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Adolescenti appassionati di cinema decidono di girare un film, rievocando episodi tragici della Resistenza maladense. È nato così “Io c´ero", film-documentario sulla seconda guerra mondiale e su vicende realmente accadute in paese, che un gruppo di giovani, diretti dal ventenne Daniele Coldebella, sta realizzando in queste settimane. I ciak amatoriali fanno rumore da qualche giorno a Monte Pian, Monte di Malo e Case, la cui canonica attuale era peraltro la sede del comando tedesco, mentre le prossime sequenze, per le quali si cercano comparse, si gireranno sabato 26 in Contrà S.Lucia.

 

«Il film - spiega Daniele - nasce dalla voglia di tenere viva la storia che hanno vissuto i nostri nonni e di farla conoscere ai giovani, troppe volte lontani dal mondo reale, sia esso presente o passato. Rappresentiamo pezzi di vita del paese all´epoca in cui giunsero i soldati tedeschi: soprusi e violenze, ma anche storie di amicizia come quella vissuta da mio nonno Antonio De Marchi. E lo spieghiamo con le stesse parole di chi era presente allora». Il racconto della pellicola infatti si snoda tra le scene interpretate dagli attori, tutti studenti tra i 14 e i 16 anni, e le video-interviste a personaggi che riportano alla luce episodi accaduti in paese come Gianni De Marchi, Aldo Costeniero, Giuseppe Festa e Luciano Lorenzi che raccontano della impiccagione del partigiano Was, dell´arrivo dei tedeschi dopo l´8 settembre, del rastrellamento a Monte Pian.
Appassionato di vicende belliche, Coldebella si è ispirato al film “Terre Rosse” di Dennis Dellai. I ruoli scelti, per ora, sono tutti al maschile e sono quelli dell´ufficiale tedesco Fritz, del sottoufficiale Alfred, di altri soldati della Wehrmacht, di partigiani e fascisti. Quanto all´attrezzatura tecnica, i ragazzi hanno fatto tutto da sé comperando su ebay.it armi e costumi. «I cappelli sono copie di originali appartenuti alle SS - spiega l´aiuto regista Gianluigi Dalle Fusine - così come le armi a salve tedesche, una pistola Luger P38 e un fucile K98: ci sono costate centinaia di euro».
Le riprese, che hanno necessitato di un nullaosta da Comune e polizia locale, potrebbero concludersi entro fine anno. «Questo film mi sta dando tanto - chiude Coldebella -. Quando ho fatto vedere alcune foto di scena ad un altro testimone della guerra, Renato Gasparella, mi ha detto, “per essere dei soldati ridete troppo. Io le ho viste coi miei occhi le SS, e non ridevano così tanto”. In quel momento ho capito la vera differenza tra chi certe storie le ha vissute e chi, come noi, può solo immaginarle».

 

Fonte Il Giornale di Vicenza, 6 giugno 2012

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