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Vicenza Film Commission nasce nel 2001 per promuovere Vicenza e la sua provincia come location per tutti i tipi di produzioni (film, programmi televisivi, spot pubblicitari, serial televisivi, documentari e video clip).
Vicenza Film Commission ha come obiettivo principale la promozione del territorio, della città e di tutta la provincia, attraendo produzioni sia italiane che straniere e allo stesso tempo incentivando lo sviluppo dell'industria cinematografica sul territorio creando nuove opportunità di business.

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Dettagli girato

Only you

 

 

LOCATION: Vicenza, Piazzale della Vittoria - Ponte San Michele

Marostica, Piazza degli scacchi

Bassano, stazione

Montecchio Maggiore, chiesetta presso il Castello di Romeo

only you monte berico

only you a marostica

Senso

LOCATION VICENTINA: Lugo di Vicenza, Villa Godi Malinverni

senso coppia

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Il mercante di Venezia

mercante venezia

LOCATION VICENTINE: Castello Porto Colleoni, Thiene

RASSEGNA STAMPA

il Giornale di Vicenza - giovedì 15 gennaio 2004 –  Pagina 23

Giornata intensa di riprese per l' attore inglese sul set del Mercante di Venezia - Jeremy Irons, l' antipo tenebroso mangia cornetti e dispensa autografi

Soddisfatti i conti di Thiene: «Con l'affitto garantiremo la manutenzione del castello»

di Marialuisa Duso

È il giorno di Jeremy Irons a Thiene. E l´attore inglese vive la sua giornata da protagonista come un antipo, che addenta fragranti cornetti a metà mattina, che dispensa sorrisi e si lascia tranquillamente fotografare all´ingresso del caravan, nel parcheggio di via Gorizia, dove di tanto in tanto azzardano a sostare gruppetti di curiosi. Irons vince l´Oscar nel 1991 con "Il mistero Von Bulow"; tra le interpretazioni successive di maggior successo "Il danno" (1992) di Louis Malle, "La casa degli spiriti" (1993) di Bill August, tratto dal romanzo omonimo di Isabel Allende, "Io ballo da sola" (1996) di Bernardo Bertolucci, "Chinese Box" (1997) di Wayne Wang. «Jeremy Irons piace alle donne perché è pallido - scrive di lui Antonella Boralevi -, perché è tormentato, perché ha il viso di chi si lascia porare dalla passione. È bello di quella bellezza sfatta, consunta, che ci pare irresistibile perché pensiamo che lo sfinimento che la consuma sia sfinimento d´amore». In realtà sul set lo attende una giornata di riprese pesanti. Il mercante Antonio, il personaggio che il regista Michael Radford gli ha assegnato ne "Il Mercante di Venezia", non sta attraversando uno dei suoi momenti più felici: disavventure economiche e personali lo portano ad essere particolarmente tenebroso. Gli amici lo raggiungono nel suo palazzo, ricostruito nella galleria, al piano superiore del Castello di Thiene, cercano di consolarlo, di capire cosa gli sta succedendo. La situazione penta imbarazzante quando qualcuno gli consiglia di innamorarsi? già, come spiegare che quello che lo tormenta è proprio un amore, ma "perso" e che fra i motivi del suo turbamento ci sono le nozze di Bassanio con Portia? Le nozze sono state "celebrate" l´altro pomeriggio, all´interno delle scuderie, trasformate in chiesa. Fra i protagonisti una comparsa d´eccezione: Benedetto di Thiene, 23 anni, figlio di Lavinia e Gaetano, ingaggiato la sera prima: «Stavo facendo il guardiano al cancello - racconta il giovane, che in realtà studia all´università di Padova - e l´addetta al casting mi ha chiesto se ero disponibile a fare la comparsa. Me l´ha chiesto come un favore, perché all´ultimo minuto la persona che avevano contattato non era più disponibile. In un primo momento ho detto di no, poi mi sono lasciato coinvolgere». «È stata un´esperienza bellissima - aggiunge -, ma non ho nessuna intenzione di ripeterla. Ho preso un sacco di freddo e ci sono stati tantissimi tempi morti. Basti considerare che per girare una ventina di secondi abbiamo lavorato dalle 15.30 alle 21. Il tempo passato con gli attori è stato molto poco, perché loro hanno fatto le cose in separata sede. Non più di una decina di minuti, sufficienti però per cogliere la loro cordialità e disponibilità. Mi hanno dato l´impressione di essere un gruppo molto affiatato, che dialoga molto con il regista». Benedetto non era in realtà il celebrante: «Avevo il compito di tenere e agitare l´incenso - racconta - accanto a me avevo il chierichetto e dietro tre nobili. La sposa (Lynn Collins) era bellissima, con un velo bianco. Entrambi avevano degli abiti molto belli». Un´annotazione che potrebbe sembrare banale, ma non lo è: si è creato subito grande feeling e spirito di collaborazione fra la produzione e i conti di Thiene, proprietari del castello: «Sono gran lavoratori e persone che hanno dimostrato di avere estremo rispetto - conferma Giuliana di Thiene -. È chiaro che in questi giorni abbiamo avuto un certo trambusto, ma nessuna preoccupazione che la casa venisse danneggiata». «Si tratta di un film che ha importanti scopi culturali - ricorda poi - e quindi il budget che ha a disposizione è abbastanza limitato. Per questo abbiamo concesso alcune cose anche se non erano previste nel contratto. In ogni caso i soldi che abbiamo ricevuto non verranno utilizzati per andare in vacanza, ma per garantire la manutenzione della casa». Ieri serata di gala, in omaggio agli artisti alla Corte del Belo e oggi ultimo giorno di riprese.

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IL GIORNALE DI VICENZA Venerdì 09 gennaio 2004

Nella storica dimora sono ambientate alcune scene di un film tratto dall' opera di Shakespeare

Ciak! Si gira al CASTELLO Colleoni - Iniziano lunedì le riprese del MERCANTE di VENEZIA

di Marialuisa Duso

C´è sempre la massima segretezza, ma si comincia a sapere qualcosa in più sulle riprese THIENEsi del film "Il MERCANTE di VENEZIA" (tratto dalla celebre opera teatrale di William Shakespeare) del regista Michael Radford, che verranno realizzate la prossima settimana, presumibilmente da lunedì a giovedì, all´interno del CASTELLO Colleoni.
Da ieri una parte del parcheggio di via Gorizia, sul retro del municipio, è stata riservata alla produzione, che arriverà in città con una ventina di camion. L´arrivo dei primi era previsto nella tarda serata di ieri o in nottata, in tempo utile per allestire le scene all´interno delle sale del CASTELLO di THIENE per il ciak.
Tutti i preparativi sono finalizzati a consentire le riprese fra lunedì e giovedì. Nei prossimi giorni quindi si noterà un certo movimento fra piazza Ferrarin e l´accesso al CASTELLO. Un´altra parte dei mezzi della produzione sosterà nello stesso periodo dall´altra parte, cioè nella piazza del Duomo e lungo via San Francesco. E questo, sia chiaro, è tutto quello che riusciranno a vedere i THIENEsi, perché tutte le riprese saranno fatte all´interno. Si tratta fra l´altro di scene che avranno bisogno di pochi personaggi e quindi, al contrario di quanto è accaduto qualche giorno fa a VENEZIA, non ci sarà bisogno di comparse.
Ci sono ancora voci contrastanti sulla presenza o meno dei protagonisti principali. È certo l´arrivo di Jeremy Irons, che darà il volto al MERCANTE Antonio, mentre qualcuno dice che ci sarà, ipotizzando un arrivo in sordina addirittura sabato, sotto stretto controllo di guardie del corpo, e altri sostengono che non arriverà Al Pacino.
Non sono molte, questo è certo, le scene che verranno girate a THIENE e pochi sono anche i personaggi coinvolti. Probabilmente il tutto si tradurrà in pochi minuti di film, ma tanto basta per mettere in piedi tutto l´ambaradan.
"Il MERCANTE di VENEZIA" è una grande co-produzione internazionale cui partecipano, per l´italia, Immagine Cinema di Edwige Fenech, con Dania Film di Luciano Martini e l´Istituto Luce.
Questo importante progetto rientra nella nuova linea editoriale dell´Istituto Luce che ha come obiettivo la partecipazione a produzioni internazionali di grande richiamo per il pubblico, sempre nell´ottica di riavviare quel processo di internazionalizzazione che rappresenta sempre più la vera strada per la rinascita industriale del cinema italiano.
Saranno quindi anche pochi minuti, ma per THIENE si tratta di un´occasione unica, che arriva proprio in un momento in cui l´assessorato al turismo e i proprietari del CASTELLO, i fratelli Di THIENE, si sono trovati d´accordo nel trasformare la storica dimora (l´inizio della costruzione è datato 1450) nel principale strumento di promozione per la città e per l´intera zona Pedemontana, con le sue risorse architettoniche e artistiche e i suoi prodotti.

Casanova

Casanova2005

LOCATION VICENTINE: teatro Olimpico, Corso Palladio ( fronte Palazzo Trissino)

Teatro Olimpico casanova

Still Life

still

Pellicola del 2005, diretta da Filippo Cipriano. E' uscito in Italia nel 2008.

Nel cast Ulisse Lendaro, soggetto di Vitaliano Trevisan.

Miss Take

misstake

 

MISS TAKE

Anno 2006

Origine Italia

Regia Filippo Cipriano

Attori Anna Valle, Remo Girone, Victoria Zinny, Giacomo Pozzetto, Ulisse Lendaro

 

LOCATION:

Grumolo delle Abbadesse - Villa Canal

villa canal notturno villa canal riprese

Lascia perdere Johnny

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La scia perdere Johnny" è il film prodotto da Fandango con Medusa, che vede l'esordio come regista dell'attore Fabrizio Bentivoglio. Si tratta di una commedia ambientata tra Caserta e Napoli, ma che ha visto anche giornate di ripresa sull'altopiano, in particolare in contrada Bosco di Asiago e via Brunialti a Cesuna. 

Si tratta dell'iniziazione sentimentale e musicale di un giovane musicista negli anni '70, nel particolarissimo mondo dello spettacolo, ispiata dagli inizi difficili di quegli artisti che avrebbero poi dato vita alla Piccola Orchestra Avion Travel, con cui Bentivoglio ha piso in passato l'esperienza de "La guerra vista dalla luna". 

Il film conta su un budget di 3 milioni di euro e su 2 mesi e mezzo di lavorazione, con la partecipazione, oltre che dello stesso Fabrizio Bentivoglio, di Valeria Golino e di eppe Bervillo, mentre le musiche saranno di Fausto Mesolella degli Avion Travel. 

Alle riprese sull'Altopiano hanno collaborato Giliano Carli e Lorenzo Cisola, che hanno contribuito a trasformare l'ex-colonia Brunialti in una caserma dei pompieri. Le scene girate nella montagna vicentina vedono il protagonista, allora sedicenne, che nella notte di Natale in contrada Bosco corre nella neve fino a perdersi, per essere poi ritrovato dai pompieri e portato nella caserma allestita a Cesuna.

L'altopiano è stato scelto come location perchè lo scenografo del film Giancarlo Basili ben conosceva i luoghi, avendo già lavorato per la produzione de "I piccoli maestri", ma soprattutto grazie al rapporto instaurato con Giliano Carli, imprescindibile punto di riferimento per chi intende filmare sull'Altopiano.

Il film rappresenta un'ulteriore opportunità per fare conoscere ed apprezzare la montagna vicentina, già protagonista lo scorso anno del film Still Life voluto da Ulisse Lendaro e al quale hanno collaborato la cooperativa Montagna Vicentina e Vicenza film commission, convinti delle grosse opportunità di valorizzazione del territorio offerte appunto da film, fiction e soap opera, che rappresentano una grande occasione per far provare intense emozioni agli spettatori, potenziali visitatori della nostra montagna.

LOCATION VICENTINE

Asiago, Cesuna

lascia perdere

RASSEGNA STAMPA

IL GIORNALE DI VICENZA

Domenica 04 Febbraio 2007 spettacoli Pagina 29

Cinema. “Lascia perdere Johnny” ha la musica degli Avion Travel
Bentivoglio alla regia
L’attore debutta dietro la macchina da presa

di Nicoletta Martelletto

Asiago. Cercavano la neve, sono stati più che fortunati: hanno girato la notte dell’unica nevicata dell’ultimo mese in Altopiano. E così il giorno dopo, su un manto bianco, soffice e intonso come chiedeva il regista. Sono tecnici e attori del film “Lascia perdere Johnny”, produzione della Fandango di Roma in collaborazione con Medusa, che vede il debutto nella regia dell’attore Fabrizio Bentivoglio. Per quattro giorni le cineprese sono tornate in Altopiano, dopo le esperienze precedenti con il film “I piccol! i maestri” e “Still life”.
In origine la troupe era attesa subito dopo Capodanno ma la neve non aveva ancora fatto capolino. La settimana scorsa invece, è stato organizzato un viaggio tempestivo quando la produzione ha visto le previsioni che offrivano uno scorcio di inverno vero. La location è piaciuta allo scenografo del film Giancarlo Basili che già conosceva i luoghi, pe r aver operato sul set de "I piccoli maestri" e per aver lavorato con Giliano Carli, che è pentato ormai un punto di riferimento per chi intende fare qualsiasi tipo di film in Altopiano. Lo stesso Carli con Lorenzo Cisola, che è anche fotografo, ha collaborato alla realizzazione del set.
Le scene che sono state girate riguardano l’inizio e la fine del film. La vicenda vede protagonista un musicista, che si chiama Giampiero Reveberi come l’omonimo genovese di 67 anni - produttore di Tenco e De Andrè, a sua volta appassionato di elettronica e moog, leader e fondatore dei famosi Rondò Veneziano - che viene ambientata nel Sud, tra Caserta e Napoli, negli anni ’70.
Bentivoglio dirige uno spaccato di quegli anni, con la complicata crescita umana e professionale di un gruppo che in tutto richiama la Piccola Orchestra Avion Travel, con cui lo stesso regista ha conpiso l’esperienza musicale e teatrale dell’operina “La guer! ra vista dalla luna”. Tanto è vero che con Bentivoglio recita Beppe Servillo, voce degli Avion Travel e fratello dell’attore Toni, insieme con Valeria Golino. Le musiche sono di Fausto Mesolella degli Avion Travel, che come gruppo hanno appena pubblicato un disco con Paolo Conte.
Quelle sull’Altopiano sono scene di memoria, che riguardano l’infanzia del protagonista e la sua et&# 224; adulta: sono state girate in contrada Bosco di Asiago e via Brunialti a Cesuna. L’ex colonia abbandonata di Cesuna è stata trasformata in una caserma dei pompieri: il protagonista, sedicenne, nella notte di Natale corre nella neve, si perde nel bosco e viene poi salvato dai vigili del fuoco e portato nella loro caserma.
“Lascia perdere Johnny” conta su un budget di 3 milioni di euro e prevede in tutto 2 mesi e mezzo di lavorazione. «Il film - sostiene Vladimiro Riva del Consorzio Vicenza è e guida anche di Vicenza film commission - rappresenta un' ulteriore opportunità per fare conoscere ed apprezzare la montagna vicentina. Ha collaborato anche la cooperativa Montagna Vicentina, convinta con noi delle opportunità di valorizzazione del territorio offerte appunto da film, fiction e soap opera».

La posta in gioco

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Cortometraggio di Francesco Satta

Italia | 2009 |  15 min.

Quattro amici si ritrovano dopo molti anni ma ben presto la rimpatriata si trasforma in una partita a poker e una spietata resa dei conti.

Francesco Satta (Nuoro, 1967) è giornalista, sceneggiatore di fumetti e autore cinematografico. Nel 2007 ha realizzato il suo primo corto, dal titolo “Lacreme napulitane”. Nel 2008 firma la regia del documentario “Il vicino. L’ing. Levi e la sua storia”. Vive e lavora a Bologna.

Terre rosse

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La STORIA

1944. Un uomo e una donna si incontrano in una stazione ferroviaria durante l'occupazione nazista. 
E' l'inizio di una toccante vicenda d'amore.
L'amore impossibile fra una giovane maestra coinvolta nella Resistenza e un brillante funzionario del Ministero Fascista. 
La guerra farà crollare le loro certezze e segnerà il destino di entrambi.

Fonte: www.terrerosse.org/

Il trailer: http://youtu.be/twfAwHSHyGQ

Cose dell'altro mondo

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La pellicola "Cose dell'altro mondo", girato a Bassano del Grappa lo scorso novembre, sarà in concorso nella sezione “Controcampo italiano” al prossimo Festival del Cinema di Venezia. Il film è uscito nelle sale il 3 settembre 2011.

LOCATION

Bassano del Grappa:  varie strade cittadine, Piazza Garibaldi e Piazza Libertà, via Pusterla.

A VENEZIA. Il film di Patierno girato in città

Festival del cinema Bassano in gara con Abatantuono

Abatantuono sul set del film “Cose dell´altro mondo” in città

Da Bassano a Venezia, con buona pace dei leghisti veneti. Il film di Francesco Patierno “Cose dell'altro mondo”, la contestata pellicola con Diego Abatantuono che tante polemiche aveva suscitato al momento delle riprese, il prossimo settembre sbarcherà al festival del Cinema di Venezia, dove sarà in concorso nella sezione “Controcampo italiano”. Una bella soddisfazione per il regista e per la troupe della Rodeo Drive che, proprio a causa del soggetto del film, incentrato sul problema dell'integrazione e dell'immigrazione nel Nord-Est, lo scorso autunno si erano visti negare dal sindaco di Treviso, il leghista Gian Paolo Gobbo, l'autorizzazione per le riprese all'interno del territorio comunale. La produzione aveva dovuto inpiduare una location alternativa e scelse Bassano, dove, nonostante le proteste del Carroccio locale, il sindaco Stefano Cimatti garantì massima collaborazione al cast e ai tecnici. Nelle prime due settimane di novembre, quindi, il centro storico si trasformò in un set in cui molti bassanesi, scritturati come comparse, ebbero l'opportunità di recitare assieme ad attori del calibro di Valerio Mastandrea, Valentina Ludovini e lo stesso Abatantuono che in questa pellicola interpreta la parte di un imprenditore del Nord-Est palesemente razzista e xenofobo. Un industriale che usa la sua tv privata per lanciare strali e invettive contro gli immigrati. Tanto era bastato ai leghisti per accusare regista e attori di voler infangare e denigrare l'immagine dei veneti e del Veneto. Il trailer del film è su www.ilgiornalepicenza.it. C.Z.

Mercoledì 27 Luglio 2011 BASSANO, pagina 42

Il Giornale di Vicenza 27/7/2011

Dall'India una servizio di moda a Vicenza

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Nella giornata di mercoledì 18 maggio, in Piazza dei Signori sono apparse tra lo stupore di vicentini divertiti due splendide modelle in saari.

Mistero presto svelato: si trattava di uno shooting fotografico per un catalogo di moda fashion indiana.  Il casting delle modelle è stato fatto a Milano e sono state scelte una ragazza russa e una ragazza albanese. L’organizzazione è stata curata dal Consorzio Vicenza è-Vicenza Film Commission grazie alla disponibilità per le locations del Comune di Vicenza per l’utilizzo di Piazza dei Signori e della Provincia per Villa Cordellina.

L’azienda di fashion si chiama HIBA FASHION Pvt ha affidato il lavoro all'agenzia di Mumbai ADZIONE CREATIVES,di proprietà del nipote di Deepti Bhatnagar, Nishank Swami che ha scelto come set, dopo Piazza Duomo a Milano e le calli veneziane, Piazza dei Signori, Monte Berico e Villa Cordellina a Montecchio Maggiore.

Le foto serviranno per il catalogo della nuova collezione sia cartaceo che on line e saranno usate poi per i poster pubblicitari dell’azienda, sui cartelloni stradali. Vicenza apparirà su tutto il materiale pubblicitario, banner sul sito aziendale, nel calendario 2012,e con una pagina redazionale nel catalogo.

 

Badrinath -Telogu movie

LOCATION

Bassano,Viale delle fosse, Piazza Garibaldi, Piazza Libertà, Via Ferracina, Ponte degli Alpini

Vicenza: Viale X Giugno, Portici di Monte Berico.

Povolaro di Dueville, campo di papaveri.

MOntecchio Maggiore: Villa Cordellina

Video Cherajeeva dal film Badrinath:

 

Grazie all’attività promozionale svolta negli scorsi anni da Vicenzaè – Vicenza Film Commission è giunto nel vicentino anche il distretto cinematografico di Tollywood e Kollywood per registrare il video di una canzone che sarà inserita nel film Badrinath. La troupe guidata dal regista VV Vinayak per la Geetha Arts   ospita due star, anzi in questi casi è quasi obbligatorio usare la definizione di superstar lui è Allu Arjun 27 anni, lei Tamanna Bhatia 21 anni.

In India oltre a Bollywwod esistono infatti molti e ricchi distretti cinematografici come Tollywood nella regione Andra Pradesh, Kollywood nella regione del Tamil Nadu, Sandalwood nel Karnataka perché famosa per il legno di sandalo, Mollywood nella regione del Kerala e non si è risparmiata da questo investimento nemmeno la regione del Kasmir.

Il film sarà nelle 400/500 sale prenotate dal produttore di lungo corso Allu Arvind, (primo film nel 1974), già ai primi di giugno avendo già girato una buona parte in perse altre location europee.

locandinaponteBassano

“Questa opportunità è nata grazie ad un operatore turistico Rengarajan Jaiprakash del Tour operator TMIC che aveva partecipato lo scorso ottobre ad un educational che avevamo organizzato qui da noi – spiega Vladimiro Riva di Vicenza Film Commission – dopo l’uscita del fortunato film bollywodiano Kambakkt Isqh. Al seguito della troupe c’è infatti un suo collaboratore che ha fatto vedere le foto scattate in quella occasione. Detto fatto e ci siamo visti arrivare la troupe martedì per un rapido scouting e quindi trovati ad organizzare le riprese nei giorni successivi”.

“Si tratta di opportunità – gli fa eco Dino Secco presidente di Vicenzaè – che pur nascendo così senza adeguato preavviso, riteniamo comunque di cogliere anche perché, come in questo caso, si va a concretizzare quanto abbiamo seminato negli anni scorsi. Il nostro intervento economico consiste nel lavoro di produzione esecutiva in loco e nell’ospitalità del regista ed operatore per una notte per i lavori di scouting mentre i costi della troupe sono tutti a carico della produzione che ha investito più di 6.000.000 euro. Grazie al nostro braccio operativo, il Consorzio Vicenzaè, riusciamo a dare risposte nei tempi richiesti dalla moderna concezione lavorativa che spesso un Ente pubblico non riesce a dare. Anche io ho compreso certe necessità solo da quanto sono alla presidenza di Vicenzaè e mi trovo spesse volte a dover motivare a colleghi amministratori programmazioni di iniziative come questa, non sempre prevedibili nei tempi e nei modi. Spesso dovendo trovare in fretta location alternative proprio per mancanza di autorizzazioni”.

Le riprese iniziate in un campo di papaveri di Dueville  sono proseguite nel centro storico di Bassano del Grappa quindi a Villa Cordellina e ospiteranno numerose inquadrature del vicentino. Che il mercato indiano sia ricco lo stanno registrando i numeri da capogiro della figlia del re del ferro in programma in questi giorni a Venezia con 800 invitati che hanno invaso anche la terraferma.

villa.cordellina portici

Foto dal set a Bassano, Montecchio Maggiore e Vicenza (11 e 12 maggio 2011)

Oscar

LOCATION: Tonezza del Cimone

Sito: http://www.oscarilfilm.com/

La popolazione ha accolto con entusiasmo la troupe cinematografica guidata da Dellai

tonezza tonezza2

Poveri ebrei: vilipesi, violentati, disprezzati, beffeggiati, umiliati, vittime sacrificali. Tedeschi violenti, malvagi, cattivi, indifferenti, bestie, assassini. Gli ebrei hanno i volti di tanti tonezzani, ma anche di altri “attori" del Vicentino. Sono in 150, riuniti sui pascoli di Contrà Valle.
A sceglierli è stato Dennis Dellai, il regista thienese di “Terre Rosse", opera prima che ha avuto gli onori del successo anche al Festival del Cinema di Venezia lo scorso anno, nel corso di un casting per il suo nuovo film, “Oscar" (nel titolo un destino?), storia di un ragazzo ebreo che nel dicembre '43 con la sua famiglia, i Klein, viene internato con altri 42 a Tonezza, nell'ex colonia Umberto I. Storia vera,quindi, anche se il numero dei prigionieri si è dilatato e, alla fine, a salvarsi dalla deportazione al campo di sterminio di Auschwitz, destino toccato a 42 degli internati, sarà proprio Oscar, con i suoi genitori.
Dellai, con la troupe, in quattro ore di duro lavoro ha girato le scene di quanto avvenne quassù. Gli ebrei sono allineati all'inizio di un sentiero delimitato dalle laste in pietra. Ai lati, i loro aguzzini, con le armi spianate e i cani.

Le comparse, al “ciak-si gira”, avanzano. Alcuni guardano nella camera da presa (ahi, non si fa), il pastore tedesco non abbaia, «ci vorrebbe il postino per farlo abbaiare», dice qualcuno ridendo. Il regista strabuzza gli occhi al cielo, vuole più enfasi e concentrazione: devono accelerare il passo, essere tristi, ma agitati. La scena viene ripetuta. Questa volta in modo più drammatico, con i tedeschi a gridare, a malmenare i prigionieri col calcio dei fucili.
«Questa volta - dice Silvana Battistello, bibliotecaria - ho provato molta ansia». Ha accettato di partecipare per fare una nuova esperienza, al pari della collega di Arsiero, Sofia Sella. Accanto a loro c'è Marina Rocchetti, insegnante di inglese a Cogollo. Porta un basco nero sui capelli biondi e gli abiti d'epoca. Tutti hanno dovuto indossare paltò scovati in vecchi bauli, scialli e sciarpe.

Tra loro c'è Gastone Dalla Via, regista e attore della compagnia locale “El salbanelo". Ci sono anche Giannicola Fontana, consigliere comunale e Giliola, la moglie del sindaco. Mario Castellan, di Bassano, è uno ieratico rabbino. Sono presenti anche i bambini disabili del Centro teatrale Mira. Uno di loro, Alex, viene aggredito da un soldato.

Occorre una volontaria che, spinta da un soldato, finisca bocconi nel fango. Si fa avanti Elisa. «Su, coraggio - esorta il regista - siamo nelle tue mani, penterai famosa». È una scena drammatica, che si può girare una sola volta. E va bene. Poi, altre riprese. Tutto fila liscio. Bisogna girare la scena più tragica. La neve è sporca di fango. Qui non ci sono effetti speciali, ma vige il più crudo neorealismo. Qualcuno con una pala riporta altra neve. Ylenia è pronta a farsi ammazzare. Viene travolta da un tedesco, ma la pistola… si inceppa. Bisogna ripetere, e questa volta il colpo parte davvero. La neve si colora di sangue… per fortuna finto.

FONTE: IL GIORNALE DI VICENZA 14/2/2011

CINEMA. L'appuntamento è per domenica
Foltissima presenza di comparse locali: quasi 200 sui 600 abitanti del paese del Cimone

TONEZZA
Ciak, azione: domenica 13 a Tonezza, si gireranno alcune riprese del film "Oscar" diretto da Dennis Dellai, che ha già realizzato alcuni lungometraggi, tra i quali "Terre Rosse" e doc-fiction "Così eravamo" sempre nel contesto di Progetto Cinema.
E' una storia vera che si svolge nelle nostre terre tra 1943 e il 44 durante l'ultimo conflitto. "Oscar" è il titolo del film e racconta di un ragazzo ebreo e della sua famiglia, i Klein, che vengono rinchiusi con altri ebrei nell'ex scuola Alberghiera di Tonezza per essere deportati. Grazie ad alcuni partigiani ed ai fratelli Arnaldi, di cui una sorella ex partigiana, vive ancora a Dueville, riescono con uno stratagemma a fuggire e a rifugiarsi in Svizzera.

Per realizzare le scene della fuga, il regista ha chiesto la collaborazione dei cittadini tonezzani che in gran numero,circa 200 su 600 abitanti, si sono ritrovati una sera al Centro Sportivo di Tonezza per partecipare alle riprese. C'è stata quindi una selezione e gli aspiranti attori sono stati scelti in base a certe caratteristiche fisico-somatiche, tra donne, uomini e ragazzi. A tutti sono state fatte un paio di fotografie che saranno inserite in un album in previsione che qualcuno di questi possa in futuro pentare un vero artista.

Durante la fuga vengono uccisi alcuni ebrei dai tedeschi della SS, che gli inseguivano. Il piccolo Oscar era un appassionato musicista Jazz e dopo la fine del conflitto è ritornato nella sua Austria ed è pentato un famoso jazzista che assieme ad alcuni gruppi musicali ha girato tutta l'Europa. Morì nel 1966. Il regista Dellai ha precisato che a causa di un budget di soli 20mila euro non sarà dato nessun compenso alle comparse, solo un pasto (panino e birra) e l'assicurazione in caso di incidenti. Raccomanda inoltre che le stesse comparse dovranno procurarsi degli abiti consoni alle circostanze, cioè: vecchi cappotti, scialli, scarponi, insomma quel vestiario che si usava negli anni 30-40, forse ancora conservato nei cassoni o nelle soffitte.
Alcune scene del film sono già state girate nell'ottobre del 2010 a Vicenza, le altre saranno girate in località Zugliano.

Francesco Bertoluzzo
IL GIORNALE DI VICENZA, Martedì 08 Febbraio 2011 SPETTACOLI Pagina 49

Athena Goddess of war - Il trailer

Vicenza: Contrà Pigafetta, Contrà Garibaldi, Contrà Do'Rode, Piazzale della Vittoria, Antica stamperia Busato, Corso Palladio.

Marostica: Piazza degli Scacchi

Guarda l trailer della fiction coreana Athena - Goddes of War:

Link: http://www.mestierecinema.it/1-14-87-mestiere-cinema-athena---iris-2.html

Bollywood chiama Vicenza - In città il set di «Iris II Athena»

La coreana Taewon Entertainment ha scelto il capoluogo per girare parte del sequel dell'action movie che con la prima edizione ha avuto 200 milioni di telespettatori

VICENZA - Dopo Kambakkht Ishq, la più importante fra le produzioni di Bollywood girata anche a Vicenza, è ora la volta della coreana Taewon Entertainment che ha scelto le location vicentine per girare «Iris II Athena», un drama o movie action che ha avuto un grandissimo successo e che, con la prima edizione, è stato seguito da oltre 200 milioni di telespettatori in tutto l’Estremo Oriente. Lo annuncia Vicenza Film Commission, ramo d’azienda del Consorzio Vicenza è, che da alcuni anni opera per ricercare produzioni cinematografiche e televisive interessate a girare nel Vicentino, al fine di favorire il marketing territoriale. Già nel 2004 Vicenza e la provincia sono state scelte come location per la soap opera «Only you».

«Grazie alla disponibilità dell’assessore regionale al turismo Marino Finozzi - sottolinea il responsabile di Vicenza è, Dino Secco - siamo potuti venire parzialmente incontro alle richieste della produzione e creare quindi le condizioni perchè durante tutto il mese di luglio vengano girate le scene a Vicenza, Bassano, Marostica, Montecchio Maggiore, nel padovano e nel bellunese». Vicenza Film Commission fornisce l’assistenza alla troupe e concorre nei costi per l’ospitalità, mentre Vicenza è già collabora con Hana tour, avendo già realizzato dei depliant in lingua coreana, al fine di indirizzare turisti coreani in Veneto.

Corriere del Veneto
13 luglio 2010(ultima modifica: 27 luglio 2010)

Kambakkht Ishq

Prima uscita: 3 luglio 2009
in 1.048 sale in India in 59 principali città più altri centri minori
Nella prima settimana ha incassato 4.837.533,00 di euro piazzandosi già tra gli hit.

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Il primo film targato Bollywood girato lo scorso ottobre a Vicenza e prodotto da Sajid Nadiadwala con due dei più celebri attori indiani, Kareena Kapoor e Akshay Kumar, sarà  presentato a Mumbai il prossimo 3 luglio.
La produzione che ospita anche un cameo di Sylvester Stallone, ha dovuto fare i conti con un pesante ritardo dovuto prima ai Campionati di cricket che hanno monopolizzato la stampa, quindi alle Elezioni politiche che in India durano più di due mesi e infine ad uno inatteso sciopero generale delle sale multiplex.

- Questo ritardo ha fatto slittare dunque la programmazione della distribuzione ed è costata anche in termini economici alla produzione Nadiadwala – riferiscono dal Consorzio Vicenzaè che con Vicenza Film Commission ha collaborato alla realizzazione delle riprese. Siamo certi però che potranno sicuramente recuperare il tempo perduto perché ci sono molte ragioni affinché anche questo Masala Film possa diventare un nuovo grande successo di pubblico. Innanzitutto perché i due protagonisti sono fra i più celebrati attori bollywoodiani. Kareena Kapoor è certamente ai vertici della classifica per quando riguarda le donne, mentre Akshay Kumar ha avuto la copertina di People dello scorso dicembre per aver vinto la palma di uomo più sexy del 2008 con un servizio fotografico che comprendeva anche molti scatti a Villa Cordellina e in Piazza dei Signori.
Grande attrazione sarà sicuramente la partecipazione straordinaria di Sylvester Stallone così come non passerà sicuramente inosservato il contrasto fra il mondo di celluloide degli studios di Hollywood con l’originalità dei profili settecenteschi di Villa Cordellina o quelli palladiani della Basilica di Piazza dei Signori che ben rappresentano il patrimonio culturale italiano.

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I giorni di ieri

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COLLINE VICENTINE 1977

Due fratelli contadini, Rodolfo e Amedeo, orfani di entrambi i genitori, abitano in un casolare di proprietà dello zio paterno. Con loro c'è anche Ilaria, la giovane moglie di Rodolfo. Improvvisamente lo zio muore, e i due fratelli assieme ad Ilaria devono lasciare la casa per far posto a dei compratori benestanti.
I Giorni di Ieri di Stefano Pozzan è questo, un lungometraggio prodotto dalla Biplano Film nel quale si intrecciano storie di amore, eredità e conflitti sociali, raccontando in dialetto il Veneto rurale degli anni '70, rendendo l'atmosfera ancora più realistica con le riprese in pellicola 16mm e Super8 e l'utilizzo dell'audio Mono Valvolare.
La volontà di restituire un Veneto
autentico, un racconto nostalgico con la scelta meticolosa degli abiti, degli ambienti, delle automobili e la precisa scelta stilistica.
Un omaggio alla Nostra terra e a tutti quanti hanno vissuto la propria giovinezza in quegli anni.

IL CASOLARE di proprietà dello zio, immerso nelle colline vicentine dove ha luogo la vicenda di Rodolfo, Ilaria e Amedeo. Un non luogo
dove il nucleo familiare vive, lavora, sogna. Un luogo della memoria, dove il fumo del camino e della stufa annerisce i muri, ma che invece
il ritmo delle stagioni non può scalfire. Una protezione importante, un bene da preservare, ma che al tempo stesso è al centro di furibonde
lotte fraticide. La casa. Il bene primario di una famiglia da sempre. Quella famiglia che racchiusa al suo interno può esplodere.

LOCATION

Uno splendido casolare situato in località S. Valentino di Brendola (Vicenza) dove il tempo sembra si sia fermato. Circondato dalle colline dei Colli Berici e con un affaccio a sud-est sulla pianura che si stende fino a Verona, è uno degli ultimi baluardi della memoria contadina Vicentina.
I suoi muri hanno udito le voci delle persone che si sono susseguite negli anni. Il suo pavimento in mattonelle (quarei), è contradistinto da profondi solchi causati dall'incessante tragitto degli zoccoli ai piedi (sgalmare).
Un luogo dove ancora oggi, nelle notti buie e fredde d'inverno è possibile vedere nei boschi circostanti delle piccole fiammelle fluttuare nell'aria. Fiamme portate da "Spiriti" ignoti (Salbanei, Anguane o Barabeche, nella tradizione locale). Un simbolo di mistero che neanche la troupe del film che per mesi ha frequentato la zona ha saputo dare una spiegazione. Come il vento che risalendo dalla pianura in più di un'occasione sembrava sussurrare all'orecchio del forestiero storie e vicissitudini lontane nel tempo.

Il trailer del film: http://youtu.be/32oKdQXoG30

La casa di produzione: www.biplanofilm.it

RASSEGNA STAMPA

IL GIORNALE DI VICENZA

Sabato 19 Giugno 2010

CINEMA. Stasera proiezione alla sala della Comunità a Vo’ di Brendola

In dialetto e su pellicola. Ecco “I giorni di ieri”

Sottotitoli in italiano per il film di Stefano Pozzan che in settembre andrà alla Mostra di Venezia

Eva Dallari
SOVIZZO
Stefano va a Venezia con la sua pellicola: ma nel vero senso della parola, dato che il film che Stefano Pozzan presenterà a Venezia sarà una rarità girata con la cara vecchia pellicola in un mondo, quello del cinema, dove oggi tutto è in digitale. Pozzan, 39 anni, originario di Montecchio e residente a Sovizzo, presenterà al Festival del Cinema di Venezia 2010 nella sezione "Fuori Concorso" un film intitiolato "I giorni di ieri".
Pozzan negli anni ha scritto commedie teatrali ("Il settimo marito", 2001), sceneggiature e diretto corti ("Michela", 2004) e mediometraggi ("Lo spettacolo", 2001): è presidente inoltre della Biplano Film Produzioni Cinematografiche Indipendenti. Regista istrionico, già nel 2007 aveva già partecipato al "Fuori Concorso" con un cortometraggio di! 13 minuti in Super8 dal titolo "La strada verso il mare". È dello scorso anno, invece la sua regia del film "L'inganno", girato anch'esso nelle colline vicentine e presentato alla scorsa Mostra del Cinema di Berlino.
“I giorni di ieri", invece, è un vero e proprio film in pellicola, ambientato nel 1977 a Vicenza e nelle zone rurali limitrofe: «Una storia d'amore apolitica - racconta Pozzan - che intreccia le difficoltà sentimentali, familiari e lavorative di una coppia di giovani sposi. La particolarità del film è che è recitato in dialetto veneto e sottotitolato in italiano».
Per ora, altro Pozzan non si sbilancia a dire su altri particolari del suo film. Ma questa sera alle 21 è in programma la prima proiezione pubblica della pellicola nella sala della Comunità di Vò di Brendola: questo perché i film fuori concorso possono essere promossi con varie proiezioni anche antecedenti al Festival di settembre. Alla serata parteciperà anche l'assessore regionale Elena Donazzan. Il film sarà poi in tour a Montecchio, Mestre, Padova, Treviso. E, a settembre, finalmente "I giorni di ieri" sarà proiettato al Festival del Cinema.

CORRIERE DEL VENETO

9 SETTEMBRE 2010

Lungometraggio

Dialoghi in dialetto veneto - L’esordio di Pozzan al Lido

«I giorni di ieri» ambientato nel Vicentino

in viaggio nel passato, uno spaccato di storia privata, umile, ma significativa e autentica del Veneto rurale del 1977. È soprattutto questo il film «I giorni di ieri» sbarcato alla Mostra del Cinema di Venezia dove è stato presentato dal cast e dal regista e ne è stato proiettato un estratto. Un film veneto al cento per cento, si potrebbe dire. Il regista, Stefano Pozzan è vicentino, come tutto il cast, il lungometraggio è girato nella campagna vicentina e recitato in dialetto veneto. «Volevo raccontare un Veneto che non c’è più - spiega Pozzan - esorcizzare i miei ricordi da bambino, far capire le vite dei nostri nonni e dei nostri padri, cose che adesso non possiamo neppure immaginare». La Vicenza rurale della fine degli anni ’70 è lo scenario della storia di «I Giorni di Ieri». Rodolfo, scontroso e irascibile, è sposato con Ilaria; insieme al fratello Amedeo, lavorano nei campi e vivono nella casa di un anziano zio, che li ha accolti dopo lamorte dei genitori.

La convivenza con il tempo fa sbocciare un amore nascosto tra Ilaria e Amedeo, cognato dolce e dai modi gentili con il quale inizia una relazione. Un triangolo d’amore che sopporta i ritmi della famiglia e che viene sconvolto solamente dalla vendita della casa dopo la morte dello zio. Un film personalissimo, che vive nel segno del suo regista che ne ha curato la produzione in ogni dettaglio, lavorandoci fin dal 2007. Quello che colpisce maggiormente è l’estetica visiva, assolutamente originale, che ricerca atmosfere e visioni riconducibili agli anni in cui è stata realizzata la pellicola. «Il film è girato in pellicola 16 millimetri e con inserti di Super 8, per alcune scene abbiamo utilizzato anche delle gelatine colorate proprio per ricreare i colori dei film dell’epoca - continua il regista - perfino l’audio è registrato in mono; costumi e arredi sono originali». Al Lido di Venezia sono intervenuti gli attori del film, da Luca Sgolmin a Dario Folco fino a Dora Deldoge, e perfino l’assessore regionale al turismo Marino Finozzi. «Un film come questo può solo fare bene al Veneto - sottolinea l’assessore - la storia del cinema è infarcita di luoghi comuni sui veneti, relegati ai ruoli di cameriere o immigrato: questo film invece racconta la regione ». Il film è in tournée promozionale (info www.igiornidiieri.it) e sarà presentato al Festival di Roma. «Mi hanno chiesto di portarlo a Roma, con sottotitoli in Italiano. Certo non si poteva pensare a questo film non in dialetto». Pozzan guarda già al futuro. «Ho il sogno di girare un film western. Ieri ho parlato con Aurelio De Laurentis e lo dovrò incontrare in futuro, ora bisogna solo attendere ».

Francesco Verni
09 settembre 2010 (ultima modifica: 10 settembre 2010)

Alpini - Terra di un uomo

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Titolo film documentario: Terra di un uomo / Terre d’un homme
Produzione: Shellac Sud, Marsiglia
Co-Produzione: Route 1, Torino
Regia: Jean François Neplaz e Elisa Zurlo 

Il film inizia seguendo la scia di alcuni giovani studenti di un liceo francese che partono in gita per andare a incontrare Mario Rigoni Stern, sull'altopiano di Asiago, dove vive. Il viaggio di scoperta diventerà un viaggio nel tempo: il tempo naturale da un lato, attraversando le quattro stagioni dall'estate, eclatante, della costa francese fino all'inverno, impietoso, dell'altopiano; il tempo della memoria dall'altro, tornando indietro fino all'infanzia dello scrittore, cresciuto nel periodo più terribile del secolo appena concluso, quello tra le due grandi guerre.
Il film ritrae una terra dove un uomo narra, racconto dopo racconto, la sua storia e la storia di un territorio, rivelando come la memoria del passato diventa per tutti noi uno strumento per il presente.
La voce di Mario Rigoni Stern ed il valore dei suoi scritti ha accompagnato la produzione alla scoperta dell’Altopiano di Asiago.
Così la storia di un giovane militare, diventato oggi uomo di pace, attraversa un panorama che racchiude millenni di storia, “dalla selce all’astronave”, usando le parole dello scrittore: questa terra di confine racchiude in sé millenni di storia, dai primi segni dell’origine e della società alle tracce di una guerra che ha trasformato tragicamente gli uomini e i paesaggi dell’Altopiano, fino ad arrivare alle stelle, prossima frontiera umana.
Mario Rigoni Stern ha indicato luoghi, attraverso i suoi scritti e la sua memoria, che racchiudono tutta questa storia e i registi hanno seguito con gioia i suoi suggerimenti, camminando assieme a lui in un viaggio nel tempo e nello spazio.  

Shellac Sud è una società di produzione nata da qualche anno da Shellac Distribuzione, società di distribuzione con sede a Parigi, che assicurerà così al film, nato da questa collaborazione, una diffusione nell’importante rete di sale d’essais francesi, sugli schermi televisivi, così come un’edizione DVD. La coproduzione con Route 1, consolidata realtà produttiva sul territorio italiano, si prevede permetterà di ottenere importanti contratti di distribuzione in Italia.

terra di un uomo

LOCATION: Altopiano di Asiago

Comunicato 2010- Vicenza Film Commission

E’ terminato il montaggio della prima versione televisiva di Terra di un uomo, che si chiamerà Alpini. Questa versione di circa 80 minuti contiene le immagini girate sull'Altipiano e le interviste a Mario Rigoni Stern, Ermanno Olmi, un frammento con Dario Fo ed alcuni archivi molto interessanti che parlano della liberazione a Schio. La troupe, ospite di Vicenza è e Vicenza Film Commission nelle due fasi delle riprese, è stata assistita dall’ufficio informazioni ed accoglienza turistica di Asiago per gli agganci con il territorio ed i contatti con le diverse realtà coinvolte. In seguito uscirà anche il film in versione cinematografica, in cui saranno inserite anche le immagini di repertorio della prima guerra mondiale, che per il momento sono bloccate agli archivi di Milano. Il docufilm, per la produzione Shellac Sud di Marsiglia in co-produzione Route 1 di Torino e regia di Jean François Neplaz e Elisa Zurlo, ritrae una terra dove un uomo narra, racconto dopo racconto, la sua storia e la storia di un territorio, rivelando come la memoria del passato diventa per tutti uno strumento per il presente.

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Blind Maze - Ragazzi dalla pelle sottile

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Blind Maze, il primo film di Heather Parisi regista ha iniziato a Vicenza l’11 maggio 2009 le riprese concluse il 9 giugno 2009.

Produttore esecutivo, in questa produzione indipendente, è stato Franco Bocca Gelsi, che ha già lavorato in Fuga dal Call Center e Fame Chimica.

25 gli attori, professionisti e non, oltre ad una decina di ballerini professionisti impegnati nel film che ha coinvolto la città in un crescendo di attenzione e simpatia verso Heather, il suo gruppo, la sua troupe, con 1.000  pernottamenti effettuati nel vicentino.

>Vicenza: Teatro Olimpico, Cimitero Maggiore, Antica Stamperia Busato, Viale X Giugno, Centro Ippico 7 Archi ad Altavilla, centro storico..

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Il Corriere del Veneto, 11 Giugno 2009

Il ciak di Heather Parisi, a Vicenza le riprese di «Blind Maze»

La trama ruota attorno a una scuola veneta per scoprire e valorizzare giovani talenti, regista la show girl

Teatro Olimpico, villa Cordellina, scorci suggestivi: Heather Parisi per il suo primo film da regista ha scelto Vicenza. Proprio in questi giorni sono finite le riprese e sta per cominciare il montaggio di Blind Maze. Il «labirinto cieco» della ragazza americana pentata famosissima nella tivù italiana negli anni ’80, racconta storie che nascono e si sviluppano all’interno di una scuola d’arte veneta. Un istituto che potrebbe pentare realtà. «Una scuola così vorrei farla davvero – dichiara la regista –. In Italia non esiste niente del genere, si avvicina di più a quanto c’è in America». Per il suo debutto dietro la macchina da presa la 49enne ha messo in campo la passione per il cinema che coltiva da sempre e l’esperienza maturata in tv, oltre ad applicare quanto ha studiato. «Da molto – spiega – facevo la regia dei miei balletti. Ora sono circa quattro anni che non faccio più tivù e ho scoperto che adoro stare dietro e sbirciare. Ho frequentato persi corsi inpiduali negli States e in Italia per prepararmi».

Totalmente immersa nel film, Heather Parisi non pensa più alla televisione. «Ho avuto – commenta – una carriera davvero stimolante, una fortuna incredibile e ho lavorato con grandissimi personaggi. Credo non sia possibile dare più di quel che ho già dato». Le chiamate per ospitate o altri progetti per il piccolo schermo non mancano, ma ha rifiutato per mettere la professionalità e serenità nella nuova esperienza. E’ «un cioccolatino con il ripieno di peperoncino piccante», dice. «Serve speranza – è il messaggio del film – perché i disagi si possono superare. I nostri ragazzi per essere qualcuno devono avere talento e coraggio, ma anche saper fare sacrifici, studiare e applicarsi. Questo voglio trasmettere ai giovani di oggi». La troupe della Parisi sta lavorando per essere pronta all’appuntamento con la Mostra del cinema di Venezia.

Elfrida Ragazzo
11 giugno 2009

Pensiero profondo ( Film Indiano)

Immagine

da "IL GIORNALE DI VICENZA" di Lunedì 25 Settembre 2006

Una pellicola della casa di produzione Kumar Raj

Con Pensiero profondo cinema indiano in città

Una storia d’amore contrastato in un film di tre ore

Ciak nel Bassanese, grazie a Vicenza Film Commission, per ''Pensiero profondo'', l'ultima pellicola in via di realizzazione dalla Kumar Raj, una delle più note case di produzione della inesauribile macchina da guerra cinematografica di Mumbai, 1041 film solo lo scorso anno, un terzo dei quali girati all'estero.
La scommessa degli operatori turistici vicentini è che la storia d'amore contrastata della protagonista Tina Rana, divisa dall'amato bene (impersonato dal'attore Sanjay Kumar, vincitore in patria di molti premi) dalle regole di casta e dagli obblighi familiari che li vogliono destinati ad altri, finisca per creare l'effetto-Elisa di Rivombrosa del castello piemontese magari per il Ponte degli Alpini.
Le location d'autore sono un business al quale l'Italia si affaccia buona ultima, mentre a goderne i frutti sono da tempo, ad esempio, svizzeri e austriaci. Il cast di nove persone - tra tecnici e attori - si è mosso tra Marostica e Bassano. La trama, sufficientemente complicata per reggere le tre ore di durata prevista della pellicola, per la prima volta affronta uno dei problemi che più preoccupano l'industria degli audioviosivi, non solo in India: la pirateria. Il protagonista maschile, uno scienziato innamorato di una ragazza proveniente dallo stesso villaggio che ha studiato a lungo nel Vicentino, nel film inventa uno strumento in grado di fermare la pirateria audiovisiva. Deve però fare i conti con la mafia locale e con una serie di ostacoli che alla fine non gli impediranno di ottenere un premio come riconoscimento del lavoro svolto, grazie anche all'aiuto della sua amata, che ricorderà a più riprese la sua vacanza di studio in terra italica.
Nei giorni di riprese la troupe indiana conta di tradurre sulla pellicola i deja vu della fanciulla nel suo passato vicentino. Per ottenere questo risultato, gli operatori turistici veneti sono sbarcati a Mumbai per partecipare all'annuale fiera delle locations, grazie all' accordo di programma stipulato tra l'Ice e la Camera di Commercio di Vicenza. Ma i problemi non mancano.
«In Veneto, in particolare, manca una legge regionale di incentivi a favore del cinema - sottolineano a Vicenza Film Commission - da noi non esistono, mentre ad esempio la provincia di Lecce stanzia 500 mila euro per questo settore. Per non parlare del Piemonte o di altre regioni.»
Altro problem a con cui si deve fare i conti è legato al rilascio dei visti da parte dei Consolati Italiani. «Non crediamo che l'immigrazione clandestina si possa fermare cercando di bloccare i visti a dei professionisti riconosciuti come in questo caso - affermano alla Film Commission vicentina - bisogna forse strutturarsi maggiormente per anticipare piuttosto che inseguire l'andamento del mercato».

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