da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Venerdì 1 Aprile 2005

Presentato ieri il progetto di “Vicenza film commission”
allo scopo di promuovere e di coordinare la ricerca sul
territorio di luoghi per nuove pellicole. Secondo il sindaco
«un modo per farsi conoscere». Per l’assessore provinciale
Secco «l’opportunità di importanti ricadute economiche»

La città diventa un set

Con gli incentivi per le produzioni cinematografiche

(r. f.) La promozione di un territorio passa anche per le immagini trasmesse dalle pellicole cinematografiche, veicolo privilegiato e di sicuro effetto per far conoscere una realtà geografica in Italia e all’estero. E Bassano, città a vocazione turistica aperta a tutte le dinamiche e ai meccanismi finalizzati ad incentivare il movimento turistico, ha colto anche questa opportunità, offrendosi come set naturale per i film.
La ricchezza e la varietà del paesaggio di cui dispone, il patrimonio artistico, le numerose testimonianze storiche, gli angoli del centro storico e poi gli interni delle raffinate dimore si propongono infatti come possibili ambientazioni per un set cinematografico.
L’occasione viene offerta dalla recente costituzione di Vicenza Film Commission, organizzazione sostenuta dal Consorzio "Vicenza è", che si rifà a Veneto Film Commission, realtà sorta nel 2000 su iniziativa della Regione allo scopo di promuovere e coordinare la ricerca sul territorio di luoghi ed attività professionali per incentivare la produzione di film.
Un progetto al quale Bassano ha subito aderito, mettendosi a disposizione di eventuali produttori interessati, offrendo supporto tecnico, consulenza storica, ma soprattutto praticando agevolazioni economiche ai cast che, dovendo girare in loco le sequenze di una vicenda cinematografica, dovranno trasferirsi in città per periodi di tempo prolungati.
«L’aspetto economico non è certo secondario quando si deve scegliere una location - ha confermato il produttore cinematografico Marcello Siena - non sono solo la suggestione e le peculiarità di un sito a fare la differenza, ma anche i prezzi dei servizi praticati alla troupe che vi si deve fermare per le riprese». Proprio Siena sarebbe interessato a girare a Bassano un film su Napoleone durante la sua avventura in terra veneta e cittadina in particolare. «Un’occasione da non perdere - ha riferito l’assessore al turismo Luciano Fabris - oltre che un’opportunità per approfondire pagine di storia locale».
Ieri, a presentare la novità, accanto a Fabris e al presidente degli albergatori cittadini, Emanuele Bonotto, anche l’assessore provinciale al turismo Dino Secco, in qualità di presidente del consorzio "Vicenza è", e il sindaco Gianpaolo Bizzotto. A far da madrina al progetto, Elisabetta Gardini, protagonista di numerose pellicole televisive nonché portavoce di Forza Italia.
Durante il battesimo ufficiale dell’iniziativa, più volte è stato posto l’accento sulle ricadute positive per i luoghi che ospitano i set cinematografici. Ricadute immediate e a medio termine. «Lo sviluppo dell’industria audiovisiva rappresenta uno straordinario catalizzatore di curiostà ed interesse - ha osservato Secco -; è infatti dimostrato che i siti in cui si sono girati film hanno avuto risvolti positivi instantanei per il movimento di persone che ruota attorno ad una produzione cinematografica; ma anche a medio termine perché, successivamente, molte cinefili visitano i posti che hanno fatto da sfondo alle vicende narrate, incentivando il movimento turistico nella zona coinvolta».
«Bassano non è certo nuova a simili esperienze - ha ricordato Fabris -; anzi. Oltre ad aver prestato il volto per diversi film, dal "Piccolo Alpino" a "Signore e signori" con Virna Lisi e Gastone Moschin, fino all e recenti fiction televisive, ha anche il merito di aver investito nella cultura cinematografica. La scuola di regia fondata da Ermanno Olmi, "Ipotesi cinema", e le continue sollecitazioni derivanti da proposte e progetti laboratoriali di cinematografia avviati in città hanno contribuito a diffondere passione ed interesse per questo settore. Bassano ha quindi tutte le carte in regola per diventare protagonista in questo ambito, per ritagliarsi uno spazio importante».
«Offrirsi come location per i film rappresenta un modo nuovo e valido per farsi conoscere - ha aggiunto il sindaco Gianpaolo Bizzotto - ben vengano quindi produttori, cast di attori e via dicendo che possono favorire la promozione della nostra realtà».
«Purché si tratti di progetti seri - ha avvertito Elisabetta Gardini - che producano un ritorno. Partecipate anche voi del posto alle esperienze che verranno attuate, seguite i provini. Potrebbero rivelarsi anche utili occasioni per dare spazio e visibilità alle professionalità e alla cultura locale. Le nostre zone, e parlo da padovana, sono straordinarie dal punto di vista ambientale, ma non sono mai state considerate come risorse produttive. Ora è tempo di voltare pagine, di investire, di guardare la realtà con occhio differente».

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