Vicenza Film Commission

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Mercoledì 29 Agosto 2007

Vicenza Film Commission

Vicenza Film Commission è da tre anni l'organo per la promozione dell'immagine di Vicenza attraverso i mezzi audiovisivi in tutto il mondo. Film Commission ha come obiettivo la promozione del territorio di tutta la provincia, attraendo produzioni sia italiane che straniere e incentivando lo sviluppo dell'industria cinematografica sul territorio creando nuove opportunità di affari. L’agenzia può fornire i permessi necassari per filmare e inoltre risolve i problemi che la produzione può trovarsi a dover affacciare nella fase di pre-produzione.
Ha sede al consorzio Vicenza è, in via Fermi 34 a Vicenza.
Nel sito di Vicenza Film Commission c’è anche un’ampia galleria di location e di riprese aeree della provincia.
Il presidente è Dino Secco, il direttore è Vladimiro Riva.

Una coproduzione italo-francese su Rigoni Stern. A Bassano un film sulle atmosfere amorose

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Mercoledì 29 Agosto 2007

Una coproduzione italo-francese su Rigoni Stern.
A Bassano un film sulle atmosfere amorose

di Nicoletta Martelletto

Vicenza, un grande set. Lo è stata per occasioni ormai entrate nella storia del cinema, come “Il commissario Pepe” nel 1969 o dieci anni dopo il “Don Giovanni” di Losey ma lo sarà sempre di più ora che il meccanismo delle location in Veneto si è messo prepotentenente in moto. Vicenza Film commission, l’agenzia collegata al consorzio turistico “Vicenza è”, ha ricevuto nelle ultime settimane numerose richieste di accoglienza e di collaborazione da parte di produzioni italiane e straniere che vogliono sfruttare gli scenari architettonici e naturalistici del Vicentino in film e fiction.
In agosto Bassano ha fatto da sfondo alle riprese di “L’amore che sai che io...” del regista Paolo Galassi, colpito dalle atmosfere della cittadina sul Brenta: con la complicità di due bassanesi, il truccatore Ilario Baggio e lo scenografo Martino Dissegna, la Sherwood Fil Produttori Riuniti ha ambientato qui uno dei tre episodi del film che ha come filo conduttore uno sguardo, un attimo della loro vita legato all’amore.
“Terra di un uomo” è stato in vece girato tra fine luglio e i primi di agosto in Altopiano, in luoghi indicati dallo scrittore Mario Rigoni Stern che mai compare nel lungometraggio ma i cui racconti hanno ispirato la coproduzione italo-francese Shellac Sud di Marsiglia e la Route 1 di Torino. I registi Jean-Francois Neplaz ed Elisa Zurlo torneranno in ottobre per nuove riprese, che riguardano anche la Valle d’Aosta, dove Rigoni Stern è stato militare, e la steppa russa. Anche in questo caso Vicenza film commission ha tessuto i contatti con gli uffici turistici e le comunità montane per aiutare il lavoro dei cineasti. C’è poi una richiesta della Pacifico di Roma per girare alcune puntate per Sky e Italia Uno di un serial sul lavoro degli stuntman, che si muoveranno con cavalli, moto, auto, paracadutisimo, roccia,sci e motoslitte... scenari a iosa individuati nel Vicentino, si vedrà se l’intesa andrà in porto.
Una richiesta allla Provincia invece è arrivata dalla produzione di un thriller, “Il Boia-The Hangman”, con Franco Nero e Luca Lionello tra i protagonisti, per la regia di Fabrizio Vieceli e la produzione Storaro: avendo visto le foto di villa Cordellina Lombardi a Montecchio, chiedono di poter girare il trailer pubblicitario del film, lungo il viale principale e la scalinata d’accesso, affascinati dal potenziale mistero del luogo. La Self ish Production sta invece realizzando un film su santa Bakhita, suor Moretta come era conosciuta a Schio dove ha vissuto per anni nel convento delle canossiane: oltre a scene in villa a Zianigo, sarà Schio a dover individuare un convento, una chiesa, una locanda e strade adatte alle riprese.
“The Anatomist” è un altro film di cui da New York si chiedono location in Veneto: tratto da una novella comica del XVI secolo, dovrebbe essere ambientato tra l’Università di Padova, Venezia e Vicenza, di cui si chiede l’uso di Teatro Olimpico e ville. Matteo Colombo il protagonista indaga sulle origini fisiche dell’amore...
Infine una anticipazione, sempre legata ai luoghi nascosti del Vicentino: la cava Arcari a Zovencedo, in concessione ai Morsoletto, potrebbe essere lo scenario di una diretta televisiva su “La7” a fine ottobre. La splendida cava in galleria, già utilizzata per alcuni concerti, dovrebbe ospitare le riprese del collaudato spettacolo teatrale di Marco Paolini “Il sergente”, ispirato al libro di Rigoni Stern, mai passato in tv. In corso i contatti con Comune, Provincia, concessionari.

Le visite ai tesori palladiani diventano un tour attraverso i set dei film di culto

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Venerdì 18 Maggio 2007

L’iniziativa. Fino a metà ottobre Provincia e “Vicenzaè” propongono una nuova formula per i turisti

Le visite ai tesori palladiani diventano un tour attraverso i set dei film di culto

(ma. sc.) L’architettura, anche se firmata da uno dei maestri di tutti i tempi come Andrea Palladio, da sola non basta per attirare i visitatori. O meglio, non è sufficiente per far fare a Vicenza il salto di qualità nei flussi turistici. «Sono le emozioni a muovere le persone», afferma Vladimiro Riva, del Consorzio Vicenzaè.
Con queste premesse la Provincia e il Consorzio, in collaborazione con Vicenza Film Commission, hanno deciso di riproporre le visite guidate ai capolavori artistici della città per tutti i sabati e le domeniche, dal prossimo 19 maggio fino a metà ottobre.
Con una novità fondamentale: quest’anno l’architettura sarà solo una delle attrazioni. L’altra è costituita dalle “location” di celebri film italiani o internazionali, individuate proprio a Vicenza da registi quali Monicelli e Scola. Insomma, un’escursione alla scoperta della città già vista e racconta ta nei film è ciò che dovrebbe toccare le corde più profonde dei visitatori.
Non a caso l’iniziativa s’intitola “Palladio per mano nel grande set di Vicenza”. Nel 2006, le visite guidate richiamarono a Vicenza 2.138 turisti, provenienti da 29 Paesi diversi e da tutte le regioni italiane esclusa la Valle d’Aosta.
Stavolta l’obiettivo è coniugare le grandi arti del passato, dall’architettura palladiana alla pittura del Tiepolo, con la settima arte: il cinema. Si potrà così andare a curiosare a “Villa Valmarana ai nani”, quella del film “Il commissario Pepe”, di Ettore Scola oppure a “Villa La Rotonda”, location del “Don Giovanni di Joseph Losey, o ancora al Teatro Olimpico di “Casanova 70” di Monicelli e di “Casanova” di Hallstrom. Si potranno anche visitare le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari e di assistere ad una videoproiezione sull’opera del Palladio, curata da Giuseppe Barbieri.
«Bisognerebbe mobilitare i grandi produttori di fiction televisive e film - dice Riva, che ha presentato l’iniziativa con Dino Secco, assessore al turismo - ma purtroppo, il Veneto non dà contributi per attirare i produttori, che vanno in altre regioni. Ora una proposta di legge c’è, vediamo se Galan la porterà in fondo come ha promes so».
La visita di sabato (14,30-17,30) toccherà Teatro Olimpico, Basilica Palladiana e Palazzo Leoni Montanari. La domenica mattina si parte alle 9,30 e con il bus si raggiungono la Basilica di M. Berico, le ville Valmarana ai nani, La Rotonda e Cordellina.
I prezzi: 10 euro per il sabato, 15 per la domenica (20 per entrambe). Gratis fino a 12 anni. Sconto del 10% per i soci Touring Club.

E Vicenza va in India alla fiera del cinema

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Martedì 10 Aprile 2007

E Vicenza va in India alla fiera del cinema

Delegazione berica cerca accordi commerciali

Vicenza. (al.mo.) C’era anche una mega delegazione italiana, assieme al ministro per le comunicazioni Paolo Gentiloni. Quelle che ai nostri governi piacciono tanto: 70 persone, tutti assieme alla grande fiera degli affari e dello spettacolo a Mumbai (l’ex Bombay), in India. Ma alla Ficci-Frames 2007, organizzata dalla Federazione delle Camere di commercio e dell’industria indiane (con la collaborazione dell’Italia), c’erano anche alcune società che si occupano di cinema. Sei in tutto, compresa la Vicenza film commission, braccio operativo di Vicenza è che da qualche anno cerca di trasformare città e provincia in un set permanente per attirare produttori e registi di mezzo mondo.
In India per l’occasione è stato firmato un accordo di collaborazione fra il governo italiano e la Ficci nel campo dello spettacolo e della cinematografia: un Mou (memorandum of understanding). Insomma un protocollo di intesa. Obbiettivo: coproduzioni, finanziamenti pubblici e privati, tecnologie, applicazioni multimediali, collaborazioni musicali, fotografia. Co me dire che Cinecittà sposa Bollywood.
E di questo accordo non poteva che gioire anche la Vicenza film commission. Che anche se alla fiera di Mumbai è andata a fare i suoi affari personali, in qualche modo da quella grande intesa cinematografico-commerciale fra i due Paesi ne ricaverà sicuramente qualche beneficio. Non per nullla alla Ficci-Frames era in buona compagnia. C’era l’Umbria film, Mestiere Cinema, Cinecittà, Filmitalia con la presidente Irene Bignardi, Romafilmfest, testimonial come Giancarlo Giannini e Anna Galiena ma soprattutto l’intera Regione Lazio che si è portata dietro l’oscar per le colonne sonore Nicola Piovani.
Sbarco alla grande, quello italiano. Che già da tempo ha visto le possibilità di entrare in affari con un India in forte crescita economica. Spettacolo compreso. Una scommessa anche per Vicenza, che soprattutto grazie al Palladio ha già ospitato negli ultimi anni troupe straniere in cerca di ambientazioni romantico-rinascimentali. E così con l’aiuto di Vicenza film commission che fornisce location e supporto logistico sono arrivati oltre ai soliti americani anche indiani, coreani e cinesi. L’anno scorso è passata da qui la soap coreana Only You, in settembre era arrivata la Kumar Raj, colosso cinematografico di Mumbai, per girare alcune riprese del film intito lato “Pensiero profondo” con l’attrice indiana Tina Rana. Poco dopo il canale indiano Star One che ha mandato in onda una tramissione girata in Italia con le attrici e modelle indiane.
Insomma adesso tra un ciak e l’altro si parla di affari. Altri tempi rispetto al Tognazzi del Commissario Pepe e al Signore e Signori di Germi, quando davanti alla cinepresa e nei titoli di coda comparivano fierissimi anche Araldo Geremia e Virgilio Scapin.

Vicenza, un set cinematografico ideale. Ora vuol catturare il regista di Beautiful

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Domenica 17 Dicembre 2006

“Vicenza È” presenta il suo calendario 2007, un amarcord di tutti i film girati in città e in provincia

Vicenza, un set cinematografico ideale
Ora vuol catturare il regista di Beautiful

Da “L’ebbrezza del Cielo”, diretto da Giorgio Ferroni nel 1940, a “Miss Take”, la più recente lavorazione di Filippo Cipriano: Vicenza con la sua provincia è un grande set cinematografico, e già dagli anni ’40 e molti registi vi hanno ambientato scene o interi film. E c’è chi ha in mente, come Vladimiro Riva, consigliere delegato del consorzio Vicenza è, di stringere un accordo con i produttori di Beautiful per portare a Vicenza le cineprese della più longeva e famosa soap opera del mondo: «Vorremmo far loro girare una serie di puntate nel Vicentino. Sarebbe un contesto ideale per Beautiful, e un formidabile veicolo di promozione internazionale per Vicenza».
In omaggio a questa potenzialità all’altezza, se non di Hollywood almeno di Cinecittà, la Provincia e il consorzio di promozione turistica Vicenza è hanno dedicato al tema “Set cinematografici nelle terre del Palladio” il calendario 2007, targato Provincia di Vicenza.
Ogni mese vede protagonista un film famoso, offrendo una scheda tecnica su regista e attori e una galleria di frame che immortalano attori molto noti con sullo sfondo vie, palazzi, piazze e soprattutto ville di Vicenza e provincia.
C’è da scommettere che pochi vicentini sanno quali e quanti (ben 57) ciak siano stati girati nel Vicentino. Scelto innanzitutto per la sua bellezza.
E infatti nel calendario 2007 la cosa migliore non è la grafica, bensì i set stessi. Vicenza con i suoi gioielli ereditati dal genio del Palladio brilla su tutto, perfino sulle star cinematografiche e sui maestri della regia che hanno calcato la scena naturale berica.
Commenta Manuela Dal Lago, presidente della Provincia: «Mi sono accorta che come bellezza Vicenza tiene il passo di Roma e Firenze quando ho partecipato ad una delegazione Enit delle tre città in visita in India. Il filmato promozionale realizzato dalla Vicenza film commission ha dimostrato a me e agli indani che in Italia c’è un gioiello ancora troppo poco conosciuto: la provincia del Palladio. Chi ne fa la conoscenza, registi compresi, se ne innamora subito».
Tra i primi a sottolineare la possibilità che il Vicentino avrebbe di inserirsi nel business cinematografico è stato Ulisse Lendaro, il produttore vicentino di Still Lfe e Miss Take: « ;Per produzioni di buona qualità e basso costo Vicenza è l’ideale, perché le troupe devono spostarsi solo di 30 km per raggiungere la montagna, il mare, la pianura, la collina. Vicenza come set ha tutto, esclusi gli scenari metropolitani».
Forse fu la stessa intuizione che mosse i registi Mario Soldati (Piccolo mondo antico), Luchino Visconti (Senso), Mario Monicelli (Casanova 70), Pietro Germi (Signore e signori), Elio Petri (Un tranquillo posto di campagna), Ettore Scola (Il commissario Pepe), Ermanno Olmi (I recuperanti), Dino Risi (La moglie del prete e Sessomatto), Luciano Salce (La presidentessa), Alberto Sordi (Il comune senso del pudore), Adriano Celentano (Geppo il folle), Salvatore Saperi (La bonne), Pupi Avati (Ultimo minuto), Carlo Verdone (Perdiamoci di vista), Carlo Mazzacurati (Ritratti), Liliana Cavani (Ripley’s game), Choi Moon Suk (Only you). E si tratta solo delle produzioni più note che hanno scelto Vicenza per affascinare il pubblico dei cinema.
«Turismo, enogastronomia, e perché no, produzioni cinematografiche: sono questi i nuovi business su cui può puntare Vicenza» è il messaggio che la Provincia intende lanciare con questo calendario.

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