LA CURIOSITA´. Il video ha vinto il concorso patrocinato dal ministero dei Trasporti e gira dal dicembre scorso su La7, canali Sky e reti Mediaset.Protagonista un bimbo di 4 anni «Girato a casa di amici a Piovene»

Il bambino di 4 anni sul mini-camion di cartone porta il biberon alla mamma in cucina, gli occhiali al papà in salotto, si fa riparare una ruota dal nonno e poi porta un fiore alla sorellina sorridente. Tutto in 30 secondi: la durata dello spot che dal dicembre scorso gira su La7 e tutti i canali Sky e Mediaset e nelle sale cinematografiche. Spot che ha vinto il concorso promosso dall´Albo degli Autotrasportatori e patrocinato dal ministero dei Trasporti per «ricordare agli italiani l´importanza del settore per lo sviluppo del Paese». E girato in un pomeriggio in casa di amici a Piovene Rocchette, visto che è tutto made in Vicenza.
Il regista e sceneggiatore infatti è Corrado Ceron, 33 anni, autore di corti e lungometraggi anche premiati. Con lui Alberto Marchiori (fotografia), Silvia Bortolazzo (organizzazione) e Filippo Rinaldi (musica). E la voce di Matteo Rinaldi, giornalista ed esperto di comunicazione che di mestiere non fa il doppiatore e ha registrato quei 30 secondi in una notte all´ultimo minuto.
«Con quel video dovevamo spiegare che l´autotrasporto è alla base della crescita dell´Italia - racconta Ceron -, e che è fondamentale per collegare le aziende tra loro. Da girare con badget ridotto all´osso. E poi chi li aveva i camion veri?». Così pochi soldi ma tante idee. E a Ceron è venuta quella del bambino che gira per casa con la macchina giocattolo a fare consegne in famiglia. «Sì, l´idea è mia, poi come faccio sempre ne parlo con i miei collaboratori e decidiamo. In tutto la troupe è di 5-6 persone».
Così scelta la storia e il titolo (“Facciamo crescere l´Italia”) tocca agli attori e alla “location”. «L´abbiamo girato a Piovene, a casa di un´amica. Prima mi hanno mandato le foto del piccolo Sebastian. Che assomiglia moltissimo al bambino di Et» ride Ceron. La mamma e il papà che si vedono nello spot sono quelli veri di Sebastian, la bambina no. 
«Non è stato per niente facile girare quello spot - sospira il regista vicentino -, Sebastian dopo il primo ciak era già stufo. E poi non andavano per niente d´accordo, litigavano continuamente, tentava sempre di picchiarla». Così tutti quei sorrisi e quell´atmosfera leggera che fa da sottofondo allo spot nasconde in realtà una piccola battaglia. Come in fondo tutti i film, lunghi o corti che siano.
Poi c´è la storia della voce: «Ci sono viaggi che cominciano all´alba..» inizia lo spot. Nella prima versione quella voce era di un´attrice amica di Ceron. Brava, impostata, tono basso. Ma quando il regista sente il risultato finale non è convinto: «Mi serviva più ironia, più leggerezza». Così Filippo Rinaldi lancia l´idea: «Proviamo con mio fratello Matteo». Prende il microfono, vanno in sala di registrazione e in una notte preparano varie versioni. E Ceron sceglie la più “semplice”. «Lo so, la gente è abituata al doppiatore classico, con il tono profondo. Ma io volevo un timbro scherzoso. Così ho scelto la versione meno impostata».
Hanno partecipato in 40 a quel contest. Lo spot vicentino ha vinto ex aequo con il video animato di Luca Simionato (“Una storia italiana”), dove Adamo ed Eva, i romani e Garibaldi con i mille si spostano in tir. Ma che si vince con il concorso? «Diecimila euro - dice Ceron -, che speriamo arrivino presto così li investiamo nel prossimo lavoro». Che è un altro concorso del ministero, stavolta del Lavoro: «Bisogna pubblicizzare il nuovo sportello on line per trovare lavoro ai giovani. Si vincono 8 mila euro, e stavolta è più elaborato. Ma ho già l´idea, è un gioco di doppi sensi...». E niente bambini dispettosi. Da Il giornale di Vicenza 5/1/2014

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