Pubblicato il bando del Procida Film Festival

Il festival è aperto alla partecipazione  di:
a) Cortometraggi, web series, video musicali (videoclip) e documentari (Sezione competitiva)
b) Lungometraggi e retrospettive (Sezione non  competitiva)
Sono ammesse opere senza alcuna divisione per categorie, di ogni genere e lingua (ma sottotitolati in italiano), purché realizzati dopo il 1° gennaio 2010.
-  I cortometraggi ed i documentari dovranno avere una durata massima di 30 minuti.
-  I Video clip dovranno avere una durata massima di 5 minuti.
-  Sono considerati lungometraggi le opere oltre i 45 minuti di durata.
- La sezione web series è aperta a tutti i prodotti di fiction multipiattaforma, creati per l'  intrattenimento  via Internet, per dispositivi mobili e/o per altre piattaforme digitali non televisive.
- La sezione Retrospettive comprende le opere appartenenti ad un genere o ad un autore che siano rappresentativi della storia del cinema italiano.
L’organizzazione in accordo con la produzione/autore potrà  valutare eventuali deroghe.
2. Le opere dovranno essere inviate in DVD (si potranno valutare con l’organizzazione supporti alternativi) entro il 30 giugno 2013 alla sede del Procida Film Festival – Via Cavone, 4 – 80079 Procida (NA). Sul plico inserire la seguente dicitura “Destinato a manifestazione culturale temporanea senza
valore commerciale - Concorso Internazionale”.
3. Ogni autore potrà partecipare con un massimo di tre opere, inviate ognuna in duplice copia, con allegata la scheda di partecipazione ed il regolamento firmati per accettazione. La scheda di partecipazione deve essere inviata anche via mail in formato word.
4. Le copie inviate non saranno restituite ed entreranno a far parte dell’archivio video* del Procida Film Festival.  Le spese di spedizione sono carico dei partecipanti. Gli autori delle opere in concorso si assumono la responsabilità del materiale girato.
*Le opere partecipanti al Procida Film Festival saranno catalogate per costituire l'archivio storico dell'evento. Le stesse -previo  consenso dell'autore e/o della produzione - potranno essere utilizzate per  proiezioni pubbliche per finalità educative, sociali e culturali.
5. Con l’invio delle opere, l’autore e/o la produzione autorizzano l’eventuale pubblicazione dei loro dati sul sito dell’evento, sul materiale promozionale e la diffusione agli organi di stampa a fini
promozionali.
6. Tra tutte le opere pervenute, la commissione esaminatrice designerà le opere che parteciperanno al Festival che si svolgerà dal 22 al 24 luglio sull’isola di Procida, salvo improvvisi impedimenti tecnici dovuti alle caratteristiche delle location. Gli autori/produttori delle opere selezionate riceveranno una comunicazione tramite e-mail e telefono. Le opere selezionate saranno proiettate al pubblico con la presenza di professionisti del settore.
7. La Giuria assegnerà i seguenti premi:
-  Premio Miglior Cortometraggio
-  Premio Miglior Documentario
-  Premio Miglior Web-Series
-  Premio miglior videoclip
La giuria, a suo insindacabile giudizio, potrà assegnare delle menzioni speciali. L’organizzazione potrà assumere decisioni motivate relative ad argomenti non previsti dal presente regolamento.
Ai vincitori sarà data l'opportunità di soggiornare a Procida ai fini della realizzazione di un cortometraggio o documentario ambientato sull’isola.
8. Gli autori selezionati s’impegnano ad inviare all’organizzazione in breve tempo una scheda tecnica completa del film per fini promozionali e redazionali.
9. Gli autori e/o le produzioni delle opere selezionate autorizzano la proiezione e la diffusione (tv, on-line) di sequenze delle opere per gli scopi promozionali dell’evento (fino a 50 secondi per i cortometraggi, fino a 3 minuti per i lungometraggi).
10. Ogni forma di propaganda dopo l’annuncio del programma da parte del Procida Film Festival dovrà, per esplicito impegno dei presentatori, indicare la partecipazione al suddetto evento con relativa sezione e con il logo ufficiale predisposto e fornito dall’organizzazione. Le opere vincitrici di un premio dovranno riportare altresì l’indicazione del riconoscimento ottenuto secondo la grafica ufficiale predisposta e fornita dall’organizzazione del PFF.
11. Gli autori e/o altri membri della troupe delle opere selezionate per il concorso saranno invitati ad accompagnare il loro film al Festival.L’organizzazione si riserva, secondo le proprie disponibilità finanziarie, di contribuire alle spese di viaggio e/o di  alloggio.
12. I dati personali dei partecipanti ai sensi e per gli effetti del DGL 196/2003 sul trattamento dei dati personali saranno trattati da esterni nel pieno rispetto della Legge e non verranno diffusi né comunicati a terzi. La comunicazione del suo indirizzo email esprime il consenso al trattamento dei dati da parte dell’organizzazione al solo fine di ricevere informazioni relative al Procida Film Festival e alle sue iniziative.
13. Il presente regolamento potrà subire integrazioni e/o modifiche per la migliore riuscita della manifestazione.
14. Per ricevere la scheda d’iscrizione o per maggiori informazioni inviare una mail a: procidafilmfestival@libero.it oppure un messaggio tramite facebook. http://www.procidafilmfestival.it

IL SET. Le riprese della pellicola “Scarface” nell´atelier di Pianegonda


Ciak, si gira il film con l´attore sosia di Fabrizio Corona
Il protagonista decide di passare dalle foto dei Vip al business della “pillola dell´eterna giovinezza” Il fotografo è dietro le sbarre e così viene sostituito

Fabrizio Corona da re dei paparazzi a trafficante di pillole dell´eterna giovinezza in combutta con le multinazionali del farmaco. Niente nuove rivelazioni o filoni d´indagine sul famoso fotografo, attualmente dietro le sbarre, ma la sceneggiatura del film “Scarface la fuga", del regista Massimo Emilio Gobbi, che ieri era a Vicenza per girare parte della pellicola nella maison Franco Pianegonda. L´orafo, infatti, ospita un incontro di “lavoro" del nuovo Scarface, che arriverà fino a Vicenza per incontrare un magnate, da coinvolgere nella ricerca. Quest´ultimo, poi, farà spese pazze in gioielli della maison per la giovane e avvenente moglie.
Il fotografo, che comparirà di persona in spezzoni girati alcuni anni fa, non potrà ovviamente prendere parte alle riprese, ma sarà interpretato da Claudio Cichella, praticamente una goccia d´acqua. «Mentre per la parte di Belen - spiega il regista - non abbiamo ancora un volto». La troupe è arrivata in città ieri pomeriggio e ha cominciato ad allestire il set nella sede di piazza dei Signori. Tra la strumentazione anche una nuovissima macchina da presa digitale 4K.
«È la prima volta che questo tipo di telecamera viene utilizzato in un film italiano - spiega Gobbi -. I registi, infatti, di solito usano una 2K. Questa ha una risoluzione ancora migliore». Nello show room di Pianegonda ci sono il finto Corona, la sua giovanissima e ancora ingenua ultima fiamma (accompagnata sul set da mamma e papà), l´amante di colore, più adulta e scafata, l´amico che lo tradirà. E il titolare nei panni di se stesso.
«Conosco il regista - spiega - e mi ha chiamato sabato sera per propormi di girare nella mia maison, perché voleva una location lussuosa, che rispecchiasse l´ambiente in cui si muoveva Corona». La pellicola, che dovrebbe uscire il 4 dicembre, parte dalla fuga del fotografo e racconta l´Italia degli ultimi anni, tra festini, vip e paparazzi, sconfinando poi nel filone di Scarface.
«Il film si apre con Corona latitante a New York, che ripensa alla sua vita in Italia - racconta Gobbi -. In questa scena il protagonista sarà proprio Fabrizio stesso, con il quale l´ho girata nel 2010. Da qui si ripercorre la realtà di 10 anni di storia del Paese nella quale si è mosso Corona, compreso il Bunga Bunga. Da questi ricordi capisce che i veri delinquenti non sono quelli che ricattano con le foto, ma le multinazionali del farmaco. Così fa un “salto di qualità" e investe nella manipolazione genetica, per creare la pillola dell´eterna giovinezza, che rallenta l´invecchiamento fino a 120 anni. Il prezzo, però, è la vita di bambini mai nati, utilizzati nella ricerca». E la pillola, nel film, sarebbe diretta ai protagonisti del Bunga Bunga? "Se ci fosse una pillola che a 45 anni ti fa fermare l´invecchiamento per 10 e a 70 ti blocca di altri 15 chi sarebbe il primo a comprarla in Italia?».
Il traffico di pillole e la manipolazione genetica rappresentano un´evoluzione di Scarface, del quale Gobbi ha acquistato i diritti. «Lo Scarface del 1932 trafficava in alcol durante il protezionismo; quello del 1983 in droga; oggi l´ultima frontiera del crimine è la genetica, non certo le foto di Corona. La sua condanna a 13 anni grida vendetta».
@Il giornale di Vicenza 14/06/2013

Gara di film per ragazzi intitolata al Paparazzo

È stato istituito ad Asiago il premio cinematografico “Walter Santesso”

È stato istituito ad Asiago il premio cinematografico “Walter Santesso”. Il concorso, di caratura internazionale e rivolto ai film per ragazzi, è stato ideato dall´associazione culturale Altopiano Live Festival 7C ed è stato presentato ufficialmente nei giorni scorsi. La data per la prima edizione è ancora da definire; sarà comunque strutturato su cinque film dedicati ai ragazzi e vedrà il coinvolgimento degli studenti di tutti gli istituti comprensivi dell´Altopiano.
Walter Santesso era un attore e regista padovano molto amico dell´Altopiano. Divenuto famoso per aver ricoperto il ruolo del fotografo a caccia di scoop nel capolavoro felliniano “La dolce vita” (è lui Paparazzo, personaggio che poi darà il nome a tutta la categoria dei fotografi dei vip), Santesso si dedicò anche alla regia, girando alla fine degli anni Sessanta tra Canove e Asiago il lungometraggio “L´importanza di avere un cavallo”, pellicola che vinse il prestigioso premio come miglior film per ragazzi al Festival di Mar De Plata (Argentina).
In quell´opera il regista, nato a Vigonza nel 1931 e scomparso nel 2008, fece recitare numerosi bambini altopianesi. Vi partecipò anche il cameraman e videoproduttore asiaghese Ardelio Carli Paris, ideatore e promotore della rassegna internazionale, come segretario di edizione e aiuto scenografo. Una partecipazione che gettò le basi di un´amicizia durata per oltre 40 anni. E che Carli ha voluto onorare proprio con l´istituzione del concorso cinematografico.

© Il giornale di Vicenza 11/6/2013

 

Aperto il Bando alla Scuola Nazionale di Cinema di Roma

Bando di Concorso Scuola Nazionale di Cinema di Roma per l'ammissione ai corsi ordinari Triennio 2014- 2016

La Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia con il presente Bando si propone di individuare, selezionare e formare giovani cineasti che concorrano, in tutte le singole specializzazioni, allo sviluppo dell'arte e della tecnica cinematografica.
I programmi didattici della Scuola Nazionale di Cinema si articolano nell'arco di un triennio e si prefiggono l'obiettivo di una formazione completa degli allievi che coniughi tradizione e innovazione, sperimentazione e ricerca, stimolando al massimo grado i processi di collaborazione tra tutte le componenti tecniche e artistiche che concorrono alla creazione dell'opera cinematografica.
I piani di studio delineano i percorsi formativi delle singole discipline (costume, fotografia, montaggio, produzione, regia, recitazione, sceneggiatura, scenografia, suono) nelle loro specifiche peculiarità, ma anche come parti solidali di un tutto, ponendo in evidenza la fitta rete di relazioni interne che ne determina e garantisce la coerenza.
Il programma didattico comporta la frequenza obbligatoria. Nelle prime due annualità i moduli d'insegnamento sono finalizzati a stimolare, in modo sistematico, le attitudini e le capacità degli allievi, alla luce delle conoscenze acquisite, attraverso esercitazioni collettive e laboratori. La terza annualità, oltre a specifici corsi di approfondimento, è dedicata ai "saggi di diploma", che vedranno impegnate tutte le aree specialistiche (compatibilmente con le esigenze artistiche) nella realizzazione di cortometraggi o di film a episodi.
La Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia mette a concorso n. 62 posti così suddivisi:
4 posti Costume
8 posti Fotografia
6 posti Montaggio
8 posti Produzione
6 posti Recitazione donne
6 posti Recitazione uomini
6 posti Regia
6 posti Sceneggiatura
4 posti Scenografia
8 posti Suono
Per ogni corso i posti messi a concorso sono da intendersi fino al massimo del numero indicato. Possono non essere attivati i corsi per i quali non siano stati ritenuti idonei almeno quattro candidati. I corsi si svolgono di norma presso la Sede di Roma.
Modalità di partecipazione al concorso
I requisiti di accesso e tutte le procedure relative al concorso sono consultabili all'interno del> BANDO SCARICABILE IN PDF.

Domanda e versamenti per l'ammissione al concorso

LA DOMANDA DI AMMISSIONE AL CONCORSO SARA' VALIDA  SOLO SE INVIATA PER VIA TELEMATICA,A DECORRERE DAL 20 maggio 2013, attraverso la procedura di partecipazione on line che verrà pubblicata sul sito della Fondazione (www.fondazionecsc.it), e pervenuta entro e non oltre il
22 luglio 2013 alle ore 23.59 (ora di Roma)

Pertanto, eventuali domande pervenute in formato cartaceo non saranno accolte. 
Per informazioni e delucidazioni sul bando si può inviare un'e-mail all'indirizzo: infoscuola@fondazionecsc.it

«La Rai deve girare qui una serie come Dallas»

LETTERA DEL GIORNO - Il Giornale di Vicenza

4/6/2013

 

Dopo la batosta, anche se scontata, non ci resta che consolarci. Non c´è solo il calcio. Perché proprio in questi giorni la tappa vicentina del Giro è stata un trionfo: centinaia di migliaia di spettatori assiepati lungo il percorso da Gambellara, la Riviera Berica e sui colli Berici, al traguardo di viale Roma a Vicenza. Esultanti e composti hanno commosso il mondo che ci stava a guardare. Peccato per l´incidente, quello non ci voleva proprio, prima della dimenticanza televisiva della Rotonda e qualche giorno dopo ripassando da noi, scambiando per la villa più famosa al mondo un palazzetto sconosciuto. Tanti stranieri che speravano di vedere quel gioiello mentre la corsa gli passava davanti, adesso si domanderanno se era proprio Vicenza quella. Insomma un affronto che proprio non ci voleva, per di più commesso da mamma Rai che da queste parti preleva buona parte dei suoi ricavi finanziari. Ingrata oltreché madre snaturata.
Ci sono promesse in giro di riparazione; se è così la Rai dovrebbe preparare una fiction da girare fra i palazzi e le ville palladiane e da trasmettere per mesi se non anche per anni; una specie di “Dallas” per numero di puntate ma dalla trama ben più consistente. È il minimo.
Ma tornando al Giro: già il comitato preposto preannuncia grandi novità per le prossime edizioni e perfino il campionato del mondo, proprio qui da noi. È questo il rilancio che Vicenza e provincia chiedono. Speriamo. Ma intanto Vicenza dovrà puntare anche ad altri due appuntamenti che insieme concorrono a farla conoscere e più ancora apprezzare. Lo abbiamo suggerito, come associazione “Vicenza In Centro” al sindaco Achille Variati fresco del voto di riconferma. Primo: Vicenza che già fa parte della cordata delle città del Nordest per la candidatura di capitale della cultura europea 2019, dovrebbe farsi avanti per proporsi come capofila. Da tempo insistevamo perché Vicenza si ponesse a capo del gruppo guidato da Venezia. Ora dopo il ritiro del nostro capoluogo regionale, si è liberato il posto e Vicenza può, deve occupare la posizione di testa; ma potrebbe anche aspirare alla candidatura da sola. Non è necessario ricordare qui i titoli che la rendono da sempre una città singolare per la sua architettura, opera di quel protagonista unico al mondo, dichiarato dal Congresso americano il padre dell´architettura Usa. Che dovremmo dire noi allora? Di qui il secondo obiettivo: la creazione dell´università internazionale dell´architettura “Andrea Palladio”. Vicenza è una scuola aperta e averla finora trascurata rimane un mistero. Un ricordo personale. In un viaggio in Giordania, la guida del posto ci raccontava che studiando architettura a Venezia veniva invitata dall´insegnante di quella università di frequentare Vicenza e le sue architetture se voleva superare gli esami. Allora perché non ci diamo da fare noi vicentini, tutti?
Giovanni Bertacche

 

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