Gli stupri vicentini diventano film. Così i giovani sfidano la violenza

Un gruppo di attori di 16 e 17 anni mette in scena gli abusi. Si intitola «Black out» e si ispira a storie vere. In Facebook l’appello per portarlo al cinema

 

BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza) — Gli articoli della cronaca locale si trasformano in un film. «Black out»: novanta minuti che raccontano, condensandole nella storia di un’adolescente, le violenze sessuali subite da giovani donne venete. Dal recente stupro alla ventunenne che attraversava il sottopasso della stazione ferroviaria di Treviso, agli altri casi rimasti impressi nella mente di una dozzina di ragazzi dell’associazione «Movie’s Geyser » di Mussolente. Un lungometraggio a cui la onlus e i giovani attori (ma anche sceneggiatori) hanno dedicato quattro anni, partendo da zero quanto a tecniche cinematografiche. Hanno mosso i primi passi piano piano e adesso chiedono l’aiuto di volti noti per portare alla ribalta nazionale il film di denuncia sociale. E non solo: per convincere le case di distribuzione della bontà del loro progetto hanno avviato una campagna pubblicitaria sui social network, invitando a mettere «mi piace» su www.facebook.com/blackoutilfilm. Lunedì si contavano più di mille pollici in su, «ma puntiamo ad arrivare a diecimila per settembre», spiega Giorgia Lorenzato, presidente di «Movie’s Geyser» che ha diretto la pellicola con il regista Manuel Zarpellon.

 

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"Piccola Terra" miglior documentario italiano


cinemabiente

"Piccola Terra", il film di Michele Trentini e Marco Romano prodotto dall´Università di Padova in collaborazione con il Comune di Valstagna, ha vinto il premio come miglior documentario italiano alla XV edizione di Cinemambiente Torino, tra i più importanti festival in Europa.
Durante la cerimonia avvenuta al cinema Massimo di Torino e alla quale hanno partecipato Michele Trentini e Aziz Wahbi, la giuria del concorso composta da Andrea Deaglio, Beppe Gamba, Luca Martinelli ha assegnato il primo premio al film girato tra Valstagna e il Marocco con la seguente motivazione: «Per la capacità di narrare un ambiente trasformato in passato con fatica e in ulteriore trasformazione con una prospettiva futura di speranza». In "Piccola Terra" le sequenze tratte da "Fazzoletti di terra" di Giuseppe Taffarel, che nel 1963 ha immortalato i gesti e la fatica degli ultimi coltivatori di tabacco del Canale di Brenta, vengono alternate alle speranze e alle storie di "nuovi montanari" che si prendono cura del paesaggio di Valstagna, anche grazie all´innovativo progetto di adozione dei terrazzamenti.

Fonte Il Giornale di Vicenza, 12 giugno 2012

I ''Duri e Puri' di Parolin sceneggiatura da premio. Valgono 700 mila euro

 

«Datemi un bicchiere d'acqua ». Sarà pure uno sceneggiatore professionista il trentacinquenne di Rosà, Pietro Parolin,ma la vittoria del bando promosso a fine 2011 dalla Regione per la diffusione di opere multimediali giovanili , con finanziamento di 700 mila euro, lo ha colto a guardia abbassata. Ha vinto tra 62 partecipanti, Parolin, e ieri a Palazzo Balbi, di fronte all'assessore alle politiche sociali Remo Sernagiotto e a Carlo Brancaleoni della direzione di rai Cinema, era possibile leggergli in volto l'emozione delle grandi occasioni.

parolin

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Un film-denuncia sulla storia di una sedicenne stuprata

Potevano scegliere tra mille argomenti: la scuola, lo sport, amori giovanili. Invece quando quel gruppetto di volontari della Movie´s Geyser, onlus di Mussolente che usa il cinema come strumento di aggregazione, doveva pensare a una sceneggiatura per un film ha deciso per una storia vera di violenza sessuale. E anche dura: una 16enne che si era suicidata quando i suoi aggressori erano stati rimessi in libertà.

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Una pioggia di "best" arriva su "I Palladiani"

Sono ben sette i riconoscimenti al documentario prodotto da Mestiere cinema per Vicenza è

cerasuolo_palladiani

Il Festival di Finisterra-Aarrabida, Portogallo, ha premiato per sette volte il documentario “I palladiani”, prodotto dalla società veneziana Mestiere cinema per il Consorzio Vicenza è, con la collaborazione di Vicenza film commission.
Il documentario è piaciuto moltissimo alla Giuria internazionale del Festival 2012 dedicato ai film d´arte e al cine-turismo. Al film veneto-vicentino è andato il “Best film Festival Arrabida grand prize”; e ancora il premio come “best documentary” e quello come “best script” da un soggetto del padovano Marco Pettenello, collaboratore, tra gli altri, dei film di Carlo Mazzacurati. Ed ancora ha ricevuto il “best music” del veneziano Giorgio Costantini, e “best post production” curata da Tomas De Marchi, concludendo con “best sound” a riprova della cura tecnica con cui il film è stato realizzato.

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