commission americane, dove sono nate, e il potere attrattivodelle produzioni audiovisive a favore del territorio dove vengono ambientate. Era volato fino a Mumbai edera riuscito ad attrarre e portare nel vicentino produzioni da Bollywood, ma anche dalla Cina, Brasile efiction televisive coreane. Quindi negli ultimi anni anche importanti produzioni italiane come, una fra tutte,la serie targata RAI 1 “Di padre in figlia” di Riccardo Milani, 4 episodi interamente girati nel vicentino.Aveva, tuttavia, anche sempre riservato un’attenzione convinta ai giovani film-makers vicentini che sicimentano in questa professione con passione e determinazione."
Come omaggio al suo impegno e con sincera riconoscenza che dunque Vicenzaè-Film Commission, ha deciso di incentrare la presentazione proprio sulla passione che muove alcuni di loro e, che li porta spesso adautoprodursi, spinti dal desiderio e dall’urgenza di comunicare attraverso il linguaggio cinematografico. Un racconto che li accomuna in una sorta di fil-rouge ricco di motivazioni, fatiche, entusiasmi, ambizioni con lepresentazioni delle loro ultime produzioni.
1. ANDREA JOSHUA ASNICAR, TBSCMedia - Creative Director SANGUE NON è ACQUA
"La vita accanto" è ispirato al romanzo della scrittrice vicentina Mariapia Veladiano, vincitrice del Premio Calvino, storia di una famiglia in cui segreti inconfessabili e sensi di colpa si intrecciano a grande talento e voglia di riscatto.
A Vicenza, ricca città d’arte italiana, una coppia benestante accoglie con gioia la nascita di Rebecca, attesa da tempo. Ma il suo volto è sfigurato da una voglia rossa che copre metà del viso. La madre ne è ossessionata al punto da rifiutarla, il padre cerca di supplire. Sarà la zia, celebre concertista, ad assumerne l’educazione e scoprirne l’eccezionale talento musicale.
“Nobiltà, bellezza, irregolarità”. Sono queste le parole che il regista Marco Tullio Giordana ha utilizzato per descrivere le emozioni che ha provato osservando Vicenza da dietro la cinepresa.
Teatro Olimpico e Piazzale della Vittoria, Vicenza. @Foto ufficiali "La Vita Accanto"
Il film è interpretato da Sonia Bergamasco, Paolo Pierobon, Valentina Bellè, Beatrice Barison (giovane talento pianistico, concertista internazionale per la prima volta sullo schermo), Sara Ciocca, con l’amichevole partecipazione di Michela Cescon, Angela Fontana, Luigi Diberti, ed è una produzione Kavac Film, IBC Movie e One Art con Rai Cinema.
La produzione del film, interamente girato a Vicenza, ha trovato il suo quartier generale nel centralissimo Palazzo Franceschini Folco, edificio di proprietà della Provincia di Vicenza che ha ospitato gli uffici della produzione, l' attrezzeria, il guardaroba nonchè il set vero e proprio: è la casa dove vive la famiglia protagonista.
L'edificio non è visitabile ma viene aperto alla visite per occasioni particolari o su richiesta.
Il concerto che apre il film ha luogo nel Teatro Olimpico di Vicenza, capolavoro di Palladio.
Il teatro è aperto al pubblico dal marted' alla domenica ed ospita rassegne musicali e di prosa.
Villa Valmarana ai Nani: i nani del muro perimetrale della dimora diventano parte della narrazione, in un cupo paragone tra loro e la piccola Rebecca.
La villa è regolarmente aperta al pubblico tutti i giorni.
Il laboratorio dove lavora Michela Cescon, la mamma di Lucilla, è facilmente riconoscibile nella antica Stampera Busato, aperto al pubblico e tuttora in attività.
Le scene del conservatorio sono invece state girate presso il Chiostro di San Pietro.
Il ponte delle Barche è location notturna di una scena chiave del film.
Sono stati oltre 2 milioni i telespettatori (2 milioni 115 mila con l’11,6% di share) che hanno seguito ieri, mercoledì 29 maggio, in prima serata su Rai 1 il film di Salvatore Allocca “Mancino naturale” con Claudia Gerini e Massimo Ranieri.
Il film, girato tra Latina e Vicenza, è ora disponibile gratuitamente su RaiPlay LINK
In centro la sua sagoma ha campeggiato a lungo nella vetrina di un negozio di ottica di una nota catena che lo aveva come testimonial. Ma tra pochi giorni Alessandro Borghese, lo chef dalle mille attività, sarà stabilmente a Bassano in carne e ossa per quasi una settimana. È in arrivo in città, infatti “Quattro ristoranti”, il popolare programma televisivo di sfide tra rappresentanti dell’eccellenza enogastronomia delle più belle località d’Italia. Borghese e la sua troupe registreranno ai primi di aprile una puntata della trasmissione.
Il piatto "special": asparagi e uova La notizia doveva rimanere segreta fino a cose fatte, perché tutti i coinvolti, in casi come questi, sono tenuti alla massima riservatezza e firmano severissimi accordi in tal senso. Ma Bassano è piccola e la gente mormora. E mangia asparagi. Difficile pensare, infatti, che nella stagione per eccellenza il “piatto speciale” della competizione possa essere diverso dal prelibato turione dop già rilanciato dalla recente puntata di Masterchef e caro a Sky, grazie anche al suo super-testimonial Antonio Lorenzon, vincitore dell’edizione 2019-2020 del “padre” di tutti i talent culinari.
Le riprese di "Quattro Ristoranti" ad aprile a Bassano Dopo avere portato sul Ponte la sua trasmissione di punta, dunque, Sky raddoppia a distanza di pochi mesi, questa volta con l’organizzazione di Banijay Italia, produttrice dello show, e la collaborazione delle istituzioni locali e provinciali: il Comune, che offrirà alcune location per le riprese e si occuperà di isolare di volta in volta le relative aree, e Vicenza Film Commission, che si occuperà dell’indispensabile logistica. Questa volta l’amministrazione - che per Masterchef spese diverse migliaia di euro - non dovrebbe avere esborsi: a quanto risulta, infatti, non vengono chiesti contributi economici alle località scelte.
Le selezione dei ristoranti I quattro ristoranti in gara usciranno da una riservatissima selezione che si concluderà la prossima settimana: per questioni di segretezza, viene ultimata nei giorni immediatamente precedenti il ciak e non viene divulgata. Il casting in corso è ampio e trapela solo che la produzione gradirebbe concentrarsi sul centro storico. Il format è noto: capitanati da Borghese, tre ristoratori a turno pranzano o cenano insieme nel locale del quarto, giudicano a voce alta e poi votano menu, servizio, location e conto. Il presentatore, invece, tiene segreti i suoi giudizi, che possono cambiare la classifica, e si reca a sorpresa con il suo van (tutto da vedere se riuscirà a farsi largo tra le stradine del centro) dai vincitori.
Segreto il luogo delle "pagelle" con i voti Una “sfida nella sfida” sarà quella della sede del tavolo di confronto, il luogo dove avviene lo svelamento finale delle votazioni. Si parla del chiostro del museo civico o della sala degli specchi di palazzo Sturm, per le quali “spinge” il Comune, ma la produzione starebbe valutando anche suggestive strutture private. In ogni caso, copiose saranno anche le riprese degli scorci più belli e dei panorami della città, oltre che la propaganda alle sue specialità culinarie: un altro volano importante per il turismo bassanese. A stretto giro, perché a differenza della puntata di Masterchef, registrata la primavera scorsa e trasmessa in dicembre, i “Quattro ristoranti” alla bassanese dovrebbero andare in onda tra la fine di maggio e l’inizio di giugno.
Torna la terrazza della Basilica Palladiana che apre la seconda stagione della serie. La terrazza panoramica è aperta al pubblico dal venerdì alla domenica.
Tra le serliane del loggiato palladiano le ragazze entrano nella scuola di Emma Conti, ed al piano terra organizzano un flashmob.
PONTE PUSTERLA, a 5 minuti a piedi dalla Basilica Palladiana
Il GIARDINO SALVI, parco pubblico aperto tutti i giorni, si trova in zona Porta Castello.
Il Torrione che si vede ospita mostre di arte contemporanea ed è visitabile fino alla sua cima, nel fine settimana.
L'esterno della CASA DEL PROF, è girato in Contrà delle Canove, a due passi dalle Gallerie d'Italia - Palazzo Leoni Montanari.
L'incontro tra MARTINA e la sua vera madre è girata in Motton San Lorenzo, l'omonima chiesa infatti fa da sfondo alla cena.
La location che ospita il convegno della Onlus di Petra è il palladiano Palazzo Thiene, splendida dimora rinascimentale, visitabile dal giovedì alla domenica.
Contrà San Gaetano Thiene/ingresso Palazzo Thiene - aperto al pubblico.
E lì, a pochi passi, in Contrà Santo Stefano, avviene l'incidente a Roberto.
Il giardino Salvi con le sue statue e la palladiana Loggia Valmarana torna spesso a fare da sfondo alle passeggiate dei protagonisti.
Come nella prima serie, è sempre Palazzo Folco, in contrà San Marco ad ospitare la Questura: è qui che sono girati interni ed esterni.
Anche la piazza San Lorenzo resta una delle location principali, con la chiesa romanica ed il Liceo Lioy sempre riconscibili.
Cercavate l'ingresso della scuola di Emma Conti? Per accedere al primo piano del loggiato della Basilica palladiana, l'ingresso principale al pubblico non è dallo scalone storico che vediamo in tv ma poco distante, accanto alla torre di piazza. La Basilica è aperta alle visite dal martedì alla domenica, senza necessità di prenotare!
Gli interni della scuola di danza sono stati girati in studio a Roma.
Lo splendido giardino costellato di statue che vediamo comparire nell'ultima puntata si trova fuori città, presso Villa Da Schio, in località Costozza di Longare.
Il parco della villa è aperto al pubblico dal mercoledì alla domenica.
Ed è sempre il borgo di Costozza che vediamo fa da sfondo, nella puntata precedente, alla scena presso il vecchio forno dove lavorava Petra.
E poi scappano veramente in Svizzera Petra e Daria? La stanza d'albergo con vista sulle colline, ci dice che in realtà siamo sui colli Berici, a Villa Michelangelo.
La fuga di Diana dalla Svizzera termina .. a Creazzo, in Piazza Roma, siamo sempre nelle colline attorno a Vicenza.
Il palladiano Palazzo Thiene per l'ultima puntata si sposta invece al centro di New York. Il grande camino alle spalle di Caruana, è proprio tra gli spazi visitabili del palazzo rinascimentale.
I LUOGHI DELLA PRIMA SERIE
La serie è andata in onda su Canale5 nell'autunno 2021.
La fiction in onda su Canale 5 è stata girata, per quanto riguarda gli esterni, in gran parte nel centro storico di Vicenza, città del Palladio, patrimonio Unesco dal 1994.
Ed è il Teatro Comunale di Vicenza quello che si vede ad inzio puntata quando Emma atterra, in quello che non è un aeroporto ma appunto il parcheggio del teatro civico, che è stato per alcune settimane proprio il campo base della produzione durante le riprese ospitate in città tra agosto ed ottobre 2020.
La Basilica Palladiana, Monumento Nazionale, e simbolo della città svetta nella riprese aeree e nella finzione il suo elegante loggiato e l'antico scalone di accesso al piano nobile sono gli esterni della Scuola di Danza di Emma Conti. Per poter passeggiare lungo quelle logge che spesso si vedono nella fiction, la Basilica è aperta alle visite dal martedì alla domenica.
La zona di PonteSan Michele e Ponte San Paolo, a due passi dalla centralissima Piazza dei Signori sono i luoghi scelti per molti esterni, compresa l'abitazione di Valentina, mentre proprio il muro della sede della Provincia di Vicenza, in contrà Gazzolle, è quello dove Emma trova il murales di Darkout.
Ed ancora, la zona di San Lorenzo: in via Montagna l'incidente con il motorino e gli scorci di Contrà Motton San Lorenzo sono quelli che si vedono in un passaggio in bicicletta di Emma. La scuola dove insegna è in realtà il vero Liceo Lioy, in Contrà Cordenons/ Piazza San Lorenzo.
Il Bar dell'Accademia, luogo di ritrovo di insegnanti e studenti si trova alle spalle della Basilica, in Piazza delle Erbe ed in realtà si chiama Cucù.
La villa della madre di Anna si trova fuori Vicenza: si tratta di Villa Ferramosca Cantarella, dimora storica a Brendola. Villa privata disponibile per eventi ed ospitalità.
Il salone che invece si vede durante la gita della classe di Enrico, si trova presso la foresteria di Villa Valmarana ai Nani a Vicenza, aperta al pubblico e visitabile tutti i giorni.
La maggior parte deglli interni della serie invece sono stati girati a Roma.
SECONDA PUNTATA
Il Palazzo che ospita la Questura è Palazzo Folco, in Contrà San Marco: l'immobile, di proprietà dell'Amministrazione Provinciale, non è aperto al pubblico. LINK
La gioielleria Fontana è una delle numerose botteghe storiche che si trovano al pian terreno della Basilica Palladiana. Vicenza, città profondamente legata all'arte orafa ospita, sempre presso la Basilica, l'unico Museo del Gioiello in Italia. (visitabile da marterdì alla domenica).
La zona di Monte Berico, colle che sorge ad un paio di kilometri dalla città, è spesso lo sfondo di scene della fiction: dal piccolo parco di fronte al Santuario, il Giardino della Vittoria, al Belvedere, al ristorante dove vanno a cena i protagonisti che è nella realtà un bar. Il piazzale della Vittoria è il punto panoramico più amato dai vicentini e dai numerosi pellegrini che ogni anno fanno visita al Santuario della Madonna di Monte Berico.
Il quartiere di San Rocco è invece quello che vediamo durante le indagini di Emma. In Contrà Cantarane troviamo la Foresteria dell'esercito, che in realtà è una villa privata.
Piazza delle Erbe resta una delle location principali della fiction: è girato qui anche la scenografico balletto con le fiaccole, tra gli archi della Basilica e la piazza sottostante.
Intravediamo in questa puntata anche la zona delle Barche: rione bagnato dai due fiumi cittadini, deve il suo nome all'antica funzione di porticciolo, luogo di scambio merci da e per Venezia.
La gita alla mostra di Galileo: siamo a Palazzo Chiericati, che ospita il Museo Civico. I mappamondi fanno parte della collezione permanente e sono esposti nel salone nobile al primo piano. Il museo è aperto dal martedì alla domenica.
La scena del tentato rapimento di Anita è girato invece in zona San Biagio: siamo sempre in centro storico, lungo il fiume Bacchiglione.
TERZA PUNTATA
Parco Querini, il parco storico della città si distingue bene con il suo tempietto neoclassico e con i viali punteggiati dalle statue del Marinali.
Ponte San Paolo e Ponte San Michele
Contrà Piancoli, Vicolo Cieco Retrone, Contrà del Monte
Loggia del Capitaniato, diventa la sede per una saggio di danza: in realtà ospita la Sala del Consiglio Comu
QUARTA PUNTATA
L'ospedale che più volte vediamo nella fiction e dove viene ricoverata anche Valentina non è l'ospedale di Vicenza. Si tratta del vecchio Ospedale di Thiene, in via Boldrini.
La scena dell'incendio della casa di Luca è girato a Vicenza: siamo ancora in Contrà Ponte San Michele.
E' girata invece presso l'Antico Hotel Vicenza la festa serale cui prendono parte i ragazzi: la terrazza dell'hotel, aperta non solo per i clienti, offre una piacevole vista sui tetti del centro, sulla cupola del Duomo e sulla vicina Basilica con la Torre Bissara.
QUINTA PUNTATA
E' Villa Valmarana ai Nanila location protagonista della puntata! La dimora affrescata dai Tiepolo viene inquadrata da splendide riprese aeree che ne mostrano Palazzina e Foresteria: è proprio quest'ultima che ospita Luca durante la sua fuga. Il Salone e le stanze non ospitano nella realtà alcuna biblioteca ma fanno parte degli spazi visitabili della villa, aperta al pubblico 364 giorni l'anno.
Set e stanze della foresteria di Villa Valmarana ai Nani, Vicenza
SESTA PUNTATA
Il belvedere della città, Piazzale della Vittoria, dove in varie occasione passeggiano i protagonisti si trova in località Monte Berico, a una paio di chilometri dal centro storico.
La cena di gala ha luogo presso la Terrazza della Basilica Palladiana, aperta al pubblico durante la bella stagione. Logge e salone della Basilica sono invece aperte alla visite tutto l'anno. Info e orari
Nell'ultima puntata abbiamo modo di vedere il Teatro Olimpico di Vicenza, location del Festival di danza. Il Teatro è regolarmente aperto al pubblico per la visita, senza necessità di prenotare e l'accesso al capolavoro palladiano avviene proprio attraverso quel giardino che ospita la scena finale della serie.
Il film "Questione di stoffa", girato durante l'estate in città, andrà in onda in prima visione su Rai 1 domenica 3 novembre alle 21.30.
«Ancora una volta Vicenza è stata scelta per fare da scenografia ad un film e questo per noi è una soddisfazione – dichiara l’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin -. Sarà emozionante vedere gli scorci della nostra città in tv in una produzione Rai. Anche questo è un modo per far conoscere la bellezza e l'unicità di Vicenza e per mettere in luce luoghi poco conosciuti a volte anche dai cittadini».
Tra gli attori sulla scena Pierpaolo Spollon, Beatrice Sandri, Clotilde Sabatino, Nicola Pannelli, Licia Navarrini, Brayan K Paaris, Riccardo Maria Manera, Valeria De Michele con la partecipazione straordinaria di Kabir Bedi.
Prodotto da Pepito Produzioni s.r.l., per la regia di Alessandro Angelini - autore della recente serie televisiva Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso (2022) e del film TV Califano (2024), ispirato alla biografia del celebre cantautore – fa parte della collana di tv movie “Purché finisca bene”. È una commedia sentimentale che racconta le vicende di un’affermata sartoria familiare e dell’arrivo, nella stessa via del centro storico, della concorrenza rappresentata da due fratelli indiani. Sarà l’inizio di una competizione per la sopravvivenza delle reciproche imprese, fino a quando le due famiglie scopriranno di essere più vicine e simili di quanto avessero mai immaginato.
Il film è stato girato nello stabile in contra’ del Monte 10 di proprietà del Comune allestito a bottega di tessuti e nel negozio di stoffe situato proprio di fronte.
Alcune scene sono state girate in piazza dei Signori, al Teatro Olimpico, in piazza Matteotti e a Villa Valmarana ai Nani.
Il regista Alessandro Angelini commenta: «“Questione di stoffa” è una favola moderna, una sorta di Romeo e Giulietta in salsa curry, in cui l’amore tra il veneto Matteo e l’indiana Rani, sboccia inatteso nel bel mezzo della guerra tra le due famiglie d’origine. Da una parte i Mampresol, sarti da tre generazioni - dall’altra i Khumar - i cui antenati hanno vestito niente meno che Gandhi - impegnati a contendersi la realizzazione di una sfilata di moda. Chiaro che in gioco non c’è solo il lavoro ma molto di più; il prestigio delle due sartorie.- prosegue -. A suggerire i toni favolistici del racconto, oltre al carattere dei personaggi sono anche i costumi e l’ambientazione: i canali di Treviso con i mille riflessi pastello e le architetture Palladiane di Vicenza, Villa Valmarana e i dipinti del Tiepolo, la meraviglia scenografica del Teatro Olimpico, che impreziosiscono il film dandogli una prospettiva nuova e inconsueta».
È l’equilibrio tra dovere di cronaca e fiction, tra testimonianza e narrativa ad aver colpito la giuria del Leone di Vetro. «800 giorni» del regista Dennis Dellai ha vinto venerdì sera il premio, giunto alla decima edizione, al teatro Avanspettacolo di Marghera (Venezia).
Il sequestro più lungo in Italia «Non ce l’aspettavamo – afferma Dellai – È stata una grande emozione, soprattutto per il gruppo, i ragazzi del cast… Il bello di questo premio è che valorizza la nostra regione, permettendo anche a una piccola produzione come la nostra di avere una passerella». Il film «800 giorni» si ispira a uno dei momenti più bui degli anni Ottanta in Veneto, il rapimento di Carlo Celadon. Quello di Celadon è stato il sequestro più lungo della storia d’Italia: l’arzignanese, figlio diciannovenne dell’imprenditore Candido, venne rapito la sera del 25 gennaio del 1988 dalla ‘ndrangheta e costretto a rimanere nascosto in grotte e ovili della Calabria, per 831 giorni.
La genesi del film La genesi del progetto non è stata semplice né immediata. «La prima volta che abbiamo contattato Celadon, nel 2019, non voleva che la sua storia diventasse un fenomeno mediatico – spiega Dellai – Quindi abbiamo ideato una trama che si ispirasse alla sua storia, ma di fiction, con nomi differenti. L’anno successivo ci siamo visti di nuovo: ha capito che il nostro obiettivo era creare un racconto che fosse testimonianza di quanto gli era accaduto. Quando glielo ho mostrato in anteprima, mi ha detto che era un lavoro rispettoso e con ricostruzioni molto accurate». Proprio l’equilibrio tra cronaca e finzione ha colpito la giuria: «Il protagonista è riuscito a creare una storia che fosse vera testimonianza di quanto accaduto, con ricostruzione dei fatti minuziosa e accurata, in equilibrio tra cronaca e fiction – si legge nella motivazione – Con l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni uno spaccato dell’Italia dell’epoca, gli anni Ottanta». A consegnare il riconoscimento c’era anche la Vicenza film commission con il segretario generale Carla Padovan. Vladimiro Riva, consigliere delegato di Vicenza film commission, riflette: «Dopo dieci edizioni del premio, è il momento che si valuti un suo ingresso vero e proprio alla Mostra. Stiamo pensando a un docufilm su un politico veneto del secolo scorso».
Ora le proiezioni pubbliche Ora, per «800 giorni» è arrivato il momento delle proiezioni pubbliche: la prima sarà il 30 settembre in apertura del film festival di Breganze. «Poi abbiamo fissato altre date in giro per l’Italia, da Bologna a Belluno – sottolinea Dellai – Non ce lo aspettavamo. Progetti futuri? Qualche idea c’è… ma intanto godiamoci “800 giorni”». Da fine anno, sarà visibile in streaming su Prime Video. «Ci piacerebbe trasmettere alle nuove generazioni quel drammatico spaccato di Italia – conclude Dellai –È un periodo da non dimenticare: ciò che tenne in vita Celandon fu l’ultima canzone ascoltata, di Pat Metheny, e il pensiero che la sua ragazza lo stesse aspettando».
La seconda stagione di “Luce dei tuoi occhi” girata a Vicenza andrà in onda da mercoledì 12 aprile in prima serata su Canale 5. I protagonisti Anna Valle e Giuseppe Zeno - nei panni rispettivamente dell’étoile e coreografa Emma Conti e del professore di liceo Enrico Leoni - sono affiancati da un nuovo personaggio, Petra Novak interpretata da Francesca Cavallin. La serie è prodotta da Massimo Del Frate, Head of Drama di Banijay Studios Italy per RTI e diretta da Fabrizio Costa.
Fra coreografie piene di brio ed eleganza, musiche immortali, amori appassionati, misteri oscuri e colpi di scena mozzafiato, e sullo sfondo romantico della città di Vicenza, di piazza dei Signori, del Teatro Olimpico e delle sontuose ville palladiane, Emma dovrà imparare a essere madre e maestra di una ragazza che la rifiuta e che nasconde molti segreti.
Produzioni e protagonisti vicentini presentano, con Vicenza Film Comission, gli ultimi progetti legati al territorio vicentino.
IL PROGRAMMA
ORE 14.30
800 GIORNI - lungometraggio Film liberamente ispirato al sequestro di Carlo Celadon, avvenuto nel 1988 Relatori Dennis Dellai - Regista Giacomo Turbian - Sceneggiatore Marta Dal Santo - Attrice
RIGONI STERN E IL CINEMA talk a cura di Alessandro Comin Breve talk show sul rapporto tra Mario Rigoni Stern (nel centenario della nascita) e i film, progettati o realizzati, sulle sue opere o con il suo contributo Relatori Alessandro Comin, giornalista, inviato alla Mostra del Cinema per Il Giornale di Vicenza
ORE 15.00
“RENAISSANCE" miniserie Relatori Youssef Da Lima - Regista Diego Dalla Palma – Truccatore, scrittore e attore Laura Milan – Stilista
“DI FUOCO E D’OMBRA” cortometraggio Relatori Rossella Menegato – Scrittrice e Sceneggiatrice Youssef DaLima – Regista e Sceneggiatore Marzia Garofletti - Produttrice Paco Cacciola – Fonico e Compositore Manuela Brocco – Storica e scrittrice
ORE 15.20
DESIDERIO IMPERFETTO cortometraggio drammatico Relatori Alessandro Rindolli - Regista e Sceneggiatore Sofia Nostrali - Aiuto Regista Matteo Pagliarusco - Montatore Thomas Pappacena - Attore Protagonista
DATI SENSIBILI short documentario Relatori Alessandro Rindolli - Regista, montatore Gianna Rubini - Performer e Artista, autrice dei volumi Dati Sensibili
RED cortometraggio d'azione Relatori Matteo Pagliarusco: Regista e montatore Giulia Reine: Regista Alessandro Rindolli: Assistente alla regia Giorgio Recchia: Scrittore
PANNOCCHIA NON HA PIÙ PAURA cortometraggio d'animazione Relatori Matteo Pagliarusco - regia, montaggio e animazione Sabrina Giuditta - insegnante
ORE 15.40 MANCINO NATURALE lungometraggio Relatori Salvatore Allocca, regista Riccardo Di Pasquale, Direttore area Cinema · Fenix Entertainment SPA Daniele Esposito, Emma Film
LA RUA.LA MAGIA DI VICENZA mediometraggio Relatori Simona Siotto, Assessore alla Cultura del Comune di Vicenza Daniele Cazzola, regista Davide Fiore, direttore artistico del progetto
WHEN THE MIST CLEARS lungometraggio Relatori Make up artist Tamara Pellegrin
SHELLA MARZO docu-fiction Relatori Bruno Carli: Regista e sceneggiatore Giacomo Manghi: Direttore della fotografia e sceneggiatore Lara Lettieri: Aiuto regia e pre-produzione
Nel rispetto delle norme di sicurezza, la sala potrà offrire ospitalità solo su invito e fino ad esaurimento dei posti disponibili. L’accesso allo spazio avverrà esclusivamente da Lungomare G. Marconi, dove segnalato dai totem della Regione. Si ricorda l’obbligo di green pass e mascherina.
COMUNICATO STAMPA - SULLE TRACCE DI ANDREA PALLADIO
“Paesi che vai… luoghi, detti, comuni…”, lo storico programma di RAI UNO, ideato, scritto e condotto da Livio Leonardi, patrocinato dal MiC ( Ministero della Cultura ) che va in onda ogni domenica mattina dalle 9.40 alle 10.30, in questi giorni è a Vicenza per girare una puntata sulla città. Livio Leonardi, partendo dalla spettacolare Piazza dei Signori, condurrà il suo pubblico alla scoperta delle Ville e dei Palazzi realizzati grazie alla genialità del celebre architetto della Serenissima: Andrea Palladio.
Col consueto linguaggio fiabesco, che da sempre contraddistingue il noto programma di Rai Uno, e quella capacità di far rivivere il passato nel racconto televisivo, Livio Leonardi – insignito proprio per questi motivi di importanti riconoscimenti quali la Medaglia d’Oro della Società Dante Alighieri per la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo – immergerà quindi il proprio racconto nella storia del geniale architetto, e si addentrerà tra le mura di alcune delle due magnificenti opere.
Da Villa Godi Malinverni, dove Palladio accoglierà il conduttore, il racconto proseguirà all’interno dell’edificio simbolo del “Palladianesimo”: Villa Almerico Capra, detta anche la “Rotonda”. Le telecamere si sposteranno poi alla Basilica Palladiana, a Villa Caldogno e al Teatro Olimpico, ed entreranno, infine, all’interno del Santuario della Madonna di Monte Berico… un edificio sacro che racchiude una storia davvero particolare. Storie e atmosfere ricostruite, come in una fiction storica, da personaggi in costume d’epoca grazie alla preziosa collaborazione dell’Associazione Amici di Thiene, con il loro patrimonio di abiti realizzati magistralmente a mano, secondo le mode rinascimentali.
Ma non è finita qui… sempre con Livio Leonardi andremo anche alla scoperta di alcune location che hanno fatto da sfondo a celebri pellicole del panorama cinematografico italiano e internazionale. E infine “Paesi che vai” si immergerà nella natura incontaminata dell’Altopiano di Asiago, popolato da innumerevoli specie di animali selvatici, piante, funghi e fiori dai mille colori e profumi.
Appuntamento dunque su Rai Uno, tutte le domeniche alle 9.40 per un racconto indimenticabile dentro la storia, in compagnia di Livio Leonardi e di “Paesi che vai..”.
Le riprese, coordinate dal Consorzio Vicenza è, sono realizzate grazie alla collaborazione di: Comune di Vicenza, Comune di Caldogno, Ordine dei Servi di Maria per il Santuario di Monte Berico, Villa Godi Malinverni, Villa La Rotonda.
CIAK IN CITTA’ PER IL NUOVO FILM CON CLAUDIA GERINI DEDICATO AL MONDO DEL CALCIO GIOVANILE E AL MITO DI PAOLO ROSSI
Il Comune di Vicenza organizza martedì 27 ottobre una conferenza stampa a seguito dell’inizio delle riprese del film “Mancino Naturale”
Emma Film con Rai Cinema ha scelto Vicenza per le riprese del nuovo lungometraggio del regista Salvatore Allocca che saranno anche girate in città, grazie alla collaborazione di Comune, Vicenza Film Commission ed al sostegno della Regione del Veneto.
All’incontro, oltre al produttore, saranno presenti gli attori Claudia Gerini, Francesco Colella e Katia Ricciarelli con il giovane Alessio Parinelli.
Con il Sindaco Francesco Rucco e il direttore generale del L.R. Vicenza Paolo Bedin parteciperanno i rappresentanti della produzione Daniele Esposito e di Vicenza Film Commission Vladimiro Riva.
Dalla terrazza di Palazzo Sturm a Bassano, Francesca Michielin ha cantato la sua Cheyenne al cospetto del “King Kong Rhino” di Li-Jen Shi durante il concertone del 1 maggio in onda su Rai 3.
Le riprese sono state effettuate a Bassno domenica 26 aprile con l'assistenza di ViFc.
La domanda di sostegno potrà essere presentata: dalle ore 10.00 del 02 aprile 2020 alle ore 15.00del 15 giugno 2020.
È stato prorogato il termine per la presentazione delle domande:
dalle ore 15.00 del 15 giugno 2020 alle ore 15.00 del 30 giugno 2020
Le risorse finanziarie complessive previste per il presente bando ammontano a Euro 5.000.000,00 (cinquemilioni,00) di cui:
*Euro 4.000.000,00 (quattromilioni,00) per opere afferenti alle categorie SERIE TELEVISIVE e FICTION;
*Euro 500.000,00 (cinquecentomila,00) per opere afferenti alla categoria ANIMAZIONE ed
*Euro 500.000,00 (cinquecentomila,00) per opere afferenti alle categorie DOC e SHORT. 2.2
Eventuali risorse finanziarie residue rispetto alle tre tipologie d’intervento di cui al comma precedente, saranno destinate, in via prioritaria e fino ad esaurimento delle risorse di ciascuna tipologia, a favore delle produzioni ammissibili presentate nell’ambito delle categorie SERIE TELEVISIVE e FICTION, ANIMAZIONE, DOC e SHORT.
Le attività di produzione interessate dall’agevolazione devono essere realizzate e localizzate nel territorio della regione Veneto.
I progetti di realizzazione delle opere audiovisive alla data di presentazione della domanda di contributo, devono possedere i seguenti requisiti:
a. avere una copertura finanziaria minima, dettagliata come segue:
- 50% del costo della copia campione1 nel caso di progetti afferenti alle categorie SERIE TELEVISIVE, FICTION e ANIMAZIONE;
- 25% del costo della copia campione nel caso di progetti afferenti alle categorie DOC e SHORT;
b. nel caso di progetti afferenti alle categorie SERIE TELEVISIVE, FICTION e ANIMAZIONE essere oggetto di un contratto di distribuzione o un deal memo per la distribuzione con un distributore e/o un broadcaster e/o una piattaforma SVoD o VoD. Non saranno ritenute ammissibili lettere di interesse;
c. prevedere una spesa minima ammissibile sul territorio della regione Veneto: - di Euro 200.000,00 nel caso di progetti afferenti alle categorie SERIE TELEVISIVE, FICTION e ANIMAZIONE; - di Euro 20.000,00 nel caso di progetti afferenti alle categorie DOC e SHORT.
Tutti i documenti sono consultabili e scaricabili a questo
Ventiquattr'ore per raccontare una splendida famiglia borghese e una ricca cittadina del nord Italia. Di giorno le nostre signore e i loro mariti ostentano pubblica virtù ai tavolini dei caffè. Poi, di notte, la commedia scivola nel noir ed esplode il lato oscuro della provincia in un susseguirsi di meschinità e violenze. I sette vizi capitali incarnati dai sette protagonisti si palesano ai nostri occhi quasi con innocenza. Nessuno è accusabile di nulla anche se, tutti insieme, si macchieranno del peggiore dei peccati.
Il film Villetta con ospiti, diretto da Ivano De Matteo, è distribuito da Academy Two.
Il "vicentino" Tognazzi a Venezia 50 anni dopo. Nel 1969 Scola girava tra Vicenza e Bassano "Il commissario Pepe"
Il 24 settembre di cinquant’anni fa usciva sugli schermi italiani “Il commissario Pepe”, per la regia di Ettore Scola, con Ugo Tognazzi e Silvia Dionisio. Si tratta di uno dei film più famosi e importanti mai girati a Vicenza e a Bassano (con qualche scena anche a Povolaro di Dueville), mai nominate, fuse idealmente nel Comune di “Castelnuovo” ma perfettamente riconoscibili. Per festeggiare la ricorrenza, nello spazio della Regione Veneto al Lido di Venezia in occasione della 76ma Mostra del cinema, Vicenza film commission ha organizzato un evento in collaborazione con Il Giornale di Vicenza. “Buon compleanno commissario Pepe” il titolo dell’evento, moderato da Alessandro Comin. Sono intervenuti Vladimiro Riva e Roberto Astuni di , l’assessore Stefania Amodeo in rappresentanza del Comune di Bassano del Grappa e l’attrice Monica Vallerini alla presenza dell'assessore Regionale Giampaolo Bottacin in rappresentanza della giunta regionale e del presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti". Proiettate foto di scena e le pagine de Il Giornale di Vicenza dell’epoca delle riprese, che furono effettuate tra gennaio e marzo 1969, e un videosaluto di Gianmarco Tognazzi, figlio di Ugo, che ha elogiato l’iniziativa.
Il Commissario Pepe è un classico esempio della commedia all’italiana amara e fustigatrice che ebbe in Scola uno dei più acuti maestri. Il regista si ispirò liberamente al romanzo omonimo del veneziano Ugo Facco De Lagarda, uscito qualche anno prima. Lo scrittore era stato incaricato di scrivere il libro dall’editore Neri Pozza che voleva “una storia cattiva” pensando proprio alla sua città. Nemmeno nel libro Vicenza o Bassano sono nominate, ma i riferimenti sono chiari.
Colto e malinconico, amante del buonsenso anche nelle indagini, il Commissario Pepe si trova costretto a occuparsi di un giro di tresche sessuali che scopre sempre più vasto: coinvolge anche primari, suore, direttrici di enti benefici, presidi, esponenti della buona società e tocca anche i suoi colleghi e la sua stessa fidanzata. Invitato a fare sparire dall’inchiesta i nomi più compromettenti, decide di bruciare il fascicolo per non lasciare svergognare soltanto i cittadini comuni e di chiedere il trasferimento. Nel cast molti personaggi veneti, tra i quali Virgilio Scapin nei panni di un giovane nobile in fuoriserie frequentatore di una minorenne. Scapin, che prestò anche la sua libreria per una scena all’inizio del film, aveva già recitato in “Signore & Signori” di Pietro Germi e sarebbe comparso anche nel successivo “Il comune senso del pudore” di Alberto Sordi (dove fa l’edicolante in centro a Vicenza), realizzando così il record della partecipazione a tutte e tre le principali commedie sui vizi delle provincia veneta. Piccole parti furono affidate anche a personale dei ristoranti in cui la troupe cenava. Numerosissimi i luoghi di Vicenza e Bassano riconoscibili.
Tognazzi a dieta che si scatena con il baccalà «perché tanto è pesce», ma chiede a quanti punti calorici corrisponde una porzione di polenta. Tognazzi, tifosissimo rossonero, che indossa un kilt e va a fare visita ai giocatori del Milan in trasferta a Vicenza dopo aver vinto in Coppa Campioni a Glasgow, proprio nella settimana della fine delle riprese. Tognazzi che in via Araceli a Vicenza, non trovando una penna, firma autografi dando strappetti a pezzi di carta. I vigili urbani mandati a fare cordone in piazza Libertà a Bassano per evitare che il set venga invaso dagli ammiratori. Le serate nelle migliori trattorie, dove il regista Ettore Scola mangia poco ma recluta personaggi per le particine mentre ancora Tognazzi si informa sulle ricette tipiche del territorio. Il Comune di Bassano anticipa l' intenzione di organizzare un evento celebrativo per "il Commissario", facendo seguito a quello già svoltosi in giugno a Ca' Erizzo Luca come anticipo di Operaestate cinema. In fin dei conti, Tognazzi è un po' suo figlio adottivo: da bambino abitò per qualche mese in città con la famiglia, seguendo il padre, ispettore per una compagnia di assicurazioni.
Si rinnova l'appuntamento veneziano della Vicenza Film Commission che, presso lo spazio della Regione del Veneto al Hotel Excelsior presenterà alcune delle produzioni vicentine realizzate nell'ultimo anno, anticipate da un momento di ricordo e omaggio al film di Ettore Scola “Il Commissario Pepe".
Venerdì 30 agosto, dalle 12.00 alle 15.00
1 - BUON COMPLEANNO COMMISSARIO PEPE. Cinquant'anni dal film di Ettore Scola, con Ugo Tognazzi, girato a Bassano del Grappa e a Vicenza. Com'è cambiata la commedia all'italiana e la considerazione dei veneti. Alessandro Comin giornalista Il Giornale di Vicenza Elena Pavan sindaco Bassano del Grappa Monica Vallerini attrice di Bassano del Grappa Vicenza Film Comission
2 - LILLA FILM: LA VAL CHE URLA - FILM NOIR Lucia Zanettin – Regista Piergiorgio Piccoli – Attore protagonista Guenda Goria – Attrice coprotagonista Diego Carli – Attore coprotagonista Luca Zanfron - Attore coprotagonista
3 - YOUSSEF DA LIMA:"AMOR" - CORTOMETRAGGIO
Youssef DaLima, Regista e Sceneggiatore“
Fantinato Giuseppe – Attore Protagonista”
“Dal Santo Marta – Attrice Protagonista”,
4 - MATTEO TAIETTI : "PER MEMORIA" - VIAGGIO DOCUMENTARIO Matteo Taietti (Autore, Regista, Montatore) Lorenzo Schiavo (Autore e Soggetto)
5 - ASS. NUOVO ATOLLO, N.LUNARDI:"TUTTO IL TEMPO DEL MONDO" – LUNGOMETRAGGIO NICOLA LUNARDI – Produzione & PR ALESSANDRO RINDOLLI – Regista ANTONELLO BERTIN – Produzione ANDREA DE MARCHI - Attore
6 - SAMUELE SCHIAVO:"LA GRANDE VICENZA - VIDEO EMOZIONALE Samuele Schiavo - filmmaker freelance Raffaella Toniolo – scenografa Valentina Mezzato – assistente alla regia
7 - TOFUFILMS & MIRA PROJECT: IL VIDEOCLIP COME RISORSA PER PROMUOVERE PAESAGGI, ISTITUZIONI SCOLASTICHE FORMATIVE E TALENTI VICENTINI MICHELE PIAZZA regista di videoclip musicali, spot commerciali e fotografo SILVIA GIORDANI producer di videoclip musicali, spot commerciali, video aziendali, cortometraggi e programmi televisivi CENTRO MIRA PROJECT ricerca, formazione e gestione di attori; figurazioni per produzioni tv e cinematografiche girate in Veneto ISTITUTO MONTAGNA Il Settore Audiovisivo GABRIEL NOBILE, blogger, influencer, e cantante seguito da migliaia di persone. Spopola sul web con il suo singolo "My best friend". VALENTINA BONIOLO make up artist
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Direttori e Agenzie Casting Costumisti - Assistenti costumisti- Sarte Danza - Ballerini Elettricisti - Macchinisti Operatori Post produzione - Montaggio - Doppiaggio Fonici Direttori di produzione Location manager Organizzatori generali Registi - Aiuto registi Segretari edizioni Operatori e Assistenti operatori Direttori della fotografia - Fotografi Riprese aeree - Elicotteri / Droni Sceneggiatori / Soggettisti Scenografia - Arredatori- Attrezzisti Traduzioni - Interpreti Trasporti - Autisti Truccatori - Aiuto truccatori Parrucchieri
Si richiede residenza o domicilio nella provincia di Vicenza
Luca Guadagnino, candidato con il film Chiamami col tuo nome a 4 Oscar, sceglie il Veneto per la sua prima serie tv targata "Wildeside".
“We are who we are”, così titola il progetto di 8 puntate, sarà girato in gran parte nel territorio del Veneto, con particolare riguardo per le zone di Padova e Vicenza.
Guadagnino infatti è già stato in città nelle scorse settimane per effettuare dei sopralluoghi, anche se nulla di definitivo trapela ancora sulle eventuali location vicentine. Le riprese, che dureranno alcuni mesi, inizieranno la prossima estate.
La serie è prodotta da Movie Project per conto di Wildside, casa di produzione romana che ha già lavorato a Vicenza nel 2017 con il film Mamma o Papà ?, e che ha all’attivo serie di successo internazionale come The Young Pope e L’amica geniale.
E' stata annunciata una casting call rivolta principalmente a civili e soldati americani di base a Vicenza per il il prossimo 3 giugno:
CASTING CALL
Lunedì 3 giugno sono previsti i casting generici per la serie Tv “We are who we are”, scritta e diretta dal premio Oscar Luca Guadagnino e prodotta da Movie Project per conto di Wildside. La ricerca è rivolta ESCLUSIVAMENTE a persone madrelingua americana/inglese. ( Non è sufficiente conoscere l'inglese).
CASTING SESSION ON MONDAY
FROM 9.00AM TO 6.00PM AT
CASTING ARE OPEN !
FOR A SERIES WRITTEN AND DIRECTED BY LUCA GUADAGNINO
SHOOTING STARTS MID JULY 2019
LOOKING for AMERICANS / BRITISH (all ages) LIVING IN VENETO
If you are interested please
JOIN THE CASTING SESSION ON
MONDAY JUNE 3RD 2019
FROM 9.00AM TO 6.00PM AT
TEATRO COMUNALE VICENZA
Ad ora dalla produzione non sono state annunciate altre ricerche nel Vicentino. Qualora si aprissero posizioni sia per cast artistico che per cast tecnico ne daremo prontamente comunicazione sul nostro sito e sulla pagina Facebook.
Con più di 500 short film provenienti da tutto il mondo, la seconda edizione della Biennale Internazionale del Cortometraggio, ideata e diretta da Luca Dal Molin, organizzata da Is Art associazione culturale con il sostegno dell'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza e della Regione Veneto, e con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle attività culturali, si svolgerà a Vicenza dal 3 al 13 aprile.
L'iniziativa è stata presentata oggi in Sala Stucchi dal sindaco Francesco Rucco, dal direttore artistico Luca Dal Molin, da Marco Bellano, dottore di ricerca in Cinema e docente di History of Animation all’Università di Padova e dal dirigente scolastico dell'Istituto Canova Domenico Caterino.
"L'assoluta qualità della Biennale Internazionale del Cortometraggio ci ha convinti a confermare il sostegno al progetto che viene riproposto a Vicenza per la seconda edizione - ha spiegato il sindaco Francesco Rucco -. E per garantire la buona riuscita della proposta abbiamo messo a disposizione numerose sedi comunali, dal Teatro Astra al Teatro Bixio, dal AB23 all'auditorium del Museo del Risorgimento e della Resistenza e alla sala conferenze dei Chiostri di Santa Corona. La Biennale quest'anno si inserisce in una stagione culturale importante che ha già visto l'avvio del festival di poesia Poetry Vicenza, mentre a maggio, come da tradizione, ritornerà il festival Jazz. Nostro obiettivo, infatti, è ospitare e valorizzare iniziative culturali “a 360 gradi”, con proposte di qualità che spaziano dall'arte, alla musica, alla poesia e ora anche al cinema".
Durante gli undici giorni di rassegna, le proiezioni gratuite saranno arricchite dalla presenza di attori, registi, produttori, distributori, critici e giornalisti, attraverso incontri e interventi programmati con il pubblico in un calendario ricco di appuntamenti.
L'iniziativa coinvolgerà otto sedi: il Teatro Astra, il Teatro Bixio, l'AB23, l'auditorium del Museo del Risorgimento e della Resistenza, la sala conferenze dei Chiostri di Santa Corona, la sala Cinema dell'Istituto Canova e la sala Mediolanum.
La sezione arte, ospitata alla Qu.Bi Gallery, sarà inaugurata giovedì 4 aprile alle 18 con la proiezione di "Who I am and what I want" di David Shrigley e Chris Shepherd. La mostra "video" proseguirà fino al 13 aprile, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
La Loggia del Capitaniato in piazza dei Signori accoglierà la sede dell’InfoPoint, che ospiterà i workshop tenuti da registi e da importanti ospiti della Biennale. Inoltre la Loggia ospiterà anche le dirette stampa, che si svolgeranno dalle 10 alle 12 con i critici cinematografici e i registi che si avvicenderanno nel corso della manifestazione.
All’InfoPoint si potrà trovare il programma completo delle iniziative e si potranno acquistare gadget, libri, dvd e tutto ciò che riguarda la Biennale.
Le sezioni proposte sono sei per assecondare tutte le preferenze: ci saranno le sezioni italiana, con film veneti, internazionale, con un focus dedicato a Israele e Palestina con 12 short film, quella dedicata ai corti sperimentali e ai corti prodotti da RAI Cinema.
Non mancheranno le sezioni dedicate all'animazione e all'animazione per l'infanzia, quest'ultima nella sede del Museo del Risorgimento e della Resistenza.
Nell'ambito della sezione dedicata all’animazione saranno proposti quest’anno workshop e laboratori di approfondimento per studenti, con registi, docenti universitari, professori provenienti dalla Scuola Internazionale di Comics di Padova e dalla Nemo Academy di Firenze che vedrà come coordinatore Marco Bellano, dottore di ricerca in Cinema e docente di History of Animation all’Università di Padova. Saranno coinvolti gli istituti superiori della città.
Il Museo del Risorgimento e della Resistenza accoglierà i corti dedicati alla sezione animazione per l'infanzia che si sviluppa in tre giornate, sabato 6, domenica 7 e sabato 13 aprile, dalle 15 alle 17. L'ingresso sarà gratuito per la visione dei corti nell'auditorium del museo (anche la visita al museo gratuita).
Sono numerosi gli ospiti che parteciperanno alla biennale. A cominciare dall’artista e regista d’avanguardia inglese John Smith, ospite del Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia nell’aprile 2018, che sarà protagonista della giornata inaugurale alla Biennale di Vicenza, mercoledì 3 aprile alle 20 all'Istituto Canova e introdurrà la sua opera con la proiezione di due video: “Om” (4’ - 1986) e “The Girl Chewing Gum” (12’ - 1976).
Il registra incontrerà il pubblico giovedì 4 aprile, dalle 10 alle 12, sempre all’Istituto Canova, e presenterà una selezione dei suoi lavori che commenterà nel corso di una conversazione a cura di Elena Olivieri. Sarà l'occasione per vedere i corti di John Smith “Gargantuan” (1’ - 1992), “The Black Tower” (23’ - 1985-87), “Blight” (14’ - 1994-96), “The Kiss” (5’ - 1999), “Dark Light” (4’ - 2014), “Dad’s Stick” (5’ - 2012), “unusual Red cardigan” (13’ - 2011), “Jour de Fete” (1’ - 2017).
Nella sezione Italia, interverrà l’attore e sceneggiatore bolognese Gianni Cavina, ospite lunedì 8 aprile all'Istituto Canova, dalle 15 alle 18 e martedì 9 aprile al Teatro Astra dalle 20 alle 22. Sarà l'occasione per ripercorrere la storia cinematografica di questo grande attore italiano con la proiezione del cortometraggio "Caffe capo" e di due film di Pupi Avati, "Regalo di Natale" e "La via degli angeli".
L’attore, autore e regista Pippo Delbono sarà protagonista di un incontro al Teatro Bixio, venerdì 5 aprile dalle 16 alle 18, che presenterà tre short film da lui diretti: “Blue Sofa” (20’ - 2009), “La Visite” (22’ – 2015), “Appunti sul Vietnam” (10’ - 2016).
Gli appuntamenti della Biennale del Corto saranno animati dalla presenza di Ugo Brusaporco, conduttore radiofonico e critico cinematografico, dei giornalisti e critici cinematografici Maurizio di Rienzo, e di Elena Olivieri, autrice tv. Inoltre parteciperà anche Jacopo Chessa, direttore del Centro nazionale del Cortometraggio.
Venerdì 12 marzo alle 20 al Teatro Astra il regista Davide Vigore incontrerà lo sceneggiatore Massimo Gaudioso.
Sabato 6 aprile alle 16 al Teatro Astra è in programma una Master Class con il regista Alessio Cremonini che converserà con Maurizio di Rienzo, giornalista e critico cinematografico.
Nella Sala Mediolanum (in piazzale Giusti 8) si terranno appuntamenti con gli autori. Sabato 10 aprile alle 10 ci sarà Augusdti Argelich, presidente del Film festival Filmets (Badalona) e lunedì 9 aprile alle 11 lo scrittore Giannalberto Bendazzi e il regista portoghese Padro Serrazina con la conduzione di Marco Bellano. Infine venerdì 5 aprile arriverà la scuola internazionale di Comics, dalle 11 alle 12 (la scuola di Comics sarà anche all'Istituto Canova sabato 6 aprile dalle 9 alle 12).
L'iniziativa ha il sostegno di Rai Cinema, Rai Movie,Tva Vicenza, Tele Chiara,Il Corriere del Veneto.
Incontro di presentazione del Bando POR FESR 2014-2020 Azione 3.3.2 a favore delle imprese di produzione audiovisiva, cinematografica e televisiva
Venerdì 18 gennaio 2019, ore 10.00 Villa Italia Via S. Marco, 51 - Padova
Interverranno: -Cristiano Corazzari – Assessore regionale al territorio, cultura e sicurezza -Santo Romano – Direttore Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria
In caso di partecipazione la Regione invita a registrarsi compilando il modulo disponibile al seguente link
La Giunta regionale del Veneto, su proposta degli assessori al turismo e alla programmazione Fondi UE, Federico Caner e alla cultura, Cristiano Corazzari, ha approvato oggi, nell’ambito delle azioni relative al POR FESR 2014-2020, l’azione definita di “Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio, anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo” e il relativo “Bando per l’erogazione di contributi a favore della produzione cinematografica e audiovisiva”.
“Il bando mette a disposizione complessivi 1,5 milioni di euro – precisa Caner – e prevede la concessione di contributi a fondo perduto a sostegno degli investimenti per produzioni audiovisive effettuati da case cinematografiche”.
In particolare, 1 milione e 350 mila sono destinati a sostenere opere di fiction e animazione, 150 mila euro alla produzione di documentari e cortometraggi.
Le proposte progettuali potranno essere presentate per via telematicadal 18 dicembre 2018 al 18 febbraio 2019 e saranno valutate da una apposita Commissione Tecnica che comprende anche esperti in materia di produzione cinematografica e audiovisiva indicati dalle Università di Padova e Venezia e dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici.
Copia integrale del bando è pubblicata nel Bollettino Ufficiale e nella sezione “bandi, avvisi e concorsi” del sito istituzionale della Regione del Veneto: link
Bassano del Grappa trasformata in parte nel set del nuovo film di Ivano De Matteo. Una commedia noir, ambientata nel NordEst con protagonista un cast delle grandi occasioni.
Bassano del Grappa – Iniziano giovedì, 8 novembre, a Bassano, le riprese del film “Villetta con ospiti”, del regista Ivano De Matteo, con soggetto e sceneggiatura di Ivano De Matteo e Valentina Ferlan. Tra i protagonisti ci sono Marco Giallini, Michela Cescon, Massimiliano Gallo, Erica Blanc, Cristina Flutur, Monica Billiani, Tiberio Dobrica, Bebo Storti e Vinicio Marchioni. Prodotto da Marco Poccioni e Marco Valsania, è una coproduzione italo francese Rodeo Drive e Le Film d’Ici, con Rai Cinema, ed è realizzato con il sostegno della Regione Lazio.
Le riprese si svolgeranno a Bassano del Grappa e a Roma. Per quanto riguarda Bassano, considerando che alcune riprese interesseranno alcune vie e piazze, la viabilità cittadina subirà alcune modifiche temporanee, che elenchiamo in questa pagina. Il progetto di questo film arriva a Bassano grazie alla collaborazione tra Vicenza Film Commission e l’amministrazione comunale bassanese che, negli scorsi mesi, hanno coordinato i sopralluoghi con il regista ed i suoi collaboratori, sopralluoghi che si erano concentrati inizialmente a Bassano del Grappa e a Vittorio Veneto.
“Grazie all’indispensabile collaborazione – spiegano dalla Vicenza Film Commission – tra istituzioni, operatori e professionisti del settore, la scelta è alla fine ricaduta su Bassano. Intorno a questo mondo registriamo un sempre maggior interesse, al punto che al casting hanno risposto migliaia di persone da tutta Italia nonostante si cercassero per i piccoli ruoli e le comparse solo residenti in Veneto”.
Da Vicenza Report
Da il Giornale di Vicenza 8/11/2018
Galeotta è stata una passeggiata sul far della sera, «perché di Bassano non puoi non innamorarti». Vista la città, il regista Ivano De Matteo non ha avuto dubbi: "Villetta con Ospiti", il film che racconterà i chiaroscuri della buona borghesia, non poteva che essere girato qui, battendo la concorrenza di Vittorio Veneto e di Vicenza. «Non solo - aggiunge lo stesso De Matteo -: Bassano è diventata co-sceneggiatrice della storia, con i suoi luoghi e particolari con un'identità specifica». Così, se il merito va alle atmosfere, una menzione di gratitudine il regista la riserva anche ai ciceroni che gliele hanno fatte scoprire: il referente di Vicenza film commission, Roberto Astuni, e l'assessore alla cultura Giovanni Cunico, «che si sono fatti in quattro perché conoscessimo la città fin nelle pieghe». LE LOCATION. Previsti nove giorni di riprese serrate. Il primo ciak stamattina in Casa Betania. Casa di riposo per religiose nella realtà, nella finzione cinematografica sarà la sede di un'azienda vinicola: la "Tamanin e figli", fondata dal marito dell'anziana Erica Blanc e di cui sarà titolare la coppia di protagonisti, Marco Giallini e Michela Cescon. Poi Ca' Rezzonico, dimora signorile davanti alla quale saranno piazzati un chiosco-bar ritrovo di romeni e poi, ricostruito digitalmente, un cantiere. Ancora, l'area del Castello che fronteggia Santa Maria in Colle, «una chiesa con un organo a canne - precisa il regista - proprio come la volevamo» e il tratto di collina che da viale dei Martiri scende verso parco Ragazzi del '99. «Un prato in piena città con una fila di case antiche che al tramonto, con le luci accese, saranno fantastiche». Il Caffè Danieli, dal canto suo, diventerà anche pasticceria.Appare entusiasta, De Matteo, anche se la regola della sua poetica è «niente oleografie». I bassanesi riconosceranno la loro città, ma le immagini da cartolina non troveranno spazio. Niente Ponte, quindi, al massimo un po' di vino e la cadenza inconfondibile tra "schéi" e "siòr Bepi": «Volevamo una città del Veneto, ma indefinita, perché questa vicenda potrebbe svolgersi indifferentemente in una qualsiasi realtà benestante d'Italia». LA TRAMA. Coperta da un velo di segretezza, si è lasciata solo parzialmente ricostruire. Si sa che ci sarà una caccia al lupo. Ancora, che nelle scene iniziali si vedrà un vigneto e che la vicenda si svolgerà nell'arco di una sola giornata, seguendo le vicende della famiglia, partendo come commedia, evolvendosi in un noir e chiudendosi in tragedia. «Non sarà solo un dramma e non sarà solo un noir - si affretta a precisare il regista -. Sarà una commedia a tinte forti, in alternanza tra buone notizie e colpi di scena che rivoluzioneranno lo scorrere degli eventi». Il tutto con l'obiettivo di far pensare «perché il cinema deve perturbare, far parlare». I COMMENTI. E del ruolo del grande schermo ha parlato anche l'assessore alla cultura, Cunico. «A scanso di polemiche - ha detto - non sarà un film promozionale o di intrattenimento, ma con un suo messaggio. Nasce per farci pensare e interpreta bene l'idea di cultura che vogliamo proporre: non sposare le proprie certezze ma interrogarsi. Sarebbe spiacevole sentire le solite polemiche di chi criticasse l'"immagine"dei bassanesi o dei veneti». Astuni rileva: «Con l'esperienza maturata, Bassano e il cinema vanno a braccetto. Non è solo questione di set ma anche di professionalità e di risorse. L'augurio è che "Villetta con ospiti" spicchi il volo verso un festival».
Spazio della Regione del Veneto, Hotel Excelsior – Lido di Venezia
Venerdì 31 Agosto 2018 dalle 14.30 alle 17.30
Presentazione delle recenti produzioni audiovisive realizzate nel Vicentino e della Biennale del Cortometraggio 2019.
LA MATITA ROSSA (D.DELLAI )
REPARTO GENESI ( C.S.C. SEDE DI LOMBARDIA e POLI)
2^ BIENNALE DEL CORTOMETRAGGIO, Vicenza 2019
NO SHARE (R.ROAN)
“Musica e paesaggi - Il territorio nei videoclip musicali, l’esperienza sul set con i Nomadi sull’altopiano di Asiago” ( TOFU FILMS e MIRA PROJECT) “Milagrofilm e Centro Mira project, dieci anni di storie) ( MILAGRO FILM E MIRA PROJECT)
L'osservatorio di Asiago torna ad essere location. Dopo le riprese nel 2015 del film di Giuseppe Tornatore “La corrispondenza” con Olga Kurylenko è ora la volta di un video musicale.
E' infatti uscito in anteprima, oggi, 4 gennaio sul sito de Il Corriere della Sera il nuovo video dei Nomadi, «Ti porto a vivere», realizzato dalla Tofu Films di Michele Piazza, con Uber Mancin alla fotografia e Mira Topcieva Pozzato, consulente casting.
Le riprese sono state effettuate lo scorso dicembre nei dintorni di Asiago.
Protagonisti del video sono i vicentini Gianluigi Meggiorin ed il giovanissimo Giacomo Vigo dell'agenzia Mira Project.
Gianluigi Igi Meggiorin, di Vicenza, ha una lunga carriera teatrale: si cita tra tutti il recente il ruolo di coprotagonista nella "Bisbetica Domata" con Nancy Brilli. Giacomo, invece, che vive a Rosa' è per metà italiano e per metà britannico, di Liverpool, peculiarità per cui si sta facendo notare anche dai registi anglofoni.
Fonte: Vicenza Film Commission grazie alla collaborazione con Mira Project
In onda il 24 gennaio su Rai1, l'ultima puntata del programma condotto da Alberto Angela “Meraviglie- La penisola dei tesori”, un viaggio tra opere, luoghi, sistemi di vita assolutamente particolari che testimoniano la creatività e l’ingegno dei nostri predecessori.
Alberto Angela, durante le riprese a Villa La Rotonda a Vicenza
COMUNICATO STAMPA
Conto alla rovescia per la puntata di “Meraviglie. La penisola dei tesori” di Alberto Angela dedicata a Vicenza e alle ville di Palladio. Il programma in quattro puntate su Rai 1 che, dedicato una selezione di siti Patrimonio Unesco, è già un caso per il record di ascolti registrati, chiuderà infatti “in bellezza” mercoledì 24 gennaio alle 21,15 con le spettacolari riprese girate tra le ville vicentine.
Le riprese, per le quali è stata utilizzata una tecnologia ad altissima definizione che consentirà la messa in onda anche su Rai 1 HD e su RAI 4k, sono state effettuate a dicembre principalmente alla Rotonda e a Villa Caldogno dove l'attore Ivan Marescotti ha impersonato Andrea Palladio.
“Una nuova, straordinaria occasione per far conoscere il patrimonio vicentino. - è il commento del vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza Jacopo Bulgarini d'Elci - Con uno degli autori più amati e seguiti della tv italiana di oggi, le bellezze di una terra meravigliosa splenderanno nella sfolgorate nitidezza dell’alta definizione. Vicenza aveva bisogno di fare due cose: non solo restaurare, ma ripensare il proprio patrimonio, adeguandolo agli standard che il viaggiatore di oggi esige; e farlo conoscere al mondo. Stiamo riuscendo a fare entrambe le cose”.
Il progetto, ideato e scritto da Alberto Angela per Rai 1, è interamente dedicato ai siti italiani iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Ognuna delle prime quattro puntate già realizzate ospita tre siti, per complessivi 12 dei 53 attualmente iscritti. La scelta, ricaduta anche su Vicenza con grande soddisfazione dell'amministrazione comunale, è stata frutto di una ricerca della redazione di Angela, il quale aveva già avuto modo di approcciare l’opera palladiana nel 2016, in occasione delle registrazioni di “Ulisse, il piacere della scoperta”, storica trasmissione di Rai 3.
Con Vicenza e le ville palladiane mercoledì 24 gennaio saranno presentati i Trulli di Alberobello e Castel del Monte in Puglia e le Necropoli etrusche di Cerveteri, Tarquinia e Villa Giulia nel Lazio.
La troupe del centro produzioni Rai di Napoli, guidata dal fedele regista Gabriele Cippollitti (che cura da sempre i programma ideati e condotti dagli Angela padre e figlio) è la stessa che ha realizzato le fortunate puntate di “Stanotte a ...”.
Tra gli autori del programma vi sono lo storico collaboratore Aldo Piro e Carlotta Ercolino sceneggiatrice di molte fortunate serie TV e film di rilievo (suo “Che Dio ci aiuti”...).
La puntata dedicata a Vicenza è state realizzata con il supporto operativo e l'assistenza logistica del Consorzio Vicenzaè - Vicenza Film Commission, che grazie al Comune di Vicenza ha anche fornito alcune immagini del Teatro Olimpico. Le riprese sono state girate in 4k da Alessandro Meggiolan e Marta Bellon di ADIFLY che da qualche anno ha stretto un rapporto di collaborazione per iniziative promozionali del patrimonio architettonico e paesaggistico vicentino.
Vicenza: è stata questa la meta del viaggiatore Giovanni Muciaccia alla guida di una nuova puntata di Sereno Variabile, andata in onda sabato 25 novembre, alle 17.05, su Rai2. Un viaggio per svelare storie e leggende note e poco note sulla città veneta.
Le riprese sono state realizzate con l’assistenza del consorzio “Vicenza è” e grazie alla collaborazione dell’assessorato alla crescita del Comune di Vicenza. Giovanni Muciaccia condurrà il pubblico alla scoperta di Vicenza, città dell’oro e di Andrea di Pietro della Gondola, meglio conosciuto come il Palladio. Gli spettatori potranno ammirare la Basilica palladiana, il luogo civico simbolo della città che, nel corso dei secoli, ha ospitato imperatori, papi, re ma anche partite di pallacanestro e, addirittura, una battuta di caccia. Vicenza è anche una città da esplorare in bicicletta per poter contemplare con calma i palazzi e le piazze rese uniche dalle opere del Palladio. È una città dove è possibile ammirare i capolavori di uno dei più grandi musei civici, quello di palazzo Chiericati, che ospita ben 70 mila opere. È il luogo dove poter conoscere la vera ricetta del baccalà vicentino ed incontrare la sua Confraternita che ne protegge e diffonde il nome. È una città in cui la crescita del tessuto imprenditoriale è stata possibile grazie al “passaggio di testimone” di padre in figlio, come accaduto per la pasticceria Venezia, la Cappelleria Palladio, l'oreficeria Vettori e la stamperia d'arte Busato. È, ancora, la città dove è possibile visitare il museo Palladio, che ospita i modelli dei palazzi e delle ville del capoluogo, e così capire quanto l'opera del Palladio sull’architettura fosse volta a diffondere il bello nel mondo, e il Museo del Gioiello, con il laboratorio di oreficeria di Daniela Vettori. A seguire Osvaldo Bevilacqua condurrà in visita a Montecchio Maggiore, piccolo paese in provincia di Vicenza che sembra raccontare la vera storia di Giulietta e Romeo. “Sereno Variabile”, nasce da un'idea di Osvaldo Bevilacqua, ed è condotto da Giovanni Muciaccia e Osvaldo Bevilacqua. È un programma di Osvaldo Bevilacqua, Davide Fiorani, Giuseppe Gennaro, Danilo Grossi, a cura di Gianluca Falessi. Produttore esecutivo: Alessandra Badioli, capo progetto: Veronica Vetrulli, regia: Lucio F. Nicolini.
La consapevolezza del passato può dare nuova ispirazione per il futuro. La campagna pubblicitaria Pal Zileri Autunno Inverno 2017-18 incarna appieno questa filosofia e la materializza tra le strade di una città splendida e ricca di significato.
L’ARCHITETTURA COLOR ALABASTRO DI VICENZA CONTRASTA CON LA PALETTE DI COLORI DELLA COLLEZIONE A/I17. Pal Zileri nasce a Vicenza, una città conosciuta in tutto il mondo per il patrimonio culturale, la storia e l’architettura, elementi che costituiscono il DNA del brand stesso. Vicenza, come Pal Zileri, celebra il suo passato e la sua tradizione, ma allo stesso tempo sostiene l’innovazione e la creatività. Accanto ai celebri edifici, molti dei quali progettati e costruiti dal rinomato architetto Andrea Palladio, fioriscono le industrie del tessile e dell’acciaio; e la centenaria maestria vicentina nella lavorazione dell’oro e dei gioielli attira visitatori da tutto il mondo. Pal Zileri enfatizza il trait d’union con la sua città natale - Patrimonio Mondiale dell'UNESCO - e la rende lo scenario perfetto della nuova campagna ADV Autunno Inverno 2017-18.
Le immagini della campagna sono state scattate dal fotografo Gregory Harris e si susseguono in un racconto senza tempo. Le linee pulite e moderne delle giacche risaltano nel contesto cittadino, in armonia con i palazzi color crema e la rigorosa architettura, mentre il fascino del passato crea un piacevole contrasto con le forme contemporanee e definite degli abiti. Il tratto distintivo di Pal Zileri risiede nella bellezza e nella qualità dei tessuti utilizzati in ogni capo. La meticolosa sartoria italiana è sempre protagonista e il risultato esprime la cura nella confezione di una giacca che può richiedere fino a 180 fasi di lavorazione.
Pal Zileri, come Vicenza, non si limita all’aspetto puramente estetico, ma va oltre. Sa cosa si aspetta l’uomo che indosserà i suoi capi: un uomo che predilige abiti funzionali ma dalla forma impeccabile, che guarda al futuro ma allo stesso tempo sfoggia un'eleganza senza tempo, che ama la classicità, ma non è mai fuori moda. Quest’uomo si riflette nel protagonista della campagna, il modello Andy Young, immortalato con i capi della collezione in vari momenti della giornata – dal caffè all’aperitivo, dal meeting di lavoro al tempo libero. La versatilità e il movimento penetrano nel cuore della collezione, optando per raffinate palette colore: grigio, nero e bianco ravvivati da bagliori di senape e oro; verde scuro con intense sfumature di arancio bruciato; diversi toni di blu, dal chiaro allo scuro, con inserti color porpora e bianco alabastro; contrasti di rosso vino e ardesia grigia e nera.
Il messaggio di cui la campagna AI 2017-18 si fa portavoce è forte e chiaro e rimanda a un senso di autenticità che affascina e rassicura: la storia e la tradizione rappresentano una fonte di nuova ispirazione e per questo non vanno mai rinnegate. La prorompente modernità verso cui si dirige Pal Zileri è la prova vivente del suo passato. Con il suo spirito raffinato, unico e creativo, Pal Zileri simboleggia perfettamente l’affascinante città di Vicenza.
Assistenza riprese: Vicenza film commission grazie alla collaborazione del Comune di Vicenza.
La movie map con le location della prima puntata della fiction Rai DI PADRE IN FIGLIA
LE LOCATION DEL TV MOVIE
Il Ponte Vecchio di Bassano Un bagno in Brenta a suon di musica Un brindisi alla nuova grappa La distilleria Franza& co. -> Distilleria Fratelli Brunello, Montegalda La scuola di Maria Teresa Sartoria "Cose belle" in Piazza Libertà Fermata del bus in Piazza Terraglio Chiesa di San Giovanni Piazza Libertà Prato della Valle - Da Bassano a Padova La prima volta all'università Casa del Sindaco Chiesa di San Giovanni - 2^ puntata Distilleria Franza -> Poli distillerie Chiostro del Museo Civico Museo Civico di Bassano del Grappa Marostica - Franca e Jorge Distillerie Sartori -> Distilleria Schiavo, Costabissara Collegio di Sofia - Villa Fietta, Paderno del Grappa Bentornata campionessa, orgoglio di Bassano Hotel Belvedere - Hotel di Maria Teresa e Riccardo a Bologna Giuseppe arriva a Bassano Tribunale di Bassano del Grappa Grapperia Nardini al Ponte
“Di Padre in Figlia”: martedì 18 aprile parte su RaiUno la fiction ambientata a Bassano. E la giunta comunale, colta da entusiasmo televisivo, organizza una proiezione pubblica della prima puntata in sala Da Ponte
Un conto alla rovescia che neanche la NASA.“Di Padre in Figlia”, la fiction ambientata e girata a Bassano del Grappa, sta per raggiungere finalmente le case degli italiani.
Venite, exultemus: come già anticipato in un nostro precedente articolo martedì 18 aprile, in prima serata su RaiUno, prenderà avvio la mini serie tv che per quattro puntate racconterà la storia della famiglia di produttori di grappa bassanesi Franza. “Collocata tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Ottanta - ribadisce un comunicato stampa del Comune di Bassano -, è il racconto dei grandi cambiamenti storici dell’Italia, che hanno portato le donne a lottare per guadagnarsi le parità e i diritti civili.” Il film tv è interpretato, tra gli altri, da Alessio Boni, Cristiana Capotondi e Stefania Rocca, per la regia di Riccardo Milani. Tra i protagonisti anche la bassanese Francesca Cavallin. Le successive puntate andranno in onda martedì 25 aprile, martedì 2 maggio e martedì 9 maggio. Ma non è tutto: perché l'Amministrazione bassanese, colta da entusiasmo televisivo, si è inventata a sua volta l'evento nell'evento. Il sindaco Riccardo Poletto e la giunta comunale hanno infatti deciso di organizzare, per l’occasione, uno “speciale momento riservato alla cittadinanza” e proprio martedì sera, a partire dalle ore 20.30, nella sala Da Ponte del Centro Giovanile ci sarà la proiezione pubblica della prima puntata. L’ingresso alla sala è gratuito, previo ritiro dei tagliandi disponibili presso lo IAT (ingresso Museo Civico in piazza Garibaldi) a partire da lunedì 10 aprile. “Siamo molto curiosi e orgogliosi al tempo stesso, così come lo eravamo quando prima Cristina Comencini e poi la Rai scelsero la nostra città come luogo ideale per ambientarvi questo racconto - afferma il sindaco Poletto -. La città, per tutta la permanenza della troupe ha risposto al meglio, dimostrando grande capacità di accoglienza. Un sentimento di cordialità che gli attori, il regista e tutto il cast hanno percepito dichiarando in più occasioni di essersi letteralmente innamorati di Bassano.” “Martedì sera - conclude il sindaco - ci stringeremo con molti dei protagonisti di questa avventura, che ci ha fatti entrare per diverse settimane nel magico mondo del cinema, e sarà interessante vedere la nostra città attraverso l’occhio dei professionisti del settore. Sono sicuro che i milioni di persone che assisteranno alle quattro puntate avranno modo di conoscere la suggestione e la bellezza di Bassano.” Da Cinecittà è tutto, a voi la linea.
È stato approvato il Bando per l’assegnazione di contributi a valere sul Fondo a sostegno della produzione cinematografica e audiovisiva per l’anno 2017, con scadenza 07.05.2017.
Il testo del provvedimento è accessibile al link Deliberazione della Giunta Regionale n. 346 del 22 marzo 2017 . Il Bando mette a disposizione per l’anno 2017 uno stanziamento di 320.000,00 euro per le case di produzione nazionali ed estere. L’ammontare del contributo è strettamente legato alla spesa sul territorio e può arrivare ad un massimo del 50% della spesa prevista e sostenuta in Veneto, fino ad un massimo di 70.000,00 euro. L’intervento intende sostenere la realizzazione dei progetti cinematografici più significativi sotto il profilo della ricaduta economica sul territorio nonché i progetti cinematografici che, per la qualità artistica e le ambientazioni, possano rappresentare una opportunità per promuovere la conoscenza di eventi che hanno segnato la storia del Veneto o per valorizzare personalità o aspetti del patrimonio artistico e culturale della regione. Pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 35 del 7 aprile 2017, il Bando e le modalità per la presentazione delle domande e dei criteri di valutazione per l’erogazione del Fondo sono disponibili nel sito istituzionale della Regione del Veneto nelle pagine Bandi Avvisi e Concorsi al seguente link.
Venerdì 24 febbraio sarà Vicenza la protagonista delle rubrica "Paesi e paesaggi", all'interno di STRISCIA LA NOTIZIA.
La rubrica curata da Davide Rampello porterà sul piccolo schermo Il Teatro Olimpico, Villa La Rotonda,la pasticceria Casara con le sue meringhe di antica tradizione. La troupe ha girato in città nelle scorse settimane con l'assistenza della Vicenza Film Commission e grazie alla collaborazione del Comune di Vicenza. Riprese aeree realizzate con drone dal vicentino Alessandro Meggiolan.
Paola Cortellesi ha un consiglio per un Natale non convenzionale!
Scopritelo nella clip in esclusiva su Tgcom24 e preparatevi a vederla al cinema insieme ad Antonio Albanese in Mamma o papà, dal 14 febbraio 2017 al cinema. #MammaoPapà
'Di padre in figlia', la lunga strada dell'emancipazione femminile
di SILVIA FUMAROLA - LA REPUBBLICA.IT
In un arco di tempo che va dal 1958 ai primi anni Ottanta, 'Di padre in figlia' di Riccardo Milani (ad aprile si Raiuno) racconta la storia di una famiglia patriarcale in cui il potere della figura paterna viene sostituita dalle tre figlie e dalla madre. Nel cast Stefania Rocca, Cristiana Capotondi e Matilde Gioli
Una saga familiare al femminile che racconta la lunga marcia verso l’emancipazione, con un padre padrone re della grappa che sogna il figlio maschio. C’è la provincia, con i suoi riti e le sue ipocrisie, ma è soprattutto un omaggio al coraggio e alla sensibilità delle donne Di padre in figlia la serie in quattro puntate diretta da Riccardo Milani presentata in concorso al Roma fiction fest (andrà in onda su RaiUno ad aprile). Nata da un’idea di Cristina Comencini, ambientata a Bassano del Grappa, racconta la storia della famiglia Franza dalla fine degli anni 50: il padre Giovanni (Alessio Boni), rozzo, insensibile, determinato nel lavoro, a suo modo un visionario nell’immaginare le potenzialità della sua distilleria, sposato con Stefania Rocca, ignora le figlie Cristiana Capotondi e Matilde Gioli, per dedicarsi solo al lavoro e al figlio maschio.
Mix tra costume e melò, questa 'Meglio gioventù' dal punto di vista delle donne, segue le battaglie combattute in casa e fuori per i diritti civili. La scena iniziale è spiazzante e potente: Rocca, incinta, va a cercare il marito nel bordello dove incontra l’amante e minaccia di partorire lì se non torna a casa. Ma anni dopo sarà proprio la prostituta (Francesca Cavallin) che l’uomo frequentava, a diventare la sua migliore alleata. Il 68 bussa alle porte quando la figlia maggiore Maria Teresa (Capotondi) va a iscriversi, contro il volere del padre, all’Università a Padova (le immagini in bianco e nero delle contestazioni sulle note della Canzone del Maggio di De André si mescolano alla fiction) "perché nella serie entra la Storia" spiega Riccardo Milani "e senti la responsabilità quando racconti le battaglie femministe per i diritti civili, la legge sul divorzio, sull’aborto". La figlia minore, Gioli, resta incinta e la madre non vuole che segua le sue orme e si sposi senza amore. "Tieni il bambino – le dice - lo cresceremo noi in questa casa, tutti insieme, ma non ti sposare". Nel cast Denis Fasolo, Domenico Diele, Alessandro Roja, Demetra Bellina, Roberto Gudese.
Scritta da Giulia Calenda con Francesca Marciano e Valia Santella, prodotta da Angelo Barbagallo e RaiFiction, Di padre in figlia indaga sui legami tra sorelle, sulla solidarietà ma anche l’invidia, le gelosie. "Avevamo precedenti illustri come La meglio gioventù" spiega Marciano "ma il nostro romanzo è dal punto di vista femminile. Le sorelle nel nostro racconto sono molto diverse tra loro, hanno un approccio personale sulle cose, mi è venuto da pensare un po’ a Piccole donne, in cui tutte ci siamo identificate in Jo. Nella serie il contrasto è tra Elena (Gioli) che punta la propria sicurezza sulla bellezza, sul suo essere seduttiva e Maria Teresa (Capotondi), che cerca l’attenzione del padre per tutta la vita perché le riconosca la sua intelligenza senza riuscire a vederla fino alla fine. Con gli anni Elena capirà che la sua non è stata una vita vincente. Un altro aspetto che ci interessava era rappresentare un matrimonio infelice, senza amore, un percorso esistenziale tormentato. La Storia ha cambiato la vita delle nostre madri, delle nostre sorelle più grandi, ma quelli che davvero contano sono i cambiamenti interiori".
Ideata da Comencini, firmata da tre donne, questa saga che svela l’ipocrisia della provincia del nord est (come fece Pietro Germi in Signore & signori), è un romanzo dell’Italia dal 58 agli anni 80 "con risvolti sorprendenti e moderni: la prostituta che vuole saldare il suo debito e restituisce i soldi a Stefania Rocca “perché così siamo pari”, la madre che invita la figlia a crescere un figlio da sola pur di non condannarla a un matrimonio deludente" osserva Marciano. Se ci fosse stato un uomo tra gli autori, cosa avrebbe cambiato? "Un uomo avrebbe sicuramente protestato" sorride la sceneggiatrice "perché il personaggio di Giovanna Franza è troppo ignorante, troppo negativo.
Perché una storia viene scelta da una casa di produzione e avviata alla sua realizzazione? qual è il ruolo delle Film Commission? quali sono i finanziamenti pubblici all’impresa culturale?
Il Master in Sceneggiatura Carlo Mazzacurati organizza una giornata aperta dal titolo "Dalle parole al set": un dialogo con produttori e realtà dell'impresa creativa. Nel corso dell'iniziativa gli studenti del Master presenteranno i loro lavori.
Saranno presenti i produttori cinematografici e televisivi ANGELO BARBAGALLO, FRANCESCO BONSEMBIANTE, CECILIA VALMARANA
Interverranno Fabrizio Borin (Università di Venezia), MATTADOR-Premio internazionale di Sceneggiatura Luca Ferrario, Trentino Film Commission Fabio Menin, Direzione Formazione e Istruzione Regione Veneto Decimo Poloniato, Direzione Beni e Attività Culturali, Regione Veneto
The New Quattroporte by Maserati nelle nuove versioni GranLusso e GranSport
in Piazza dei Signori e presso la Rocca Pisana di Lonigo
LA CURIOSITÀ. Il sogno Maserati plana in città
Lo spot si gira sotto la Basilica
Telecamere, fonici, regista e modella per un bolide da 161 mila euro
Stefano Ferrio
Il GIORNALE DI VICENZA,
sabato 23 luglio 2016 CRONACA, pagina 24
All'alba, il nuovo sogno palladiano è una MaseratiQuattroporte Gts. Qualcosa di molto attiguo alla O di Giotto, al sorriso della Gioconda o al David di Michelangelo nel definire il genio italico più sfacciato e indiscutibile. Ci sta anche Vicenza per esaltarlo.Maserati come un pallonetto di Roby Baggio, una colonna sonora di Ennio Morricone, una giacca firmata Giorgio Armani. Made in Italy senza freni, in grado di spiegare i 161.585 euro richiesti a listino dalla casa automobilistica modenese: profili tinta vettura, interni Ermenegildo Zegna, sedili dal dettaglio sartoriale, iconica griglia Maserati ispirata al modello Alfieri, Air Shutter a regolazione termica, cambio automatico Shyhook a otto rapporti, cilindrata spinta fino ai 3.799 cc della versione Twin Turbo a benzina. Numeri e conti che tornano scoprendo all'ora della brioche in piazza dei Signori un tourbillon di fonici, costumisti e modelle dal pallore uovo alla coque. Dalle prime luci dell'alba tutti "presissimi", come si ama dire in questi ambienti, dalle riprese in esterno del video con cui lanciare glamour ed esclusività della nuova Quattroporte, da 53 anni berlina ammiraglia della casa modenese, regina incontrastabile del lusso automobilistico. Lo spot, in lavorazione nel Vicentino per essere lanciato da emittenti di nicchia come Quattroruote Tv, prevede l'incrocio, sotto la Basilica Palladiana, di una Quattroporte Gts blu versione Gran Lusso con una Quattroporte bianca versione Gran Sport. Alla frenata all'unisono delle due berline segue l'abbassarsi dei finestrini anteriori lato passeggero. Da uno spunta la telecamera che inquadra nell'altro il sorridente primo piano di Carolina Piovano, allampanata top model piemontese dal volto rubato a un ritratto di Modigliani, e dalle lunghe gambe notoriamente contese fra i brand della biancheria intima.Sceneggiatura dello spot top secret. Il tutto girato con i tempi consoni al brizzolato aiuto regista che in moderato romanesco favoleggia di scorci a luci rosse indovinabili fra un finestrino che si alza e uno che si abbassa, secondo le stesse modalità di amici e massaie pronti a sfruttare un qualsiasi semaforo, o coda in zona scuole, per darsi appuntamento davanti a uno spritz o a un bancone frigorifero. Uno sguardo, un pensiero, un possibile rimpianto, ed è già tempo di un semaforo verde che ci proietta verso una spiaggia di Caorle o uno chalet con vista su Saint Moritz.Quando, alle 10, è ora dei primi shopping, in piazza dei Signori il set è già smontato, e la magia già svanita con il biondo chignon e la chiave inglese appesa in vita all'attrezzista Rachele, che forse nessun regista di spot scoprirà mai. Appuntamento al prossimo sogno.
Progetto Cinema indice un primo appuntamento in programma SABATO 1º ottobre all'Hotel Best Western Tre Torri di Tavernelle, a Vicenza, dalle 14.30 alle 19. Cerchiamo tre attrici e due attori per ruoli (drammatici) da protagonisti e co-protagonisti. Età compresa fra i 25 e 45 anni. È possibile presentare un monologo o richiedere script delle scene a Progetto Cinema (info@progettocinema.net)
Un film sulla storia del cinema, vista attraverso gli occhi dei bambini, verrà presentato alla 73° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. La pellicola, il cui titolo è “Facciamo Cinema”, è stata realizzata dal regista rodigino Ivan Zuccon assieme a due insegnanti della scuola primaria “Don Milani” di Dueville e ai quarantacinque alunni delle classi quinte. Il film didattico, il cui scopo è la divulgazione del linguaggio cinematografico alle nuove generazioni, verrà proiettato questa sera alle 21 sullo schermo del Busnelli Giardino Magico 2016. Dopo la proiezione nell'area culturale duevillese di via Rossi, “Facciamo Cinema” verrà presentato domenica 4 settembre nello spazio della Regione del Veneto all'Hotel Excelsior del Lido di Venezia. Dai fratelli Lumiéré a Kubrick, da Quarto Potere alla saga di Star Wars, questo film racconta la storia del cinema attraverso le sue pietre miliari, mettendo in scena una ventina di pellicole tra le più celebri. Inoltre nel mediometraggio, lungo quasi 50 minuti, compaiono, interpretate dai bambini, le principali figure artistiche, tecniche e professionali che formano la troupe, con i loro compiti e ruoli. “In un mondo popolato da immagini in movimento, conoscere le regole che stanno alla base di questa forma espressiva è più che mai essenziale”, ha affermato il regista, anche montatore e collaboratore fisso di Pupi Avati. Zuccon è stato assistente di Avati nel film “La Via degli Angeli” nel 2001. Il rodigino è considerato uno dei principali esponenti della new wave del cinema horror italiano e ha all'attivo sette lungometraggi. “Lavorare con così tanti bambini è stata un'esperienza esaltante. Ho cercato di insegnare loro un po’ del mestiere e con meraviglia mi sono ritrovato ad imparare molte cose, specie per quel che concerne i rapporti umani, la spontaneità e la ricerca dello stupore. Questo progetto è stato possibile grazie a due insegnanti, Renata Bongiolo e Mirko Rossi, che, dopo aver affrontato in classe alcune lezioni sulla storia del cinema, hanno eseguito un lavoro esemplare sul set come scenografi, costumisti e assistenti alla regia.” Fra meno di una settimana, grazie a Vicenza Film Commission, il film verrà presentato nello spazio della Regione del Veneto all'Hotel Excelsior del Lido di Venezia in occasione della 73° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. “Tutti si sono messi in gioco dai più timidi ed introversi ai più sicuri e dinamici, con le aule che sono diventate set, le lavagne e le tende le quinte di scenografie adattate e fatte nascere dal nulla con un po' di creatività e pochi mezzi”, hanno aggiunto i docenti. “Essere protagonisti dentro le scene, nella loro preparazione e nella recitazione, ha dato ai ragazzi la reale dimensione di quali e quanti contributi sono necessari anche solo per realizzare un film a scuola, comprendendo, almeno in parte, la complessità della “macchina cinema””. Le riprese sono iniziate lo scorso marzo e sono continuate per tre mesi in orario extrascolastico, con gli insegnanti e Zuccon che si sono messi a disposizione gratuitamente. L'ingresso alla proiezione di questa sera al Busnelli Giardino Magico sarà gratuito.
Mercoledì 7 settembre 2016, alle ore 15, presso lo spazio della Regione del Veneto, Hotel Excelsior – Lido di Venezia, Vicenza Film Commission presenterà le recenti produzioni cinematografiche e televisive realizzate nel Vicentino e la Biennale del Cortometraggio che avrà luogo per la prima volta a Vicenza nel 2017.
Interverranno: FEDERICO CANER, assessore al Turismo della Regione del Veneto VLADIMIRO RIVA e ROBERTO ASTUNI, Vicenza Film Commission MIRA TOPCIEVA, AGENZIA MIRAPROJECT porterà la sua esperienza a seguito della collaborazione con le produzioni di “Di padre in figlia” e “Mamma o papà” DENNIS DELLAI, REGISTA per il lungometraggio “Oscar” LUCA IMMESI, REGISTA E PRODUTTORE per il lungometraggio “Le guerre horrende” LUCA DAL MOLIN e VALERIO CAPRARA, per la Biennale Internazionale Del Cortometraggio
Vicenza Film Commission invade festosamente gli spazi della Regione Veneto all’Excelsior con l’intervento di Cristiano Corazzari, alla sua 2° Mostra come assessore regionale alla cultura, compiaciuto dalla promozione del territorio compiuta dalle Film Commission (una fresca delibera ne favorirà il coordinamento), in particolare da quella vicentina diretta da Vladimiro Riva. Ammette che le difficoltà di bilancio (1/3 del consolidato dei bei tempi) ledono anche la cultura ma ribadisce che non conviene spacciare illusioni. Poco dopo Federico Caner, assessore al turismo, invidia gli investimenti trentini e spera in corposi aumenti di disponibilità per i prossimi esercizi, da gestire in sinergia con la cultura, per venire incontro alle richieste di un determinato come Riva. Il quale chiede incentivi per i giovani autori vicentini in mancanza dei quali non si fa promozione. Il giornalista-regista Dennis Dellai - 6 anni di lavorazione del suo film “Oscar” - esprime la soddisfazione per il lavoro ultimato da una folla di collaboratori, in primis la protagonista Sara Lazzaro, presente e reduce dalla trasferta americana in cui ha interpretato, in The Young Messiah, il ruolo della Madonna. Il regista Luca Immesi annuncia la postproduzione de “Le guerre horrende”, gratificato da un contributo del Ministero dei beni culturali e dal nuovo premio Leone di vetro. Giuliano Cremaschi delinea il progetto “Viaggio di Peter” ispirato alla vicenda di Stefano Pieropan, un giovane di Schio, presente all’incontro, che ha scritto della sclerosi multipla trovando così un modo per convivere con la malattia. Luca Dal Molin e il critico Valerio Caprara (anche presidente della Film Commission della Campania) annunciano che dal 3 al 13 aprile 2017 si terrà a Vicenza la 1° Biennale Internazionale del Cortometraggio. L’iniziativa, unica nel suo genere, valorizza una produzione fondamentale per la formazione degli autori e per la messa a punto di linguaggi in continua evoluzione. Dislocata in più luoghi cittadini la Biennale sarà accompagnata da eventi collaterali su cui si dovrà dare ulteriore informazione. Si proietta un trailer sui castelli di Montecchio e la connessa storia di Giulietta e Romeo (Riva: “Rapinata dai veronesi”), s’annuncia l’interesse del maestro Olmi per la storia di Paolo Orgiano, incunabolo dei Promessi sposi. E infine si mostrano immagini della serie televisiva “Di padre in figlia”, serie di 4 puntate (Rai 1) dirette da Riccardo Milani a Bassano. Roberto Astuni rivela che la lavorazione ha movimentato € 1 milione (più uno nell’indotto). L’investimento ha reso 20 volte tanto. Infine Mira Pozzato, pilasto-factotum per tutte le troupe che lavorano nel territorio, ha schierato in campo bambini e adulti selezionati nei vari casting. Il cinema nel Vicentino avrà il problema dei soldi ma non certo del materiale umano.•
The star's dig at Evans came this afternoon as he, Jeremy Clarkson and Richard Hammond roared into Vicenza's main square in northern Italy to film their new Amazon show, 'Grand Tour'. When Clarkson, at the wheel of an orange Aston Martin, was asked whether he had a message for Evans, he said, ‘don’t be stupid’, and tried to grab the camera. The trio were mobbed as they drove into the city's Piazza Dei Signori. Clarkson had invited fans to join them the day before when he tweeted: 'People of Italy James Richard and I will be filming in the Piazza Dei Signori in Vicenza tomorrow at 3pm. Come along'.http://www.dailymail.co.uk/news/article-3679309/Pretty-chuffed-chuffed-James-Jeremy-Clarkson-roar-Italian-square-two-fingers-Chris-Evans-Gear-exit.html#ixzz4EBQBpwZY
Richard Hammond di “The Grand Tour” – la nuova serie tv itinerante di Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May – sarà a Vicenza giovedì 7 luglio, per realizzare alcune riprese del noto programma televisivo trasmesso da Amazon Instant Video, con il supporto di Comune di Vicenza e Vicenza Film Commission.
Il programma prosegue lo straordinario successo planetario di Top Gear, una delle trasmissioni di maggior successo mondiale di sempre. Ogni episodio dello show viene girato in località sempre diverse, ricordando così l’esperienza del Grand Tour compiuto dagli aristocratici fin dal XVII secolo, che ha ispirato opere letterarie come “Viaggio in Italia” di Goethe.
Le iniziali G e T del nome scelto dal programma, condotto degli storici ex presentatori di Top Gear, si riferiscono alle vetture granturismo.
I cittadini interessati a partecipare allo show possono recarsi in piazza dei Signori verso le ore 16.00 del 7 luglio.
Riprese in corso per tutta la settimana in varie location del Vicentino per la nuova produzione Wildside, con Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Matilde Gioli e Luca Angeletti.
La casa di produzione EsperimentoCinema ricerca per alcune scene del film "Le guerre horrende" 8 comparse, residenti in provincia di Vicenza, taglia 50 circa, per impersonare un gruppo di soldati nazisti. Divise e armi le diamo noi.
Riprese nell'alto vicentino a fine maggio/inizio giugno, impegno di un paio di giorni.
Per candidarsi o per maggiori informazioni scrivere a info@esperimentocinema.com.
È iniziato lunedì 11 aprile nelle scuole vicentine il casting veneto per il nuovo film del regista Riccardo Milani, reduce dall'impegno della fiction Rai "Di Padre in Figlia" girata a Bassano del Grappa lo scorso autunno in collaborazione con la Vicenza Film Commission. Si tratta di una commedia, dal titolo provvisorio "Mamma o Papà". Il produttore, la Wildside di Roma, tramite il direttore casting Dario Ceruti affiancato da Mira Topcieva e Alessandro Pozzato del Centro Mira Project (ancora una volta talent scout per Riccardo Milani), per ricercare gli interpreti dei tre figli della coppia protagonista del film.
Per dare maggiore possibilità ai giovani aspiranti attori, sabato 16 aprile ci sarà un casting aperto presso la sede del Mira Project a Sandrigo (VI) in via Europa 2 dalle ore 14 alle 19. Si cercano:
una ragazza dagli 11 ai 14 anni una ragazzo dai 14 ai 16 anni un bambino dai 6 agli 8-9 anni
I candidati si devono presentare accompagnati da un genitore – non è necessaria la prenotazione.
Non verranno presi in considerazione ragazzi di età diverse da quelle specificate.
Grazie alla collaborazione di Vicenza Film Commission e Comune di Vicenza, X Factor On The Road arriva a Vicenza.
L’appuntamento per incontrare le aspiranti pop star in vista dei prossimi casting è per domenica 17 aprile alle 11 in Piazza Biade con la produzione che sarà a disposizione fino alle 18 all’interno della Basilica Palladiana.
Anche quest’anno, il talent show di Sky Uno HD prodotto da FremantleMedia cerca talenti che abbiano 16 anni compiuti per le categorie Under uomini, Under donne, Over 25 e Gruppi. Per iscriversi all’edizione 2016, basta compilare il form online sul sito xfactor.sky.it/casting o chiamare il numero 0423 402300.
Per i gruppi e le band sono accettate unicamente le iscrizioni tramite il form online, dove occorre caricare una performance video. X Factor On The Road è lo scouting itinerante del talent show di Sky Uno, che ogni anno gira l’Italia per incontrare i talenti canori prima dei casting.
Le puntate dedicate alle selezioni saranno in onda su Sky Uno HD il prossimo settembre. xfactor.sky.it
Lunedì 11 aprile inizierà il casting veneto, concentrato su Vicenza e provincia per il nuovo film del regista Riccardo Milani, reduce dall'impegno della fiction Rai "Di Padre in Figlia" girata a Bassano del Grappa lo scorso autunno.
Si tratta di una commedia, dal titolo provvisorio "Mamma o Papà". Il produttore, la Wildside di Roma, tramite il direttore casting Dario Ceruti, è entrato in contatto con varie scuole vicentine per ricercare gli interpreti dei tre figli della coppia protagonista. La realizzazione dei provini è stata nuovamente affidata al Centro Mira Project (con i due responsabili Mira Topcieva e Alessandro Pozzato), che oltre a provinare migliaia di ragazzi vicentini, riesaminerà le centinaia di ragazzi che ha provinato la scorsa estate per il casting di "Di Padre in Figlia".
Gli appuntamenti in questo momento sono già tutti organizzati. Eventuali novità verranno comunicate nel sito e nella pagina Facebook della Vicenza Film Commission e nel sito del Centro Mira Project http://www.miraproject.it/
Working Title Film Festival: contribuisci al crowdfunding!
È cominciata la campagna di crowdfunding (raccolta fondi online) di Working Title Film Festival - festival del cinema del lavoro, che si terrà a Vicenza dal 27 aprile al 1 maggio 2016. Il primo festival di cinema a Vicenza, e un evento nazionale sul cinema del lavoro. L'obiettivo degli organizzatori è di raggiungere 5.000 euro di contributi “dal basso” entro il 25 aprile, sulla piattaforma Eppela.
Poi, cliccare sul bottone giallo "contribuisci" sulla destra e scegliere una delle modalità di contributo. Si può dare una delle somme prestabilite (fino a 100 euro) in cambio di alcune ricompense (t-shirt e borsetta di tela del festival, biglietti e abbonamenti per le proiezioni) ma anche, selezionando l'ultima opzione a fondo pagina, scegliere di "supportare il progetto senza richiedere ricompense". In questo caso si può donare anche più di 100 euro.
Cinque giorni di film, audiodoc, fotografia, dibattito
Al centro dell'evento ci sarà una selezione di film documentari, di finzione e di animazione e di narrazioni seriali di recente produzione. La scelta è stata dettata dall’alta qualità artistica e dalla capacità di affrontare il tema del lavoro con punti di vista, estetiche, stili originali.
Il festival è modulare: mette in dialogo il linguaggio audiovisivo, che avrà il suo luogo deputato al Cinema Primavera, con la fotografia e l’audiodocumentario, allestiti a Exworks, ex officina riconvertita in luogo per l’arte e il lavoro creativo. Il terzo tassello è costituito dal confronto a più voci fra le varie anime del lavoro freelance, indipendente e creativo, nella cornice del Polo giovani B55.
Working Title Film Festival è promosso da tre soggetti: le associazioni Lies, laboratorio dell'inchiesta economica e sociale, e Ispida, attiva in ambito teatrale e culturale, e Exworks, un nuovo spazio di lavoro ed espositivo per professionisti delle arti visive e del design nato presso Zerogloss design store a Vicenza.
Il video di lancio
Il lancio del crowdfunding è accompagnato da un video, interpretato dall'attore Davide Dolores, che ironizza sul mondo del lavoro precario e sulla scarsa considerazione riservata ai lavori creativi e intellettuali. Il video si può vedere in alto nella pagina della raccolta fondi:
«Working Title è un festival cinematografico che ambisce a ridare centralità e senso al discorso sul lavoro – spiega la direttrice artistica Marina Resta, filmmaker e ideatrice del concept del festival insieme al giornalista Giulio Todescan – Mai come in questa epoca il lavoro è pervasivo, non ha limiti di tempo né di spazio, ma allo stesso tempo mancano occasioni di riflessione e confronto sul senso che questa trasformazione produce nella vita quotidiana delle persone. Le nuove generazioni hanno assistito allo sgretolamento delle vecchie sicurezze e si affacciano a un mondo del lavoro reso frammentato e precario da crisi economica e riforme legislative. Ma la necessità di inventarsi un lavoro che non c’è può diventare la spinta a creare nuovi modelli economici, culturali e sociali in grado di trasformare la condanna della precarietà in un’opportunità. Da questi presupposti nasce l’urgenza di un appuntamento che, a partire dai film, generi momenti di confronto aperto a tutta la cittadinanza di Vicenza ma potenzialmente replicabile in altre città».
Working Title, nel gergo cinematografico, è il titolo di lavorazione di un film: «Abbiamo scelto questo nome – spiegano i promotori – per la sua ambivalenza semantica che riporta sia al tema della provvisorietà propria del lavoro di questa epoca, sia al cinema come mezzo privilegiato di racconto».
A novembre e dicembre la Rai incontrerà i produttori e gli autori selezionati da Italian Film Commission: su 562 domande sono stati scelti 290 nuovi progetti che saranno oggetto degli incontri che si terranno in 4 città italiane. IFC ha ricevuto 562 domande da tutta Italia: tra questi sono stati selezionati 290 progetti che saranno oggetto, nei mesi di novembre e dicembre 2015, di 4 appuntamenti di pitching in diverse città italiane, del Nord, del Centro e del Sud Italia - Bari, Ancona, Trento e Torino - durante i quali i proponenti avranno l' "Opportunità" di incontrare i rappresentanti di Rai Fiction, Rai Cinema, Rai Cultura e Rai Com.
23 i progetti veneti selezionati dalla Vicenza Film Commission - unica film commission veneta socia dell'associazione nazionale- che potranno incontrare il 4 dicembre attraverso incontri b2b i referenti dei 4 settori Rai.
Set vicentini protagonisti a #Venezia72 presso lo Spazio della Regione Veneto all' Hotel Excelsior: si parlerà di #Oscar-il film di Dennis Dellai giovedì 3 settembre alle 14, mentre il 4 settembre alle 14 sarà la volta della produzione brasiliana #Diminuta della casa di produzione Arteon, per la regia di Bruno Saglia con Reynaldo Gianecchini. Infine, presentazione del trailer de " #LeGuerreOrrende", ultimo lavoro di Esperimento Cinema, mercoledì 9 Settembre alle 18 con Luca Immesi e Giulia Brazzale.
Si sono svolte nei giorni scorsi a Vicenza, Montecchio e Costozza le riprese di una puntata del nuovo programma tv BICIBICITALIA - Suggestioni televisive a pedali.
Guidati dal regista Stefano Gabriele, gli attori Valentina Olla e Federico Perrotta in sella alle loro bici conducono lo spettatore alla scoperta del territorio italiano.
Con l'assistenza di Vicenza FC e grazie alla disponibilità dell'Amministrazione Comunale di Vicenza, di Villa Valmarana ai Nani, Villa Da Schio e della Provincia di VIcenza per Valla Cordellina Lombardi una troupe di 15 persone con l'utilizzo di 3 macchine da presa e soluzioni tecnologiche all'avanguardia (drone per riprese aeree, smoothcam per riprese in movimento, microcamere HD.) ha potuto girare nelle location più rappresentative della nostra provincia.
Nella prima edizione del programma due saranno le puntate dedicate al Veneto: Soave e Vicenza.
Il tuo film è sostenuto da una delle Film Commission italiane? Potrai aver accesso agli straordinari materiali del Luce a costi davvero speciali
Associazione Italian Film Commissions e Istituto Luce Cinecittà, hanno siglato un accordo per incoraggiare l'utilizzo del film di repertorio e ampliare i servizi offerti alla produzione audiovisiva in Italia. Il documento, firmato da Roberto Cicutto, Presidente di Istituto Luce Cinecittà e da Stefania Ippoliti, Presidente di Italian Film Commissions, consentirà di valorizzare il vastissimo patrimonio filmico dell'Istituto, composto da cinegiornali e documentari di produzione propria. I contenuti dell'archivio conservano la storia d'Italia dal '900 e raccontano l'evoluzione della nostra cultura, non solo cinematografica, e della nostra società: materiale straordinario, per raccontare infinite storie non solo documentarie ma anche di fiction. L'accordo è riservato alle produzioni audiovisive sostenute dalle Film Commission che fanno parte dell'associazione IFC, e, prevede l'accesso al materiale di repertorio di Istituto Luce Cinecittà secondo condizioni economiche agevolate.
Una produzione straniera che girerà nella provincia di Vicenza per tutto il mese di ottobre ricerca attori.Chi pensa di avere le caratteristiche richieste è pregato di inviare il suo cv aggiornato e corredato di foto all’indirizzo: info@vicenzafilmcommission.com.
Le figure selezionate verranno invitate ad un casting che si terrà in città a fine agosto.
CAST ARTISTICO
CRISTIAN Bambino di 9/10 anni, carnagione chiara, capelli castani, occhi castani, che abbia qualche nozione nell’utilizzo di strumenti musicali a fiato.
MARCO AURELIO AQUINO Attore 55-65 anni : parlerà in italiano con accento veneto
GIOVANNI Attore 45 anni circa, sguardo sicuro, business man, ottimo speaker. parlerà in italiano con accento veneto.
ZIO DI CRISTIAN: attore 60 anni circa, aspetto tipico italiano,. parlerà in italiano con accento veneto
COPPIA DI CONIUGI: Una coppia di coniugi semplice, entrambi intorno alla cinquantina. Parleranno in italiano con accento veneto
MAX: 40/45 anni, alto, barba, capelli castani, occhi castani, personalità forte, batterista. parlerà in italiano con accento veneto
UOMO CHE ABITA NELLA CASA DI CRISTIAN 50 anni circa, alto, brizzolato,di bell’aspetto. parlerà in italiano con accento veneto
GESTORE DEL BAR CAFFÉ Uomo di 40 anni circa. parlerà in italiano con accento veneto
DIPENDENTE DEL PUB Giovane, massimo 25 anni. parlerà in italiano con accento veneto
BARMAN 25-35 anni circa, di aspetto curato. parlerà in italiano con accento veneto
ANDREA Uomo di 50-55 anni circa, prestante e giovanile. parlerà in italiano con accento veneto
STEVE - CONTRABASSISTA (JAZZ BAND) Ragazzo sui 30-35 anni, con corporatura robusta ma definita.
PROPRIETARIO: 65 anni, di aspetto serioso.parlerà in italiano con accento veneto
CLIENTE DI CLARICE 40 anni circa, alto, non brizzolato, di bell' aspetto.
TROMBETTISTA: Uomo, 50 anni circa, carnagione scura, e che sia già un trombettista.
CAMERIERA: Donna, 45 anni circa, di aspetto comune. parlerà in italiano con accento veneto
La prima di due puntate trasmesse dalla CCTV, tv di stato cinese, dedicate a Vicenza e il Veneto. La trasmissione è New Discoveries of Air Hostess ed è stata realizzata da Vicenza è in ambito al progetto regionale sulla Cina.
Palladio, angelo della bellezza è il titolo del progetto della società di produzione CSC Centro Sperimentale Cinematografia di Roma e DBW Communication di Giuliano Berretta per il quale in questi giorni sono state effettuate le riprese necessarie per il trailer che sarà presentato a MipCom di Cannes a ottobre.
Ad assistere la troupe Vicenza Film Commission-Vicenzaè che ha predisposto il programma di riprese e richiesto la collaborazione dei proprietari dei principali siti palladiani dal Comune di Vicenza e di Caldogno al CISA, alla Banca Popolare di Vicenza per Palazzo Thiene, ai proprietari privati di villa Godi Malinverni, villa Valmarana Bressan, villa Pisani Bonetti e villa Saraceno. Il progetto prevede la realizzazione di un format festival di 70 minuti, uno televisivo di 25/50 minuti e quindi una versione web di 2,30 che saranno proposti agli oltre 4.000 acquirenti provenienti da 100 paesi che parteciperanno alla prossima edizione della più importante borsa delle produzioni dei contenuti audiovisi che si terrà dal 13 al 16 ottobre nella famosa cittadina francese. La produzione fortemente voluto dalla produttrice brasiliana Cristina Marques e dal vicentino Giuliano Berretta che, oltre a vantare il titolo di Accademico Olimpico, è anche il presidente della DBW Communication società proprietaria dei droni che nello scorso mese di marzo aveva già testato l'altissima tecnologia dei mezzi sui manufatti palladiani. Per questo trailer sono stati utilizzati anche una steady cam e una esclusiva telecamera 4k che possiede una risoluzione 4 volte superiore alla nota HD high definition, appena rientrata dalla trasferta brasiliana in occasione dei mondiali. Il progetto è firmato da Damiano Femfert, sceneggiatore, autore, scrittore, citato da Repubblica tra i 50 promettenti drammaturgi, collabora, tra gli altri con il quotidiano tedesco Frankfurter Rundschau e per numerosi eventi artistici internazionali. Giovanissimo ma con qualificate e premiate esperienze anche il regista Tommaso Landucci già assistente di Claudio Giovannesi per Alì ha gli occhi azzurri pluripremiati al Festival di Roma, sta lavorando con il regista Luca Guadagnino per un progetto americano. Regista, autore e tecnici si sono tutti formati al Centro sperimentale di Roma.
«Revelstoke, un bacio nel vento»: una storia d'altri tempi, da Valstagna al Canada, scaturita dalle lettere dimenticate in un cassetto, che sta per diventare un documentario nel quale saranno in molti a riconoscere le storie di emigrazione vissute da migliaia di persone. Spesso accade che figli, nipoti o discendenti di valstagnesi emigrati all'estero, si rechino in municipio, nel museo o in biblioteca, in cerca delle loro radici, documenti e memorie del loro passato.
La scorsa primavera il giovane regista Nicola Moruzzi, bisnipote di Angelo Conte, valstagnese, emigrato in Canada nel 1913, si presentò al Museo Canal di Brenta con una storia particolarmente emozionante, uscita dalle lettere rinvenute in un cassetto, per recuperare documenti ed informazioni. Angelo lasciò la Valbrenta per cercare lavoro all'estero, come altri tre milioni di veneti tra il 1876 e il 1976, con la valigia di cartone, tante speranze ed il pensiero per la sua amata moglie Anna, incinta di sette mesi di Gigetta (nonna di Nicola). Fu un'avventura breve, solo trenta mesi: nell'ottobre del 1915, infatti, i suoi sogni s'infransero durante la costruzione del Connaught Tunnel, la galleria più lunga del Nord America, dove trovò la morte. Dalle lettere dimenticate affiora «la storia di Angelo che, credo, abbia molti tratti in comune con l'esperienza vissuta dalla maggior parte dei migranti - spiega il regista -. La sua corrispondenza con Anna riflette quei sentimenti che ogni emigrato prova durante il proprio imprevedibile viaggio. La disillusione delle speranze, i problemi con la lingua, la lotta per il lavoro e il desiderio di essere accettati in un mondo completamente diverso dal proprio. Allo stesso tempo le lettere raccontano la gioia del superamento delle difficoltà, le piccole vittorie quotidiane e il paesaggio circostante, che si trasforma sempre più in un luogo familiare», le strade affollate di Vancouver, il silenzio dei monti Selkirk, i boschi millenari della Columbia Britannica, il sudore dei cantieri di Glacier. Fino all'ultima lettera, scritta il giorno prima di morire: "...Sta pur tranquilla che il lavoro che tengo, se fosse pericoloso non ci starei nemmeno un giorno perché il pensiero è di vederti e di baciarti ancora e di renderti felice...". Anna e Angelo, divisi dall'oceano, non si sono mai più rivisti.
È stato approvato il Bando per l'assegnazione dei contributi del Fondo a sostegno della produzione cinematografica e audiovisiva per l'anno 2014 con le modalità per la presentazione delle domande nonché i criteri di valutazione per l'erogazione dei finanziamenti. Il testo del provvedimento è accessibile al link Deliberazione della Giunta Regionale n. 740 del 27 maggio 2014.
La produttrice indiana, già Miss India e attrice bollywoodiana, Deepti Bhatnaghar è stata ospite del Consorzio VicenzaÈ- Vicenza Film Commission per realizzare alcune puntate del suo celebre programma di viaggi Musafir Hoon Yaron e per il nuovo progetto Global Tadka dedicato alla cucina internazionale. Pubblicata ora la prima puntata!
Raoul Bova e Teresa Mannino tornano nei borghi della provincia italiana con due nuovi spot basati sul collaudato format dell'intervista.
Da domani, i due testimonial saranno infatti a Marostica (VI) – uno dei 4300 comuni italiani coperti dalla rete veloce a 42 Mega di "3" – per chiedere ai clienti cosa pensano delle ultime novità di 3 Italia: il Samsung Galaxy S5 Unlimited Edition, e MyBusiness Unlimited, la nuova offerta Ricaricabile senza tassa per PMI e Partite Iva.
I soggetti TV dedicati ad Unlimited Edition si aprono con Teresa e Raoul nella piazza del borgo vicentino: "Il nuovo Galaxy S5 va forte"... "E con la velocità della rete 3 va fortissimo"... "Andiamo a sentire"... Intervistati dai due testimonial, i clienti raccontano a modo loro la convenienza della nuova offerta: "Pochi schei e te ciapi el massimo con l'Unlimited Edition"... "Fortissima la 3! I me ga dà el nuovo Galaxy S5 con minuti, SMS illimitati e pure 1GB di Internet"... "Il Galaxy S5 con tutto incluso a soli 30 euro. Quelli della 3 i ze fòra come i balconi", sono alcuni dei commenti forniti dai clienti. Infatti, solo con Unlimited Edition di "3" è possibile avere minuti e SMS illimitati, 1GB e il nuovo smartphone Samsung Galaxy S5 con appena 30 euro al mese.
"È arrivata la nuova Ricaricabile per il business di 3"... "Con 3 ogni business diventa unlimited"... "Andiamo a sentire"... dicono Raoul e Teresa nello spot dedicato alla nuova MyBusiness Unlimited. E ancora una volta, sono veri clienti "3" a testimoniare la loro soddisfazione: "Tutto incluso, senza tassa. Per la mia azienda è l'ideale", dice il titolare di un'impresa vinicola. "Senza limiti, senza tassa, senza problemi. Ze quel che ghe vol per lavorar", aggiunge il proprietario di un'azienda agricola. Dedicata a liberi professionisti e PMI, a soli 20 euro al mese, My Business Unlimited offre minuti e SMS illimitati e 2GB di Internet. My Business Unlimited è senza tassa di concessione governativa e i costi della fattura sono deducibili.
(..)I nuovi spot TV saranno in onda sulle principali emittenti nazionali (canali Mediaset, La7, Premium Calcio, Sky Calcio e SkyTG24). Venerdì 11 Aprile saranno on-air i primi tre soggetti da 30", due dedicati ad Unlimited Edition, uno dedicato a My Business Unlimited. Da mercoledì 16 Aprile, saranno on-air anche altri due soggetti da 15", uno per ciascuna offerta.
La campagna TV è stata realizzata dall'agenzia Arnold Worldwide Italia con la direzione creativa di Dario Mondonico e Antonio Pintér. La casa di produzione è Filmgood con la regia di Igor Borghi. La pianificazione è curata da Carat.
PERSONAGGI/1. Il set ieri mattina in centro storico. Stupore tra residenti e passanti
Bova a Marostica per uno spot «Affascinato da questa città» Con lui c´è anche Teresa Mannino. «Purtroppo non è tempo di ciliegie ma ho assaggiato gli asparagi»
Le telecamere di Cctv2 gireranno un programma che sarà dedicato ai luoghi più belli dell´Italia
La locandina del programma televisivo cinese
Un´altra troupe cinese in visita a Vicenza. Questa volta non si tratta di un film, ma di uno spettacolo televisivo. A darne notizie è Vicenza Film Commission che proprio nella giornata di ieri ha accolto le telecamere cinesi provenienti da Milano. Il programma televisivo si chiama “Le nuove scoperte delle hostess”. È curato da “Voglia d´Italia”, agenzia che collabora con una compagnia aerea per la realizzazione dello spettacolo televisivo. Secondo quanto raccontato proprio da Vicenza Film Commission, che ha lavorato molto per portare la troupe anche a Vicenza, le telecamere cinesi «girano 8 puntate in vari Paesi, di 30 minuti ciascuna, in cui una hostess presenta un luogo interessante. Il programma andrà in onda sul canale televisivo Cctv2 e sui voli della compagnia. Si calcola in 300 milioni il numero degli spettatori». La troupe cinese è arrivata a Vicenza ieri dopo aver toccato Roma, Perugia e Milano. «Fino all´8 gennaio cercheremo di presentare il meglio della nostra regione. Proficua la collaborazione da tempo in essere di Vicenza con Fondazione Italia-Cina», spiega Vicenza film commission. Lo staff della tv cinese Cctv2, è composto da dodici persone: ci sono poi i quattro componenti dello staff vicentino. La troupe ha presentato la destinazione e il programma di riprese. Nella giornata di ieri si è recata poi a cena in un ristorante cinese. Oggi inizieranno i lavori; tempo e clima permettendo.Da Il Giornale di Vicenza 6/1/2013
Per prossima produzione sull'Altopiano di Asiago, Cinemaundici e Ipotesicinema cercano attori anche esordienti ESCLUSIVAMENTE PER RUOLI MASCHILI, di età compresa tra i 25 e i 40 anni.
Si cerca anche UN ATTORE, anche esordiente, di età compresa tra i 30 e i 40 anni che abbia uno spirito ALLEGRO, BRILLANTE, VIVACE.
Per partecipare inviare una mail con allegato curriculum, una foto in primo piano e una figura intera, ed eventuale showreel a casting1418@gmail.com
Periodo di lavorazione dicembre-gennaio-febbraio. Saranno ricontattati solo i preselezionati.
Sono venuti in città, durante la loro permanenza a Venezia, Pierpaolo Verga, produttore cinematografico indipendente e titolare di O'GROOVE e il regista Edoardo De Angelis, accompagnati da Isabella Baudo, per incontrare Vicenza film commission per proporre Vicenza quale location, con Napoli, del nuovo film Perez con Luca Zingaretti come protagonista. Le riprese sono previste per la prossima primavera. In città hanno incontrato il presidente di Vicenza è Dino Secco con Carla Padovan.
Cinema italiano e cinema cinese si uniscono in un progetto di co-produzione di durata triennale. Il "progetto Cina", per la co-produzione di film dalla doppia nazionalità, è stato presentato all'Ambasciata Italiana in Cina dal presidente dell'Anica, l'Associazione Nazionale per l'Industria Cinematografica Audiosiva e Multimediale, Riccardo Tozzi, assieme alla dirigente per la produzione, distribuzione, esercizio e industrie tecniche del ministero dei Beni Culturali, Mariella Troccoli, alla project manager di Anica, Rossella Mercurio, e al coordinatore del progetto, Giorgio Gosetti. "Questo progetto sulla Cina è l'unico su cui abbiamo creato una struttura specifica" afferma Tozzi, che definisce "eccitante" questa "sfida sostenuta da vera attenzione e spirito collaborativo dalle maggiori istituzioni cinesi".
"L'idea qualificante di questo lavoro -spiega Tozzi- sta nel modello coordinato a unico con cui finalmente il nostro cinema si propone a un mercato grande e attento alle novità come quello cinese di oggi". Tra gli obiettivi del progetto triennale, afferma ancora Tozzi, ci sono l'attrazione di produzioni cinesi in Italia, la promozione e la diffusione del cinema italiano in Cina e lo sviluppo delle attività di co-produzione e co-investimento tra le due industrie cinematografiche. "Gli accordi di questo tipo sono fondamentali -spiega Tozzi- perché permettono ai film di che vengono prodotti di avere la nazionalità di entrambi i Paesi con un riflesso economico diretto e permette di evitare le quote di film stranieri importabili in Cina".
La collaborazione tra Italia e Cina è ancora a un livello embrionale, ammette il presidente di Anica. "Con questo contratto ci aspettiamo nei prossimi dodici mesi di vedere almeno tre o quattro troupe cinesi girare film in Italia". Tozzi sottolinea anche le differenze nell'approccio al cinema tra italiani e cinesi. "Per natura siamo molto flessibili e inventivi -spiega il presidente di Anica- Dobbiamo avere la massima disponibilità a trovare un linguaggio compatibile nei due Paesi sia per le storie, che per lo stile e il modo di trattare i personaggi".
Tra i vantaggi dell'accordo, si legge in una nota, ci sono "agevolazioni fiscali e pratiche per girare in Italia, possibili location e partner per girare film in Cina, investimenti produttivi e formativi reciproci, "pacchetti" di storia del cinema italiano da proporre per la distribuzione in sala e lo sfruttamento sulle moderne piattaforme per la rete e la telefonia mobile". L'iniziativa ha incontrato il forte interesse delle istituzioni cinesi per il cinema italiano, continua Tozzi. "Ho visto un certo interesse per l'Italia in tutti i produttori che abbiamo incontrato, e c'è interesse a fare familiarizzare il pubblico cinese con modelli stranieri diversi da quelli americani, attraverso la ricerca di interlocutori alternativi come il cinema italiano". Nel 2013 Anica ha creato un desk permanente in Cina. Il progetto ha ricevuto il supporto anche dell'Ambasciata d'Italia in Cina e dell'agenzia ICE di Pechino.
a) Cortometraggi, web series, video musicali (videoclip) e documentari (Sezione competitiva)
b) Lungometraggi e retrospettive (Sezione non competitiva)
Sono ammesse opere senza alcuna divisione per categorie, di ogni genere e lingua (ma sottotitolati in italiano), purché realizzati dopo il 1° gennaio 2010.
- I cortometraggi ed i documentari dovranno avere una durata massima di 30 minuti.
- I Video clip dovranno avere una durata massima di 5 minuti.
- Sono considerati lungometraggi le opere oltre i 45 minuti di durata.
- La sezione web series è aperta a tutti i prodotti di fiction multipiattaforma, creati per l' intrattenimento via Internet, per dispositivi mobili e/o per altre piattaforme digitali non televisive.
- La sezione Retrospettive comprende le opere appartenenti ad un genere o ad un autore che siano rappresentativi della storia del cinema italiano.
L’organizzazione in accordo con la produzione/autore potrà valutare eventuali deroghe.
2. Le opere dovranno essere inviate in DVD (si potranno valutare con l’organizzazione supporti alternativi) entro il 30 giugno 2013 alla sede del Procida Film Festival – Via Cavone, 4 – 80079 Procida (NA). Sul plico inserire la seguente dicitura “Destinato a manifestazione culturale temporanea senza
valore commerciale - Concorso Internazionale”.
3. Ogni autore potrà partecipare con un massimo di tre opere, inviate ognuna in duplice copia, con allegata la scheda di partecipazione ed il regolamento firmati per accettazione. La scheda di partecipazione deve essere inviata anche via mail in formato word.
4. Le copie inviate non saranno restituite ed entreranno a far parte dell’archivio video* del Procida Film Festival. Le spese di spedizione sono carico dei partecipanti. Gli autori delle opere in concorso si assumono la responsabilità del materiale girato.
*Le opere partecipanti al Procida Film Festival saranno catalogate per costituire l'archivio storico dell'evento. Le stesse -previo consenso dell'autore e/o della produzione - potranno essere utilizzate per proiezioni pubbliche per finalità educative, sociali e culturali.
5. Con l’invio delle opere, l’autore e/o la produzione autorizzano l’eventuale pubblicazione dei loro dati sul sito dell’evento, sul materiale promozionale e la diffusione agli organi di stampa a fini
promozionali.
6. Tra tutte le opere pervenute, la commissione esaminatrice designerà le opere che parteciperanno al Festival che si svolgerà dal 22 al 24 luglio sull’isola di Procida, salvo improvvisi impedimenti tecnici dovuti alle caratteristiche delle location. Gli autori/produttori delle opere selezionate riceveranno una comunicazione tramite e-mail e telefono. Le opere selezionate saranno proiettate al pubblico con la presenza di professionisti del settore.
7. La Giuria assegnerà i seguenti premi:
- Premio Miglior Cortometraggio
- Premio Miglior Documentario - Premio Miglior Web-Series - Premio miglior videoclip La giuria, a suo insindacabile giudizio, potrà assegnare delle menzioni speciali. L’organizzazione potrà assumere decisioni motivate relative ad argomenti non previsti dal presente regolamento. Ai vincitori sarà data l'opportunità di soggiornare a Procida ai fini della realizzazione di un cortometraggio o documentario ambientato sull’isola. 8. Gli autori selezionati s’impegnano ad inviare all’organizzazione in breve tempo una scheda tecnica completa del film per fini promozionali e redazionali. 9. Gli autori e/o le produzioni delle opere selezionate autorizzano la proiezione e la diffusione (tv, on-line) di sequenze delle opere per gli scopi promozionali dell’evento (fino a 50 secondi per i cortometraggi, fino a 3 minuti per i lungometraggi). 10. Ogni forma di propaganda dopo l’annuncio del programma da parte del Procida Film Festival dovrà, per esplicito impegno dei presentatori, indicare la partecipazione al suddetto evento con relativa sezione e con il logo ufficiale predisposto e fornito dall’organizzazione. Le opere vincitrici di un premio dovranno riportare altresì l’indicazione del riconoscimento ottenuto secondo la grafica ufficiale predisposta e fornita dall’organizzazione del PFF. 11. Gli autori e/o altri membri della troupe delle opere selezionate per il concorso saranno invitati ad accompagnare il loro film al Festival.L’organizzazione si riserva, secondo le proprie disponibilità finanziarie, di contribuire alle spese di viaggio e/o di alloggio. 12. I dati personali dei partecipanti ai sensi e per gli effetti del DGL 196/2003 sul trattamento dei dati personali saranno trattati da esterni nel pieno rispetto della Legge e non verranno diffusi né comunicati a terzi. La comunicazione del suo indirizzo email esprime il consenso al trattamento dei dati da parte dell’organizzazione al solo fine di ricevere informazioni relative al Procida Film Festival e alle sue iniziative. 13. Il presente regolamento potrà subire integrazioni e/o modifiche per la migliore riuscita della manifestazione. 14. Per ricevere la scheda d’iscrizione o per maggiori informazioni inviare una mail a: procidafilmfestival@libero.it oppure un messaggio tramite facebook. http://www.procidafilmfestival.it
Bando di Concorso Scuola Nazionale di Cinema di Roma per l'ammissione ai corsi ordinari Triennio 2014- 2016
La Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia con il presente Bando si propone di individuare, selezionare e formare giovani cineasti che concorrano, in tutte le singole specializzazioni, allo sviluppo dell'arte e della tecnica cinematografica.
I programmi didattici della Scuola Nazionale di Cinema si articolano nell'arco di un triennio e si prefiggono l'obiettivo di una formazione completa degli allievi che coniughi tradizione e innovazione, sperimentazione e ricerca, stimolando al massimo grado i processi di collaborazione tra tutte le componenti tecniche e artistiche che concorrono alla creazione dell'opera cinematografica.
I piani di studio delineano i percorsi formativi delle singole discipline (costume, fotografia, montaggio, produzione, regia, recitazione, sceneggiatura, scenografia, suono) nelle loro specifiche peculiarità, ma anche come parti solidali di un tutto, ponendo in evidenza la fitta rete di relazioni interne che ne determina e garantisce la coerenza.
Il programma didattico comporta la frequenza obbligatoria. Nelle prime due annualità i moduli d'insegnamento sono finalizzati a stimolare, in modo sistematico, le attitudini e le capacità degli allievi, alla luce delle conoscenze acquisite, attraverso esercitazioni collettive e laboratori. La terza annualità, oltre a specifici corsi di approfondimento, è dedicata ai "saggi di diploma", che vedranno impegnate tutte le aree specialistiche (compatibilmente con le esigenze artistiche) nella realizzazione di cortometraggi o di film a episodi.
La Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia mette a concorso n. 62 posti così suddivisi:
4 posti Costume
8 posti Fotografia
6 posti Montaggio
8 posti Produzione
6 posti Recitazione donne
6 posti Recitazione uomini
6 posti Regia
6 posti Sceneggiatura
4 posti Scenografia
8 posti Suono
Per ogni corso i posti messi a concorso sono da intendersi fino al massimo del numero indicato. Possono non essere attivati i corsi per i quali non siano stati ritenuti idonei almeno quattro candidati. I corsi si svolgono di norma presso la Sede di Roma.
Modalità di partecipazione al concorso
I requisiti di accesso e tutte le procedure relative al concorso sono consultabili all'interno del> BANDO SCARICABILE IN PDF.
Domanda e versamenti per l'ammissione al concorso
LA DOMANDA DI AMMISSIONE AL CONCORSO SARA' VALIDA SOLO SE INVIATA PER VIA TELEMATICA,A DECORRERE DAL20 maggio 2013, attraverso la procedura di partecipazione on line che verrà pubblicata sul sito della Fondazione (www.fondazionecsc.it), e pervenuta entro e non oltre il
22 luglio 2013 alle ore 23.59 (ora di Roma)
Pertanto, eventuali domande pervenute in formato cartaceo non saranno accolte. Per informazioni e delucidazioni sul bando si può inviare un'e-mail all'indirizzo: infoscuola@fondazionecsc.it
Fuori contesto è un concorso di cortometraggi realizzati in sole 48 ore, organizzato da Milagrofilm sulla base dei successi riscontrati nelle altre città italiane.
Nasce come concorso cinematografico ma si amplia, abbracciando altre forme di creatività e diventando un vero e proprio contenitore di molteplici arti e giovani artisti. Un avvenimento di divulgazione culturale e di promozione sociale per la città di Vicenza.
I partecipanti, introiettati nell’ambiente chiuso di un teatro, saranno invitati ad una metamorfosi e coinvolti in una esperienza multimediale e sensoriale che li porterà a contatto con un amalgama di forme artistiche. Tra queste: recitazione d’attore, pittura, scultura, cinema, esposizione d’arte contemporanea, fotografia. Sarà così un'occasione per partecipare a un evento culturale che incentivi i cittadini a esplorare vari ambiti artistici e ad assistere a una serata di spettacolo, cultura e socialità.
L’evento ambisce ad essere il primo di una serie di incontri annuali che possa rappresentare un appuntamento fisso per la cittadinanza e un'occasione per mettersi in gioco e far emergere il proprio estro creativo.
15/16 GIUGNO 2013
Il giorno dell’inizio del contest a tutti i partecipanti verrà fornita una busta contenente il tema da seguire e altri elementi che dovranno essere obbligatoriamente presenti nelle opere: una frase, un oggetto, un suono e un elemento urbanistico che rappresenti un aspetto della città di Vicenza. La consegna prevede due lavori: un’opera audiovisiva della durata massima di 6 minuti, compresi i titoli; un backstage del lavoro svolto. Nel
backstage la troupe si può presentare mostrando come hanno realizzato il loro video, i problemi riscontrati, le fasi del lavoro, etc.
21 GIUGNO 2013 -
TEATRO ASTRA - Contrà Barche, 53, Vicenza
CANTIERE BARCHE 14 - Stradella delle Barche, 14, Vicenza
Ore 17.00 esposizioni d'arte di Gabriele Brucceri per la pittura e
del gruppo 50MMfotoclub per la fotografia.
Ore 17.00 performance dal vivo del duo FRAGILE.
Ore 17.30 incontro dei filmaker con il regista Adriano Sforzi (aperto a tutti)
Ore 18.00 nel giardino del teatro il gruppo musicale Vertical darà inizio alla
serata ufficiale, con aperitivo e degustazioni.
Ore 20.30 breve spettacolo di danza aerea della compagnia Radici Aeree.
Ore 21.00 spettacolo teatrale della compagnia Din Don Down.
Ore 21.45 proiezione dei cortometraggi finalisti. A seguire la premiazione.
Si stanno svolgendo in questi giorni sull'altopiano le riprese del documentario Margherita, un film di 52 minuti, diretto da Pierre-Henry Salfati e prodotto da Seconde Vague Productions sempre per il canale culturale franco-tedesco Arte. Il film racconta la vita di Margherita Sarfatti. Nata nel 1880 in una ricca famiglia ebraica veneziana, dotata di un'intelligenza brillante, militante socialista e creatrice e coordinatrice del movimento artistico Novecento,fu a lungo l'amante e consigliera di Benito Mussolini... Attraverso interviste, archivi e riprese nei luoghi che evocano la sua storia si cercherà ripercorrere il suo straordinario destino.
Fuori contesto è un concorso di cortometraggi realizzati in sole 48 ore, organizzato da Milagrofilm sulla base dei successi riscontrati nelle altre città italiane.
Nasce come concorso cinematografico ma si amplia, abbracciando altre forme di creatività e diventando un vero e proprio contenitore di molteplici arti e giovani artisti. Un avvenimento di divulgazione culturale e di promozione sociale per la città di Vicenza. L’ispirazione di fondo è quella dell’opera d’arte “totale”, un modo stimolante per favorire il dialogo tra le varie realtà sociali e valorizzare l’uomo come “scrigno di creatività”.
La serata di premiazione coinvolgerà, infatti, giovani artisti emergenti e talenti del nostro territorio che esporranno le proprie opere e allestiranno brevi performance dal vivo.
I partecipanti, introiettati nell’ambiente chiuso di un teatro, saranno invitati ad una metamorfosi e coinvolti in una esperienza multimediale e sensoriale che li porterà a contatto con un amalgama di forme artistiche. Tra queste: recitazione d’attore, pittura, scultura, cinema, esposizione d’arte contemporanea, fotografia. Sarà così un'occasione per partecipare a un evento culturale che incentivi i cittadini a esplorare vari ambiti artistici e ad assistere a una serata di spettacolo, cultura e socialità.
L’evento ambisce ad essere il primo di una serie di incontri annuali che possa rappresentare un appuntamento fisso per la cittadinanza e un'occasione per mettersi in gioco e far emergere il proprio estro creativo.
In occasione della recente edizione di Filmart, l´Hong Kong International Film & Tv Market, l´Ice con l´Anica ha invitato le film commission italiane per un incontro con produttori asiatici di cinema e televisione, interessati a produzioni da realizzare anche in Italia.
Al seminario era presente anche una delegata di Vicenza film commission, che ha incontrato durante il periodo della fiera 28 operatori cinesi, filippini, indiani, tailandesi, coreani e di Singapore, ai quali sono state illustrate le possibilità di location nella diverse zone di questa provincia e le professionalità presenti nel Vicentino.
Ad alcuni è stato rivolto un invito per uno scouting in Veneto, dopo aver presentato alcuni filmati relativi a produzioni indiane e coreane che hanno ripreso Vicenza nei loro filmati. Un relatore dell´Anica ha anche descritto l´opportunità del tax credit a produttori interessati a conoscere gli incentivi concedibili.
Per attrarre produzioni cinematografiche in Veneto la Regione ha anche creato un apposito sito internet che affianca i siti delle 6 film commission locali.
Con piacere si comunica che il regista Stefano Pozzan potrà finalmente avviare le riprese del film Western “Il grande Sole Rosso”. Il primo ciak è previsto per la prossima estate ed una cittadina del West del 1870 sarà ricostruita in territorio vicentino.
Infiniti convegni, centinaia di progetti di coordinamento tra istituzioni, migliaia di oreinvestit e in seminari, tavole rotonde, pubbliche assemblee e conferenze stampa.
Nulla sembra, in questi anni, risvegliare la politica dal suo torpore nei confronti della cultura. Per questo, l’autorevole domenicale de “Il sole 24 ore” ha inteso capovolgere l’ottica, convocando niente meno che “Gli stati generali della Cultura”. Per affermare inequivocabilmente - e ancora una volta - la centralità economica del comparto culturale e creativo nella struttura del PIL nazionale, in funzione della coesione sociale e della diffusione della conoscenza quali fattori competitivi di uno Stato contemporaneo. Probabilmente il perdurante silenzio della politica, tanto più in epoca di campagna
elettorale, continuerà a lungo. Per questo anche noi, insieme a tanti altri attori del mercato e delle istituzioni a sostegno delle imprese culturali, continueremo a segnalare i temi che ci sono a cuore, invitando chi ha orecchie per sentire - e funzione istituzionale deputata a farlo - a riflettere sui numeri. I quali, a differenza delle opinioni, non mentono mai.
Vale la pena ricordare ancora una volta, infatti, che l’audiovisivo, inteso come comparto produttivo delle attività televisive e cinematografiche, coinvolge 6.120 imprese, con oltre 200mila addetti e che – sempre da dati ANICA rilevati per il triennio precedente - le imprese italiane rappresentano l'8,4 per cento di quelle audiovisive europee (a fronte del 7,4 per cento della Germania) realizzando un fatturato di quasi 6miliardi di euro (raffrontabili positivamente con i 6,3 miliardi della Germania) ma soprattutto producendo impatti sui territori pari a circa 6 volte l’investimento pubblico.
E poiché la nostra è un’industria di prototipi la cui diffusione favorisce identità, visibilità territoriale, creazione di talenti e mestieri, esportazione e ricchezza nazionale, il rapporto di moltiplicazione è estremamente significativo e, probabilmente, tra i più alti nel campo dei sostegni economici pubblici.
Viviamo l’epoca delle immagini pervasive e nel mondo di nativi digitali i contenuti innovativi saranno decisivi per dare accesso alla cittadinanza minima, per essere parte del mondo attivo.
E’ dunque indispensabile che il prossimo Governo nazionale sappia dove mettere le mani per dare la necessaria scossa al comparto che noi, film commissioner italiani, attivi “in prima linea”, sosteniamo con ogni sforzo.
Per questo noi dell’Associazione Italian Film Commissions proponiamo una cura
semplice e improrogabile fatta di cinque urgenze:
1.
Accorpare sotto l’unica delega della DG Cinema del MIBAC anche la materia televisiva e della promozione internazionale, sottraendole allo Sviluppo economico e al MAE.
Tv e cinema sono convergenti sotto il profilo produttivo e dei linguaggi narrativi, operativamente e contenutisticamente collegati, e non ha più senso mantenere una separazione normativa inadeguata, tanto più in considerazione dell’accesso ai mercati esteri;
2.
Scrivere una nuova legge di riordino dell’intero comparto audiovisivo che preveda una seria disciplina antitrust e riconosca le film commission, con apposito articolato che ne sancisca natura, funzioni, operatività;
3.
Istituire un Centro nazionale per l’audiovisivo con delega specifica al sostegno automatico alle produzioni audiovisive di ogni formato, alimentato da una tassa di scopo integrale applicata su tutta la filiera allo scopo di garantirne l’efficiente funzionamento in ordine alla valorizzazione dei prodotti audiovisivi nazionali, alla loro internazionalizzazione e promozione, all’attrazione di progetti audiovisivi dall’estero, al sostegno alla distribuzione e all’esercizio;
4.
Rifinanziare il Tax Credit interno, esterno e per stranieri estendendolo anche alle produzioni televisive;
5.
Riformare drasticamente la RAI e il sistema radiotelevisivo, riducendo il ruolo della politica nel suo controllo, favorendo la produzione di prodotti originali, salvaguardando gli
autori e i talenti, prevedendo quote obbligatorie d’investimento delle TLC nel cinema e nei contenuti, colpendo l’evasione del canone nonché la pirateria e ritornando a investire sul prodotto nazionale.
Vicenza Film Commission parteciperà al seminario per attrarre produzioni asiatiche in Italia, organizzato da ICE in collaborazione con ANICA, che si terrà in occasione di FILMART ad Hong Kong dal 18 al 21 marzo 2013. web site
Appuntamento su La7 domenica alle 10 per la nona puntata di “Ti ci porto io”, la fortunata trasmissione condotta da Michela Rocca di Torrepadula e da Gianfranco Vissani, che ha fatto tappa a Bassano e Marostica grazie all’ospitalità offerta dal consorzio Vicenza è. “E – afferma il presidente Dino Secco – grazie alla collaborazione garantita alla troupe e ai conduttori da Comune, Iat e operatori privati, che si sono prodigati per mostrare la migliore immagine della nostra terra”.
Protagonisti della puntata alcuni prodotti tipici (broccolo di Bassano, formaggio Asiago, la grappa e anche il baccalà alla vicentinoa) con approfondimenti seguiti da Vissani durante i quali sono stati preparati vari piatti nella scenografica location del ristorante Ottocento.
La trasmissione parla dei due centri di Marostica e Bassano del Grappa dal punto di vista della storia, dell’arte e delle curiosità, dato che si pone l’obiettivo di essere una “video guida” utile allo spettatore che voglia venire a passare un week-end in queste due città.
Gli episodi girati anche nel Vicentino del Mr Bean indiano che stanno andando in onda in queste settimane su SAAB - SONY TV sono disponibili nei link a seguire.
Ciak, Vicenza in mondovisione. E come? Grazie a Chintu, il Mr Bean indiano. Non l´avete visto ieri in centro città? Peccato, ha strappato sorrisi. Di più, ha attirato l´attenzione di tanti vicentini curiosi che passeggiando tra le vie non hanno potuto fare a meno di notarlo e di fermarsi ad osservarlo. Ricapitoliamo quanto è successo. Melegaon Ka Chintu, il format indiano del più noto Mr Bean inglese, ha fatto tappa in città. Ieri e lunedì la troupe, formata da sette persone, ha girato lo show televisivo a Vicenza. Da due anni le puntate di Al Amin (Chintu), il protagonista, e Ashiwini Kharimar (Pinkie), protagonista al femminile, vanno in onda con successo nelle case degli indiani. Lo show, che va in onda su Sab Tv (Sony Network), raggiunge oltre 42 milioni di case in India e copre alti 59 paesi di Stati Uniti, Gran Bretagna, Europa e Africa. Gli episodi girati a Vicenza saranno disponibili su youtube a partire da novembre, basterà digitare "Malegaon Ka Chintu" et voilà: compariranno la Basilica palladiana in tutto il suo splendore, piazza dei Signori, Monte Berico, i Giardini Salvi, piazza Duomo, piazza Matteotti. Il titolo degli episodi vicentini sarà "Chintu in Vicenza". Ma perché proprio la città del Palladio? La produttrice è la bella Deepti Bhatnagar, già miss India e attrice, che a Vicenza ha girato un documentario poi trasmesso in un programma di viaggi e turismo. Stregata da Vicenza all´epoca (era il 2005), l´ha scelta di nuovo per alcune puntate dello show comico. La produttrice ha mantenuto i contatti con il consorzio Vicenza è e Vicenza Film Commission, che hanno accolto di buon grado la presenza della troupe indiana in questi giorni, grazie anche lla collaborazione con la Regione Veneto. Le bellezze architettoniche e il territorio vicentini faranno il giro del mondo. I passanti che hanno accettato di interagire con il simpatico attore, 34 anni e una mimica facciale notevole, si riconosceranno. E rideranno. Le riprese sono state girate sabato e domenica anche a Bassano e Marostica. Ieri era giorno di mercato. Quale migliore situazione per mettere in scena delle gag? Chintu perde una scarpa, allora ne cerca una sostitutiva al banco del mercato; ci sono calzature a volontà. Ma mentre un passante cerca la scarpa da comprare, Chintu sceglie la sua. È quella del passante, alla quale si avvinghia, rimediando un ceffone. La troupe cammina alla scoperta della nostra città, non ha un copione, improvvisa a seconda delle persone, delle situazioni, del momento. L´attore porta con sè una valigia colma di oggetti: scarpe, caraffe, persino pinne. Quando il regista vede un luogo che si presta alla gag ferma tutti, comunica all´attore la sua idea e ciak, si gira. I passanti, tra incredulità e stupore, vengono coinvolti. Quasi tutti accettano divertiti. Sono tutte gag in perfetto stile Mr Bean. Comicità semplice e in parte anche demenziale, se si vuole. Chintu, come Mr Bean, non parla, ma si atteggia in modo piuttosto goffo, ride, si dispera, si muove suscitando scherno. Ha i pantaloni ascellari e un volto che si presta perfettamente a sketch comici. Ai Giardini Salvi Chintu ha corso assieme ai giovani atleti del Csi Fiamm, che si trovavano lì per il consueto allenamento. La scena è stata pensata in un giro di lancette. L´attore corre assieme ai ragazzi che ad un certo punto cambiano direzione; Chintu continua a correre.
LA REGIONE DEL VENETO PER IL CINEMA DI QUALITA’ IL DECENTRAMENTO DEI FILM DELLA SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA NELLE CITTÁ DEL VENETO
24 settembre - 10 ottobre 2012 Cinema d’essai di Belluno, Padova, Treviso, Vicenza, Verona, Rovigo, Treviso
VICENZA
Lunedì 24 settembre Cinema Odeon Corso Palladio, 176 - Vicenza Ore 20.00 - O LUNA IN THAILANDA (v.o. sottotitolato in italiano) Regia di Paul Negoescu. Romania, 2012, 90’
Ore 21.45 - NO QUIERO DORMIR SOLA (v.o. sottotitolato in italiano) Regia di Natalia Beristain. Messico, 2012, 83’
Ingresso gratuito
I film della Settimana Internazionale della Critica di Venezia arrivano a Vicenza Lunedì 24 settembre al Cinema Odeon di Vicenza doppio appuntamento gratuito con «Le Giornate della Mostra. La Settimana Internazionale della Critica». Alle ore 20.00 «O luna In Thailanda» di Paul Negoescu. Alle ore 21.45 «No quiero dormir sola» della regista messicana Natalia Beristain.
Anche una troupe australiana, invitata nel vicentino da Enit di Sidney e Vicenza film and tv commission, ha effettuato a lungo riprese della Basilica Palladiana rimessa a nuovo. Il servizio andrà in onda il prossimo 1° novembre, curato dai presentatori Carmel Crispino e Tony Pantano in città con una troupe di 6 persone, nel programma Italian Symphony of food che conta su oltre 9 milioni di affezionati telespettatori. Grazie alla collaborazione di Vicenza è hanno voluto recuperare le ricette della cucina vicentina, stampate anche in inglese dal consorzio turistico. Riprenderanno anche la Partita a scacchi di Marostica e, come ha precisato Nina Fiorenza del tour operator Italia de luxe, la trasmissione, assieme all’arrivo di Del Piero in Australia costituirà una valida promozione per Vicenza e il Veneto.
Il film è in fase finale, per fine luglio 2012 sarà ultimato. Gli attori usati nel film, comprese le comparse, sono 46 di cui 40 veneti. Il cast tecnico, compresi i tecnici per la post-produzione, gli stagisti e le persone che hanno aiutato in vari modi, conta 51 persone di cui 32 maestranze residenti in Veneto. Il film è durato 33 giorni di riprese, di cui 30 in Veneto nei territori di Vicenza, Mason Vicentino, Marostica e Monte di Malo e 3 giorni nella città di Roma.
Al festival di Cannes 2012 Esperimentocinema s.r.l. ha stretto un accordo con il distributore internazionale francese Reel suspects s.a.r.l. per la distribuzione al cinema, dvd, vod del film in tutto il mondo.
La Regione Veneto inoltre ci ha comunicato che erogherà il contributo per il fondo regionale sul cinema 2011.
Adolescenti appassionati di cinema decidono di girare un film, rievocando episodi tragici della Resistenza maladense. È nato così “Io c´ero", film-documentario sulla seconda guerra mondiale e su vicende realmente accadute in paese, che un gruppo di giovani, diretti dal ventenne Daniele Coldebella, sta realizzando in queste settimane. I ciak amatoriali fanno rumore da qualche giorno a Monte Pian, Monte di Malo e Case, la cui canonica attuale era peraltro la sede del comando tedesco, mentre le prossime sequenze, per le quali si cercano comparse, si gireranno sabato 26 in Contrà S.Lucia.
Presentazione ufficiale del Film Documentario per la regia di Stefano Bortoli domenica 22 aprile 2012 presso il Palacongressi di Tonezza del Cimone.
Alle ore 10.00 accoglienza degli ospiti e a seguire discorso introduttivo del prof. Giovanni Matteo Filosofo che ha presentato il film e le opere di Paolo Pettina'.
La parola è poi passata al Sindaco Amerigo Dalla Via che ha salutato i presenti e ringraziato tutte le persone che hanno collaborato alla realizzazione del film. E' seguita subito dopo la proiezione con una breve premessa da parte del regista Stefano Bortoli.
Il filmato narra la vita quotidiana degli scalpellini di Tonezza agli inizi del secolo scorso, le riprese sono state effettuate in Paese e in alcune città della Francia dove è avvenuta una commovente intervista all'artista scultore Orlando Longhi, l'ultimo degli scalpellini di Tonezza. Quest'ultimo racconta la sua vita e come, assieme al fratello Guido, arrivò in Francia nel dopoguerra da povero emigrante diventando poi un importante artista.
Il documentario,creato in due anni ed è ora distribuito in dvd. In sala erano presenti anche i figli dei fratelli Longhi, Tom Perry e il Coro Azzurri Monti che ha intonato alcune canzoni.
Il Sindaco Dalla Via ha consegnato delle targhe di riconoscimento con lo scoprimento di due sculture donate dalle famiglie di Guido e Orlando Longhi al Comune di Tonezza del Cimone.Gli invitati hanno infine potuto visitare la mostra “Aspettando il Museo” di Paolo Pettina' e degustare la patona offerta dagli albergatori di Tonezza. Alle ore 16.00 infine il film è stato proposto al pubblico.
(..) con il regista Augusto Zucchi, Pasotti ha scritto la sceneggiatura «del primo film nella storia del cinema italiano dedicato alla commedia dell'arte», di cui sarà il protagonista. Si intitolerà Il principe Arlecchino e racconterà la storia, ambientata nel Settecento, di un giovane Arlecchino che, ereditata l'arte dal vecchio padre in punto di morte, cercherà di superare il limite della sua maschera nata per far divertire, per arrivare a cimentarsi invece, accompagnato dagli attori della sua compagnia di giro in un viaggio tra Bergamo e Venezia, nell'Amleto di Shakespeare, opera di cui Giovanni (questo il nome del protagonista) verrà a conoscenza grazie all'incontro con Carlo Goldoni. << Le riprese inizieranno ad agosto 2012. Gireremo a Bergamo, a Venezia, in Piazza San Marco, probabilmente al Teatro di Lonigo e nel centro di Vicenza. Vorremmo riuscire a presentarlo alla Mostra del cinema di Venezia nel 2013». E Zanin ha continuato: «Il budget non è esagerato, abbiamo vinto un bando regionale da 200mila euro e, volontariamente, non abbiamo chiesto contributi ministeriali. Con gli sponsor privati dovremmo arrivare a circa 700mila euro». Nel cast grandi nomi di cinema e teatro. «Ferruccio Soleri, nei panni di mio padre, il vecchio Arlecchino - ha raccontato Pasotti - Mariangela Melato sarà mia madre». Sembra sfumato il sogno di arrivare a Dario Fo, ma nel film troveremo Paolo Rossi, Gigi Proietti, il «Pantalone» Giorgio Bongiovanni, Giorgio Colangeli e probabilmente anche Marco Paolini, vecchia conoscenza di Pasotti: «Abbiamo lavorato insieme ne I piccoli maestri, voglio coinvolgerlo nel progetto».
Il Giornale di Vicenza - iovedì 22 marzo 2012 – CRONACA – Pagina 25
CONVEGNO. Ieri a villa Cordellina esperti di alto livello a confronto. Il cinema è considerato un investimento turistico
La Regione pronta a fare la sua parte. I privati possono contare sul bonus fiscale. Alla Mostra di Venezia il primo “Market”
Pienza è stata riscoperta dai cineturisti grazie a “Il paziente inglese” (1996) che quindici anni fa vinse nove Oscar. Il decimo glielo dovrebbe consegnare il sindaco della città senese, honoris causa per quanto contribuisce al suo bilancio. Dopo “Sotto il sole della Toscana” (2003) non si è più trovato un casale in campagna o in collina in Toscana neanche a pagarlo oro. E in Sicilia, tra Vigata e Montelusa, ossia vicino a Porto Empedocle, per ospitare tutti coloro che vogliono visitare i luoghi della fiction di Salvo Montalbano, i bed & breakfast sono passati da venti a novanta. Dal canto suo “Notting Hill” (1999) ha fatto schizzare gli affitti degli appartamenti nell´omonimo quartiere di Londra. E vogliamo parlare di quanto la triplice saga de “Il signore degli anelli” abbia contribuito ad affollare la Nuova Zelanda di turisti? Mentre ci riflettete, provate a contare quant! o valgono tredici milioni di sterline. Quasi undici milioni di euro. Tanto sborsano i visitatori del castello di Harry Potter ai confini con la Scozia, una delle 101 (sì, avete letto bene: centouno) location nel Regno Unito dei film sul maghetto occhialuto. Insomma, è la prova provata del saldissimo legame tra film, turismo e territorio.
Agevolano le fasi di produzione cinematografica sul territorio e spesso ne finanziano anche una parte. Le 19 Film Commission italiane hanno un ruolo strategico nel favorire il «cineturismo», fenomeno di crescita dell’economia e occupazione locale. Inkheart, film fantasy della New Line Cinema, è stato ambientato a Balestrino, Laigueglia, Alassio e Albenga, e uscirà in tutto il mondo con la Warner Bros. Lungometraggio da 60 milioni di dollari, che ha lasciato sul posto più di 5 milioni di euro, con benefici per tutto l’indotto. Procurati dall’Italian Riviera Alpi del mare, Film Commission presieduta da Alessandra Bergero e sostenuta dalla Fondazione A. De Mari e dalla Camera di Commercio di Savona. Mine Vaganti, girato a Lecce e in Salento, ha avuto un grande successo all’estero «per la forza evocativa della storia e l’impatto creativo», spiega Silvio Maselli, direttore di Apulia Film Commission e neo presidente di Italian Film Commissions. «In cambio del contributo massimo di 250 mila euro obblighiamo, però, ad assumere il 35 per cento di personale pugliese». E così da marzo a novembre prossimi occorrono almeno 200 profili per i 12 lungometraggi e 3 serie tv che saranno girati nelle province di Brindisi, Taranto e Lecce; fra scenografi, costumisti, truccatori, macchinisti, elettricisti, falegnami, direttori e assistenti di produzione; www.apuliafilmcommission.it.
Per quattro lungometraggi vincitori del fondo cinema della Regione Toscana (uno dei parametri per ottenere il contributo è l’impiego di maestranze toscane) che saranno filmati nei prossimi mesi, sono richieste 100 professionalità tecniche e 250 comparse e attori per piccoli ruoli. Candidarsi a: www.toscanafilmcommission.it/controller.php?action=risorse_list. La Trentino Film Commission, nata nel 2011, ha permesso di impiegare lo scorso anno fra i 50 e i 70 professionisti locali, 30 attori, e 400 comparse. Tutti profili che entro il 2012 saranno incrementati per nuove produzioni. Registrarsi a: www.trentinofilmcommission.it/it/SC/2004/Guida_alla_produzione.html. Per la fiction tv (in onda su Rai1) «Caso di coscienza» che sarà girata a maggio a Trieste, a cura di Red Film, servono 20 profili locali fra aiuto registi, trucco e scenografia, elettricisti e macchinisti (info@fvgfilmcommission.com). Per il film western «Il grande sole rosso», con il supporto di Vicenza Film Commission, La Biplano film si prepara a selezionare: 14 persone per il cast tecnico (aiuto costumisti, scenografi e regista, decoratori, make up); 20 attori fra i 30 e 60 anni; 10 attori di colore fra i 40 e i 75 anni; 25 attori con caratteristiche tipo nativo americano fra i 25 e i 75 anni; e 50 comparse. Cv a: info@vicenzafilmcommission.com.
Dopo la cantante Elisa che ha girato il video clip di “Someone to love”, Marco con “Quello che dai” e Jovanotti con “Come musica”, anche una giovane band emiliana ha scelto una location particolare e suggestiva nel Vicentino per il brano “The Game”.
Il nuovo video dei Several Union, The Game, girato presso Priare di Montecchio Maggiore.
Esce oggi “The Game”, il nuovo video dell’alternative metal band SEVERAL UNION. Le riprese si sono svolte lo scorso ottobre con il patrocinio del Comune di Montecchio e della Vicenza Film Commission, in una grotta storica nelle fondamenta del Castello di Giulietta, Le Priare, e vedono la band prodursi in un live intervallato dalla voce fuori campo della guest star Olly Du Demon (The Fire/Shandon), in occhiali scuri e aura insolitamente hip hop.
La particolare scelta della location conferisce al girato un’atmosfera dark e volutamente claustrofobica, quasi a sottolineare una sensazione fisica e tangibile di intrappolamento esistenziale:
“La canzone ‘The Game’ è il cuore dell’album, concettualmente parlando” – commenta il cantante Alessandro ‘Ashdale‘ Montalti – “una metafora dell’esistenza umana e della vita quotidiana, di tutte le cadute e le difficoltà da superare ogni giorno. Da una parte c’è il bisogno dell’uomo moderno di rompere con questa routine, in una fuga forzata dai meccanismi che interessano la nostra vita su un livello profondo, e in secondo luogo la consapevolezza che, se ci sono regole da giocare, allora forse il significato in tutto questo, non possono essere le ferite di per sé, ma ciò che siamo diventati attraverso di esse e attraverso le soluzioni che abbiamo trovato”.
“The Game” è il primo singolo tratto dal secondo album dei SEVERAL UNION ‘Awake from the Game’, che uscirà nei negozi italiani il 13 dicembre con DMB Music/distribuzione Rude Networks.
Per i fans dei Several Union, di Olly, The Fire, Shandon e per chiunque voglia avere The Game in rotazione sul proprio iPod, il singolo è disponibile in free download a questo link fino a Natale!
“Oscar”, il nuovo film del regista veneto Dennis Dellai
Dopo aver contribuito alla realizzazione del primo film di Dennis Dellai, Terre Rosse, che ha raccolto un importante successo presso il pubblico e la critica, Banca Intermobiliare ha il piacere di presentare in anteprima il trailer ufficiale di “Oscar”, il nuovo film del regista veneto.
Giovedì 1 Dicembre alle ore 19:45 Presso il Teatro Comunale di Thiene in viale Bassani 18
Documentario tra case private, Ecoglass e Saint Gobain
Lonigo è da anni "Città del Vino"; questa settimana sarà anche città del vetro grazie alla presenza nel territorio comunale di una troupe televisiva che girerà un documentario per conto di Legambiente e Coreve, il Consorzio di recupero del vetro. La scelta della nostra città è dovuta a due importanti aziende nel settore della lavorazione del vetro presenti nella zona industriale di Almisano: la Ecoglass srl e la Saint Gobain Vetri spa. Protagonista e animatore del documentario sarà Mario Tozzi, volto noto della televisione per la sua conduzione del programma "Gaia Il pianeta che vive" e per la partecipazione a numerosi talk show. «L´iniziativa - spiega il sindaco Giuseppe Boschetto - è coordinata da Vladimiro Riva e dal consorzio Vicenza È. Oltre che per la presenza delle due industrie del settore, Lonigo si segnala anche per la puntuale raccolta del materiale vetroso che avviene da oltre dieci anni e che produce ottimi risultati sia dal punto di vista ecologico che da quello del riutilizzo del materiale». Gli addetti al programma alloggeranno per quattro giorni all´Hotel Alle Acque di Lonigo. Mercoledì saranno in visita ai reparti di produzione di Ecoglass e Saint Gobain mentre giovedì gireranno in piazza Garibaldi e nelle cucine di alcune abitazioni private e in alcuni locali presenti nel centro storico.
Lino Zonin
IL GIORNALE DI VICENZA 21/11/2011 lunedì 21 novembre 2011 PROVINCIA, pagina 18
Ecco in anteprima il nuovo bando della Regione Veneto per la creatività giovanile in opere multimediali e culturali. L'intervento è volto a valorizzare le capacità creative dei giovani e far emergere nuovi talenti.
Ieri il Consorzio Vicenza è ha presentato alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il nuovo sito internet di Veneto film commission, realizzato dalla Regione attraverso una convenzione con Vicenza è, come ha ricordato il suo presidente Dino Secco mentre veniva presentato il nuovo portale alle film commission di Venezia, Polesine, Treviso, Padova, Verona e Vicenza e ad alcuni degli operatori presenti nella guida della produzione che, con la guida delle location, rappresenta il cuore del nuovo strumento.
Vicenza film commission ha presentato nei giorni scorsi una pubblicazione sul cineturismo, assieme alla Cinemap della provincia, al rinnovato sito internet e al dvd sull’ultimo ciclo di riprese del cinema coreano.
Vicenza Film Commission collabora da anni poi con l’Ischia Film Festival, il festival delle location e del cineturismo, che ha presentato con il patron Michelangelo Messina la decima edizione 2012 dedicata alle location e al cineturismo assieme a Francesco Di Cesare, esperto di turismo cinematografico, e a Guido Cerasuolo, vicepresidente dell’Associazione Produttori Esecutivi.
Molto nutrita la partecipazione cui è seguita una apprezzata degustazione di prodotti tipici curata da Enzo Gianello grazie al Durello della Cantina Colli Vicentini di Alte, al Dindarello di Maculan, ai dolci di Loison e alla produzione speciale di formaggi e salumi dello steso Gianello, con l’integrazione di mozzarelline, pomodorini e vini ischitani.
Mercoledì 7 alle 15 è previsto un ulteriore appuntamento durante il quale saranno presentati il film Ritual di Giulia Brazzale e Luca Immesi e Il Grande Sole Rosso di Stefano Pozzan, che godono della collaborazione di Vicenza film commission.
Si è svolto questo pomeriggio l'ultimo appuntamento della Vicenza Film Commission in occasione del Festival del Cinema di Venezia:
Presentazione del film Ritual con: i registi Giulia Brazzale e Luca Immesi, l’attrice protagonista Desirée Giorgetti, il produttore esecutivo Gianluigi Perrone, Margherita Brazzale, costume designer, Roberta Sparta e Patrizia Laquidara.
Presentazione del film Il Grande Sole Rosso con: il regista Stefano Pozzan, la relatrice dott.ssa Carla Marcolin, il critico dott. Antonio Seganfreddo, l’attore Mario Rodighiero e l’esperto western Mariano Barban.
Il programma tv brasiliano Diario do Olivier sarà nel Vicentino per girare parte della trasmissione che va in onda sul canale GNT Globosat.
Olivier Anquier, chef di origine francese ma naturalizzato brasiliano, ex modello, è alla ricerca delle meraviglie della cucina, della cultura, della tradizione popolare.
Il cinema può essere un veicolo di promozione turistica e di valorizzazione dell'identità culturale dei nostri territori? Di questo si discute all' annuale Convegno Nazionale sul Cineturismo che si tiene dal 5 al 7 Luglio ad Ischia realizzato in seno alla Borsa Internazionale delle Location e del Cineturismo. Vladimiro Riva in qualità di direttore della Film Commission interverrà al Convegno, titolato Film Location Tourism. Il cinema made in Italy a confronto con i casi internazionali, per raccontare lesperienza di Vicenza. Tra i relatori, importanti rappresentanti delle Film Commission estere, ricercatori del settore, registi, rappresentanti di aziende specializzate in marketing territoriale e product placement legati allimmagine audiovisiva. Vicenza Film Commission sarà presente anche alla Borsa con uno stand dove esporrà il materiale realizzato e proporrà le proprie location ai numerosi operatori del cinema, nazionali ed internazionali, che ogni anno giungono ad Ischia in quest'occasione.
Riceviamo e pubblichiamo la comunicazione ricevuta in seguito ai sopralluoghi dello scorso 19 novembre.
Vi informiamo che il regista Giacomo Faenza, in seguito ai sopralluoghi effettauti la settimana scorsa in Veneto, ha deciso, dopo aver visionato le varie proposte di fabbriche a Vicenza e a Treviso di girare in una fabbrica nei pressi di Treviso, perchè essa corrisponde alle caratteristiche richieste dal regista stesso.
Nonostante ciò, grazie al vostro aiuto nel diffondere la notizia del nostro Casting, alcuni provini di Vicenza andati a buon fine parteciperanno alle riprese che verranno effettuate nelle prime settimane di dicembre.
Quindi ringraziamo comunque la Spett.le Vicenza Film Commission per l'interesse posto nei confronti del nostro progetto, la gentile collaborazione nella ricerca delle locations e l'aiuto per il casting per l'episodio del Veneto.
La casa di produzione cinematografica ÒRKESTRA Entertainment sta cercando
-un uomo (70 anni circa)
-una donna (65 circa)
entrambi veneti (e possibilmente non attori professionisti) per il ruolo di una coppia in un episodio del film del regista Giacomo Faenza "Bici, canguri e grigliate" che si girerà in Veneto e nel Vicentino a fine Novembre.
L’impegno lavorativo richiesto è di circa 5 giorni per lui, 2 per lei.
Si cercano inoltre:
-un uomo (50 anni, ruolo sindacalista)
-una donna (30/50, ruolo segretaria)
Mandare i propri dati anagrafici e una foto a orkestracasting@gmail.com, per ulteriori informazioni: Rosa Ferraiolo e Daria Petrucci 06/32505466
I provini si terranno il 19 novembre 2010 dalle ore 15.00 presso l’hotel Da Porto a Vicenza.
E mentre infuria la polemica per il film con Abatantuono prima a Treviso poi a Bassano, la Regione Veneto, nell'ambito delle attività di promozione della cultura veneta all'estero, ha promosso per martedì all'Istituto italiano di cultura di Londra, in occasione del London film festival, un appuntamento per presentare alle produzioni internazionali presenti al festival il sistema veneto delle Film commission. L'incontro, realizzato in collaborazione con le Film commission venete e in particolare con la Polesine e la Vicenza Film commission, è finalizzato a illustrare a produttori e registi internazionali le attività e i progetti d'intervento della Regione nell'ambito della promozione del territorio come set cinematografico ideale e le facilitazioni che il sistema veneto delle Film Commission è in grado di offrire alle produzioni cinematografiche. «La manifestazione - sottolinea il vicepresidente della Giunta veneta e assessore alla cultura Marino Zorzato - consentirà di focalizzare l'attenzione sull'intera filiera della cinematografia nel Veneto e soprattutto sulle attività promosse dalle istituzioni locali che nelle Film Commission hanno individuato un efficace strumento di promozione dei loro territori. Questa presenza a Londra è un ulteriore riflettore di livello internazionale sulla cultura veneta e le eccellenze del nostro territorio». L'evento sarà inoltre un'importante occasione per far conoscere le opportunità offerte dal Fondo regionale per il cinema e l'audiovisivo, strumento previsto dalla legge regionale che prevede la possibilità di concedere contributi regionali fino a 200.000 euro.
Le 5 edizioni inglesi di Channel Four sono state un vero successo al punto che la TV francese M6 ha acquistato il format e in queste settimane sta registrando le prime puntate di questo reality che prenderà il nome di LE BUS e che andrà in onda nei prossimi mesi.
Anche la Vicenza Film Commission è presente alla 67^ Edizione della Mostra del Cinema di Venezia presso lo stand dedicato alle film commissions italiane e allestito all'Hotel Excelsior al Lido. In occasione di questa importante vetrina è stato realizzato dalla VFC un nuovo depliant per la promozione del territorio vicentino come set ideale per produzioni audiovisive.
Protagonisti in un vero set cinematografico sabato 17 luglio a Marostica
Sabato si potrà assistere ad un’anticipazione del tutto eccezionale della Partita a Scacchi di Marostica in occasione delle riprese dell’action movie coreano “ATHENA-Iris2” della Taewon Entertainment che da qualche giorno si sta girando nella nostra provincia grazie alla Regione Veneto e a Vicenza Film Commission. Per approfittare delle ore più fresche della giornata il regista sta cercando di concentrare le riprese con il pubblico il mattino presto. Chi fosse interessato a vedere la Partita a Scacchi, ma soprattutto a far parte di questa mega-produzione, può presentarsi alle ore 7,00 in Piazza degli Scacchi a Marostica. Non sono previsti compensi ma la possibilità di assistere in anteprima alla Partita, e la soddisfazione di vivere da protagonisti in un vero set cinematografico tra cecchini e agenti segreti, e il cui risultato sarà visto da 200 milioni di spettatori in tutto il sud-est asiatico. Non si esclude che si potrà organizzare una proiezione anche qui in Italia, non appena la produzione consegnerà le puntate girate nel vicentino.
Per informazioni scrivete a casting_mc@libero.it, oppure tel. 327 6207873 tra le 9,00 e le 19,00.
La Regione del Veneto seleziona 10 giovani che frequentano od abbiano frequentato da meno di 12 mesi scuole di cinema nazionali o internazionali, per inserirli in una iniziativa di breve residenzialità, destinata a costituire una interessante esperienza nell’ambito di un programma di valorizzazione della cultura e del territorio regionale.
In particolare, all’interno del Programma di valorizzazione del Patrimonio Culturale del Veneto, la Veneto Movie School vuole essere un’iniziativa finalizzata a dare la possibilità, a giovani videomakers di età compresa tra i 18 e i 35 anni, di raccontare, con un taglio innovativo e capace di promuovere la regione presso un pubblico giovane, la cultura e il territorio del Veneto, attraverso il linguaggio cinematografico.
L’oggetto di studio sarà, quindi, il Veneto, il territorio ed il suo legame con le persone, la cultura e le diverse espressioni artistiche a cui ha dato luogo. L’ambito di interesse potrà essere l’intera regione, ovvero particolari aspetti od aree del territorio. Il risultato dovrà essere la produzione, per ogni partecipante, di uno o più cortometraggi idonei a rappresentare “il Veneto in cinque minuti”.
Tra i cortometraggi prodotti e presentati nel corso della Veneto Movie School, una giuria espressa da un Comitato Scientifico provvederà a proprio insindacabile giudizio, valutati il valore tecnico-artistico dei video prodotti e la coerenza con le finalità della Veneto Movie School di valorizzazione del patrimonio culturale del Veneto, ad assegnare:
un premio in denaro, del valore di 3.000,00 euro, al miglior cortometraggio realizzato nel corso della Veneto Movie School1. due menzioni speciali ai registi che hanno prodotto i cortometraggi più interessanti ed originali. La cerimonia di premiazione si svolgerà al Lido di Venezia, in concomitanza alla Mostra del Cinema di Venezia. Gli aspiranti partecipanti alla Veneto Movie School 2010, dovranno presentare domanda di iscrizione in italiano o in inglese, utilizzando l’apposito modulo. Le domande dovranno essere trasmesse a mezzo posta, od essere consegnate a mano, entro il 31 maggio 2010, a:
Regione del Veneto - Direzione Beni Culturali Palazzo Sceriman Cannaregio, 168 30121 Venezia
Ho letto l’articolo apparso sul Giornale nella edizione di domenica 11 aprile in cui si parla del nuovo videoclip della cantante Elisa. Desidero solo ricordare che le riprese in città non sono frutto del caso, ma anche del lavoro di Vicenza Film Commission, del suo collegamento con la film commission regionale e dei conseguenti oneri assunti per l’organizzazione, l’assistenza e l’ospitalità, a carico di “Vicenza è”, nonché dello spirito collaborativo e della disponibilità subito dimostrata dall’amministrazione comunale per andare incontro alle esigenze della troupe. Il vicesindaco Alessandra Moretti si è anche recata sul set a salutare Elisa, la cantante di Monfalcone il cui periodo d’oro è iniziato nel 2001 con la vittoria a Sanremo.
Elisa, la cantante friulana scoperta da Caterina Caselli al suo rientro dopo la maternità di fine novembre, ha girato il video del brano “Someone to love” a Vicenza grazie alla collaborazione e all’ospitalità di Vicenza Film Commission e del Comune di Vicenza, Assessorato allo sport che ha messo a disposizione la piastra dei Pomari (quella che avrebbe dovuto diventare un campo di pallavolo), il campo di baseball (dove però non c’è stato il tempo di entrare) e la pista da skate del Parco Fornaci.
La cantante impegnata nelle prove del nuovo tour a Conegliano voleva trovare una location non troppo lontana da lì e dunque i rappresentanti dell’agenzia incaricata guidata da Luca Legnani si sono messi alla ricerca di locations adatte allo storyboard a Treviso, Padova, Cittadella fino ad arrivare a Vicenza dove la bellissima pista da skate e l’assistenza subito accordata, seppur solo con qualche giorno di anticipo, hanno concretizzato il progetto.
“Ho ricevuto la mail dell’amico Decimo Poloniato dell’Ufficio Cinema e Film Commission regionale solo giovedì 1° aprile” – spiega Vladimiro Riva di Vicenza Film Commission – proprio alla vigilia di Pasqua, ma ci siamo subito attivati incontrando, fortunatamente, la disponibilità del Comune attraverso gli uffici dello sport e quella del nostro personale che si è messo a disposizione”.
Le riprese sono state effettuate solo pochi giorni dopo, sabato 10 ottobre e complice una bellissima giornata di sole, tutto si è svolto nel migliore dei modi seppur con i normali inconvenienti legati soprattutto alla tempistica preventivata.
Approvazione del Regolamento e del Bando per l’assegnazione del Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo. Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 25 art. 19.
La Regione Veneto istituisce un Fondo a sostegno della produzione cinematografica e audiovisiva quale strumento in grado di esercitare una efficace azione di attrazione nel territorio regionale delle produzioni cinematografiche nazionali ed internazionali e di sostegno allo sviluppo dell’industria cinematografica e audiovisiva con sede nel Veneto.
Un Regolamento stabilisce le modalità e i criteri per l’assegnazione del suddetto Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo, e del relativo Bando per la presentazione delle domande.
Le istanze di accesso al Fondo per l’anno in corso e in fase di prima applicazione dovranno pervenire alla Regione, pena l’inammissibilità, entro il termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto (ovvero entro il 26 aprile 2010) secondo le modalità previste nell’anzidetto Bando (Allegato B). Va precisato che non farà fede il timbro dell’ufficio postale di spedizione. Per l’anno in corso, valutate le ricadute economiche che le produzioni cinematografiche hanno nel territorio e considerato il budget disponibile, si ritiene di destinare la somma di € 600.000,00 per il sostegno alla produzione e di € 70.000,00 per lo sviluppo dell’industria cinematografica e audiovisiva con sede in Veneto.
Da una guida turistica a un romanzo il passo, in fondo, è breve. E così, l’idea originaria del presidente e del consigliere delegato del consorzio Vicenza è, Dino Secco e Vladimiro Riva, di pubblicare una guida dettagliata sui Colli Berici è stata trasformata da Marino Smiderle, giornalista del Giornale di Vicenza, in un racconto intrigante, i cui capitoli si dipanano nelle vie, nei fiumi, nelle piazze, nelle ville, nei colli, appunti, di tutti quei comuni che fanno parte del comprensorio dei Berici. Ad arricchire la storia narrata ci ha poi pensato Cesare Gerolimetto, con le sue splendide fotografie. Il romanzo, "I love Colli Berici", edito da Teamwork Rimini, grazie all’intervento di Vicenza è, per i tipi della Tipografia Campisi, è stato presentato ieri nella sede vicentina del consorzio turistico. La storia prende le mosse da un atterraggio di fortuna al Dal Molin. A bordo c’era un lord inglese originariamente diretto in Toscana, in quello che Oltremanica chiamano Chiantishire. Per caso, dunque, si imbatte in quella meraviglia poco pubblicizzata che sono i colli Berici e, da quel momento in poi, la sua esistenza subirà diversi scossoni, a cominciare da un malandrino colpo di fulmine per finire in un intrigo internazionale. Ce n’è per tutti i gusti, con il fascino dei colli Berici a fare da magico sfondo. Il libro è in vendita presso l'ufficio Iat in Piazza Matteotti.
L'invito di Vicenza Film Commission, rivolto ai produttori cinematografici, è quello di trasformare questo romanzo in un film: la trama è intrigante, le location bellissime...
Iniziano domani le riprese a Vicenza di "INCREDIBLE LOVE", la più importante produzione cinematografica di Bollywood realizzata in Italia grazie all'iniziativa di Vicenza film commission. La produzione cinematografica indiana propone ogni anno da 1000 a 1300 nuovi film, che non vengono più prodotti solo a Bollywood (cioè a Mumbai), ma in quasi tutti gli stati indiani per cui si parla già di Tollywood, Kollywood ecc. Ogni anno circa il 30% dei film indiani vengono girati all'estero, dalle Filippine all'Australia, ma anche in Svizzera e recentemente in Tirolo, nonostante l'India sia ricca di catene montuose. "Abbiamo approfondito - precisa Vladimiro Riva di Vicenza è - verificando che il paese europeo che, dopo la Gran Bretagna, ospita il maggior numero di turisti indiani è proprio la Svizzera e abbiamo allora ritenuto che il sistema migliore di marketing territoriale, e meno costoso, sia rappresentato da una produzione cinematografica che riprenda location locali."
Di solito i calendari del cinema riportano immagini delle attrici più note, invece in questa occasione un nuovo calendario, che curiosamente parte da marzo per finire a febbraio 2009, riporta alcune scene di set che hanno visto il vicentino come location. E' frutto del lavoro di Vicenza film commission, sezione del consorzio Vicenza è, che ha voluto uscire con il calendario in un momento non inflazionato da tanti prodotti simili.
Vicenza si presenta come terra di cinema e si possono trovare immagini di "Senso" di Luchino Visconti, di "Ultimo minuto" di Pupi Avati, de "Il Prete Bello" di Mazzacurati, di "Sognando l'Africa" con Kim Basinger, di "Primo amore" di Garrone, dell'ultimo "Casanova", de "Il Santo" di Bellucco, del coreano "Only you" e dell'indiano "Pensiero profondo", di "Still life" e "Miss Take" con Ulisse Lendaro, di "Don Giovanni" di Losey e di "Lascia perdere Johnny" di Bentivoglio.
Accanto alle immagini il calendario riporta 33 date di appuntamenti italiani e internazionali utili per le film commission e per i mercati dell'audiovisivo, alcuni dei quali saranno presi in considerazione per proporre il film-documentario "I Palladiani" realizzato da Vicenza film commission in occasione dei 500 anni della nascita di Palladio.
Dovrebbe mancare solo un appuntamento, quello di Cineshow che si svolgerà al Lingotto di Torino dal 18 al 20 novembre, un salone professionale le cui informazioni sono uscite dopo che il calendario era già stampato.
Il calendario viene diffuso presso tutti gli operatori dell'audiovisivo per promuovere il vicentino come location.
Le copie che rimarranno sarà possibile prenotarle presso gli Iat della Provincia in piazza Matteotti e in piazza dei Signori a Vicenza e saranno distribuiti a spedizioni concluse, una copia sola per volta, rispettando l'ordine di prenotazione.
Da Il Giornale di Vicenza *SABATO 02 SETTEMBRE 2023
Vicenza film commission: La "rinascita" dall'indebitamento e il Rinascimento di Bellini
Ovazione per "800 giorni" Il film sui sequestri in Venetoconquista il pubblico al LidoALESSANDRA DALL'IGNAVenezia Cinque minuti di applausi e standing ovation alla première del film "800giorni" del regista vicentino Dennis Dellai, proiettato ieri sera nella multisala Astradel Lido davanti a un'affollata platea di addetti ai lavori e rappresentanti delleistituzioni dopo essere stato presentato nel primo pomeriggio nello spazio della Regione del Veneto alla Mostra del cinema all'hotel Excelsior. La convincente e accurata ricostruzione della stagione dei sequestri in Italia e nel Veneto haemozionato il pubblico, trascinandolo nella dolorosa epoca che tra gli anni '80 e '90sconvolse il Paese, e in particolare il Vicentino, colpendo anche i giovani, come haben sottolineato il film. Il lungometraggio, prodotto da Pietro Sottoriva e daProgetto Cinema, è liberamente ispirato alla vicenda di Carlo Celadon, rimastonelle mani della 'ndrangheta per 831 giorni. E nonostante non raccontidirettamente la vicenda personale dell'allora 18enne arzignanese, il riuscitobinomio di fiction e verità storica restituisce perfettamente la sofferenza dellaprigionia, l'agonia di amici e familiari e la complessità delle trattative per la liberazione. Merito del meticoloso lavoro di ricerca sudocumenti, testimonianze e video e della ricostruzione di ambienti e oggetti effettuata da Dellai e dalla squadra di Progetto Cinema. Edella prova del cast, buona parte del quale composta da attori non professionisti tra cui i giovani Matteo Dal Ponte e Marta Dal Santoche ricoprono i ruoli del rapito e della sua fidanzata, ma anche con nomi celebri quali Fabio Testi e Vasco Mirandola. La scelta diguardare alla vicenda con gli occhi della giovane Maria, catapultata in un complesso gioco di poteri e inizialmente impotente di fronteallo scorrere dei giorni, è stata la chiave per aiutare gli spettatori a entrare in empatia con la vicenda.Sui titoli di coda, il fragorosoapplauso è stato interrotto improvvisamente dalla sorpresa di ascoltare l'audio originale che Carlo Celadon invitò alla sua famiglia perimplorare il padre Candido di pagare il riscatto. «Questo film ha avuto una gestazione difficile ma grazie alla mia squadra che ha datol'anima e a un gruppo di imprenditori sensibili che ha scelto di sostenerci, siamo finalmente qui a presentarlo» ha affermato emozionatoDellai. Entrambi gli appuntamenti sono stati presentati da Alessandro Comin, inviato del Giornale di Vicenza alla Mostra del cinema. Lapellicola arriverà ora sul grande schermo con anteprime già sold out a fine settembre a Breganze.Prima proiezione Il cast, la troupe e lasquadra di produzione del film "800giorni" sul palcoscenico dell'Astra al Lido.
Ovazione per "800 giorni". Il film sui sequestri in Veneto conquista il pubblico al Lido
Venezia Cinque minuti di applausi e standing ovation alla première del film "800giorni" del regista vicentino Dennis Dellai, proiettato ieri sera nella multisala Astradel Lido davanti a un'affollata platea di addetti ai lavori e rappresentanti delleistituzioni dopo essere stato presentato nel primo pomeriggio nello spazio dellaRegione del Veneto alla Mostra del cinema all'hotel Excelsior. La convincente eaccurata ricostruzione della stagione dei sequestri in Italia e nel Veneto haemozionato il pubblico, trascinandolo nella dolorosa epoca che tra gli anni '80 e '90sconvolse il Paese, e in particolare il Vicentino, colpendo anche i giovani, come haben sottolineato il film. Il lungometraggio, prodotto da Pietro Sottoriva e daProgetto Cinema, è liberamente ispirato alla vicenda di Carlo Celadon, rimastonelle mani della 'ndrangheta per 831 giorni. E nonostante non raccontidirettamente la vicenda personale dell'allora 18enne arzignanese, il riuscito binomio di fiction e verità storica restituisce perfettamente la sofferenza dellaprigionia, l'agonia di amici e familiari e la complessità delle trattative per la liberazione. Merito del meticoloso lavoro di ricerca sudocumenti, testimonianze e video e della ricostruzione di ambienti e oggetti effettuata da Dellai e dalla squadra di Progetto Cinema. Edella prova del cast, buona parte del quale composta da attori non professionisti tra cui i giovani Matteo Dal Ponte e Marta Dal Santoche ricoprono i ruoli del rapito e della sua fidanzata, ma anche con nomi celebri quali Fabio Testi e Vasco Mirandola. La scelta diguardare alla vicenda con gli occhi della giovane Maria, catapultata in un complesso gioco di poteri e inizialmente impotente di fronteallo scorrere dei giorni, è stata la chiave per aiutare gli spettatori a entrare in empatia con la vicenda.Sui titoli di coda, il fragorosoapplauso è stato interrotto improvvisamente dalla sorpresa di ascoltare l'audio originale che Carlo Celadon invitò alla sua famiglia perimplorare il padre Candido di pagare il riscatto. «Questo film ha avuto una gestazione difficile ma grazie alla mia squadra che ha datol'anima e a un gruppo di imprenditori sensibili che ha scelto di sostenerci, siamo finalmente qui a presentarlo» ha affermato emozionatoDellai. Entrambi gli appuntamenti sono stati presentati da Alessandro Comin, inviato del Giornale di Vicenza alla Mostra del cinema. Lapellicola arriverà ora sul grande schermo con anteprime già sold out a fine settembre a Breganze.Prima proiezione Il cast, la troupe e lasquadra di produzione del film "800giorni" sul palcoscenico dell'Astra al Lido.
Articoli: ALESSANDRA DALL'IGNA per @Il Giornale di Vicenza
Saranno presentati sabato 22 ottobre alla Festa del Cinema di Roma i primi due episodi della serie documentaria di Jan Verheyene Jean Philippe Leclaire. La scorsa primavera girate due intreviste anche a Bassano del Grappa.
foto @Vicenza Film Commission
DA IL CORRIERE DEL VENETO, 26.4.22
La tragedia di Heysel diventa un docu-film su Netflix: le famiglie venete raccontano le vittime La troupe è stata a Bassano fino a qualche giorno fa: «Non si può dimenticare» di Raffaella Forin C’è anche Bassano del Grappa (Vicenza) tra i protagonisti del nuovo docu-film «The Heysel drama» che sarà trasmesso su Netflix a ridosso delle partire del prossimo mondiale di calcio in Qatar. Una delle sette puntate è infatti dedicata interamente alla città e ai due bassanesi che con altre 37 persone morirono nella tragedia avvenuta nello stadio belga Heysel il 29 maggio 1985, poco prima del fischio d’inizio della finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool. Una serie televisiva (Produzione Scope Pictures; Co-produzione italiana Palomar) con la quale il regista Jan Verheyen vuole lanciare un messaggio contro la violenza negli stadi.
Le interviste Le riprese bassanesi si sono concluse nei giorni scorsi. Le telecamere della troupe franco-belga si sono accese a palazzo Sturm, nel chiostro del museo civico, nella libreria Palazzo Roberti, con interviste all’ex calciatore Massimo Briaschi – il vicentino era in campo quella sera militando nella squadra della Juventus - ad Alberta Bizzotto, moglie di Amedeo Spolaore deceduto nello stadio con Mario Ronchi, e mamma dell’allora giovanissimo Giuseppe, che rimase ferito, all’ortopedico Giovanni Costacurta e al giornalista Domenico Lazzarotto che si trovava sugli spalti ed è anche uno degli autori del libro «1985 Heysel – 2015 Per non dimenticare» scritto, nel trentennale del triste anniversario, a sei mani con l’arbitro bassanese Luigi Agnolin, mancato nel 2018, e il giornalista Luca Pozza. Proprio il volume ha ispirato la realizzazione del filmato.
Immagini surreali È una storia che parla molto bassanese quella avvenuta 37 anni fa. «Quelle immagini quasi surreali rimarranno indelebili nella nostra mente – ricorda Lazzarotto, che ha seguito le riprese in città – È ancora vivo il ricordo delle 39 persone morte in quella mattanza, 32 delle quali italiane, e delle oltre 600 rimaste ferite. Nei tumulti provocati dagli hoolligans inglesi in quella maledetta curva “Z” morirono anche l’imprenditore Ronchi e il dentista Spolaore, che facevano parte di una comitiva di appassionati partita dalla città del Grappa e dal Bassanese. Entrambi erano volati a Bruxelles con amici e conoscenti. Con Spolaore c’era anche il giovane figlio Giuseppe che, sebbene ferito, riuscì a salvarsi». Immagini e sensazioni che ancora oggi fanno rabbrividire i presenti e che Bassano non ha mai dimenticato. «Dopo 30 anni, decidemmo di scrivere un libro per raccontare quella mattanza, ma soprattutto per ribadire un concetto ai giovani che frequentano gli stadi: il calcio è sport e vita, non violenza e morte - sottolinea Lazzarotto – che ora viene ripreso in questo docu –film. Certo, non cancellerà altre immagini, quelle impietose di chi ha vissuto quel dramma che avrebbe dovuto essere una festa sportiva ed invece, in una manciata di minuti, si è trasformato in una delle più gravi tragedie del mondo sportivo. È bene che a raccontarla, anche dopo tanti anni, siano le voci delle famiglie degli stessi sfortunati protagonisti o chi c’era quella sera, nella speranza che il messaggio contro la violenza sia ancora più forte».
VICENZA. Una sorpresa da "red carpet", da tappeto rosso, per i vicentini che stanotte, davanti alla tivù, alla maratona elettorale hanno preferito quella della cerimonia degli Oscar in diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles. Ad un certo punto della trasmissione, iniziata alle due di notte in Italia, e proseguita per tre ore, sullo schermo è comparso il Teatro Olimpico ricostruito in 3D. Il gioiello vicentino del Palladio, infatti, è stato scelto come scenografia della performance del cantante Sufjan Stevens per "Mystery Of Love"; una delle canzoni della colonna sonora del film di Luca Guadagnino "Chiamami col tuo nome" .
La pellicola del regista italiano ha ottenuto una bella vittoria per la migliore sceneggiatura non originale di James Ivory. Il film era candidato in quattro categorie miglior film, migliore attore protagonista, miglior canzone e migliore sceneggiatura adattata.
Focus anche sulle attività audiovisive per promuovere il territorio
Oggi negli spazi della Regione Veneto all’Hotel Excelsior,due importanti appuntamenti riguardano Vicenza.
Alle 10.30 la nuova edizione del premio Dedalo Minosse Cinema è presentata da Marcella Gabbiani e Giorgio Scianca direttori del premio. La prima edizione si è svolta a Vicenza dall’8 all’11 giugno, organizzata dall'Associazione Liberi Architetti e dall'Ordine degli Architetti di Vicenza, ospitata al Palladio Museum- Palazzo Barbaran. Non si sono solo proiettati i film vincitori ma si sono tenute conversazioni e videoproiezioni a contenuto specifico ed incontri professionali per architetti a cura dell’ Ordine. Tutto per investigare sul rapporto architettura-cinemacorposamente scandagliato nel catalogo redatto da Scianca e Steve Della Casa, La recita dell'architetto (Svpress) che ha intercettato 1583 film in cui compare un architetto. Eora?Unanno e rotti dopo la stampa i film sono diventati 1800, svela Scianca in una cordiale conversazione. Il discorso dunque continua. E coraggiosamente il Premio intende svilupparlo uscendo dall’ambito italiano per aprirlo a un respiro internazionale, magari dedicando ciascuna edizione a una nazione “ospite”. D’altro canto tra le Proiezioni Speciali della Mostra c’è Rem, in attesissima prima mondiale (sala Volpi 9 settembre alle 17.30; 10 settembre 16.45): è il ritratto di uno dei più grandi architetti viventi, Rem Koohlaas, per la regia del figlio Tomas impegnato nella “visione ravvicinata” del modo di lavorare del padre e di chi abita le sue ideazioni. Poiché Koohlaas sr. è stato direttore della Biennale Architettura 2014 è probabile che nel film si trovino immagini relative. Il che riconduce alla vocazione di Dedalo Minosse Cinema di costituire un tramite agibile (come la passerella di Christo sul Lago d’Iseo) tra i Giardini della Biennale e il Lido della Mostra.
Oggi all’Excelsior, ma ore 15, è di scena anche la Vicenza Film Commission guidata da Vladimiro Riva, con una panoramica sulle attività per agevolare le produzioni audiovisive e promuovere l’immagine del territorio. In ambito televisivo si annoverano la serie Di padre in figlia (Rai 1), le puntate seguitissime di Ulisse, il piacere della scoperta - con Alberto Angela a Villa Fracanzan Piovene, nell’Altopiano asiaghese, al Teatro Olimpico - Voyager (Rai 2) ai Castelli di Giulietta e Romeo e Easy Driver (Rai 1) a Bassano. Alla serie britannica The Grand Tour è stata servita in tempi stretti (Brexit o non Brexit) una Piazza dei Signori gremita divulgata da The Guardian e Daily Mail; le teleimmagini andranno in onda in autunno.In ambito lungometraggi è attesa l’uscita autunnale di Diminuta, film brasiliano di Bruno Saglia girato ad Asiago, e a febbraio di Mamma o papà con la coppia Cortellesi- Albanese girato nel Vicentino da Riccardo Milani. All’incontro intervengono anche autori vicentini: Dennis Dellai, confortato dai molti spettatori del suo Oscar, e Luca Immesi che con il suo Le guerre horrende in postproduzione ha già ottenuto il Premio Leone di Vetro. Grande interesse, infine, per il Festival del Corto, patrocinato dal Comune di Vicenza e ospitato in varie sedi cittadine, che sarà presentato alla presenza del noto critico Valerio Caprara che collabora all’organizzazione.
IFC – l’associazione Italian Film Commissions accoglie con soddisfazione l’approvazione del DDL del Cinema, dell’Audiovisivo e dello Spettacolo che riconosce il ruolo delle Film Commission regionali quali imprescindibili attori della filiera audiovisiva nazionale.
L’art. 4 del DDL afferma che “lo Stato riconosce il ruolo e l’attività delle commissioni di promozione del cinema, così dette Film Commission (...) previste dagli ordinamenti regionali, nel rispetto dei requisiti previsti a livello internazionale e comunitario”. Le regioni quindi riconoscono le Film Commission quali organismi creati per favorire “la promozione del territorio sostenendo lo sviluppo economico e culturale dell’industria audiovisiva ”. Sono precisate nel comma 4 le azioni delle Film Commission: “A tal fine detti organismi offrono assistenza amministrativa e logistica alle imprese audiovisive che decidono di operare sul territorio regionale, sostengono le iniziative cinematografiche e audiovisive che hanno luogo sul territorio regionale , la formazione artistica, tecnica e organizzativa degli operatori residenti sul territorio regionale, promuovono attività dirette a rafforzare l’attrattività territoriale per lo sviluppo di iniziative ed attività nel campo del cinema e dell’audiovisivo. ”
Stefania Ippoliti, Presidente di IFC è soddisfatta: “ Per la nostra associazione il DDL rappresenta un traguardo raggiunto: da anni si dimostra quotidianamente che le Film Commission sono una realtà imprescindibile per chi vuole fare cinema e audiovisivi in Italia; il nostro riconoscimento nella legge nazionale è fondamentale per rendere più efficace la nostra azione, più stabili ed incisive le nostre strutture e siamo certi che questo riconoscimento consentirà di valorizzare ancora di più i nostri territori”. “Con il nuovo decreto – interviene Cristina Priarone, Vice-Presidente – l’attività strategica e multiforme svolta dalle nostre strutture, che spazia dal supporto alle produzioni a promozione, formazione e internazionalizzazione del settore audiovisivo, trova in questo riconoscimento nuova forza per il raggiungimento degli obiettivi futuri e l’ottenimento di risorse strategiche.” Aggiunge Nevina Satta, Vice Presidente: “E’ importante inoltre sottolineare che nel DDL venga ribadito il fondamentale compito svolto dalle Film Commission di “gestione di appositi fondi di sostegno economico del settore, stanziati tramite la regione o la provincia autonoma, dericvanti anche da fondi comunitari: con le Film Commission si sta costruendo un modello amministrativo virtuoso ed efficace, che trova strade legittime e nuove di valorizzazione dei territori attraverso l’impegno dei fondi europei in progetti originali”.
Infine l’art. 4 sottolinea che il ruolo svolto dalle regioni a sostegno dell’imprenditoria cinematografica ed audiovisiva attraverso convenzioni con il sistema bancario , atte a favorire l’accesso al credito a tasso agevolato.
Il Coordinamento esprime un vivissimo ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto negli anni dai predecessori, dai soci, e un particolare ringraziamento per l’impegno profuso dal Ministro Franceschini, alla Direzione Generale Cinema del Mibact, alla Senatrice De Giorgi per il raggiungimento di questo importante obiettivo.
C’è stato fermento generale nei primi giorni di giugno dello scorso anno a Cima Ekar, la montagna che ospita i telescopi di INAF Osservatorio Astronomico di Padova: la sede era infatti stata scelta da Giuseppe Tornatore per girare al telescopio Copernico alcune scene del suo ultimo film, La Corrispondenza, dopo che il regista, Premio Oscar per il film Nuovo Cinema Paradiso e premiato con quattro David di Donatello per altrettante pellicole, aveva personalmente effettuato un sopralluogo qualche mese prima.
Da subito, il piano osservativo, con la preponderante presenza del telescopio e della sovrastante cupola emisferica, è apparso quale ideale scena per alcune delle riprese del film, trasformandosi per un paio di giorni in un set cinematografico. La “macchina organizzativa” era di dimensioni ciclopiche: sulla piccola strada montana che conduce a Cima Ekar sono saliti enormi mezzi, con generatori di corrente, strumentazione di ogni genere e camerini per gli attori: una visione davvero surreale di questo luogo tipicamente tranquillo e isolato!
In effetti, INAF, in particolare l’Osservatorio Astronomico di Padova con i suoi strumenti di Asiago, i più grandi telescopi ottici sul suolo italiano, ha fornito al Maestro un’ambientazione non solo verosimile, come generalmente richiesto da un cineasta, ma addirittura vera. Tornatore per girare alcune scene tra due astrofisici, una giovane e bella dottoranda e il suo innamorato scomparso non poteva trovare un luogo più realistico e al contempo suggestivo come Cima Ekar.
Al telescopio e nella sala di controllo sono state girate alcune scene con la protagonista femminile del racconto, Amy, interpretata da Olga Kurylenko. Tutto il lavoro di preparazione della scena doveva culminare con le riprese vere e proprie, da effettuare durante le poche decine di minuti crepuscolari, che delimitano la fine del giorno e l’inizio della notte, per poter avere la giusta luce in telecamera ma soprattutto per poter rendere veritiero il racconto di come avvenga l’osservazione al telescopio. Questo forse è l’aspetto che più ci ha colpiti: il dialogo che si è instaurato tra noi astronomi e tecnici, presenti in cupola durante le riprese, e Tornatore per rendere realistico l’impianto scenico e rigoroso il racconto da un punto di vista scientifico.
Nulla poteva essere lasciato al caso: dal modo in cui Amy sale la scala per avvicinare l’occhio all’oculare del telescopio, alla reale posizione che doveva avere lo strumento per puntare quel particolare resto di supernova. Ma chi ha visto i precedenti film di Tornatore conosce la cura del dettaglio e il racconto poetico ma preciso con il quale questo grande regista tesse le sue trame. Vedere però il regista al lavoro è stata per noi tutti una bella esperienza e un’opportunità per guardare con occhi nuovi il nostro telescopio.
Il celebre regista, sceneggiatore, scenografo e produttore cinematografico italiano, che ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1978 per “L’albero degli zoccoli”, ha fatto un primo sopralluogo a Orgiano qualche settimana fa. Le malefatte di Paolo da Orgiano, il nobile vissuto a cavallo tra Cinque e Seicento, le cui vicende criminose avrebbero ispirato la figura del più celebre Don Rodrigo di manzoniana memoria, e il processo che ha subito dal 1605-07,hanno incuriosito il regista che lavora ad una sceneggiatura per il prossimo film.
«Ci ha rivelato che sta studiando gli atti del processo, concentrandosi su personaggi e luoghi, proprio per questo ha voluto venire dove tutto ha avutoorigine, per vedere se e come il passato sia ancora presente nella realtà di questa terra», ammette il sindaco Marco Zecchinato. Pare che la vista di Villa Fracanzan Piovene e l’amenità della campagna l’abbiano colpito al punto da lasciarsi sfuggire anche un «ritornerò». «È vero – conferma Zecchinato–, è statocolpito positivamente dall’Area Berica. Non gli abbiamo fatto vedere soltanto il nostro comune. Ci ha chiesto di poter visitare i luoghi più significativi del Basso vicentino e si è complimentato per il paesaggio, le ville ma soprattutto per la presenza dei piccoli borghi rurali». Il maestro è stato accompagnato nel suo viaggio, partito da palazzo dei Vicari per poi continuare in villa Fracanzan Piovene e finire a Toara, dove ha pranzato, da sindaco, vicesindaco e da pochi altri cittadini che da sempre collaborano con l’Amministrazione per divulgare la storia di Paolo Orgiano, protagonista indiscusso, insieme ai suoi bravi, dinumeroseviolenzee sopraffazioni a Orgiano tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento.
Un milione di euro in quarantacinque giorni effettivi di riprese. A tanto ammonta la cifra spesa nel Bassanese dalla produzione per la fiction “Di padre in figlia”. Una somma che soddisfa l’assessore alle attività economiche, Giovanni Cunico, e lo invita a rilanciare. Per i prossimi mesi, si pensa a realizzare uno spot con le immagini della fiction, per promuovere la città tra i produttori cinematografici. «Tra settembre e l’inizio di novembre – commenta l’assessore – la nostra città si è trasformata in un set cinematografico. Alla fine dell’esperienza, il bilancio è positivo da diversi punti di vista». In primo luogo, c’è il ritorno economico, testimoniato dai circa 100 mila euro spesi per i contratti dei lavoratori ingaggiati per le riprese o dai 3.300 pernottamenti del personale dell’organizzazione in hotel e appartamenti. Ancora, i 6 mila cestini forniti per i pranzi di attori e comparse dai ristoratori locali, e le 120 auto d’epoca noleggiate per il set. «Dagli alberghi – aggiunge Cunico – ai catering, ai trasportatori,alle agenzie immobiliari e ai vivaisti, le categorie professionali coinvolte sono state più di venticinque. Ne ho già parlato con i portavoce degli artigiani e dei commercianti, anche per capire come orientarci per il futuro». Il valore aggiunto di Bassano, però, per l’assessore è stata la capacità di accogliere e far lavorare bene una troupe cinematografica. «A prescindere dalle cifre – rileva Cunico -, che comunque già di per sé sono un investimento, la nostra città ha dimostrato di poter accogliere e ospitare al meglio una troupe cinematografica. Il test delle settimane scorse è stato superato più che bene e da qui contiamo di partire per collaborazioni future».
In sostanza, l’assessore vuole far conoscere Bassano come set per il grande e piccolo schermo. In questo senso, un aiuto fondamentale potrebbe arrivare dalla produzione di “Di padre in figlia”. «Tempo qualche mese – spiegaCunico – e potrebbe esserci uno spot di un minuto e mezzo, due minuti al massimo, con protagonista Bassano. L’idea è intrecciare immagini della fiction con riprese del backstage, in modo che si vedano la lavorazione e i risultati. Vogliamo far capire che in zona c’è una filiera già pronta e che eventuali produzioni sono benvenute». Tutto questo, in attesa dei risultati sul fronte turistico, dopo la messa in onda. «Esperienze vicine a noi - chiude l’assessore - dimostrano che le produzioni televisive funzionano bene anche come volano turistico. Il caso più eclatante è quello del lago di Braies che da alcuni anni, nelle giornate estive, raccoglie centinaia di visitatori che vanno a vedere la capanna di Terence Hill.
Per vedere Bassano sugli schermi dovremo attendere probabilmente l’autunno del 2016. Date le premesse, però, contiamo in un impatto importante».
primo workshop a Venezia dal 3 all'11 ottobre 2015
12 | 10 | 2015 due ulteriori workshop per i 3 team finalisti
La Biennale di Venezia annuncia la presentazione dei 12 progetti che hanno partecipato a Venezia, dal 3 all'11 ottobre 2015, al primo workshop della 4a edizione di Biennale College – Cinema (2015 – 2016). Introducono i lavori della giornata, lunedì 12 ottobre 2015 a Venezia nella sede della Biennale a Ca' Giustinian (Sala delle Colonne), il Presidente Paolo Baratta e il Direttore del Settore Cinema Alberto Barbera.
· Biennale College – Cinema >> È l'iniziativa della Biennale di Venezia che promuove nuovi talenti per il cinema offrendo loro di operare a contatto di maestri, per la realizzazione di lungometraggi a micro budget. Biennale College è un'esperienza innovativa e complessa che integra tutti i Settori della Biennale di Venezia.
· La Call internazionale della 4a edizione I 12 progetti della 4a edizione 2015/2016 sono stati selezionati a seguito di una Call internazionale lanciata il 12 maggio scorso, a seguito della quale sono pervenute 170 domande. Complessivamente, nel corso delle prime quattro edizioni di Biennale College – Cinema sono pervenute oltre 1.000 domande da ogni parte del mondo.
Dietro le quinte della fiction di RaiUno "Di Padre in Figlia", che sarà girata a Bassano, c'è sempre e ancora lui: il presidente degli Albergatori Roberto Astuni. Intervista a ruota libera su tutti i retroscena. E sul caso Nardini...
di Alessandro Tich
Di tutto, di più. E' il celebre slogan di mamma Rai. Ma potrebbe benissimo essere anche il motto di Roberto Astuni, contitolare del Bike Hotel Alla Corte in città, la cui attività di imprenditore e le cui plurime cariche nella vita pubblica locale - in veste di presidente degli Albergatori di Bassano, di presidente del Consorzio Regionale di Promozione Turistica Pedemontana Veneta e Colli, di promotore del tavolo di marketing territoriale Territori del Brenta e di consigliere del Consorzio Vicenzaè - rappresentano, appunto, il “di tutto”.
Il “di più” è costituito dall'ulteriore incombenza che lo tiene impegnato, e non poco, già da diversi mesi: quella di figura di riferimento per l'organizzazione logistica della fiction di RaiUno “Di Padre in Figlia”, per la regia di Riccardo Milani su soggetto di Cristina Comencini, che racconta le vicissitudini di una famiglia di produttori di grappa e che sarà girata, a partire dai prossimi giorni, qui a Bassano. E così, anche se il suo nome forse non apparirà nei titoli di coda, Astuni fa ormai parte - e a pieno titolo - del cast. Presidente Astuni, come è nato questo suo coinvolgimento nell'organizzazione della fiction? “La scorsa primavera la BiBi Film, che è la casa di produzione, ha presentato a Vicenza Film Commission una richiesta di supporto economico e organizzativo, perché intenzionata a girare una fiction a Bassano. In qualità di consigliere di Vicenzaè, di cui Vicenza Film Commission è un ramo operativo, sono stato immediatamente informato di questo evento. Come Vicenza Film Commission ci siamo subito messi a disposizione e abbiamo avuto un primo incontro col regista Riccardo Milani, col direttore di produzione Luca Bitterlin e con lo scenografo Maurizio Leonardi. Sono venuti a Bassano, sono stati qua cinque giorni per un sopralluogo e io ho accompagnato questi signori in giro per la città. E' stato un semplice sopralluogo tecnico. Rientrato a Roma il regista ha dato l'ok, perché ha trovato in Bassano la città ideale per questa fiction. La storia era stata scritta per Bassano, ma nel caso l'esito del sopralluogo fosse stato negativo avrebbero cambiato l'ambientazione della vicenda, probabilmente in Piemonte. Quindi la produzione ha chiesto insistentemente un contributo economico a Vicenza Film Commission, che può erogare un sostegno per il tramite della Regione. C'è infatti una legge nazionale che impone alle Regioni di dedicare riserve destinate al cinema.”
L´altra sera a Roma le più alte cariche dello Stato hanno ammirato la pellicola sulla Grande Guerra Vicenza Film Commission guida il gruppo berico
giovedì 06 novembre 2014 CRONACA, pagina 24
Antonio Di Lorenzo ROMA
Quando ha visto le prime immagini di Torneranno i prati scorrere sullo schermo, il Presidente Napolitano deve aver scorto in quel giovane tenente raccontato da Ermanno Olmi il volto riflesso di suo padre. Giovanni Napolitano, avvocato partenopeo e padre di Giorgio, la Grande Guerra la combatté proprio sull´Altopiano: fu sottotenente a cima Valbella. Quando tornò, nel 1919, scrisse un libro: “La volontà di vivere” per raccontare le sofferenze di quegli anni. Perché negli occhi dei suoi soldati vide quegli stessi sguardi stanchi, sfiniti, sfiduciati che Olmi dilata - grazie anche alla splendida fotografia del figlio Fabio - nei primi piani del film che si sofferma sui dettagli della vita in trincea e su quei volti di poveri soldati, infreddoliti, dimenticati dai generali e della Storia. Ha testimoniato il regista: «Ho voluto girare a 1800 metri per avere i veri volti del freddo». E al termine della prima, è rimbalzato il commento del protagonista, Claudio Santamaria, che abbraccia il ventisettenne Alessando Sperduti, il tenentino del film che nel foyer piange come un bambino: «Siamo rimasti quasi congelati per le riprese. I piedi non li sentivamo più. Ma la forza che ci ha trasmesso Ermanno in questo lavoro è stata straordinaria».
L´altra sera all´auditorium della Conciliazione, il Capo dello Stato era seduto al posto d´onore, assieme alla moglie Clio, per la prima del film di Olmi, una celebrazione antiretorica della Grande Guerra, girato sull´Altopiano, poco distante da casa sua. E in pellicola, alla faccia del digitale. A fare da corona al Capo dello Stato c´era mezza Repubblica, con i presidenti del Senato e della Camera, Grasso e Boldrini, il presidente della Corte Costituzionale, Giuseppe Tesauro, un buon numero di ministri, da Giannini a Franceschini. Folla dell´Italia del giornalismo e della cultura. Due nomi per tutti: Fabiola Gianotti, fresca di nomina a direttore del Cern di Ginevra, e Gabriele Salvatores. Il premio Oscar commenterà con parole di elogio il film: «Mi è piaciuta molto la poesia che trasmette, il distacco dalla pura cronaca per toccare sentimenti e discorsi più profondi».
Il film è quasi tutto in dialetto veneto, con sottotitoli in italiano. Risuonano i nomi a noi familiari, quelli dei soldati cui non saranno mai recapitate le lettere arrivate al fronte: Cortese, Menegozzo, Scaggiari, Fabris, Zonin, Carollo. Scorrono le immagini: gli ordini assurdi cui un capitano disobbedisce, le bombe che fanno tremare la trincea, la morte inflitta dai cecchini, quella cercata per suicidio, «perché è meglio morire qui che là fuori come bestie».
Il film, quasi senza musiche (tranne la tromba finale di Paolo Fresu) e quasi tutto in bianco e nero, arriva al cuore di milleottocento invitati, compresso un folto gruppo di asiaghesi, giunti in pullman e ripartiti all´una e mezza di notte, con in testa il sindaco Roberto Rigoni Stern, che pure ha avuto un piccolo ruolo nel film. Asiaghese di nascita e primario al San Bortolo di ematologia, c´è anche Francesco Rodeghiero assieme alla moglie Laura. Dopo qualche incertezza sull´assegnazione dei posti, che l´ha fatto parecchio arrabbiare, ha trovato la poltrona anche il vicepresidente del Veneto, Marino Zorzato, e il presidente del teatro Stabile del Veneto, Angelo Tabaro più un paio di senatori.
C´era anche un gruppo di vicentini, organizzati da Vicenza Film Commission, presente con Valdimiro Riva e Carla Padovan, che ha sostenuto l´impegno di Olmi: il sindaco di Vicenza e presidente della Provincia, Achille Variati (che ha celebrato il maestro vicentino dopo aver passato mezza giornata a litigare con il premier Renzi sui quattrini che le Province non hanno più) e il suo capo di Gabinetto, Dino Secco. Olmi è presente con un videomessaggio che è una dicharazione d´affetto incondizionata verso il Capo dello Stato: «Ho sempre creduto di essere stato un raccontatore o comunque un artigiano del cinema - spiega seduto accanto al letto della sua stanza al San Raffaele di Milano -. Ho scoperto tardi che la mia vera vocazione è di essere popolo. E noi, popolo, caro Presidente Napolitano, la amiano moltissimo e le vogliamo bene». Elisabetta Olmi testimonia che il Presidente ha assicurato che telefonerà la mattina successiva al papà per ringraziarlo di queste parole.
Il film è dedicato al padre, che a 19 anni si arruolò nei bersaglieri, conobbe gli orrori del Carso e del Piave e raccontava al piccolo Ermanno piangendo quanto aveva sofferto nella Grande Guerra. La sua morale è quella del film, racchiusa nella frase conclusiva che appare nell´ultimo fotogramma: «La guerra è una brutta bestia, che gira per il mondo e non si ferma mai». Parole di Toni Lunardi, il pastore altopianese che con Tullio Kezich e Mario Rigoni Stern, e naturalmente Olmi, sceneggiò “I recuperanti” nel 1970. Dopo 44 anni, il cerchio si chiude. Olmi ritorna a quella guerra, con una consapevolezza antica ma nuova: la logica antimilitarista non basta, dobbiamo uscire dal tradimento della verità che ci ha reso finora complici: «La guerra è la più grande stupidità dell´umanità».
Produzione brasiliana in città per le riprese del film “Diminuta” «Gioielli da far conoscere»
Il teatro Olimpico, ponte San Michele e il Conservatorio “Pedrollo” si trasformano in set cinematografico. Cresce la curiosità intorno a “Diminuta”, la produzione brasiliana ambientata in Veneto e che racconta la storia di Cristian, un musicista carioca alla ricerca delle sue origini asiaghesi. Meglio, tranne Asolo e Padova, a quanto pare i paesaggi sono tutti nel Vicentino, sparsi tra il capoluogo, Bassano, Asiago e Marostica.
«Abbiamo scelto di girare negli ambienti meno noti del Veneto», spiega sorridente la produttrice Carla Luzzati, passaporto brasiliano ma antenati italianissimi. «In Brasile tutti apprezzano Venezia o Verona, ma nessuno conosce Vicenza e i suoi gioielli architettonici - dice -. Speriamo di incuriosire i brasiliani su questa terra e stimolarli a visitarla».
L´altra produttrice è Erica Bernardini, che come Luzzati vanta radici tricolore. «È un film low budget - osserva - ma che offre ampio spazio ai giovani. Giovane il regista, Bruno Saglia; giovani gli attori; giovani le comparse; giovane la troupe, composta in gran parte da italiani». Sullo sfondo però un sogno: «La nostra ambizione è presentare la pellicola al Festival del cinema di Venezia», ammette sottovoce, scaramantica Carla Luzzati.
Le riprese di “Diminuta”, “Miniatura” in italiano, proseguiranno nel Vicentino ancora per tre giorni. Poi avverrà il montaggio e la post produzione. «Stanno girando le scene conclusive, ambientate proprio all´Olimpico», rivela Luzzati accennando a quella sorta di formicaio impazzito che è il set, tra operatori, comparse, addetti alle luci e al suono, truccatori. Poi indica un uomo. «Lui è Reynaldo Gianecchini, il protagonista. È uno degli attori più quotati oggi in Brasile».
Per inciso, l´artista è conosciuto anche dal pubblico italiano. Quello femminile, s´intende. «Oltre a essere stato un modello ha recitato nelle telenovela! s “Terra nostra” e “Passione”», spiega la produttrice. «Riporterò in Brasile il calore dei vicentini e il ricordo della loro ospitalità - chiosa Luzzati - e non smetterò mai di ringraziare la Regione, la Vicenza Film Commission, i Comuni che ci hanno ospitato e tutte le persone che ci hanno aiutato a lavorare al meglio». Sì d´accordo, ma questi vicentini avranno pure un difetto o no? Per la prima volta Carla Luzzati distoglie lo sguardo, quasi imbarazzata. «Sono puntualissimi e guai a sbagliare orario. A proposito, entro le 14 dobbiamo finire di girare o ci chiudono dentro», scherza. È l´ultimo sorriso che vale un congedo; è il cinema, bellezza.
CINEMA & BUSINESS. L´istituto di credito ha investito 2,5 milioni nella realizzazione del film vincitore del Golden Globe E ora BpVi è nella produzione di "14 - 18" di Ermanno Olmi
AGEVOLAZIONE. Il credito d´imposta è riconosciuto a investitori estranei alla "filiera" del cinema che possono essere incentivati ad investire nel cinema. A tali soggetti è riconosciuto, fino all´importo massimo di un milione di euro per ciascun periodo d´imposta, un credito d´imposta nella misura del 40% dell´apporto in denaro effettuato.
LA CURIOSITA´. Il video ha vinto il concorso patrocinato dal ministero dei Trasporti e gira dal dicembre scorso su La7, canali Sky e reti Mediaset.Protagonista un bimbo di 4 anni «Girato a casa di amici a Piovene»
Il bambino di 4 anni sul mini-camion di cartone porta il biberon alla mamma in cucina, gli occhiali al papà in salotto, si fa riparare una ruota dal nonno e poi porta un fiore alla sorellina sorridente. Tutto in 30 secondi: la durata dello spot che dal dicembre scorso gira su La7 e tutti i canali Sky e Mediaset e nelle sale cinematografiche. Spot che ha vinto il concorso promosso dall´Albo degli Autotrasportatori e patrocinato dal ministero dei Trasporti per «ricordare agli italiani l´importanza del settore per lo sviluppo del Paese». E girato in un pomeriggio in casa di amici a Piovene Rocchette, visto che è tutto made in Vicenza. Il regista e sceneggiatore infatti è Corrado Ceron, 33 anni, autore di corti e lungometraggi anche premiati. Con lui Alberto Marchiori (fotografia), Silvia Bortolazzo (organizzazione) e Filippo Rinaldi (musica). E la voce di Matteo Rinaldi, giornalista ed esperto di comunicazione che di mestiere non fa il doppiatore e ha registrato quei 30 secondi in una notte all´ultimo minuto. «Con quel video dovevamo spiegare che l´autotrasporto è alla base della crescita dell´Italia - racconta Ceron -, e che è fondamentale per collegare le aziende tra loro. Da girare con badget ridotto all´osso. E poi chi li aveva i camion veri?». Così pochi soldi ma tante idee. E a Ceron è venuta quella del bambino che gira per casa con la macchina giocattolo a fare consegne in famiglia. «Sì, l´idea è mia, poi come faccio sempre ne parlo con i miei collaboratori e decidiamo. In tutto la troupe è di 5-6 persone». Così scelta la storia e il titolo (“Facciamo crescere l´Italia”) tocca agli attori e alla “location”. «L´abbiamo girato a Piovene, a casa di un´amica. Prima mi hanno mandato le foto del piccolo Sebastian. Che assomiglia moltissimo al bambino di Et» ride Ceron. La mamma e il papà che si vedono nello spot sono quelli veri di Sebastian, la bambina no. «Non è stato per niente facile girare quello spot - sospira il regista vicentino -, Sebastian dopo il primo ciak era già stufo. E poi non andavano per niente d´accordo, litigavano continuamente, tentava sempre di picchiarla». Così tutti quei sorrisi e quell´atmosfera leggera che fa da sottofondo allo spot nasconde in realtà una piccola battaglia. Come in fondo tutti i film, lunghi o corti che siano. Poi c´è la storia della voce: «Ci sono viaggi che cominciano all´alba..» inizia lo spot. Nella prima versione quella voce era di un´attrice amica di Ceron. Brava, impostata, tono basso. Ma quando il regista sente il risultato finale non è convinto: «Mi serviva più ironia, più leggerezza». Così Filippo Rinaldi lancia l´idea: «Proviamo con mio fratello Matteo». Prende il microfono, vanno in sala di registrazione e in una notte preparano varie versioni. E Ceron sceglie la più “semplice”. «Lo so, la gente è abituata al doppiatore classico, con il tono profondo. Ma io volevo un timbro scherzoso. Così ho scelto la versione meno impostata». Hanno partecipato in 40 a quel contest. Lo spot vicentino ha vinto ex aequo con il video animato di Luca Simionato (“Una storia italiana”), dove Adamo ed Eva, i romani e Garibaldi con i mille si spostano in tir. Ma che si vince con il concorso? «Diecimila euro - dice Ceron -, che speriamo arrivino presto così li investiamo nel prossimo lavoro». Che è un altro concorso del ministero, stavolta del Lavoro: «Bisogna pubblicizzare il nuovo sportello on line per trovare lavoro ai giovani. Si vincono 8 mila euro, e stavolta è più elaborato. Ma ho già l´idea, è un gioco di doppi sensi...». E niente bambini dispettosi. Da Il giornale di Vicenza 5/1/2014
«C'è una grande storia del cinema nei borghi e nei paesaggi più amati delle piccole città del Veneto, e tra questi Bassano ha un ruolo di tutto rispetto».
Inizia così “Bassano in 35mm.” il libro che Fabio Mazzocchin e Ruggero Remonato dedicano al mondo delle sale cinematografiche cittadine e ai film girati a Bassano. Libro che approda ora nelle librerie cittadine e che sicuramente sarà uno dei protagonisti del Natale editoriale bassanese. Come recita il titolo, si tratta di un libro che racconta come il cinema abbia toccato la città del Grappa ed è impreziosito da un dvd che contiene tutte le scene dei film girati a Bassano. Sono ventidue le pellicole nelle quali Bassano fa da sfondo. «Con questa pubblicazione - afferma Fabio Mazzocchin, uno dei fondatori dello “storico” e rimpianto CineforumOttanta del Centro Giovanile, cercheremo di condurre il lettore fra le pieghe degli scenari più suggestivi della città del Grappa per scoprire una serie di accadimenti legati a nomi di registi, attori, scrittori e sceneggiatori». Una città che ha avuto, fin dal primo 900, una vitalità culturale sorprendente con teatri, spazi per spettacoli e sale, come racconta Ruggero Remonato che inizia il suo viaggio recuperando le emozioni in celluloide di quei proto spettatori, attoniti di fronte alle immagini in movimento nei baracconi delle fiere. Nelle 158 pagine del volume, ricco di immagini, si incontreranno registi come Ettore Scola, Mario Soldati, Alberto Sordi, Alberto Lattuada, Tinto Brass , Richard Attenborough e perfino alcuni registi di Bollywood. Ad arricchire il volume, che uscirà inserito in una scatola che richiama l'immagine delle “pizze” cinematografiche anche le interviste a Ermanno Olmi e a Ettore Scola che nel 1969 girò “Il commissario Pepe” da sempre nell'immaginario bassanese. Completano il volume le schede di alcuni attori nati a Bassano, da Silvia Monti a Tito Gobbi, da Luigi Erminio d'Olivo a Francesca Cavallin e Monica Vallerini oltre a quella del regista Gianluigi Polidoro, oggi pressoché dimenticato ma che giusto 50 anni fa vinse l'Orso d'Oro a Berlino con “Il Diavolo” interpretato da un bravissimo Alberto Sordi. Ma in “Bassano in 35mm” c'è spazio anche per la stagione dei cineclub e dei cineforum e per l'esperienza di Ipotesi Cinema. A.F.
L'impegno della Banca Popolare di Vicenza nella cinematografia è ormai una realtà consolidata
Pieraccioni (qui con Benvenuti) nel film è un impiegato della BpV
FIRENZE In questo suo nuovo film, Pieraccioni è un impiegato di banca. Ma non di una banca qualsiasi: lavora infatti in un'agenzia toscana della Banca Popolare di Vicenza. Il fatto è che l'istituto di credito vicentino, attraverso la controllata Banca Nuova, ha partecipato alla produzione della nuova fatica cinematografica del comico toscano, con il quale aveva già collaborato nel 2011 per "Finalmente la felicità". Questo rapporto si è mosso sostanzialmente su due direttrici: da un lato l'indispensabile (soprattutto di questi tempi di magra per la cultura e tutte le espressioni artistiche) apporto finanziario al progetto, legato alla legge sul Tax Credit Esterno; dall'altro, è stata realizzata un'operazione di Plot Placement, tale da rendere la presenza dello sponsor un elemento integrante della vicenda narrata. «In un film - ha spiegato lo stesso Pieraccioni durante la conferenza stampa a Firenze, sollecitato sull'argomento - si ha comunque bisogno di un prodotto, di un servizio o altro; e questo prodotto o servizio può essere quello di uno sponsor. Se però si sposa bene con il resto del film è meglio. Così è stato per la Banca Popolare di Vicenza: c'era bisogno di immaginare Arnaldo, il protagonista, come un uomo per bene, che avesse un lavoro da brav'uomo; la scelta del bancario è stata quindi ideale e si è inserita alla perfezione nel racconto. Direi che qui è stato fatto con misura, rendendo il tutto molto naturale». In effetti, la figura di Arnaldo impiegato di banca è credibile, e la collocazione di alcune scene all'interno degli uffici dell'istituto non stonano per nulla e non risultano "appiccicati" a forza come invece spesso capita in programmi o pellicole smaccatamente sponsorizzati, tanto da risultare irritanti. La Banca Popolare di Vicenza, dal canto suo, ha avviato un'estesa operazione promozionale a supporto del film: l'informazione sui casting per comparse (oltre 5mila gli iscritti, tra i quali sono stati selezionati 10 partecipanti) e un concorso legato all'acquisto di prodotti assicurativi che ha permesso a dieci coppie di clienti di assistere all'anteprima esclusiva del film, incontrando Pieraccioni e il cast. Dal 2010 ad oggi, Banca Popolare di Vicenza ha investito 10.5 milioni euro in nove film.A.A.
Non possiamo sognare una scritta bianca sulla collina di Monte Berico. Onestamente, no. I frati perderebbero la loro proverbiale mitezza. E alla Soprintendenza qualcuno avrebbe un infarto. Quella parola che regala un sogno, Hollywood, a caratteri bianchi alti 14 metri, sta bene dove sta: sulla collina di Los Angeles. Il nostro colle val bene il santuario. Eppure a Vicenza, da qualche anno in qua si sta verificando un piccolo-grande fenomeno, finora sfuggito alle analisi degli economisti: sempre più registi, sceneggiatori e troupe (tanti stranieri, molti orientali) scommettono sulla città del Palladio per i loro film. L´ultimo, in ordine di tempo, è quello cinese: ma ci sono stati anche coreani e indiani. In questi cinque anni dolorosi di crisi, sono stati una ventina i film girati a Vicenza, con il sostegno del Consorzio “Vicenza è” e della Vicenza Film Commission. Venti non sono pochi, specie se rapportati a una provincia come la nostra. D´accordo, si tratta di spezzoni di film più o meno lunghi. Però le scenografie vicentine, come Goffredo Parise chiamava gli scorci palladiani, si prestano bene a fare da quinta a un film. Sta di fatto che il film cinese (hanno girato anche sulla terrazza della Basilica) doveva essere una riedizione di Vacanze romane, invece hanno cancellato Roma dalla sceneggiatura e hanno preferito restare a Vicenza. Chissà se si chiamerà Vacanze venete. Di certo i nuovi Gregory Peck e Audrey Hepburn hanno gli occhi a mandorla. Ormai anche il cinema è global: sono lontani i tempi de Il commissario Pepe di Scola oppure del Don Giovanni di Losey. E noi teniamoci il primato anti-crisi della nostra piccola VicenzHollywood.
CINEMA. Fino a domenica le riprese in città e provincia della maxi troupe che sta girando una rilettura di “Vacanze romane”: uscita il 14 febbraio E sul set cinese ecco la star, lo statuario Hu Bing
Vicenza si vedrà più di Roma «Tante location e collaborazioni»
Nicoletta Martelletto VICENZA
E alla fine arrivò anche la star, un metro e novanta di altezza, modello dell´anno nel suo Paese nel 1991 e poi cantante, attore e designer. Lo statuario Hu Bing ha fatto la sua comparsa lunedì sera a Vicenza sul set del road movie “My roman holiday” che ha portato in città una maxi produzione cinese. Il quarantaduenne che ha sfilato sulle passerelle di Louis Vitton, Dolce& Gabbana e Valentino ed ha guadagnato copertine in tutto il mondo, da 1997 ha intrapreso la carriera tele-cinematografica ed è stato ingaggiato per un ruolo alla Gregory Peck nel vero “Vacanze romane” del 1953. Cinque-sei giorni di recitazione che in origine dovevano essere dislocate a Roma ma che praticamente si terranno a Vicenza, visto che da qui i cinesi non se ne vogliono andare. «Ci siamo trovati benissimo, un´accoglienza fantastica e grande collaborazione» dice Guo Xiaoqiao, 23 anni, figlio del produttore della Beijing E.Fusion Culture Communication Co Ltd. che su questa pellicola ha investito 4 milioni di euro, di cui uno per le riprese in Italia. La Beijing E.Fusion - spiega il giovane erede - è solo una delle attività di famiglia, impegnata nello sviluppo urbanistico e immobiliare di ampie zone dela Cina. Per il popolare Hu Bing (è ambasciatore di alcune cause umanitarie) si sono affacciati sul set a caccia di autografi molti connazionali: non si è sottratto ai fan, ha offerto pasticcini ai colleghi e poi subito al lavoro. Il ritmo della troupe (50 persone, 8 tra pullman e camion) è serratissimo: i ciak si susseguono giorno e notte. Pochissime pause, al punto da stremare tecnici e operatori italiani. La storia d´amore - la seconda di un trilogia - è una scacchiera con sei personaggi: Xia che si muove su Murano, Tina a Verona impegnata di un photoshooting alla Casa di Giulietta, Giulia a Vicenza. Proprio Vicenza farà la parte del leone in queste riprese all´estero, visto che il film è rivolto al mercato cinese, che comunque da solo è un sesto di quello mondiale. « «Mi è piaciuto girare qui - spiega il regista quarantenne Li Chen Kai, autore di vari film in patria e di un documentario in Sud Africa - Abbiamo avuto una grande attenzione per i dettagli. Questi esterni da Monte Berico ai castelli di Giulietta e Romeo fino al centro storico sono affascinanti. Nel film la vostra provincia si vedrà molto bene, soprattutto i panorami». La cucina berico-cinese e il vino rosso hanno fatto il resto. La facilità con la quale ha potuto muoversi ed ottenere permessi e proroghe - da parte dei Comuni di Vienza e Montecchio, oltre alla collaborazione di aziende e privati - ha convinto la produzione a fermarsi a lungo, fino a tre settimane. Per questo la sceneggiatura è stata modificata sul campo. Gireranno sino a domenica, poi cinque giorni a Roma «dove sarà tutto più rallentato, ma le scene principali ce le siamo già assicurate qui» osserva Lin Jing, cinese esperta di produzioni e “ufficiale” di collegamento tra il set, la società Occhi di Ulisse e il consorzio Vicenza è che si è fatto carico di trovare tutte le location e di seguire le difficoltà logistiche del set. Il film uscirà il 14 febbraio, nel giorno di San Valentino, in 700 cinema cinesi.
MONTECCHIO MAGGIORE. Ieri le riprese del film “Dark Lady” del regista Tescaro
In piazza si gira una spy story: mitra, morti e feriti
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Attentato in piazza Duomo con morti e feriti per fiction. Ieri sera a Montecchio sono state girate alcune scene della web-fiction “Dark Lady” del regista e produttore Tiziano Tescaro. Una spy story tutta al femminile - quasi interamente girata in Veneto, anche se ambientata in Siria - che dopo Schio, Bassano e Verona è approdata anche a Tel Aviv e Gerusalemme. Montecchio, però, è stata scelta per girare alcune scene clou dove era prevista della folla, approfittando del fatto che nello slargo in questi giorni è stato organizzato “Montecchio Festival Live”. La trama, infatti, prevede che proprio durante una festa la protagonista Wan Minelli, venga coinvolta in un attentato ad opera di un commando composto da quattro uomini e una donna. «Ma in questo caso - ha spiegato Tescaro - saranno due i finali dell´attentato: una meno cruenta ed un´altra, invece, dove ci saranno morti e feriti». Previsti anche esplosioni e colpi di mitraglietta. «Ma non sono stati veramente esplosi - ha continuato il regista - bensì saranno aggiunti in post produzione». Come, del resto, per altre scene della web fiction che racconta la storia di una ragazza soldato italo-americana (impersonata dalla Minelli) inviata in missione in Italia per recuperare una formula chimica che scienziati corrotti stanno sperimentando per la Siria. E ieri in serata la piazza trasformata in un set a cielo aperto e, soprattutto, la presenza di attori in tenuta militare, armati fino ai denti con mitragliatori e fucili Ak 47, ha attirato diversi montecchiani che, incuriositi, si sono fermati a guardare cosa stava accadendo. Più di qualcuno ha deciso di fare delle foto o girare un breve video col cellulare. Molti sguardi erano diretti anche alla giovane Wan Minelli mentre “strangolava” senza paura un malcapitato attentatore, opportunamente truccato di rosso per simulare il sangue.
CINEMA. Da qualche giorno una troupe sta lavorando in città e provincia per produrre un film che sia campione d´incassi
“Vacanze romane” alla cinese
Una storia d´amore nella “esotica” Italia: riprese a Monte Berico, nel giardino dell´Olimpico, oggi a Fimon e Montecchio. In 50 sul set
Le riprese ieri nel tardo pomeriggio nel giardino del teatro Olimpico, luogo definito molto romantico| I due innamorati si incontrano sotto gli alberi sulla salita di Monte Berico, COLORFOTO ARTIGIANA
Nicoletta Martelletto VICENZA Tony ama Giulia, Lin e Tina sono brilli, di mezzo un diamante rubato. Dopo indiani e coreani, ecco i cinesi. Vicenza è diventata da qualche giorno set di un film ispirato al celebre “Vacanze romane” di William Wyler che fece sognare milioni di spettatori negli anni Cinquanta. Ma “My Roman holiday”, prodotto dalla Beijing E.Fusion non è un remake: fa parte di una trilogia di impianto hollywoodiano - i cinesi pensano subito in grande - nata dopo il successo di un altro film, “Lost in Thailand” che ha sbancato lo scorso anno i botteghini. Il cinema cinese di quinta e ancor più sesta generazione ha capito che le storie di concubine e contadini non godono più il favore del pubblico e che il “girato” all´estero può essere fonte di grandissima curiosità. La pellicola di Xu Zheng che nel 2012 ha pedinato le avventure di due cinesi alla ricerca del loro capo in Thailandia è stata l´occasione per scoprire quel paese ed ha fruttato 200 milioni di dollari di incassi. L´Italia al regista Li Chen Kai è sembrato il terreno adatto ad un´operazione simile, con un taglio romantico che vedrà scene girate a Roma, a Murano, a Verona, a Vicenza e Montecchio Maggiore. Il tramite è stata la società di consulenza turistica “Occhi di Ulisse” che ha affiancato la produzione nella ricerca delle location: i titolari avevano conosciuto il consorzio Vicenza è e Vicenza Film Commission in India durante una fiera ed hanno proposto Vicenza tra le sedi delle riprese. «Un´occasione nata da un´amicizia e che non potevamo perdere - commenta Vladimiro Riva direttore della Film Commission - Abbiamo avuto poche ore di tempo per dire sì e organizzare i possibili set. Li abbiamo visti con il regista che si è entusiasmato». In un battito di ciglia, sono arrivate 50 persone, budget per le riprese italiane 300 mila euro. A Vicenza hanno chiesto location e i permessi, i comuni di Vicenza e Montecchio hanno collaborato e così numerosi imprenditori che hann offerto le loro sedi (Bissazza e Zonin tra gli altri). eri i primi ciak a Monte Berico sotto la pioggia (il regista ha rifatto tutto col sole), poi nel giardino dell´Olimpico e davanti alla fioreria di corso Palladio. Domani si prosegue tra Fimon, l´agriturismo Riva Ratta, i castelli di Giulietta e Romeo e villa Cordellina.
CINEMA. Un´idea nata in una sera d´estate ad Asiago tra formaggio stagionato, sopressa e vino. E il sogno è ora realtà
Eravamo cinque amici a tavola e lì è nato il film su Tinto Brass
Un´inquadratura di “IsTinto Brass”, il film di Massimiliano Zanin prodotto con altri quattro amici| Massimiliano Zanin ha inteso omaggiare l´augusto collega Tinto Brass
Gerardo Rigoni ASIAGO Un´idea che nasce attorno ad un tavolo imbandito in una sera d´estate ad Asiago. Cinque amici professionisti in vari campi che decidono di realizzare un sogno. Quel sogno è del regista Massimiliano Zanin che vorrebbe fare un film su Tinto Brass. I cinque amici però decidono di fare di più; non solo di finanziare il film ma di creare proprio una casa di produzione cinematografica per portare avanti il sogno. E così nasce il Think´O Film con sede a Thiene dove un avvocato, un commercialista, due imprenditori e il regista Zanin iniziano a lavorare sul docu film dedicato a Tinto Brass. A spingere i 5 amici nell´avventura la passione per il cinema e la voglia, nonostante la crisi, di investire in cultura. Di regalare della cultura al territorio. Un sogno che continua visto che in meno di tre anni quell´idea nato tra formaggio Asiago vecchio di malga, sopressa e qualche bicchiere di buon vino ha prodotto un film “IsTinto Brass” arrivato in concorso al 70° mostra del cinema di Venezia. «Una vera prima per me – spiega Zanin – Questa è la prima volta che arrivo a Venezia anche se, a dire il vero, non ho avuto ancora il tempo per concedermi il lusso di godermi questo risultato. Alla commissione della mostra avevamo fatto prevenire un pre montato, certi che non ci avrebbero mai chiamato. Ma, come dice il vecchio detto, mai dire mai ed eccomi a pochi giorni dalla proiezione ancora a correre per completare tutto». Un lavoro lungo e complicato che ha coinvolto lo stesso Tinto Brass di cui Zanin è stato assistente alla regia. E dove compaiono da intervistati Helen Mirren, lo scenografo premio Oscar Sir Ken Adam, Franco Branciaroli, Gigi Proietti, Franco Nero, Adriana Asti, Serena Grandi e altri protagonisti della nutrita produzione cinematografica di Brass. «E´ un doveroso omaggio ad un personaggio interessantissimo e di grande cultura – racconta Zanin – Ha inventato da solo un genere cinematografico oltre a mettere in campo uno stile di regia con pochi uguali». «Ha dovuto lottare contro una critica bigotta, contro censure inspiegabili, e nonostante ciò non si è inaridito – prosegue - Vedi come si rapporta con i tanti protagonisti dei suoi film che poi lo hanno rinnegato; pur soffrendone non li biasima perché comprende che per proseguire in questo lavoro, chi ha lavorato con lui deve cospargere il capo di cenere per fare il mea culpa». Dopo Venezia i 5 amici hanno in programma altri progetti, sempre ambiziosi e sempre su argomenti per molti controversi. «Due sono i film in cantiere - conclude Zanin – Il primo sul problema degli imprenditori che si uccidono; non si è mai approfondito l´argomento per capire perché uno arriva a tanto partendo dall´illustrare il legame che gli imprenditori nostri hanno con la loro azienda e con chi ci lavora. Il secondo, più difficile, riguarda il campanile di San Marco come simbolo di una città ma anche di una cultura. Partendo proprio dall´assalto dei serenissimi, forse l´ultimo atto di un popolo», è l´opinione del regista.
Backstage di una scena del film Oscar girata in centro a Vicenza. S.D.C.
Il centro di Schio si trasforma in un set cinematografico all´aperto. Oggi le vie Verdi, Gorzone e parte di via Carducci, ospiteranno, dal mattino fino alle 13.30 circa, tempo permettendo, la troupe del film “Oscar” del regista Dennis Dellai. I curiosi o gli appassionati di cinema potranno approfittare delle riprese all´aperto per osservare le varie fasi della realizzazione di una pellicola e carpire le dinamiche del backstage. In particolare, verranno ricostruiti due posti di blocco delle truppe tedesche di occupazione. Si tratta di due piccole scene, che nel film dureranno un paio di minuti e che richiederanno l´impiego di una trentina di comparse. «Le previsioni meteo sono proibitive - dice l´aiuto regista Davide Viero - ma essendo inserti veloci e privi di dialoghi, contiamo di poter avere, nell´arco della mattinata, almeno qualche schiarita momentanea in modo da poter girare quei pochi miuti che ci servono». Il film è liberamente ispirato alla storia del trombettista jazz ebreo austriaco Oscar Klein, che in gioventù visse al confino, con la famiglia, in un paese dell´Alto Vicentino Per permettere lo svolgimento delle riprese, fino alle 15.30 saranno quindi vietati il transito e la sosta nelle strade interessate. Potranno circolare esclusivamente residenti e frontisti compatibilmente con le esigenze delle riprese.S.D.C.
SET IN CITTÀ. La pellicola ispirata al musicista ebreo Klein, sfuggito alla deportazione grazie ad una missione partigiana
Un tuffo nella storia per le riprese dell´opera del regista Dellai tra truppe tedesche e mezzi d´epoca Una folla di curiosi assiste al ciak
Ieri le vie Gorzone, Verdi e Carducci hanno fatto da scenografia per alcune riprese del film. FOTO DAL CEREDO| Dellai durante le riprese sul set di Oscar a Schio. S.D.C.
IL COSTUME. La Coldiretti attraverso “Terranostra” rilancia il settore
Un video in preparazione con due giovani attori e una guida tornata in libreria sono gli strumenti per raccontare le potenzialità delle 142 strutture
L´agriturismo, tra gastronomia e relax, è sinonimo di “ecovacanze”. La Coldiretti valorizza i 142 agriturismi associati nel Vicentino| Una “500” rossa che gira nel Vicentino è il filo conduttore del video per riscoprire gli agriturismi| Anete Dambe, lituana, e Nicolas Trentin sono gli attori del film| Un piatto di carne dell´agriturismo Zecchinati di Rotzo| La guida degli agriturismi berici| Elio Spiller, “Terranostra”
Due ragazzi con una vecchia Fiat 500 rossa tra le strade della provincia, con tanto di telecamere al seguito. L´iniziativa è di Terranostra Vicenza, l´associazione che raggruppa gli agriturismi aderenti a Coldiretti. Per far conoscere l´offerta agrituristica vicentina ha commissionato allo studio di Video Orizzonti di Zugliano una docu-fiction della durata di 3 minuti che sarà utilizzata online su social network e siti di turismo. I due protagonisti sono Nicolas Trentin e Anete Dambe. Vicentino lui, lettone lei. Studente di giurisprudenza con la passione del canto, Nicolas è già stato protagonista di una pubblicità (per una marca di spazzolini da denti). Anete Dambe vive invece a Verona dove ha sposato Manuel De Vecchi, campione di Bmx che ha indossato i colori azzurri alle Olimpiadi di Pechino e Londra. Si sta laureando in scienze della comunicazione e lavora come indossatrice e modella. Chi ha visitato le ultime edizione di Vinitaly la ricorderà nei panni di “Vespaiolina”, come testimonial del Vespaiolo della Cantina di Breganze. «Volevamo suggerire la presenza di una coppia straniera, per dare il senso della portata internazionale delle attrattive», spiega Michele Bertuzzo, autore della sceneggiatura. Niente dialoghi nel breve video, ma solo immagini accompagnate da musica. «Il web - spiega il regista, Patrik Bertoldo - necessita di un linguaggio universale e un ritmo molto rapido. Il nostro scopo è quello di catturare l´attenzione di chi sta navigando su Internet e offrire una suggestione, attraverso le immagini, di cosa potrà trovare nella nostra provincia. Dovrà essere la molla per indurlo a cercare altre informazioni». La vicenda si svolge nell´arco di una giornata. Dal risveglio con una colazione preparata da un agriturista, alla visita di altre strutture dove andare a cavallo, praticare trekking, assistere alle lezioni di una fattoria didattica e fare un tuffo in piscina, per finire in una cena a lume di candela. Nel passaggio tra un agriturismo e l´altro, gli scorci e le piazze attraversate della 500 rossa: da piazza dei Signori a piazza degli Scacchi di Marostica, dalla strada degli ulivi di Mossano alla Rotonda. «Oltre al video - spiega Elisa Scalchi, segretaria provinciale di Terranostra - c´è un portale nazionale e una app per tablet e smartphone per la ricerca degli agriturismi». Non c´è solo il web tuttavia per attirare i visitatori. Resiste, e si rinnova anche la carta. Da quest´anno infatti è tornata in libreria la guida agli agriturismi vicentini. Viene proposta singolarmente, oppure in un cofanetto insieme alle edizioni delle altre sei province venete. Oltre a fornire tutte le informazioni su i 142 agriturismi aderenti a Terranostra, la guida per la prima volta integra indirizzi, recapiti e prodotti venduti nei 92 punti vendita diretti delle aziende agricole e nella bottega “Campagna Amica”, così come tutte le informazioni sugli 11 mercati agricoli “a chilometro zero” attivi in provincia. «La guida vuol proporre all´ospite un valido strumento per conoscere il territorio vicentino - spiega Elio Spiller, presidente degli agriturismi di Campagna Amica - seguendo un itinerario a piedi, in bicicletta o in auto, ognuno potrà costruire la propria micro-vacanza nel verde, fatta di piatti da gustare, di prodotti enogastronomici da condividere, di incontri arricchenti che permettono di conoscere le tradizioni e il futuro dell´agricoltura e delle campagne». Attraverso le sue 200 pagine, in italiano e inglese, si possono conoscere per ciascuna struttura le caratteristiche, i servizi offerti, i periodi di apertura e i recapiti. Molti gli operatori agrituristici che aprono la loro azienda per una visita guidata e percorsi didattici, ricreativi e culturali. Circa un terzo gli agriturismi in cui sono benvenuti i piccoli animali domestici, a volte anche in appositi spazi. I menù sono frutto del legame con il territorio e privilegiano i prodotti aziendali, gli ingredienti della gastronomia locale e le ricette tipiche della tradizione.
ASIAGO. La società Ipotesi Cinema ha presentato il progetto per la realizzazione di un lungometraggio dedicato alla prima guerra mondiale. Il sindaco Gios: «L´interesse c´è, il problema resta quello di trovare i fondi. Abbiamo già contattato vari enti, serve almeno mezzo milione di euro»
Una trincea didattica realizzata dalla Comunità montana per il museo all´aperto sul monte Zebio| Il regista Ermanno Olmi progetta un film sulla Grande Guerra
DEA. Presentata in un hotel bassanese la spy-story tutta al femminile del regista e produttore Tiziano Tescaro
Il regista punta su bellezze e adrenalina, ha girato la prima puntata e mira a Venezia. Di Marano è la protagonista “Wan”
La locandina di “Dark Lady”| Wan Minelli, nome d´arte di Vanessa Polato, e il produttore Tescaro
Lorenzo Parolin BASSANO Bellezze mozzafiato e adrenalina in abbondanza sullo sfondo di intrighi internazionali. Le promette "Dark Lady" una spy-story al femminile che il regista e produttore Tiziano Tescaro ha già definito "la prima web fiction italiana". Gli ingredienti di questa primizia, presentata all´hotel Glamour di Bassano, pescano nella maniera dello spionaggio sullo sfondo della guerra civile in Siria. E tra spie doppiogiochiste, commando paramilitari e ragazze che con le arti marziali ci sanno fare più dei monaci di Shaolin, la protagonista Wan Minelli (all´anagrafe Vanessa Polato, diciannovenne maranese) si trasformerà da agente addestrata per uccidere, a paladina dei più deboli, con buona pace dei maschi armati fino ai denti che incontrerà nel suo cammino. In poco meno di un mese di lavoro, è stato completato il primo episodio, visibile sul web. E in attesa di una trasferta in Israele, dove, secondo Tescaro «c´è già una Tv importante interessatissima al progetto», per ora la cifra è tutta veneta. Veneti i set scelti (Schio, per cominciare, poi Bassano e il lago di Garda), venete le attrici ( una decina di ventenni passate attraverso i concorsi di bellezza), veneto il loro accento riconoscibile negli spezzoni caricati sul web. Data la connotazione di genere è quasi inevitabile chiedere se nelle dieci puntate previste (50 mila euro il budget finora raccolto dagli sponsor) ci saranno delle concessioni all´eros. Alla voce "sensualità", però, regista e protagonista rispondono con decisione: "Niente erotismo - dice lui - né storie d´amore o baci, perché vogliamo distinguerci dalle altre fiction che si vedono in tv". Sulla stessa linea le dichiarazioni di lei intenzionata a concedere alla macchina da presa "La mia professionalità, non il corpo", anche se, a giudicare ancora da quanto si vede in internet, alcuni passaggi incentrati su scollature e spacchi porterebbero quanto meno a ridimensionare queste affermazioni. Nel frattempo, tra serate promozionali e anticipazioni, la produzione ha iniziato il conto alla rovescia per il 30 agosto, giorno di presentazione di "Dark Lady" a Venezia, in concomitanza con la mostra del cinema. «Stiamo lavorando per portare al Lido - ha scritto Tescaro in una nota diffusa mercoledì - una delle leader della resistenza siriana. Per noi sarebbe la ciliegina sulla torta e tutti i media ne parlerebbero, ma non nascondiamo le difficoltà diplomatiche e di sicurezza che ne deriverebbero. Per questo stiamo trattando con la massima segretezza».
L´EVENTO. Le telecamere di Sbs protagoniste nell´area pedemontana
Bassano, Marostica, Lugo e Montecchio. Sono questi alcuni dei luoghi del Vicentino toccati dal nuovo reality coreano che ha fatto tappa nei giorni scorsi. Il promotore dell´iniziativa è stato l´assessore regionale al turismo Marino Finozzi, assieme a Vicenza film commission, ramo d´azienda del Consorzio Vicenzaè. Protagonista dell´evento è stata la casa di produzione televisiva Sbs, che era già stata a girare nel Vicentino negli anni scorsi. In questa occasione è stata privilegiata la nuova area turistica individuata da una recente legge regionale: quella pedemontana. Infatti il reality show “Jjak” che significa “Coppia” è stato girato in piena zona pedemontana, a Bassano, Marostica, Lonedo di Lugo e Montecchio Maggiore. Regista e produttore, Joongi Chung e Kyuhong Nam, hanno privilegiato i luoghi romantici: il ponte Vecchio a Bassano, Marostica con la disfida per la bella Lionora, la palladiana villa Godi Malinverni dove il regista Luchino Visconti ha girato il film “Senso” e i Castelli di Giulietta e Romeo, con alcune riprese anche in città a Vicenza. Sono stati 10 i protagonisti del reality, che conta su oltre 5 milioni di telespettatori.
Il reality è arrivato nel Vicentino grazie all´assessore Finozzi
QUINTO. Ieri sono iniziate le riprese di “Sole a catinelle” nella storica azienda tessile del paese
Il protagonista era atteso per le 16, ma si è visto soltanto alle 19
I 38 gradi all´ombra dei pini marittimi hanno tenuto lontani fino al tardo pomeriggio i curiosi che ieri sono accorsi in via Filzi per assistere alle riprese di “Sole a catinelle” il nuovo film di Checco Zalone per la regia di Gennaro Nunziante. Ci hanno pensato protezione civile e agenti di vigilanza a tenere a debita distanza, in particolare, i drappelli di giovani che si erano chiamati a raccolta con sms e social network. Tutti a fotografare l´allestimento della scena esterna che ha visto impegnata la troupe - otto i camion della produzione - dalle 10 di ieri. La palma della pazienza, tra i fan di Zalone, n sono mancati i curiosi giunti da Vicenza e dall´hinterland.
La palma della pazienza e dell´abnegazione è andata a Eros Latronico, 7 anni, arrivato alle 10 da Montecchio Maggiore insieme al papà Giulio con l´intenzione di aspettare a oltranza l´arrivo dell´attore.
Cinque le scene da girare a Quinto, due delle quali all´interno della Forall, la nota azienda di abbigliamento. La scena di ieri prevedeva l´allestimento di bandiere sindacali all´uscita dell´azienda, con scritte sui cancelli e lo striscione "Fabbrica occupata".
«È la prima volta che ci prestiamo a un´esperienza di questo genere - ha affermato Manuela Miola, manager Forall - La villa padronale ha fatto da location a molti servizi fotografici, ma devo ammettere che ospitare per tre giorni un´intera troupe di un film è tutt´altra cosa». Tra i dipendenti ieri serpeggiava la curiosità ma all´uscita, dopo alcuni minuti di attesa, i lavoratori hanno preferito fare ritorno a casa. Annunciato per le 16, Zalone è arrivato alle 19: grande l´entusiasmo dei fan più fedeli e pazienti alla vista del comico pugliese che prima di tuffarsi nelle riprese si è intrattenuto con gli ammiratori per gli autografi e i saluti di rito.
Quinto continuerà a essere set cinematografico fino a domani. Anche oggi è prevista la chiusura al traffico di via Filzi, dalle 11 alle 23. Domani, invece, le riprese sono previste all´interno dell´azienda.
QUINTO. Il primo ciak è stato anticipato Cambia il programma di chiusura del tratto di via Filzi che permetterà alla troupe di lavorare al film
Sarà dato oggi pomeriggio il primo ciak delle riprese in programma a Quinto per “Sole a catinelle”, il nuovo film di Checco Zalone diretto da Gennaro Nunziante. La carovana guidata dal comico pugliese, all´anagrafe Luca Pasquale Medici, era inizialmente attesa per domani, ma per motivi organizzativi le riprese sono state anticipate di un giorno.
Così dalle 13 di oggi verrà chiuso al traffico il tratto di via Filzi compreso tra le intersezioni con via Roma e via S. Giorgio, proprio davanti al quartier generale della Forall Confenzioni. È infatti la vecchia sede della ditta tessile ad essere stata scelta come location per girare alcune scene, sia all´esterno che all´interno, del nuovo film di Zalone, che narra la vicenda di un padre meridionale che lascia il sud per emigrare a Padova insieme al figlio, tentando la carriera di imprenditore. Cambia il giorno di inizio delle riprese, ma anche il programma: la chiusura al traffico di via Filzi sarà in vigore dalle 13 alla mezzanotte di oggi e dalle 11 alle 23 di domani. La mattinata di sabato, invece, dovrebbe essere dedicata alle riprese all´interno dell´azienda. Come ha assicurato il sindaco di Quinto, Renzo Segato, i disagi per i residenti saranno minimi visto che il tratto interessato alla chiusura è lungo una cinquantina di metri. L´evento sarà una notevole cassa di risonanza per Quinto, con l´amministrazione che ha dato il patrocinio, ma non solo, come ha ribadito Segato - «oltre a portare lustro al nostro Comune è sicuramente un veicolo di promozione importante per tutto il territorio vicentino e veneto» - ed è facile ipotizzare che richiamerà tante persone, tra fan e semplici curiosi. N.G.
LE RIPRESE. Hiromi Saga con la troupe giapponese a Vicenza per un servizio che andrà in onda sul programma tv BS TBS. Si tratta del documentario “Treni meravigliosi”, una serie che racconta lunghi viaggi in treno con tappe in varie città europee. Grazie a Vicenzaé e a Vicenza Film Commission, con la collaborazione del Comune, la troupe ha potuto riprendere la Basilica, la Rotonda, un´azienda orafa e un ristorante.
VICENZA IN TV. Le riprese del programma proseguiranno fino a mercoledì prossimo. Set anche a Marostica e Bassano.Simile al “Grande Fratello” in Corea è seguito da oltre 5 milioni di spettatori «Vetrina per il territorio»
“Jjak”, “Coppia”, è il titolo del programma molto simile al Grande Fratello che fa convivere e innamorare un gruppo di 10 giovani uomini e donne.
Il programma del canale coreano SBS è seguito da numerosi spettatori, 5 milioni a puntata, e ha già fatto tappa oltre che in Corea, anche in Malesia, Giappone e Maldive. Per la prima volta è in Europa e Vicenza e provincia sono state scelte per ospitare non solo i 10 protagonisti, ma anche tutto il cast composto complessivamente da 40 persone.
Dal punto di vista turistico e promozionale l´iniziativa si propone come una vera e propria opportunità di diffusione delle immagini di Vicenza e provincia nelle case di milioni di cittadini coreani che potranno così conoscere le bellezze delle nostre località.
Le riprese del programma si svilupperanno a Vicenza fino a mercoledì 10 luglio ma già da venerdì il gruppo si è insediato in quella che sarà la sua “casa”: villa Godi Malinverni a Lugo. Le prime scene sono state girate a Montecchio Maggiore, nei Castelli di Giulietta e Romeo. Da ieri invece il gruppo si è spostato nel centro storico di Vicenza, tra piazza dei Signori, Basilica Palladiana, piazza delle Erbe, ponte San Michele, giardino del Teatro Olimpico, Monte Berico. Tra i concorrenti ci sarà anche un musicista e un atleta della nazionale sudcoreana di ginnastica che effettuerà un allenamento nella palestra di ginnastica artistica al palazzetto dello sport di via Goldoni oggi dalle 8 alle 10, su concessione dell´assessorato alla formazione e in accordo con Gymnica Vicentina. Durante il periodo di permanenza a Vicenza e provincia alcune scene del reality verranno girate anche a Bassano del Grappa e a Marostica.
Il “Consorzio Vicenza è”, coadiuvato dall´assessorato al Turismo della Regione Veneto, seguirà la produzione durante l´esperienza vicentina mentre l´assessorato alla crescita ha offerto il supporto organizzativo per Vicenza città.
«Sosteniamo volentieri iniziative come queste, che il “Consorzio Vicenza è” sta riuscendo efficacemente a portare nel nostro territorio con sempre maggiore regolarità - dichiara il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d´Elci - perché la promozione nel mondo dell´immagine della nostra città è uno dei grandi obiettivi che ci siamo dati, non solo come amministrazione ma come sistema socio-economico. Vicenza è una città magnifica, che ancora troppi turisti non conoscono: siamo convinti che, se avranno la possibilità di scoprirla, se ne innamoreranno».
LE RIPRESE. Primi effetti dopo la tappa della corsa rosa a Vicenza
domenica 30 giugno 2013 CRONACA, pagina 30 Il giornale di Vicenza
I ciclisti impegnati sulla salita di Monte Berico
Arrivano i primi risultati dopo la tappa vicentina del Giro d´Italia, che ha portato alla vittoria di tappa a Vicenza Giovanni Visconti, staccatosi con energiche pedalate lungo la spettacolare salita degli ulivi a Nanto. La bellezza del percorso collinare ha consentito a Vicenza film commission di poter convincere una impresa di abbigliamento sportivo a scegliere come location di un servizio fotografico di moda proprio la salita di Nanto e il giardino di Grassi Pietra con la fontana del ciclista, grazie alla collaborazione dell´assessore di Nanto Silvia Brodesco.
Nei giorni scorsi la troupe dell´agenzia Steel Comunicare composta da 12 persone, accompagnate dal segretario generale di Vicenza è Carla Padovan e dall´assesore Brodesco, si sono date appuntamento per le riprese nel set berico: 3 fotografi, 5 ciclisti, uno stilista e gli assistenti a riprendere i passaggi in salita dei ciclisti abbigliati con le tute, scarpe, caschi e occhialini che saranno presentate con il nuovo catalogo. Nel pomeriggio il servizio fotografico si è spostato a Castegnero, Costozza ed infine Monte Berico.
L´Altopiano visto dai giovani. L´Altopiano degli eventi, dei luoghi e degli svaghi. In pratica l´Altopiano turistico, raccontato in un video. È il tema del concorso indetto dal Comune di Asiago per l´estate 2013. Una gara divisa in due parti; una riservata agli studenti delle scuole superiori altopianesi, l´altra per tutti i giovani fino ai 25 anni, residenti e turisti.
L´idea nasce da un video girato ad Asiago in luglio ed agosto 2012 da un gruppo di ragazze, tra cui le sorelle Benedetta ed Eleonora Bertellini, Giulia Gambillara, Irene Longo e Vera Visonà, e che ha poi coinvolto numerosi giovani amici sia turisti che asiaghesi. Il video riproduce l´estate delle ragazze tra natura, serate nei locali, escursioni e tante risate, il tutto sulle note del tormentone “Call me maybe” di Carly Rae Jepsen.
Il sindaco Andrea Gios l´ha visto come modello per coinvolgere altri giovani in un´esperienza divertente: «Asiago e l´Altopiano sono luoghi sicuramente adatti a rinfrancarsi dopo un lungo anno di lavoro, così come il territorio si addice al rimettersi in forma con le innumerevoli varietà di sport che si possono praticare. Ma è anche luogo dove potersi divertire – commenta il sindaco – E chi meglio dei giovani può raccontare l´Asiago e l´Altopiano “da vivere”?». Ecco quindi il concorso per video amatori “Vivi Asiago” indetto dal Comune: «Il video deve chiaramente contenere immagini dell´Altopiano, in luoghi aperti e chiusi, e non deve durare più di 5 minuti; poi spazio alla creatività dei giovani – prosegue Gios – I video possono essere a colori o in bianco e nero, semplicemente montati o rielaborati. Colonna sonora a libera scelta». I video dovranno prevenire all´ufficio protocollo del Comune su supporto dvd ed in formato mpeg 4 entro il 31 ottobre. In palio per le scuole una telecamera, e per la sezione libera un tablet.
Ciak, si gira il film con l´attore sosia di Fabrizio Corona
Il protagonista decide di passare dalle foto dei Vip al business della “pillola dell´eterna giovinezza” Il fotografo è dietro le sbarre e così viene sostituito
Fabrizio Corona da re dei paparazzi a trafficante di pillole dell´eterna giovinezza in combutta con le multinazionali del farmaco. Niente nuove rivelazioni o filoni d´indagine sul famoso fotografo, attualmente dietro le sbarre, ma la sceneggiatura del film “Scarface la fuga", del regista Massimo Emilio Gobbi, che ieri era a Vicenza per girare parte della pellicola nella maison Franco Pianegonda. L´orafo, infatti, ospita un incontro di “lavoro" del nuovo Scarface, che arriverà fino a Vicenza per incontrare un magnate, da coinvolgere nella ricerca. Quest´ultimo, poi, farà spese pazze in gioielli della maison per la giovane e avvenente moglie.
Il fotografo, che comparirà di persona in spezzoni girati alcuni anni fa, non potrà ovviamente prendere parte alle riprese, ma sarà interpretato da Claudio Cichella, praticamente una goccia d´acqua. «Mentre per la parte di Belen - spiega il regista - non abbiamo ancora un volto». La troupe è arrivata in città ieri pomeriggio e ha cominciato ad allestire il set nella sede di piazza dei Signori. Tra la strumentazione anche una nuovissima macchina da presa digitale 4K.
«È la prima volta che questo tipo di telecamera viene utilizzato in un film italiano - spiega Gobbi -. I registi, infatti, di solito usano una 2K. Questa ha una risoluzione ancora migliore». Nello show room di Pianegonda ci sono il finto Corona, la sua giovanissima e ancora ingenua ultima fiamma (accompagnata sul set da mamma e papà), l´amante di colore, più adulta e scafata, l´amico che lo tradirà. E il titolare nei panni di se stesso.
«Conosco il regista - spiega - e mi ha chiamato sabato sera per propormi di girare nella mia maison, perché voleva una location lussuosa, che rispecchiasse l´ambiente in cui si muoveva Corona». La pellicola, che dovrebbe uscire il 4 dicembre, parte dalla fuga del fotografo e racconta l´Italia degli ultimi anni, tra festini, vip e paparazzi, sconfinando poi nel filone di Scarface.
«Il film si apre con Corona latitante a New York, che ripensa alla sua vita in Italia - racconta Gobbi -. In questa scena il protagonista sarà proprio Fabrizio stesso, con il quale l´ho girata nel 2010. Da qui si ripercorre la realtà di 10 anni di storia del Paese nella quale si è mosso Corona, compreso il Bunga Bunga. Da questi ricordi capisce che i veri delinquenti non sono quelli che ricattano con le foto, ma le multinazionali del farmaco. Così fa un “salto di qualità" e investe nella manipolazione genetica, per creare la pillola dell´eterna giovinezza, che rallenta l´invecchiamento fino a 120 anni. Il prezzo, però, è la vita di bambini mai nati, utilizzati nella ricerca». E la pillola, nel film, sarebbe diretta ai protagonisti del Bunga Bunga? "Se ci fosse una pillola che a 45 anni ti fa fermare l´invecchiamento per 10 e a 70 ti blocca di altri 15 chi sarebbe il primo a comprarla in Italia?».
Il traffico di pillole e la manipolazione genetica rappresentano un´evoluzione di Scarface, del quale Gobbi ha acquistato i diritti. «Lo Scarface del 1932 trafficava in alcol durante il protezionismo; quello del 1983 in droga; oggi l´ultima frontiera del crimine è la genetica, non certo le foto di Corona. La sua condanna a 13 anni grida vendetta».
È stato istituito ad Asiago il premio cinematografico “Walter Santesso”
È stato istituito ad Asiago il premio cinematografico “Walter Santesso”. Il concorso, di caratura internazionale e rivolto ai film per ragazzi, è stato ideato dall´associazione culturale Altopiano Live Festival 7C ed è stato presentato ufficialmente nei giorni scorsi. La data per la prima edizione è ancora da definire; sarà comunque strutturato su cinque film dedicati ai ragazzi e vedrà il coinvolgimento degli studenti di tutti gli istituti comprensivi dell´Altopiano.
Walter Santesso era un attore e regista padovano molto amico dell´Altopiano. Divenuto famoso per aver ricoperto il ruolo del fotografo a caccia di scoop nel capolavoro felliniano “La dolce vita” (è lui Paparazzo, personaggio che poi darà il nome a tutta la categoria dei fotografi dei vip), Santesso si dedicò anche alla regia, girando alla fine degli anni Sessanta tra Canove e Asiago il lungometraggio “L´importanza di avere un cavallo”, pellicola che vinse il prestigioso premio come miglior film per ragazzi al Festival di Mar De Plata (Argentina).
In quell´opera il regista, nato a Vigonza nel 1931 e scomparso nel 2008, fece recitare numerosi bambini altopianesi. Vi partecipò anche il cameraman e videoproduttore asiaghese Ardelio Carli Paris, ideatore e promotore della rassegna internazionale, come segretario di edizione e aiuto scenografo. Una partecipazione che gettò le basi di un´amicizia durata per oltre 40 anni. E che Carli ha voluto onorare proprio con l´istituzione del concorso cinematografico.
Dopo la batosta, anche se scontata, non ci resta che consolarci. Non c´è solo il calcio. Perché proprio in questi giorni la tappa vicentina del Giro è stata un trionfo: centinaia di migliaia di spettatori assiepati lungo il percorso da Gambellara, la Riviera Berica e sui colli Berici, al traguardo di viale Roma a Vicenza. Esultanti e composti hanno commosso il mondo che ci stava a guardare. Peccato per l´incidente, quello non ci voleva proprio, prima della dimenticanza televisiva della Rotonda e qualche giorno dopo ripassando da noi, scambiando per la villa più famosa al mondo un palazzetto sconosciuto. Tanti stranieri che speravano di vedere quel gioiello mentre la corsa gli passava davanti, adesso si domanderanno se era proprio Vicenza quella. Insomma un affronto che proprio non ci voleva, per di più commesso da mamma Rai che da queste parti preleva buona parte dei suoi ricavi finanziari. Ingrata oltreché madre snaturata.
Ci sono promesse in giro di riparazione; se è così la Rai dovrebbe preparare una fiction da girare fra i palazzi e le ville palladiane e da trasmettere per mesi se non anche per anni; una specie di “Dallas” per numero di puntate ma dalla trama ben più consistente. È il minimo.
Ma tornando al Giro: già il comitato preposto preannuncia grandi novità per le prossime edizioni e perfino il campionato del mondo, proprio qui da noi. È questo il rilancio che Vicenza e provincia chiedono. Speriamo. Ma intanto Vicenza dovrà puntare anche ad altri due appuntamenti che insieme concorrono a farla conoscere e più ancora apprezzare. Lo abbiamo suggerito, come associazione “Vicenza In Centro” al sindaco Achille Variati fresco del voto di riconferma. Primo: Vicenza che già fa parte della cordata delle città del Nordest per la candidatura di capitale della cultura europea 2019, dovrebbe farsi avanti per proporsi come capofila. Da tempo insistevamo perché Vicenza si ponesse a capo del gruppo guidato da Venezia. Ora dopo il ritiro del nostro capoluogo regionale, si è liberato il posto e Vicenza può, deve occupare la posizione di testa; ma potrebbe anche aspirare alla candidatura da sola. Non è necessario ricordare qui i titoli che la rendono da sempre una città singolare per la sua architettura, opera di quel protagonista unico al mondo, dichiarato dal Congresso americano il padre dell´architettura Usa. Che dovremmo dire noi allora? Di qui il secondo obiettivo: la creazione dell´università internazionale dell´architettura “Andrea Palladio”. Vicenza è una scuola aperta e averla finora trascurata rimane un mistero. Un ricordo personale. In un viaggio in Giordania, la guida del posto ci raccontava che studiando architettura a Venezia veniva invitata dall´insegnante di quella università di frequentare Vicenza e le sue architetture se voleva superare gli esami. Allora perché non ci diamo da fare noi vicentini, tutti?
CORNEDO. Stasera sarà presentato nella sala parrocchiale il libro scritto da Franco Lovato sul militare di Cereda
La vita dell´eroe diventa film. Il “corto” alla mostra di Venezia Luigi Albanese morì nel 1966 in Vietnam dopo avere ucciso sei cecchini e salvato il suo plotone
La storia dell´eroe del Vietnam nato a Cereda di Cornedo diventa un cortometraggio che sarà presentato al prossimo festival di Venezia.
Dall´estremo oriente arriva un forte richiamo destinato a rimanere per sempre nella storia di Cereda di Cornedo Vicentino.
Nella frazione il 27 aprile 1946 nacque Luigi Albanese, che la guerra del Vietnam ha restituito come eroe dopo un´azione che gli valse, unico italiano, la medaglia d´onore del Congresso degli Stati Uniti, la più alta onorificenza militare americana.
Il 1 dicembre 1966 in un paesino vientnamita ingaggiò una serie di conflitti a fuoco, durante i quali uccise 8 cecchini viet, prima di cadere, ma consentendo così al suo plotone di salvarsi. Per questo il Congresso americano gli ha deputato l´alto riconoscimento.
“Echi di pianto dall´In-docina Francese”, è il libro scritto da Franco Lovato con la collaborazione di Giannino Danieli del Giornale di Vicenza, che sarà presentato questa sera alle 20.30, nella nuova sala parrocchiale di Cornedo (ex Cinema Odeon), in piazza Aldo Moro.
Il nucleo centrale del libro racconta la storia di Albanese, a partire dai due anni trascorsi a Cereda con una testimonianza toccante di Ilva Maria Maule, la zia materna di Luigi. Ma c´è anche il racconto altrettanto struggente della sorella Rosita Rosi, nata quattro anni dopo Luigi, che vive a Seattle. In America sono stati raccolti pure i ricordi di alcuni commilitoni di Luigi in Vietnam, così come quelli di qualche amico che ha trascorso i bei giorni della gioventù a Seattle.
A fare da cornice alla storia di Luigi un periodo storico che parte dal 1954, l´anno della Conferenza di Ginevra che spaccò in due il Vietnam al 17° parallelo, fino al 1979 anno della fine della dittatura dei Khmer Rossi in Cambogia.
Nel libro spiccano le interviste alla nipote di Pol Pot e al fotografo personale del dittatore cambogiano.
Il volume è stato editato dalla “SGI” di Torino, azienda fornitrice della RAI.
Nel corso della serata verrà anche proiettato il trailer del docufilm per la partecipazione alla 70.a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Intanto, da lunedì scorso una troupe composta dal regista Ezio Torta (“Timbuctù”), dall´operatore David Bertrand e dall´assistente Francesco Lurgo, con la supervisione di Nicola Miraglia, titolare della SGI, sta operando nella Vallata dell´Agno. Sono già state fatte riprese panoramiche con un ultraleggero.
Nelle contrade dove ha vissuto Luigi con i genitori e i parenti, sono state registrate interviste ai protagonisti che hanno contribuito alla realizzazione del libro.
Nella mattinata dell´altro giorno, c´è stata una ripresa anche all´interno della base Ederle di Vicenza con i ricordi di un reduce dalla Guerra in Vietnam.
Il docufilm contiene pure sequenze d´epoca significative della guerra in Vietnam.
Stasera anche la troupe con il regista Torta sarà presente nella nuova sala parrocchiale a Cornedo. Notizie si possono reperire cliccando sul sito www.viaggidistoria.it e su www.facebook.com/viaggidistoria.
TEATRO. Dal 28 maggio si apriranno le richieste di iscrizione al workshop
Lavorare con il direttore artistico del Ciclo degli spettacoli Classici in Olimpico ha già rappresentato una notevole opportunità per gli artisti italiani
Si aprono domani le richieste di iscrizione al workshop teatrale in programma a Vicenza dal 28 settembre al 3 ottobre diretto da Eimuntas Nekrosius, realizzato nell´ambito del 66° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico, promosso dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza con il Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona.
Il bando per la partecipazione al workshop è disponibile on-line, sul sito del Teatro Comunale di Vicenza, all´indirizzo http://www.tcvi.it/pdf/Bando_workshop_VITA_DI_GALILEO.pdf
I candidati, attrici e attori italiani, senza limiti di età, purché maggiorenni e che abbiano già avuto esperienze professionali nel cinema e/o nel teatro, residenti in Italia, hanno tempo un mese per presentare le domande di partecipazione corredate della documentazione richiesta.
Il workshop 2013, intitolato "Vita di Galileo" rappresenta una grande opportunità per gli artisti che vorranno mettersi alla prova, quella di lavorare con uno dei maestri indiscussi della scena internazionale. Già nella passata edizione il workshop teatrale diretto da Nekrosius ha riscosso un notevole successo: sono state 310 infatti le richieste di partecipazione pervenute e significativo anche il consenso di critica e pubblico alla restituzione-spettacolo che ha concluso i lavori del workshop.
Parlando della nuova edizione, sulla base dell´omonimo lavoro teatrale di Bertolt Brecht. il maestro Nekrosius afferma: «Spero di riuscire a dar vita a personaggi profondi e vivaci in così breve tempo. "Vita di Galileo" è una grande pièce per la sperimentazione e i laboratori teatrali. Il motto di questa piccola produzione dovrebbe essere la celebre espressione di Galileo: "Eppur si muove" e il mio compito è tradurre questa frase nel linguaggio teatrale. La mia base sarà la tradizione teatrale di Bertolt Brecht e sono sicuro che mi piacerà lavorare nel solco di una sua creazione. Dedicherò gran parte del lavoro all´analisi psicologica, facendo però largo uso di espressioni grottesche».
Come nella passata edizione, dopo le intense giornate di lavoro diretti dal regista lituano, in programma dal 28 settembre al 3 ottobre al Teatro Comunale di Vicenza, gli attori selezionati (12, massimo 14) si esibiranno in una restituzione-spettacolo al Teatro Olimpico venerdì 4 ottobre con replica sabato 5 ottobre 2013 alle 21. La restituzione-spettacolo è considerata a tutti gli effetti parte integrante del 66° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico.
Il workshop teatrale "Vita di Galileo" è una co-produzione Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e La Piccionaia - I Carrara, Teatro Stabile di Innovazione.
Le domande di partecipazione al workshop e tutta la documentazione richiesta dovranno essere inviate entro venerdì 28 giugno 2013 alle mail cast@menofortas.lt (in inglese) e infolimpico@tcvi.it (in italiano).
Tra gli attori e attrici che faranno richiesta, saranno selezionati 40 candidati che saranno avvisati entro il 15 luglio con la pubblicazione del loro nome sul sito www.tcvi.it/nekrosius2013
Il casting finale per la scelta dei candidati che parteciperanno al workshop sarà realizzato lunedì 23 settembre (l´orario sarà comunicato successivamente) al Teatro Comunale di Vicenza. Per ulteriori informazioni: infolimpico@tcvi.it - tel.: 0444 327393 - www.tcvi.it/nekrosius
Viene da Sandrigo una delle ultime scoperte del Centro Mira Project
C´è anche una piccola vicentina tra gli attori impegnati nelle riprese di “Un boss in salotto”, il nuovo film di Luca Miniero, il signor “Miniero d´oro” regista dei fortunati “Benvenuti al Sud” e “Benvenuti al Nord”, quasi sessanta milioni di spettatori complessivi. Infatti, accanto ai protagonisti della commedia Rocco Papaleo, Paola Cortellesi, Luca Argentero, Angela Finocchiaro, Ale e Franz, c´è anche Giulia Schiro, otto anni di Bolzano Vicentino. Il programma del cast prevede quattro settimane di riprese tra Bolzano e Bressanone ed altrettante a Roma.
Sceneggiato da Luca Miniero e Federica Pontremoli, “Un boss in salotto” racconta la storia dei Coso, una famiglia quasi perfetta che conduce una vita tranquilla in Alto Adige. La vicentina Giulia si calerà nella parte dell´amichetta della figlia, un personaggio comico e divertente. Ma la tranquillità familiare viene interrotta dall´arrivo da Napoli dello zio Ciro, implicato in un processo di camorra ed agli arresti domiciliari proprio in casa Coso. Lo scontro sarà inevitabile e la tranquillità della famiglia rimarrà solo un ricordo.
La piccola Giulia è fra le ultime scoperte del sandricense Centro Mira Project, di Mira Topcieva e Alessandro Pozzato, che da anni operano nel settore alla ricerca di giovani talenti per il mondo dello spettacolo impegnativo casting nazionale per bambini attori, iniziato lo scorso ottobre.
Partendo con “Bakhita” di Giacomo Campiotti, prodotto nel 2006 per Rai Fiction, Mira e Alessandro hanno fornito i protagonisti per il film “Il mio primo schiaffo” di Corrado Ceron, vincitore del concorso “Action for women”, seguito poi da “Prendere i cinghiali con le mani”, selezionato poi al festival “Love is folly” in Bulgaria. Fra le loro scoperte c´è anche il piccolo Vladik Gnata di Sandrigo che questi giorni ha aperto il Festival del Cinema Europeo a Parigi con il film “Balcanika Ltd.2” di Daniele Scarpi, unico film italiano presente nella rassegna.
IL PERSONAGGIO. John Barrowman in visita privata l´altro pomeriggio
Antonio Di Lorenzo da Il giornale di Vicenza
È uno dei protagonisti delle serie di fantascienza Doctor Who e Torchwood: è anche “guest star” in Scandal. Ha postato due foto vicentine su Twitter
Gavin Barker e John Barrowman sotto la Torre Bissara| Uno spritz in piazza per l´attore scozzese-americano| Kerry Washington di “Scandal”
Uno spritz all´ombra della Basilica. Una passeggiata in centro. Due foto postate su Twitter, poco dopo le cinque di pomeriggio di lunedì. Piccola cronaca del passaggio vicentino di una star di Hollywood, John Barrowman, 46 anni, che ha trascorso un pomeriggio all´ombra delle architetture palladiane. Nulla se ne sarebbe saputo se lui stesso non avesse postato due foto sul social network. Barrowman è un attore, cantante, ballerino e showman scozzese naturalizzato americano. È assai noto nello star system inglese e americano per il suo ruolo del capitano Jack Harkness in Doctor Who, la serie di fantascienza televisiva più longeva della storia. È anche il protagonista di Torchwood, il serial nato proprio dell´altro programma, vale a dire uno spin off come è definito in gergo. Ultimamente, Barrowman è anche guest star di Scandal, la serie televisiva di cui è protagonista Kerry Washington nel ruolo di Olivia Pope, che è campione di ascolti negli Usa. Giusto giovedì scorso è andata in onda la puntata in cui era presente anche Barrowman.
Le foto su Twitter le ha inserite Gavin Barker, del “team” che lo segue: ha specificato che lui e John sono stati ripresi a bere uno Spritz Aperol. Si trovano in piazza Biade, sotto le due colonne. Un´altra foto li riprende sotto la Torre Bissara.
Per dare un´idea della celebrità di Barrowman basta dire che la creatrice di Scandal, Shonda Rhimes, ha annunciato l´arrivo dell´attore sul set del dramma con un tweet di questo tenore: «John Barrowman sta lavorando con noi sul set di Scandal. La vita è fantastica!».
Barrowman è solo l´ultimo di una lunga serie di attori-turisti americani, inglesi e francesi che hanno visitato Vicenza. Va ricordato Orson Welles, che nel 1955, anche lui in visita privata alla città assieme alla moglie, salì da solo sul palco del teatro Olimpico e recitò Shakespeare. Nel luglio 2002 fu la volta di Sting: ospite di “Save Venice” arrivò in città per ammirare le architettura palladiane e lasciò il suo autografo sull´albo d´onore dei turisti illustri al teatro Olimpico.
Sempre nel 2002, visitò Vicenza anche John Malkovic: era impegnato nelle riprese de “Il gioco di Ripley” di Liliana Cavani. Un altro attore illustre, che a Vicenza è stato più di una volta - l´ultima nell´estate del 2011 - è stato il francese Gerard Depardieu, assieme a Carol Bouquet.
Sayyed Irfan aveva conosciuto Vicenza nel 2007 quando era stato in provincia per la realizzazione di un film indiano per il quale lavorava come primo cameraman. Con gli anni ha poi avviato una sua casa di produzione, in cui opera anche come regista, ed ora sta girando un nuovo film, “Young malang”, già in fase di ultimazione, per il quale vuole utilizzare Vicenza come set per due canzoni e dei balletti. E’ stato al consorzio Vicenza è per chiedere la collaborazione di Vicenza Film Commission per quanto riguarda i permessi e per tutte le necessità relative alle riprese, che dovrebbero avere luogo nel maggio prossimo con una troupe di 14 persone che arriveranno da Mumbai. Con lui in città anche Baldev Ram, production manager e film equipment supplier, che ha illustrato a Carla Padovan e a Giulia Ronga il progetto del film “Dil diyaan chhitiyaan”, che ha previsto di girare da giugno nella nostra provincia e per il quale sarà impiegata una troupe di trenta persone per circa un mese.
CINEMA/1. Il lungometraggio del regista vicentino approda in Bulgaria
“Prendere i cinghiali con le mani” al festival Love is folly: un riconoscimento alla produzione vicentina
Un´inquadratura del mediometraggio del regista vicentino Ceron “Prendere i cinghiali con le mani”| Troupe e attori della produzione Mira Project
VARNA (Bulgaria)
La nuova pellicola targata “made in Veneto” rappresenta l´Italia nel panorama del cinema europeo in Bulgaria. Il festival internazionale “Love is folly” sul Mar Nero nella città bulgara di Varna ha selezionato il nuovo mediometraggio del regista vicentino Corrado Ceron “Prendere i cinghiali con le mani”.
Dopo il grande successo del suo cortometraggio “Il mio primo schiaffo”, vincitore del concorso internazionale ´Action for Women´ e proiettato alla 67° Mostra del Cinema di Venezia, “Prendere i cinghiali con le mani” ha visto all´opera gran parte della squadra artistica e tecnica del film precedente.
Dopo le ultime esperienze come assistente alla regia nelle fiction Mediaset con Gabriel Garko e la menzione speciale al concorso di sceneggiatura ´Solinas Experimenta´, Ceron ha deciso di ritornare come autore sul tema del difficile mondo adolescenziale. Nasce così questo titolo, del quale è autore con la supervisione artistica di Mira Topcieva Pozzato, (che ne ha tradotto i dialoghi in bulgaro) e Daniele Scarpi. Ancora una volta Ceron è affiancato dal direttore della fotografia Alberto Marchiori, anch´egli vicentino e collaboratore di Pupi Avati, Garrone, Bellocchio e di altri grandi nomi del cinema italiano.
L´organizzazione della produzione, la direzione di casting e location sono state affidate ancora una volta al Centro Mira Project di Mira Topcieva e Alessandro Pozzato, da anni impegnati con produzioni italiane ed estere di fama.
«In questa mostra del cinema in Bulgaria - spiega Mira, ormai vicentina d´adozione - sono inclusi circa 60 film provenienti da tutto il mondo. Il nostro film è stato molto apprezzato dal direttore della selezione Aleksandar Grosev, critico cinematografico di lungo corso. “I Cinghiali” rappresenterà Italia nella sezione Panorama, dove sono presentate le nuove ricerche europee in quest´epoca di crisi economica e di forti influenze commerciali del cinema oltre oceano. Il presidente del festival quest´anno è il prof. Stanislav Semergiev, direttore esecutivo dell´Associazione Mondiale delle Accademie di Cinema e Televisione (CILECT) di Bruxelles, giurato in molti prestigiosi festival cinematografici non solo in Europa».
In questo set Mira Project, d´intesa con il regista Ceron, ha cercato volutamente volti del territorio vicentino, fra i quali i due bambini protagonisti di Nove Giosuè Polato e Isabel Benetti. Oltre ai due bambini protagonisti, nel cast sono presenti Donatella Pigato, Davide Sartori, Ivan Cechinato, Alessandro Embriti, Gentiliana Gjini, Ketty Marchioron, i piccoli Giovani Moro, Nikita Saugo e Beatrice Pozzato e con la partecipazione speciale di Mario Rodighiero.
Altri nomi vicentini dello staff il fotografo di scena Paolo Guadagnin, Fabio Dalla Valle, Veronica Clavello e Silvia Bortolazzo (segretarie di edizione) e Diego Mognon, hair stylist da Sandrigo con curriculum a livello nazionale e attrezzista scene Rino Gnata. Il film è stato girato in collaborazione con il Comune di Nove nel Mulino Barettoni, la SIG di Dueville, la Cartoleria Benetti di Bressanvido e Casa Veneta di Sandrigo.
NCONTRI. Passato e presente, atrocità e voglia di raccontare: lavoro di forte impatto emotivo
Ecco il Vietnam mai visto
Enzo Pancera
Franco Lovato è tornato dall´Asia con materiali che, dopo il cinefestival veneziano, sono la base di “Echi di pianto dall´Indocina francese” e di un nuovo dvd
Franco Lovato in un viaggio in Vietnam: l´avvocato di Cornedo è già stato al cinefestival di Venezia| Gnor Seng, nipote di Pol Pot| Cina, anni ´60: Nhem En inviato a un corso di cinematografia
Il racconto di guerra ha radici antiche nell´epica e connessioni ravvicinate nelle testimonianze personali, nelle corrispondenze giornalistiche. Ma la guerra è davvero raccontabile? I sopravvissuti spesso si rifugiano nel silenzio. La comunicazione è un impulso vitale, l´abbrutimento bellico è la negazione della vita. Quali parole possono rendere una tale devastazione? «Quando non si ragiona più, quando sei impaurito, quando il cervello è ottenebrato dalla paura e dalla bestialità trattenevo il fiato, adesso muoio dicevo, e cercavo di tenere il più possibile l´aria dentro i miei polmoni, perché mi sembrava, trattenendo l´aria, di trattenere anche la vita» rammentava Mario Rigoni Stern a Marco Paolini davanti alla cinepresa di Carlo Mazzacurati. Il cinema narrativo (l´immersione esistenziale tocca più del referto documentario), unendo la crudezza dell´immagine e l´aggressione dei suoni, può dare la sensazione dell´essere in balia di una distruzione smisurata, insieme preordinata e casuale.
Scorrono nella memoria la prima mezz´ora di Salvate il soldato Ryan (Spielberg), gli assalti-massacro di Orizzonti di gloria e l´offensiva del Tet in Full Metal Jacket (Kubrick), alcune sequenze di Forrest Gump (Zemeckis), Vittorie perdute (Post), Il cacciatore (Cimino), Apocalypse Now (Coppola), Platoon (Stone), Hamburger Hill (Irvin).
Non è un caso che quasi tutti i titoli affiorati riguardino il Vietnam. La conversazione sulla difficoltà, ma anche sulla doverosa necessità, di raccontare il massacro è intrecciata con Franco Lovato. Avvocato di Cornedo, grande viaggiatore in quanto esperto di diritto commerciale internazionale, interessato alla storia vietnamita non per competenza d´età - è ben più giovane dei ventenni nel ´68 - ma perché toccato, fin dai tempi della scuola, dall´incontro con ragazzi vietnamiti approdati negli ´80 in Italia dopo terribili viaggi in mare (boat people) intrapresi da famiglie a disagio nella riunificazione nordvietnamita.
Quel contatto "vicentino" si è dilatato con numerosi viaggi in Vietnam e nel sud-est asiatico. Frutto di quelle esperienze è stato il libro Il dramma del conflitto vietnamita. Le atrocità del passato e quel che resta pubblicato nel 2012 da Caosfera Edizioni con il concorso del giornalista Giannino Danieli, presente alla conversazione. Il libro, in maniera succinta ma puntuale e ricca d´immagini, fornisce un quadro riassuntivo del conflitto. In allegato reca un dvd con preziosi documenti filmati che sono stati proiettati nell´ambito della Mostra del cinema di Venezia lo scorso settembre.
Franco Lovato, ma ora sta per uscire ben altro.
Sì la Videoproduzioni SGI di Torino - Società Generale dell´Immagine, accreditata Rai, fornitrice ad esempio di materiali per la creatura di Minoli La storia siamo noi - sta per pubblicare Echi di pianto dall´Indocina francese un volume molto ampio destinato a una diffusione internazionale, che reca in copertina una foto di Ennio Jacobucci, eroico fotoreporter ora scomparso, rimasto da solo nei momenti più caldi della guerra e arrivato a un palmo dal premio Pulitzer. Coautore anche in questo caso Giannino Danieli prezioso e accanito nelle indagini d´archivio. Al libro si affiancherà un documentario con immagini e incontri inediti che sarà presentato alla prossima Mostra di Venezia.
Sul documentario quindi è d´obbligo la riservatezza. Ma cosa può anticiparci del libro?
Una dolorosa e ignorata storia vicentina connessa al dramma vietnamita. Luigi Albanese, nato a Cereda di Cornedo Vicentino ed emigrato nei ´50 a Seattle con la famiglia che tuttora vi risiede, richiamato alle armi è andato a combattere in Vietnam nell´agosto del ´66, nel 7° Cavalleggeri della Prima Divisione di Cavalleria per morire ventenne il primo dicembre dello stesso anno. Battendosi altruisticamente contro i cecchini per salvare i compagni, aggiunge Giannino, ricevendo alla memoria la Medal of Honour, riconoscimento ben più significativo della decorazione Purple Heart.
Ma il campo d´indagine è più ampio del Vietnam.
Infatti. Spesso non è stato per nulla facile investigare, e talvolta non privo di rischi. Il giornalista ficcanaso non riscuote simpatia. Ma battendo vie traverse e accampando disinteressate finalità "storiche" ho potuto raccogliere in Cambogia, con vari operatori, immagini portatrici di indiscutibili verità e fare incontri che hanno lasciato in me segni indelebili.
Esempio?
Thun So Eun, alto funzionario del governo di Pol Pot - che aveva pianificato la riduzione della popolazione ostile alla sua dittatura disseminando nei villaggi le piramidi di teschi ancora oggi visibili - che in una pausa della conversazione m´invita a non ritenere definitivamente chiusa la parabola dei khmer rossi. E poi il colloquio con Gnor Seng nipote di Pol Pot, appartenente a un ramo non allineato della famiglia. E il resoconto di Ha Thi Nga che, ferita e creduta morta, assiste alla geometrica distribuzione dei corpi, anche di parenti stretti, imposta dai khmer rossi per meglio perpetrare il massacro nel villaggio di Ba Chuc il 18 aprile 1978. E soprattutto l´atmosfera sospesa del presente in cui convivono massacratori e superstiti forse per l´elaborazione indotta dagli indirizzi filosofico-religiosi orientali.
Franco e Giannino non dovete sforzarvi oltre per attirare l´attenzione: quando possiamo metter le mani sul libro?
Tra un paio di settimane la SGI ci consegna le copie. La presentazione alla Libreria Galla, probabilmente il 18 aprile anniversario della strage di Ba Chuc.
CINEMA. Al Primavera una sala gremita e festante per la prima dell´atteso lungometraggio realizzato a Vicenza
Il regista Luca Occhi fa partire la sua storia a Nanto, dove il sommo architetto viene ucciso. Poi, dalla California, un salto fino a oggi...
Enzo Pancera VICENZA
Anche la sala ha il nome giusto: un lavoro fatto da una brigata di giovani animati da entusiasmo incontenibile e presentato al preannuncio della bella stagione, ha avuto la cornice ideale al Cinema Teatro Primavera. Sala piena piena di pubblico, ugualmente giovane, accorso alla prima proiezione su grande schermo del film I guardiani di Atlantide facendo man bassa delle copie in dvd disponibili al botteghino esaurendole in breve.
Il lungometraggio era atteso da tempo. Luca Occhi, regista e sceneggiatore, nonché produttore, col marchio Eyes Production condiviso con babbo Pierluigi, e poi montatore e curatore degli effetti speciali, ci ha lavorato per anni. È riuscito a mettere insieme un cast attoriale e tecnico di volontari tutt´altro che improvvisati, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Vicenza e "il gentile aiuto" di Vicenza film Commission, la cortese ospitalità di privati ed enti per le ambientazioni.
La storia ora è finalmente di dominio pubblico. Si inizia nel 1580, nelle cave di Nanto, dove il grande architetto Andrea Palladio (udite, udite) è assassinato da un oscuro killer. Il salto ai giorni nostri è anche nei luoghi californiani del cinema dove Michele Caneva (Matteo Zandonà) è cascatore col nome d´arte Mike. Una telefonata lo fa tornare nella natia Vicenza resagli ostica dalla storia finita male con la bella Paola (Elisa Balzarini). Percorso viale Roma e il corso (su bmx con salti "da mato", davanti ai Caramba, ma trattasi di stuntman) chi trova Mike dal notaio Di Pietro (Enzo Africano) che l´ha convocato? Ma Paola! Dello scomparso comune amico Gabriele entrambi devono sentire le ultime volontà. Che tirano in ballo tre misteriose pietre provenienti dall´ancor più misteriosa Atlantide. In biblioteca la coppia litigarella si chiarisce un po´ le idee e poi, sulla traccia di Palladio - l´ultimo, sembra, ad aver posseduto le tre pietre assieme - va a cercare i preziosi sassetti prima sulla torre Bissara poi nelle segreto sotto la Basilica e da qui è un succedersi di agguati, di sette (Guardiani della Saggezza, del Coraggio, della Forza), di corpo a corpo, pistolettate, minacce da voce cavernosamente vibrante (di Daniele Berardi) e rendiconto finale che reca solo lievi danni a Villa Cordellina Lombardi.
La storia è allegramente scombiccherata. Il "mistero" di Andrea Palladio (Andrea di Pietro, anzi Di Pietro, come l´ex onorevole Tonino) resta tale. Lo amplificano le tavole sui titoli di coda di Miguel Velasquez che associano alle "tre pietre" Mosè, Alessandro Magno, Annibale, i Polo, Cristoforo Colombo etc. Tutto ciò, assieme all´ultima inquadratura, potrebbe dare la stura a sequel e prequel come se piovesse.
Ovvio che sarebbe fuori luogo non stare al gioco delle picaresche trovate mentre conviene apprezzare l´ingegnoso impiego degli spazi che riesce a Occhi. Si potrà semmai rilevare, individuando margini di miglioramento per le prossime imprese del giovane autore, che i dialoghi avrebbero potuto essere sfrondati da ovvietà e resi ancor più mordenti affinandone la pur presente ironia. Nè è il caso di sottolineare che sbrigative espressioni potrebbero far ritenere non solo stilisticamente palladiana la Cordellina. La confezione anche per merito di trucchi ed effetti - più Diabolik che Indiana Jones - sostiene adeguatamente le convenzioni del genere avventuroso. Protagonisti e cast tecnico polivalente meritano ogni incoraggiamento.
Il film sarà ora proiettato in altri luoghi del territorio anzi chiunque sia interessato a ospitare una proiezione può mettersi in contatto con Luca Occhi scoprendone la cordiale disponibilità. A seguire le uscite festivaliere (e chissà quali altre avventure...).
CINEMA. L´opera seconda del giovane regista vicentino oggi in visione
Rotta sul Primavera. La sala cittadina ospita il debutto dopo una tribolata navigazione
Quasi due anni e mezzo fa avevamo dato notizia del primo giro di manovella de I guardiani di Atlantide. L´opera seconda del giovane regista vicentino Luca Occhi aveva incuriosito quanti avevano visto all´opera la piccola ma ardimentosa troupe in vari ambiti – piazzetta Palladio, Villa Cordellina, Biblioteca Bertoliana... – generosamente concessi dai vari enti. Curiosità che aumentava sentendo che il lavoro avrebbe investigato su lontani prodigi che avrebbero coinvolto Cristoforo Colombo, il mitico continente Atlantide e infine... Andrea Palladio.
A riprese ultimate anche il film è sembrato entrare in un´aura misteriosa. La tribolata navigazione in cui sempre si risolve la postproduzione, soprattutto quando si tratta di ricorrere a effetti speciali dosati con parsimonia ancor più speciale, è sembrata sospingere la navicella di Occhi nelle insidie, dato l´argomento, del Mar dei Sargassi.
Invece sciolti i dubbi, perfezionati i dettagli, pagato lo scotto di qualche rifacimento, rifiniti gli abbellimenti digitali si è trovata finalmente la rotta per rientrare in porto.
Quindi la notizia è che venerdì 8 marzo, in coincidenza con una delle feste più gentili, I guardiani di Atlantide sarà proiettato alle 21 presso il Cinema Teatro Primavera, via Ozanam n. 11. L´ingresso è libero e quindi tutti potranno entrare nel gioco offerto da una pellicola orgogliosamente di genere che vuol dimostrare come sia possibile, con adeguate e non inarrivabili risorse, sbrigliare una fantasia alimentata da Indiana Jones e Guerre stellari. Nelle regole del gioco rientra il rivelare pochissimo dell´intreccio. Ci atteniamo volentieri alla norma, anche perché il regista si è ritenuto più sicuro non anticipandoci nulla.
Dopo la prima proiezione Luca Occhi ha un piano per diffondere il lavoro nel nostro territorio, mentre la diffusione su più ampio raggio sarà affidata alle finestre concesse dai festival. Il primo grande premio è la soddisfazione di aver concluso una piccola-grande impresa.
Il giorno 8 Marzo 2013 al cinema teatro Primavera (via Ozanam 11), a Vicenza, alle ore 21.00, si terrà la presentazione e prima visione del film indipendente "I Guardiani di Atlantide". Il film, scritto e diretto da Luca Occhi e prodotto dalla Eyes Productions, è stato patrocinato dal Comune di Vicenza e girato, grazie al supporto e aiuto di Vicenza film Commision, in tutta la provincia berica. Senza alcun ritorno economico, si sono impegnati in questo progetto decine di volontari fra attori, tecnici, musicisti, che hanno contribuito a creare un film d'avventura dove la protagonista è la città di Vicenza.
Il film, narra di un mistero attorno alle leggendarie pietre di Atlantide, l'antica civiltà perduta. Sembra che l'ultimo possessore di queste antiche pietre fosse l'architetto Andrea Palladio che, morto in circostanze misteriose nel 1580, portò il mistero con sé nella tomba.
Oggi, due ragazzi, separati da anni, si ritrovano alla lettura delle ultime volontà di un amico comune, che dice di essere uno dei Guardiani di Atlantide…
Fra ville e palazzi palladiani, cosa scopriranno i due eroi per caso?
Alcune delle locations usate per la storia del film sono: la Basilica Palladiana, Piazza dei Signori, Piazzetta Palladio, Corso Palladio in Vicenza, le cave di marmo di Nanto, Villa Cordellina Lombardi, Piazzale di Monte Berico, e altri ancora.
FICTION. Oggi la produzione si trasferisce nell´area di volo de “Il Ranch”
Il commissario Maretti è in azione a Piazzola
Si gira la scena finale della cattura dell´antagonista capitano Branko. Il cammeo di Mauro Marin
Il commissario Maretti (a destra) impegnato in una scena della fiction
Matteo Guarda
PIAZZOLA SUL BRENTA
Il commissario Maretti ancora in azione. La produzione della fiction poliziesca veneta oggi si trasferirà a Presina, frazione di Piazzola sul Brenta ai confini con Camisano, per girare la scena finale della cattura dell´antagonista capitano Branko. Il protagonista Maretti, impersonato dall´attore e conduttore televisivo padovano Giuliano Mozzato, per diverse puntate gli ha dato la caccia vedendoselo sfuggire più di una volta. In questa potrà finalmente trovare quella soddisfazione che il suo impegno di fedele tutore dell´ordine meritava.
A partire da metà mattinata la troupe guidata dal regista Filippo Marin allestirà il set nell´area della scuola di volo “Il Ranch” in via Marostegana. Qui i ciak prevedono che Branko, ormai in trappola, tenterà di sottrarsi una volta ancora alla polizia prendendo in ostaggio un pilota per darsi alla fuga a bordo di uno degli ultraleggeri sulla pista di atterraggio. Maretti avrà però la meglio convincendolo a consegnarsi.
La scena si chiuderà con le manette ai polsi del pericoloso criminale internazionale.
La fiction, il cui soggetto è di Mozzato e Marin e le sceneggiature della vicentina Michela Biasiolo, prende l´avvio da una soffiata dei servizi segreti da cui il commissario viene a sapere che l´ex capitano serbo Branko Milic imputato di crimini contro l´umanità durante la guerra civile jugoslava si nasconde in Veneto e tra colpi di scena e azione lo catturerà.
Con lui ci sarà l´agente Mauro Cicciarello, interpretato dall´omonimo attore, salito come il suo capo all´onore delle cronache per aver sventato la notte di Halloween un furto al Cash ´n´ Carry di Vicenza a opera di ladri veri e per l´invito della d´Urso a Pomeriggio Cinque su Canale5 e di Magalli a I Fatti Vostri su Raidue. Nel cast recita anche il trevisano Mauro Marin, vincitore del Grande Fratello 10, che recita un cammeo.
Il video del suo finto arresto, finito su YouTube, ha creato notevoli preoccupazioni tra i fan.
L´associazione Toituto ha chiamato a raccolta doppiatori e musicisti. Domani a Quinto la “prima”
Sylvester Stallone con uno spritz macchiato gigante e un elicottero sullo sfondo: è “Ramboso Do”| Il nucleo storico della Toituto che ha realizzato le due ramboparodie
Non più su YouTube ma direttamente al cinema. E´ diventato un film "Ramboso Do", il ridoppiaggio in lingua veneta del cult degli anni Ottanta "Rambo2. La vendetta". E´ l´atteso sequel della parodia finita su internet vista da oltre un milione di utenti, e più volte replicata, prodotto a quattro anni dall´esordio di "Ramboso. Prime Uve" che al posto del famoso eroe muscolare dell´azione interpretato da Sylvester Stallone ha lanciato sul web l´insuperabile maschera veneta che ha per protagonista l´ormai altrettanto famigerato bonario ragazzotto che si esprime in dialetto nostrano ed è affetto da un costante bisogno di bere alcolici.
Lo "sdoppiaggio" del film, come viene definito il risultato del lungo lavoro compiuto dai membri della "Toituto", l´associazione formata da cinque trentenni padovani che ha dato il via al progetto, nei giorni scorsi è stato proiettato in anteprima al multisala "Porto Astra" di Padova suscitando grandi consensi da parte del pubblico. Lungo di 47 minuti, si differenzia dai numerosi altri doppiaggi di semplici scene proprio per la revisione dell´intera storia che viene comicamente stravolta e sostituita da un nuovo racconto che si mantiene però aderente alla narrativa originaria.
La storia è ispirata dall´attualità, e come per il primo episodio è stata la diffusione dei controlli con l´etilometro, questa volta preso a pretesto è il fenomeno del passaggio di mano a gestori cinesi di molti bar delle città venete. Ramboso, graziato dalla galera che stava scontando in seguito ai risultati più che positivi dell´alcoltest della prima puntata, si troverà suo malgrado impegnato nella speciale missione di contrastare la diffusione di una micidiale bevanda chiamata "Apelol" che verrebbe usata nello spritz tradizionale e che per gli inconsapevoli bevitori è causa di improvvise quanto incontrollabili reazioni intestinali.
Alla lavorazione di Ramboso Do hanno preso parte una trentina di doppiatori per un ventaglio di dialetti che varia dal padovano, al veneziano, al chioggiotto, con cammei in napoletano e in toscano, e fioccano le collaborazioni tra cui con il radiofonico Paolo Zippo, il dj Tommy Vee, le band dei Rumatera e dei Chuma Chums, gli attori Paolo Esposito, Pierpaolo Rebellato, Eros Macchi, Daniela Cappellato e Francesco Giacomello della Music Factory che ha curato gli aspetti fonici. Della Toituto fanno parte Enzo Donà, cui si deve il soggetto di Ramboso, Andrea Righi che a Ramboso ha prestato la voce e che di mestiere è barman, il fratello Cristiano, insegnante di italiano a Mosca, e i fratelli Simone e Matteo Venturini, i coprotagonisti Tony Grinton e Vegna. C´è anche una vicentina, Daniela De Rigo, che doppia la ragazza della foresta.
La proiezione ufficiale si terrà domani alle 20.30 al teatro di Quinto, in via Roma 6 (apertura sala alle 19,30). Ramboso avrà anche un impegno per il sociale. I fondi raccolti durante la serata andranno ai Beati i costruttori di pace di don Albino Bizzotto e al´Acat, associazione contro le dipendenze.
C´era una volta un re che per rispettare un voto si disse disposto ad abbandonare corona, famiglia, ricchezze. Era l´aprile 1913, la storia mitologica ebbe un enorme successo. “Raja Harishchandra” del regista Dadasaheb Phalke è il titolo del primo film muto prodotto in loco e proiettato in un teatro a Bombay. La data segna la nascita dell´industria del cinema in India, che festeggia ora i cent´anni con celebrazioni in tutto il Paese e che ha datto luogo in tempi più recenti al fenomeno di Bollywood. Un´industria più che fiorente: oltre mille pellicole l´anno e quasi duemila tra documentari e cortometraggi. Il doppio degli studios di Hollywood, dall´altra parte del pianeta.
La troupe del film “Oscar”, ispirato alla vita del musicista ebreo Oscar Klein, sta cercando comparse per una scena che verrà girata a metà febbraio nella zona di Cogollo del Cengio.
Per l´occasione è stato organizzato un casting che si terrà venerdì, alle 20.30, nella sala Borsa messa a disposizione gentilmente dall´Associazione commercianti, in via Montello a Thiene.
Si cercano, in particolare, donne e uomini di età compresa fra i 18 e i 70 anni , anche senza esperienze recitative alle spalle
«Sono richieste più o meno cento persone per la scena che andiamo a girare - dice la segretaria di edizione Sofia Cappozzo - quindi sarà una giornata piuttosto impegnativa. Diciamo che almeno non si gira in esterni, quindi non temiamo le bizze del tempo».
La lavorazione del film è quasi al termine, ma rimangon ancora alcune delle scene più impegnative da girare, per numero di comparse e impiego di mezzi.
«Prossimamente - dice l´aiuto regista Davide Viero - ci sposteremo in montagna per una sequenza di guerra piuttosto impegnativa». S.D.M.
L PERSONAGGIO. L´azienda di Vancimuglio e due film in uscita quest´anno
È una soddisfazione. Vedersi recapitare una lettera nella quale è scritto che Martin Scorsese chiede di avere i capi della propria azienda per il suo prossimo film con Leonardo Di Caprio, non capita tutti i giorni. E non è il frutto di una capillare campagna pubblicitaria, bensì della fama che la “Giuliana Teso” s´è conquistata tra gli addetti ai lavori di Hollywood. La prova? L´ha messa per iscritto Courtney Mc Clain, assistente del responsabile dei costumi della produzione di Scorsese, che ha appena finito di girare “Il lupo di Wall Street”. A fine luglio scorso ha spedito una mail aVancimuglio di questo tono: «Sto lavorando a questo film diretto da Martin Scorsese che ha come protagonisti Leonardo Di Caprio e Margot Robbie nel ruolo di sua moglie. Il nostro designer dei costumi è Sandy Powell (“Gangs of New York”, “Shakespeare in Love”). Il film è ambientato a New York City tra la fine degli anni Ottanta e l´inizio dei Novanta. So che Giuliana Teso ha fatto alcuni incredibili lavori in quel periodo, perciò siamo interessati ad avere alcune delle vostre pellicce per i nostri personaggi femminili, inclusa Margot Robbie».
Naturalmente le pellicce sono state trovate negli armadi di Giuliana Teso: quattro, di volpe e di visone, dai grandi volumi e dalle grandi spalle, come esigeva la moda di quegli anni, sono state spedite negli Usa e sono state restituite al termine delle riprese, poco prima di Natale. Le ha indossate anche Margot Robbie, ventiduenne australiana diventata celebre per la soap Neighbours, finché l´altr´anno s´è trasferita a Hollywood e ha avuto una parte nel serial tv Pan Am.
Il gossip racconta che Margot è molto più di una collega di lavoro per Leonardo Di Caprio, il quale è affascinato dalle giovani bionde con gli occhi azzurri, come le sue varie “ex” da Gisele Bundchen (che pure ha interpretato una campagna promozionale per Giuliana Teso, con un bel montone denim) fino a Bar Refaeli.
Il film è basato sull´autobiografia di Jordan Belfort, a 26 anni mago della finanza illegale, a 36 anni arrestato dall´Fbi. La sua è una storia di eccessi, dentro e fuori la Borsa.
Ma quella di Scorsese non è l´unica richiesta che è arrivata alla Giuliana Teso. Di recente la Casa vicentina ha confezionato uno splendido visone per Tilda Swinton, impegnata nelle riprese del film di fantascienza “Snowpiercer” della Stillking Films, che ha sede a Praga. Il film segna il debutto in lingua inglese del regista coreano Boon Joon-ho. È tratto dalla graphic novel Le Transperceneige. Oltre a Tilda Swinton, nel film recitano altri attori di Hollywood: Jamie Bell, Octavia Spencer, Ewen Bremner, Alison Pill, John Hurt ed Ed Harris.
La Swinton, 52 anni, inglese, due figli, ha una lunga carriera alle spalle. Alla Mostra di Venezia nel 1991 ha vinto la Coppa Volpi. Poliedrica, capace di spostarsi dal teatro al cinema alla musica, è celebre per molti ruoli: ha ha interpretato Jadis, la Strega Bianca di Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l´armadio; ha recitato con George Clooney nel thriller Michael Clayton, mentre per la sua interpretazione di una dirigente senza scrupoli nel film diretto dai fratelli Coen Burn After Reading - A prova di spia, uscito nel settembre 2008, ha meritato l´Oscar per la migliore attrice non protagonista.
Queste sono solo le ultime star, in ordine di tempo, che hanno vestito Giuliana Teso. In passato, le pellicce dell´azienda di Vancimuglio sono state indossate - tra le altre - da Sarah Jessica Parker (in “Sex and the City”), da Monica Bellucci, da Juliene Binoche, dall´indossatrice Naomi Campbell, dalla cantante Withney Houston, da Marie La Foret (che con Marcello Mastroianni interpretò “A che punto è la notte” dal celebre romanzo di Fruttero & Lucentini).
L´azienda di Vancimuglio, fondata nel 1980 e guidata dai coniugi Riccardo e Giuliana Teso, vede oggi anche i figli Carlo e Marco in posti di responsabilità. Il 96% della produzione prende la via dell´export, in particolare quella di Russia, Usa e Corea.
@il giornale di Vicenza, 22/1/2013 Antonio di Lorenzo
Beretta Famila - Sopron, in programma domani sera alla Campagnola, non sarà solo una sfida per l´alta classifica dell´Eurolega ma anche il set di un film.
Se n´era parlato all´Opening Day di Pescara, il nostro giornale aveva anticipato la notizia, e domani la troupe diretta dalla regista Mirca Viola sarà al palasport per girare alcune scene in cui il Beretta, unica squadra femminile italiana a disputare una competizione europea, farà da ´comparsa´ al film che avrà come protagonista Ilaria Capponi, un´ex giocatrice (ha militato in A1 con Viterbo) diventata poi modella e ora attrice.
La trama della pellicola è una vicenda dei giorni nostri giorni difficili, con molte giovani alle prese con gli ostacoli che si devono superare in questo momento storico, con la crisi economica, ma anche con la prospettiva di un futuro incerto, per nulla scontato.
Le protagon! iste sono quattro amiche, alle prese con la dura realtà della mancanza di lavoro e, spesso, di prospettive certe. Per una di loro il basket rappresenterà una sorta di "salvezza", di ancora di salvataggio; la sua tenacia, la voglia di emergere la vedranno coronare il sogno di andare a studiare (e giocare) negli Stati Uniti.
L´altra notizia positiva per il movimento cestistico è che il film, che sarà prodotto dalla Angelika Film, avrà come protagonista una ragazza giovane (come il personaggio che andrà ad interpretare) che è stata una giocatrice prima di intraprendere, con successo, la carriera di modella. Ilaria Capponi, terza nell´edizione 2007 del concorso di Salsomaggiore, eletta Miss Sasch, vanta infatti un passato alla Gescom Viterbo in A1, ruolo ala, 182 cm di altezza.
Il primo ciak è stato dato in novembre a Torino, poi la troupe s´è spostata a Roma e infine domani sarà a Schio. Inizialmente le scene di basket dovevano essere gira! te prima di Natale, ma poi è stata scelta la data del 10 genn! aio, in cui la squadra giocherà contro le ungheresi di Sopron.
La produzione aveva chiesto la partecipazione della protagonista durante la gara e nel riscaldamento pre partita, ma per ovvie ragioni ciò non è possibile. Quindi verranno riprese alcune azioni della partita, qualche time out e la cornice del pubblico che sicuramente non vorrà perdersi l´occasione di apparire come “comparsa”.
Terminata la partita ci saranno altre riprese mentre venerdì mattina le riprese riguarderanno lo spogliatoio, il contatto con l´allenatore e altre scene di basket non giocato.
Ancora top segret il titolo, ma questo film non è il primo che parla di basket: dopo le esperienze della fiction "Amiche" nel 2003 (con Lorella Cuccarini, Claudia Koll e Barbara De Rossi) e l´apparizione nel film di Nanni Moretti "La stanza del figlio", in cui la figlia dell´attore e regista praticava, appunto, la pallacanestro, ecco un altro capitolo cinematogr! afico che parla di basket femminile.
In un momento storico in cui il movimento femminile non sta attraversando un periodo brillante c´è bisogno anche di visibilità. Sicuramente questo film è un´occasione importante, una vetrina di peso anche per chi non mastica o non segue il basket, soprattutto quello femminile.
Non resta, quindi, che attendere l´uscita del film che dopo il primo passaggio nelle sale cinematografiche, preceduto dalla probabile partecipazione a festival e rassegne e da un adeguato battage pubblicitario; sarà infatti trasmesso anche nei canali televisivi della Rai.
Mercoledì 12 settembre 2012 Danilo Sacco si prepara alla seduta di trucco. L´eleganza degli strumenti musicali e il grezzo di un´officina da lavoro. Ha un´ambientazione molto originale l´ultimo video musicale di Danilo Sacco, diretto dal regista e autore Marco Lui, girato in interni in un´officina di Villaverla.Sullo sfondo chiavi, ruote, guantoni e cavalletti da officina. In primo piano il musicista, che esegue il suo brano, "L´Aurora", seduto su una sedia fatta di cartone ed attorniato da strumenti musicali di vario genere. Una chitarra, un sassofono, un grammofono, un trombone. Ogni oggetto ha un valore simbolico. «Non voglio svelare molto sul nostro lavoro - commenta il regista - posso dire che è incentrato soprattutto sui particolari e sui dettagli. Inoltre utilizzeremo molti effetti digitali»."L´Aurora", quattro minuti e tre secondi, inscena la metamorfosi fisica del cantante, fino alla vecchiaia. Un gioco di colori e immagini attraverso cui vedremo il personaggio cambiare nel tempo. Una trasformazione costata ore di lavoro e numerose sedute di trucco alla make up artist fotografica Stefania D´Alessandro. Ma il testo è anche un inno all´amore, ai sentimenti e ai rapporti umani veri che allontanano dall´ intolleranza, dalla falsità e dall´ipocrisia. «Non ha un particolare dedicatario questa canzone - spiega Sacco - la dedico a tutti coloro che vorranno ascoltarla».Il video è il quinto dell´album "Un altro me" e il secondo diretto dal regista Lui che ha collaborato con Sacco nel videoclip della canzone "Non ho che te", girato a TrentoC.R.
MAROSTICA. Tra le “stelle” arrivate in città per assistere alla Partita a scacchi anche Syusy Blady, protagonista di tante trasmissioni televisive
Anche quest´anno l´evento ha fatto registrare il tutto esaurito con centinaia di spettatori in arrivo da ogni parte del mondo
«L´atmosfera qui a Marostica è magica. Il centro medioevale e i colori della Partita rendono la città unica».Sono le parole di un´entusiasta Maurizia Giusti, da tutti conosciuta come Syusy Blady, indimenticata protagonista di grandi trasmissioni televisive come “Turisti per caso”, a Marostica per assistere alla sua prima Partita a scacchi.In questi giorni, sulla scacchiera scaligera, si incontrano però anche altre stelle. Quelle della bandiera americana e la Croce del sud che identifica l´Australia. Se, come spiegano gli organizzatori, tra i fedelissimi della disfida rinascimentale c´è da sempre una delegazione in arrivo dalle basi Usa di Vicenza, l´ultima tourné in Oceania ha acceso la passione per la bella Lionora anche agli antipodi richiamando in città centinaia di visitatori austrialiani. E poi giapponesi in arrivo dalla città gemella Tendo, brasiliani e francesi, oltre agli immancabili tedeschi e olandesi. Un parterre internazionale al quale l´edizione 2012 riserva delle novità.«L´impianto dello spettacolo è consolidato, piace perché ha saputo conservare degli elementi tradizionali e non va stravolto – dichiara il regista Maurizio Panici - ma per questa edizione abbiamo raffinato la drammaturgia».Più teatro e meno torneo cavalleresco, insomma.«Anche perché – spiega il regista – dietro alla sfida a scacchi c´è una storia che merita di essere raccontata».Panici e il suo staff hanno lavorato sui singoli quadri, resi più fluidi, e sulle luci, cercando un effetto da palcoscenico e non da semplice sfilata. La leggibilità dello spettacolo ne ha guadagnato e il centro di Marostica si è trasformato in un teatro all´aperto.«Abbiamo completato il lavoro - chiude il regista - rivedendo i dialoghi e ripulendo il lessico».In sostanza, una partita allo stesso tempo più tecnologica e “di narrazione” per accompagnare colori e costumi che sono il tradizionale piatto forte della serata.Oggi, ultimo giorno con la partita, gli appuntamenti sono due, alle 17 e alle 21. Quest´ultimo seguito dalla traduizionale sfilata di tutti i partecipanti.
Girato in località Lazzaretto ad Asiago, nel bosco di Lorenzo Cattaneo, grazie alla collaborazione di “Vicenza Film Commission” e dello Iat di Asiago l’ultimo videoclip musicale dalla band emergente “The Owl of Minerva”, perla regia e la produzione esecutiva di Alberto Pilon
Sono entrate nel vivo le riprese di “Nei miei sogni", lungometraggio del regista Matteo Pauletto girato nel Vicentino e - come sempre più spesso accade - fatto per passione, con passione e con pochissimi soldi, contando sulla generosità di qualche sponsor giusto per coprire le spese vive, ma senza che nessuno becchi una lira. Ma un sogno in cui si creda può superare qualsiasi ostacolo, specie se l´idea di uno diventa la sfida di tanti. La storia - senza rivelare troppo - è quella di un manager affermato che si ritrova senza lavoro: un evento che lo porterà a ripensare la propria vita in profondità.
In allegato al Corriere del Veneto, l'opuscolo "Veneto Turismo" racconta gli scenari veneti che sono stati protagonisti di film e fiction. L'articolo dedicato a Vicenza racconta le produzioni assistite negli scorsi anni, dagli indiani Kambakkht Ishq e Badrinath alla fiction coreana Iris II Athena all'italiano Il grande sole rosso.
Non sono solo parole, ma segni del tempo che AllDigital Expo, il meeting nazionale dell’installatore digitale, unisce in un evento unico nel suo genere in Italia. La due giorni di convegni, seminari, esposizioni di AllDigital Expo è infatti un punto di incontro fondamentale per installatori, aziende, associazioni, system integrator, progettisti e player del settore. In poche parole, la più importante Community italiana sulle tecnologie digitali. Perché la storia la fanno gli uomini. E nell’era digitale i protagonisti sono quelle persone e quelle aziende che con la loro professionalità operano in un mercato in continua evoluzione.
E ad AllDigital Expo le conversazioni riguardano internet e Banda Larga, reti e cablaggio strutturato nelle aziende, multimedialità domestica e professionale, domotica, sistemi di sicurezza e videosorveglianza e l'introduzione della fibra ottica in applicazioni sino ad oggi sconosciute. Questi e molti altri ancora i temi trattati nell’Expo. AllDigital parla anche un linguaggio coerente e aggiornato sulle tecnologie presenti e del futuro prossimo: il linguaggio dei numerosi seminari di formazione e di aggiornamento dedicati agli installatori per far crescere la loro conoscenza specifica nel settore della digitalizzazione. La competenza è infatti ormai l’unica chiave di accesso ad un mercato dominato da una tecnologia che richiede una preparazione sempre più specifica.
La Tavola Rotonda prevista al padiglione L giovedì 21 giugno dalle 14 alle 15.30 “Lo sviluppo del Cinema Digitale nel Veneto” sarà l’occasione per fare il punto sulla diffusione e l’applicazione delle tecnologie digitali nelle sale cinematografiche venete. Si discuterà con le figure istituzionali dei finanziamenti messi a disposizione dalla Regione e delle tendenze promosse dal Ministero. Gli esercenti avranno modo di illustrare la situazione delle principali sale venete, mentre i tecnici forniranno gli ultimi aggiornamenti sui progressi delle tecnologie digitali in questo ambito. Interverrà il direttore di Vicenza Film Commission, Vladimiro Riva.
Rastrellamenti nazisti fra le contrade della Val Leogra. A qualcuno dev´essere venuto un tuffo al cuore nel vedere quei soldati, vestiti di tutto punto, procedere con le armi in mano a caccia di partigiani e di chi dava loro ospitalità. Un salto a ritroso nel tempo di di 68 anni per una fiction particolare. Ha coinvolto una quarantina di persone tra staff tecnico, comparse e attori, e rotto la routine di cinque località vicentine, lo scrittore e giornalista Luca Valente per girare le scene del “booktrailer" che servirà per promuovere il suo ultimo romanzo thriller “Indagine 40814" (Attilio Fraccaro Editore).
Un gruppo di attori di 16 e 17 anni mette in scena gli abusi. Si intitola «Black out» e si ispira a storie vere. In Facebook l’appello per portarlo al cinema
BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza) — Gli articoli della cronaca locale si trasformano in un film. «Black out»: novanta minuti che raccontano, condensandole nella storia di un’adolescente, le violenze sessuali subite da giovani donne venete. Dal recente stupro alla ventunenne che attraversava il sottopasso della stazione ferroviaria di Treviso, agli altri casi rimasti impressi nella mente di una dozzina di ragazzi dell’associazione «Movie’s Geyser » di Mussolente. Un lungometraggio a cui la onlus e i giovani attori (ma anche sceneggiatori) hanno dedicato quattro anni, partendo da zero quanto a tecniche cinematografiche. Hanno mosso i primi passi piano piano e adesso chiedono l’aiuto di volti noti per portare alla ribalta nazionale il film di denuncia sociale. E non solo: per convincere le case di distribuzione della bontà del loro progetto hanno avviato una campagna pubblicitaria sui social network, invitando a mettere «mi piace» su www.facebook.com/blackoutilfilm. Lunedì si contavano più di mille pollici in su, «ma puntiamo ad arrivare a diecimila per settembre», spiega Giorgia Lorenzato, presidente di «Movie’s Geyser» che ha diretto la pellicola con il regista Manuel Zarpellon.
"Piccola Terra", il film di Michele Trentini e Marco Romano prodotto dall´Università di Padova in collaborazione con il Comune di Valstagna, ha vinto il premio come miglior documentario italiano alla XV edizione di Cinemambiente Torino, tra i più importanti festival in Europa. Durante la cerimonia avvenuta al cinema Massimo di Torino e alla quale hanno partecipato Michele Trentini e Aziz Wahbi, la giuria del concorso composta da Andrea Deaglio, Beppe Gamba, Luca Martinelli ha assegnato il primo premio al film girato tra Valstagna e il Marocco con la seguente motivazione: «Per la capacità di narrare un ambiente trasformato in passato con fatica e in ulteriore trasformazione con una prospettiva futura di speranza». In "Piccola Terra" le sequenze tratte da "Fazzoletti di terra" di Giuseppe Taffarel, che nel 1963 ha immortalato i gesti e la fatica degli ultimi coltivatori di tabacco del Canale di Brenta, vengono alternate alle speranze e alle storie di "nuovi montanari" che si prendono cura del paesaggio di Valstagna, anche grazie all´innovativo progetto di adozione dei terrazzamenti.
«Datemi un bicchiere d'acqua ». Sarà pure uno sceneggiatore professionista il trentacinquenne di Rosà, Pietro Parolin,ma la vittoria del bando promosso a fine 2011 dalla Regione per la diffusione di opere multimediali giovanili , con finanziamento di 700 mila euro, lo ha colto a guardia abbassata. Ha vinto tra 62 partecipanti, Parolin, e ieri a Palazzo Balbi, di fronte all'assessore alle politiche sociali Remo Sernagiotto e a Carlo Brancaleoni della direzione di rai Cinema, era possibile leggergli in volto l'emozione delle grandi occasioni.
Potevano scegliere tra mille argomenti: la scuola, lo sport, amori giovanili. Invece quando quel gruppetto di volontari della Movie´s Geyser, onlus di Mussolente che usa il cinema come strumento di aggregazione, doveva pensare a una sceneggiatura per un film ha deciso per una storia vera di violenza sessuale. E anche dura: una 16enne che si era suicidata quando i suoi aggressori erano stati rimessi in libertà.
Sono ben sette i riconoscimenti al documentario prodotto da Mestiere cinema per Vicenza è
Il Festival di Finisterra-Aarrabida, Portogallo, ha premiato per sette volte il documentario “I palladiani”, prodotto dalla società veneziana Mestiere cinema per il Consorzio Vicenza è, con la collaborazione di Vicenza film commission. Il documentario è piaciuto moltissimo alla Giuria internazionale del Festival 2012 dedicato ai film d´arte e al cine-turismo. Al film veneto-vicentino è andato il “Best film Festival Arrabida grand prize”; e ancora il premio come “best documentary” e quello come “best script” da un soggetto del padovano Marco Pettenello, collaboratore, tra gli altri, dei film di Carlo Mazzacurati. Ed ancora ha ricevuto il “best music” del veneziano Giorgio Costantini, e “best post production” curata da Tomas De Marchi, concludendo con “best sound” a riprova della cura tecnica con cui il film è stato realizzato.
Il loro nome, finora custodito nella pietra bianca e rosata estratta dal banco roccioso, sagomata, lavorata, scolpita, lisciata o bocciardata con mani pazienti e sapienti, sarà tra breve ricordato dal film-documentario C´era una volta lo scalpellino, dedicato a quegli antichi tonezzani capaci un giorno di trasformare un duro lavoro in arte, grazie ad abilità non comuni, perfino esportate oltralpe. Maestri-scalpellini, lavoranti, apprendisti tutti purtroppo scomparsi, assieme ad un mestiere dalla storia plurisecolare, repentinamente declinato, fino a scomparire dopo la metà del secolo scorso, soppiantato dalla "moderna" civiltà industriale che alla pietra scalpellinata a mano sostituì il cemento armato e il cotto.
Niente “Veneto film commission”, per ora: il Consiglio veneto ha stralciato la norma che voleva lanciare la nuova realtà. Ma il vicepresidente Zorzato non demorde: «Stiamo solo cercando di dare una risposta a una richiesta che è giunta dalle “Film comission” già presenti a livello provinciale a Padova, Treviso, Rovigo e a Vicenza, dove sono molto attivi. Non si tratta di creare qualcosa di nuovo ma di coordinare le loro attività dando loro la possibilità di agire a livello regionale, proprio come ci hanno chiesto, lo ripeto, i nostri stessi interlocutori. In Consiglio hanno obiettato che esiste già una legge che istituisce il Centro di produzione veneto: i “capannoni” per girare film, per intendersi. Cosa ben diversa da un´attività di “film commission” che aiuta le produzioni a girare qui in Veneto, che resta il nostro primo obiettivo da raggiungere».
Beautiful salta a piè pari Vicenza e va in Puglia? Pace. Gli aficionados hanno elaborato il lutto per la perdita di Caroline ed elaboreranno anche questo. Tanto, persa la soap (o la soapressa, vista la sfumata vicentinità della faccenda...), si può virare su un obiettivo di lusso: il cinema veneto. Vicenza film commission organizza infatti per mercoledì alle 17 a villa Cordellina di Montecchio Maggiore “Il territorio incontra il cinema”, appuntamento studiato per diffondere le nuove opportunità offerte dalla che può essere definita come “primavera del cinema veneto”.
Il regista vicentino ha scoperto un'attrice al mercato di Marostica
A Marcesina arrivano i cowboys. Il grande sole rosso, il film western di Stefano Pozzan è ai blocchi di partenza. «Girare un film western ambientato nell´altopiano di Asiago era un sogno che avevo da tanto nel cassetto - spiega il regista - alla Mostra del cinema due anni fa sono riuscito a parlarne anche con Aurelio De Laurentis, che mi ha dato consigli utili perché questo film si potesse realizzare». Il progetto del film ha conquistato diversi piccoli produttori cinematografici, che hanno voluto unire le forze per rendere realtà il progetto di Pozzan. E così, dopo Il grande silenzio, girato nel 1967 a Cortina da Sergio Corbucci, il Veneto avrà un suo secondo western. «Stiamo iniziando in questi giorni la costruzione delle scenografie - spiega Pozzan - ci vorranno tre mesi per preparare il tutto.
Le riprese inizieranno lunedì 4 giugno e dureranno cinque settimane. Gli esterni saranno girati sulla Piana di Marcésina: è impressionante la somiglianza tra il panorama dell´altopiano di Asiago e quello della Virginia del 1850. Gli interni invece saranno costruiti a Cinecittà». Supportato dalla Vicenza Film Commission, il film racconterà la storia di un figlio che ritorna al paese natale per l´omicidio del padre. «Parlerà di intolleranza e razzismo, di pregiudizi e incomprensioni - continua Pozzan - tornando in città il ragazzo vivrà dei flashback che ripercorreranno il rapporto conflittuale con il padre, sfociato nell´abbandono del figlio per assecondare un amore scomodo con una ragazza indiana».
CINEMA. Un´altra soddisfazione a livello internazionale per il film a bassissimo costo realizzato da Dennis Dellai e ambientato nel Vicentino
THIENE. La qualifica di internazionale se l´era già guadagnata con i passaggi a Praga, Marsiglia e in Florida. Adesso “Terre Rosse”, che si appresta a tornare sugli schermi d´oltreoceano, diventa ufficialmente un “caso”. Il 25 aprile il film del thienese Dennis Dellai sarà proiettato all´ambasciata italiana a Washington grazie all´Italian Cultural Institute, che nel ciclo dedicato al cinema tricolore propone classici come “Amarcord”, “Nuovo Cinema Paradiso” e “Amici miei”.Un´ulteriore conferma per un piccolo miracolo, costato meno di 20 mila euro e finito pure nelle mani dell´attore Nicholas Cage. La data scelta per la première washingtoniana non è casuale, dato che la storia d´amore tra la maestra partigiana e il brillante funzionario del ministero fascista si intreccia con le vicende della Resistenza nell´Alto Vicentino.Fin qui nulla di strano, a parte il fatto che per un cineasta di casa nostra e il suo manipolo di appassionati “vendere” (si fa per dire...) un film negli States è come portare il ghiaccio in Alaska. Ma la particolarità della vicenda sta nel fatto che il lungometraggio tratto dal libro di Flavio Pizzato attraversa per la seconda volta l´Atlantico dentro una busta, destinazione la capitale nordamericana. Sì, perché la copia spedita tempo fa è misteriosamente sparita dagli archivi dell´istituto di cultura. Non si sa se censurata da un funzionario dalle idee maccartiste o finita nel salotto di qualche cinefilo yankee, forse rapito dagli occhi verdi della protagonista Anna Bellato, oppure dagli scenari della Pedemontana. Quel che è certo che è “Terre Rosse” (che in Italia ha raggiunto quasi 70 sale e venduto 5 mila dvd) continua a destare interesse anche nel Paese di Spielberg e Tarantino. P.MUT.
Il gironale di Vicenza - mercoledì 29 febbraio 2012 – SPETTACOLI – Pagina 64
Portare i gioielli al cinema è possibile, anche se si è una piccola azienda. E soprattutto fa vendere. È questo il messaggio lanciato ieri mattina a VicenzaOro Winter, durante il convegno “Un gioiello di film”, durante il quale Massimo Marnetto, del ministero dello Sviluppo economico, Licia Mattioli, presidente di Federorafi, Lamberto Mancini, segretario generale di Anica e direttore di Cinecittà, ed Elisa Coltri, di Cattleya, moderati da Francesca Medolago Albani di Anica, hanno illustrato alle imprese come promuovere il loro marchio sul grande schermo.
Girato a Nove, nelle terre della golena del Brenta, il primo videoclip della band bassanese dei Sleepy Garden.
Un back-stage semplice, ma efficace e dinamico, quello del gruppo musicale, una realtà emergente e che ha deciso di realizzare questo filmato a supporto del singolo dal titolo "Il giardino incantato". Quattro i musicisti impegnati: Joe (Giovanni Cadore di origine novese) chitarra e voce, Criss (Christian Sonda) pure chitarra, Mauri (Maurizio Fogliato) al basso e Simon (Simone Ventura) alla batteria. Le riprese si sono sviluppate nell´arco di un paio di giorni, sulla base di una sceneggiatura ben congegnata dal regista Aldo Grammatica. I quattro elementi della band hanno voluto mescolare il loro stile rock, con solida ispirazione italiana, al paesaggio della natura. A rendere più vivide le immagini i colori autunnali della vegetazione del Brenta, in particolare nello scenario suggestivo e fiabesco del Bosco Magico, creato dall´artista Roberto Costa e popolato di figure allegoriche, luoghi disegnati dai grandi sassi del fiume, sentieri intrisi di brine e nebbie di stagione. «La nostra intenzione è condurre l´ascoltatore e lo spettatore del video, in un percorso carico di emozioni magiche, con i riff delle chitarre sapientemente miscelati tra loro - spiega Giovanni Cadore - Si tratta di un percorso in un mondo praticamente scomparso, non più esistente, ossia gli spazi naturali». «Sovraffollamento, inquinamento, stress, ansie e tante costruzioni non lasciano più libertà di respiro e d´immagine». Nei testi e nella musica de “Il giardino incantato" si può percepire la storia di uno di noi che cerca di lasciarsi alle spalle i patemi dello sconfortante paesaggio urbano, recandosi appena fuori città in un luogo vicino, dove spuntano fate e luoghi fiabeschi. Proprio le figure femminile delle fate diventano muse ispiratri! ci per il brano musicale.
Pubblichiamo l’intervento al Capri International Film Festival di Antonio Tajani che ha per tema “Finanziamenti e buoni proposoiti: a quante velocità viaggia l’Europa cinematografica“.
Capri è una capitale europea del cinema. Nessun posto al mondo esprime quel raffinato mix di bellezza, storia, cultura, fascino e capacità di far sognare ad occhi aperti che riassumiamo con due parole che figurano nell’immaginario collettivo universale: Capri & Cinema. L’’identità culturale e sociale dei cittadini italiani ed europei deve moltissimo all’industria cinematografica. Al cinema va riconosciuto l’enorme merito di aver avvicinato il grande pubblico alla cultura, di conseguenza alla comprensione e al rispetto reciproco tra culture lontane e diverse.Sono valori che vengono sostenuti e promossi, attivamente, dalla Ue. Come Commissario europeo responsabile per l’Industria e l’Imprenditoria, il mio obiettivo è rafforzare la competitività dell’industria del cinema europeo. Dobbiamo sostenere ed incentivare, infatti, investimenti adeguati per le attrezzature, la produzione, la distribuzione, la formazione e per sostenere nuovi modelli d’impresa. In tale contesto, la Commissione europea ha avviato iniziative importanti, prevedendo nuove opportunità di finanziamento. Mi limito a citarne tre, in particolare: il programma Media per il cinema (in vigore sino al 2013); il nuovo programma “Creative Europe” per il periodo 2014-2020;il contributo alla digitalizzazione. Ma vorrei soffermarmi anche su due aspetti che hanno risvolti di assoluto rilievo per l’Italia, ovvero: la dimensione locale e regionale e le sinergie tra Cinema & Turismo. Dal 1991 il programma Media sostiene la competitività del cinema in Europa. L’obiettivo è aumentare la circolazione di film europei e valorizzare la diversità culturale e linguistica europea. Ogni anno, circa 300 nuovi film prodotti e distribuiti in Europa ricevono supporto finanziario da Media: ovvero un film su due.
La vita di malga, un mondo che rischia di scomparire nonostante l'importanza che la malga riveste per l'altopiano in termini economici ed ambientali. Malghe messe sotto assedio da un bosco che incalza togliendo metro dopo metro di pascolo all'alpeggio; malghesi e la loro vita messa in discussione da un'agricoltura sempre più industrializzata, dalla voglia di una vita più confortevole, da giovani che abbandonano la vita contadina.
Ma rimane un ristretto gruppo di tenaci allevatori che mantengono antichi rituali difendendo una vita che considerano la massima espressione della libertà. Una vita di difficoltà ma anche di grandi spazi, di tempi scanditi dalla natura, di panorami mozzafiato, di silenzi profondi. E sono questi malghesi e questa vita che Simone Covini vorrebbe cercare di raccont! are con il documentario "ai margini del bosco, gli ultimi malgari".
Un progetto che il 37enne regista milanese ha in testa da tempo. «Passo le mie vacanze sull'altopiano da 30 anni - spiega - e sono sempre stato affascinato da questo mondo che, come una romantica poesia, uomini, boschi, animali e pascoli vivono un'intrinseca relazione in cui bellezza, natura, fatica, vulnerabilità, violenza e dolcezza si amalgamo in un'ode alla vita».
Anche grazie al recente film festival di Gallio, il progetto ha già trovato interesse nel mondo cinematografico. Per tutta l'estate il promo del documentario è proiettato nei trailer prima delle proiezioni al cinema Lux di Asiago. E dal progetto nasce anche una mostra fotografica che riproduce immagini, momenti e anche sensazioni della via di malga. Dalle albe strabilianti alle piogge incessanti, da volti tirati dalla fatica ad occhi che trasmettono serenità. Una mostra nata come atto promozionale al docume! ntario ma poi diventata espressione artistica a se stante ed a! rricchita anche con le sculture di Aldo Sartori. Inaugurata lo scorso 9 agosto, proseguirà per tutto il mese nelle sale al piano primo della galleria Vittoria di Corso IV Novembre ad Asiago.
Se Bassano ultimamente ha ospitato le riprese di numerosi film, ora tocca al Monte Grappa trasformarsi in set cinematografico. Una troupe di giovani sta infatti girando il cortometraggio “Running wild”, operazione resa possibile dalla vittoria a un concorso indetto dal Centro sperimentale di cinematografia di Roma che mirava a premiare progetti che parlino del futuro.
Sotto la guida del regista Alberto Scapin lavorano due attori di vaglia: Thierry Toscan, italo-francese, rivelazione per “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti, vincitore del David di Donatello nel 2008; Dave Barlown, di origine veneziana, impegnato a teatro e anche nelle fiction “I Cesaroni” e “Un medico in famiglia”. Il film sarà proiettato nella mostra “Unicità d'Italia"; che inaugurerà il 30 maggio al Palazzo delle esposizioni di Roma e che fa parte del programma ufficiale della presidenza del Consiglio dei ministri per le celebrazioni dell'Unità.
Lo stesso gruppo di lavoro aveva realizzato due anni fa il corto “La legna del vecio” (diretto da Pietro Parolin), per conto di Sky cinema, canale sul quale è ripetutamente andato in onda. Lì l'ambiente della montagna era rappresentato attraverso un episodio che si narra avvenuto nel passato: un montanaro, stanco di subire furti dalla legnaia, inserisce una spoletta in un ciocco in modo da individuare il proprietario della stufa nel quale finisce la refurtiva. In “Running wild”, invece, che si gira fra il Pian dei noseari, Cima Grappa e Valle Santa Felicita, il tema è il confronto-scontro fra l'accelerazione della vita quotidiana e i ritmi ancestrali della natura, analizzato attraverso un ciclista high-tech e molto competitivo, che rimane ferito scalando il Grappa, e un malgaro, che lo accoglie e lo cura facendogli scoprire sapori antichi e contatto con la terra. Protagonista molto efficace anche un caprone addomesticato, di nome Elvis, che nella finzione provoca la rovinosa caduta della bici.
Da luglio “Balkan Bazar” del regista albanese-bassanese
Il regista Edmond Budina
BASSANO Approda sugli schermi italiani il nuovo film di Edmond Budina, il regista albanese che da anni vive e lavora a Bassano. Ai primi di luglio infatti distribuito, dalla Mediaple Italia (che l'ha prodotto con l'EraFin Albania), “Balkan Bazar”, prima produzione ufficiale italo-albanese , che vede Budina tornare dietro la macchina da presa dopo il felice esordio di “Lettere al vento”, 2002. “Balkan Bazar”, film che potrebbe essere inserito nella locandina di Operaestate, è un'appassionante quanto surreale commedia che trae spunto da fatti realmente accaduti durante il conflitto greco-albanese, avvenuto agli inizi degli anni Quaranta, a seguito del quale è stato aperto un lungo contenzioso, ancora in corso, riguardante la questione dei cimiteri di guerra per i militari caduti nei territori a sud dell'Albania. Il tutto in una “Ballata balcanica”, come dice il titolo, i vecchi rancori e i fantasmi del passato, riaffiorano nel presente, generando situazioni comiche a volte assurde, altre grottesche e surreali, tipiche dello stile dell'autore e regista. Da segnalare che “Balkan Bazar” è stato già distribuito, da aprile, in Albania dove ha stabilito un record assoluto in termini di spettatori. A.F.
IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 16 Giugno 2011 SPETTACOLI, pagina 50
CINEMA. Quest'anno la quindicesima edizione della rassegna presieduta da Greco e dedicata alle opere prime italiane
Accordo fra i due comuni dell'Altopiano per puntare al decollo di una manifestazione già promettente quanto a qualità
Il Gallio Film Festival si sposta ad Asiago. Dopo 14 anni il festival del cinema italiano opere prime lascia la sala del Cineghel, il cinema parrocchiale di Gallio dove è nato, ed “emigra” al Lux, sempre parrocchiale ma di Asiago. Una scelta che ha destato qualche perplessità sia nel centro altopianese che tra i cinefili. Anche perché il festival galliese otteneva sempre una discreta risposta di pubblico; l'anno scorso sono stati staccati oltre 1500 biglietti nei nove giorni di proiezioni. E la parrocchia, come conferma lo stesso parroco don Laudario Dal Bianco, aveva dato la stessa disponibilità dei locali come da 14 anni da questa parte. Pare che fosse proprio la rilassata atmosfera montana estiva una delle chiavi del successo del festival come ha più volte ribadito il presidente Emidio Greco, regista di “L'invenzione di Morel”, di “Il Consiglio d'Egitto” e di “Una storia semplice”. «La rassegna galliese è un palcoscenico dove giovani autori si possono mettere in luce e confrontare con i loro colleghi – spiega Greco -. Un incontro fra nuovi protagonisti del cinema italiano che si svolge in un ambiente rilassato, ripulito dalle frivolezze che possono distogliere l'attenzione dai lungometraggi». Molti sceneggiatori, registri e attori hanno preso il volo da Gallio, primo su tutti Giorgio Diritti che nel 2006 ha partecipato al festival vincendo il premio di migliore film con “Il vento fa il suo giro”. Anche Fabrizio Bentivoglio ha scelto Gallio come rampa di lancio come registra presentando la sua pellicola “Lascia perdere Johnny”. Il festival poteva contare su un cast”di organizzatori e giurati che, oltre a Emidio Greco, includeva i registi Gianluca Arcopinto e Fabio Rosi, gli attori Lino Capolicchio e Sandra Ceccarelli, lo scrittore Piersandro Pallavicini, il montatore Paolo Cottignola e il giornalista Michele Serra. Perché allora la “defezione” verso i lidi asiaghesi? «Perché, nonostante tutto, il festival in 14 anni non è riuscito a decollare trovando una sua identità – sostiene il sindaco di Gallio Pino Rossi –. Quindi si è scelto di cercare una collaborazione con Asiago per far fare un salto di qualità importante a questo festival che meritava più attenzione e più sostegno anche economico da parte delle istituzioni preposte». «Asiago da tempo voleva creare un evento cinematografico importante, tanto che da tre anni esiste una collaborazione fattiva con la Mostra di Venezia e con il suo direttore Marco Müller – spiega per parte sua l'assessore alla cultura di Asiago Roberto Rigoni –. Però con questo voglio sottolineare che non si deve interpretare il cambiamento di sede del festival come un'usurpazione di Asiago bensì come una collaborazione produttiva per aumentare il target della manifestazione e il suo prestigio».
CINEMA. Il regista di Montecchio Maggiore Stefano Pozzan ha già effettuato i sopralluoghi A ottobre le riprese del film che, dice il regista, «sarà una storia d'amore tra un'indiana e un uomo bianco nella Virginia del 1850»
ASIAGO Un film western, ma girato ad Asiago. Stefano Pozzan, regista vicentino originario di Montecchio, realizzerà un Western sulla piana di Malcesina. Dopo il successo del film in dialetto vicentino "I giorni di ieri", presente alla Digital Expo della Mostra del Cinema di Venezia 2010, Pozzan questa volta produce in italiano: «La mia presenza a Venezia, lo scorso settembre, mi ha dato la possibilità di parlare con alcuni produttori cinematografici con cui ho condiviso un mio sogno - spiega Pozzan - girare un film western e precisamente un storia d'amore tra un uomo bianco ed un'indiana, nella Virginia del 1850. Ne avevo parlato durante la Mostra con Aurelio De Laurentiis, ma lui gentilmente mi aveva detto che sebbene l'idea gli piacesse, preferiva produrre in Italia soltanto delle commedie». Pozzan ha quindi esposto la sceneggiatura a dei produttori indipendenti che hanno accolto la sua idea ed il progetto è andato in porto, riunendo la Biplano Film con una co-produzione nazionale: «L'unica condizione che ho posto ai co-produttori è di girare gli esterni sull'Altopiano di Asiago, sulla piana di Marcesina. Ho scelto quel posto per lo stupendo paesaggio, molto simile alla Virginia dell'America del Nord e poi anche perché, come ho già detto in occasione del mio film precedente, sono molto legato alla mia terra. Per gli interni dovrò invece andare negli Studios di Roma». Pozzan sta valutando in questi giorni gli attori: «La ragazza indiana l'ho già scelta, mentre per il protagonista penso ad un attore internazionale, di cui ora non svelo in nome, che ho conosciuto proprio a Venezia». «Lui è entusiasta, tanto che in questi giorni è a Vicenza in gran segreto con il suo agente. Per quanto riguarda la supervisione alle scenografie e ai costumi, mi sono rivolto a Mariano Barban, famoso addestratore ed esperto Western». Le riprese inizieranno ad ottobre: gli esterni saranno registrati in autunno inoltrato: «In questi giorni stanno partendo le richieste dei vari permessi agli enti preposti, sia per le location, sia per le armi - spiega Pozzan - le riprese termineranno i primi giorni del 2012». Nel frattempo proseguono le proiezioni gratuite de "I giorni di Ieri" in Veneto.
RIPRESE. Una troupe al lavoro per la realizzazione di un cortometraggio che sarà presentato a fine mese a Roma
Sotto la guida del regista Alberto Scapin lavorano Thierry Toscan e Dave Barlown. Le scene sono registrate a “Pian dei noseari”
Se Bassano ultimamente ha ospitato le riprese di numerosi film, ora tocca al Monte Grappa trasformarsi in set cinematografico. Una troupe di giovani sta infatti girando il cortometraggio “Running wild”, operazione resa possibile dalla vittoria a un concorso indetto dal Centro sperimentale di cinematografia di Roma che mirava a premiare progetti che parlino del futuro. Sotto la guida del regista Alberto Scapin lavorano due attori di vaglia: Thierry Toscan, italo-francese, rivelazione per “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti, vincitore del David di Donatello nel 2008; Dave Barlown, di origine veneziana, impegnato a teatro e anche nelle fiction “I Cesaroni” e “Un medico in famiglia”. Il film sarà proiettato nella mostra “Unicità d'Italia” che inaugurerà il 30 maggio al Palazzo delle esposizioni di Roma e che fa parte del programma ufficiale della presidenza del Consiglio dei ministri per le celebrazioni dell'Unità. Lo stesso gruppo di lavoro aveva realizzato due anni fa il corto “La legna del vecio” (diretto da Pietro Parolin), per conto di Sky cinema, canale sul quale è ripetutamente andato in onda. Lì l'ambiente della montagna era rappresentato attraverso un episodio che si narra avvenuto nel passato: un montanaro, stanco di subire furti dalla legnaia, inserisce una spoletta in un ciocco in modo da individuare il proprietario della stufa nel quale finisce la refurtiva. In “Running wild”, invece, che si gira fra il Pian dei noseari, Cima Grappa e Valle Santa Felicita, il tema è il confronto-scontro fra l'accelerazione della vita quotidiana e i ritmi ancestrali della natura, analizzato attraverso un ciclista high-tech e molto competitivo, che rimane ferito scalando il Grappa, e un malgaro, che lo accoglie e lo cura facendogli scoprire sapori antichi e contatto con la terra. Protagonista molto efficace anche un caprone addomesticato, di nome Elvis, che nella finzione provoca la rovinosa caduta della bici.
È pronto il trailer del cortometraggio dedicato ad Angeleeno and Zoomma Zoomma's, che sarà presto iscritto, ai concorsi nazionali e internazionali, dedicati ai “piccoli film”. Ambientato negli anni '50, si tratta della prima vera produzione artistica di Giuliano Cremasco, regista scledense con il sogno nel cassetto del cinema.
«Angeleeno mi ha fatto assaporare il gusto della creazione con la macchina da presa - ha spiegato il trentaseienne, che in molti definiscono il 'Tornatore dell'Altovicentino' - ho già in cantiere la prossima produzione. Anche questa volta, sarà ambientata negli anni '50, un periodo mitico che mi ispira moltissimo».
Angeleeno and Zoomma Zoomma è stato girato all'interno del locale Due Spade, di via Carducci, che per l'occasione, è stato trasformato in un! a delle case d'appuntamento chiuse con la legge Merlin. Angeleeno,nel cortometraggio, da magnaccia, si cimenterà nel mondo della musica. Abbandonerà il mestiere di 'protettore', facendo carriera persino in America. Peccato che il finale sia drammatico: il cantante dall'aspetto inquietante, ma allo stesso tempo seducente, verrà ucciso da un fan che lo reputa uno sfruttatore incallito che merita di essere eliminato per il bene dell'umanità. «Abbiamo finito di girare pochi giorni fa - conclude Cremasco - sul set, con tutta la troupe composta da Erica Spaziani,Francesco Sandonà , Roberto Zanini , Luigi De Frenza ,Andrea Colbacchini e Alberto Sola. E ancora: Julien Bouchard e Lise Andreoletti , Gianluca Dalle Ore e tanti altri validissimi collaboratori, senza i quali non avrei potuto realizzare questo progetto».
Il regista Giuliano Cremasco ha coinvolto amici da tutto il Vicentino per ricreare l'atmosfera tipica dei bordelli anni '50, banditi dalla legge Merlin
Un bordello che deve chiudere a causa della legge Merlin ed un magnaccia che scopre la passione per la musica, diventando una star americana. S'intitola “Angeleno and Zooma Zooma's” il cortometraggio di Giuliano Cremasco, il trentasettenne scledense, che nel 2009, ebbe gli onori della cronaca per aver vinto il premio Chatwin con un reportage in India.
È ambientato negli anni '50 e per il set, che sarebbe piaciuto a Fred Buscaglione, il regista ha utilizzato l'antica osteria Due Spade di via Carducci, durante la Grande Guerra frequentata anche da Ernest Hemingway, come riporta una targa all'esterno. «L'idea iniziale era quella di girare un semplice video musicale, che promuovesse la band di cui faccio parte – spiega con orgoglio Cremasco – il locale mi ha! stimolato molto e così, ho allestito un vero e proprio set cinematografico, mettendo in piedi il cortometraggio, che stiamo girando, grazie ai proventi del mio gruppo musicale e allo sforzo di chi ci sta sostenendo. Gli attori e le attrici sono tutti di Schio, Thiene e Vicenza e stanno dimostrando grande professionalità. I dialoghi sono curati dalla compagnia 'Schio Teatro '80'».
Quella di Angeleno è una storia dai risvolti drammatici, perchè all'estero troverà fortuna ma anche una brutta fine. «Mi sembra uno di quei casi in cui la realtà supera il sogno – ha concluso Giuliano Cremasco – non avrei mai pensato di tirar fuori un cortometraggio del genere. Abbiamo girato la prima parte delle scene con tre camere HD con ottiche 35 millimetri per dare un look decisamente cinematografico. Durante le riprese, è stato girato anche l'audio in presa diretta. Contiamo di finire il corto nel giro di un paio di settimane. Qui! ndi, di gareggiare in concorsi internazionali».
Il nome di Vicenza arriva lontano. In Corea. E da là torna indietro portando dei turisti. Un paio di studenti nei giorni scorsi si sono affacciati agli uffici Iat di piazza Matteotti, all'oscuro uno dell'altro della visita, ed entrambi cercavano le location dove sono state girate le puntate della serie televisiva “Athena” che sono state girate nel Vicentino nell'agosto 2010.
L'estate scorsa, infatti, la Taewoon Entertainment aveva portato una sua troupe in città, che aveva fatto da sfondo ad alcuni episodi. Alcune sequenze sono state particolarmente spettacolari, in ossequio alle trame in stile action movie, come quella girata nella zona di ponte degli Angeli nel bel mezzo della scorsa estate. E attorno a Natale sono andate in onda in Corea le immagini delle ville palladiane e del centro città.
Nei prossimi mesi la serie verrà trasmesa anche in altri Paesi del Sud asiatico, per un pubblico di 200 milioni di telespettatori. La studentessa sta lavorando ad una tesi universitaria e ha raccolto materiale su Vicenza; l'altro studente ha dichiarato di essere diretto in Svizzera ma di aver fatto sosta in città dopo averne visto le immagini in Tv. In concomitanza con la messa in onda delle puntate è partita anche l'operazione turistica con il tour operator Hana Tour che sta proponendo viaggi a Vicenza e nel Veneto.
«I giorni di ieri, girato nel Vicentino è un esempio che deve far scuola»
L’assessore Marino Finozzi
Venezia
A proposito del film “I giorni di ieri”, presentato alla Mostra di Venezia, l’assessore regionale al Turismo, Marino Finozzi, ha rilasciato una dichiarazione. «La lingua veneta, i colori delle nostre campagne, e soprattutto la dignità della nostra gente, per una volta non rappresentata in maniera macchiettistica nel ruolo subalterno della cameriera o del garzone veneto. Ho visto “I giorni di ieri”, bellissimo film del vicentino Stefano Pozzan e sono orgoglioso che questo giovane regista abbia fatto la scelta coraggiosa di portare sul grande schermo una storia della nostra terra nella sua lingua originale. È una scelta non facile, sicuramente un azzardo distributivo. Ma sono convinto che quando l’opera d’arte è valida, sia giusto avere coraggio.
“L’albero degli zoccoli” non sarebbe stato il capolavoro che tutti abbiamo amato senza il dialetto, a “Gomorra” l’uso del dialetto napoletano non ha impedito un successo internazionale. Mi fa piacere che Pozzan non si sia fatto condizionare da un apodittico complesso di inferiorità dei veneti». «Da assessore al Turismo - prosegue Finozzi - voglio ringraziarlo anche per un altro motivo: la scelta di girare nel Vicentino. Il cinema è un potentissimo mezzo di costruzione di emozioni. L’ambientazione di un film non solo consente di far conoscere un territorio, ma è anche in grado di trasmettere più facilmente che con altri mezzi di comunicazione un’immagine positiva, di indurre emozioni in grado di orientare la scelta del luogo da visitare o in cui trascorrere le vacanze.
Ci sono esempi eclatanti in questo senso: la Francia l’ha capito e negli ultimi anni il cinema ha fortemente collaborato con il territorio per la realizzazione di produzioni internazionali che promuovessero le location locali ottenendone un tangibile riscontro nei flussi turistici. Ma anche da noi non mancano gli esempi: pensiamo al caso della fiction “Elisa di Rivombrosa” che ha determinato il successo dei paesino di Agliè in Piemonte, quadruplicando in un anno il numero dei visitatori del locale Castello, e portando clienti ai ristoranti, agli alberghi locali e alle attività commerciali locali.
Lo stesso vale per i luoghi della Sicilia del commissario Montalbano». «Penso sia tempo che anche il Veneto - conclude Finozzi - pensi al cinema anche come un potente ambasciatore di cultura, ed inserisca l’audiovisivo nella propria visione di marketing turistico strategico, con accordi tra le produzioni cinematografiche e gli enti territoriali già dalla fase di pre-produzione del film per la successiva promozione dei luoghi utilizzati nelle riprese e l’inserimento delle location nei titoli di coda dei film. Nel film “I giorni di ieri” ho trovato con piacere i luoghi del Vicentino che amo. Spero che la scelta di girare nel Veneto coinvolga non solo le produzioni indipendenti e i registi locali, ma che anche le grandi produzioni internazionali riescano ad andare oltre alle classiche gondole veneziane, per sfruttare la ricchezza paesaggistica del Veneto per dare emozioni agli spettatori».
Fonte: Il Giornale di Vicenza 12 settembre 2010, pag.51
L’assessore Finozzi sul set a Marostica promuove Vicenza
L’assessore regionale al turismo Marino Finozzi ha visitato il set di Marostica mentre una troupe coreana registrava alcune scene. Per l’occasione Vicenza è ha presentato alla troupe la pubblicazione “Vieni a Vicenza” in lingua coreana.
Ieri mattina sotto gli occhi dei curiosi primi ciak vicentini per la serie Tv della Taewoon Entertainment
E in Corso stramazza il cattivo
La spy story orientale ospitata in città per alcuni giorni. Segreti nomi degli attori e dell’albergo perché si teme l’assedio dei fansTerroristi inseguiti da agenti segreti in centro storico. È accaduto ieri mattina fra corso Palladio e contrà San Gaetano Thiene. Ma non c’entrano né Al-Qaeda né la Cia: la regia è coreana. Ieri si è infatti svolta la prima giornata di riprese di “Athena”, una serie televisiva coreana ambientata a Vicenza ed in Veneto: una spy story a base di intrighi internazionali che farà ammirare le bellezze paesaggistiche e architettoniche della città e della provincia a 200 milioni di spettatori in tutta l’Asia.Sotto lo sguardo incuriosito dei vicentini che in corso Palladio si dirigevano verso la Messa, portavano a spasso i figli o entravano al bar per fare colazione - tenuti a distanza dalle inquadrature delle telecamere dal cartello «attenzione set cinematografico» e soprattutto da un’imponente bodyguard - poco dopo le 10 è stata girata la scena più spettacolare. Dalla libreria all’angolo fra corso Palladio e contrà San Gaetano Thiene balza fuori dal negozio il libraio-terrorista smascherato dagli 007 incaricati di risolvere il mistero legato al codice segreto “Grigio gatto”, che è anche il nome “in arte” della libreria con tanto di targa in ottone realizzata ad hoc, e di liberare dal rapimento la figlia del presidente della Corea del Sud, studiosa di Palladio, che per questo risiede a Vicenza. Come da copione, inutile la fuga: il cattivo muore. Ma, naturalmente, ad affrontare le scene più pericolose è una controfigura e a morire un manichino. Il regista urla «stop» alla fine della scena e un vicentino si rallegra per aver finalmente compreso una parola pronunciata dall’orientale «Anca in corean stop se dixe stop!” scherza con l’amico. Attorno, le ragazze della troupe sventolano coloratissimi ventagli sotto il sole cocente, mentre fervono i preparativi per la scena successiva: decine di persone al lavoro per realizzare una manciata di secondi di filmato.Qualche ora prima, alle prime luci dell’alba, piazzale della Vittoria a Monte Berico era stato lo scenario per le scene romantiche fra i protagonisti della pellicola. Poco dopo è stata girata la passeggiata lungo le scalette di Monte Berico, e poi molte altre scene in contrà Porti e nella stamperia Busato.La produzione cinematografica conta 160 operatori, 120 coreani della Taewoon Entertainment e 40 italiani della veneziana “Mestiere Cinema”, attori principali coreani e una quindicina di comparse vicentine: «Abbiamo scelto Vicenza e il Veneto per le loro bellezze - spiega la produzione coreana -. È il secondo episodio della serie tv, il primo lo abbiamo girato in Ungheria Ora rimarremo a Vicenza fino a fine luglio per varie riprese in città e in provincia e poi ci sposteremo in montagna a Zoldo».Da parte della produzione riserbo assoluto sull’identità degli attori coreani e sull’hotel che li ospita: «Presenteremo il film tra cinque mesi e non vogliamo svelare i nomi prima. Se diciamo i nomi e l’albergo dove dormono, l’hotel verrebbe circondato da coreani armati di fiori che risiedono in Italia, perché gli attori sono molto amati». E i coreani ringraziano i padroni di casa: «Il Comune e Vicenza Film Commission ci aiutano moltissimo semplificando il nostro lavoro. Ci troviamo molto bene qui a Vicenza».Fra i principali sponsor della produzione c’è anche la Hana Tour, l’operatore turistico più importante della Corea del Sud; in collaborazione con la Regione Veneto, promuoverà pacchetti turistici per far conoscere al pubblico coreano i luoghi delle riprese.N.R.
CINEPRESE IN CENTRO. La Taewon Entertainment ha compiuto sopralluoghi in provincia. Già pronti pacchetti turistici
Terroristi in città. Ma è un film
Da domenica troupe coreana gira la serie “Athena”. L’episodio riguarda la figlia del presidente rapita da un commando
Una storia di intrighi internazionali e di amori tra le architetture del Palladio. Da domenica a fine mese il centro di Vicenza diventerà scenografia per le riprese di “Athena”, la continuazione della serie televisiva coreana “Iris”, seguita in Asia da più di 200 milioni di spettatori, tra cui appassionatissimi i giapponesi. Con il sostegno della Regione e di Vicenza Film Commission, e con la collaborazione del Comune, fino a giovedì 15 luglio gli attori della troupe di Athena saranno in città, dove gireranno romantiche passeggiate, ma anche rapimenti, investimenti e fughe in auto. La macchina organizzativa è stata messa in moto, per conto dei produttori coreani, dalla veneziana Mestiere Cinema che ha già curato le riprese vicentine di Casanova e Sognando l’Africa. Il Comune concederà alla produzione di riprendere gratuitamente alcuni monumenti, tra cui il teatro Olimpico, e metterà a disposizione agenti della polizia locale per il controllo della viabilità durante le scene d’azione. «Ritengo - commenta il sindaco Achille Variati, che ha la delega al turismo - che si tratti di un’importante opportunità, a costi assolutamente ridotti, per veicolare l’immagine di Vicenza nel mondo asiatico, in forte espansione non solo economica, ma anche culturale e turistica». La trama del telefilm, poi, ben si sposa con la valorizzazione delle bellezze artistiche di Vicenza: l’episodio girato in città racconta la storia del rapimento della figlia del presidente della Corea del Sud, studentessa di architettura appassionata del Palladio, che per questo abita e studia a Vicenza. A turbare questa quiete sarà un gruppo di terroristi internazionali che per raggiungere l'obiettivo non esiterà a mettere in scena sparatorie, fughe dalle finestre, spericolate corse a piedi e in auto. Tra le “location” scelte, oltre all’Olimpico, ci saranno piazzale della Vittoria, l’Arco delle Scalette, i Giardini Salvi, corso Palladio e altre vie del centro, e in provincia Marostica, Montecchio Maggiore e Bassano. Come è nata, allora, questa collaborazione? Il produttore coreano Taewon Entertainment attraverso la delegazione Enit di Seoul, ha interessato l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi e Vicenza Film Commission, dato che intendeva realizzare “Athena” per la SBS TV in Italia e in particolare nel Veneto. Dopo una serie di attenti e puntuali sopralluoghi iniziati alla fine di maggio, e dopo una richiesta di vari servizi, la produzione ha concordato con la veneta Mestiere Cinema un accordo per la produzione esecutiva, grazie anche ad un contributo messo a disposizione da Finozzi. La stessa scelta delle location è avvenuta a seguito di accordi con gli organismi veneti interessati ed già è previsto che Hana Tour, l’operatore turistico più importante della Corea, parteciperà in qualità di sponsor principale alla produzione e promuoverà, d’intesa con la Regione e Vicenza dei pacchetti turistici per far conoscere al pubblico coreano i luoghi delle riprese, come ha già fatto nella serie precedente ottenendo positivi riscontri.
CINEMA. Il film s’intitola “Oscar” come il personaggio reale
Dellai racconta la storia di un musicista ebreo salvato dai partigiani
Matteo Marcolin CAMPODORO (PADOVA) Alle 10.30, ieri mattina, il set era già allestito. Luci posizionate, cineprese montate, i vestiti degli attori stirati sugli appendiabiti e pronti per essere indossati. A villa Tretti Brazzale a Campodoro è stato battuto il primo ciak del nuovo film di Dennis Dellai. Ad un anno e mezzo dall'uscita di Terre rosse, la troupe del regista thienese che è anche redattore del nostro Giornale è tornata al lavoro per raccontare un'altra toccante vicenda umana accaduta nel Vicentino durante la seconda guerra mondiale. Dopo avere rievocato le storie di affetti stroncati dalla guerra, questa volta Dellai vuole raccontare la drammatica esperienza realmente vissuta ad Arsiero dal giovane musicista ebreo Oscar Klein, salvatosi dalla deportazione grazie all'aiuto dei partigiani. Il titolo provvisorio del film trae origine proprio dal nome del protagonista (Oscar), noto jazzista scomparso nel 2006. Si tratta del secondo lungometraggio a soggetto firmato da Dellai, che in passato era stato autore anche di una docufiction sulla storia di Thiene e di altri documentari a carattere storico. Per l'occasione ha rimesso assieme la stessa squadra di collaboratori che avevano lavorato a Terre Rosse, cercando di dare spazio a giovani con cui si era confrontato sul set del precedente lavoro. La sceneggiatura è di Giacomo Turbian. Anche la scelta del cast è stata pensata con l'obiettivo di dare un' opportunità ai talenti non ancora affermati, affiancandoli ad interpreti di spessore del panorama teatrale berico. Ieri il via ufficiale, in un clima di entusiasmo ed emozione. Le prime scene sono state interpretate da Adriano Marcolini (padre di Oscar), Daniele Berardi (maresciallo dei carabinieri), Raffaella Giulianati, Annarita Scaramella ed Eleonora Fontana, all'interno della villa liberty che si trova al confine tra Vicenza e Padova. È' stato girato uno dei momenti più drammatici della storia. «Devo ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questo nuovo progetto- ha precisato Dellai - nonostante non sia il primo lavoro siamo tutti molto emozionati». Il film verrà integralmente girato all'interno del territorio provinciale, grazie alla sinergia tra enti locali, istituzioni e privati. Le riprese proseguiranno per diversi mesi e l'intero progetto coinvolgerà centinaia di volontari tra comparse, attori protagonisti e tecnici. I dettagli verranno forniti nel corso di una conferenza stampa in programma ai primi di luglio a Vicenza.
CINEMA. Ambientazione rurale e tre personaggi per il regista Pozzan
Due fratelli a Vicenza nei cupi anni Settanta
“I giorni di ieri”, presentato a Brendola, è stato girato su pellicola e con dialoghi interamente in dialetto
Eva Dallari BRENDOLA Grande successo a Brendola per la prima de “I giorni di ieri" di Stefano Pozzan. Pubblico numeroso, tra cui l'assessore regionale Elena Donazzan, alla proiezione, dopo la quale si è svolto un dibattito condotto da Emanuele Vezzaro, critico cinematografico, che ha coinvolto regista e attori in una discussione su questo film che racconta una storia d'amore ambientata nella Vicenza rurale del 1977 e che sarà presente al Festival di Venezia 2010. Un film girato "alla vecchia maniera" e con dialoghi interamente in dialetto veneto. Rodolfo (Luca Sgolmin), sposato con Ilaria (Nora Deldoge), e Amedeo (Dario Folco) sbarcano il lunario lavorando i campi. Vivono di poco. Purtroppo problemi di eredità, passioni nascoste ed imprevisti porteranno i due fratelli a dividersi. Questa in sintesi la storia raccontata attraverso la granulosità del 16 mm. e del Super8, scelta del regista anacronistica nell'era del digitale, ma ponderata e azzeccata. Piani sequenza lunghi, uso di luce naturale e suono in presa diretta trasportano lo spettatore direttamente negli anni Settanta. È la vigilia di quello che sarà l'anno più tragico della storia italiana del secondo dopoguerra: l'esplosione del movimento terroristico delle BR con il sequestro Moro. C'è un barlume di condizione sociale richiamato dal movimento sindacale alla fonderia, ma sembra che la storia italiana non scalfisca minimamente questi luoghi. È una scelta stilistica e di forma voluta dal regista per concentrare l'attenzione dello spettatore sulle vicende e la psicologia dei protagonisti tanto da rendere la casa e i campi dove questi vivono e lavorano un “non-luogo”: sono usufruttuari del casolare e della terra che lavorano che diventerà, in seguito alla morte dello zio, prima bene in affitto per poi essere venduto. Immagini dal forte impatto emotivo che richiamano maestri della pittura come Van Gogh (la sequenza della cena richiama “I mangiatori di patate" del pittore olandese) o alcune sequenze del film di Ermanno Olmi “Il tempo di è fermato. Come pure la panchina che guarda verso la valle, ma non si vede nulla oltre il prato quasi a sottolineare l'incapacità di Rodolfo e Amedeo di vedere cosa succederà nel prossimo futuro. Un uso quasi maniacale delle immagini in una ricerca che va oltre la “consecutio temporum”, in una sorta di dilatazione del tempo, alla ricerca di ritmi dettati dalla natura ormai perduti dall'homo tecnologicus. Importante il rapporto uomo-natura, che viene soppiantato dagli interessi economici di speculatori disposti a vendere fazzoletti di campagna a facoltosi signorotti di città alla ricerca di un angolo di tranquillità. Un elemento di disturbo: il meticcio, personaggio ilare e misterioso, che con la sua fionda interrompe il pranzo dei due fratelli; monito da parte di Pozzan sul fatto che c'è sempre qualcuno pronto a distruggere l'ordine precostituito a fatica, indipendentemente dai progetti che si vogliono realizzare nel futuro. Futuro reso ancora più incerto dalla presenza-assenza dello zio dei due fratelli: mai inquadrato, ma che segnerà con la sua morte una tappa fondamentale nelle vicende del trio Rodolfo-Ilaria-Amedeo. Ed è proprio il rapporto dei due fratelli con Ilaria che destabilizza in maniera definitiva il canone della famiglia patriarcale tipica del Veneto e della cultura contadina in primis. Per gustarsi il film, non resta che accomodarsi sulle poltrone e sdeguire la storia raccontata da Stefano Pozzan, contrappuntata dal commento musicale delle Orme. Il film durante l'estate sarà in tour in vari centri del Vicentino.
IT’S MY FILM FESTIVAL. Di grande impatto la sezione sugli autori
Quando i cineasti svelano il privato fiorisce l’emozione
Intensissimi sono risultati sia “A Laura” di Amedeo Fago che “Un silenzio particolare” di Stefano Rulli, sconvolgente “Un’ora sola ti vorrei” di Alina Marazzi
Enzo Pancera VICENZA La sezione Incontri d'autore che al festival It's My Movie ha offerto opere “casalinghe" di professionisti del cinema, ha immerso gli spettatori in toccanti e dolorose relazioni famigliari. Di Amedeo Fago - dopo una laurea in architettura scenografo per registi come Bellocchio, Carpi, Greco, Moretti, Amelio ma anche regista di tre “lunghi" - il “corto" A Laura è una testimonianza d'affetto in memoria di Laura Morandini, madre della compagna di Fago e moglie di Morando Morandini, maestro della critica cinematografica italiana. Il film fonde materiali eterogenei quasi tutti ambientati a Levanto, il paese ligure delle vacanze. Dopo lo spezzone di una pellicola in cui Laura aveva drammatizzato un ricordo dell'aprile '45 (un ufficiale tedesco che la corteggiava ricavandone una raffica partigiana ammonitrice, nelle immagini muore in un profluvio di note prestate da Astor Piazzolla) si utilizzano brani di un'intervista televisiva fatta a Laura da Elisa Filogamo, home movies girati da Fago sul rapporto con la nonna, in varie età, di sua figlia Francesca cui nonno Morando dedica, prima della nascita, una poesia in cui si augura di condividere con la ragazza sedicenne l'ingresso nel Duemila per “dare del tu al futuro". Canzoni (Laura, naturalmente, ed Enamorada, la preferita), altri brani musicali e molte foto fanno corpo unico acquisendo un valore nuovo nell'elaborazione del commiato da Laura che, nel fluire delle immagini, diventa personaggio.
Cinema della memoria. Uno sguardo cruciale che riguarda tutti noi
Donata Gallo, documentarista vicentina di nascita e romana d'adozione, figlia del giurista Ettore Gallo, è tornata a Vicenza in veste di curatrice della sezione "Incontri d'Autore" di “It's my film Festival", rassegna di cinema di famiglia in corso in questi giorni a Vicenza. Una rassegna all'interno del festival che prende le mosse dai film di famiglia riletti attraverso la visione di registi ed autori “professionisti", Com'è nata l'idea? Tutto nasce dalla rassegna “Cineconfidenziale", un progetto della società DNA realizzato l'anno scorso a partire dal recupero dei film di famiglia. Visto il successo dell'iniziativa quest'anno abbiamo pensato ad un festival più articolato, con all'interno un concorso che ha allargato l'iniziativa anche anche ad altri paesi europei. Molti hanno aderit! o all'iniziativa, dalla Romania, alla Francia, all'Ungheria, naturalmente con una partecipazione significativa anche da parte dell'Italia. Che risultati ha dato l'iniziativa? Ha notato differenze culturali nell'utilizzo della rappresentazione della memoria alle diverse latitudini europee?
IT’S MY FILM FESTIVAL. Interessanti le proposte della sezione “Incontri con gli autori”
Infascelli, il mestiere del cinema in un dialogo tra padre e figlia
Sullo schermo anche lavori di Campiotti e Moscati
Enzo Pancera VICENZA It's My Film, esordiente Festival Europeo su cinema privato e identità collettiva, ospita all'Odeon varie sezioni fra cui Incontri d'autore curato dalla documentarista Donata Gallo. Quest'ultima sezione esercita l'attrattiva di presentare lavori, molto privati e talvolta molto "home", di personalità che hanno fatto del cinema, anche di finzione, la loro attività d'elezione. Giovedìi sono transitati tre di questi autori: Giacomo Campiotti con Tre donne, Fiorella Infascelli con il corto Pa e Italo Moscati con Occhi sgranati. Campiotti era assente giustificato perché al lavoro in Bulgaria - si sarebbe rivisto volentieri il regista varesino che, proprio all'Odeon, anni addietro, ha collaborato con Cinemaragazzi annuale rassegna per le elementari - ma il suo Tre donne (1983, 25') ha catturato ugualmente gli ! spettatori con tre ritratti femminili. Un'ottantenne ricorda l'amore, fiorito con intese minimali e osteggiato dai genitori, per un ufficiale dei carabinieri durante la prima guerra mondiale; una cinquantenne ripercorre una vita serena ma fluita in un percorso non lineare, una ventenne che ha scelto di fare l'ostetrica nella professione trova spazio per riflessioni sulla vita e la morte. Sorpresa: le protagoniste sono nonna, mamma e sorella del regista, abile a restituirci verità esistenziali e complesse dinamiche del contesto. Pa è un casalingo dialogo-intervista girato nell'81 dalla regista romana Fiorella Infascelli con il padre Carlo, regista e produttore tra i '50 e i '70. Il corto è stato l'occasione per riprendere il discorso col genitore il cui operato commerciale la figlia non condivideva. L'aspetto di per sé interessante è diventato ancor più significativo con la proiezione di uno spezzone del film Zuppa di pesce, u! n omaggio della Infascelli al "cinema di papà" realizzato! nel '91, in cui Philippe Noiret e Chiara Caselli ripercorrevano il dialogo del corto. Apparentemente eccentrico alla programmazione, Occhi sgranati di Italo Moscati - sceneggiatore, docente e saggista - ha riassunto un secolo di emigrazione dall'Italia, e da ultimo anche in Italia, attraverso spezzoni di documentari che nella loro immediatezza, ma anche dopo un lavoro ri-creativo non solo di montaggio, sono risultati congrui allo sguardo spontaneo e all'infallibile testimonianza che il festival vuole intercettare.
Ultimi corti nella serata dei premi
Questo il programma dell’ultima giornata di It's My Film Festival, in programma oggi. In Sala Lampertico alle 10, progetti di valorizzazione a confronto. Al Cinema Odeon dalle 15 alle 17 e dalle 20.15 alle 21.30 gli ultimi quattro corti in concorso per EHMN. 2010: "Pig's secret life" di Ilaria Ferretti, "Un-united Europe" di Dimitris Mourtzopoulos, "From a land of ash and mist" di Fabio Scacchioli e "Objects in mirror are closet than they appear" di Emese Gòg. Alle 17.30 A scuola di cinema: il Liceo Quadri e il cinema, gli studenti raccontano Alle 18, per Incontri d'autore, "Un silenzio particolare" di Stefano Rulli Alle 21. 30, in piazza Matteotti , per la rassegna Cineconfidenziale, "Sguardi", scene da film di famiglia raccolti a Vicenza. Alle 22 "Giù la maschera" cortometraggio prodotto dal Liceo Quadri e a seguire la ! premiazione dei corti vincitori do EHMN. 2010.
PERSONAGGIO. Il Comune ha patrocinato l’iniziativa di Giovanni “Zeth”
Rapper di notte dopo l’ufficio «Canto Vicenza»
Un videoclip ambientato in città tra il centro e Monte Berico «Non si può vivere solo di musica. Ho la doppia vita come Batman»
Di giorno Giovanni Zaccaria, 29 anni, inappuntabile colletto bianco in un’azienda impiantistica, ufficio preventivi, giacca e cravatta, mocassini. Di notte Zethone, musica, ritmo e rime da rapper, jeans slavati e larghi a vita bassa, polo nera, scarpe da ginnastica. «Come Batman spesso mi tocca condurre una doppia vita: di giorno in ufficio a coordinare mille attività professionali, di notte musicista impegnato». Di giorno Bruce Wayne, di notte super eroe a comporre testi, esibirsi in concerti dal vivo. Quaranta lo scorso anno. «Il mio capo è rimasto sorpreso nel vedere quanta gente viene ai miei concerti e di come giro l’Italia, tra live, radio, televisioni». Di notte, appunto. Quando nasce anche il videoclip intitolato “Blu Notte”, filmato! musicale di pochi minuti, testo e rap di Giovanni “Zethone” Zaccaria di Torri di Quartesolo, considerato un punto di riferimento per il movimento hip hop del Nordest. Una passeggiata notturna per Vicenza: corso, piazza Castello, stazione, graffiti, Monte Berico. Si può vederlo come una sorta di spot della città raccontata con un linguaggio moderno. L’assessore alle politiche giovanili Alessandra Moretti ci vede il pure il tema della passeggiata, cara allo scrittore vicentino Guido Piovene. In ogni caso un viaggio solitario condotto tra le tre e venti e le quattro e mezza di mattina, con le luci di Natale ad illuminare il corso, con un gatto unica creatura a fare capolino. Canta Zethone: «Divento osservatore, narratore semplice di un mondo che spesso non conosco. Perché cambia faccia solamente quando è giorno». Il ritornello lo canta Diego Spagnolo: «È il silenzio che parla al posto mio. Ora che ti sento, ora! che ti vivo, riesco a guardarmi dentro anch’io». Il tema dell’inconscio è il filo conduttore, la riscoperta della propria città, valori ed emozioni che durante il giorno faticano ad emergere, come spiega il rapper vicentino: «Un viaggio notturno alla ricerca della propria intimità, per conoscere e tornare se stessi». Anche quando si arriva lassù: «Sorrido senza motivo mentre medito, scendo dall’auto nel posto più bello, in alto a Monte Berico, respirando l’aria fredda delle quattro e mezzo, dominando la città che di giorno a volte domina me». Il videoclip è stato regalato all’amministrazione comunale e verrà utilizzato anche per promuovere la città nei modi e con i linguaggi cari ai giovani, come spiega l’assessore Moretti. Ieri è stato presentato nel salone nobile di Palazzo Trissino. Tra il pubblico anche papà Adriano con mamma Maria Barolo che sostengono il figlio in questa passione musicale. Da sempre. «Quando compone qualcosa di nuovo me lo fa sempre ascoltare», sussurra papà. La canzone del video è inserita nell’album “Cose dell’altro mondo”, etichetta Latlantide. Regista Fabio “Zedd” Cavallo, aiuto regista Luca “Eyes” Occhi. Blu Notte è stato registrato da Enrico “Penta” Bulla in uno studio di Vicenza, alla chitarra Pietro Sola. Zethone canterà a Vicenza il 1° luglio al Nettarock di Anconetta. «Oggi - dice - vivere di musica è impossibile». Ma sognare si può.
VIDEO. Dopo Elisa, il vincitore di Sanremo 2009 ha girato in città
Marco Carta va in meta coi rugbisti biancorossi
Il campo di Sant’Antonino è stato il teatro delle riprese delle immagini che accompagneranno il lancio del nuovo singolo “Quello che dai”
Matteo Finello VICENZA
Carta sceglie la palla ovale biancorossa. Il cantante Marco Carta vincitore di "Amici" nel 2008 e del "Festival di Sanremo" lo scorso anno ha girato un video musicale sui campi da rugby di via S. Antonino. Dopo un'altra famosa cantante, Elisa, che aveva scelto la nostra città come sfondo per le sue note si sono nuovamente accese le luci della ribalta su Vicenza. Tutto è nato da Enrico Tomei, giocatore del Rangers Rugby Vicenza e collaboratore della Run Multimedia di Bussolengo, società che sta realizzando il video di Carta. Ottenuta la disponibilità e il sostegno dei dirigenti dei Rangers, il "Gobbato" si è trasformato in set cinematografico per girare parte delle scene per il video del singolo "Quello che dai" che uscirà prossimamente e che ha lanciato l'album "Il cuore muove".
Il nuovo album, uscito lo scorso 25 maggio, è stato pubblicato da Atlantic-Warner Music e prodotto da Paolo Carta. Quest'ultimo è il chitarrista e fidanzato di Laura Pausini. Il testo della canzone è invece stato scritto da James Morrison, mentre il video del regista Gaetano Morbioli ha visto come protagonista il rugbista Tommaso Iotti che è un giovane giocatore dei Rangers. Nel video è accompagnato anche dal tongano Aisea Hoeft, terza linea del Rugby Vicenza e da una modella. Alle riprese hanno partecipato altri atleti del club biancorosso con giocatori del Rugby Alto Vicentino e del Valchiampo Rugby per un'esperienza senza dubbio unica ed emozionante.
Dopo essere stati protagonisti depositando l'ovale oltre la linea bianca per una stagione intera, in questa occasione i rugbisti vicentini hanno "fatto centro" nell'obiettivo delle telecamere. I riflettori della ribalta si sono così accesi anche per i ragazzini delle giovanili con i ! loro familiari che hanno composto la cornice di pubblico per le riprese.
A Los Angeles, capitale mondiale dell’intrattenimento, è nata ITAL.A. la prima Televisione di Lingua Italiana sul Web (www.italatv.com). Con il Patrocinio di tutte le Istituzioni collegate alla Comunità Italiana: Consolato, IACCW Istituto di Cultura Italiano di Los Angeles, The Italy-America Chamber of Commerce West, Com.It.Es, Fondazione Italia, N.I.A.F., Sons of Italy e altre, questo canale televisivo si propone di diventare un importante punto di riferimento per l’informazione, l’intrattenimento, la cultura, l’arte, la storia, la lingua e le tradizioni italiane negli Stati Uniti e nel mondo. ITAL.A ha sede ad Hollywood, centro delle attività di intrattenimento di tutto il mondo, dove hanno sede le più importanti Majors del cinema, della televisione, dell’informazione. Oltre che a Los Angeles, ITAL.A. si propone di produrre anche a New York, da sempre capitale della presenza italiana negli Stati Uniti.
La Direzione Italia è a cura del regista cittadellese Rocco Cosentino, che ne è anche produttore esecutivo. “E’ un evento di portata storica” dice Cosentino. “Milioni di persone potranno, in tempo reale, collegarsi in web e poter vedere tutto ciò che accade i Italia e in America. Evidentemente il 90% della produzione dei programmi sarà realizzato sul territorio italiano. Importanti attori hanno già abbracciato il progetto, mentre per la parte americana, attori come Ronn Moss (Ridge di Beautiful) descrivono il progetto come innovativo. Oltre a ciò una ulteriore ed importante possibilità professionali per le figure (attori, tecnici, giornalisti, etc,) presenti nel territorio veneto. ”
Gestita dalla Sweet Dreams LLC, in collaborazione con la italiana IN-Video production, ITAL.A. sta realizzando un palinsesto di programmi prodotti negli Stati Uniti ed in Italia. L’Informazione: notizie da Los Angeles e dagli Stati uniti. La Cultura: mostre ed eventi dall’Italia e dagli Stati Uniti. La Storia e L’Arte: documentari e reportage sulle città d’arte italiane. La Tradizione: Programmi di cucina, artigianato e reportage sulle tante attività nelle quali gli italiani eccellono nel mondo.
Si sta concretizzando anche il nuovo progetto cinematografico del regista Cosentino, in co-produzione con la casa hollywoodiana che verrà girato in Veneto tra Vicenza, Venezia e Padova dal titolo “La Chiave di Ferro” che si prefigge di esaltare una volta di più gli importanti siti storici e monumentali del territorio. Il film verrà inoltre messo in onda su ITAL.A.
Da una regione come il Veneto, che annovera fra i suoi abitanti un elevatissimo numero di emigranti, partiranno trasmissioni e redazionali specificatamente legati al territorio e alla cultura veneta. Dice Cosentino: “Abbiamo realizzato, unitamente ad un mensile di annunci di Cittadella, una rubrica che si chiamerà appunto “Annunci d’Italia”. Chiunque potrà registrare presso di noi, gratuitamente, un video-annuncio che sarà messo in onda. Ciò consentirà di salutare un parente lontano, cercare un amico lontano o scambiare informazioni professionali e di studio.”
ITAL.A. si farà promotrice di eventi di cultura, informazione e spettacolo che verranno organizzati a Los Angeles, New York ed altre importanti località degli Stati Uniti d’America. Importante attività sarà quella di Televisione di Servizio che darà spazio a tutte le realtà collegate alle Istituzioni, Associazioni e Fondazioni che operano per le comunità di lingua italiana negli Stati Uniti d’America con un auspicabile incremento del turismo americano ed internazionale presso quei Comuni, Province e Regioni che aderiranno a questo interessante progetto mediatico.
CINEMA. Il corto di cinque minuti firmato dal regista vicentino sarà presentato al festival di Venezia di fine estate. Sei bambini protagonisti
Lo “schiaffo” di Ceron, violenza e cambiamento
«Contento di aver girato qui - dice il regista - splendide le location»
Sara Marangon VICENZA L’origamo di una colomba gialla, simbolo della pace. È questo l’oggetto che unisce le due storie de “Il mio primo schiaffo”. Due vite parallele, quelle raccontate dal regista vicentino Corrado Ceron, entrambe contraddistinte dalla violenza, ma anche dalla possibilità di cambiare. Il cortometraggio, della durata di circa 5 minuti, si divide tra un ambiente interno, una casa dove abita una coppia qualsiasi, e uno esterno, uno spazio di campagna dove un gruppo di bambini è intento a giocare. E se l’abitazione nasconde episodi di violenza reiterata tra marito (Giuseppe Li Vecchi, attore di Rai Fiction) e moglie (Miriam Marini), anche tra i ragazzini il germe della violenza inizia ad attecchire. L’episodio scatenante è il bacio sulla guancia che Andrea Sperotto riceve dal Iulia Pavel mentre sta trasformato un foglio di carta in una colomba con la tecnica dell’origamo. Il gesto d’affetto non viene però digerito dal “bullo” Alberto Moresco che durante un gioco decide di punire l’amichetta con uno schiaffo, salvo poi rinchiuderla in un granaio. Sarà Andrea a liberarla, spalancando non solo le porte della “prigione”, ma anche quelle della speranza. Così, la colomba che era stata consegnata a Iulia, finisce tra le mani di Miriam Marini, ma il corto non svela se si tratti della giovane ragazzina diventata adulta o della madre della giovane attrice di Schio. «Vedendo il corto c’è una domanda che resta sospesa: è possibile cambiare il destino?» si chiede il regista di Nanto, Corrado Ceron che per l’occasione ha coordinato un team di 7 tecnici e 8 attori. «Sono contento di aver girato “Il mio primo schiaffo” a Vicenza: è un territorio ancora vergine, ma che offre splendide location. Inoltre era la prima volta che mi trovavo a lavorare con dei ragazzini e devo dire che mi hanno stupito in positivo: si sono presentati alle riprese già con il copione imparato a memoria e non si sono mai lamentati del freddo di fine novembre che ha messo tutto il cast a dura prova». I sei bambini protagonisti, lanciati da Alessandro e Mira Pozzato (selezionatori del cast), hanno tutti l’intenzione di proseguire la carriera cinematografica. Per il momento, però, i giovani talenti saranno impegnati con Ceron alla promozione del cortometraggio che, con la vittoria del concorso internazionale “Action for woman” (indetto dall’Istituto Luce di Cinecittà e promosso dalla camera dei Deputati, dal Consiglio d’Europa e da You Tube) ha strappato di diritto un biglietto per la 67° edizione della Mostra del Cinema di Venezia (dove parteciperà fuori concorso). Infine “Il mio primo schiaffo” sarà presente al Festival internazionale di Treviso “Ciak ! Junior”; tutto questo, però, senza dimenticare le sue radici. Il corto di Ceron, infatti, era stato presentato in anteprima alla prima edizione del festival “Cinema d’Arte Provincia di Vicenza”, ideato da Mira Pizzato e Piergiorgio Piccoli con il sostegno dell’assessore provinciale alle Politiche giovanili, Andrea Pellizzari. Per questo, come annunciato ieri durante un incontro a palazzo Nievo con regista e protagonisti, venerdì 26 alle 20, “Il mio primo schiaffo” sarà proiettato anche al teatro di Thiene.
«Un vivo apprezzamento per l’approvazione, da parte della Giunta Regionale - dice una nota di Vladimiro Riva, di Vicenza Film Commission - della deliberazione con la quale vengono definiti modalità e criteri per l’assegnazione del fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo, che ammonta a 700 mila euro per il 2010, di cui alla legge regionale 9 ottobre 2009 n. 25, che prende atto della presenza delle film commission a livello locale. Si tratta di un percorso iniziato nel luglio 2005 con la costituzione del gruppo di lavoro voluto dalla Giunta per legiferare a livello di film commission e di cui ho fatto parte con VenetoCinemaPro». «Ora aspettiamo il bando, con l’auspicio che i risultati possano arrivare quanto prima, magari prima dell’estate prossima. Proprio ieri si sono riunite a Rovigo le film commission di Padova, Verona, Polesine e Vicenza che hanno deciso di dare vita ad un coordinamento delle film commission del Veneto per riprendere la realizzazione di strumenti importanti quali la location guide e la production guide, oltre a quella degli attori, a suo tempo volute da Veneto film commission, l’ufficio regionale competente per coordinare e governare il settore».
CINEMA. Il lavoro era stato inserito fra i dieci finalisti da una giuria in cui figurava Tornatore
Corti, YouTube promuove Ceron. Il suo film alla mostra di Venezia
“Il mio primo schiaffo” sul tema cruciale della violenza alle donne
VICENZA La 67a edizione della Mostra del Cinema di Venezia avrà un risvolto vicentino. A ridosso dell’8 marzo, giornata dedicata alle donne, è stato infatti reso noto che il cortometraggio dal titolo “Il mio primo schiaffo” del regista vicentino Corrado Ceron sha vinto il concorso internazionale “Action for Women” che metteva in palio la partecipazione alla kermesse veneziana il prossimo settembre 2010. “Il mio primo schiaffo” affronta il tema della violenza domestica alle donne. La trama sviluppa in parallelo la storia di due donne, un’adulta e una bambina, vittime del medesimo dramma. Ma partiamo dall’inizio e andiamo indietro quasi di un anno. Lo scorso aprile la Provincia di Vicenza e Theama Teatro hanno organizzato, in collaborazione con Asolo Art film festival, la prima edizione del festival “! ;Cinema d'Arte Provincia di Vicenza”, ideato da Mira Topcieva Pozzato e Piergiorgio Piccoli e sostenuto dall’assessore provinciale alle politiche giovanili Andrea Pellizzari nell’ambito delle iniziative per la promozione dei giovani talenti. In quell’occasione, in anteprima assoluta, è stato proiettato “Il mio primo schiaffo”che, oltre al regista vicentino, conta anche su un cast in gran parte di casa nostra. Vista la particolare tematica e valutato soprattutto l’apprezzamento da parte del pubblico durante la prima proiezione, “Il mio primo schiaffo” è stato iscritto a “Action for Women”, concorso per giovani aspiranti registi dedicato al tema della violenza sulle donne, indetto dall’Istituto Luce di Cinecittà e promosso dalla Camera dei Deputati, dal Consiglio d’Europa e da YouTube. Una giuria composta, tra gli altri, da Giuseppe Tornatore, Francesca Comencini e Deborah Bergamini, ha selezi! onato 10 cortometraggi tra le centinaia che si sono presentati! , tra cui il film vicentino. A decretare il vincitore sono stati invece i voti del pubblico che su Youtube ha potuto visionare i 10 film rimasti in gara e votare il preferito. “Il mio primo schiaffo” è quindi piaciuto sia alla giuria tecnica che a quella popolare e per questo si aggiudica la possibilità di essere presente al Festival del Cinema di Venezia. Oltre al regista vicentino Corrado Ceron, il film conta su un cast in gran parte vicentino: accanto a Miriam Marini e Giuseppe Li Vecchi, attore di Rai Fiction, si distinguono alcuni allievi di Mira e Alessandro Pozzato: Maria Brazzale, Andrea Sperotto e Nikita Saugo di Sandrigo, Alberto Moresco di Dueville, Iulia Pavel di Schio e Giovanni Moro di Vicenza. Tutta vicentina è stata anche la selezione del casting, a cura del Centro Teatrale Mira, che ha fornito attori e comparse sia per “Bakhita” di Rai Fiction, sia per Kambakht Ishq, produzione indiana di Bollywood ospite di Vicenza! Fim Commission qualche mese fa. Direttore della fotografia è Alberto Marchiori, originario di Dueville, impegnato come assistente alla fotografia sui set di Pupi Avati e altri registi di fama nazionale. Scenografia di Fabio Dalla Valle, architetto e designer d'interni, audio di Andrea Rigoni, fonico e mixatore.
CINEMA. L’anteprima del primo film diretto dalla showgirl
La regista Parisi fa di Vicenza la star del suo debutto
E infatti il sindaco Variati e il vicepresidente della Provincia Secco alla fine della proiezione l’hanno nominata “ambasciatrice di Palladio nel mondo”
Enzo Pancera VICENZA
Alla prima vicentina di Blind Maze - Labirinto cieco avvenuta ieri in una serata a inviti alla Multisala Roma, la star era ovviamente lei, Heather Parisi, anzi: la regista Heather Parisi. Che al pubblico si è offerta con tutta semplicità, e un iniziale velo di timidezza, giostrando con gioviale floridezza i segni della doppia incipiente maternità. Alla proiezione erano presenti il sindaco Achille Variati e il vicepresidente della Provincia Dino Secco, nonché Vladimiro Riva con lo staff bifronte - Vicenza è, Vicenza Film Commission - perché la pellicola, che è stata girata in una cornice prevalentemente berica nell'estate 2009, e quindi nel quinto centenario della nascita di Andrea Palladio, è diventata anche un'iniziativa di marketing territoriale a promozione della città, il che non guasta proprio nell'attuale congiuntura economica. Da qui, a suggello della proiezione, l'apparizione - accanto al mazzo di fiori del primo cittadino, così folto da creare qualche problema di peso alle vallette - del diploma di “Ambasciatrice di Palladio nel mondo", missione attribuita con attenta selezione, consegnato da Secco alla Parisi. Il racconto affidato alle immagini, anche se conta molto sul fascino ambientale, segue però percorsi del tutto interiori ed emblematici della non sempre facile conquista di un indirizzo autonomo da parte degli adolescenti protagonisti. Costoro frequentano una scuola di danza e di recitazione che spesso ha nel Teatro Olimpico uno sfondo incomparabile. Una scuola dunque che mira all'espressione creativa mediante una disciplina piuttosto severa, fondata sul controllo del corpo e della psiche. Per i giovani è impegnativo scoprire se si possiede davvero il sacro fuoco che dà senso e pr! ospettive all'impegno. Anche perché il guardarsi dentro è inevitabilmente complicato dai casi della vita, dai rapporti famigliari, dalle pulsioni sentimentali che rendono così tenero - a vederlo dal di fuori magari con la nostalgia del passato - ma anche così complicato, nelle incertezze del presente, il momento del passaggio e dell'assestamento. Diamante (Rebecca Parisi) e la sorellina amazzone Costi (Jacqueline Luna Parisi Di Giacomo) devono elaborare una perdita grave. Lucrezia (Guendalina Anzolin), che la bellezza espone a legami e a scelte non facili, deve seguire un percorso impegnativo. Il contesto che si propone di dare unità alla sfaccettatura dei destini ai piccoli-grandi snodi personali (l'identitità sessuale, i rapporti con l'autorità di genitori e insegnanti, la pesantezza del luogo comune nel giudizio collettivo) è quello della ricerca in ambito disciplinare. Mario (Tommaso Ragno, attore teatrale visto sullo schermo in ruoli che si ricordano: L'uomo privato, Il consiglio d'Egitto, Tutti giù per terra), regista e un po' maestro di vita, si serve del "labirinto" mitologico come metafora di un male che si cerca di celare, non potendolo espungere, e dal quale si può emergere afferrando il "filo": un legame, un dialogo che dà fondamento allo scambio d'esperienze e aiuta a prendere la propria strada.
CINEMA. La produzione è firmata dal suo compagno arzignanese, l’industriale della concia Umberto Maria Anzolin
Heather Parisi svela il suo “Labirinto”
Anteprima vicentina alla Multisala Roma per “Blind Maze”, film del debutto con regia “non strutturata”
VICENZA Finalmente il percorso nel Labirinto cieco (Blind Maze) ha termine: stasera debutta in anteprima a inviti alla Multisala Roma il film che laurea regista cinematografica Heather Parisi. Il titolo “tortuoso" in qualche modo riflette la lunga elaborazione del film. Ideato e scritto come trattamento nel 1997, il lavoro è stato il punto di riferimento di un'esperienza maturata lentamente. Gli anni trascorsi sui set televisivi - accanto a personalità di spicco come Celentano, Banfi, Grillo, Villaggio Manfredi, Baudo, Marco Zavattini, Franco Miseria - e l'autoregia spontaneamente esercitata nel mettere a punto le coreografie che la vedevano protagonista, sono stati un'insostituibile scuola pratica. In seguito il confronto con i film dei registi più amati ha affinato la conoscenza del mezzo e reso realizzabile il progetto scritto. Nel settembre 2008 la Mostra di Venezia ha fatto da cornice all'annuncio che di lì a poco la ballerina cantante avrebbe cominciato il casting per trovare i giovani interpreti del film. Nel 2009 si sono iniziate le riprese che si sono protratte per oltre un mese tra Vicenza, Venezia, la Riviera del Brenta. Nella nostra città i buoni uffici d i Vicenza è e di Vicenza Film Commission, nonché lo spirito collaborativo della giunta Variati, hanno facilitato le cose e sono state numerose le scene girate: al Teatro Olimpico, nella stamperia Busato, all'ospedale, financo al Cimitero, a Villa Cordellina, in dimore private. Perché l'ex americanina ha scelto questi luoghi per un debutto impegnativo? Nelle ascendenze la regista ha ceppi calabresi ma anche veneti. E arzignanese è il suo compagno, Umberto Maria Anzolin industriale della concia, impegnato come produttore del film. Che una volta ultimato è stato presentato fuori concorso alla Mostra di Venez! ia. In quell'occasione Parisi, intervistata tra l'altro da M&M (Mollica - Marzullo) ha insistito sulla serietà e umiltà con cui ha intrapreso la nuova strada. Questa prima vicentina, oltretutto, avviene in un momento di grande appagamento personale, assieme al traguardo, per nulla nascosto, del mezzo secolo benedetto dall'attesa di due gemelli che verranno ad aggiungersi alle altre due figlie. Sul contenuto del film si è a lungo mantenuto un certo riserbo. Si sa che lo interpretano una decina di giovani allievi di una scuola di danza e recitazione alle prese con la fatica di crescere, con adulti non sempre affidabili, con tentazioni, scacchi, riuscite. Gli spunti autobiografici si connettono a diversi modelli (Avati e Oliver Stone, Tornatore e Tony Scott) che, accostati a una programmata regia "non strutturata", incuriosiscono parecchio. Anche perché, d'altro canto, è stata ben meditata, con il direttore della fotografia Mladen Matula e il montatore Giovanni Santonocito, la scelta di valersi di una risorsa versatile come il digitale a volte per far danzare la ripresa o, al contrario, per fissarla ad accogliere il dispiegarsi dei sentimenti. E.PA.
UN SET A FINE MAGGIO. La produzione televisiva Usa chiede... aiuto
“Beautiful” fa 20 anni e vuol girare in città
Servono 450 mila euro più l’ospitalità, in cambio ritorno di immagine: Secco a caccia di sponsor
La regina dalle soap bussa a Vicenza. Tramite Guido Cerasuolo, produttore esecutivo di Mestiere Cinema, la Bell-Philip Television s’è fatta viva da Los Angeles per portare “Beautiful” ancora in Italia. È la seconda volta che la soap sfiora la città: se n’era parlato anche qualche anno fa ma poi le riprese finirono a Portofino e Camogli. Prima ancora nel ’97, la maxi troupe girò al lago di Como - quando Clooney non aveva ancora messo radici da quelle parti - e nel 2003 al Bauer di Venezia. A farsi portavoce della richiesta è il consorzio di promozione turistica Vicenzaè, che tramite il presidente Dino Secco ha lanciato una sorta di appello tra enti ed istituzioni per capire se gli ospiti televisivi sono o meno graditi e soprattutto se ci sono i fondi per organizzare la trasferta. Individuare le location è il minore dei problemi, fa capire Secco, che attraverso Vicenza Film Commission ha già ospitato negli ultimi quattro anni troupe asiatiche ed in particolare di Bollywood, oltre dhe produzioni Usa come “Il mercante di Venezia” e “Casanova”. Villa Cordellina, il teatro Olimpico (l’ultima in ordine di tempo ad aver girato qui è Heather Parisi col suo ”Blind maze”), villa Godi Malinverni, il centro storico, alcuni show room di imprese vicentine sono stati altrettanti sfondi per film importanti, di quelli che «danno straordinaria visibilità internazionale» sottolinea Secco. A Vicenza la Bell-Philips chiede di coprire spese per 450 mila euro più l’ospitalità: cifre da far girare la testa rispetto ai bilanci per la promozione turistica e sulle quali riflettere. «Il costo-contatto è assolutamente basso se confrontato ai 100 Paesi che vedono Beautiful, pari a 250 milioni di spettatori di cui alcuni milioni di fedelissimi in Italia, ma certo qui bisogna creare un sinergia» sottolinea Vladimiro Riva, alla guida di Vicenza Film Commission. Le riprese sarebbero previste dal 31 maggio al 5 giugno, per produrre cinque episodi in occasione anche del ventesimo anniversario della prima puntata trasmessa in Italia sulle reti Rai nel giugno 1990 (traslocò a Mediaset dal 1994). Nel complicato albero genealogico della famiglia Forrester figurano ancora i mitici Ridge e Brooke alle prese con un nuovo matrimonio e l’inossidabile madre Stephanie. La “colletta” per farli arrivare qui è aperta. I fans sono già assicurati. N.M.
Dopo aver fatto parte, in questi giorni, della prestigiosa Giuria Tecnica di Qualità della XIV Edizione di MEDIASTAR, il Premio Tecnico della Pubblicità Italiana nella sezione Televisione e Cinema che si sta svolgendo a Milano per l''elezione del migliore spot e produzione pubblicitaria del 2009, il regista Rocco Cosentino di In-Video production, si appresta a tornare sul set. E'' infatti pronta la sceneggiatura del nuovo mediometraggio prodotto sempre da In-Video production dal titolo (provvisorio) "L''amore è proprio una cosa meravigliosa" Le location sono state individuate in Veneto nei comuni di Resana (TV), Castelfranco Veneto (TV), Bassano del Grappa e Rosà (VI) e Rovigo (RO). Il soggetto, con spunti presi da una storia vera, è la difficile convivenza dei giovani sposi obbligati, per scelta o per necessità, a condividere l''abitazione con i propri genitori. Situazione molto presente nella regione Veneto che determina un alto indice di separazioni e divorzi con le evidenti problematiche conseguenziali. A breve Cosentino parteciperà alla serata di presentazione del suo ultimo mediometraggio dal titolo PSICHE (segnalato dalla critica Festival “Corti sul lettino” 2009 Cinema e psicanalisi a Napoli e inserito nel Marché du Corte-metrage al festival du Court-Metrage de Bruxelles 2009) che si terrà presso la Sala ex Convento di San Francesco a Pordenone (PN) e che sta riscuotendo interessanti consensi di pubblico. La serata, aperta al pubblico, è patrocinata dal Comune di Pordenone e dall''Associazione Teatrale ORTOTEATRO e si svolgerà il giorno venerdi 04 dicembre 2009 alle ore 21.00. Saranno ospiti le autorità cittadine, gli attori e lo staff tecnico. Info: In-Video production - Via Belvedere 11 - 35013 Cittadella (PD) rocco@cosentinomovie.it - web: www.cosentinomovie.it
Dal Gargano a Venezia fioriscono i set. "Per gli indiani ricchi è una scoperta"
Da "La Repubblica" di giovedì 19 novembre, di Maria Pia Fusco
Da almeno un anno si moltiplicano le troupe impegnate nel nostro paese. "Piacciono i nostri paesaggi forti. Portano molto lavoro anche ai nostri tecnici, ma soprattutto sono un'occasione di incontro importante".
Bollywood ha scoperto l'Italia. Tutto è cominciato in Puglia l'anno scorso a primavera, quando i produttori del film Bachna ae haseeno (Beware, o beautiful ones) sono arrivati nel Gargano, a Baia delle Zagare, luogo ideale per ambientare la sequenza in cui Raj, dopo un inseguimento di anni in tutta Europa, ritrova Radhika, la ragazza che aveva amato e che aveva lasciato per inseguire frivoli sogni di libertà. II film ha portato in Puglia — si è girato sia nel Gargano che nel Salento, poi anche a Capri, Roma e Venezia — una troupe di almeno un centinaio di persone e Yash Chopra, it piu grande produttore di Bollywood, che ha utilizzato i servizi dell'Apulia Film Commission, con cui ha stabilito un rapporto di collaborazione destinato a durare nel tempo. Bachna ae haseeno e stato un grande successo in India ed servito da richiamo per altri produttori. Net giro di un anno si sono girati altri due film, Kambakht Ishq con riprese a Vicenza e a Venezia, e Housefull ancora in Puglia, a Bari e nel Gargano, entrantbi con protagonista Akshay Kumar, una delle star più acclamate in patria. «Sono tutti attori professionali, ma il livello di divismo è altissimo. Sono vere star, sul set restano isolati, serviti e riveriti, non si mischiamo mai con gli altri. Sono venerati, per vedere Kumar sono arrivati sul set tutti gli indiani della zona», racconta Leonardo Angelini, che segue le produzioni per l'Apulia Film Commission. Secondo lui «le riprese in Italia portano vantaggi economici e lavoro a molti nostri tecnici che entrano nella troupe, ma sono anche uno scambio di conoscenza importante, ci si incontra con diverse religioni, hindi, parsi, islam». Il tramite tra Bollywood e l'Italia e Giulia Salvadori della Scrix Productions, attualmente in India per organizzare prossime produzioni di film e pubblicità nel nostro paese. «Il cinema indiano ha bisogno di immagini forti e di paesaggi dal forte impatto emozionale, l'Italia per loro è stata una scoperta molto importante. I film raccontano storie di oggi, in genere i personaggi sono ricchi, si permettono di viaggiare, oppure si sono affermati all'estero. E c'e sempre una storia d'amore». Sono amori travagliati, lui e lei che si amano ma si separano per un altro o per un'altra, per un equivoco o un presunto tradimento, balli e canzoni esprimono dolori ed emozioni, fino al sofferto happy end. Sono anche amori molto casti, «lui e lei si avvicinano, vedi i profili che si sfiorano, noi italiani della troupe aspettiamo il bacio. Macché, arriva la musica e cantano». L'incontro tra Bollywood e l'Italia è anche un veicolo molto importante per il cineturismo e il turismo in generale. Ogni giorno 23 milioni di indiani vanno al cinema, gli attori e le attrici sono paragonati a divinità viventi, idoli capaci di influenzare le svelte dei consumatori», dice Salvatore Ianniello dell'Enit. «A luglio é uscito Khambakht Ishq, ed é gia considerato il secondo incasso nella storia del cinema indiano, c'é grande attesa per Housefull che uscirà l'anno prossimo. Abbiamo cercato di costruire una rete di rapporti con i principali produttori, l'interesse per il nostro paese é crescente, non passa settimana che non ci sia una richiesta di aiuto. Secondo gli operatori del settore, la visibilità delle bellezze italiane sul grande schermo ha fatto crescere la domanda turistica verso il nostro paese». Del resto il collegamento tra Bollywood e il cineturismo viene da lontano. «L'ente del turismo britannico ad esempio anni fa ha fatto stampare una carta dell'Inghilterra su cui venivano indicate per il turista indiano le location dei film più importanti. Noi siamo agli albori, ma molte persone mi chiedono informazioni sui vari paesaggi di sfondi ai film girati in Italia», ricorda Ianniello ed e molto probabile che se l'elite indiana conosce bene le grandi citta d'arte, Alberobello o Vieste o Vicenza saranno mete prossime del turismo indiano in Italia.
(ANSA) - VENEZIA, 12 NOV - Il romanticismo di 'Anonimo veneziano', la comicita' di 'Viaggi di nozze' o l'avventura di '007 Casino' Royale': non vi e' genere cinematografico che non abbia visto Venezia come palcoscenico naturale delle riprese, in interno ma soprattutto in esterno.
Tutto da quantificare il ritorno turistico delle immagini proiettate in cinematografi e televisioni di tutto il mondo, ma e' indubbio che il Veneto intenda sfruttare in chiave promozionale il richiamo dei suoi 'set' naturali e architettonici.
Dopo un dibattito durato vari anni, la Regione Veneto ha varato una legge sul cinema che prevede incentivi alla produzioni locali e il rafforzamento dei 'poli' gia' esistenti di Venezia e Vicenza, insieme all'avvio di altrettante realta' a Padova e Verona. Oltre ad un sito internet dedicato al 'Veneto Film Commission', la struttura regionale e' stata arricchita da due guide alle location e alle produzioni, pensate per agevolare chi voglia immortalare sulla pellicola le immagini piu' suggestive della regione. Navigando on-line e' possibile visualizzare i profili artistici degli attori che vivono o lavorano in Veneto. Nell'ambito dello sviluppo di questo settore, e' stato elaborato uno studio di fattibilita' che punta a creare un centro di produzione veneta che dovrebbe trovare ospitalita', in base ai progetti, nel Parco tecnologico 'Vega' di Marghera.
Venezia e Vicenza sono le due realta' locali che sino ad oggi hanno mostrato le maggiori 'performance' filmiche a livello regionale, grazie al richiamo turistico della loro particolarissima cornice architettonica. A fare da apripista e' stata la citta' del Palladio, dove opera da tempo una Film Commission che ha scommesso, investendo in fiere e contatti all'estero, sul richiamo turistico di cinema e tv. Vicenza ha immortalato la sua immagine in uno degli ultimi film indiani, 'Incredible Love' per la regia di Sabir Khan, e nell'italianissimo 'Blind Maze' di Heater Parisi. Ai produttori di film viene offerto un pacchetto alla scoperta dei 'set' vicentini che include l'alloggio (per un massimo di tre persone e per una durata non superiore a quattro notti), il trasporto e i pasti gratuiti, oltre all'assistenza durante le visite esplorative delle location. ''I produttori - sottolinea Vladimiro Riva, direttore di Vicenza Film Commission - sono interessati alle ville palladiane, ai paesaggi che fanno sognare le platee indiane, ma anche le fabbriche dismesse e i centri storici ricchi di storia e di vivacita'''. Molta strada, per Riva, resta ancora da fare: ''accanto agli incentivi economici - sottolinea - occorre saper prevedere altri servizi: dalle concessioni per i plateatici ai cineporti''.
A Venezia e' attivo uno 'sportello cinema' che opera all'interno dell'assessorato attivita' produttive del Comune. oltre a fornire informazioni logistiche a chi vuole imprimere sulla pellicola l'immagine del capoluogo lagunare, la struttura, avviata nell'ambito del progetto europeo Villes Cinema, provvede al rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione delle riprese o dei set fotografici. ''Avere una legge regionale era fondamentale - rileva Guido Cerasuolo di Mestiere Cinema, impegnata in film internazionali come Star Wars o le pellicole di 007 - e l'approvazione e' un ottimo passo ma siamo in ritardo, serve una strategia di sviluppo del settore per recuperare il tempo perduto''.
Articolo apparso sul Sole 24Ore Nordest del 4 novembre 2009 Riporta anche l'intervento del direttore di Vicenza Film Commission Vladimiro Riva sulla legge regionale recentemente approvata in materia di "sistema cinema". Leggilo qui
Intervento del Direttore di Vicenza Film Commission, Vladimiro Riva, in risposta all'articolo di Giuseppe Favretto "Una cinecittà per il Veneto".
Dal: Corriere del Veneto, venerdì 23 ottobre 2009
caro Direttore, ho letto con attenzione il fondo di Giuseppe Favretto "una Cinecittà per il Veneto - valorizzare le produzioni locali" apparso domenica sul suo quotidiano. Innanzitutto corre l'obbligo di ricordare che, dopo un lavoro durato ben 4 anni, il Consiglio regionale del Veneto ha votato la legge sul cinema, che prevede incentivi alle produzioni e riconosce le film commission a livello locale, quali sono quelle di Venezia e di Vicenza, cui presto si aggiungeranno quelle in fase di costituzione di Padova e di Verona. Va dato atto alla Giunta regionale e ai legislatori del Consiglio di essere riusciti a portare al voto il disegno di legge, alla cui stesura, con i competenti uffici regionali, hanno dato il loro contributo i componenti di una commissione, di cui ho avuto l'onore di far parte, costituita dalla Giunta regionale ancora nel 2005, formata in gran parte da uomini di VenetoCinemaPro, l'associazione presieduta da Guido Cerasuolo e recentemente sciolta, dopo aver fornito un valido contributo e una spinta incessante. Personalmente devo dire che sono molto perplesso su un progetto di Cinecittà veneta, già oggetto di uno studio commissionato dall'allora assessore Serrajotto e rimasta nel cassetto. Penso piuttosto che occorra investire maggiori risorse nel fondo previsto per gli incentivi, rivolti sia alle produzioni che arrivano da fuori sia allo sviluppo di progetti cinematografici di locali e ritengo che sia interessante pensare a dei cineporti, molto utili alle produzioni e dai costi contenuti. Vorrei poi che si riprendesse un dialogo per un programma qualificato di formazione a tutti i livelli, dai tecnici ai registi e sceneggiatori e ai location manager, già avviato con l'assessore Donazzan, che ha già dimostrato un livello molto interessato di attenzione verso il problema, che può coinvolgere un gran numero di giovani veneti. E al cinema e all'audiovisivo in generale dovrebbero prestare attenzione, oltre che la cultura, le attività produttive e il turismo, dato che il marketing territoriale provocato da un film o da un programma televisivo è molto meno costoso, sulla base del costo-contatto, rispetto a fiere e depliantistica, ed è molto più innovativo. Concludo ricordando che un importante imprenditore vicentino, Bruno Benetti di Itigroup di Villaverla, ha in cantiere sia interessanti progetti con la sua One Art Produzioni, ma anche progetti di formazione e di festival che non farebbero altro che bene al nostro Veneto. Lo dico sperando che le sue qualificate proposte possano trovare udienza in tempi brevi presso chi ha i poteri per decidere. Auspico per davvero che, grazie alla settima arte e alla prestigiosa rassegna del Lido, i veneti possano collaborare e costruire, lavorando insieme per un importante futuro del cinema nel Veneto, mettendo da parte una certa attitudine a comportamenti diversi, cercando invece di valorizzare, e finanziare per davvero, persone come gli amici di Giuseppe Favretto o gli entusiasti come Ulisse Lendaro, un giovane attore-produttore vicentino.
IL PERSONAGGIO. Produttrice e “business woman” anti-convenzioni
La bella Deepti porta Vicenza nelle tv indiane
Proprio oggi nel suo “Travel show” che va in onda su due canali satellitari descriverà ville, palazzi e il teatro Olimpico dove «starei per ore in silenzio»
Un’indiana che si è innamorata perdutamente di Vicenza. Ci viene almeno due volte l’anno. L’ultima qualche giorno fa, prima di ripartire per Dublino. E oggi, domenica, nel suo “Travel show” che va in onda a mezzogiorno sui canali satellitari indiani Star plus e Zoom Tv, Deepti Bhatnagar descriverà ville e palazzi vicentini e quel teatro Olimpico dove lei resterebbe «dentro per ore in silenzio, è un luogo così affascinante». Deepti, 42 anni, ha un viso che chiama ritratti e l’andatura elegante da modella, non offuscati da una doppia maternità. E sulla passerella è salita veramente, fino a diventare nel 1990 Miss India. Subito dopo si è classificata quinta a Miss Mondo. Originaria di Meerut, nel Punjab, abita da tempo a Mumbai. Si è dipanata qui la sua carriera artistica, che l’ha vista protagonista di film e fiction. Una regina dei grandi schermi: tra il 1995 e il 2004 ha girato 12 film, di cui 9 in lingua hindi a Bollywood, due in lingua telegu (a Tollywood) e uno in lingua inglese. Ma è anche una donna indiana che ha spezzato molte convenzioni a partire dai matrim oni combinati: ha sposato per amore l’attore ed ora produttore Randeep Arya, ha due figli uno di sei anni e uno di 9 mesi che non perde di vista un attimo, adora la suocera che l’accompagna ovunque, e soprattutto è una business woman. Ha una casa di produzione che porta il suo nome, confeziona programmi che poi vende in 59 Paesi. Trasmissioni di viaggi, sulle destinaziono religiose nel mondo, soap opera, fiction. La Deepti Bhatnagar productions punta ovviamente più in là a produrre film ma intanto lavora per Tv come Sahara One, Mirchi Top 20, Zoom Tv. Le forze, anche economiche, sono solo le sue. Deept! i si circonda di professionsti, come la bella Vidya Malavade, attrice bollywoodiana di “Chak de !India” che a Vicenza ha condotto con lei il programma e che mostra anche le immagini del film “Kambakkht ishq”, il film indiano girato lo scorso anno a Villa Cordellina. I suoi passaggi berici sono numerosi: nel penultino il secondogenito aveva solo 15 giorni di vita. E già ama, come la mamma, pastasciutta e grana. Il più grande invece, Shubh, scorazza con disinvoltura in pizzeria e scherza con Carla Padovan, segretaria del consorzio Vicenzaè, che attraverso Vicenza Film commission garantisce ospitalità alle troupe che vengono a girare in provincia. L’incontro tra Deepti e Vicenza è avvenuto alla fiera italiana in India, nel 2002, con un invito di Vladimiro Riva a venire a conoscere Palladio. E da allora Deepti, lei ne è diventata una ambasciatrice? Questa è una città di persone, prima che di architetture. E mi sento bene qui, il benvenuto è caldo. È una città piccola capace di grandi emozioni, in un paesaggio che ti lascia stupito e rilassato. Io ripeto a tutti che non si può venire in Italia e non fermarsi a Vicenza. Dico fermarsi: bere un caffè, mangiare al ristorante, passeggiare tra i palazzi, uscire tra le ville. Dormire e poi svegliarsi nel silenzio Mi pare colpita dai centri storici nelle sue tramissioni. Sono una realtà che in India non si conosce, non sono esportabili altrove. Specie con presenze palladiane come queste. Mi viene voglia di tornare ogni volta, per me è lavoro ma starei qui in vacanza a lungo. Un luogo va vissuto, non fotografato e basta. Chi vive qui è fortunato e forse non lo sa. C’è tanta bellezza qui attorno. In India questi paesaggi piacciono molto, sono diversi, pieni di natura, sono scenografie da soli. Perchè gira volentieri qui? Perchè chi gestisce i luoghi è molto disponibile e Vicenza film commission ci dà tutto l’appoggio che ci serve. Otto milioni di spettatori ogni domenica con Travel show possono scoprire il mondo da casa loro. E poi il programma va in tutto il Medio Oriente. Ho fatto conoscere recentemente l’Austria, l’Australia, la Turchia, dell’Italia anche il Piemonte oltre al Veneto... Ma Palladio e le sue linee sono sempre in testa nel mio cuore.
Tutti scalpellini. Un reality inglese a Villa Cordellina
Protagonista la pietra berica Prove anche di distillazione
Un reality inglese ha scelto il Vicentino come scenario di una delle prove di abilità dei suoi concorrenti. Ieri il programma “Coach trip” di Channel four, tv privata inglese, ha effettuato le riprese a Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore - concessa dalla Provincia - dove le sette coppie sfidanti hanno partecipato ad una gara di incisione sulla pietra bianca dei berici, fornita dalla ditta di Armando Peotta. La troupe viaggia per l’Europa a bordo di un pullman ed è approdata in città grazie al sito di Vicenza Film commission e alla delegazione Enit di Londra, che ha conosciuto l’operatività del consorzio di promozione “Vicenza è” in occasione del 500° palladiano. Il viaggio dura 9 settimane, con spezzoni girati in Francia, Svizzera, Italia e Slovenia. Nella tappa berica, oltre a cimentarsi come scalpellini le sette coppie - cui ieri si è aggiunto a sorpresa un nuovo duo che ha rimescolato gli equilibri - hanno provato a distillare grappe alla Poli. Il format, terza edizione, incrocia le gare alla conoscenza culturale di città e paesi: ieri le telecamere, sempre con l’assistenza di Vicenza è, hanno ripreso il centro storico e alcune ville. Coach trip è seguito da 1 milione e 2 mila spettatori. La puntata vicentina andrà in onda nel marzo 2010.
Nordest Europa Cultura, rivista mensile che si occupa di dibattito culturale e politico nel Nord-Est, nel numero di settembre ha pubblicato un articolo sulla situazione della regione Veneto relativamente all'industria cinematografica, portando immagini di riprese vicentine.
Cinema&Video International numero di settembre 2009
VICENZA/L'esordio di Heather Parisi
Il documentario “Terra di un uomo”, di Elisa Zurlo e Jean Francois Neplaz (produzione Shellac Sud Marseille e Route 1 Torino) racconta la storia di Mario Rigoni Stern e del suo territorio, attraverso interviste al protagonista, a Ermanno Olmi e a Dario Fo. La prima tranche delle riprese è stata effettuata in luglio, sull’Altopiano di Asiago, la seconda si svolgerà in novembre.
In autunno sarà pronto il film “Blind Maze. Ragazzi dalla pelle sottile”, diretto da Heather Parisi e prodotto da Franco Bocca Gelsi, le cui riprese si sono svolte fra maggio e giugno in diversi luoghi di Vicenza: il centro storico, il Teatro Olimpico, il Trend, la Stamperia Busato, Villa Cordellina.
Grandi attese di ritorni in termini d’immagine e di turismo ha creato l’uscita in luglio, in oltre mille sale indiane, della produzione bollywoodiana "Kambakkht Isqh" girata nello scorso anno in parte in provincia di Vicenza. Villa Cordellina di Montecchio Maggiore e la palladiana Piazza dei Signori, le principali locations vicentine scelte dal regista Sabir Khan.
CINEMA. PRESENTATO IERI UN TRAILER DEL FILM INTERAMENTE GIRATO A VICENZA
Parisi: I miei giovani in lotta per un futuro
La ex soubrette, al debutto da regista, ha chiuso le riprese di “Blind Maze” che ora passa al montaggio e guarda a Venezia
Nicoletta Martelletto, VICENZA
Era la bambola bionda del sabato sera, ora è un sergente di ferro. In quattro settimane ha diretto e chiuso il suo primo film, girato interamente a Vicenza. Disciplina da West Point, un ottimo produttore esecutivo come Franco Bocca Gelsi e largo affetto per la troupe le hanno consentito di risparmiare una settimana di riprese e di essere già alle prese col montaggio. «Grazie a tutti, mi avete aiutato: gli enti, i privati, la gente...». Heather Parisi non ha mezze misure: travolgente nelle relazioni, ma anche molto esigente con se stessa («sono abbastanza cazzuta» sintetizza). E in questa prova d’autore - dove è sceneggiatore, regista e produttore - ha messo tutto tutto di sè (soldi compresi) per raccontare una storia dei nostri giorni in chiave veneta ma con i ritmi ed i tempi del cinema americano di oggi. Ieri nella sede di “Vicenza è”, dove ha sede Vicenza Film commission (che ha pagato i mille pernottamenti della troupe), Parisi ha mostrato un trailer del film: qualche minuto girato nell’intoccabile teatro Olimpico dove per la verità la troupe è rimasta la bellezza di nove giorni, benedetta da l sindaco Variati. Sul palcoscenico scorre un rap, si improvvisa break dance, ci si rotola ridendo. Un teatro-labirinto come è la vita. Un teatro che diventa la scuola di aspiranti artisti. «Blind maze. Ragazzi dalla pelle sottile» è il titolo del film che in 90 minuti promette emozioni, oltre che squarci di Vicenza e dintorni, utili a promuovere l’immagine della provincia, come ha sottolineato Dino Secco presidente di Vicenza è e accompagnato dal consigliere delegato Vladimiro Riva. La pellicola è un insieme di parallele dove la secante è la paura del futuro: «Ma i miei giovani non so! no come vengono descritti di solito, vuoti, superficiali ed indifferenti - osserva Parisi - Li ho guardati con i loro occhi, hanno molto da dire agli adulti». Basti pensare che il copione, anticipato alla mostra del cinema di Venezia nel 2008, è stato stravolto o durante le audizioni,con buon contributo delle figlie di Heather e del suo compagno Umberto Maria Anzolin. «Avevo pensato ad una giovane americana che torna in Veneto alla ricerca delle origini, ma ho cambiato tutto, e forse questa storia la terrò buona per un sequel» commenta la regista. Nel cast pochissimi professionisti e tanti debuttanti: comprese Rebecca e Jacquelina Luna Parisi e Guendalina Anzolin, dirette «come gli altri, anzi chiedendo qualcosa in più. Niente favoritismi, anzi hanno voluto alloggiare non con noi ma con i colleghi» riferiscono i due genitori. I vicentini del cast sono solo Paolo Trotta nei panni di Mirco e Guendalina Anzolin in quelli di Lucrezia, più il volto di un barman; gli altri sono veneti, romani, milanesi. Di colore ma italianissimo Lorenzo Marinoni nei panni di Chicco. Lucrezia è un personaggio centrale: diciottenne, resta incinta ad una festa, la madre vuole farla abortire ma il richiamo della vita sarà forte. Diamante invece ha 14 anni ed è vittima di un abuso paterno; Mirco è figlio di un imprenditore e non vu ole seguire le orme paterne; Chicco, ventenne e gay, sogni di gloria nello spettacolo, deve fare i conti col padre sessantenne che perde il lavoro. E poi c’è Giulia, la vera Giulia Piana di “Amici 2008”, che non riesce più a ballare per la mancata intesa col prof.Carlini... La scuola d’arte dove maturano rabbie e destini è una accademia che Parisi sognerebbe davvero di aprire a Vicenza, proclamata a tutto gli effetti il suo vero amore: «Anche perchè qui si lavora giusti, senza perdere tempo, alle 9 del mattino, non come a Roma o Milano...». Un evento - se non addirittura la presentazione - annuncerà “Blind Maze” alla mostra del cinema di Venezia in settembre. Intanto si cercano i canali di distribuzione.
CINEMA: FINITE A VICENZA LE RIPRESE PRIMO FILM DI HEATHER PARISI
(ANSA) - VICENZA, 8 giugno 2009
Heather Parisi ha finito di girare a Vicenza il suo primo film da regista "Blind Maze", labirinto cieco e già da domani comincia il montaggio della pellicola, realizzata grazie a 'Vicenza è e 'Vicenza film commission' e che sarà presentato fuori concorso alla prossima Mostra del Cinema di Venezia. "Un progetto affascinante - ha dichiarato il vicepresidente della Provincia di Vicenza, Dino Secco - che ha toccato i monumenti piu' significativi dell'architetto Palladio che sono patrimonio dell'Unesco, ma che toccherà i cuori e provocherà emozioni in tutti coloro che seguono i giovani di talento nei loro percorsi formativi, perche' il film e' altamente educativo e insegna che il successo si puo' ottenere studiando, imparando, sacrificandosi". Una bella esperienza anche per la città, che ha accolto con grande disponibilità la troupe, che ha girato anche a Villa Rossi di Trend, alla stamperia d'arte Busato, a villa Cordellina e all'Ospedale civile.
- Allora, signora Parisi, come vedremo Vicenza nel suo film?
(Stefano Ferrio)
«Molto viva, molto seducente. Una provincia felice. È un’idea che ho voluto rendere sin dalla prima scena, quando seguiamo un ballerino che cammina in mezzo al mercato di piazza dei Signori, ed è come se passasse attraverso le bancarelle in modo magico, avvolgente. Finché, all’improvviso... Un balzo». Cosa succeda all’improvviso con quel balzo non è chiaro, nè sembra così utile capirlo. Eppure, già questo "trailer", quest’anteprima a voce ci fa dire "attenzione a Blind Maze", film su un gruppo di giovani e sognanti ballerini ambientato tutto a Vicenza, e pronto a uscire per l’autunno, dopo auspicabile passaggio al festival di Venezia. Quattro le settimane di ciak, finiti ieri dopo avere mobilitato una troupe dai ritmi forsennati fra teatro Olimpico, Monte Berico, stradine del centro, Villa Cordellina e altre lussuose magioni. Attenzione, ripetiamo, perché è un "Blind Maze", un labirinto cieco da dove, al posto del Minotauro, può uscire una "nuova autrice" di cui parlare. Proprio Heather Parisi, quarantanovenne ballerina e soubrette fra le più note nella storia della Rai. Americana sì, ma anche italianissima. Squisitamente nazionalpopolare da quando, nemmeno ventenne, iniziava a svolazzare adrenalinica in un "Apriti sabato" da cui decollare imprendibile per le audience milionarie di "Fantastico". Allora come oggi colpiscono in lei una dionisiaca esuberanza, una furente determinazione, una contagiosa simpatia. L’unica differenza è nel modo in cui comunica questa forza naturale. D’altra parte, non servono snodabili braccia e gambe da showgirl, quando bastano i bagliori celesti di due occhi che accendono il racconto fluviale e pittoresco regalatoci a lavorazione conclusa. Anche gli attillati tutù e le acrobatiche pose sono un pallido ricordo nella signora che, golfino viola e biondi capelli tirati su, fa il punto sul suo debutto dietro la macchina da presa in un salone della seicentesca villa trasformata dall’industriale Pino Bisazza e dalla figlia Federica in museo del trendy, sfavillante a due passi dalle scalette di Monte. È qui che, coccolata dal compagno - e produttore del film - Umberto Anzolin, industriale di Arzignano, Heather Parisi continua con i suoi trailer di "Blind Maze", spartendo affettuose raccomandazioni fra la troupe e le deliziose figliole Rebecca, 15 anni, e Jacqueline, che ne ha invece 9.
- Ma, ai tempi di una canzoncina-tormentone come "Cicale cicale", la regista si nascondeva già dietro la soubrette?
«È sempre stato il mio sogno, e in tutto questo tempo l’ho coltivato con cura».
- Quando ha sentito che poteva provarci?
«Quando ho capito che alla tv non avevo più nulla da chiedere. Dopo che hai lavorato con Baudo e Celentano, dopo che hai ballato accompagnata da Miles Davis lì in studio con la sua tromba, dopo che i migliori coreografi ti hanno dedicato il loro genio, puoi solo fermarti. Anche se magari continuano a invitarti di qua e di là».
- Quali film ha studiato in tutto questo tempo?
«Di ogni genere. Se mi prendono, mi basta vederli una volta, e poi li ricordo scena per scena».
- Con quali autori succede?
«Con i fratelli Scott. Mi piace Ridley, che gira capolavori come "Alien" e "Blade Runner", ma amo ancora di più Tony, che in "Deja vù" arriva alla perfezione nella scansione delle immagini, nel taglio di ogni singola inquadratura».
- Un grande culto della tecnica, quindi.
«In questo ammetto con gioia di essere americana fino al midollo. La storia da raccontare è fondamentale, e deve essere piena di emozioni e colpi di scena. Ma, se non trovo la forma con cui esprimerla, resta tutta sulla carta. E invece deve diventare film».
- La storia di "Blind Maze" racconta di un gruppo di artisti, soprattutto ballerini, in una città di provincia. Le coreografie risultano quindi decisive.
«Il fatto poi che tutti i balletti avvengano dentro il teatro Olimpico era una sfida mica da ridere».
- Come l’ha affrontata?
«Poche visioni in campo lungo, tipo cartolina, perché sullo schermo uccidono la bellezza di un capolavoro del genere. Che invece va cercata, scoperta, quasi spiata, per suscitare le emozioni giuste. E quindi molti primi piani, molti scorci, molti particolari eccitanti. Così uno che abita dall’altra parte del mondo capisce che vale la pena andare fino a Vicenza per vedere il teatro Olimpico con i suoi occhi».
- Alla fine ha deciso di girare in digitale, e non in pellicola.
«Una fortuna, perché così ho potuto accumulare ore e ore di materiale, mentre la pellicola è troppo costosa, e non mi avrebbe permesso scelte come quella che ho fatto in una scena girata a villa Cordellina»
- Cosa è successo?
«All’inizio volevo utilizzare la steadycam, una macchina che segue i movimenti dei personaggi. Poi però guardo, e mi dico no, questo è come Sentieri, General Hospital, è tremendamente piatto come in una soap opera televisiva».
- E allora?
«Abbiamo rifatto tutto con la camera fissa. Una meraviglia, perché così, lavorando di più sulle espressioni, sono venuti fuori i sentimenti dei personaggi».
- Non è che a volte i suoi giovani attori l’hanno un po’ odiata?
«Forse, perché magari diventavo dura come un coach, un allenatore. Qualcuno mi ha detto che non potevo pretendere certe cose ma, siccome avevo ragione, alla fine le ha fatte, e mi ha pure abbracciato per ringraziarmi».
- Che risultati comincia a vedere?
«Emozioni forti, ragazzi che all’inizio del film avevano solo una bella faccia, ma alla fine tirano fuori anche un’anima. E che anima».
- In platea piangeremo?
«Lo spero proprio, abbiamo fatto di tutto perché succeda. In una scena ci ha messo lo zampino anche il Signore».
- Come?
«Solo Lui poteva far venire fuori un raggio di sole in mezzo alle nuvole, perché illuminasse una particolare scena. Tutti penseranno a un effetto speciale, invece è il Creatore».
- Ma un lieto fine, quello almeno ce lo regala?
«Ah, il finale... Penserete tutti che va in un certo modo...».
- E invece?
«Invece scoprirete di non avere capito nulla. Quando succede a me, sono pazza di gioia».
Proviamo a immaginare che il fantasma di Andrea Palladio, appostato fra le sette vie di Tebe, ogni tanto spii il movimento che interessa quotidianamente il suo teatro Olimpico. E che da lì esprima, con quel massimo riserbo che si suppone tipico dei defunti, una qualche sensazione di fronte a chi viene a calcare la scena del suo capolavoro. Passi per quel sussiegoso ma formidabile pianista, un po’ meno per quell’attrice pretenziosa, tolleranza vicino allo zero nei confronti della danzatrice che si sente deposta su questa terra direttamente dall’Olimpo. Volete mettere con Heather Parisi, ballerina e soubrette, nata a Hollywood nel 1960, e giunta a imperitura notorietà in Italia cantando “Cicale cicale cicale” nei lontani sabati sera di Raiuno? Quella sì lo prende al cuore. Così bionda, carinissima e caciarosa. Adesso poi che si è messa in testa di esordire come regista, girando il suo primo film – titolo provvisorio “Blind Maze”, labirinto cieco – tutto a Vicenza, compresa una settimana di riprese all’Olimpico, l’Architetto fa un tale tifo per lei che, se fosse possibile, le donerebbe qualche scenografia. È una simpatia che non nasce sul nulla, ma da un comune culto del lavoro: dove volare si può solo a volte, ma sgobbare si deve sempre. Lo sa l’ex “muraro” e scalpellino Andrea, arrivato a firmare progetti dopo avere percorso tutta la gavetta prevista in un cantiere di cinque secoli fa. E lo conferma Heather, professionista dello spettacolo così metodica e disciplinata da far terminare le riprese due ore prima del previsto: cosa assolutamente marziana per un set cinematografico, ma accaduta davvero la settimana scorsa all’Olimpico, dove sono ambientate scene decisive di questa storia, molto sentimentale e realistica, imperniata attorno ai sogni di gloria di alcuni giovani ballerini. Stati d’animo che Heather Parisi ricorda molto bene, consapevole di essere arrivata al successo tenendo sempre fede a certi principi. Uno di questi è il rispetto del lavoro altrui, come si apprende dal suo blog, dove ringrazia “il personale del teatro, e in particolare Federica, Stefano ed Emilio”. Attenzioni che notoriamente Palladio elargiva anche ai suoi più umili collaboratori. È questione di feeling.
CINEMA: HEATHER PARISI ALL'OLIMPICO DI VICENZA PER BLIND MAZE
(ANSA) - VICENZA, 14 maggio 2009
Il teatro Olimpico di Andrea Palladio, il piu' antico teatro coperto al mondo, ospita oggi a Vicenza le riprese di 'Blind Maze', labirinto cieco, il nuovo film ideato e diretto da Heather Parisi. Vicenza, citta' compresa nella lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco, e' stata ritenuta set ideale per un film che tende a valorizzare i giovani che si impegnano nell'arte della recitazione e della danza. ''Quale palcoscenico migliore del teatro Olimpico poteva trovare l'eclettica ed entusiasta Heather Parisi per la sua storia - ricorda Carla Padovan, che ha condotto la nuova regista nella ricerca delle location per conto di Vicenza film commission - ambientata in un teatro unico, nel cinquecentenario della nascita di Palladio?''. Tutta la prossima settimana il teatro sara' set del film, che si trasferira' poi nei giardini di villa Cordellina, sede di rappresentanza della Provincia di Vicenza, dove sono state recentemente girate alcune scene di 'Incredible Love', il film di Bollywood che uscira' a breve e in cui recita anche Silvester Stallone.
Il teatro Olimpico di Andrea Palladio, il più antico teatro coperto al mondo, sta ospitando a Vicenza le riprese di Blind Maze, labirinto cieco, il nuovo film ideato e diretto da Heather Parisi. Per un'intera settimana il teatro sarà set del film, che si trasferirà poi nei giardini di villa Cordellina, sede di rappresentanza della Provincia di Vicenza. Lo stesso dove sono state recentemente girate alcune scene di Incredible Love, il film di Bollywood che uscirà a breve e in cui recita anche Silvester Stallone. La Parisi ha scritto anche la sceneggiatura. Vicenza, città compresa nella lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco, è stata ritenuta set ideale per un film che tende a valorizzare i giovani che si impegnano nell'arte della recitazione e della danza. ''Quale palcoscenico migliore del teatro Olimpico poteva trovare l'eclettica ed entusiasta Heather Parisi per la sua storia", ricorda Carla Padovan, che ha condotto la nuova regista nella ricerca delle location per conto di Vicenza film commission.
L’Olimpico torna set cinematografico. Dirige Heather Parisi
Prime riprese in città per «Blindmaze». E per lasciare spazio agli attori il teatro chiude tre giorni
VICENZA – «Nel primo giorno di riprese per Blind Maze, credo di essere riuscita a mettere la pratica al posto della teoria. Quindi tutto ha funzionato alla grande, e poco importa se non se n’è capito bene il perché… Va detto che sul set regna la più assoluta armonia. C’è molta complicità, c’è rispetto e c’è serenità! Nessuna nevrosi collettiva, nessun isterismo. Sarà anche questo il segreto? Sono convinta di sì! E non vi nascondo che l’emozione è stata e continua ad essere grande…il mio primo ciak!». Scrive così la neo regista Heather Parisi nel suo blog in cui uno spazio è dedicato a «Blindmaze» la pellicola da 85 minuti che ha cominciato a girare lunedì a Vicenza. La città da qualche giorno si è trasformata in un set e gli attori del film che descrive «un gruppo di ragazzi alle prese con le prove del teatro e della vita» non è raro vederli all’opera.
A inizio settimana hanno cominciato a girare alla tipografia Busato in contra’ Porta Santa Lucia, ieri si sono spostati in un negozio all’interno del centro commerciale Le Piramidi e la settimana prossima saranno ospitati all’interno del teatro Olimpico. Per permettere il lavoro della troupe al seguito di Heather Parisi il teatro rimarrà chiuso alle visite martedì, giovedì e venerdì. Di Vicenza e delle sue bellezze la regista non vuole perdere nulla: verranno, infatti, ripresi altri scorci della città come ponte San Michele e viale X Giugno, oltre ad altre location in provincia, ad esempio villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore. «Sono molto soddisfatta – sono le sensazioni che la regista ha affidato al post di martedì scorso – devo ammettere che più di qualcuno è rimasto piacevolmente stupito per il mio modo di 'girare', con occhio estremamente preciso, attento ed estroso allo stesso tempo! Operatori e tecnici sono a dir poco fantastici. Voglio movimento, dinamismo, velocità, anche nelle scene recitative. Come vi dicevo gli attori sono molto giovani, freschi, limpidi». E proprio di giovani tratta Blindmaze che «racconta la danza dell’incontro e dello scontro tra generazioni».
Sono iniziate oggi a Vicenza le riprese di Blide Maze, il film prodotto e diretto da Heather Parisi, alla sua prima esperienza come regista. Il progetto del film era stato presentato alla Mostra del cinema del Lido di Venezia lo scorso settembre e aveva trovato l'appoggio del vicepresidente e assessore al turismo del Veneto Franco Manzato. Il film, che si avvale della collaborazione di Vicenza film Commission oltre che del Comune e della Provincia di Vicenza, studia il mondo giovanile - spiega Carla Padovan del Consorzio Vicenza e' - e vuole dimostrare che, per riuscire nella vita come nelle arti, occorre studiare, impegnarsi, sudare. E' quello che succede nella scuola di recitazione e in quella di danza - aggiunge - attorno alle quali si snoda la trama. Le riprese si concluderanno a meta' giugno.
Tre giorni di chiusura per il teatro Olimpico dove si girerà “Blind Maze”. Le riprese del primo film da regista di Heather Parisi, iniziate lunedì in città, si trasferiranno all’ Olimpico martedì 19, giovedì 21 e venerdì 22 maggio 2009 e il teatro resterà chiuso ai visitatori. In queste date sarà in vendita il biglietto unico ridotto (6 euro) acquistabile nelle altre biglietterie del circuito museale: Museo del Risorgimento e della Resistenza, Museo diocesano, Gallerie di palazzo Leoni Montanari. Il biglietto unico è valido tre giorni dal primo utilizzo e consente di visitare, oltre ai due musei già citati e alle gallerie, anche la pinacoteca di palazzo Chiericati e il Museo naturalistico-archeologico.Altre riprese sono previste nei giorni successivi nei giardini dell’Olimpico ma non interferiranno con l’apertura del monumento.
Poi girerà tra negozi, palazzi e dal 18 al teatro Olimpico
Agitatissima. Nervi a fior di pelle. Come dice lei “con le farfalle nello stomaco”. Febbrile come al solito, ma da 24 ore ancora di più. Così Heather Parisi ha affrontato ieri mattina a S.Lucia, nella stamperia Busato, il primo ciak del suo primo film, “Blind Maze”, Labirinto cieco. Ha scelto Vicenza come set per cinque settimane, dove dipanare una storia di giovani alle prese col loro futuro, con le incertezze del presente e il sogno comune di lavorare nel mondo dell’arte e dello spettacolo. La troupe di 60 persone fa capo all’hotel Castelli per le notti e al consorzio Vicenza è per le location che sono già state definite: ancora oggi S.Lucia dove i simpatici Busato non si sono tirati indietro, domani all’esposizione Frau alle Piramidi; e poi ancora giovedì al Porton del Luzzo, venerdì (nell’orario di chiusura) al locale Papa Joe’s vicino al torrione di Porta Castello, sabato a casa di Rino Mastrotto. Domenica di pausa, poi lunedì ci si trasferisce all’Olimpico per gli interni nel “sacro tempio” d’architettura dove si lavorerà due giorni, per riprendere il 21 e il 22 ancora sulle scene di Tebe e quindi il 24 e 25 nei camerini e negli esterni. «Sono al settimo cielo&# 187; scrive la showgirl ora regista nel suo blog (www.heatherparisi.it) dove dispensa ricordi, ricette e foto di famiglia.
IL PRIMO FILM DELLA PARISI. Quattro settimane di riprese in città e provincia: un “Saranno famosi” in salsa veneta
Ciak, da lunedì Heather diventa regista a Vicenza
«Qui sono i miei amori, mi piace come lavorate. Una storia di giovani. Avremo anche il teatro Olimpico»
Per una donna solare com’è Heather Parisi debuttare alla regia con un film che si intitola “Blindmaze”, Labirinto cieco, sembra una contraddizione. Perché se c’è una che ha idee chiare e determinazione è proprio lei, la ragazza bionda di Disco Bambina oggi quarantanovenne alle prese con la terza parte della sua vita. Quella che ha messo radici a Vicenza, dopo un’adolescenza trascorsa in California e una giovinezza esplosa a Roma, in Tv. Parisi da lunedì gira: il primo ciak alla stamperia Busato a S.Lucia. Poi quattro settimane con una troupe di 60 persone, di cui una quindicina sono attori: il nome forse più noto è Tommaso Ragno, volto teatrale prestato al cinema dal 1997, con “Tutti già per terra" e nel 2007 protagonista di “L’uomo privato”. Nel cast figurano anche la quattordicenne Rebecca Parisi, primogenita della regista, prima ginnasio nella capitale, che farà la spola per vestire i panni di una delle giovani in cerca di un futuro; e così anche Guendalina Anzolin, figlia del compagno di Heather, l’imprenditore vicentino della concia Umberto Maria Anzolin con cui fa coppia da 4 anni. Ecco perché la showgirl ha scelto la città del Palladio: «Qui sono i miei amori, mi sono scoperta innamorata del Veneto, dove ci sono tante somiglianze con gli americani. A Roma dicono “famo, annamo,”: qui invece si fa e si lavora sul serio». Accanto al sindaco Achille Variati, che ospita in municipio la presentazione del film, si rischia lo scivolone: Heather inneggia all’amicizia berico-americana, indica le due bandiere in sala giunta e Variati la ferma pensando ai No Dal Molin. «Achille, ho detto qualcosa che non va?» fa lei di rimando. La tranquillizzano e illustra il copione: è opera sua, ci pensava dal 1997 qua! nto buttò giù una storia intitolata “Passepartout”. Da allora il progetto di indagare sul mondo giovanile non l’ha più lasciata: “Blindmaze” saranno 85 minuti di incontri, sogni e tonfi in una scuola di teatro-danza che non esiste («ma si potrebbe aprirla a Vicenza»). Dieci ragazzi che si dibattono tra immaturità, paure, desideri, un “Saranno famosi” in chiave veneta con ritmo - garantisce Parisi - americano, «che taglia, passa via, ma non cede alle parolacce e alla droga». Storie vere dall’ esito lieto ma non mieloso, che sono un po’ specchio del suo vissuto adolescenziale, un po’ frutto delle osservazioni nelle piazze del Veneto. Gli echi sono mitologici: Minosse, il filo di Arianna, le prove della vita. Variati si dice «colpito dal fatto che questi giovani scoprono la fatica e il sacrificio». Alla grazia travolgente di Heather lui non ha resistito se è vero che in quattro e quattr’otto le ha concesso - salvo un passaggio in Giunta e ai Musei civici - il teatro Olimpico per le riprese: dal 18 la troupe calcherà le scene dove la Parisi è stata folgorata dalle porte di Tebe. Il consorzio Vicenzaè e Film commission hanno sostenuto la produzione, guidata dall’ottimo Franco Bocca Geisi (suoi “Fame chimica” e “Fuga dal call cente r”) per Orda d’oro film e da Enzo Coluccio per Ardaco srl, nella ricerca delle location più risparmiose: così si girerà in un maneggio di Altavilla, nella sede mosaicata della Trend concessa da Pino Bisazza, a villa Cordellina prestata dalla Provincia, a ponte San Michele e in centro storico ma senza intralcio per il traffico. Una scena anche all’ospedale S.Bortolo di sabato ad ambulatori chiusi, un’altra alla Società di Mutuo Soccorso all’Odeon, una al cimitero monumentale. Nel cast anche due ballerini di Madonna e ...bicchieri di Durello a fare da testimonial.
Da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Lunedì 24 Novembre 2008
SE NE PARLA ALLA FIERA ITALIANA A MUMBAI. Oggi e mercoledì nella presentazione di “Destinazione Italia” Enit e Vicenza é raccontano l’esperienza del maxi set
Bollywood-Vicenza Nasce il sodalizio
di Nicoletta Martelletto
Sembrava uno scherzetto quello dei film indiani nel vicentino. C’era chi non ci aveva scommesso due soldi. Chi aveva definito come indegna la presenza dei quad e delle moto in piazza dei Signori. “Kanbakth Ishq” ovvero “Incredible love”, il film della Nadiadwala Grandson Entertainement girato tra settembre ed ottobre anche nel Vicentino, si è rivelato più potente di spot e investimenti pubblicitari mai tentati prima: le architetture palladiane e non, che hanno fatto da sfondo alla storia d’amore tra due star del calibro di Akshay Kumar e Kareena Kapoor, stanno per fare il giro del mondo, insieme alle immagini di Silvester Stallone che ha partecipato alla prima parte del film. Potrebbe essere l’avvio di una nuova stagione per le quinte vicentine: proprio stamane a New Delhi, in India sotto i riflettori c’è anche Vicenza. All’interno dei dieci giorni che da qualche anno promuovono la cultura, il turismo e d i prodotti italiani in India, c’è un convegno in cui Carla Padovan del Consorzio Vicenza è, su incarico del direttore Vladimiro Riva, parlerà di Vicenza come possibile partnership di Bollywood, la più grande industria cinematografica del mondo, dopo aver ospitato l’importante produzione e il regista Sabir Khan. Accanto a lei Matteo Marzotto, vicentino di grande famiglia imprenditoriale che in estate è stato nominato nuovo presidente dell’Enit, l’ente del turismo che promuove l’Italia nel mondo.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Martedì 7 Ottobre 2008
IL FILM DI BOLLYWOOD. Concluse le riprese di “Incredible love” con una incredibile scena
Ultimo ciak in piazza E il set indiano sgomma
“Kanbakth Ishq” ovvero “Incredible love” è il titolo del film. Incredibile set, quello messo in piedi ieri di prima mattina in piazza dei Signori dove è planata la produzione della Nadiadwala Grandson Entertainement, una della case cinematografiche più solide di Bollywood. Guidata dal produttore Sajid Nadiadwala, che fa questo mestiere da tre generazioni, la Nge ha scelto Vicenza per alcune scene del film in cui ha recitato anche Silvester Stallone. Dieci giorni di riprese, 200 attori e 50 comparse locali, un indotto di quasi 2 milioni di euro: la storia d’amore tra uno stuntman e una modella ha portato un bel po’ di scompiglio a Sandrigo, in villa Cordellina a Montecchio Maggiore (dove domenica sono intervenuti i carabinieri per arginare i fans indiani arrivati da tutto il Triveneto) e ieri sulle quinte della Basilica Palladiana, in città. Qui la pavimentazione di piazza dei Signori ha provato un’esperienza inedita, che si spera non lasci tracce: un ricorrersi di moto e quad senza precedenti. L’obiettivo era anche filmare un cartello stradale di Vicenza sullo sfondo della Basilica: così il nome della città palladiana farò il giro del mondo. Tra accelerate e tragitti a tutto gas, si è compiuta la storia tra i protagonisti - Akshay Kumar e Kareena Kapoor - che sono autentiche star nel loro Paese. L’ultimo ciak in serata, da oggi l’imponente set si scioglie. N.M.
In Veneto il set di un kolossal musical-romantico indiano
di Giuseppe Pietrobelli
L'attrice più famosa (e pagata) di un popolo che ha raggiunto il miliardo di persone se ne sta tranquillamente seduta su una poltroncina nel giardino di Villa Cordellina Lombardi. Assaggia il suo pasto indiano, contenuto in un vassoio in plastica, con la levità civettuola e vagamente annoiata della diva che deve condividere la vita di tutti i comuni mortali, alias attriccette, comparse, ballerini, cameramen, inservienti, truccatori e costumisti, che se ne stanno un po' dovunque. Gli italiani assieme ai francesi, gli inglesi assieme agli indiani. Siedono sulle scale, stanno in piedi accanto alle aiuole, si riparano dal sole sotto le volte delle vecchie scuderie, mangiano iltandooricon le mani, ma con eleganza simil-anglosassone.
Non c'è posa nei gesti di Kareena Kapoor, 28 anni compiuti da una settimana, figlia e nipote d'arte, eroina di "Incredible Love", l'amore incredibile che viene messo in scena a due passi dal castello di Giulietta e Romeo, davanti alla cinepresa da uno dei principali produttori della Bollywood asiatica, potenza economica e di affari che può far impallidire Hollywood. Il vestitino nero attillatissimo è una confutazione estetica delle educande di tutto il mondo. Mani perfette. Un sorriso abbagliante, ma alquanto controllato. Occhi neri che lampeggiano. Scarpe rosa-shocking con il tacco alto. Gentilmente, la star indica la sua vicina: «Questa è Amrita, la mia rivale in amore...». Poi ci pensa la body-guard a ricordare, inflessibile. «She's eating».
Sta mangiando, si sta riposando dalle fatiche del set arrivato da Los Angeles che ha scelto Vicenza (e Venezia) quali luoghi magici delle riprese italiane, prima di terminare il lavoro in India, dove decine di milioni di spettatori sono in attesa di vedere, a primavera, il kolossal musical-romantico che li farà piangere e gridare dalla compartecipazione emotiva nei cinema variopinti di Delhi, Calcutta e Bombay. Per non parlare degli indiani che vivono in tutto il mondo (una ventina di milioni) e che attendono con ansia le storie ormai globalizzate che miscelano con sapienza diversi scenari planetari. È per questo che la troupe è sbarcata a Vicenza in pompa magna, almeno duecento tra attori, comparse, tecnici, autisti. Ad accoglierla gli annunci di marketing turistico lanciati dall'amministrazione provinciale di Vicenza che ha messo a disposizione gratuitamente la villa nota per la sobria, entusiasmante bellezza delle sue architetture, centro di incontri, dibattiti e studi. In cambio si attende di riceverne una pubblicità che faccia conoscere in Asia un angolo della terra veneta che combatte per sopravvivere all'aggressione inarrestabile dei capannoni e della casette a schiera.
Ma sarà così o ci penseranno le stelle e strisce a sovrapporsi, in una finzione cinematografica, ai dolci colli Berici? È vero che lunedì tutti si trasferiranno in Piazza dei Signori a girare emozionanti inseguimenti con la moto sotto la Basilica Palladiana, diretti dall'ex stuntman Franco Salamon (ha lavorato per le riprese in Italia de "Il gladiatore"). È vero che si sta cercando in città una chiesa dove ambientare una scena del musical. Ma Vicenza rischia di restare nel cono d'ombra della grande America o di Venezia. Infatti, per le scene girate al liceo Quadri, dove è stato simulato un ospedale da guerra, sono state affisse insegne di un imprecisato Saint Martin Hospital, ovviamente non italiano.
E anche ciò che si può ammirare nel giardino di Villa Cordellina potrebbe finire per essere soltanto, a sceneggiatura ultimata, una scintillante festa di matrimonio in una villa para-palladiana, al di là dell'oceano. «Ci hanno detto di vestirci come americani che vanno a un matrimonio» confessano le comparse. Infatti, il parco è una sinfonia di tavoli rotondi e gazebo attorno a un palco dove si esibiscono muscolosi giovanotti in tutti i tipi di danza. Nei vestiti degli invitati prevalgono il grigio e il bianco degli uomini, le tinte pastello e il blu che fanno tanto tenuta di gala della middle class americana. Predominano i capelli biondi, non la carnagione mediterranea.
Se e come Vicenza sarà citata lo si saprà a montaggio eseguito. Anche perchè Piazza San Marco a Venezia, l'Isola di San Giorgio e Burano sono pronte ad accogliere i lavoranti del kolossal indiano, ed è impensabile che non sia ancora una volta la Serenissima a fare la primadonna. A Vicenza comunque ci credono. E infatti hanno offerto collaborazione e disponibilità.
Il giardino è davvero di stupefacente bellezza, anche se il caos del set regna sovrano. I figuranti possono solo intuire la trama, anche perchè vedono la primattrice fare irruzione sulla pista da ballo, rubando il giovane e aitante marito alla sposa novella. Lui, Akhshay Kumar, una verà celebrità nel suo paese, adorato da milioni di ragazze, è un misto di fascino guascone e fanciullesco, incorniciato da un fisico palestrato.
Tutt'attorno si muovono i ballerini e i tavoli di prima fila sono occupati da avvenenti modelle (europee) chiamate a impersonare la parte delle amiche della sposa. Nella foresteria i camerini dei tre attori principali Kareema alias "Simrita", Akhshay alias "Viraj" e Aftab Shivdasani alias "Luck". Duecentosessanta persone lavorano per dieci ore, dalle 8 del mattino alla fine del pomeriggio. E all'organizzazione della produzione sul suolo patrio ci ha pensato, com'è prassi, una società italiana, la Scrix di Milano. Ha scritturato perfino alcuni orchestrali dell'Arena di Verona che fingono di suonare gli strumenti, visto che la musica sarà inserita direttamente nel sonoro, ma devono essere dei professionisti per rendere visivamente al meglio i movimenti.
«Qui giriamo la parte musicale» spiega Vikrcom Razdan, indiano, direttore di un film che sfiora il costo di 20 milioni di euro e che è prodotto dal colosso Nadiadwalw Grandson Entertainment, una delle tre più importanti major di Mumbi. Il regista Sabir Khan ha l'aspetto del ragazzo, con in testa un berretto sotto l'ombrellone che ripara la macchina da presa. Ad agosto, a Los Angeles, ha dato ordini perfino a Sylvester Stallone, star hollywoodiana che ha accettato di partecipare a questa pellicola bollywoodiana, in cui il protagonista "Viraj" fa lo stuntman dello stesso Stallone, prima di innamorarsi della bella "Simrita". Una storia tra America, Asia e Vecchia Europa che consuma il lieto fine a pochi chilometri dal castello di Giulietta e Romeo. Gli innamorati più famosi e infelici.
Da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Sabato 4 Ottobre 2008
CINEMA. LO SBARCO DI BOLLYWOOD TRA VICENZA CITTÀ E VILLA CORDELLINA DI MONTECCHIO MAGGIORE DOVE SI STA GIRANDO UNA PARTE IMPORTANTE DELLA STORIA
Un “Incredible Love” dall’incredibile trama
Maria Elena Bonacini MONTECCHIO MAGGIORE
Lui, Viraj, è uno stuntman che vuole fare carriera a Hollywood e lei, Simrita, una bellissima dottoressa che, tra le altre cose, lavora come modella. Tutti e due concentratissimi su lavoro, scalata professionale, impegni, senza tempo da “perdere" con l'altro sesso. Sono due anti-romantici, nemici del matrimonio i protagonisti di “Incredible Love", il film bollywoodiano che la casa cinematografica indiana Nadiadwala Grandson Entertainment sta girando in questi giorni a Vicenza, dopo una prima tranche di riprese tenutesi a Los Angeles. Una sorta di Beatrice e Benedetto di shakespeariana memoria, ma in salsa al curry, che si incontrano, si scontrano, giurano che i sentimenti non fanno per loro, e alla fine si innamorano. Complice, in questo caso, il fascino di Vicenza. Sì, perché alla fine sarà proprio tra le contrà e i ponti del centro storico che scoccherà il colpo di fulmine. Una pellicola, “Kambakkht Ishq", che costerà al la casa produttrice 21 milioni di euro, e coinvolgerà in tutto 250 tra attori e comparse, annovera un cast di prim'ordine: protagonisti sono infatti due star di Bollywood, veri e propri miti nel loro paese: Akshay Kumar, da 15 anni attivo nel cinema e ora al top della carriera e Kareena Kapoor, erede di una dinastia di attori e al momento la più famosa in India. Con loro, nelle scene americane, nientemeno che Sylvester Stallone, del quale Viraj è lo stuntman, ma anche altri divi americani come Denise Richards (Bond girl in “Il mondo non basta") e Brandon Routh, protagonista di “Superman returns". La storia è semplice: i due protagonisti si incontrano e scontrano più volte a Los Angeles, poi arrivano a Vicenza dove lavorano (lui come stuntman e lei come modella) nella stessa produzione. Qui cercano di dissuadere i rispettivi migliori amici dallo sposarsi, durante una lunga scena all'interno della chiesa dei Filippini, ma alla fine devono rassegnarsi, e Villa Cordellina Lombardi di Montecchio si orna di nastri e ghirlande viola (colore benaugurante in India) e accende di musica e danze esotiche per l'evento. Durante le nozze non mancano le schermaglie, a partire dal brano cantato dai due su come “quando ti sposi sei finito", ma la città del Palladio alla fine sarà galeotta: quando Samira sente che lo stuntman si è ferito corre da lui in ospedale (ricostruito all'interno del liceo Quadri). Si tratta di un equivoco: il degente non è Viraj, che sta bene, ma la modella capisce finalmente di amarlo. Insomma, una trama da perfetta commedia americana, con attori hollywoodiani, star indiane e una sicura presa sul pubblico per le ambientazioni, la spettacolarità della regia di Sabir Khan, con belle scene d'insieme che coinvolgono anche le 50 comparse vicentine e l'argomento romantico con immancabile lieto fine. Il film, che vedrà concludersi le riprese in terra berica l'8 ottobre, dopo due ulteriori tappe per girare a Venezia e in India uscirà nelle sale il prossimo aprile, con 1.400 copie distribuite in India e 600 in tutto il mondo, soprattutto in Gran Bretagna, Spagna, Usa, Canada, Australia e Germania. In Italia arriverà in estate.
La più importante pellicola indiana girata in Italia. Per le riprese "Incredible Love" sceglie la città veneta delle ville. Stallone fra i protagonisti.
Bollywood, set a Vicenza
di Davide Fiore
Dopo due anni di battaglie legali sembra che la censura indiana finalmente abbia permesso la distribuzione del film Sonia, la pellicola dedicata alla figura di Sonia Gandhi che verrà presentata il prossimo 9 dicembre in occasione del 622esimo compleanno della "pasionaria" politica vicentina, presidente del Partito del congresso indiano. Vicenza salderà presto il legame col grande paese orientale, affidandosi alle riprese di un film 100 per cento Bollyood, che avrà Vicenza come suo set naturale. Incredible Love,la nuova produzione Nadiadwala Grandson Entertainment già si annuncia come la più importante pellicola indiana girata in Italia per la regia di Sabir Khan e vedrà come attori protagonisti due fra i più celebrati divi di Bollyood: Kareena Kapoor e Akshay Kumar. La prima parte della storia sarà negli Stati Uniti e vedrà l'interpretazione del liftato Silvester Stallone, che proseguirà le riprese nella provincia di Vicenza, per proseguire poi con Venezia e far ritorno in India. La Vicenza Film Commission di concerto con il consorzio Vicenza, attraverso le relazioni intessute con il mondo del cinema, è riuscita a piazzare l'unicità delle sue ville e ciò che resta dei paesaggi vicentini, quale location per questo set firmato Bollyood. «Si tratta di una formula innovativa di marketing territoriale che tende apromuovere sia la destinazione che le produzioni caratteristiche, apartire da quelle orafe», sottolineano dal coordinamento del progetto. Nonva dimenticato come nonostante il cinema indiano arrivi poco nelle sale italiane, votate alla maestà statunitense, resti comunque la prima realtà cinematografica al mondo con numeri che vanno «dai 1000 ai 1300 titoli di cui circa il 30 per cento girati all'estero». Sembra che i produttori indiani abbiano cominciato ad acquistare le prime company cinematografiche di Hollyood rendendo forse più variopinto il panorama d'oltreoceano. Vicenza punta a un aumento di turisti indiani nel territorio e il tam tam del richiamo turistico dovrebbe anche arricchire l'economia delle produzioni orafe. I dati forniti da Vicenza parlano di un consistente aumento di turisti indiani nel vicentino, «avvenuto a seguito di collaborazioni televisive con Deepti Bathnagar Production», con 8400 presenze lo scorso anno e in procinto di toccare le 10000 per l'anno in corso. Con l'avvio delle riprese, il produttore Said Nadiadala afferma: «Non potevamo scegliere una destinazione più romantica di Vicenza. Vi ambientiamo canzoni e scene nelle quali idue protagonisti si innamorano. La prima volta che ho visto Vicenza sono stato impressionato e attratto dalla sua ricca eredità magnificamente conservata».
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Giovedì 02 Ottobre 2008
VICENZA FARÀ SOGNARE GLI INDIANI. Sul set due star cinematografiche
Il film di Bollywood porta soldi e turisti
di Maria Elena Bonacini
Un matrimonio con fiori e ornamenti viola, dalle nostre parti, è quantomeno singolare. Se poi sul palco ci sono una ventina di ballerini indiani in completo e cappello bianco che ballano su ritmi “bollywoodiani” allora non può che essere un film. Sono insomma entrate nel vivo, a Villa Cordellina Lombardi, le riprese di “Incredible love”, film targato “Bollywood” della casa cinematografica “Nadiadwala Grandson Entertainement”, una delle tre principali del Paese dove si producono, ogni anno, dai mille ai 1.300 film. Il 30 per cento delle opere indiane viene girato all’estero. A beneficiarne principalmente è la Svizzera, dove la presenza di turisti indiani è in effetti triplicata. Ma ora sorride anche il Veneto: dopo alcune collaborazioni con Deepti Bathnagar Production, i turisti indiani sono aumentati dai 5.700 del 2005 agli 8.400 dello scorso anno, mentre a giugno 2008 erano già 5 mila. Ben venga quindi un nuovo film indiano. Ieri, a presentare alla stampa la pellicola, che coinvolge 250 persone, tra cui 50 comparse vicentine, sono stati il produttore Sajid Nadiadwala, il produttore esecutivo Vikram Razdan. Con loro il vicepresidente della Provincia Dino Secco, presidente del consorzio turistico Vicenzaè, e Vladimiro Riva, direttore del consorzio, del quale fa parte la Vicenza Film Commission, interlocutore della casa cinematografica per il progetto. «A Vicenza - afferma il produttore - abbiamo trovato un’organizzazione perfetta e un’accoglienza calorosa: tutto oltre le nostre aspettative». Protagonisti della pellicola - una commedia romantica che racconta la travagliata storia d’amore tra uno stuntman e una modella, che non credono nell’amore ma che s’innamoreranno proprio a Vicenza - sono i due attori più famosi dell’India, Akshay Kumar e Kareena Kapoor, che s’innamoreranno proprio nella città del Palladio. E al di là del colore e della cultura l’occasione sarà ottima anche per far conoscere il territorio. Ogni giorno, infatti, solo a New Dehli e Mumbai vengono venduti 17 milioni di biglietti del cinema. Una pubblicità impagabile per il Vicentino che, comunque, ha anche un ritorno immediato: la stima di Secco è infatti che «tra alberghi, pasti, compensi delle comparse e dei tecnici locali e servizi la produzione spenderà qui tra 1,5 e 2 milioni di euro.
Un romantico amore indiano sul "set" di Villa Cordellina
Vicenza
Dal cancello principale di Villa Cordellina Lombardi, a Montecchio Maggiore, indiani e bengalesi, che nel vicentino costituiscono una delle comunità più numerose, sbirciano al di là dell'inferriata, i più attrezzati armati di binocolo, per vedere all'opera i loro idoli, Akshay Kumar, l'attore considerato il numero uno in India, e Kareena Kapoor, i protagonisti di Kambakht Ishq (in inglese Incredible love, in italiano Tu fantastico amore), il film che in questi giorni si sta girando nella sede di rappresentanza della Provincia di Vicenza . Un kolossal della Bollywood indiana con un budget che s'aggira sui 19 milioni di dollari, diretto da Sabir Khan e prodotto dall'indiana Nadiadwala Grandson, una delle tre maggiori case cinematografiche indiane, in collaborazione con la milanese Scrix. Il set infatti, dopo sei settimane di permanenza a Los Angeles (nel cast anche Silvester Stallone che interpreta se stesso), da lunedì s'è trasferito all'ombra degli affreschi del Tiepolo e dei giardini all'italiana di Villa Cordellina Lombardi.«Merito delle relazioni che da alcuni anni ha dichiarato il vice presidente della Provincia di Vicenza , Dino Secco - Vicenza film commission , settore operativo del Consorzio Vicenza E', sta intrattenendo col mondo del cinema per proporre il Vicentino, terra dì grandi architetture e qualificati paesaggi, quale location per grandi set cinematografici. Si tratta di una formula innovativa di marketing territoriale che tende a promuovere sia la destinazione che le produzioni caratteristiche, a partire da quelle orafe».
Incredible love è una commedia d'amore: uno stuntman indiano, Viraj (Akshay Kumar), vuole fare carriera a Hollywood. Sostituisce Sylvester Stallone nelle scene più pericolose. Questa sfida è il suo chiodo fisso e non ha tempo per pensare all'amore. Continua però a confrontarsi con la bellissima Simrita (Kareena Kapoor), nella cui vita affollata non sembra esserci spazio per gli uomini. Come andrà a finire? Il lieto fine è assiurato.
Per la parte romantica del film sono state scelte le pittoresche location vicentine: oltre a Villa Cordellina Lombardi anche Piazza dei Signori, le vie del centro storico, la chiesa dei Filippini (dove si celebra il matrimonio) e il Liceo Quadri (per l'occasione trasformato in ospedale).
«Ho sempre girato i miei film fuori dall'India ha dichiarato il produttore Sajid Nadiadwala - Alle Mauritius, a Città del Capo, in Svizzera, in Austria, a New York, a Sydney, nella Gold Coast. Per "Incredibile Love" però non potevamo scegliere una destinazione più romantica dell'Italia e di Vicenza . La prima volta che ho visto Vicenza sono stato impressionato e attratto dalla sua ricca eredità di bellezza così attentamente conservata e colpito dall'ospitalità delle persone. Ringrazio Vladimiro Riva, il suo team, la Provincia di Vicenza con il Vice Presidente Dino Secco e Vicenza Film Commission per essersi prodigati per facilitare le riprese nel territorio vicentino. Noi dall'India siamo legati all'Italia da molto tempo. La moglie del nostro defunto e amato Primo Ministro Rajiv Gandhi, Sonia Gandhi, è nata in Italia ed è tuttora una delle persone più importanti a livello polìtico, poiché presiede il Partito del Congresso Indiano che sia attualmente governando il paese. Dopo "Incredibile Love" siamo sicuri che un altro ponte tra gli italiani e la nostra grande industria dello spettacolo sarà stato costruito».
Il gigante indiano dell’industria cinematografica indiana prepara un film che avrà come set speciale proprio la città. E ieri in molti si sono presentati, sperando nella notorietà
"Bollywood" chiama Vicenza, tutti in fila per un provino
Vicenza si prepara a diventare il set di un film di "Bollywood", l'industria cinematografica made in India, tra le più prolifiche del mondo. Anzi, secondo quanto è trapelato finora, sta per prendere il via la più grande produzione della Hollywood indiana, mai realizzata in Italia. Aprire al cinema indiano potrebbe voler dire attirare nuovo turismo proveniente dal Sud Asia, e la Vicenza Film Commission con il Consorzio di promozione turistica Vicenza è non intendono lasciarsi sfuggire questa opportunità. Ieri pomeriggio in città, all'hotel Tiepolo di viale San Lazzaro è iniziata la caccia ai figuranti di un film che verrà girato tra il 27 settembre e il 6 ottobre prossimi.
Sin dalle prime ore, le aspiranti comparse sono una cinquantina, di ogni età. Tra loro c'è Roberto Cavalcati, 48 anni, tecnico di laboratorio nella farmacia ospedaliera del San Bortolo. È il primo ad uscire e spiega perché dopo il turno in reparto si è precipitato al casting: «Unisco l'utile al dilettevole, in tempo di carovita». Ad entrare nella stanza blindata dei provini è anche un attore di lungo corso, Claudio Manuzzato, che ha alle spalle 20 anni di teatro e ha preso parte alle riprese di film importanti come "Il prete bello" di Carlo Mazzacurati: «Vorrei sapere se c'è anche qualche piccolo ruolo, ma purtroppo credo di no. Comunque vedremo, di certo ogni occasione è buona per far quadrare il bilancio mensile tra uno spettacolo e l'altro». Attendono pazienti il proprio turno anche parecchi giovani, come Anna Favero, studentessa ventiduenne di Giurisprudenza, occhi e capelli scuri che ricordano le ragazze indiane: «Non ho mai provato prima d'ora, spero sia una bella esperienza. Magari i miei tratti somatici serviranno a farmi superare il provino». Più giovane è Denise Crosara di Malo, fresca di diploma di grafica pubblicitaria: «Sarei curiosa di vedere come si gira un film , ma in realtà il mio futuro lo vedo nel campo della grafica». È in fila per prendersi una rivincita Riccardo Beni, 42 anni di Vicenza : racconta che quando era bambino, Adriano Celentano e Lino Toffolo vennero a Vicenza per selezionare delle piccole comparse e scelsero a sorpresa un suo amico. Maria Luisa Lollo, 50 anni, si è presentata all'appuntamento con il cinema spinta dalla figlia Serena, in fondo lei con il mondo dello spettacolo ha già avuto a che fare perchè «da ragazza ho lavorato come indossatrice e poi ho aperto un'agenzia di moda».
Intanto oggi dovrebbero fare tappa a Vicenza anche regista e produttore del film , seguiti a ruota da due divi di Bollywood che interpreteranno il ruolo dei protagonisti. Si attendono quindi maggiori dettagli sulla produzione. Per ora si sa che il cinema indiano, che sforna un migliaio di film all'anno, di cui il 30 per cento all'estero (soprattutto Gran Bretagna e Svizzera), intende scommettere su Vicenza e sui suoi luoghi più belli: le scene dovrebbero essere girate a Villa Cordellina Lombardi, piazza dei Signori, lungo alcune vie del centro, presso la Chiesa dei Filippini, ma anche all'ospedale di Noventa. «Cercavamo proprio questo, dare visibilità a Vicenza spiega Vladimiro Riva della Vicenza Film Commission - Il mercato indiano dal punto di vista turistico sta crescendo».
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Martedì 23 Settembre 2008
CINEMA. Una produzione indiana “girerà” a Vicenza e in provincia
Bollywood in città cerca comparse
di Chiara Roverotto
«È solo questione di tempo» aveva detto il lungimirante produttore (e regista) indiano Ismail Merchant (“Le Divorce" di James Ivory e una quarantina di film al suo attivo). «Bollywood invaderà New York e l’Europa con la sua musica, le danze, il cibo e anche i suoi film». Aveva ragione: quando Buzz Lurhman in “Moulin Rouge" decise di trasformare Nicole Kidman in una splendida dea, la fece danzare in costumi indù. E dopo arrivò “Monsoon Wedding" (14 milioni di dollari solo negli Stati Uniti). E ora Bollywood, che nasce dall’unione di Bombay più Hollywood (oggi Bombay si chiama ufficialmente Mumbai) è sbarcato a Vicenza. Da ieri all’hotel Tiepolo una produzione indiana di notevoli dimensioni ed importanza cerca comparse di età compresa tra i 18 e 50 anni per una pellicola che girerà qui, grazie alla collaborazione con Vicenza film commission. Ieri in attesa di poter vedere il responsabile del casting, c’erano una cinquantina di persone. Madri con figlie al seguito incuriosite più dall’ambiente che desiderose di una parte. Uomini dalle professioni più diverse: tecnici ospedalieri piuttosto che pubblicitari, o addetti alle vendite. Nel cuore una sola passione: la comparsa anche per pochi istanti. «Per dire c’ero anch’io - spiega Daniele Goldberg, 22 anni studente universitario, accompagnato da alcune ragazze più timorose e meno loquaci - ho già partecipato ad un film gotico, ma di produzione italiana: un’esperienza simpatica». Sulla scale anche noti nomi vicentini che non perdono occasione per comparire sugli schermi: Michele Cavallo fra tutti, che aveva già ottenuto una particina nel film di Matteo Garrone, “Primo amore", con protagonista un altro vicentino, Vitaliano Trevisan; e ancora, chi non si era perso “Casanova" di Hallstrom. Tra le donne, molte ragazzine, ma anche donne desiderose di mettersi in mostra, come Elisa D’Ospina, nella giuria nella recente edizione di “Miss Italia" e protagonista di uno spot per la Ferrari distribuito negli Emirati Arabi. «Se mi chiamano a Roma, non vedo perché non posso provare a Vicenza...» confessa. Ai partecipanti è stato chiesto un documento ed è stata scattata una foto. Nessuna domanda, solo l’indirizzo. Del film si sa poco: produttore e regista restano sconosciuti, ma ancora per pochi giorn i, assicura Vladimiro Riva direttore di Vicenzaè e responsabile di Vicenza film commission. Il famoso primo ciak si terrà per un matrimonio a villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore, ma anche nell’ospedale di Noventa e nel centro di Vicenza. Di sicuro ci saranno amori contrastati, genitori arrabbiati, drammi mitigati dalla commedia.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Domenica 21 Settembre 2008
DOMANI AL TIEPOLO
Si cercano comparse per un film indiano
Una produzione indiana - segnala un comunicato del consorzio “Vicenza è” per conto di “Vicenza film commission” - cerca comparse di età tra i 18 ed i 50 anni per una produzione cinematografica che girerà, grazie alla collaborazione con “Vicenza film commission” e gli enti pubblici vicentini, un film importante nel territorio vicentino: le riprese saranno effettuate da domenica 28 settembre a domenica 5 ottobre. Chi è interessato deve presentarsi all'hotel Tiepolo, in viale San Lazzaro, domani, lunedì 22, dalle 15 alle 20, munito di fotocopia di un documento di riconoscimento e fotocopia del codice fiscale, chiedendo della casa di produzione cinamatografica di Bollywood e di Vikram Razdan. Per ulteriori informazioni chiamare i numeri di telefono degli uffici di produzione della Scrix, a Vicenza: 0444.954935 oppure 0444.954934.
Dal 'Giornale di Vicenza' di Giovedì 18 Settembre 2008
SATELLITE. Per registrare un programma sul “mangiar sano”
In piazza il set di Disney channel
Gli amici di Topolino sbarcano sulle rive del Brenta e per un giorno Bassano si trasforma in un set per le riprese di Disney Channel. Il noto canale satellitare internazionale dedicato ai ragazzi, tra tutti i Comuni italiani ha infatti scelto Bassano per girare parte di un programma sull’alimentazione che verrà trasmesso in quasi tutto il mondo all’inizio del prossimo anno. Un’occasione unica per la città che, grazie alla segnalazione e alla mediazione del Consorzio turistico Vicenzaè, avrà la possibilità di comparire, anche se per meno di un minuto, su quasi tutte le reti di una delle televisioni satellitari più viste e seguite del globo. «Cercavamo una bella città caratteristica - spiegano i rappresentanti della produzione nazionale - e questa ci sembrava potesse fare al caso nostro. E visto che il programma sarà trasmesso in tutti i continenti, ne verranno confezionate due versioni: una in lingua italiana e una in inglese». Ieri mattina, quindi, la troupe composta da una decina di tecnici molto giovani, tra gli sguardi incuriositi e divertiti dei pass anti e dei bassanesi, ha piantato le tende in piazza Libertà, eletta come scenario ideale per la registrazione, di cui si conserveranno, in fase di montaggio, solo trenta o al massimo quarantacinque secondi di girato. Gli operatori, i segretari di produzione e gli addetti alla regia si sono subito messi all’opera per allestire la scenografia, sistemare i riflettori e trovare la giusta collocazione ad un paio di bancarelle di frutta e verdura. I membri dello staff e la conduttrice Amba Lo Faro, una giovanissima cantante già comparsa in altri show targati Disney, sono poi rimasti in centro per buona parte della giornata per girare questo piccolo tassello della trasmissione, che si configura come un vero progetto educativo incentrato sul “mangiar sano”. Un’iniziativa che prevede pertanto una serie di riprese anche in altre città del mondo, ciascuna associata ad un cibo tipico della nazione da esse rappresentato. A Bassano la protagonista è stata la pasta.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Sabato 6 Settembre 2008
SOPRALLUOGHI. Due star indiane, il produttore e il regista in città
Bollywood vuol girare un film tra ville palladiane e castelli
Potrebbe essere il colpo grosso per far conoscere definitivamente Vicenza nel dorato mondo del cinema orientale. Bollywood, la più grande industria cinematografica dopo quella americana - anzi oggi forse l’ha superata - torna ad interessarsi della città palladiana come location per i proprio film. Un anno fa ci fu la visita di V. Naga Raju, produttore e responsabile della Vemmas International Services: aveva preannunciato l’intenzione di realizzare sei produzioni in città e Vicenza Film Commission, guidata da Vladimiro Riva che si occupa proprio di Vicenza come testimonial per il cinema, aveva detto «ok. siamo qui». In questi giorni si sono materializzati personaggi ed interpreti di un film, già in parte girato dagli indiani con Silvester Stallone, alla scoperta di Vicenza. “Kanbakth Ishq” è il titolo dell’opera del regista Sabir Khan e nel cast ha i più bei nomi del cinema indiano, veri divi, come Akshaay Kumar e Kareena Kapoor, che in patria sono considerati alla stregua di divinità. Oltre alle due star viaggia con loro il poten te produttore Sajiid Nadiadwala. Il quartetto, tra una suite e l’altra, è alla scoperta di angoli suggestivi per alcuni ciak, tra ville, castelli e chiese. Ieri pomeriggio sono stati avvistati ai castelli di Montecchio, prima ancora in corso Palladio. Annuiscono, scattano foto e chiedono dettagli su dettagli. Chissà se Vicenza sarà alla loro altezza.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Giovedì 27 Dicembre 2007
BUSINESS & CINEMA. Un paio d’anni fa il consorzio Vicenza è e Vicenza Film Commission tentavano una nuova strada. Ecco i risultati
L’India spinge Vicenza e gira sei nuovi film
Marino Smiderle VICENZA
Avevano cominciato un paio di anni fa, quasi per scherzo. Era uno dei tanti tentativi di promuovere l’immagine di Vicenza in giro per il mondo. Non sapevano, quelli di Vicenza Film Commission, di accendere un motore che sta diventando un turbinio di iniziative e un volano per l’economia di tutta la provincia. Stiamo parlando di Bollywood, la più grande industria cinematografica del mondo, quella dell’India, che ha avuto la bella idea di scegliere Vicenza quale scenario dove ambientare diverse produzioni dell’anno che sta per cominciare. L’altro giorno Vladimiro Riva, consigliere delegato del consorzio Vicenza è, ha ricevuto la visita di V. Naga Raju, produttore e responsabile della Vemmas International Services, reduce da un incontro avuto niente meno che col presidente del Consiglio Romano Prodi durante l’ultima visita ufficiale del premier in India. Non è venuto a Vicenza per turismo, Naga Raju, «anche se la città è davvero bellissima», ci tiene a prec isare. No, niente turismo, solo business. La sua azienda, infatti, è tra le più importanti "piazziste" di location tra le major cinematografiche di Bollywood. «Ma sarebbe meglio correggere - interviene l’interessato -. In Italia e nel resto del mondo siete abituati a chiamare Bollywood tutta l’industria cinematografica indiana. In realtà dovete sapere che, oltre a Bollywood, che fa riferimento alla produzione di film in lingua hindi, ci sono anche Tollywood, Kollywood e Malluwood, a seconda se i film sono in lingua telugu, kannada o malayalam. Nel mio caso sto per concludere con sei distinte case di produzioni cinematografiche di Tollywood la realizzazione di sei film proprio qui nel Vicentino». Tollywood, per capirci, ha come base Hyderabad, che è la capitale dello stato dell’Andhra Pradesh. Il numero di film in lingua telugu è in continuo aumento e la scelta di girarli all’estero è dovuta alle preferenze del pubblico indiano (un film con l’Italia sullo sfondo è molto gradito) e ai costi. «Noi cerchiamo location che non comportino spese folli - confida N. R. Bheda, primo collaboratore di Naga Raju - e da questo punto di vista abbiamo trovato in Vicenza e nella sua Film Commission una grande collaborazione che si concretizzerà nel 2008 con i primi sei film». Si tratta di film di cass etta, non certo opere d’arte. Tipo polpettoni amorosi con lui che ama lei e con lei che ama l’altro e via di questo passo. La musica, per i canoni del gusto occidentale, è improbabile, ma in India se li bevono come il rosolio. Decine di milioni di spettatori a opera, è la media di queste produzioni che impiegano le star indiane del genere "miele e lacrime". «E vi posso assicurare - dice Naga Raju - che una discreta parte di chi assiste a queste proiezioni poi è attratto dai posti in cui i film sono stati girati». Dal punto di vista organizzativo, Vicenza è e Vicenza Film Commission si sono date da fare per procurare gli alberghi e le location dove verranno girate le scene. In più daranno una mano per i casting degli attori non protagonisti. Sì, perché le star vengono dall’India ma per rendere credibile il film devono esserci degli interpreti e della comparse locali. Per tutte e sei le produzioni ci saranno quindi delle selezioni e se ci sono vicentini e/o vicentine interessate ad avere una particina nei kolossal di Tollywood, si accomodassero. «Il nostro ovvio obiettivo - spiega Riva - è quello di attirare il maggior numero di turisti indiani. Tra l’altro il prossimo sarà l’anno del Palladio e per gli stranieri potrebbe essere un’occasione unica per visitare Vicenza. In più la presenza di questa case di produzioni indiane è anche l’occasione per offrire servizi di vario genere. La scommessa fatta due anni fa si sta rivelando vincente e gli indiani in particolare mostrano di apprezzare molto le soluzioni offerte dal nostro territorio». Mentre Riva parla scorrono sul portatile del produttore di Hyderabad le immagini dell’ultimo film girato a Stoccolma. La trama vede la presenza di un attore molto conosciuto in India che si innamora di una svedesona bionda e alta, il tutto con sottofondo di musica discutibile. Il genere è quello dei film di Natale che spopolano anche da noi, quelli di Boldi e De Sica, per capirci, che magari non saranno capolavori artistici ma che richiamano nelle sale tantissimi spettatori. «Più indiani vedono questi film - calcola Riva - più aumentano le probabilità di vederceli girare per Vicenza e il Vicentino il prossimo anno». E, ciliegina sulla torta, per far capire come il Vicentino possa davvero essere una sorta di Eden per i film indiani, ecco che Vicenza è ha portato la troupe di Naga Raju fino a Lusiana, città natale di Sonia Ghandi, una che a New Delhi e dintorni è piuttosto famosa. Chissà che non venga in mente di farci un documentario.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Lunedì 3 Settembre 2007
ULTIME DALLA MOSTRA AL LIDO. LA VETRINA DELL’EX CASINÒ OFFRE UNO SPUNTO AL CONSIGLIERE DI “FILM COMMISSION”
Vicenza e il cinema, bella Ipotesi E che “Only you” non resti sola...
Enzo Pancera VENEZIA
La Mostra cinmatografica al Lido di Venezia è una vetrina troppo ghiotta per istituzioni regionali e locali che, a vario titolo, si occupano di cinema e che possono servirsene per attirare l’attenzione sulle proprie iniziative. Ieri, in un incontro nell’ex Casinò, Vladimiro Riva, consigliere delegato di Vicenza Film Commission, sezione del Consorzio Vicenza è, ha illustrato alla stampa indirizzi e progetti per valorizzare come set cinematografico ideale il territorio vicentino, “cuore del Veneto”, la cui peculiarità, secondo il vicepresidente della Provincia Dino Secco, che affiancava Riva, è di non essere “monotematico” ma di poter contare su variegate attrattive per sedurre le produzioni. Riva ha ammesso che in quest’ambito si deve recuperare un annoso disinteresse. È essenziale per strutturare l’offerta di Vicenza come location il propellente finanziario che si attende da una nuova legge regionale e da concomitanti provvedi menti nazionali. L’allestimento di un “porto” - attrezzato specificamente e non solo affidato all’amicale ospitalità della Libreria Due Ruote del compianto Virgilio Scapin – è essenziale per favorire l’operatività delle troupe e l’ospitalità concorrenziale è una carta essenziale accoppiata all’indicazione degli sfondi ambientali più intriganti (location scouting). L’esperienza prova che in mancanza di queste risorse le produzioni s’indirizzano verso regioni limitrofe più allettanti. D’altro canto è sempre l’esperienza a dimostrare che le immagini del territorio veicolate da cinema e tv sono la più efficace delle promozioni: l’aver ospitato l’anno scorso la soap opera sudcoreana Only you ha immediatamente sollecitato l’interesse degli operatori turistici sudcoreani per la cucina e il paesaggio vicentini. Vladimiro Riva ha manifestato anche interesse per la formazione: il recupero di un’esperienza come Ipotesi Cinema, iniziata negli ’80 a Bassano da Ermanno Olmi e Paolo Valmarana potrebbe oggi dare ulteriori frutti, affinando la professionalità di operatori che nella miriade delle televisioni locali possono trovare interessanti opportunità. E non è da trascurare il cineturismo che, attirando i cinefili sui luoghi in cui sono stati girati film famosi, fa scoprire le attrattive della gastronomia e dell’artigianato. A rinfrescare la memoria sui molti set prestigiosi ospitati nel Vicentino si è proiettato per i convenuti un dvd. Da Senso a Don Giovanni e a Primo amore si sono succedute immagini che testimoniano di un connubio tra Vicenza e il cinema che, negli anni, si è celebrato spontaneamente e quasi casualmente: ora si vorrebbe passare a una fase programmata. In ogni caso l’appuntamento per la prossima Mostra è motivato dalla diffusione di un filmato che sarà realizzato da Vicenza Film Commission per i 500 anni dalla nascita di Palladio. Riva, in conclusione, ha voluto anche ricordare un paio di eventi non positivi di natura molto diversa (lo scacco può stimolare il progresso): il mancato accordo per ospitare alcune puntate di Beautiful (il modello televisivo alieno “non olet” se produce, eccome, immagine) e la cessata attività del Cineforum di Vicenza nonostante i 53 anni di vita e la professionalità del prof. Calderale. Per chi si occupa di cinema a Vicenza è sempre una bella scommessa.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Mercoledì 29 Agosto 2007
Vicenza Film Commission
Vicenza Film Commission è da tre anni l'organo per la promozione dell'immagine di Vicenza attraverso i mezzi audiovisivi in tutto il mondo. Film Commission ha come obiettivo la promozione del territorio di tutta la provincia, attraendo produzioni sia italiane che straniere e incentivando lo sviluppo dell'industria cinematografica sul territorio creando nuove opportunità di affari. L’agenzia può fornire i permessi necassari per filmare e inoltre risolve i problemi che la produzione può trovarsi a dover affacciare nella fase di pre-produzione. Ha sede al consorzio Vicenza è, in via Fermi 34 a Vicenza. Nel sito di Vicenza Film Commission c’è anche un’ampia galleria di location e di riprese aeree della provincia. Il presidente è Dino Secco, il direttore è Vladimiro Riva.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Mercoledì 29 Agosto 2007
Una coproduzione italo-francese su Rigoni Stern. A Bassano un film sulle atmosfere amorose
di Nicoletta Martelletto
Vicenza, un grande set. Lo è stata per occasioni ormai entrate nella storia del cinema, come “Il commissario Pepe” nel 1969 o dieci anni dopo il “Don Giovanni” di Losey ma lo sarà sempre di più ora che il meccanismo delle location in Veneto si è messo prepotentenente in moto. Vicenza Film commission, l’agenzia collegata al consorzio turistico “Vicenza è”, ha ricevuto nelle ultime settimane numerose richieste di accoglienza e di collaborazione da parte di produzioni italiane e straniere che vogliono sfruttare gli scenari architettonici e naturalistici del Vicentino in film e fiction. In agosto Bassano ha fatto da sfondo alle riprese di “L’amore che sai che io...” del regista Paolo Galassi, colpito dalle atmosfere della cittadina sul Brenta: con la complicità di due bassanesi, il truccatore Ilario Baggio e lo scenografo Martino Dissegna, la Sherwood Fil Produttori Riuniti ha ambientato qui uno dei tre episodi del film che ha come filo conduttore uno sguardo, un attimo della loro vita legato all’amore. “Terra di un uomo” è stato in vece girato tra fine luglio e i primi di agosto in Altopiano, in luoghi indicati dallo scrittore Mario Rigoni Stern che mai compare nel lungometraggio ma i cui racconti hanno ispirato la coproduzione italo-francese Shellac Sud di Marsiglia e la Route 1 di Torino. I registi Jean-Francois Neplaz ed Elisa Zurlo torneranno in ottobre per nuove riprese, che riguardano anche la Valle d’Aosta, dove Rigoni Stern è stato militare, e la steppa russa. Anche in questo caso Vicenza film commission ha tessuto i contatti con gli uffici turistici e le comunità montane per aiutare il lavoro dei cineasti. C’è poi una richiesta della Pacifico di Roma per girare alcune puntate per Sky e Italia Uno di un serial sul lavoro degli stuntman, che si muoveranno con cavalli, moto, auto, paracadutisimo, roccia,sci e motoslitte... scenari a iosa individuati nel Vicentino, si vedrà se l’intesa andrà in porto. Una richiesta allla Provincia invece è arrivata dalla produzione di un thriller, “Il Boia-The Hangman”, con Franco Nero e Luca Lionello tra i protagonisti, per la regia di Fabrizio Vieceli e la produzione Storaro: avendo visto le foto di villa Cordellina Lombardi a Montecchio, chiedono di poter girare il trailer pubblicitario del film, lungo il viale principale e la scalinata d’accesso, affascinati dal potenziale mistero del luogo. La Self ish Production sta invece realizzando un film su santa Bakhita, suor Moretta come era conosciuta a Schio dove ha vissuto per anni nel convento delle canossiane: oltre a scene in villa a Zianigo, sarà Schio a dover individuare un convento, una chiesa, una locanda e strade adatte alle riprese. “The Anatomist” è un altro film di cui da New York si chiedono location in Veneto: tratto da una novella comica del XVI secolo, dovrebbe essere ambientato tra l’Università di Padova, Venezia e Vicenza, di cui si chiede l’uso di Teatro Olimpico e ville. Matteo Colombo il protagonista indaga sulle origini fisiche dell’amore... Infine una anticipazione, sempre legata ai luoghi nascosti del Vicentino: la cava Arcari a Zovencedo, in concessione ai Morsoletto, potrebbe essere lo scenario di una diretta televisiva su “La7” a fine ottobre. La splendida cava in galleria, già utilizzata per alcuni concerti, dovrebbe ospitare le riprese del collaudato spettacolo teatrale di Marco Paolini “Il sergente”, ispirato al libro di Rigoni Stern, mai passato in tv. In corso i contatti con Comune, Provincia, concessionari.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Venerdì 18 Maggio 2007
L’iniziativa. Fino a metà ottobre Provincia e “Vicenzaè” propongono una nuova formula per i turisti
Le visite ai tesori palladiani diventano un tour attraverso i set dei film di culto
(ma. sc.) L’architettura, anche se firmata da uno dei maestri di tutti i tempi come Andrea Palladio, da sola non basta per attirare i visitatori. O meglio, non è sufficiente per far fare a Vicenza il salto di qualità nei flussi turistici. «Sono le emozioni a muovere le persone», afferma Vladimiro Riva, del Consorzio Vicenzaè. Con queste premesse la Provincia e il Consorzio, in collaborazione con Vicenza Film Commission, hanno deciso di riproporre le visite guidate ai capolavori artistici della città per tutti i sabati e le domeniche, dal prossimo 19 maggio fino a metà ottobre. Con una novità fondamentale: quest’anno l’architettura sarà solo una delle attrazioni. L’altra è costituita dalle “location” di celebri film italiani o internazionali, individuate proprio a Vicenza da registi quali Monicelli e Scola. Insomma, un’escursione alla scoperta della città già vista e racconta ta nei film è ciò che dovrebbe toccare le corde più profonde dei visitatori. Non a caso l’iniziativa s’intitola “Palladio per mano nel grande set di Vicenza”. Nel 2006, le visite guidate richiamarono a Vicenza 2.138 turisti, provenienti da 29 Paesi diversi e da tutte le regioni italiane esclusa la Valle d’Aosta. Stavolta l’obiettivo è coniugare le grandi arti del passato, dall’architettura palladiana alla pittura del Tiepolo, con la settima arte: il cinema. Si potrà così andare a curiosare a “Villa Valmarana ai nani”, quella del film “Il commissario Pepe”, di Ettore Scola oppure a “Villa La Rotonda”, location del “Don Giovanni di Joseph Losey, o ancora al Teatro Olimpico di “Casanova 70” di Monicelli e di “Casanova” di Hallstrom. Si potranno anche visitare le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari e di assistere ad una videoproiezione sull’opera del Palladio, curata da Giuseppe Barbieri. «Bisognerebbe mobilitare i grandi produttori di fiction televisive e film - dice Riva, che ha presentato l’iniziativa con Dino Secco, assessore al turismo - ma purtroppo, il Veneto non dà contributi per attirare i produttori, che vanno in altre regioni. Ora una proposta di legge c’è, vediamo se Galan la porterà in fondo come ha promes so». La visita di sabato (14,30-17,30) toccherà Teatro Olimpico, Basilica Palladiana e Palazzo Leoni Montanari. La domenica mattina si parte alle 9,30 e con il bus si raggiungono la Basilica di M. Berico, le ville Valmarana ai nani, La Rotonda e Cordellina. I prezzi: 10 euro per il sabato, 15 per la domenica (20 per entrambe). Gratis fino a 12 anni. Sconto del 10% per i soci Touring Club.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Martedì 10 Aprile 2007
E Vicenza va in India alla fiera del cinema
Delegazione berica cerca accordi commerciali
Vicenza. (al.mo.) C’era anche una mega delegazione italiana, assieme al ministro per le comunicazioni Paolo Gentiloni. Quelle che ai nostri governi piacciono tanto: 70 persone, tutti assieme alla grande fiera degli affari e dello spettacolo a Mumbai (l’ex Bombay), in India. Ma alla Ficci-Frames 2007, organizzata dalla Federazione delle Camere di commercio e dell’industria indiane (con la collaborazione dell’Italia), c’erano anche alcune società che si occupano di cinema. Sei in tutto, compresa la Vicenza film commission, braccio operativo di Vicenza è che da qualche anno cerca di trasformare città e provincia in un set permanente per attirare produttori e registi di mezzo mondo. In India per l’occasione è stato firmato un accordo di collaborazione fra il governo italiano e la Ficci nel campo dello spettacolo e della cinematografia: un Mou (memorandum of understanding). Insomma un protocollo di intesa. Obbiettivo: coproduzioni, finanziamenti pubblici e privati, tecnologie, applicazioni multimediali, collaborazioni musicali, fotografia. Co me dire che Cinecittà sposa Bollywood. E di questo accordo non poteva che gioire anche la Vicenza film commission. Che anche se alla fiera di Mumbai è andata a fare i suoi affari personali, in qualche modo da quella grande intesa cinematografico-commerciale fra i due Paesi ne ricaverà sicuramente qualche beneficio. Non per nullla alla Ficci-Frames era in buona compagnia. C’era l’Umbria film, Mestiere Cinema, Cinecittà, Filmitalia con la presidente Irene Bignardi, Romafilmfest, testimonial come Giancarlo Giannini e Anna Galiena ma soprattutto l’intera Regione Lazio che si è portata dietro l’oscar per le colonne sonore Nicola Piovani. Sbarco alla grande, quello italiano. Che già da tempo ha visto le possibilità di entrare in affari con un India in forte crescita economica. Spettacolo compreso. Una scommessa anche per Vicenza, che soprattutto grazie al Palladio ha già ospitato negli ultimi anni troupe straniere in cerca di ambientazioni romantico-rinascimentali. E così con l’aiuto di Vicenza film commission che fornisce location e supporto logistico sono arrivati oltre ai soliti americani anche indiani, coreani e cinesi. L’anno scorso è passata da qui la soap coreana Only You, in settembre era arrivata la Kumar Raj, colosso cinematografico di Mumbai, per girare alcune riprese del film intito lato “Pensiero profondo” con l’attrice indiana Tina Rana. Poco dopo il canale indiano Star One che ha mandato in onda una tramissione girata in Italia con le attrici e modelle indiane. Insomma adesso tra un ciak e l’altro si parla di affari. Altri tempi rispetto al Tognazzi del Commissario Pepe e al Signore e Signori di Germi, quando davanti alla cinepresa e nei titoli di coda comparivano fierissimi anche Araldo Geremia e Virgilio Scapin.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Domenica 17 Dicembre 2006
“Vicenza È” presenta il suo calendario 2007, un amarcord di tutti i film girati in città e in provincia
Vicenza, un set cinematografico ideale Ora vuol catturare il regista di Beautiful
Da “L’ebbrezza del Cielo”, diretto da Giorgio Ferroni nel 1940, a “Miss Take”, la più recente lavorazione di Filippo Cipriano: Vicenza con la sua provincia è un grande set cinematografico, e già dagli anni ’40 e molti registi vi hanno ambientato scene o interi film. E c’è chi ha in mente, come Vladimiro Riva, consigliere delegato del consorzio Vicenza è, di stringere un accordo con i produttori di Beautiful per portare a Vicenza le cineprese della più longeva e famosa soap opera del mondo: «Vorremmo far loro girare una serie di puntate nel Vicentino. Sarebbe un contesto ideale per Beautiful, e un formidabile veicolo di promozione internazionale per Vicenza». In omaggio a questa potenzialità all’altezza, se non di Hollywood almeno di Cinecittà, la Provincia e il consorzio di promozione turistica Vicenza è hanno dedicato al tema “Set cinematografici nelle terre del Palladio” il calendario 2007, targato Provincia di Vicenza. Ogni mese vede protagonista un film famoso, offrendo una scheda tecnica su regista e attori e una galleria di frame che immortalano attori molto noti con sullo sfondo vie, palazzi, piazze e soprattutto ville di Vicenza e provincia. C’è da scommettere che pochi vicentini sanno quali e quanti (ben 57) ciak siano stati girati nel Vicentino. Scelto innanzitutto per la sua bellezza. E infatti nel calendario 2007 la cosa migliore non è la grafica, bensì i set stessi. Vicenza con i suoi gioielli ereditati dal genio del Palladio brilla su tutto, perfino sulle star cinematografiche e sui maestri della regia che hanno calcato la scena naturale berica. Commenta Manuela Dal Lago, presidente della Provincia: «Mi sono accorta che come bellezza Vicenza tiene il passo di Roma e Firenze quando ho partecipato ad una delegazione Enit delle tre città in visita in India. Il filmato promozionale realizzato dalla Vicenza film commission ha dimostrato a me e agli indani che in Italia c’è un gioiello ancora troppo poco conosciuto: la provincia del Palladio. Chi ne fa la conoscenza, registi compresi, se ne innamora subito». Tra i primi a sottolineare la possibilità che il Vicentino avrebbe di inserirsi nel business cinematografico è stato Ulisse Lendaro, il produttore vicentino di Still Lfe e Miss Take: « ;Per produzioni di buona qualità e basso costo Vicenza è l’ideale, perché le troupe devono spostarsi solo di 30 km per raggiungere la montagna, il mare, la pianura, la collina. Vicenza come set ha tutto, esclusi gli scenari metropolitani». Forse fu la stessa intuizione che mosse i registi Mario Soldati (Piccolo mondo antico), Luchino Visconti (Senso), Mario Monicelli (Casanova 70), Pietro Germi (Signore e signori), Elio Petri (Un tranquillo posto di campagna), Ettore Scola (Il commissario Pepe), Ermanno Olmi (I recuperanti), Dino Risi (La moglie del prete e Sessomatto), Luciano Salce (La presidentessa), Alberto Sordi (Il comune senso del pudore), Adriano Celentano (Geppo il folle), Salvatore Saperi (La bonne), Pupi Avati (Ultimo minuto), Carlo Verdone (Perdiamoci di vista), Carlo Mazzacurati (Ritratti), Liliana Cavani (Ripley’s game), Choi Moon Suk (Only you). E si tratta solo delle produzioni più note che hanno scelto Vicenza per affascinare il pubblico dei cinema. «Turismo, enogastronomia, e perché no, produzioni cinematografiche: sono questi i nuovi business su cui può puntare Vicenza» è il messaggio che la Provincia intende lanciare con questo calendario.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Venerdì 3 Novembre 2006
Televisione. La troupe di Star Class gira a Vicenza
La più dolce fra i dolci è la bella indiana Deepti
Cultura e gastronomia: la vedette in zona da pochi giorni
Vicenza. (n. m.) Si chiama Deepti Bhatnagar, è sulla trentina, suadente e mora come solo le indiane sanno essere. È una delle vedette della tv di Mumbai, che la domenica conduce il programma “Star Class”, dedicato ai viaggi. Una sorta di “Sereno variabile” in chiave planetaria. La bella conduttrice, già attrice e modella ed ora anche produttrice, da due giorni è di nuovo nel Vicentino per girare la quarta puntata di uno speciale sull’Italia che andrà in onda a metà novembre in occasione della quinta edizione della Festa Italiana; con lei quattro membri della troupe, che in precedenza hanno fatto tappa a Roma, Firenze, Venezia, città alle quali - come Vicenza - verrà dedicata una puntata.
Le soste in terra palladiana sono state strategiche: percorsi culturali tra centro storico di Vicenza, teatro Olimpico, Monte Berico, villa Cordellina, Marostica, villa Godi Malinverni a Lugo; percorsi enogastronomici alle cantine Zonin a Gambellara, tra i panettoni della Loison a Costabissara e tra le grappe della Poli a Bassano. In arrivo dall’Hollywood indiana anche una troupe per set fotografici (cotoni indiani tra ville e palazzi) e il cast di un ciclo di telefilm intitolati “Detective”, con i protagonisti all’opera per risolvere casi in tutto il mondo, tra cui appunto un giallo a Vicenza. La regia dell’operazione è di Vicenza Film Commission, all’interno del consorzio di promozione turistica Vicenza è. Ha curato personalmente i contatti con il regista russo Sergey Soloviev, accompagnato dallo sceneggiatore Sergey Ivanov e da alcuni tecnici, il direttore di Film Commission, Vladimiro Riva: la troupe russa cercava le quinte per un prossimo film ed ha visitato alcune ville vicentine, alla ricerca di spazi interni antichi e lussuosi (le ville Caldogno, Godi Malinverni, Imperiale Lampertico, Poiana) per una rivisitazione moderna di Anna Karenina di Tolstoj.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Venerdì 27 Ottobre 2006
Tv. La produzione scrive a Vicenza Film Commission: serve un milione di euro
“Beautiful”, pronti a girare 20 puntate di soap in Veneto
Vicenza. Li immaginate trenta minuti in una villa palladiana, con Brooke ed Eric teneramente e temporaneamente di nuovo insieme prima dell’ennesimo colpo di scena? Potrebbe accadere. La ventennale regina della soap televisive, “Beautiful”, potrebbe traslocare - come ha già fatto in passato - sui set europei scegliendo il Veneto come teatro di una ventina di puntate da girarsi nell’estate del 2007. Una richiesta in questo senso è arrivata dalla produzione americana a Vicenza Film Commission, braccio cinematografico del consorzio promozionale Vicenza è, che vede il suo direttore Vladimiro Riva operativo anche sul fronte del distretto orafo-argentiero. Nella doppia veste, Riva è stato contattato della Cbs per ospitare il set in Italia, e nello specifico nel Veneto, dove gli attori amerebbero lavorare (e combinare così anche un soggiorno turistico) e sarebbero disponibili a promozioni pubblicitarie da concordarsi con aziende a caccia di volti per i loro prodotti. L’operazione avre bbe - così com’è avvenuto con troupe indiane, coreane e giapponesi - un ritorno di tipo turistico-commerciale. Ma serve 1 milione di euro, più l’ospitalità: Riva ha interpellato la Regione, l’assessore Gava risponderà al rientro dell’Oriente.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Giovedì 21 Settembre 2006
Cinema. Cominciate ieri in città le riprese di “Pensiero profondo”, pellicola asiatica che ha trovato ospitalità da Vicenza film commission. Oggi si gira alla Cordellina e sui colli Berici
Ciak in Piazza con l’attrice indiana
Vicenza. Una storia d’amore con un’anima thriller. Sarebbe normale e già vista sul grande schermo, se non fosse che i protagonisti sono attori indiani, che la produzione è della Kumar Raj, colosso della cinematografia indiana, e che il film praticamente inizia a Vicenza. Ciak con sfondo architettonico ieri per «Pensiero profondo», l’ultima pellicola di quella “macchina da guerra” cinematografica di Mumbay, che solo scorso anno ha prodotto 1041 film, 300 dei quali girati in gran parte all’estero. In piazza dei Signori soprattutto s’è accesa la curiosità dei vicentini che hanno fatto corona alla cinepresa e alla bella attrice, protagonista anche di un incontro filmato con bambini vicentini e già al suo quarto film quest’anno. Il tutto grazie a “Vicenza film commission”, braccio operativo del consorzio “Vicenza è” per quanto riguarda la caccia alle loc ation cinematografiche. La protagonista della pellicole è Tina Rana Radkhika, che nel film è Pooja, divisa dall’amato (l’attore Sanjay Kumar, vincitore in patria di molti premi, rimasto in India) dalle regole di casta e dagli obblighi familiari che li vogliono destinati ad altri. Un cast di nove persone - tra tecnici e attori - giunto ieri ad ora di pranzo a Vicenza si è mosso ieri in centro storico tra Giardino Salvi e piazza dei Signori; in serata hanno ripreso i colori del tramonto a Monte Berico. Oggi la troupe sarà a villa Cordellina e al Golf club Colli Berici a Brendola, per le ambientazioni verdi. Domani ultimi ciack tra Marostica e Bassano, prima della partenza di sabato mattina. La trama, complicata quanto serve a reggere le tre ore di durata della pellicola, per la prima volta affronta uno dei problemi che più preoccupano l’industria degli audioviosivi, non solo in India: la pirateria. Il protagonista maschile, uno scienziato innamorato di una ragazza proveniente dallo stesso villaggio che però ha studiato a lungo a Vicenza, nel film inventa uno strumento in grado di fermare la pirateria audiovisiva. Deve però fare i conti con la mafia locale e con una serie di ostacoli che alla fine non gli impediranno di ottenere un premio come riconoscimento del lavoro svolto, grazie anche all’aiuto della sua amata, che ricorderà a più riprese la sua vacanza di studio in terra italica. La troupe indiana sta girando quindi per ricostruire il passato “vicentino” della fanciulla protagonista. Al risultato si è arrivati per il biennale lavoro di promozione di Vicenza come set cinematografico, già sperimentato da grandi registi come Losey in passato e più recentemente da Belluco col “Il santo” e da troupe coreane per le fiction. Il consorzio «Vicenza è» è sbarcato quest’anno a Mumbay per partecipare alla fiera delle location, forti del risultato ottenuto lo scorso anno, che ha visto moltiplicare per 40 il numero delle presenze di turisti provenienti dall’India. Ma i problemi non mancano, secondo Vladimiro Riva, a partire dalla sensibilità degli amministratori a sfruttare questo nuovo filone di promozione turistica. «In Veneto manca una legge regionale di incentivi a favore del cinema - sottolinea il direttore di “Vicenza è” - Da noi non esistono, mentre ad esempio la provincia di Lecce stanzia 500 mila euro per questo settore. Per non parlare del Piemonte o di altre regioni».
Articolo tratto dall´inserto Nova del Sole 24 Ore in data 06 Luglio 2006.
Il film diventa volano per il turismo. Ma in Italia il fenomeno è poco sfruttato
Cinema nuova strada per produrre un film, per valorizzare il nostro territorio, le nostre location e il nostro patrimonio artistico, che tutto il mondo ci invidia: il Cineturismo. Perché solo il cinema ha la capacità di sedurre e di suscitare nel pubblico, attraverso le immagini di paesaggi e location, la voglia di visitare i luoghi dove questi film sono stati ambientati. In Italia il fenomeno per ora è ancora limitato e casuale. Proprio il mese scorso si è "concluso l'Ischia Film Festival, diretto da Michelangelo Messina e giunto alla sua IV Edizione, che premia le opere cinematografiche e audiovisive che hanno saputo meglio valorizzare il territorio. Questo festival è particolarmente significativo perché è l'unica manifestazione che può vantare al suo interno un Mercato (Biet, la Borsa intemazionale sul Cineturismo), dedicato alla negoziazione d'affari relativi al cinema, al turismo e alla collocazione delle location. Il direttore Michelangelo Messina, che ha vissuto a New York per alcuni anni sempre con la passione per il cinema, ci racconta che dopo essere ritornato nella sua Isola, si è imbattuto in un articolo che parlava del film Il Ciclone di Pieraccìoni e di quante persone nel 97 erano andate a visitare le location in Toscana dove era stato girato. «Allora mi sono detto: bisognerebbe premiare coloro che riescono a identificare questi luoghi. Così mi sono messo alla ricerca per capire il rapporto tra produzione e territorio. E scopro che Angelo Rizzoli — che ha costruito sull'isola d'Ischia alcuni alberghi — già nel '57 intuisce che la potenza della macchina da presa è superiore a qualsiasi altra cosa e crea pellicole per promuovere Ischia e, di conseguenza, i suoi alberghi. Anticipando addirittura il film diventa volano per il turismo, ma in Italia il fenomeno è poco sfruttato che solo negli anni settanta si interessano ai primi studi sul marketing territoriale». Rizzoli realizza infatti pellicole come Vacanze ad Ischia (1957) di Mario Camerini, con Vittorio De Sica, Isabella Corey, Antonio Cifariello, Maurizio Arena, Peppino De Filippo, e Appuntamento ad Ischia (i960) di Mario Mattioli con Mina e Modugno.
In realtà, gli americani nel 1953 girano Vacanze Romane di William Wyler con Audrey Hepburn e Gregory Peck e, senza volerlo, promuovono la città di Roma in tutto il mondo. Indimenticabile la scena dove la Hepburn e Peck mettono la mano nella Bocca della verità: dopo quella scena, il monumento è diventato per tutti i turisti una meta obbligata. Così come la Fontana di Trevi e Via Veneto, grazie al film La dolce vita di Federico Fellini. In un momento difficile per la produzione cinematografica come l'attuale, il Cineturismo sembra una reale opportunità alla portata di tutti. Pensiamo a film come Respiro (2002) di Emanuele Crialese con Valeria Golino e Vincenzo Amato che ha vinto la Semaine de la Critique al Festival di Cannes. In Italia è passato quasi inosservato al grande pubblico, ma in Francia ha spopolato incassando 10 milioni di euro e scatenando nei francesi il desiderio di visitare l'isola di Lampedusa, location del film. Sono sicuro che né il regista né il produttore avevano previsto o studiato prima delle riprese una strategia di marketing territoriale. Le stesse fiction televisive hanno incrementato considerevolmente il turismo, come Città della Pieve (nella Regione Umbria) dove è girata la serie Carabinieri, la città di Gubbio (sempre in Umbria) dove si gira Don Matteo. Le visite al castello di Elisa di Rivombrosa vicino a Torino sono passate da 300 visitatori al mese a tremila nel week-end. In altre parole, realizzare un film porta sempre bene all'economia locale. Come osserva l'avvocato Leonardo Paulillo (tra i primi a occuparsi in Italia delle problematiche legali del product e del placement territoriale e coordinatore al Convegno nazionale sul Cineturismo): «Il placement del territorio ha le capacità per divenire, grazie anche all'indotto, volano economico per le industrie cinematografiche e turistiche. Il fenomeno del movie, che si allarga a comprenderetutto l'audiovisivo e induce turismo, è la chiave d'accesso alla triangolazione cinema-territorio-turismo». È sfato fatto uno studio sul ruolo e sull'impatto economico delle attività dell'Ape, l'Associazione dei produttori esecutivi che ha curato molte produzioni straniere (tra le quali quella di Gangs of New York, di Martin Scorsese, e Rome per la Hbo e Bbc), dal quale è emerso che l'associazione "muove" circa 350 milioni di euro l'anno sul nostro territorio. Soldi che vengono dall'estero e che vengono spesi in Italia. «Abbiamo cercato di capire dove si spendono questi soldi sul territorio italiano — dice Marco Valerio Buggini, presidente dell'Ape—. Da uno studio dell'Università La Sapienza di Roma risulta che il 50% viene speso nel Lazio. Perché c'è Cinecittà e poi perché c'è una tradizione cinematografica. In seconda posizione c'è il Veneto con il 22%, poi la Lombardia, la Toscana e la Campania. Ma, soprattutto, quanto rendono questi soldi? Tutti i progetti audiovisivi danno un reddito di 1 euro speso sul territorio per l'equivalente di 2 euro d'indotto sul territorio stesso. Se si considerano anche le "entrate turistiche" per produzioni cinematografiche e televisive, questo moltiplicatore di reddito sale a 3,54 euro. Un dato utile quando si cercano sovvenzioni per le produzioni dalle regioni o dai privati: nessuna "elemosina", ma calcoli precisi. Anche gli incentivi fiscali o il Tax shelter — che molti considerano sistema dì finanziamento pubblico a fondo perduto — sono invece investimenti per sviiuppare l'economia del territorio. Con Rome abbiamo investito 150 milioni di euro e, a conti fatti, abbiamo quasi quadruplicato l'investimento». Tutto questo dimostra che il Cineturismo può essere un nuovo business, ma è necessario che i responsabili delle Regioni, gli imprenditori con i produttori cinematografici e televisivi, gli assessori al Turismo e alla cultura, le Film commission, i tour operator si siedano intorno a un tavolo per studiare tutti insieme nuove strategie per un Cineturismo che sia realmente efficace. Conclude l'avvocato Paulillo: «Tutto questo è possibile, ma la prima strategia è certamente averne una, noi abbiamo l'Ischia Film Festival».
di Franzesco Apolloni, Autore e regista cinematografico
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Mercoledì 28 Giugno 2006
La fabbrica delle emozioni. Vicenza Film Commission e Camera di commercio ci credono
Nasce il distretto del cinema
Produttori stranieri visitano le varie location del Vicentino «Questa è una zona ideale per girare film». E se son rose...
di Marino Smiderle
Vicenza. Se le fabbriche del settore tessile e orafo boccheggiano, perché non dare spazio alle fabbriche di emozioni? Vicenza Film Commission ci crede e ci prova. Dopo alcuni episodi della soap opera coreana girati in città (titolo: Only you) e coronati da un’audience elevata a Seul e dintorni, ieri sono venuti in missione berica alcuni rappresentanti tra le più autorevoli case di produzione cinematografica. Vogliono vedere se da queste parti c’è l’occasione per lavorare bene. «Di sicuro l’ambiente è ideale - osserva Bridget Irene Pastor, tedesca, della Panda Prods - e le location che ci hanno fatto vedere sono incantevoli. Ovviamente dipende molto anche dalla trama del film, dalla sceneggiatura e da lle condizioni economiche. Tuttavia adesso sappiamo che a Vicenza possiamo trovare un appoggio e un’organizzazione di primo livello. Non è una cosa di poco conto e di sicuro lo faremo presente ai nostri produttori. Credo che ci siano grandi possibilità per poter iniziare una collaborazione proficua per entrambe le parti». Giuseppe Sbalchiero, vicepresidente della Camera di commercio, Oscar Zago, presidente degli albergatori vicentini, Pietro Magaddino, assessore al turismo del Comune di Vicenza, Dino Secco e Vladimiro Riva, presidente e consigliere delegato di Vicenza è, gongolano. Questa iniziativa, partita un po’ in sordina, con risorse più che limitate, sta prendendo sempre più spessore. Tanto è vero che, tra ieri e oggi, sono arrivati a Vicenza otto operatori del settore (un coreano, due inglesi, due americani, due tedeschi e un russo). «Questo progetto - ha spiegato Sbalchiero - deriva dall’intesa tra Ice e Unioncamere cui è stato dato il titolo di "Nuove presenze in Italia". La Camera di commercio di Vicenza ha assunto il ruolo di proponente e attuatore». Il braccio armato della Camera di commercio, in questo caso, è proprio il consorzio Vicenza è, da cui è nata Vicenza Film Commission. «Da queste parti - ha ricordato Riva - sono stati gira ti alcuni film importanti, anche se molti non lo sanno. Devo dire che, all’estero, Venezia è molto conosciuta, mentre Vicenza lo è molto meno. Ho notato che quando gli operatori stranieri entrano in contatto con la nostra realtà, rimangono favorevolmente impressionati». E ti credo. Basta dare un occhio al dvd promozionale realizzato da Vicenza è, con alcune scene tratte dai film più noti, come Senso di Luchino Visconti, Casanova 70, di Mario Monicelli con Marcello Mastroianni, fino ai più recenti Sognando l’Africa, con Kim Basinger, e Primo amore, di Matteo Garrone con Vitaliano Trevisan, per capire il valore aggiunto di uno sfondo griffato Vicenza. «Come Camera di commercio - ha aggiunto Sbalchiero - vogliamo capire se ci sono possibilità, e quali sono e a quali condizioni, per fare del territorio vicentino sempre più un set per il cinema e la televisione, anche per creare opportunità dal punto di vista economico. Questi nostri ospiti ci aiuteranno a inquadrare meglio la situazione». Staranno qui per una settimana, nel corso della quale visiteranno anche altre località vicentine (Asiago, Bassano, Marostica, Lugo) e venete per fare un prima cernita delle future location da proporre a registi e produtt ori cinematografici. Ieri pomeriggio c’è stato un altro incontro in Fiera, a cui hanno partecipato Veneto Cinema Pro (che raggruppa le imprese che lavorano nel settore del cinema), Italian Film Commission, di cui fa parte Vicenza Film Commission, oltre alle ramificazioni "cugine" di Verona, Padova e Venezia. Ci sarebbe l’ambizione di creare un distretto, seguendo il modello inaugurato dalle attività industriali tradizionali, ma questo si potrà fare soltanto ce la risposta del mercato sarà incoraggiante.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Mercoledì 15 Marzo 2006
Cinema. Le puntate della soap coreana girata in città sono state diffuse in tutto il Sud Est asiatico. Cresce l’attività di Vicenza Film Commission e si punta al turismo legato ai film girati dal ’40 Vicenza, set anche per lo spot Eni
di Nicoletta Martelletto
Vicenza. Ma quali Goethe, Chatwin, Loti... Il taccuino dei grandi viaggiatori - i cui racconti per altro popolano ancora una fiorente nicchia editoriale - è soppiantato dal travolgente potere delle immagini. Vicenza è diventata popolare in Estremo Oriente grazie alle immagini di una soap coreana, “Only You”, la cui produzione ha girato lo scorso anno quattro puntate nel Vicentino. La prova? La padrona di un ristorante cinese sotto i Berici ha comprato in Cina i dvd della soap e li ha portati a casa orgogliosa, perchè la sua città d’adozione è diventata set televisivo e cinematografico. I cento coreani convogliati a Vicenza dal tour operator Hyundai, sulle tracce delle ville e della scuola di cucina dove sono state girate le scene, hanno fatto il resto. Vicenza Film Commission, braccio operativo del consorzio “Vicenza è”, sembra oggi più che una intuizione: non solo ha p resentato la Cine-map, carta geocinematografica dei set ospitati nel Vicentino (56 dal 1940 ad oggi) ma preme l’accelleratore delle location visto l’interesse che cinema e tv suscitano nei turisti. Tutti in fila a Città della Pieve per vedere il set di “Carabinieri”, oppure al castello d’Agliè che ospita il cast di “Elisa di Rivombrosa”: perché allora - si chiede Vicenza è - non recuperare i luoghi del mozartiano “Don Giovanni” di Losey girato nel Vicentino nel 1979? Ieri in Camera di commercio, alla presenza del direttore generale del ministero delle Attività produttive Togni (già alla guida dell’Enit) e del direttore generale dell’Enit, Magnani, l’assessore provinciale al Turismo Secco e il direttore di “Vicenza è”, Vladimiro Riva, hanno rilanciato il progetto del turismo come grande set: a livello locale per attrarre viagiatori in cerca di emozioni, a livello mondiale per fare dell’Italia il luogo ideale dove costruire il film delle proprie vacanze. Nel 2005 Vicenza Film Commission ha lavorato per ospitare i set di “Casanova” della Disney, de “Il Santo”, della tv coreana e della produzione locale “Still Life” (l’attore e regista Ulisse Lendaro sta già lavorando al copione del nuovo noir "Mistake"). Risultati: l’immagine di Vicenza viaggia sui grandi e piccoli schermi, «palcoscenico ideale per ogni tipo di film e soprattutto di grande vantaggio per le produzioni alla ricerca di vie brevi e poco burocratiche» sottolinea Togni. Di ieri la richiesta dei creativi incaricati dall’Eni (di cui è ammistratore delegato il vicentino Paolo Scaroni) di girare uno spot pubblicitario in un teatro: in lizza Olimpico di Vicenza , Comunale di Thiene, Civico di Schio, Comunale di Lonigo.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Domenica 12 Marzo 2006
CINEMA. Vicenza film commission però rilancia la Cine-map della provincia e un nuovo Dvd
Niente ville vicentine nel set del prossimo 007
Erano state proposte la Godi Malinverni, la Cordellina e la Piovene di Orgiano
L’appeal di Luchino Visconti e del lago di Como batte quello delle ville vicentine di Andrea Palladio: saranno infatti girate a Villa Erba, la dimora che fu del grande regista italiano, alcune delle scene del prossimo film di James Bond, attualmente in lavorazione. La produzione ha preferito la residenza di Visconti, di cui quest’anno ricorre il centesimo anniversario della nascita e il trentesimo anno dalla sua scomparsa, a villa Godi Malinverni di Lonedo di Lugo, villa Cordellina di Montecchio Maggiore e villa Piovene di Orgiano, le tre dimore palladiane che eranostate proposte da “Vicenza film commission” come location per le avventure del più famoso agente segreto del mondo. «Casino Royale», 21esima pellicola della serie, parlerà comunque veneto: dopo il lago di Como la troupe si sposterà tra maggio e giugno nelle calli di Venezia. Finite le riprese a Praga, Daniel Craig, per la prima v olta chiamato a vestire i panni di James Bond, è in questi giorni alle Bahamas per girare alcune scene. Il lavoro di “Vicenza film commission” intanto prosegue senza soste: martedì in Camera di commercio verranno presentate alcune puntate della fiction televisica coreana “Only You” realizzate nel maggio dello scorso anno in alcuni set - tra cui una scuola di cucina - del Vicentino. Un centinaio di turisti coreani sono approdati a Vicenza in sguito alla programmazione della fiction. Nell’occasione saranno presentati anche il nuovo Dvd “Vicenza, set ideale” e la Cine-map della provincia di Vicenza, presentata alla recente Borsa del cineturismo a Milano. La mappa elenca tutti i luoghi del Vicentino che sono stati scenario di riprese cinematografiche a partire da “Senso” di Luchino Visconti girato a villa Godi Malinverni fino al “Don Giovanni” di Losey girato alla Rotonda in Riviera Berica e al più recente “Casanova” della Disney, di cui alcune scene sono state girate al teatro Olimpico.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Lunedì 20 Febbraio 2006
Cinema. Verrà girato “Casino Royale”
James Bond 2006. Candidate al set tre ville vicentine
Milano. Una facciata palladiana sullo sfondo di un inseguimento mozzafiato? Potrebbe accadere nel 21° film della serie di James Bond. La produzione di “Casino Royale” è partita il 21 gennaio a Praga e Vicenza si candida ad ospitare alcune riprese che potrebbero avvenire non prima di un paio di mesi. La notizia è trapelata ieri alla Bit di Milano, la Borsa del Turismo, dove Vladimiro Riva consigliere delegato del consorzio “Vicenza è” e alla guida di Vicenza film commission, ha anticipato i contatti con Guido Cerasuolo di “Mestiere Cinema” che in Italia è il referente della Colombia Pictures. A Cerasuolo, che ha individuato a Portofino e Como le location per alcune scene del film, sono state proposte anche tre ville vicentine (una a nord di Vicenza, una ad ovest ed una a sud) - non necessariamente palladiane - che risponderebbero alle esigenze del set. Su questo la produzione si esprimerà entro fine mese. Il film sarà girato anche alle Bahamas e in Gran Bretagna: si tratta dell’adattamento di una novella di Ian F leming del 1953. Nel 1967 ne uscì una parodia intitolata “Casino Royale”, film con David Niven, Peter Sellers e Ursula Andress, ambientato in Costa Azzurra. Regia di Martin Campbell, il film vedrà nei panni del mitico agente segreto l’attore inglese Daniel Craig e in quelli della bond girl la venticinquenne Eva Green (ex The Dreamers di Bertolucci). Vicenza ha ospitato di recente non solo il set del film “Casanova”, ma anche quello de “Il Santo” e le troupe di una sitcom coreana. Vicenza film commission ha da poco partecipato a Mumbay (ex Bombay) alla convention riservata ad operatori Italy meet Hollywood per agganciare il cinema indiano.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Sabato 04 Febbraio 2006
Cineturismo. Sarà presente al Bit di Milano
Vicenza scommette sul boom del cinema
Vicenza. Vicenza presenterà alla Bit 2006 di Milano alcuni percorsi di cineturismo che coinvolgono diverse tra le più prestigiose ville disseminate sul territorio provinciale e che sono state set cinematografici, a partire da Villa Godi Malinverni a Lugo, dove è stato girato «Senso» di Luchino Visconti, a Villa La Rotonda con il «Don Giovanni» di Losey, film al quale ha peraltro collaborato in qualità di aiuto regista Paolo Madron, attuale vice-direttore di Panorama che sarà presente allo stand di Vicenza martedì 21. Il cineturismo è la forma specifica di turismo di chi si reca in visita alle location cinematografiche e televisive, i luoghi, cioè, utilizzati come set per le riprese. Si tratta di una tendenza crescente negli ultimi anni a tal punto che all’estero ci sono già tour operator e agenzie di viaggio specializzate nel proporre visite guidate alle mete dove sono state girate scene divenute poi famose. È il caso, in Nuova Zelanda, de «Il Signore degli Anelli», in Gran Bretagna di «Harry Potter» e negli Stati Uniti di molti altri film. «In Italia, il fenomeno è più recente - afferma il presidente di Vicenza è, Dino Secco - ed è iniziato con il film ’The Passion’ di Mel Gibson girato a Matera, fino a riguardare anche la fiction di ’Elisa di Rivombrosa’ per cui il Castello di Agliè, teatro delle riprese, è stato ribattezzato come Castello di Rivombrosa. D’altra parte, già il mulino che compariva nelle pubblicità delle merendine di una grande azienda alimentare era divenuto negli scorsi anni meta di turisti e curiosi». La Bit di Milano, che ha già partecipato all’organizzazione a giugno della prima Borsa del Cineturismo a Ischia, presenta quest’anno al suo interno un’area dedicata al cineturismo. Vicenza Film Commission, sezione del Consorzio Vicenza è, sarà presente con un proprio stand per presentare le location vicentine dove sono stati girati numerosi film, fino ai più recenti «Casanova» di L. Hellstorm, «Still Life» di F. Cipriano e il telefilm coreano «Only you». Vicenza Film Commission presenterà anche le varie possibili location della zona: dai boschi dell’Altopiano alla natura della campagna e dei colli Berici, dalle ville ai piccoli borghi storici. Il X anniversario dell’inscrizione di Vicenza e le Ville di Andrea Palladio nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco coincide con il 250° anno dalla nascita di Mozart. Vicenza Film Commission celebrerà i due anniversari in modo congiunto proponendo a Milano la visione di alcune scene del film «Don Giovanni» di Losey girato quasi interamente a Vicenza, tra Villa La Rotonda, Villa Valmarana ai Nani e il Teatro Olimpico, beni tutelati dall’Unesco.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Lunedì 05 Settembre 2005
Cinema. Partecipa allo stand delle commissioni italiane al Lido
La “Vicenza film commission” al lavoro alla Mostra di Venezia
Venezia. La “Vicenza film commission” ha partecipato, nell’ambito del Festival del cinema di Venezia e assieme alle altre film commission italiane, alla costituzione di Italian Film Commission, l'organismo che riunisce le 22 realtà italiane che promuovono l'audiovisivo e che è stato invitato ad essere presente, con un proprio stand, al Westin Excelsior Hotel con Cinecittà holding. Lo stand è gestito, con una programmazione precisa, dal personale delle varie film commission, che ruota e propone materiale delle varie destinazioni. Vicenza propone il suo "Viaggio a Vicenza" in varie lingue e un Cd contenente varie location, una guida ai servizi e una raccolta di titoli di film girati nel Vicentino. La commissione è stata invitata, dalla produzione Buena Vista International, a partecipare, con il sindaco Hüllweck e l'assessore Magaddino, alla prima del film Casanova, alcune scene del quale sono state girate a Vicenza, e ai festeggiamenti dopo l'anteprima insieme al regista e al cast del fi lm a Palazzo Ducale. Le riprese vicentine del film sono dovute ai rapporti fra Vicenza film commission e Mestiere cinema. La commissione vicentina ha appena partecipato a Glasgow al Cineposium 2005, organizzato dall'Associazione internazionale delle film commission: ne erano presenti oltre 200 per seminari di formazione che sono durati una settimana. Intanto oggi il Touring club italiano presenterà al Lido la nuova pubblicazione "I luoghi del cinema" che propone un itinerario di cineturismo, che tocca ampiamente anche il Vicentino.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Venerdì 1 Aprile 2005
Presentato ieri il progetto di “Vicenza film commission” allo scopo di promuovere e di coordinare la ricerca sul territorio di luoghi per nuove pellicole. Secondo il sindaco «un modo per farsi conoscere». Per l’assessore provinciale Secco «l’opportunità di importanti ricadute economiche»
La città diventa un set
Con gli incentivi per le produzioni cinematografiche
(r. f.) La promozione di un territorio passa anche per le immagini trasmesse dalle pellicole cinematografiche, veicolo privilegiato e di sicuro effetto per far conoscere una realtà geografica in Italia e all’estero. E Bassano, città a vocazione turistica aperta a tutte le dinamiche e ai meccanismi finalizzati ad incentivare il movimento turistico, ha colto anche questa opportunità, offrendosi come set naturale per i film. La ricchezza e la varietà del paesaggio di cui dispone, il patrimonio artistico, le numerose testimonianze storiche, gli angoli del centro storico e poi gli interni delle raffinate dimore si propongono infatti come possibili ambientazioni per un set cinematografico. L’occasione viene offerta dalla recente costituzione di Vicenza Film Commission, organizzazione sostenuta dal Consorzio "Vicenza è", che si rifà a Veneto Film Commission, realtà sorta nel 2000 su iniziativa della Regione allo scopo di promuovere e coordinare la ricerca sul territorio di luoghi ed attività professionali per incentivare la produzione di film. Un progetto al quale Bassano ha subito aderito, mettendosi a disposizione di eventuali produttori interessati, offrendo supporto tecnico, consulenza storica, ma soprattutto praticando agevolazioni economiche ai cast che, dovendo girare in loco le sequenze di una vicenda cinematografica, dovranno trasferirsi in città per periodi di tempo prolungati. «L’aspetto economico non è certo secondario quando si deve scegliere una location - ha confermato il produttore cinematografico Marcello Siena - non sono solo la suggestione e le peculiarità di un sito a fare la differenza, ma anche i prezzi dei servizi praticati alla troupe che vi si deve fermare per le riprese». Proprio Siena sarebbe interessato a girare a Bassano un film su Napoleone durante la sua avventura in terra veneta e cittadina in particolare. «Un’occasione da non perdere - ha riferito l’assessore al turismo Luciano Fabris - oltre che un’opportunità per approfondire pagine di storia locale». Ieri, a presentare la novità, accanto a Fabris e al presidente degli albergatori cittadini, Emanuele Bonotto, anche l’assessore provinciale al turismo Dino Secco, in qualità di presidente del consorzio "Vicenza è", e il sindaco Gianpaolo Bizzotto. A far da madrina al progetto, Elisabetta Gardini, protagonista di numerose pellicole televisive nonché portavoce di Forza Italia. Durante il battesimo ufficiale dell’iniziativa, più volte è stato posto l’accento sulle ricadute positive per i luoghi che ospitano i set cinematografici. Ricadute immediate e a medio termine. «Lo sviluppo dell’industria audiovisiva rappresenta uno straordinario catalizzatore di curiostà ed interesse - ha osservato Secco -; è infatti dimostrato che i siti in cui si sono girati film hanno avuto risvolti positivi instantanei per il movimento di persone che ruota attorno ad una produzione cinematografica; ma anche a medio termine perché, successivamente, molte cinefili visitano i posti che hanno fatto da sfondo alle vicende narrate, incentivando il movimento turistico nella zona coinvolta». «Bassano non è certo nuova a simili esperienze - ha ricordato Fabris -; anzi. Oltre ad aver prestato il volto per diversi film, dal "Piccolo Alpino" a "Signore e signori" con Virna Lisi e Gastone Moschin, fino all e recenti fiction televisive, ha anche il merito di aver investito nella cultura cinematografica. La scuola di regia fondata da Ermanno Olmi, "Ipotesi cinema", e le continue sollecitazioni derivanti da proposte e progetti laboratoriali di cinematografia avviati in città hanno contribuito a diffondere passione ed interesse per questo settore. Bassano ha quindi tutte le carte in regola per diventare protagonista in questo ambito, per ritagliarsi uno spazio importante». «Offrirsi come location per i film rappresenta un modo nuovo e valido per farsi conoscere - ha aggiunto il sindaco Gianpaolo Bizzotto - ben vengano quindi produttori, cast di attori e via dicendo che possono favorire la promozione della nostra realtà». «Purché si tratti di progetti seri - ha avvertito Elisabetta Gardini - che producano un ritorno. Partecipate anche voi del posto alle esperienze che verranno attuate, seguite i provini. Potrebbero rivelarsi anche utili occasioni per dare spazio e visibilità alle professionalità e alla cultura locale. Le nostre zone, e parlo da padovana, sono straordinarie dal punto di vista ambientale, ma non sono mai state considerate come risorse produttive. Ora è tempo di voltare pagine, di investire, di guardare la realtà con occhio differente».
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Venerdì 25 Marzo 2005
Cinema. In arrivo la troupe di Belluco
Il ciak è a Vicenza Il film su S. Antonio abbandona Padova
Vicenza. (n. m.) Il set del film “Il santo” sulla storia di Sant’Antonio si trasferisce a Vicenza. Lascia Padova sbattendo la porta, dopo insormontabili difficoltà sulle date delle riprese nella città euganea. Mario Centenaro della produzione, la Ab Film di Roma, sarà in città martedì 29 per incontrare i responsabili di Vicenza film commission, la sezione del consorzio Vicenza è che cura le location (già approdati qui registi coreani e indiani, oltre alla Disney), per definire gli aspetti organizzativi e operativi. Si girerà in Basilica Palladiana, invece che nel Palazzo della Ragione di Padova dove è in corso una mostra di sculture; le scene di piazza con 400 comparse - che erano state previste a metà maggio in piazza delle Erbe e piazza dei Signori - verranno girate invece in provincia di Viterbo, dove esistono architetture che richiamano le arcate del palazzo padovano. Alla difficile decisione si è arrivati dopo una lunga trattativa che ha visto Comune e Provincia di Padova come in terlocutori della produzione: nessun problema per le scene che verranno girate a villa Beatrice d’Este dal 9 maggio, e poi tra Este e Montagnana; sì agli interni nella Basilica del Santo (di prima mattina o di sera, a chiesa chiusa ai visitatori); niente da fare per le due piazze centrali di Padova dove nei giorni dal 12 al 14 maggio c’è regolarmente mercato e il Comune si rifiuta di danneggiare i commercianti sospendendo le loro attività a favore del set. Vicenza ovviamente ha accolto i transfughi a braccia aperte: il sindaco in via ufficiosa ha già dato l’ok per la Basilica Palladiana. Il film, di cui è regista il padovano Antonello Belluco ha una lunga gestazione: approvato nel giugno 2003 come film di interesse storico e culturale dalla commissione del ministero dei Beni culturali, dispone di finanziamento statale. La sceneggiatura è ancora precedente: due anni di lavoro di Belluco con il medievalista Angelo Grasso e il prof. Antonio Rigon, ordinario di storia medievale all’Università di Padova, più la consulenza dei frati francescani di Padova. Il film ripercorre vita e spiritualità del santo portoghese, le cui spoglie sono custodite nella Basilica padovana, con ampio scenario storico e con un ritratto di Padova cantiere di arti e fervore. Bellucco, 48 anni, regista dall’80, autore e produttore di fiction, spot e documentari, ha già lavorato con l’editrice “Il Messaggero di Sant’Antonio” e per la regione Veneto (che non ha finanziato a sua volta il film “Il Santo”) ha prodotto un cortometraggio sull’emigrazione intitolato“Le mie radici”. Le selezioni per la ricerca delle comparse de “Il Santo” si sono tenute ancora l’estate scorsa. Il protagonista è lo spagnolo Jordi Mollà.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Martedì 15 Marzo 2005
Una troupe coreana attesa per fine mese
Da Seul con amore Ecco il serial berico
(ma. sm.) Il viavai di troupe cinematografiche si infittisce prima ancora di studiare una strategia per attirarle. È bastato lanciare qualche timida esca, peraltro resa appetitosa da quello che ci ha messo, nel corso dei secoli, la storia vicentina, che in città si sono visti arrivare operatori molto interessati a lavorare in questo contesto. E così, dopo gli indiani, arriveranno pure i coreani, intenzionati a girare a Vicenza 24 puntate di una serie di telefilm molto seguiti a Seul. In questi giorni, però, sono tornati gli indiani di Deepthi Bhatnagar. Dopo le immagini girate negli scorci più suggestivi della città e mandati in onda nel corso di una trasmissione di turismo e viaggi, un’altra troupe di quella produzione ha deciso di tornare da queste parti. Operatori e registi stavolta hanno fatto tappa da Flavio Albanese, da Cleto Munari, da Bisazza, ricavandone impressioni molto positive. Ma se gli indiani, ormai, hanno già dichiarato eterno amore alla città di Palladio, a fine toccherà ad una casa di produzione cinematografica della Corea del Sud, la Sbs Productions , testare le location beriche. Curiosa la trama che sta dietro a questa commedia a puntate: una giovane coreana arriva a Vicenza e, dopo varie vicissitudini, diventa una cuoca di fama internazionale, grazie all’arte appresa dai maestri del luogo. La troupe inizierà a girare a fine mese. Tra gli attori che dovrebbero recitare in questa serie figurano Lee Yo Won e Ju Jin Mo, due vere star della celluloide coreana. Vicenza film commission dovrà curare gli aspetti logistici, fornire personale in grado di dare i servizi richiesti e allestire una programma in sintonia con le esigenze della produzione. La Sbs Production manda in onda diverse serie in tv e l’idea di stabilire un contatto potrebbe riservare positive sorprese anche per il futuro. Chiaro il ritorno turistico di queste iniziative: tra i milioni di coreani e di indiani che vedranno sul piccolo schermo le imprese dei loro eroi, qualche migliaio potrebbe decidere di venire a visitare la città che è stata teatro delle loro imprese più avvincenti.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Martedì 15 Marzo 2005 cronaca Pagina 18
Finora sono stati conclusi due accordi con case di produzione cinematografica di India e Corea del Sud. Vladimiro Riva: «Ma oltre a fornire tale tipo di servizi c’è l’occasione di creare nuove figure professionali». Chiesti corsi di formazione
Vicenza, ciak si ri-gira
L’estero chiede location . «Si crea nuovo business»
di Marino Smiderle
Prima gli indiani, ora i coreani, domani chissà. Il mondo sta scoprendo che fare cinema a Vicenza, oltre che affascinante, può essere conveniente. Tanto che non ci sarebbe da sorprendersi se su monte Berico, un giorno, saltasse fuori una scritta, a caratteri cubitali, illuminata la notte, tipo Hollywood. La chiameremo Bericinecittà , o qualcosa del genere. Ci sta pensando seriamente Vicenza film commission , ultima nata all’interno del consorzio Vicenza è , che ha da poco acceso i motori ma che si propone di andare molto, ma molto lontano. «È cominciato tutto da un discorso di tipo turistico - spiega Vladimiro Riva, consigliere delegato di Vicenza è < /I> - perché abbiamo scoperto che, all’estero, c’è grande richiesta di location cinematografiche. Una richiesta particolare, visto che i film, le sit-com, gli sceneggiati spesso sono ambientati all’estero».
«Siccome l’Europa ne offre a bizzeffe - prosegue - grazie alla sua storia, alla sua arte, alla sua architettura, abbiamo pensato che sarebbe sciocco non sfruttare quello che la storia, l’arte e l’architettura hanno regalato a Vicenza». Finora di trattative ne sono state portate avanti diverse e concluse due, quella con India e Corea del Sud (vedi altro articolo). Ma, siccome da cosa nasce cosa, Vicenza film commission vuol spingere sull’acceleratore e cercare di creare i presupposti perché da queste parti venga potenziato il settore. «Il discorso che facciamo è semplice - osserva Riva -. Con l’affermazione del digitale i nuovi canali aumenteranno moltissimo. Canali di tutti i tipi, di tutti i generi. La conseguenza immediata è che crescerà la domanda di prodotti cinematografici, di documentari e di quant’altro abbia a che fare con la macchina da presa. Per questo abbiamo intenzione di chiedere al Centro di produttività Veneto di organizzare dei corsi di formazione per le varie figure richieste in questo campo , dai montatori ai registi, ma anche agli autori e agli sceneggiatori». Bericinecittà è dietro l’angolo. Però, tanto per smorzare subito gli entusiasmi, la Regione ha destinato alla Veneto film commission un finanziamento complessivo di 35 mila euro, che a stento bastano per mandare la corrispondenza e per le fotocopie. L’altro giorno, a Marghera, si è tenuta l’assemblea dell’associazione che raggruppa le imprese e i professionisti del settore cine-televisivo, Veneto cinemapro , presieduta da Guido Cerasuolo, in cui si è discusso «dell’assenza di una strategia di sviluppo che necessariamente deve passare per un sistema d’incentivi alla produzione». Secondo gli operatori del settore, che premono addirittura per la creazione di una sorta di distretto industriale cinematografico, il futuro potrebbe riservare sorprese incredibili dal punto di vista economico. Con i chiari di luna che ci sono nei settori tradizionali, l’idea di inventarsi questa nuova attività non è da buttare. «Altre regioni - hanno detto quelli di Veneto cinemapro - Piemonte e Friuli Venezia Giulia per primi, ma anche Liguria, Umbria e Campania, hanno iniziato a concedere finanziamenti e incentivi alle produzioni ch e portano lavoro nel territorio. Un esempio: nel 2003 il Friuli ha ottenuto con soli 300 mila euro un riscontro di investimenti di spesa di oltre 4 milioni di euro. Nel Veneto il solo Casanova, produzione Disney pictures, ha indotto spese, nel 2004, per oltre 40 milioni di euro. Tutto questo nonostante l’assenza totale di una strategia o di supporto pubblico». Anche la Camera di commercio di Vicenza pensa che dal settore cinematografico potrebbero arrivare segnali positivi per l’economia. La domanda di location, per restare all’aspetto "turistico" della questione, sono in crescita e servono figure professionali in grado di rispondere alla domanda di questo tipo di servizi. Non è un caso che la Regione Veneto abbia finanziato un progetto di Vicenza Film commission che parteciperà alla Borsa del turismo cinematografico, in programma ad Ischia il prossimo giugno. «Ma dobbiamo capire bene come muoverci - afferma Riva - e per questo andremo alla manifestazione Location 2005 a Mumbay, e al Locations trade show fissato per la metà di aprile a Santa Monica, in California. L’obbiettivo è quello di capire cosa chiedono i clienti, cosa offrono e quali sono le condizioni applicate dal mercato. Noi porteremo un dvd con il pacchetto che Vicenza è in grado di offrire. E pensiamo che si tratti di un pacchetto che sarà molto gradito dalla clientela internazionale».
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Mercoledì 9 Febbraio 2005
Visite. La troupe di Mumbay è stata ricevuta da Dino Secco e Antonio Magaddino. «Per noi è l’occasione per pubblicizzare al meglio la nostra realtà»
La bellezza indiana Deepti Bhatnagar incantata da Vicenza
Sarà girato un filmato per una trasmissione domenicale di viaggi e turismo. «Una zona ideale per produrre del cinema»
(ma. sm.) Deepti Bhatnagar ha un nome complicato, per gli standard vicentini, ma è indiscutibilmente bella, per qualsiasi standard. Non per niente è stata miss India, ha fatto l’attrice e la modella, e ora ha fondato una casa di produzioni cinematografiche, la Deepti Bhatnagar Productions , appunto. Ieri mattina davanti a palazzo Chiericati il termometro segnava zero gradi e la gentile ospite indiana batteva i denti nel suo giubbottino forse troppo leggero per queste latitudini. «Ma Vicenza è così bella che il freddo non si sente nemmeno», diceva con lo sguardo rivolto al Teatro Olimpico. Aveva promesso a Carla Padovan, segretaria del consorzio Vicenza è, che a febbraio sarebbe venuta da queste parti per girare un piccolo documentario sul Vicentino, da trasmettere poi nel corso della trasmissione domenicale di viaggi e turismo Musafir hoon yaron , prodotta e condotta dalla stessa Bhatnagar sul canale Star Plus . A fare gli onori di casa, l’assessore comunale al turismo, Pietro Magaddino, e il presidente di Vicenza è, Dino Secco, ben contenti di avere un’ambasciatrice indiana così graziosa ed esperta. «Per noi è un’occasione importante - ha spiegato Magaddino - perché milioni di indiani potranno conoscere la nostra città e la nostra provincia. Noi speriamo così di intercettare la domanda di Italia che arriva proprio dall’India: sarebbe un bel colpo per la nostra economia, che in questo momento non gode di ottima salute». Musica per le orecchie di Secco, che con Vicenza è sta cercando in tutti i modi di veicolare in modo positivo l’immagine della città all’estero. «La missione a Mumbay dell’amministratore delegato di Vicenza è, Vladimiro Riva, ha permesso di stabilire un contatto con la Bhatnagar - ha detto - e speriamo che questo sia solo l’inizio di una proficua collaborazione». La speranza, infatti, è che Vicenza possa diventare lo sfondo dei tanti film indiani che st anno per lanciare la cosiddetta Bollywood al primo posto nella classifica dell’industria cinematografica mondiale. Per il momento, è già importante un passaggio nella trasmissione condotta dalla bella Deepti, in onda ogni domenica alle 12,30 su Star Plus . E poi, viste le meraviglie architettoniche di Vicenza, è già certo un approfondimento in un’altra trasmissione, Home shanti home , che si occupa di stilistica e progettualità. Arrivata lunedì scorso, la troupe di Bhatnagar è stata ospite della casa vinicola Zonin, a Gambellara. Poi hanno visitato, e filmato, villa Cordellina e il castello di Giulietta, a Montecchio Maggiore. Ieri si sono soffermati sul centro storico, con la Basilica palladiana, il Teatro Olimpico e palazzo Barbaran da Porto in primo piano. Oggi toccherà a Bassano del Grappa e a Marostica. Non è escluso, poi, un passaggio a Lusiana, città natale di Sonia Maino Ghandi, leader dell’India e recente vincitrice delle ultime elezioni. Sarebbe davvero un colpo al cuore, per la Ghandi, se a marzo prossimo, mese previsto per la messa in onda della trasmissione girata a Vicenza, si vedrà la casa dell’Altopiano in tv.
da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Martedì 25 Gennaio 2005
L’idea. A febbraio attesi i grandi produttori
Il cinema dell’India “sposa” il Vicentino
Riva: «Gli sfondi berici sono ideali»
di Marino Smiderle
Non è che i film indiani siano il massimo dell’originalità. Su 1.000 pellicole prodotte ogni anno da quella macchina cinematografica inarrestabile che risponde al nome di Bollywood, 980 parlano di storie d’amore contrastate, in genere di una bella ragazza che si invaghisce di un fusto della casta inferiore e che vede i sogni di matrimonio contrastati dalla famiglia. Poi tutto s’aggiusta e dal micidiale polpettone vien fuori la morale buonista: l’amore trionfa sempre. Il sesso, naturalmente, viene lasciato all’immaginazione dello spettatore: censura e pubblico dell’India non gradiscono nemmeno i baci, figurarsi il resto. Bastano le danze, sinuose e provocanti, per costituire dei riferimenti allegorici. Tutta questa melassa sbattuta su pellicola (scuse anticipate ai capolavori che qualche volta saltano fuori, superano i confini indiani e sbancano i botteghini di mezza Europa) fattura 1,3 miliardi di euro. Basta questo per giustificare l 6;idea rivoluzionaria partorita dal laboratorio di Vicenza è : convincere i registi di Bollywood a scegliere location beriche per ambientare i loro film sentimentali. Visto che la Svizzera, per citare un esempio, ha attratto decine di troupe indiane affascinate dall’atmosfera montana, perché non fare lo stesso con gli incantevoli scorsi offerti dal Vicentino? «Tutto è nato la scorsa estate - rivela Vladimiro Riva, consigliere delegato del consorzio Vicenza è -, dopo che Dino Menarin aveva già guidato una missione vicentina in India. In città è arrivato un gruppo incaricato dai grandi magazzini Globus , una catena diffusa da Nuova Delhi a Madras, da Calcutta a Bombay. Hanno realizzato il loro catalogo di moda autunno inverno scegliendo Monte Berico, il teatro Olimpico, Villa Cordellina, corso Palladio, via Roma come sfondo. E quando, poche settimane fa, siamo stati in visita a Madras abbiamo voluto verificare come avevano utilizzato il materiale prodotto a Vicenza: all'interno dei magazzini Globus siamo stati accolti da gigantografie beriche e da un video che sviscerava tutti i particolari di Vicenza, oltre che degli abiti pubblicizzati. Alla festa italiana in India, organizzata dalla Camera di commercio indo-i taliana, abbiamo avuto modo di conoscere i più importanti produttori cinematografici di Bollywood e, ai primi di febbraio, ci incontreremo con loro a Vicenza per discutere di eventuali forme di collaborazione». «Arriveranno Mukesh Bhatt, grande appassionato della cultura italiana, e Rakhesh Malahotra - precisa Oscar Zago, presidente della società consortile Vicenza è e grande fautore di questa iniziativa -, seguiti da Deepti Bhatnagar, ex miss India e oggi apprezzata produttrice di show televisivi. Noi pensiamo che da questa idea potrebbe nascere una grande opportunità per Vicenza». E che Vicenza è creda ciecamente in questa iniziativa è dimostrato dall’attivismo che è seguito all’indomani della missione indiana. Dopo aver coinvolto l’assessore provinciale Alessandro Testolin e l’assessore comunale, è stato deciso di fondare Vicenza film commission , nuova sezione del consorzio ideata proprio per attrarre produzioni cinematografiche. A seguire, Zago ha presentato anche Veneto cinema pro , «associazione di imprese e professionisti costituitesi per valorizzare e sviluppare l’attività cinematografica, televisiva e della comunicazione. E a giugno, tutti a Ischia alla Borsa internazionale del turismo cinematografico, per documentarsi sull’argomento. «Dobbiamo sfruttare la nostra ricchezza naturale - sostiene Riva -. Non ci sono molte zone nel mondo che possono offrire il teatro Olimpico, la Rotonda, o la piazza degli Scacchi a Marostica o le montagne dell'altopiano di Asiago. E l’elenco potrebbe continuare. In India abbiamo ricevuto un’accoglienza interessata: sta a noi, a questo punto, creare i presupposti giusti. Per dire, se un produttore decide di girare il suo film nel Vicentino, dobbiamo fare in modo di non fargli pagare il plateatico, di fargli trovare un albergo ad un costo accettabile, di fornire i servizi (comparse, falegnami, elettricisti e quant’altro) in grado di agevolare le riprese. A questo proposito stiamo pensando addirittura di istituire dei corsi di formazione specifici. Ma non bisogna correre. Vediamo come vanno i colloqui con i produttori indiani: se, come credo, si innamoreranno di Vicenza, ci sono molte probabilità che nei prossimi anni la città diventi una tappa obbligata per i signori di Bollywood». Poi i film-polpettone se li vedranno a Calcutta. Ma questo è un altro discorso.