Heather regista nel cuore segreto di Vicenza
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- Categoria: Rassegna stampa
- Creato: Martedì, 12 Maggio 2009 01:00
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IL GIORNALE DI VICENZA
Venerdì 08 Maggio 2009
IL PRIMO FILM DELLA PARISI. Quattro settimane di riprese in città e provincia: un “Saranno famosi” in salsa veneta
Ciak, da lunedì Heather diventa regista a Vicenza
«Qui sono i miei amori, mi piace come lavorate. Una storia di giovani. Avremo anche il teatro Olimpico»
Per una donna solare com’è Heather Parisi debuttare alla regia con un film che si intitola “Blindmaze”, Labirinto cieco, sembra una contraddizione. Perché se c’è una che ha idee chiare e determinazione è proprio lei, la ragazza bionda di Disco Bambina oggi quarantanovenne alle prese con la terza parte della sua vita.
Quella che ha messo radici a Vicenza, dopo un’adolescenza trascorsa in California e una giovinezza esplosa a Roma, in Tv. Parisi da lunedì gira: il primo ciak alla stamperia Busato a S.Lucia. Poi quattro settimane con una troupe di 60 persone, di cui una quindicina sono attori: il nome forse più noto è Tommaso Ragno, volto teatrale prestato al cinema dal 1997, con “Tutti già per terra" e nel 2007 protagonista di “L’uomo privato”.
Nel cast figurano anche la quattordicenne Rebecca Parisi, primogenita della regista, prima ginnasio nella capitale, che farà la spola per vestire i panni di una delle giovani in cerca di un futuro; e così anche Guendalina Anzolin, figlia del compagno di Heather, l’imprenditore vicentino della concia Umberto Maria Anzolin con cui fa coppia da 4 anni. Ecco perché la showgirl ha scelto la città del Palladio: «Qui sono i miei amori, mi sono scoperta innamorata del Veneto, dove ci sono tante somiglianze con gli americani. A Roma dicono “famo, annamo,”: qui invece si fa e si lavora sul serio».
Accanto al sindaco Achille Variati, che ospita in municipio la presentazione del film, si rischia lo scivolone: Heather inneggia all’amicizia berico-americana, indica le due bandiere in sala giunta e Variati la ferma pensando ai No Dal Molin. «Achille, ho detto qualcosa che non va?» fa lei di rimando. La tranquillizzano e illustra il copione: è opera sua, ci pensava dal 1997 qua! nto buttò giù una storia intitolata “Passepartout”. Da allora il progetto di indagare sul mondo giovanile non l’ha più lasciata: “Blindmaze” saranno 85 minuti di incontri, sogni e tonfi in una scuola di teatro-danza che non esiste («ma si potrebbe aprirla a Vicenza»).
Dieci ragazzi che si dibattono tra immaturità, paure, desideri, un “Saranno famosi” in chiave veneta con ritmo - garantisce Parisi - americano, «che taglia, passa via, ma non cede alle parolacce e alla droga». Storie vere dall’ esito lieto ma non mieloso, che sono un po’ specchio del suo vissuto adolescenziale, un po’ frutto delle osservazioni nelle piazze del Veneto. Gli echi sono mitologici: Minosse, il filo di Arianna, le prove della vita. Variati si dice «colpito dal fatto che questi giovani scoprono la fatica e il sacrificio».
Alla grazia travolgente di Heather lui non ha resistito se è vero che in quattro e quattr’otto le ha concesso - salvo un passaggio in Giunta e ai Musei civici - il teatro Olimpico per le riprese: dal 18 la troupe calcherà le scene dove la Parisi è stata folgorata dalle porte di Tebe. Il consorzio Vicenzaè e Film commission hanno sostenuto la produzione, guidata dall’ottimo Franco Bocca Geisi (suoi “Fame chimica” e “Fuga dal call cente r”) per Orda d’oro film e da Enzo Coluccio per Ardaco srl, nella ricerca delle location più risparmiose: così si girerà in un maneggio di Altavilla, nella sede mosaicata della Trend concessa da Pino Bisazza, a villa Cordellina prestata dalla Provincia, a ponte San Michele e in centro storico ma senza intralcio per il traffico.
Una scena anche all’ospedale S.Bortolo di sabato ad ambulatori chiusi, un’altra alla Società di Mutuo Soccorso all’Odeon, una al cimitero monumentale. Nel cast anche due ballerini di Madonna e ...bicchieri di Durello a fare da testimonial.
Da una guida turistica a un romanzo il passo, in fondo, è breve. E così, l’idea originaria del presidente e del consigliere delegato del consorzio Vicenza è, Dino Secco e Vladimiro Riva, di pubblicare una guida dettagliata sui Colli Berici è stata trasformata da Marino Smiderle, giornalista del Giornale di Vicenza, in un racconto intrigante, i cui capitoli si dipanano nelle vie, nei fiumi, nelle piazze, nelle ville, nei colli, appunti, di tutti quei comuni che fanno parte del comprensorio dei Berici. Ad arricchire la storia narrata ci ha poi pensato Cesare Gerolimetto, con le sue splendide fotografie.
Il romanzo, "I love Colli Berici", edito da Teamwork Rimini, grazie all’intervento di Vicenza è, per i tipi della Tipografia Campisi, è stato presentato ieri nella sede vicentina del consorzio turistico.
La storia prende le mosse da un atterraggio di fortuna al Dal Molin. A bordo c’era un lord inglese originariamente diretto in Toscana, in quello che Oltremanica chiamano Chiantishire. Per caso, dunque, si imbatte in quella meraviglia poco pubblicizzata che sono i colli Berici e, da quel momento in poi, la sua esistenza subirà diversi scossoni, a cominciare da un malandrino colpo di fulmine per finire in un intrigo internazionale.
Ce n’è per tutti i gusti, con il fascino dei colli Berici a fare da magico sfondo.
Il libro è in vendita presso l'ufficio Iat in Piazza Matteotti.
L'invito di Vicenza Film Commission, rivolto ai produttori cinematografici, è quello di trasformare questo romanzo in un film: la trama è intrigante, le location bellissime...
6/4/2009
Da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Lunedì 24 Novembre 2008
SE NE PARLA ALLA FIERA ITALIANA A MUMBAI.
Oggi e mercoledì nella presentazione di “Destinazione Italia” Enit e Vicenza é raccontano l’esperienza del maxi set
Bollywood-Vicenza
Nasce il sodalizio
di Nicoletta Martelletto
Sembrava uno scherzetto quello dei film indiani nel vicentino. C’era chi non ci aveva scommesso due soldi. Chi aveva definito come indegna la presenza dei quad e delle moto in piazza dei Signori. “Kanbakth Ishq” ovvero “Incredible love”, il film della Nadiadwala Grandson Entertainement girato tra settembre ed ottobre anche nel Vicentino, si è rivelato più potente di spot e investimenti pubblicitari mai tentati prima: le architetture palladiane e non, che hanno fatto da sfondo alla storia d’amore tra due star del calibro di Akshay Kumar e Kareena Kapoor, stanno per fare il giro del mondo, insieme alle immagini di Silvester Stallone che ha partecipato alla prima parte del film.da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Martedì 7 Ottobre 2008
IL FILM DI BOLLYWOOD. Concluse le riprese di “Incredible love” con una incredibile scena
Ultimo ciak in piazza
E il set indiano sgomma
“Kanbakth Ishq” ovvero “Incredible love” è il titolo del film. Incredibile set, quello messo in piedi ieri di prima mattina in piazza dei Signori dove è planata la produzione della Nadiadwala Grandson Entertainement, una della case cinematografiche più solide di Bollywood. Guidata dal produttore Sajid Nadiadwala, che fa questo mestiere da tre generazioni, la Nge ha scelto Vicenza per alcune scene del film in cui ha recitato anche Silvester Stallone.
Dieci giorni di riprese, 200 attori e 50 comparse locali, un indotto di quasi 2 milioni di euro: la storia d’amore tra uno stuntman e una modella ha portato un bel po’ di scompiglio a Sandrigo, in villa Cordellina a Montecchio Maggiore (dove domenica sono intervenuti i carabinieri per arginare i fans indiani arrivati da tutto il Triveneto) e ieri sulle quinte della Basilica Palladiana, in città. Qui la pavimentazione di piazza dei Signori ha provato un’esperienza inedita, che si spera non lasci tracce: un ricorrersi di moto e quad senza precedenti. L’obiettivo era anche filmare un cartello stradale di Vicenza sullo sfondo della Basilica: così il nome della città palladiana farò il giro del mondo. Tra accelerate e tragitti a tutto gas, si è compiuta la storia tra i protagonisti - Akshay Kumar e Kareena Kapoor - che sono autentiche star nel loro Paese. L’ultimo ciak in serata, da oggi l’imponente set si scioglie. N.M.
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