Pubblichiamo l’intervento al Capri International Film Festival di Antonio Tajani che ha per tema “Finanziamenti e buoni proposoiti: a quante velocità viaggia l’Europa cinematografica“.

Capri è una capitale europea del cinema. Nessun posto al mondo esprime quel raffinato mix di bellezza, storia, cultura, fascino e capacità di far sognare ad occhi aperti che riassumiamo con due parole che figurano nell’immaginario collettivo universale: Capri & Cinema. L’’identità culturale e sociale dei cittadini italiani ed europei deve moltissimo all’industria cinematografica. Al cinema va riconosciuto l’enorme merito di aver avvicinato il grande pubblico alla cultura, di conseguenza alla comprensione e al rispetto reciproco tra culture lontane e diverse.Sono valori che vengono sostenuti e promossi, attivamente, dalla Ue. Come Commissario europeo responsabile per l’Industria e l’Imprenditoria, il mio obiettivo è rafforzare la competitività dell’industria del cinema europeo.
Dobbiamo sostenere ed incentivare, infatti, investimenti adeguati per le attrezzature, la produzione, la distribuzione, la formazione e per sostenere nuovi modelli d’impresa. In tale contesto, la Commissione europea ha avviato iniziative importanti, prevedendo nuove opportunità di finanziamento. Mi limito a citarne tre, in particolare: il programma Media per il cinema (in vigore sino al 2013); il nuovo programma “Creative Europe” per il periodo 2014-2020;il contributo alla digitalizzazione. Ma vorrei soffermarmi anche su due aspetti che hanno risvolti di assoluto rilievo per l’Italia, ovvero: la dimensione locale e regionale e le sinergie tra Cinema & Turismo.
Dal 1991 il programma Media sostiene la competitività del cinema in Europa. L’obiettivo è aumentare la circolazione di film europei e valorizzare la diversità culturale e linguistica europea. Ogni anno, circa 300 nuovi film prodotti e distribuiti in Europa ricevono supporto finanziario da Media: ovvero un film su due.


Questi film hanno riscosso grande successo nei festival più importanti. L’Italia ha beneficiato largamente del programma Media, sia per quanto concerne la distribuzione di film italiani all’estero, sia di film stranieri in Italia. Per il 2010 circa 1,5 milioni di euro sono stati erogati per finanziare la produzione di film in Italia, circa 1 milione di euro sono stati erogati per formazione, promozione e festival. Per la distribuzione di film italiani in Europa, circa 1,4 milioni di euro e per la distribuzione di film europei in Italia circa 4 milioni di euro.
Per quanto concerne i finanziamenti futuri, la Commissione europea ha presentato un mese fa il nuovo programma quadro per il settore culturale e creativo: “Europa Creativa” (“Creative Europe”).
Si tratta di una sorta di “sportello unico” per tutti i settori culturali e creativi. Attraverso due sezioni separate per la cultura e i media, il programma sarà adattato su misura, per soddisfare le diverse esigenze di questi due settori.
Con una dotazione di 1,8 miliardi di euro (per il periodo 2014-2020) si è previsto un aumento del 37% rispetto agli attuali livelli di spesa. Si sottolinea l’importanza dei settori culturali e creativi che includono oltre al cinema, il teatro, la musica, l’architettura, il design, l’editoria, la moda, la pubblicità.
Rappresentano circa il 4,5 per cento del Pil dell’Ue occupano circa il 3,8 per cento della forza lavoro dell’Ue(8,5 milioni di persone) e il loro tasso di crescita è più elevato di quello di altri settori economici.Basti pensare che il loro contributo al Pil UE è superiore a quello del comparto chimico e della plastica (2,3 per cento) o delle attività immobiliari (2,1 per cento). A sostegno del settore cinematografico e audiovisivo il nuovo programma stanzierà più di 900 milioni di euro. La Commissione intende inoltre stanziare più di 210 milioni di euro per un nuovo strumento di garanzia finanziaria destinato a consentire ai piccoli operatori di accedere a prestiti bancari su un totale di quasi 1 miliardo di euro e destinerà circa 60 milioni di euro a sostegno della cooperazione politica e delle strategie innovative in tema di audience building e di nuovi modelli imprenditoriali.
Si stima che con la proposta della Commissione “Europa creativa” più di mille film europei riceveranno un sostegno alla distribuzione consentendo loro di essere visti dal pubblico di tutta Europa e del mondo; almeno 2.500 sale cinematografiche europee riceveranno finanziamenti che consentiranno loro di assicurare che almeno il 50% dei film in esse proiettati siano europei; migliaia di organizzazioni e operatori del mondo della cultura in genere beneficeranno di una formazione per acquisire nuove abilità e per rafforzare la loro capacità di operare su scala internazionale. L’architettura del programma, così come il suo bilancio, sono attualmente oggetto di negoziati tra gli Stati membri dell’Ue e con il Parlamento Europeo e dovrebbero essere pienamente sviluppati prima della metà del 2013 in modo che il programma sia operativo a partire dall’inizio del 2014.
Da ultimo, c’è il rapporto del tutto speciale che lega il mondo del Cinema al Turismo. Cinema e produzione audiovisiva e turismo corrono, da sempre, su binari destinati spesso ad incrociarsi.
Le locations cinematografiche e televisive si affiancano alle città d’arte, alle metropoli, alle destinazioni esotiche, laddove il connubio tra marketing del territorio e ‘polvere di stelle’, abbatte confini e frontiere e cresce fino a diventare tendenza di massa.
Nel mondo vi sono circa 100 milioni di turisti – principalmente americani o inglesi – che si recano in pellegrinaggio sui luoghi delle “memorie” cinematografiche. Viaggiare verso i luoghi del cinema, resi celebri dai film (prospera ad esempio la mania dei set della saga del Signore degli Anelli in Nuova Zelanda), sta registrando un trend in crescita nel mercato turistico globale, ed anche l’Italia sta potenziando i propri set all’aria aperta, con 1.500 location cinematografiche.

Il nostro Paese già da molti anni attrae visitatori curiosi di riscoprire la Roma mondana e intellettuale di Via Veneto, evocando il capolavoro felliniano della “Dolce Vita”, o ancora di passare da Piazza di Spagna e dalla Bocca della Verità con lo stesso stupore del mitico film “Vacanze romane”, con gli indimenticabili attori Gregory Peck e Audrey Hepburn, catturando tali immagini in un affresco romantico della storia italiana di fine anni ’50 e inizi anni ’60.
In tempi più recenti, non mancano altre destinazioni italiane come Modica e Ragusa per scovare, accanto a cattedrali e palazzi barocchi, la Vigata e la Marinella degli sceneggiati di Montalbano, o ancora gli impervi Sassi di Matera, per addentrarsi con lo stesso pathos provato per il film religioso “The Passion”.
Il cineturismo è diventato un prodotto che crea un flusso costante di visitatori, se bene monitorato, tra tutte le componenti territoriali di una specifica destinazione. Pertanto, è importante che le parti interessate – Enti locali di promozione territoriale, Produttori cinematografici, Location manager e Film Commission – possano collaborare a rilevare il carattere incidentale del film turismo. Ad esempio, gli Enti locali potrebbero sviluppare un maggior impegno investendo in strumenti che favoriscano relazioni reali tra cinema e territorio.
D’altra parte, sarebbe anche opportuno che ci sia chi metta anche in atto gli strumenti che possano favorire questo tipo di turismo, come i Tour Operator e le Agenzie di Viaggio.
E’ mia intenzione avviare uno scambio di buone pratiche e integrare le potenzialità del cine-turismo tra le 21 azioni previste dal nostro Piano di implementazione della nuova politica europea del turismo.

*vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l’Industria e l’Imprenditoria

Fonte http://denaro.it/blog/2011/12/29/il-cinema-aiuta-il-turismo-e-capri-ne-e-la-prova/

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