Il Veneto avrà la sua cinecittà

Articolo apparso sul Sole 24Ore Nordest del 4 novembre 2009
Riporta anche l'intervento del direttore di Vicenza Film Commission Vladimiro Riva sulla legge regionale recentemente approvata in materia di "sistema cinema".
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Cinecittà?Meglio incentivare talenti locali

Intervento del Direttore di Vicenza Film Commission, Vladimiro Riva, in risposta all'articolo di Giuseppe Favretto "Una cinecittà per il Veneto".

Dal: Corriere del Veneto, venerdì 23 ottobre 2009

caro Direttore,
ho letto con attenzione il fondo di Giuseppe Favretto "una Cinecittà per il Veneto - valorizzare le produzioni locali" apparso domenica sul suo quotidiano.
Innanzitutto corre l'obbligo di ricordare che, dopo un lavoro durato ben 4 anni, il Consiglio regionale del Veneto ha votato la legge sul cinema, che prevede incentivi alle produzioni e riconosce le film commission a livello locale, quali sono quelle di Venezia e di Vicenza, cui presto si aggiungeranno quelle in fase di costituzione di Padova e di Verona.
Va dato atto alla Giunta regionale e ai legislatori del Consiglio di essere riusciti a portare al voto il disegno di legge, alla cui stesura, con i competenti uffici regionali, hanno dato il loro contributo i componenti di una commissione, di cui ho avuto l'onore di far parte, costituita dalla Giunta regionale ancora nel 2005, formata in gran parte da uomini di VenetoCinemaPro, l'associazione presieduta da Guido Cerasuolo e recentemente sciolta, dopo aver fornito un valido contributo e una spinta incessante.
Personalmente devo dire che sono molto perplesso su un progetto di Cinecittà veneta, già oggetto di uno studio commissionato dall'allora assessore Serrajotto e rimasta nel cassetto.
Penso piuttosto che occorra investire maggiori risorse nel fondo previsto per gli incentivi, rivolti sia alle produzioni che arrivano da fuori sia allo sviluppo di progetti cinematografici di locali e ritengo che sia interessante pensare a dei cineporti, molto utili alle produzioni e dai costi contenuti.
Vorrei poi che si riprendesse un dialogo per un programma qualificato di formazione a tutti i livelli, dai tecnici ai registi e sceneggiatori e ai location manager, già avviato con l'assessore Donazzan, che ha già dimostrato un livello molto interessato di attenzione verso il problema, che può coinvolgere un gran numero di giovani veneti.
E al cinema e all'audiovisivo in generale dovrebbero prestare attenzione, oltre che la cultura, le attività produttive e il turismo, dato che il marketing territoriale provocato da un film o da un programma televisivo è molto meno costoso, sulla base del costo-contatto, rispetto a fiere e depliantistica, ed è molto più innovativo.
Concludo ricordando che un importante imprenditore vicentino, Bruno Benetti di Itigroup di Villaverla, ha in cantiere sia interessanti progetti con la sua One Art Produzioni, ma anche progetti di formazione e di festival che non farebbero altro che bene al nostro Veneto. Lo dico sperando che le sue qualificate proposte possano trovare udienza in tempi brevi presso chi ha i poteri per decidere.
Auspico per davvero che, grazie alla settima arte e alla prestigiosa rassegna del Lido, i veneti possano collaborare e costruire, lavorando insieme per un importante futuro del cinema nel Veneto, mettendo da parte una certa attitudine a comportamenti diversi, cercando invece di valorizzare, e finanziare per davvero, persone come gli amici di Giuseppe Favretto o gli entusiasti come Ulisse Lendaro, un giovane attore-produttore vicentino.

vladimiro riva

La bella Deepti porta Vicenza nelle tv indiane

IL GIORNALE DI VICENZA

Domenica 25 Ottobre 2009

IL PERSONAGGIO. Produttrice e “business woman” anti-convenzioni

La bella Deepti porta Vicenza nelle tv indiane

Proprio oggi nel suo “Travel show” che va in onda su due canali satellitari descriverà ville, palazzi e il teatro Olimpico dove «starei per ore in silenzio»

Un’indiana che si è innamorata perdutamente di Vicenza. Ci viene almeno due volte l’anno. L’ultima qualche giorno fa, prima di ripartire per Dublino. E oggi, domenica, nel suo “Travel show” che va in onda a mezzogiorno sui canali satellitari indiani Star plus e Zoom Tv, Deepti Bhatnagar descriverà ville e palazzi vicentini e quel teatro Olimpico dove lei resterebbe «dentro per ore in silenzio, è un luogo così affascinante».
Deepti, 42 anni, ha un viso che chiama ritratti e l’andatura elegante da modella, non offuscati da una doppia maternità. E sulla passerella è salita veramente, fino a diventare nel 1990 Miss India. Subito dopo si è classificata quinta a Miss Mondo.
Originaria di Meerut, nel Punjab, abita da tempo a Mumbai. Si è dipanata qui la sua carriera artistica, che l’ha vista protagonista di film e fiction. Una regina dei grandi schermi: tra il 1995 e il 2004 ha girato 12 film, di cui 9 in lingua hindi a Bollywood, due in lingua telegu (a Tollywood) e uno in lingua inglese.
Ma è anche una donna indiana che ha spezzato molte convenzioni a partire dai matrim oni combinati: ha sposato per amore l’attore ed ora produttore Randeep Arya, ha due figli uno di sei anni e uno di 9 mesi che non perde di vista un attimo, adora la suocera che l’accompagna ovunque, e soprattutto è una business woman.
Ha una casa di produzione che porta il suo nome, confeziona programmi che poi vende in 59 Paesi. Trasmissioni di viaggi, sulle destinaziono religiose nel mondo, soap opera, fiction.
La Deepti Bhatnagar productions punta ovviamente più in là a produrre film ma intanto lavora per Tv come Sahara One, Mirchi Top 20, Zoom Tv. Le forze, anche economiche, sono solo le sue. Deept! i si circonda di professionsti, come la bella Vidya Malavade, attrice bollywoodiana di “Chak de !India” che a Vicenza ha condotto con lei il programma e che mostra anche le immagini del film “Kambakkht ishq”, il film indiano girato lo scorso anno a Villa Cordellina.
I suoi passaggi berici sono numerosi: nel penultino il secondogenito aveva solo 15 giorni di vita. E già ama, come la mamma, pastasciutta e grana. Il più grande invece, Shubh, scorazza con disinvoltura in pizzeria e scherza con Carla Padovan, segretaria del consorzio Vicenzaè, che attraverso Vicenza Film commission garantisce ospitalità alle troupe che vengono a girare in provincia. L’incontro tra Deepti e Vicenza è avvenuto alla fiera italiana in India, nel 2002, con un invito di Vladimiro Riva a venire a conoscere Palladio.
E da allora Deepti, lei ne è diventata una ambasciatrice?
Questa è una città di persone, prima che di architetture. E mi sento bene qui, il benvenuto è caldo. È una città piccola capace di grandi emozioni, in un paesaggio che ti lascia stupito e rilassato. Io ripeto a tutti che non si può venire in Italia e non fermarsi a Vicenza. Dico fermarsi: bere un caffè, mangiare al ristorante, passeggiare tra i palazzi, uscire tra le ville. Dormire e poi svegliarsi nel silenzio
Mi pare colpita dai centri storici nelle sue tramissioni.
Sono una realtà che in India non si conosce, non sono esportabili altrove. Specie con presenze palladiane come queste. Mi viene voglia di tornare ogni volta, per me è lavoro ma starei qui in vacanza a lungo. Un luogo va vissuto, non fotografato e basta. Chi vive qui è fortunato e forse non lo sa. C’è tanta bellezza qui attorno. In India questi paesaggi piacciono molto, sono diversi, pieni di natura, sono scenografie da soli.
Perchè gira volentieri qui?
Perchè chi gestisce i luoghi è molto disponibile e Vicenza film commission ci dà tutto l’appoggio che ci serve. Otto milioni di spettatori ogni domenica con Travel show possono scoprire il mondo da casa loro. E poi il programma va in tutto il Medio Oriente. Ho fatto conoscere recentemente l’Austria, l’Australia, la Turchia, dell’Italia anche il Piemonte oltre al Veneto... Ma Palladio e le sue linee sono sempre in testa nel mio cuore.

foto_deepti

Un reality inglese a Villa Cordellina

IL GIORNALE DI VICENZA

Martedì 22 Settembre 2009

CHANNEL FOUR. Riprese con i concorrenti

Tutti scalpellini. Un reality inglese a Villa Cordellina

Protagonista la pietra berica Prove anche di distillazione

Un reality inglese ha scelto il Vicentino come scenario di una delle prove di abilità dei suoi concorrenti. Ieri il programma “Coach trip” di Channel four, tv privata inglese, ha effettuato le riprese a Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore - concessa dalla Provincia - dove le sette coppie sfidanti hanno partecipato ad una gara di incisione sulla pietra bianca dei berici, fornita dalla ditta di Armando Peotta. La troupe viaggia per l’Europa a bordo di un pullman ed è approdata in città grazie al sito di Vicenza Film commission e alla delegazione Enit di Londra, che ha conosciuto l’operatività del consorzio di promozione “Vicenza è” in occasione del 500° palladiano. Il viaggio dura 9 settimane, con spezzoni girati in Francia, Svizzera, Italia e Slovenia. Nella tappa berica, oltre a cimentarsi come scalpellini le sette coppie - cui ieri si è aggiunto a sorpresa un nuovo duo che ha rimescolato gli equilibri - hanno provato a distillare grappe alla Poli. Il format, terza edizione, incrocia le gare alla conoscenza culturale di città e paesi: ieri le telecamere, sempre con l’assistenza di Vicenza è, hanno ripreso il centro storico e alcune ville. Coach trip è seguito da 1 milione e 2 mila spettatori. La puntata vicentina andrà in onda nel marzo 2010.

L' industria cinematografica veneta su Nordest Europa Cultura

Nordest Europa Cultura, rivista mensile che si occupa di dibattito culturale e politico nel Nord-Est, nel numero di settembre ha pubblicato un articolo sulla situazione della regione Veneto relativamente all'industria cinematografica, portando immagini di riprese vicentine.

Si può leggere nei files qui allegati:

Nordest Europa Cultura pagina 1
Nordest Europa Cultura pagina 2
Nordest Europa Cultura pagina 3

 

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