L' Arlecchino di Pasotti sarà girato anche e Vicenza e Lonigo

 

pasotti

(..)  con il regista Augusto Zucchi, Pasotti ha scritto la sceneggiatura «del primo film nella storia del cinema italiano dedicato alla commedia dell'arte», di cui sarà il protagonista. Si intitolerà Il principe Arlecchino e racconterà la storia, ambientata nel Settecento, di un giovane Arlecchino che, ereditata l'arte dal vecchio padre in punto di morte, cercherà di superare il limite della sua maschera nata per far divertire, per arrivare a cimentarsi invece, accompagnato dagli attori della sua compagnia di giro in un viaggio tra Bergamo e Venezia, nell'Amleto di Shakespeare, opera di cui Giovanni (questo il nome del protagonista) verrà a conoscenza grazie all'incontro con Carlo Goldoni. << Le riprese inizieranno ad agosto 2012. Gireremo a Bergamo, a Venezia, in Piazza San Marco, probabilmente al Teatro di Lonigo e nel centro di Vicenza. Vorremmo riuscire a presentarlo alla Mostra del cinema di Venezia nel 2013». E Zanin ha continuato: «Il budget non è esagerato, abbiamo vinto un bando regionale da 200mila euro e, volontariamente, non abbiamo chiesto contributi ministeriali. Con gli sponsor privati dovremmo arrivare a circa 700mila euro». Nel cast grandi nomi di cinema e teatro. «Ferruccio Soleri, nei panni di mio padre, il vecchio Arlecchino - ha raccontato Pasotti - Mariangela Melato sarà mia madre». Sembra sfumato il sogno di arrivare a Dario Fo, ma nel film troveremo Paolo Rossi, Gigi Proietti, il «Pantalone» Giorgio Bongiovanni, Giorgio Colangeli e probabilmente anche Marco Paolini, vecchia conoscenza di Pasotti: «Abbiamo lavorato insieme ne I piccoli maestri, voglio coinvolgerlo nel progetto».

Fonte Corriere del Veneto

Finanziare un film è un affare

IMG_5771

 

Il Giornale di Vicenza - iovedì 22 marzo 2012 – CRONACA – Pagina 25

CONVEGNO. Ieri a villa Cordellina esperti di alto livello a confronto. Il cinema è considerato un investimento turistico

La Regione pronta a fare la sua parte. I privati possono contare sul bonus fiscale. Alla Mostra di Venezia il primo “Market”

Pienza è stata riscoperta dai cineturisti grazie a “Il paziente inglese” (1996) che quindici anni fa vinse nove Oscar. Il decimo glielo dovrebbe consegnare il sindaco della città senese, honoris causa per quanto contribuisce al suo bilancio. Dopo “Sotto il sole della Toscana” (2003) non si è più trovato un casale in campagna o in collina in Toscana neanche a pagarlo oro. E in Sicilia, tra Vigata e Montelusa, ossia vicino a Porto Empedocle, per ospitare tutti coloro che vogliono visitare i luoghi della fiction di Salvo Montalbano, i bed & breakfast sono passati da venti a novanta. Dal canto suo “Notting Hill” (1999) ha fatto schizzare gli affitti degli appartamenti nell´omonimo quartiere di Londra. E vogliamo parlare di quanto la triplice saga de “Il signore degli anelli” abbia contribuito ad affollare la Nuova Zelanda di turisti? Mentre ci riflettete, provate a contare quant! o valgono tredici milioni di sterline. Quasi undici milioni di euro. Tanto sborsano i visitatori del castello di Harry Potter ai confini con la Scozia, una delle 101 (sì, avete letto bene: centouno) location nel Regno Unito dei film sul maghetto occhialuto. Insomma, è la prova provata del saldissimo legame tra film, turismo e territorio.

Leggi tutto: Finanziare un film è un affare

Il cinema veneto riparte da un western

Beautiful salta a piè pari Vicenza e va in Puglia? Pace. Gli aficionados hanno elaborato il lutto per la perdita di Caroline ed elaboreranno anche questo. Tanto, persa la soap (o la soapressa, vista la sfumata vicentinità della faccenda...), si può virare su un obiettivo di lusso: il cinema veneto. Vicenza film commission organizza infatti per mercoledì alle 17 a villa Cordellina di Montecchio Maggiore “Il territorio incontra il cinema”, appuntamento studiato per diffondere le nuove opportunità offerte dalla che può essere definita come “primavera del cinema veneto”.

grande_sole_rosso

Leggi tutto: Il cinema veneto riparte da un western

Duelli verbali e psicologia. È il western alla Pozzan

Il regista vicentino ha scoperto un'attrice al mercato di Marostica

A Marcesina arrivano i cowboys. Il grande sole rosso, il film western di Stefano Pozzan è ai blocchi di partenza. «Girare un film western ambientato nell´altopiano di Asiago era un sogno che avevo da tanto nel cassetto - spiega il regista - alla Mostra del cinema due anni fa sono riuscito a parlarne anche con Aurelio De Laurentis, che mi ha dato consigli utili perché questo film si potesse realizzare».
Il progetto del film ha conquistato diversi piccoli produttori cinematografici, che hanno voluto unire le forze per rendere realtà il progetto di Pozzan. E così, dopo Il grande silenzio, girato nel 1967 a Cortina da Sergio Corbucci, il Veneto avrà un suo secondo western. «Stiamo iniziando in questi giorni la costruzione delle scenografie - spiega Pozzan - ci vorranno tre mesi per preparare il tutto.

Le riprese inizieranno lunedì 4 giugno e dureranno cinque settimane. Gli esterni saranno girati sulla Piana di Marcésina: è impressionante la somiglianza tra il panorama dell´altopiano di Asiago e quello della Virginia del 1850. Gli interni invece saranno costruiti a Cinecittà».
Supportato dalla Vicenza Film Commission, il film racconterà la storia di un figlio che ritorna al paese natale per l´omicidio del padre. «Parlerà di intolleranza e razzismo, di pregiudizi e incomprensioni - continua Pozzan - tornando in città il ragazzo vivrà dei flashback che ripercorreranno il rapporto conflittuale con il padre, sfociato nell´abbandono del figlio per assecondare un amore scomodo con una ragazza indiana».

pozzan

Leggi tutto: Duelli verbali e psicologia. È il western alla Pozzan

Cerca nel sito

Dove siamo

MappaVicenzaItalia-small

Traduttore automatico

itfrdehiptrues