Un attentato al Duomo. Ma è solo una fiction

MONTECCHIO MAGGIORE. Ieri le riprese del film “Dark Lady” del regista Tescaro

In piazza si gira una spy story: mitra, morti e feriti

Attentato in piazza Duomo con morti e feriti…per fiction. Ieri sera a Montecchio sono state girate alcune scene della web-fiction “Dark Lady” del regista e produttore Tiziano Tescaro. Una spy story tutta al femminile - quasi interamente girata in Veneto, anche se ambientata in Siria - che dopo Schio, Bassano e Verona è approdata anche a Tel Aviv e Gerusalemme. Montecchio, però, è stata scelta per girare alcune scene clou dove era prevista della folla, approfittando del fatto che nello slargo in questi giorni è stato organizzato “Montecchio Festival Live”. La trama, infatti, prevede che proprio durante una festa la protagonista Wan Minelli, venga coinvolta in un attentato ad opera di un commando composto da quattro uomini e una donna. «Ma in questo caso - ha spiegato Tescaro - saranno due i finali dell´attentato: una meno cruenta ed un´altra, invece, dove ci saranno morti e feriti». Previsti anche esplosioni e colpi di mitraglietta. «Ma non sono stati veramente esplosi - ha continuato il regista - bensì saranno aggiunti in post produzione». 
Come, del resto, per altre scene della web fiction che racconta la storia di una ragazza soldato italo-americana (impersonata dalla Minelli) inviata in missione in Italia per recuperare una formula chimica che scienziati corrotti stanno sperimentando per la Siria.
E ieri in serata la piazza trasformata in un set a cielo aperto e, soprattutto, la presenza di attori in tenuta militare, armati fino ai denti con mitragliatori e fucili Ak 47, ha attirato diversi montecchiani che, incuriositi, si sono fermati a guardare cosa stava accadendo. 
Più di qualcuno ha deciso di fare delle foto o girare un breve video col cellulare. Molti sguardi erano diretti anche alla giovane Wan Minelli mentre “strangolava” senza paura un malcapitato attentatore, opportunamente truccato di rosso per simulare il sangue.

© IL GIORNALE DI VICENZA 12/10/2013

Ciak, film cinese sui colli.Scene d´amore nel castello

CINEMA. Proseguite a Montecchio le riprese di “My Roman Holiday”
Le riprese al castello di Romeo a Montecchio Maggiore
MONTECCHIO MAGGIORE
Il film “My Roman Holiday” che la casa di produzione cinese Beijng Fusion Culture Communication Co. Ltd. sta girando in questi giorni nel Vicentino, con l´assistenza di Vicenza film commission, uscirà in 700 cinema cinesi di 80 diverse grandi città il prossimo 14 febbraio, il giorno di San Valentino e degli innamorati. Per questo la troupe ha trascorso ieri la giornata nel Castello di Romeo a Montecchio Maggiore, per riprendere le scene più romantiche previste dagli autori.
La produzione, che è arrivata a Vicenza il 6 ottobre e ha effettuato molte visite e sopralluoghi a numerose location, ha confermato che si tratterrà fino al prossimo 21 ottobre, per poter soddisfare le esigenze del regista che ha modificato il copione per adattarlo al nostro territorio, grazie anche alle disponibilità individuate sia nel Comune di Montecchio Maggiore che in quello di Vicenza, come in molti privati e aziende che saranno set di un film che dovrebbe attirare turisti cinesi a Roma, come a Vicenza, alla ricerca dei luoghi dell´amore tragico tra Romeo e Giulietta.
© il giornale di vicenza

Vacanze romane alla cinese

CINEMA. Da qualche giorno una troupe sta lavorando in città e provincia per produrre un film che sia campione d´incassi
“Vacanze romane” alla cinese
Una storia d´amore nella “esotica” Italia: riprese a Monte Berico, nel giardino dell´Olimpico, oggi a Fimon e Montecchio. In 50 sul set
Le riprese ieri nel tardo pomeriggio nel giardino del teatro Olimpico, luogo definito molto romantico| I due innamorati si incontrano sotto gli alberi sulla salita di Monte Berico, COLORFOTO ARTIGIANA
Nicoletta Martelletto
VICENZA
Tony ama Giulia, Lin e Tina sono brilli, di mezzo un diamante rubato. Dopo indiani e coreani, ecco i cinesi. Vicenza è diventata da qualche giorno set di un film ispirato al celebre “Vacanze romane” di William Wyler che fece sognare milioni di spettatori negli anni Cinquanta. Ma “My Roman holiday”, prodotto dalla Beijing E.Fusion non è un remake: fa parte di una trilogia di impianto hollywoodiano - i cinesi pensano subito in grande - nata dopo il successo di un altro film, “Lost in Thailand” che ha sbancato lo scorso anno i botteghini. Il cinema cinese di quinta e ancor più sesta generazione ha capito che le storie di concubine e contadini non godono più il favore del pubblico e che il “girato” all´estero può essere fonte di grandissima curiosità. La pellicola di Xu Zheng che nel 2012 ha pedinato le avventure di due cinesi alla ricerca del loro capo in Thailandia è stata l´occasione per scoprire quel paese ed ha fruttato 200 milioni di dollari di incassi. L´Italia al regista Li Chen Kai è sembrato il terreno adatto ad un´operazione simile, con un taglio romantico che vedrà scene girate a Roma, a Murano, a Verona, a Vicenza e Montecchio Maggiore. Il tramite è stata la società di consulenza turistica “Occhi di Ulisse” che ha affiancato la produzione nella ricerca delle location: i titolari avevano conosciuto il consorzio Vicenza è e Vicenza Film Commission in India durante una fiera ed hanno proposto Vicenza tra le sedi delle riprese. «Un´occasione nata da un´amicizia e che non potevamo perdere - commenta Vladimiro Riva direttore della Film Commission - Abbiamo avuto poche ore di tempo per dire sì e organizzare i possibili set. Li abbiamo visti con il regista che si è entusiasmato». In un battito di ciglia, sono arrivate 50 persone, budget per le riprese italiane 300 mila euro.
A Vicenza hanno chiesto location e i permessi, i comuni di Vicenza e Montecchio hanno collaborato e così numerosi imprenditori che hann offerto le loro sedi (Bissazza e Zonin tra gli altri). eri i primi ciak a Monte Berico sotto la pioggia (il regista ha rifatto tutto col sole), poi nel giardino dell´Olimpico e davanti alla fioreria di corso Palladio. Domani si prosegue tra Fimon, l´agriturismo Riva Ratta, i castelli di Giulietta e Romeo e villa Cordellina. 
IL GIORNALE DI VICENZA

Il regista Massimiliano Zanin porta alla 79ª mostra del cinema aVenezia “IsTinto Brass”. Le motivazioni e i retroscena

martedì 27 agosto 2013 – SPETTACOLI – Pagina 49
CINEMA. Un´idea nata in una sera d´estate ad Asiago tra formaggio stagionato, sopressa e vino. E il sogno è ora realtà
Eravamo cinque amici a tavola e lì è nato il film su Tinto Brass
Un´inquadratura di “IsTinto Brass”, il film di Massimiliano Zanin prodotto con altri quattro amici| Massimiliano Zanin ha inteso omaggiare l´augusto collega Tinto Brass
Gerardo Rigoni 
ASIAGO
Un´idea che nasce attorno ad un tavolo imbandito in una sera d´estate ad Asiago. Cinque amici professionisti in vari campi che decidono di realizzare un sogno. Quel sogno è del regista Massimiliano Zanin che vorrebbe fare un film su Tinto Brass.
I cinque amici però decidono di fare di più; non solo di finanziare il film ma di creare proprio una casa di produzione cinematografica per portare avanti il sogno. 
E così nasce il Think´O Film con sede a Thiene dove un avvocato, un commercialista, due imprenditori e il regista Zanin iniziano a lavorare sul docu film dedicato a Tinto Brass. A spingere i 5 amici nell´avventura la passione per il cinema e la voglia, nonostante la crisi, di investire in cultura. Di regalare della cultura al territorio.
Un sogno che continua visto che in meno di tre anni quell´idea nato tra formaggio Asiago vecchio di malga, sopressa e qualche bicchiere di buon vino ha prodotto un film “IsTinto Brass” arrivato in concorso al 70° mostra del cinema di Venezia.
«Una vera prima per me – spiega Zanin – Questa è la prima volta che arrivo a Venezia anche se, a dire il vero, non ho avuto ancora il tempo per concedermi il lusso di godermi questo risultato. Alla commissione della mostra avevamo fatto prevenire un pre montato, certi che non ci avrebbero mai chiamato. Ma, come dice il vecchio detto, mai dire mai ed eccomi a pochi giorni dalla proiezione ancora a correre per completare tutto».
Un lavoro lungo e complicato che ha coinvolto lo stesso Tinto Brass di cui Zanin è stato assistente alla regia. E dove compaiono da intervistati Helen Mirren, lo scenografo premio Oscar Sir Ken Adam, Franco Branciaroli, Gigi Proietti, Franco Nero, Adriana Asti, Serena Grandi e altri protagonisti della nutrita produzione cinematografica di Brass.
«E´ un doveroso omaggio ad un personaggio interessantissimo e di grande cultura – racconta Zanin – Ha inventato da solo un genere cinematografico oltre a mettere in campo uno stile di regia con pochi uguali».
«Ha dovuto lottare contro una critica bigotta, contro censure inspiegabili, e nonostante ciò non si è inaridito – prosegue - Vedi come si rapporta con i tanti protagonisti dei suoi film che poi lo hanno rinnegato; pur soffrendone non li biasima perché comprende che per proseguire in questo lavoro, chi ha lavorato con lui deve cospargere il capo di cenere per fare il mea culpa».
Dopo Venezia i 5 amici hanno in programma altri progetti, sempre ambiziosi e sempre su argomenti per molti controversi.
«Due sono i film in cantiere - conclude Zanin – Il primo sul problema degli imprenditori che si uccidono; non si è mai approfondito l´argomento per capire perché uno arriva a tanto partendo dall´illustrare il legame che gli imprenditori nostri hanno con la loro azienda e con chi ci lavora. Il secondo, più difficile, riguarda il campanile di San Marco come simbolo di una città ma anche di una cultura. Partendo proprio dall´assalto dei serenissimi, forse l´ultimo atto di un popolo», è l´opinione del regista. 
Da IL GIORNALE DI VICENZA

Le truppe tedesche sbarcano in centro Va in scena “Oscar”

FILM.Questa mattina il ciak del regista Dellai
Backstage di una scena del film Oscar girata in centro a Vicenza. S.D.C.
Il centro di Schio si trasforma in un set cinematografico all´aperto. Oggi le vie Verdi, Gorzone e parte di via Carducci, ospiteranno, dal mattino fino alle 13.30 circa, tempo permettendo, la troupe del film “Oscar” del regista Dennis Dellai. I curiosi o gli appassionati di cinema potranno approfittare delle riprese all´aperto per osservare le varie fasi della realizzazione di una pellicola e carpire le dinamiche del backstage. 
In particolare, verranno ricostruiti due posti di blocco delle truppe tedesche di occupazione. Si tratta di due piccole scene, che nel film dureranno un paio di minuti e che richiederanno l´impiego di una trentina di comparse.
«Le previsioni meteo sono proibitive - dice l´aiuto regista Davide Viero - ma essendo inserti veloci e privi di dialoghi, contiamo di poter avere, nell´arco della mattinata, almeno qualche schiarita momentanea in modo da poter girare quei pochi miuti che ci servono».
Il film è liberamente ispirato alla storia del trombettista jazz ebreo austriaco Oscar Klein, che in gioventù visse al confino, con la famiglia, in un paese dell´Alto Vicentino Per permettere lo svolgimento delle riprese, fino alle 15.30 saranno quindi vietati il transito e la sosta nelle strade interessate. Potranno circolare esclusivamente residenti e frontisti compatibilmente con le esigenze delle riprese.S.D.C.

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