Prodotta da Banijay Studios Italy. Previste modifiche alla circolazione
Nei prossimi giorni a Vicenza prenderanno il via le riprese della nuova serie Tv “Luce dei tuoi occhi” che andrà in onda su Canale 5 e che vedrà come protagonisti Anna Valle e Giuseppe Zeno e la regia di Fabrizio Costa.
La produzione si sposterà quindi a Brendola per poi rientrare in città l'11 settembre e rimanere a Vicenza fino a fine novembre. Altri set saranno allestiti in questo periodo anche in altri luoghi della provincia.Prodotta da Banijay Studios Italy, che ha iniziato le riprese a Roma durante l'estate, la fiction in sei puntate racconta una vicenda tra melodramma e thriller ambientata a Vicenza, in un'accademia di danza.
"Ringrazio la produzione per aver collaborato affinché il programma culturale e di apertura museale non solo non venisse sospeso, mai e nemmeno momentaneamente, ma anche arricchito da questa occasione. I palazzi comunali di volta in volta sede del set, in particolare il Teatro Olimpico e Palazzo Chiericati, non saranno mai chiusi al pubblico, ma sempre visitabili dai turisti e dai cittadini che potranno anche assistere alle riprese, nel rispetto delle normative anti Covid-19" - precisa l'assessore alla cultura.
Dalla terrazza di Palazzo Sturm a Bassano, Francesca Michielin ha cantato la sua Cheyenne al cospetto del “King Kong Rhino” di Li-Jen Shi durante il concertone del 1 maggio in onda su Rai 3.
Le riprese sono state effettuate a Bassno domenica 26 aprile con l'assistenza di ViFc.
La domanda di sostegno potrà essere presentata: dalle ore 10.00 del 02 aprile 2020 alle ore 15.00del 15 giugno 2020.
È stato prorogato il termine per la presentazione delle domande:
dalle ore 15.00 del 15 giugno 2020 alle ore 15.00 del 30 giugno 2020
Le risorse finanziarie complessive previste per il presente bando ammontano a Euro 5.000.000,00 (cinquemilioni,00) di cui:
*Euro 4.000.000,00 (quattromilioni,00) per opere afferenti alle categorie SERIE TELEVISIVE e FICTION;
*Euro 500.000,00 (cinquecentomila,00) per opere afferenti alla categoria ANIMAZIONE ed
*Euro 500.000,00 (cinquecentomila,00) per opere afferenti alle categorie DOC e SHORT. 2.2
Eventuali risorse finanziarie residue rispetto alle tre tipologie d’intervento di cui al comma precedente, saranno destinate, in via prioritaria e fino ad esaurimento delle risorse di ciascuna tipologia, a favore delle produzioni ammissibili presentate nell’ambito delle categorie SERIE TELEVISIVE e FICTION, ANIMAZIONE, DOC e SHORT.
Le attività di produzione interessate dall’agevolazione devono essere realizzate e localizzate nel territorio della regione Veneto.
I progetti di realizzazione delle opere audiovisive alla data di presentazione della domanda di contributo, devono possedere i seguenti requisiti:
a. avere una copertura finanziaria minima, dettagliata come segue:
- 50% del costo della copia campione1 nel caso di progetti afferenti alle categorie SERIE TELEVISIVE, FICTION e ANIMAZIONE;
- 25% del costo della copia campione nel caso di progetti afferenti alle categorie DOC e SHORT;
b. nel caso di progetti afferenti alle categorie SERIE TELEVISIVE, FICTION e ANIMAZIONE essere oggetto di un contratto di distribuzione o un deal memo per la distribuzione con un distributore e/o un broadcaster e/o una piattaforma SVoD o VoD. Non saranno ritenute ammissibili lettere di interesse;
c. prevedere una spesa minima ammissibile sul territorio della regione Veneto: - di Euro 200.000,00 nel caso di progetti afferenti alle categorie SERIE TELEVISIVE, FICTION e ANIMAZIONE; - di Euro 20.000,00 nel caso di progetti afferenti alle categorie DOC e SHORT.
Tutti i documenti sono consultabili e scaricabili a questo
Ventiquattr'ore per raccontare una splendida famiglia borghese e una ricca cittadina del nord Italia. Di giorno le nostre signore e i loro mariti ostentano pubblica virtù ai tavolini dei caffè. Poi, di notte, la commedia scivola nel noir ed esplode il lato oscuro della provincia in un susseguirsi di meschinità e violenze. I sette vizi capitali incarnati dai sette protagonisti si palesano ai nostri occhi quasi con innocenza. Nessuno è accusabile di nulla anche se, tutti insieme, si macchieranno del peggiore dei peccati.
Il film Villetta con ospiti, diretto da Ivano De Matteo, è distribuito da Academy Two.
Il "vicentino" Tognazzi a Venezia 50 anni dopo. Nel 1969 Scola girava tra Vicenza e Bassano "Il commissario Pepe"
Il 24 settembre di cinquant’anni fa usciva sugli schermi italiani “Il commissario Pepe”, per la regia di Ettore Scola, con Ugo Tognazzi e Silvia Dionisio. Si tratta di uno dei film più famosi e importanti mai girati a Vicenza e a Bassano (con qualche scena anche a Povolaro di Dueville), mai nominate, fuse idealmente nel Comune di “Castelnuovo” ma perfettamente riconoscibili. Per festeggiare la ricorrenza, nello spazio della Regione Veneto al Lido di Venezia in occasione della 76ma Mostra del cinema, Vicenza film commission ha organizzato un evento in collaborazione con Il Giornale di Vicenza. “Buon compleanno commissario Pepe” il titolo dell’evento, moderato da Alessandro Comin. Sono intervenuti Vladimiro Riva e Roberto Astuni di , l’assessore Stefania Amodeo in rappresentanza del Comune di Bassano del Grappa e l’attrice Monica Vallerini alla presenza dell'assessore Regionale Giampaolo Bottacin in rappresentanza della giunta regionale e del presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti". Proiettate foto di scena e le pagine de Il Giornale di Vicenza dell’epoca delle riprese, che furono effettuate tra gennaio e marzo 1969, e un videosaluto di Gianmarco Tognazzi, figlio di Ugo, che ha elogiato l’iniziativa.
Il Commissario Pepe è un classico esempio della commedia all’italiana amara e fustigatrice che ebbe in Scola uno dei più acuti maestri. Il regista si ispirò liberamente al romanzo omonimo del veneziano Ugo Facco De Lagarda, uscito qualche anno prima. Lo scrittore era stato incaricato di scrivere il libro dall’editore Neri Pozza che voleva “una storia cattiva” pensando proprio alla sua città. Nemmeno nel libro Vicenza o Bassano sono nominate, ma i riferimenti sono chiari.
Colto e malinconico, amante del buonsenso anche nelle indagini, il Commissario Pepe si trova costretto a occuparsi di un giro di tresche sessuali che scopre sempre più vasto: coinvolge anche primari, suore, direttrici di enti benefici, presidi, esponenti della buona società e tocca anche i suoi colleghi e la sua stessa fidanzata. Invitato a fare sparire dall’inchiesta i nomi più compromettenti, decide di bruciare il fascicolo per non lasciare svergognare soltanto i cittadini comuni e di chiedere il trasferimento. Nel cast molti personaggi veneti, tra i quali Virgilio Scapin nei panni di un giovane nobile in fuoriserie frequentatore di una minorenne. Scapin, che prestò anche la sua libreria per una scena all’inizio del film, aveva già recitato in “Signore & Signori” di Pietro Germi e sarebbe comparso anche nel successivo “Il comune senso del pudore” di Alberto Sordi (dove fa l’edicolante in centro a Vicenza), realizzando così il record della partecipazione a tutte e tre le principali commedie sui vizi delle provincia veneta. Piccole parti furono affidate anche a personale dei ristoranti in cui la troupe cenava. Numerosissimi i luoghi di Vicenza e Bassano riconoscibili.
Tognazzi a dieta che si scatena con il baccalà «perché tanto è pesce», ma chiede a quanti punti calorici corrisponde una porzione di polenta. Tognazzi, tifosissimo rossonero, che indossa un kilt e va a fare visita ai giocatori del Milan in trasferta a Vicenza dopo aver vinto in Coppa Campioni a Glasgow, proprio nella settimana della fine delle riprese. Tognazzi che in via Araceli a Vicenza, non trovando una penna, firma autografi dando strappetti a pezzi di carta. I vigili urbani mandati a fare cordone in piazza Libertà a Bassano per evitare che il set venga invaso dagli ammiratori. Le serate nelle migliori trattorie, dove il regista Ettore Scola mangia poco ma recluta personaggi per le particine mentre ancora Tognazzi si informa sulle ricette tipiche del territorio. Il Comune di Bassano anticipa l' intenzione di organizzare un evento celebrativo per "il Commissario", facendo seguito a quello già svoltosi in giugno a Ca' Erizzo Luca come anticipo di Operaestate cinema. In fin dei conti, Tognazzi è un po' suo figlio adottivo: da bambino abitò per qualche mese in città con la famiglia, seguendo il padre, ispettore per una compagnia di assicurazioni.