La più dolce fra i dolci è la bella indiana Deepti

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Venerdì 3 Novembre 2006 

Televisione. La troupe di Star Class gira a Vicenza

La più dolce fra i dolci è la bella indiana Deepti

Cultura e gastronomia: la vedette in zona da pochi giorni

Vicenza. (n. m.) Si chiama Deepti Bhatnagar, è sulla trentina, suadente e mora come solo le indiane sanno essere. È una delle vedette della tv di Mumbai, che la domenica conduce il programma “Star Class”, dedicato ai viaggi. Una sorta di “Sereno variabile” in chiave planetaria.
La bella conduttrice, già attrice e modella ed ora anche produttrice, da due giorni è di nuovo nel Vicentino per girare la quarta puntata di uno speciale sull’Italia che andrà in onda a metà novembre in occasione della quinta edizione della Festa Italiana; con lei quattro membri della troupe, che in precedenza hanno fatto tappa a Roma, Firenze, Venezia, città alle quali - come Vicenza - verrà dedicata una puntata.

Le soste in terra palladiana sono state strategiche: percorsi culturali tra centro storico di Vicenza, teatro Olimpico, Monte Berico, villa Cordellina, Marostica, villa Godi Malinverni a Lugo; percorsi enogastronomici alle cantine Zonin a Gambellara, tra i panettoni della Loison a Costabissara e tra le grappe della Poli a Bassano. In arrivo dall’Hollywood indiana anche una troupe per set fotografici (cotoni indiani tra ville e palazzi) e il cast di un ciclo di telefilm intitolati “Detective”, con i protagonisti all’opera per risolvere casi in tutto il mondo, tra cui appunto un giallo a Vicenza.
La regia dell’operazione è di Vicenza Film Commission, all’interno del consorzio di promozione turistica Vicenza è. Ha curato personalmente i contatti con il regista russo Sergey Soloviev, accompagnato dallo sceneggiatore Sergey Ivanov e da alcuni tecnici, il direttore di Film Commission, Vladimiro Riva: la troupe russa cercava le quinte per un prossimo film ed ha visitato alcune ville vicentine, alla ricerca di spazi interni antichi e lussuosi (le ville Caldogno, Godi Malinverni, Imperiale Lampertico, Poiana) per una rivisitazione moderna di Anna Karenina di Tolstoj.

“Beautiful”, pronti a girare 20 puntate di soap in Veneto

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Venerdì 27 Ottobre 2006

Tv. La produzione scrive a Vicenza Film Commission: serve un milione di euro

“Beautiful”, pronti a girare 20 puntate di soap in Veneto

Vicenza. Li immaginate trenta minuti in una villa palladiana, con Brooke ed Eric teneramente e temporaneamente di nuovo insieme prima dell’ennesimo colpo di scena? Potrebbe accadere.
La ventennale regina della soap televisive, “Beautiful”, potrebbe traslocare - come ha già fatto in passato - sui set europei scegliendo il Veneto come teatro di una ventina di puntate da girarsi nell’estate del 2007.
Una richiesta in questo senso è arrivata dalla produzione americana a Vicenza Film Commission, braccio cinematografico del consorzio promozionale Vicenza è, che vede il suo direttore Vladimiro Riva operativo anche sul fronte del distretto orafo-argentiero. Nella doppia veste, Riva è stato contattato della Cbs per ospitare il set in Italia, e nello specifico nel Veneto, dove gli attori amerebbero lavorare (e combinare così anche un soggiorno turistico) e sarebbero disponibili a promozioni pubblicitarie da concordarsi con aziende a caccia di volti per i loro prodotti.
L’operazione avre bbe - così com’è avvenuto con troupe indiane, coreane e giapponesi - un ritorno di tipo turistico-commerciale. Ma serve 1 milione di euro, più l’ospitalità: Riva ha interpellato la Regione, l’assessore Gava risponderà al rientro dell’Oriente.

Ciak in Piazza con l’attrice indiana

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Giovedì 21 Settembre 2006

Cinema. Cominciate ieri in città le riprese di “Pensiero profondo”, pellicola asiatica che ha trovato ospitalità da Vicenza film commission.
Oggi si gira alla Cordellina e sui colli Berici

Ciak in Piazza con l’attrice indiana

Vicenza. Una storia d’amore con un’anima thriller. Sarebbe normale e già vista sul grande schermo, se non fosse che i protagonisti sono attori indiani, che la produzione è della Kumar Raj, colosso della cinematografia indiana, e che il film praticamente inizia a Vicenza. Ciak con sfondo architettonico ieri per «Pensiero profondo», l’ultima pellicola di quella “macchina da guerra” cinematografica di Mumbay, che solo scorso anno ha prodotto 1041 film, 300 dei quali girati in gran parte all’estero. In piazza dei Signori soprattutto s’è accesa la curiosità dei vicentini che hanno fatto corona alla cinepresa e alla bella attrice, protagonista anche di un incontro filmato con bambini vicentini e già al suo quarto film quest’anno.
Il tutto grazie a “Vicenza film commission”, braccio operativo del consorzio “Vicenza è” per quanto riguarda la caccia alle loc ation cinematografiche. La protagonista della pellicole è Tina Rana Radkhika, che nel film è Pooja, divisa dall’amato (l’attore Sanjay Kumar, vincitore in patria di molti premi, rimasto in India) dalle regole di casta e dagli obblighi familiari che li vogliono destinati ad altri. Un cast di nove persone - tra tecnici e attori - giunto ieri ad ora di pranzo a Vicenza si è mosso ieri in centro storico tra Giardino Salvi e piazza dei Signori; in serata hanno ripreso i colori del tramonto a Monte Berico. Oggi la troupe sarà a villa Cordellina e al Golf club Colli Berici a Brendola, per le ambientazioni verdi. Domani ultimi ciack tra Marostica e Bassano, prima della partenza di sabato mattina.
La trama, complicata quanto serve a reggere le tre ore di durata della pellicola, per la prima volta affronta uno dei problemi che più preoccupano l’industria degli audioviosivi, non solo in India: la pirateria. Il protagonista maschile, uno scienziato innamorato di una ragazza proveniente dallo stesso villaggio che però ha studiato a lungo a Vicenza, nel film inventa uno strumento in grado di fermare la pirateria audiovisiva. Deve però fare i conti con la mafia locale e con una serie di ostacoli che alla fine non gli impediranno di ottenere un premio come riconoscimento del lavoro svolto, grazie anche all’aiuto della sua amata, che ricorderà a più riprese la sua vacanza di studio in terra italica.
La troupe indiana sta girando quindi per ricostruire il passato “vicentino” della fanciulla protagonista. Al risultato si è arrivati per il biennale lavoro di promozione di Vicenza come set cinematografico, già sperimentato da grandi registi come Losey in passato e più recentemente da Belluco col “Il santo” e da troupe coreane per le fiction. Il consorzio «Vicenza è» è sbarcato quest’anno a Mumbay per partecipare alla fiera delle location, forti del risultato ottenuto lo scorso anno, che ha visto moltiplicare per 40 il numero delle presenze di turisti provenienti dall’India. Ma i problemi non mancano, secondo Vladimiro Riva, a partire dalla sensibilità degli amministratori a sfruttare questo nuovo filone di promozione turistica. «In Veneto manca una legge regionale di incentivi a favore del cinema - sottolinea il direttore di “Vicenza è” - Da noi non esistono, mentre ad esempio la provincia di Lecce stanzia 500 mila euro per questo settore. Per non parlare del Piemonte o di altre regioni».

Se il cinema narra l´anima del territorio

Articolo tratto dall´inserto Nova del Sole 24 Ore in data 06 Luglio 2006.

Il film diventa volano per il turismo. Ma in Italia il fenomeno è poco sfruttato

Cinema nuova strada per produrre un film, per valorizzare il nostro territorio, le nostre location e il nostro patrimonio artistico, che tutto il mondo ci invidia: il Cineturismo. Perché solo il cinema ha la capacità di sedurre e di suscitare nel pubblico, attraverso le immagini di paesaggi e location, la voglia di visitare i luoghi dove questi film sono stati ambientati. In Italia il fenomeno per ora è ancora limitato e casuale. Proprio il mese scorso si è "concluso l'Ischia Film Festival, diretto da Michelangelo Messina e giunto alla sua IV Edizione, che premia le opere cinematografiche e audiovisive che hanno saputo meglio valorizzare il territorio. Questo festival è particolarmente significativo perché è l'unica manifestazione che può vantare al suo interno un Mercato (Biet, la Borsa intemazionale sul Cineturismo), dedicato alla negoziazione d'affari relativi al cinema, al turismo e alla collocazione delle location. Il direttore Michelangelo Messina, che ha vissuto a New York per alcuni anni sempre con la passione per il cinema, ci racconta che dopo essere ritornato nella sua Isola, si è imbattuto in un articolo che parlava del film Il Ciclone di Pieraccìoni e di quante persone nel 97 erano andate a visitare le location in Toscana dove era stato girato. «Allora mi sono detto: bisognerebbe premiare coloro che riescono a identificare questi luoghi. Così mi sono messo alla ricerca per capire il rapporto tra produzione e territorio. E scopro che Angelo Rizzoli — che ha costruito sull'isola d'Ischia alcuni alberghi — già nel '57 intuisce che la potenza della macchina da presa è superiore a qualsiasi altra cosa e crea pellicole per promuovere Ischia e, di conseguenza, i suoi alberghi. Anticipando addirittura il film diventa volano per il turismo, ma in Italia il fenomeno è poco sfruttato che solo negli anni settanta si interessano ai primi studi sul marketing territoriale». Rizzoli realizza infatti pellicole come Vacanze ad Ischia (1957) di Mario Camerini, con Vittorio De Sica, Isabella Corey, Antonio Cifariello, Maurizio Arena, Peppino De Filippo, e Appuntamento ad Ischia (i960) di Mario Mattioli con Mina e Modugno.

In realtà, gli americani nel 1953 girano Vacanze Romane di William Wyler con Audrey Hepburn e Gregory Peck e, senza volerlo, promuovono la città di Roma in tutto il mondo. Indimenticabile la scena dove la Hepburn e Peck mettono la mano nella Bocca della verità: dopo quella scena, il monumento è diventato per tutti i turisti una meta obbligata. Così come la Fontana di Trevi e Via Veneto, grazie al film La dolce vita di Federico Fellini.
In un momento difficile per la produzione cinematografica come l'attuale, il Cineturismo sembra una reale opportunità alla portata di tutti. Pensiamo a film come Respiro (2002) di Emanuele Crialese con Valeria Golino e Vincenzo Amato che ha vinto la Semaine de la Critique al Festival di Cannes. In Italia è passato quasi inosservato al grande pubblico, ma in Francia ha spopolato incassando 10 milioni di euro e scatenando nei francesi il desiderio di visitare l'isola di Lampedusa, location del film. Sono sicuro che né il regista né il produttore avevano previsto o studiato prima delle riprese una strategia di marketing territoriale.
Le stesse fiction televisive hanno incrementato considerevolmente il turismo, come Città della Pieve (nella Regione Umbria) dove è girata la serie Carabinieri, la città di Gubbio (sempre in Umbria) dove si gira Don Matteo. Le visite al castello di Elisa di Rivombrosa vicino a Torino sono passate da 300 visitatori al mese a tremila nel week-end. In altre parole, realizzare un film porta sempre bene all'economia locale. Come osserva l'avvocato Leonardo Paulillo (tra i primi a occuparsi in Italia delle problematiche legali del product e del placement territoriale e coordinatore al Convegno nazionale sul Cineturismo): «Il placement del territorio ha le capacità per divenire, grazie anche all'indotto, volano economico per le industrie cinematografiche e turistiche. Il fenomeno del movie, che si allarga a comprenderetutto l'audiovisivo e induce turismo, è la chiave d'accesso alla triangolazione cinema-territorio-turismo».
È sfato fatto uno studio sul ruolo e sull'impatto economico delle attività dell'Ape, l'Associazione dei produttori esecutivi che ha curato molte produzioni straniere (tra le quali quella di Gangs of New York, di Martin Scorsese, e Rome per la Hbo e Bbc), dal quale è emerso che l'associazione "muove" circa 350 milioni di euro l'anno sul nostro territorio. Soldi che vengono dall'estero e che vengono spesi in Italia.
«Abbiamo cercato di capire dove si spendono questi soldi sul territorio italiano — dice Marco Valerio Buggini, presidente dell'Ape—. Da uno studio dell'Università La Sapienza di Roma risulta che il 50% viene speso nel Lazio. Perché c'è Cinecittà e poi perché c'è una tradizione cinematografica. In seconda posizione c'è il Veneto con il 22%, poi la Lombardia, la Toscana e la Campania. Ma, soprattutto, quanto rendono questi soldi? Tutti i progetti audiovisivi danno un reddito di 1 euro speso sul territorio per l'equivalente di 2 euro d'indotto sul territorio stesso. Se si considerano anche le "entrate turistiche" per produzioni cinematografiche e televisive, questo moltiplicatore di reddito sale a 3,54 euro. Un dato utile quando si cercano sovvenzioni per le produzioni dalle regioni o dai privati: nessuna "elemosina", ma calcoli precisi. Anche gli incentivi fiscali o il Tax shelter — che molti considerano sistema dì finanziamento pubblico a fondo perduto — sono invece investimenti per sviiuppare l'economia del territorio. Con Rome abbiamo investito 150 milioni di euro e, a conti fatti, abbiamo quasi quadruplicato l'investimento».
Tutto questo dimostra che il Cineturismo può essere un nuovo business, ma è necessario che i responsabili delle Regioni, gli imprenditori con i produttori cinematografici e televisivi, gli assessori al Turismo e alla cultura, le Film commission, i tour operator si siedano intorno a un tavolo per studiare tutti insieme nuove strategie per un Cineturismo che sia realmente efficace. Conclude l'avvocato Paulillo: «Tutto questo è possibile, ma la prima strategia è certamente averne una, noi abbiamo l'Ischia Film Festival».

di Franzesco Apolloni, Autore e regista cinematografico

 

Nasce il distretto del cinema

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Mercoledì 28 Giugno 2006 

La fabbrica delle emozioni. Vicenza Film Commission e Camera di commercio ci credono

Nasce il distretto del cinema

Produttori stranieri visitano le varie location del Vicentino
«Questa è una zona ideale per girare film». E se son rose...

di Marino Smiderle

Vicenza. Se le fabbriche del settore tessile e orafo boccheggiano, perché non dare spazio alle fabbriche di emozioni? Vicenza Film Commission ci crede e ci prova. Dopo alcuni episodi della soap opera coreana girati in città (titolo: Only you) e coronati da un’audience elevata a Seul e dintorni, ieri sono venuti in missione berica alcuni rappresentanti tra le più autorevoli case di produzione cinematografica. Vogliono vedere se da queste parti c’è l’occasione per lavorare bene. «Di sicuro l’ambiente è ideale - osserva Bridget Irene Pastor, tedesca, della Panda Prods - e le location che ci hanno fatto vedere sono incantevoli. Ovviamente dipende molto anche dalla trama del film, dalla sceneggiatura e da lle condizioni economiche. Tuttavia adesso sappiamo che a Vicenza possiamo trovare un appoggio e un’organizzazione di primo livello. Non è una cosa di poco conto e di sicuro lo faremo presente ai nostri produttori. Credo che ci siano grandi possibilità per poter iniziare una collaborazione proficua per entrambe le parti».
Giuseppe Sbalchiero, vicepresidente della Camera di commercio, Oscar Zago, presidente degli albergatori vicentini, Pietro Magaddino, assessore al turismo del Comune di Vicenza, Dino Secco e Vladimiro Riva, presidente e consigliere delegato di Vicenza è, gongolano. Questa iniziativa, partita un po’ in sordina, con risorse più che limitate, sta prendendo sempre più spessore. Tanto è vero che, tra ieri e oggi, sono arrivati a Vicenza otto operatori del settore (un coreano, due inglesi, due americani, due tedeschi e un russo).
«Questo progetto - ha spiegato Sbalchiero - deriva dall’intesa tra Ice e Unioncamere cui è stato dato il titolo di "Nuove presenze in Italia". La Camera di commercio di Vicenza ha assunto il ruolo di proponente e attuatore». Il braccio armato della Camera di commercio, in questo caso, è proprio il consorzio Vicenza è, da cui è nata Vicenza Film Commission.
«Da queste parti - ha ricordato Riva - sono stati gira ti alcuni film importanti, anche se molti non lo sanno. Devo dire che, all’estero, Venezia è molto conosciuta, mentre Vicenza lo è molto meno. Ho notato che quando gli operatori stranieri entrano in contatto con la nostra realtà, rimangono favorevolmente impressionati».
E ti credo. Basta dare un occhio al dvd promozionale realizzato da Vicenza è, con alcune scene tratte dai film più noti, come Senso di Luchino Visconti, Casanova 70, di Mario Monicelli con Marcello Mastroianni, fino ai più recenti Sognando l’Africa, con Kim Basinger, e Primo amore, di Matteo Garrone con Vitaliano Trevisan, per capire il valore aggiunto di uno sfondo griffato Vicenza.
«Come Camera di commercio - ha aggiunto Sbalchiero - vogliamo capire se ci sono possibilità, e quali sono e a quali condizioni, per fare del territorio vicentino sempre più un set per il cinema e la televisione, anche per creare opportunità dal punto di vista economico. Questi nostri ospiti ci aiuteranno a inquadrare meglio la situazione».
Staranno qui per una settimana, nel corso della quale visiteranno anche altre località vicentine (Asiago, Bassano, Marostica, Lugo) e venete per fare un prima cernita delle future location da proporre a registi e produtt ori cinematografici.
Ieri pomeriggio c’è stato un altro incontro in Fiera, a cui hanno partecipato Veneto Cinema Pro (che raggruppa le imprese che lavorano nel settore del cinema), Italian Film Commission, di cui fa parte Vicenza Film Commission, oltre alle ramificazioni "cugine" di Verona, Padova e Venezia. Ci sarebbe l’ambizione di creare un distretto, seguendo il modello inaugurato dalle attività industriali tradizionali, ma questo si potrà fare soltanto ce la risposta del mercato sarà incoraggiante.

Cerca nel sito

Dove siamo

MappaVicenzaItalia-small

Traduttore automatico

itfrdehiptrues