SET IN CITTÀ. La pellicola ispirata al musicista ebreo Klein, sfuggito alla deportazione grazie ad una missione partigiana
Un tuffo nella storia per le riprese dell´opera del regista Dellai tra truppe tedesche e mezzi d´epoca Una folla di curiosi assiste al ciak
Ieri le vie Gorzone, Verdi e Carducci hanno fatto da scenografia per alcune riprese del film. FOTO DAL CEREDO| Dellai durante le riprese sul set di Oscar a Schio. S.D.C.
Per un giorno la città rivive le storie di guerra di settant´anni fa ed ecco apparire per le strade del centro storico militari in divisa, barricate con filo spinato e sacchi di sabbia, cappelli e abiti d´antan. Una sessantina di persone, tra attori, comparse e tecnici, ha permesso un piccolo salto nel passato, osservato da una folla attenta ed incuriosita di passanti e residenti.
Ieri mattina le vie Gorzone, Verdi e Carducci hanno fatto da scenografia per alcune riprese del film “Oscar”, del regista thienese Dennis Dellai, ispirato alla vita del jazzista ebreo austriaco, Oscar Klein, che da giovane visse al confino, con la famiglia, nel paese di Arsiero dove riuscì a conquistare la simpatia della piccola comunità, contagiando tutti con la passione per il jazz; musica proibita dal regime fascista.
Ambientato nel 1944, il film di Dellai, sceneggiato da Giacomo Turbian. racconta della rocambolesca fuga dalla deportazione del protagonista resa possibile grazie al sostegno della comunità paesana, che lo mise in contatto con una organizzazione partigiana con cui raggiunse il confine svizzero, e quindi la salvezza.
Per alcune ore le strade sono state blindate per consentire alla macchina da presa di catturare le sequenze di un punto cruciale della trama, ovvero quello in cui il protagonista viene a sapere di essere stato inserito, insieme ai suoi familiari, negli elenchi di ebrei destinati alla deportazione. 
Nonostante la drammaticità degli eventi narrati, tra un ciak e l´altro, il set era animato dal buonumore di attori e comparse che, nonostante la calura provocata dai pesanti indumenti di lana, provavano e riprovavano le varie scene sotto la guida precisa del regista. 
«Abbiamo girato una serie di immagini - ha spiegato lo sceneggiatore Giacomo Turbian - che conducono l´evoluzione della storia verso la gara di solidarietà che coinvolge tutto il paese». 
Prosegue: «A livello di produzione sono fra le ultime scene che stiamo girando. Siamo a buon punto con i lavori. È sempre piacevole utilizzare come set, valorizzandoli, i centri storici che ci circondano e che sono in grado di restituire atmosfere suggestive». 
Il film è liberamente ispirato alla vicenda Klein che riuscì a sfuggire al nazismo, diventando in seguito una delle più luminose stelle europee del dixieland.
© IL GIORNALE DI VICENZA 26/8

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