La grande bellezza è anche Popolare

CINEMA & BUSINESS. L´istituto di credito ha investito 2,5 milioni nella realizzazione del film vincitore del Golden Globe
E ora BpVi è nella produzione di "14 - 18" di Ermanno Olmi

AGEVOLAZIONE. Il credito d´imposta è riconosciuto a investitori estranei alla "filiera" del cinema che possono essere incentivati ad investire nel cinema. A tali soggetti è riconosciuto, fino all´importo massimo di un milione di euro per ciascun periodo d´imposta, un credito d´imposta nella misura del 40% dell´apporto in denaro effettuato.
(Il Giornale di Vicenza 15/1/2014)

Quello spot dei camionisti è made in Vicenza

LA CURIOSITA´. Il video ha vinto il concorso patrocinato dal ministero dei Trasporti e gira dal dicembre scorso su La7, canali Sky e reti Mediaset.Protagonista un bimbo di 4 anni «Girato a casa di amici a Piovene»

Il bambino di 4 anni sul mini-camion di cartone porta il biberon alla mamma in cucina, gli occhiali al papà in salotto, si fa riparare una ruota dal nonno e poi porta un fiore alla sorellina sorridente. Tutto in 30 secondi: la durata dello spot che dal dicembre scorso gira su La7 e tutti i canali Sky e Mediaset e nelle sale cinematografiche. Spot che ha vinto il concorso promosso dall´Albo degli Autotrasportatori e patrocinato dal ministero dei Trasporti per «ricordare agli italiani l´importanza del settore per lo sviluppo del Paese». E girato in un pomeriggio in casa di amici a Piovene Rocchette, visto che è tutto made in Vicenza.
Il regista e sceneggiatore infatti è Corrado Ceron, 33 anni, autore di corti e lungometraggi anche premiati. Con lui Alberto Marchiori (fotografia), Silvia Bortolazzo (organizzazione) e Filippo Rinaldi (musica). E la voce di Matteo Rinaldi, giornalista ed esperto di comunicazione che di mestiere non fa il doppiatore e ha registrato quei 30 secondi in una notte all´ultimo minuto.
«Con quel video dovevamo spiegare che l´autotrasporto è alla base della crescita dell´Italia - racconta Ceron -, e che è fondamentale per collegare le aziende tra loro. Da girare con badget ridotto all´osso. E poi chi li aveva i camion veri?». Così pochi soldi ma tante idee. E a Ceron è venuta quella del bambino che gira per casa con la macchina giocattolo a fare consegne in famiglia. «Sì, l´idea è mia, poi come faccio sempre ne parlo con i miei collaboratori e decidiamo. In tutto la troupe è di 5-6 persone».
Così scelta la storia e il titolo (“Facciamo crescere l´Italia”) tocca agli attori e alla “location”. «L´abbiamo girato a Piovene, a casa di un´amica. Prima mi hanno mandato le foto del piccolo Sebastian. Che assomiglia moltissimo al bambino di Et» ride Ceron. La mamma e il papà che si vedono nello spot sono quelli veri di Sebastian, la bambina no. 
«Non è stato per niente facile girare quello spot - sospira il regista vicentino -, Sebastian dopo il primo ciak era già stufo. E poi non andavano per niente d´accordo, litigavano continuamente, tentava sempre di picchiarla». Così tutti quei sorrisi e quell´atmosfera leggera che fa da sottofondo allo spot nasconde in realtà una piccola battaglia. Come in fondo tutti i film, lunghi o corti che siano.
Poi c´è la storia della voce: «Ci sono viaggi che cominciano all´alba..» inizia lo spot. Nella prima versione quella voce era di un´attrice amica di Ceron. Brava, impostata, tono basso. Ma quando il regista sente il risultato finale non è convinto: «Mi serviva più ironia, più leggerezza». Così Filippo Rinaldi lancia l´idea: «Proviamo con mio fratello Matteo». Prende il microfono, vanno in sala di registrazione e in una notte preparano varie versioni. E Ceron sceglie la più “semplice”. «Lo so, la gente è abituata al doppiatore classico, con il tono profondo. Ma io volevo un timbro scherzoso. Così ho scelto la versione meno impostata».
Hanno partecipato in 40 a quel contest. Lo spot vicentino ha vinto ex aequo con il video animato di Luca Simionato (“Una storia italiana”), dove Adamo ed Eva, i romani e Garibaldi con i mille si spostano in tir. Ma che si vince con il concorso? «Diecimila euro - dice Ceron -, che speriamo arrivino presto così li investiamo nel prossimo lavoro». Che è un altro concorso del ministero, stavolta del Lavoro: «Bisogna pubblicizzare il nuovo sportello on line per trovare lavoro ai giovani. Si vincono 8 mila euro, e stavolta è più elaborato. Ma ho già l´idea, è un gioco di doppi sensi...». E niente bambini dispettosi. Da Il giornale di Vicenza 5/1/2014

Una troupe cinese sbarca a Vicenza per un nuovo show

LA VISITA. Questa mattina iniziano le riprese
Le telecamere di Cctv2 gireranno un programma che sarà dedicato ai luoghi più belli dell´Italia
La locandina del programma televisivo cinese
Un´altra troupe cinese in visita a Vicenza. Questa volta non si tratta di un film, ma di uno spettacolo televisivo. A darne notizie è Vicenza Film Commission che proprio nella giornata di ieri ha accolto le telecamere cinesi provenienti da Milano. 
Il programma televisivo si chiama “Le nuove scoperte delle hostess”. È curato da “Voglia d´Italia”, agenzia che collabora con una compagnia aerea per la realizzazione dello spettacolo televisivo. 
Secondo quanto raccontato proprio da Vicenza Film Commission, che ha lavorato molto per portare la troupe anche a Vicenza, le telecamere cinesi «girano 8 puntate in vari Paesi, di 30 minuti ciascuna, in cui una hostess presenta un luogo interessante. Il programma andrà in onda sul canale televisivo Cctv2 e sui voli della compagnia. Si calcola in 300 milioni il numero degli spettatori».
La troupe cinese è arrivata a Vicenza ieri dopo aver toccato Roma, Perugia e Milano. «Fino all´8 gennaio cercheremo di presentare il meglio della nostra regione. Proficua la collaborazione da tempo in essere di Vicenza con Fondazione Italia-Cina», spiega Vicenza film commission. 
Lo staff della tv cinese Cctv2, è composto da dodici persone: ci sono poi i quattro componenti dello staff vicentino. La troupe ha presentato la destinazione e il programma di riprese. Nella giornata di ieri si è recata poi a cena in un ristorante cinese. Oggi inizieranno i lavori; tempo e clima permettendo. Da Il Giornale di Vicenza 6/1/2013
 

“Ciak si gira”, Bassano raccontata dal cinema


Zoom Foto

«C'è una grande storia del cinema nei borghi e nei paesaggi più amati delle piccole città del Veneto, e tra questi Bassano ha un ruolo di tutto rispetto».

Inizia così “Bassano in 35mm.” il libro che Fabio Mazzocchin e Ruggero Remonato dedicano al mondo delle sale cinematografiche cittadine e ai film girati a Bassano. Libro che approda ora nelle librerie cittadine e che sicuramente sarà uno dei protagonisti del Natale editoriale bassanese. Come recita il titolo, si tratta di un libro che racconta come il cinema abbia toccato la città del Grappa ed è impreziosito da un dvd che contiene tutte le scene dei film girati a Bassano. Sono ventidue le pellicole nelle quali Bassano fa da sfondo. 
«Con questa pubblicazione - afferma Fabio Mazzocchin, uno dei fondatori dello “storico” e rimpianto CineforumOttanta del Centro Giovanile, cercheremo di condurre il lettore fra le pieghe degli scenari più suggestivi della città del Grappa per scoprire una serie di accadimenti legati a nomi di registi, attori, scrittori e sceneggiatori». 
Una città che ha avuto, fin dal primo 900, una vitalità culturale sorprendente con teatri, spazi per spettacoli e sale, come racconta Ruggero Remonato che inizia il suo viaggio recuperando le emozioni in celluloide di quei proto spettatori, attoniti di fronte alle immagini in movimento nei baracconi delle fiere. Nelle 158 pagine del volume, ricco di immagini, si incontreranno registi come Ettore Scola, Mario Soldati, Alberto Sordi, Alberto Lattuada, Tinto Brass , Richard Attenborough e perfino alcuni registi di Bollywood. Ad arricchire il volume, che uscirà inserito in una scatola che richiama l'immagine delle “pizze” cinematografiche anche le interviste a Ermanno Olmi e a Ettore Scola che nel 1969 girò “Il commissario Pepe” da sempre nell'immaginario bassanese. Completano il volume le schede di alcuni attori nati a Bassano, da Silvia Monti a Tito Gobbi, da Luigi Erminio d'Olivo a Francesca Cavallin e Monica Vallerini oltre a quella del regista Gianluigi Polidoro, oggi pressoché dimenticato ma che giusto 50 anni fa vinse l'Orso d'Oro a Berlino con “Il Diavolo” interpretato da un bravissimo Alberto Sordi. Ma in “Bassano in 35mm” c'è spazio anche per la stagione dei cineclub e dei cineforum e per l'esperienza di Ipotesi Cinema. A.F. 

IL GIORNALE DI VICENZA 11/12/2013

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