Questione di stoffa: presentato il nuovo film Rai girato a Vicenza

E’ stato presentato al Prix Italia 2024 “Questione di stoffa”, il nuovo film della collana PURCHE’ FINISCA BENE, con la regia di Alessandro Angelini, una produzione Pepito in collaborazione con Rai Fiction, prodotto da Agostino Saccà, in prima visione su Rai1 domenica 10 novembre.

 

RASSEGNA  STAMPA 

https://spettacolomusicasport.com/2024/10/02/prix-italia-2024-questione-di-stoffa-il-nuovo-film-della-collana-purche-finisca-bene-di-alessandro-angelini-con-protagonisti-kabir-bedi-e-pierpaolo-spollon/

https://www.thewom.it/lifestyle/entertainment/questione-di-stoffa-film-rai-1

https://www.comingsoon.it/tv/anticipazioni/questione-di-stoffa-kabir-bedi-e-pierpaolo-spollon-presentano-il-film-tv-in/n188655/

 

 

Passione Film-Maker. Protagonisti e Progetti Vicentini

Anche quest’anno il Consorzio Vicenza è - Vicenza Film Commission è stato ospite dello spazio Regionale allestito all’interno dell’Hotel Excelsior in occasione della Mostra d’arte cinemato

"E’ il primo anno senza il nostro Direttore Vladimiro Riva – ricorda Roberto Astuni – che da anticipatore,come spesso gli capitava, aveva dato vita più di 25 anni fa a questo segmento operativo all’interno delConsorzio turistico, avendo studiato le film commission americane, dove sono nate, e il potere attrattivodelle produzioni audiovisive a favore del territorio dove vengono ambientate. Era volato fino a Mumbai edera riuscito ad attrarre e portare nel vicentino produzioni da Bollywood, ma anche dalla Cina, Brasile efiction televisive coreane. Quindi negli ultimi anni anche importanti produzioni italiane come, una fra tutte,la serie targata RAI 1 “Di padre in figlia” di Riccardo Milani, 4 episodi interamente girati nel vicentino.Aveva, tuttavia, anche sempre riservato un’attenzione convinta ai giovani film-makers vicentini che sicimentano in questa professione con passione e determinazione."

Come omaggio al suo impegno e con sincera riconoscenza che dunque Vicenzaè-Film Commission, ha deciso di incentrare la presentazione proprio sulla passione che muove alcuni di loro e, che li porta spesso adautoprodursi, spinti dal desiderio e dall’urgenza di comunicare attraverso il linguaggio cinematografico. Un racconto che li accomuna in una sorta di fil-rouge ricco di motivazioni, fatiche, entusiasmi, ambizioni con lepresentazioni delle loro ultime produzioni.

1. ANDREA JOSHUA ASNICAR, TBSCMedia - Creative Director SANGUE NON è ACQUA

2. ALESSANDRO ROMANO, Associazione Amour Braque, regista SAMURAI

3. ALESSANDRO RINDOLLI, Film-maker & Video Editor THE BEAUTY OF DEATH

4. MATTEO PAGLIARUSCO, Regista e sceneggiatore LO CHIAMAVANO MARCUS

5. YOUSSEF DALIMA – Onymous Ceo, Founder & Filmmaker SLAPPLE PIZZA

 

Comunicato stampa.

Vicenza e "La vita accanto"

"La vita accanto" è ispirato al romanzo della scrittrice vicentina Mariapia Veladiano, vincitrice del Premio Calvino, storia di una famiglia in cui segreti inconfessabili e sensi di colpa si intrecciano a grande talento e voglia di riscatto.

A Vicenza, ricca città d’arte italiana, una coppia benestante accoglie con gioia la nascita di Rebecca, attesa da tempo. Ma il suo volto è sfigurato da una voglia rossa che copre metà del viso. La madre ne è ossessionata al punto da rifiutarla, il padre cerca di supplire. Sarà la zia, celebre concertista, ad assumerne l’educazione e scoprirne l’eccezionale talento musicale.
 
“Nobiltà, bellezza, irregolarità”. Sono queste le parole che il regista Marco Tullio Giordana ha utilizzato per descrivere le emozioni che ha provato osservando Vicenza da dietro la cinepresa.

 
TEATROLAVITAACCANTO PIAZZALE VITTORIA
Teatro Olimpico e Piazzale della Vittoria, Vicenza.    @Foto ufficiali "La Vita Accanto"
 
Il film è interpretato da Sonia Bergamasco, Paolo Pierobon, Valentina Bellè, Beatrice Barison (giovane talento pianistico, concertista internazionale per la prima volta sullo schermo), Sara Ciocca, con l’amichevole partecipazione di Michela Cescon, Angela Fontana, Luigi Diberti, ed è una produzione Kavac Film, IBC Movie e One Art con Rai Cinema.  
 
La produzione del film, interamente girato a Vicenza, ha trovato il suo quartier generale nel centralissimo Palazzo Franceschini Folco, edificio di proprietà della Provincia di Vicenza che ha ospitato gli uffici della produzione, l' attrezzeria, il guardaroba nonchè il set vero e proprio: è la casa dove vive la famiglia protagonista.
L'edificio non è visitabile ma viene aperto alla visite per occasioni particolari o su richiesta.
 
Il concerto che apre il film ha luogo nel Teatro Olimpico di Vicenza, capolavoro di Palladio.
Il teatro è aperto al pubblico dal marted' alla domenica ed ospita rassegne musicali e di prosa.
 
Villa Valmarana ai Nani: i nani del muro perimetrale della dimora diventano parte della narrazione, in un cupo paragone tra loro e la piccola Rebecca.
La villa è regolarmente aperta al pubblico tutti i giorni.

Il laboratorio dove lavora Michela Cescon, la mamma di Lucilla, è facilmente riconoscibile nella antica Stampera Busato, aperto al pubblico e tuttora in attività.

Le scene del conservatorio sono invece state girate presso il Chiostro di San Pietro.

Il ponte delle Barche è location notturna di una scena chiave del film.

gdv Riprese notturne in cittàfoto @Il giornale di Vicenza

Altre location del centro che appaiono nel film:

PIazza dei Signori, in notturna

Piazzale della Vittoria, Monte Berico

Giardino Salvi

Parco Querini

 

HollywoodReporter: La visita sul set del film 

Comunicato stampa Comune

 Pressbook

Mancino Naturale disponibile su RaiPlay

Sono stati oltre 2 milioni i telespettatori (2 milioni 115 mila con l’11,6% di share) che hanno seguito ieri, mercoledì 29 maggio, in prima serata su Rai 1 il film di Salvatore Allocca “Mancino naturale” con Claudia Gerini e Massimo Ranieri.

Il film, girato tra Latina e Vicenza, è ora disponibile gratuitamente su RaiPlay LINK

 

SET VICENZA MANCINO NATURALE 3

Foto dal set, Stadio Comunale di Caldogno

 

SET VICENZA MANCINO NATURALE 1

Foto dal set,Piazza dei Signori

 

 

Il sequestro di Carlo Celadon, a «800 giorni» il Leone di Vetro: «Equilibrio tra cronaca e fiction»

Da Il Corriere del Veneto

È l’equilibrio tra dovere di cronaca e fiction, tra testimonianza e narrativa ad aver colpito la giuria del Leone di Vetro. «800 giorni» del regista Dennis Dellai ha vinto venerdì sera il premio, giunto alla decima edizione, al teatro Avanspettacolo di Marghera (Venezia).

Il sequestro più lungo in Italia
«Non ce l’aspettavamo – afferma Dellai – È stata una grande emozione, soprattutto per il gruppo, i ragazzi del cast… Il bello di questo premio è che valorizza la nostra regione, permettendo anche a una piccola produzione come la nostra di avere una passerella». Il film «800 giorni» si ispira a uno dei momenti più bui degli anni Ottanta in Veneto, il rapimento di Carlo Celadon. Quello di Celadon è stato il sequestro più lungo della storia d’Italia: l’arzignanese, figlio diciannovenne dell’imprenditore Candido, venne rapito la sera del 25 gennaio del 1988 dalla ‘ndrangheta e costretto a rimanere nascosto in grotte e ovili della Calabria, per 831 giorni.

La genesi del film
La genesi del progetto non è stata semplice né immediata. «La prima volta che abbiamo contattato Celadon, nel 2019, non voleva che la sua storia diventasse un fenomeno mediatico – spiega Dellai – Quindi abbiamo ideato una trama che si ispirasse alla sua storia, ma di fiction, con nomi differenti. L’anno successivo ci siamo visti di nuovo: ha capito che il nostro obiettivo era creare un racconto che fosse testimonianza di quanto gli era accaduto. Quando glielo ho mostrato in anteprima, mi ha detto che era un lavoro rispettoso e con ricostruzioni molto accurate». Proprio l’equilibrio tra cronaca e finzione ha colpito la giuria: «Il protagonista è riuscito a creare una storia che fosse vera testimonianza di quanto accaduto, con ricostruzione dei fatti minuziosa e accurata, in equilibrio tra cronaca e fiction – si legge nella motivazione – Con l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni uno spaccato dell’Italia dell’epoca, gli anni Ottanta».
A consegnare il riconoscimento c’era anche la Vicenza film commission con il segretario generale Carla Padovan. Vladimiro Riva, consigliere delegato di Vicenza film commission, riflette: «Dopo dieci edizioni del premio, è il momento che si valuti un suo ingresso vero e proprio alla Mostra. Stiamo pensando a un docufilm su un politico veneto del secolo scorso».

Ora le proiezioni pubbliche
Ora, per «800 giorni» è arrivato il momento delle proiezioni pubbliche: la prima sarà il 30 settembre in apertura del film festival di Breganze. «Poi abbiamo fissato altre date in giro per l’Italia, da Bologna a Belluno – sottolinea Dellai – Non ce lo aspettavamo. Progetti futuri? Qualche idea c’è… ma intanto godiamoci “800 giorni”». Da fine anno, sarà visibile in streaming su Prime Video. «Ci piacerebbe trasmettere alle nuove generazioni quel drammatico spaccato di Italia – conclude Dellai –È un periodo da non dimenticare: ciò che tenne in vita Celandon fu l’ultima canzone ascoltata, di Pat Metheny, e il pensiero che la sua ragazza lo stesse aspettando».

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